Nella Capitale, con Raffaello, celebrato nell'anniversario dei 500 anni dalla morte, e con i costumi delle storiche sartorie romane, e poi a Padova con i Macchiaioli, fino alle immagini che raccontano di 50 anni di crimini a Bologna: sono alcune delle interessanti mostre del prossimo weekend. ROMA - "Raffaello. L'Accademia di San Luca e il mito dell'Urbinate" è la mostra, a cura di Francesco Moschini, Valeria Rotili e Stefania Ventra, allestita a Palazzo Carpegna dal 22 ottobre al 30 gennaio: divisa in 5 sezioni, l'esposizione presenta 55 opere, sia appartenenti alla collezione che provenienti da importanti prestiti, attraverso le quali si ricostruisce il ruolo svolto dall'Accademia stessa nella costruzione, nella custodia e nella diffusione del mito di Raffaello tra '500 e '900. Il Museo dell'Ara Pacis ospita dal 23 ottobre al 29 novembre "Romaison 2020", la mostra che valorizza gli archivi e le produzioni delle più importanti sartorie di Costume romane (Annamode, Costumi d'arte - Peruzzi, Farani, Pieroni, Tirelli), in un viaggio appassionante negli storici laboratori atelier, tra tradizione e sperimentazione. A cura di Clara Tosi Pamphili, il percorso presenta oltre ai costumi di cinema e teatro, un patrimonio unico al mondo composto da pezzi autentici dalla fine del '700 ad oggi. Si intitola "L'umanità fragile" la mostra fotografica che celebra Alberto Sordi: alla Casa del Cinema dal 20 ottobre al 28 novembre, l'esposizione presenta alcune immagini tutte appartenenti all'archivio di Fondazione 3M scattate sui set di molti dei film di cui l'attore romano è stato protagonista, facendo emergere la sua abilità nel mettere in scena le caratteristiche antropologiche dell'italiano medio del dopoguerra. Per celebrare i 100 anni di storia della Scuola di Architettura all'Università La Sapienza apre il 22 ottobre "Un viaggio tra storia, idee e protagonisti", allestita alla Facoltà di Architettura fino al 22 marzo. La mostra multimediale, curata da Studio Azzurro, racconta come e grazie a quali personaggi sia nata la Scuola romana, riferimento per la formazione della figura dell'architetto del '900 in Italia e all'estero. Parallela a questa, anche una esposizione con una selezione di inediti documenti di archivio. Dal 20 ottobre ai Musei di San Salvatore in Lauro la collettiva "Reinassance 2.0 2.0", una mostra d'arte dalla duplice veste, digitale e fisica, a cura di Eleonora Brizi. Esposti circa 50 lavori firmati da 16 artisti - tra cui Ai Weiwei, Sofia Crespo, Dada, Richard Garet, GiantSwan, Hackatao, Penelope, Jason Yung, The Jade Project - per delineare una panoramica sullo stato dell'arte digitale e dell'interazione tra arte e tecnologia, in questo particolare momento di pandemia (molte delle opere sono state realizzate durante la quarantena).
PRATO - Riciclato, simbolico, protettivo, modaiolo, democratico: è il tessuto come forma di protesta, come medium per eccellenza nella rappresentazione del dissenso e come pratica artistica trasgressiva il protagonista di "Protext!", al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci dal 24 ottobre al 14 febbraio, a cura di Camilla Mozzato e Marta Papini. Al Pecci dal 24 ottobre anche "Litosfera", a cura di Cristiana Perrella, fino al 7 febbraio: nella mostra l'incontro tra il video A Fragmented World (2016) di Elena Mazzi e Sara Tirelli, e l'installazione Produttivo (2018 - 2019) di Giorgio Andreotta Calò.
BOLOGNA - Dalla Banda Casaroli ai delitti della Uno Bianca, uno sguardo su 50 anni di storia del crimine attraverso gli scatti di Walter Breveglieri e Paolo Ferrari: è la mostra "Criminis imago. Le immagini della criminalità a Bologna" dal 23 ottobre al 10 gennaio all'Oratorio di Santa Maria della Vita. Nel percorso, curato dal Procuratore Capo di Bologna Giuseppe Amato e da Marco Baldassari, responsabile dell'Archivio Ferrari di Genus Bononiae, 100 fotografie in bianco e nero raccontano momenti tragici ma appartenenti alla storia italiana, dai luoghi del delitto alle aule dei tribunali.
PADOVA - Le pescivendole di Signorini, il merciaio di La Spezia, l'erbaiola di Fattori, le signore al sole di Cabianca, le bambine che fanno le signore di Lega: sono oltre 100 i capolavori che arriveranno a Palazzo Zabarella nella mostra "I Macchiaioli. Capolavori dell'Italia che risorge", in programma dal 24 ottobre al 28 aprile. A cura di Giuliano Matteucci e Fernando Mazzocca, l'esposizione documenta il movimento artistico ottocentesco attraverso rigorose fonti scientifiche, raccontando i maestri e gli artisti minori, nonché i mecenati e i critici che li sostennero, e aprendo un interessante parallelismo tra l'Italia dei Macchiaioli e quella di oggi, del "dopo pandemia", ancora più "affamata" di bellezza, di libertà, di impegno. (ANSA)
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