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Un accordo per il patrimonio culturale ecclesiastico

È stato firmato lo scorso 28 giugno un "accordo operativo propedeutico alla definizione di un accordo programmatico per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico" tra la Regione Sicilia e la Conferenza episcopale siciliana (Cesi). L'accordo, siglato dall'assessore regionale ai Beni culturali e all'Identità siciliana, Sebastiano Missineo, per la Regione Sicilia, e da mons. Domenico Mogavero, vescovo delegato per i beni culturali ecclesiastici della Cesi, per la Chiesa siciliana, si prefigge, come obiettivo, di dare attuazione all'Intesa tra il presidente della Regione Sicilia e il presidente della Conferenza episcopale siciliana, riguardante la tutela, conservazione e valorizzazione dei beni di istituzioni ed enti ecclesiastici con interesse culturale, sottoscritta il 6 agosto 2010 e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della regione Sicilia n.23 del 27 maggio 2011.

No a corsie preferenziali.
"In questo momento - ha detto mons. Domenico Mogavero - stiamo cercando di raggiungere con la Regione Sicilia un'intesa che ci consenta di poter lavorare facendo attenzione al piano economico regionale. Vogliamo evitare, come già accaduto nel passato, delle 'corsie preferenziali' e dare la possibilità a tutte le diocesi di accedere allo stesso modo alle risorse per ottenere un trattamento in base alle reali esigenze". Grazie all'intesa, ha notato mons. Mogavero, "si esce dalla visione un po' esclusiva dei beni della Chiesa e si comincia un percorso di valorizzazione e di fruizione dei nostri siti. Ad esempio, pensiamo alla promozione di eventi di grande richiamo per incrementare i flussi di turismo culturale e religioso, che possono avere una forte ricaduta occupazionale ed economica sul territorio".

Le caratteristiche dell'accordo.
Ma cosa stabilisce in concreto l'accordo? Prima di tutto le fonti finanziarie che concorreranno ad assicurare adeguata copertura economica al programma d'interventi: i Programmi operativi Fesr e Fse 2007/2013, il Programma attuativo regionale del Fondo aree sottoutilizzate 2007/2013, il Programma operativo interregionale "Attrattori culturali, natura e turismo", altri programmi comunitari, oltre alle risorse della Conferenza episcopale italiana (otto per mille) e alle risorse previste dai bilanci regionale e statale. I programmi d'intervento dovranno essere orientati secondo i parametri stabiliti nell'Intesa del 2010 sottoscritta tra Regione e Cesi. In particolare: urgenza per la conservazione dei beni, importanza qualitativa dei beni, particolari esigenze di culto, prosecuzione e conclusione lavori iniziati. Per consentire la puntuale definizione del programma pluriennale e dei programmi annuali, oltre che per effettuare le relative fasi di ricognizione e selezione degli interventi che saranno dichiarati ammissibili al finanziamento, l'articolo 4 dell'accordo prevede la costituzione di un "Comitato tecnico di programmazione" formato da 8 membri: il dirigente generale regionale pro tempore dei beni culturali, tre esperti designati dall'assessore regionale ai beni culturali, il direttore dell'Ufficio regionale dei beni culturali della Cesi e tre esperti designati dalla Conferenza episcopale siciliana. L'accordo prevede anche la creazione di reti tra operatori culturali e di partenariati pubblico-privati per la gestione del patrimonio culturale, nonché la realizzazione di programmi formativi per migliorare le competenze professionali.

A favore di tutti.
L'accordo, rileva don Giuseppe Pontillo, direttore dell'Ufficio beni culturali, arte sacra ed edilizia di culto della diocesi di Agrigento, "istituisce un Comitato che valuterà quali progetti finanziare". L'auspicio del sacerdote è che il Comitato ponga fine "a una situazione senza regole che vede la forza politica prevalere sul bene comune. Anche le Soprintendenze ai beni culturali dovranno attenersi alle scelte determinate dall'organismo". "Ci auguriamo - prosegue don Pontillo - che non ci siano più contrattazioni tra parroci, funzionari e politici di turno, ma un meccanismo trasparente, chiaro e con criteri precisi". Questa intesa "dovrebbe evitare che singoli assessori finanzino direttamente, con fondi interni, la ristrutturazione di chiese e monumenti ecclesiali senza darne comunicazione" ed è "un ulteriore passo verso forme di collaborazione e trasparenza che vedono la comunità siciliana, e quella ecclesiale prima di tutto, impegnata per un nuovo modello di legalità e prassi etica". "Ci auguriamo, grazie a questo accordo - conclude il sacerdote - di dare risposte più concrete e veloci alle esigenze dei legali rappresentanti degli enti ecclesiastici detentori di beni culturali".

a cura di Marilisa Della Monica

agensir

Lux in arcane - L'Archivio Segreto Vaticano si rivela!


Sarà la prima e forse unica volta nella storia che valicheranno i confini della Città del Vaticano. E lo faranno per essere accolti ed esposti nelle splendide sale dei Musei Capitolini di Roma. Si tratta di 100 originali e preziosissimi documenti che coprono un arco temporale che va dall'VIII secolo d. C. fino al XX secolo - scelti fra i tesori che l'Archivio Segreto Vaticano da secoli conserva e protegge - che nel febbraio del 2012, in occasione della mostra evento "Lux in arcana - L'Archivio Segreto Vaticano si rivela", potranno essere ammirati in un'occasione definibile unica e irripetibile.

L'esposizione, ideata in occasione del IV Centenario dalla fondazione dell'Archivio Segreto Vaticano - in collaborazione con Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovraintendenza ai Beni Culturali e Zètema Progetto Cultura - vuole spiegare e raccontare che cos'è e come funziona l'Archivio dei Papi e, nel contempo, rendere visibile l'invisibile e far sì che anche il normale visitatore possa accedere, per una volta, alle meraviglie finora custodite nei circa 85 km lineari dell'Archivio Segreto Vaticano.

Un titolo, "Lux in arcana", che comunica anche il principale obiettivo della mostra: la luce che filtra nei recessi dell'Archivio (lux in arcana) illumina una realtà preclusa ad una conoscenza superficiale, ma fruibile solo attraverso il contatto diretto e concreto con le fonti dell'Archivio, che apre le porte alla scoperta della storia, a volte inedita, raccontata nei documenti.

Verranno esposti documenti di straordinaria valenza storica, fra i quali il Dictatus Papae di Gregorio VII, la bolla di deposizione di Federico II, la lettera dei membri del Parlamento inglese a Clemente VII sulla causa matrimoniale di Enrico VIII, gli atti del processo a Galileo Galilei, la lettera su seta dell'imperatrice Elena di Cina, la lettera su corteccia di betulla scritta dagli indiani d'America a Leone XIII, alcuni scelti documenti del "periodo chiuso" relativi alla Seconda Guerra mondiale.

Allestimenti multimediali, guidati da una rigorosa quanto coinvolgente narrazione storica, faranno sì che il visitatore possa "rivivere" i documenti, che si animeranno con il racconto dei retroscena e dei personaggi coinvolti, permettendogli così di assaporare alcuni famosi eventi del passato. Inoltre sarà possibile seguire attraverso i più conosciuti social network le attività collaterali alla mostra e scoprire curiosità e approfondimenti sul sito www.luxinarcana.org che, a partiredal mese di luglio, di giorno in giorno si arricchirà di contenuti.

I 100 documenti - scelti tra codici e pergamene, filze e registri, manoscritti - rimarranno in esposizione ai Musei Capitolini per circa sette mesi, da febbraio a settembre 2012: un'iniziativa senza precedenti che sta già creando un'enorme aspettativa, alimentata dal misterioso fascino che l'Archivio Segreto Vaticano genera nell'immaginario collettivo.

L'Archivio Segreto Vaticano rappresenta un patrimonio culturale dell'umanità che ha come epicentro la città di Roma. La sede prescelta per ospitare questo evento memorabile, i Musei Capitolini, sottolinea il profondo legame fra la città di Roma e il Papato fin dall'età medioevale. Alla sensibilità per le arti di Sisto IV si legano le origini di entrambe le istituzioni coinvolte nell'evento. Ma allo stesso tempo la storia custodita nell'Archivio Segreto Vaticano si intreccia con la storia dell'Italia, dell'Europa e del mondo intero. Tutto ciò farà di "Lux in arcana - L'Archivio Segreto Vaticano si rivela" un evento dal valore scientifico e mediatico senza precedenti.


di Vesna Tomasevic - alternativasostenibile.it