A Castignano il festival dei templari, tra verità e leggenda Spaccati vita e ricette medievali da 17 a 21 agosto

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Alberto Melloni, esperto in storia del Cristianesimo e il prof. Valerio Massimo Manfredi, conoscitore della nuova figura del soldato di Cristo, insieme monaco e cavaliere. Gli organizzatori prevedono di superare i 15 mila visitatori del 2017.


    "Di recente - ha spiegato il capogruppo Pd in Consiglio Fabio Urbinati - l'Assemblea ha approvato la legge regionale sulle rievocazioni storiche: in base a precisi parametri prevede l'inserimento delle manifestazioni a contenuto storico più rilevanti delle Marche in un albo per accedere a finanziamenti mirati. Tra i criteri di selezione c'è quello "dell'anzianità" della manifestazione che deve aver compiuto 30 anni, oltre alla qualità dell'offerta culturale".
    "Se siamo arrivati fin qui - ha osservato il sindaco di Castignano Fabio Polini - è per il frutto raccolto in questi 30 anni. Castignano fa parte dei Comuni del cratere per il sisma, abbiamo fatto il possibile per la messa in sicurezza e per usufruire del centro storico che si trasformerà in un teatro all'aperto". Vicoli, strade, teatri all'aperto accoglieranno i visitatori dietro il pagamento di un biglietto d'ingresso.
    "Siamo i migliori in Italia - ha affermato Rosaria Tomassini, direttore artistico - tra i festival di questo genere. Non esiste un'altra rievocazione storica come questa, con questi numeri di spettacoli e 150 artisti presenti". Nel borgo verrà riproposto uno spaccato di vita medioevale con la possibilità di gustare anche piatti elaborati sulla base di antichi ricettari del XIII e XIV sec. Organizzato dalla Proloco dal 1990, con il supporto dell'amministrazione comunale, il festival è nato per valorizzare la terra picena. La scelta del nome, Templaria, è arrivata per la presenza a Castignano dell'ordine dei Templari.
    "Eravamo partiti con una pizza e due artisti - ha ricordato Giancarlo Colletta, presidente Proloco - una era una contorsionista con calze a rete". Tra gli artisti annunciati anche la Bohemian Bards, con musicisti di fama internazionale, i Mercenari D'Oriente, monaci, mistici, guerrieri di una antica confraternita. E stato annunciato anche uno spettacolo inedito de "La compagnia dei folli", un'anteprima internazionale.(ANSA).



Ad Ascoli Piceno il festival mondiale dell’oliva ascolana

Olive ascolane © Ansa

ASCOLI PICENO - Della loro qualità scrissero Catone, Varrone e Marziale. E di certo è difficile trovare un prodotto egualmente rappresentativo della città che da sempre lo celebra in tavola. Quello tra le olive ripiene e Ascoli Piceno è un legame antico, che affonda le sue radici nella storia dello splendido centro marchigiano: un vero e proprio connubio da scoprire all’Ascoliva Festival, il Festival mondiale dell’oliva ascolana del Piceno Dop. Giunto alla sesta edizione, l’evento tornerà ad animare dal9 al 19 agosto il centro storico della città per festeggiare l’oliva in tutte le sue innumerevoli varianti.
“Mordi il bello della vita” è il claim che richiamerà migliaia di golosi provenienti dall’Italia e dall’estero, tra degustazioni di oliva ripiena ascolana e di tanti altri prodotti tipici locali in piazza Arringo, dove sarà allestito il Villaggio dell’Oliva; saranno presenti i migliori produttori locali e nel ricco programma spiccano eventi cultural-gastronomici, laboratori, musica e tante altre iniziative. I visitatori, acquistando un ticket, potranno scegliere tra le degustazioni a disposizione e pranzare o cenare nel Giardino dell’Oliva, all’interno del palazzo comunale.
Grande novità dell’edizione 2018 sarà l’Oliva Day, ovvero l’istituzione della giornata celebrativa dell’oliva a livello mondiale: d’ora in avanti si celebrerà ogni anno il 14 agosto e la giornata sarà caratterizzata da un grande evento-sorpresa.
Composte da olive verdi in salamoia dalla delicata polpa carnosa, che ben si prestano ad essere farcite all'interno da un composto tenero a base di carne, le olive ascolane sono un prodotto a marchio Dop e rappresentano la prelibatezza più nota del territorio ascolano. Grandi estimatori della specialità furono Gioacchino Rossini e Giacomo Puccini, e anche Giuseppe Garibaldi ebbe modo di assaggiarle il 25 gennaio 1849, durante il suo breve soggiorno ascolano: il generale ne rimase colpito e tentò di coltivare a Caprera le piantine avute dal suo fedele amico Candido Augusto Vecchi, ma non riuscì nel suo intento. La produzione delle olive ascolane in salamoia rimase una preparazione familiare o artigianale fino alla seconda metà del 1800; e ancora oggi sono diversi i laboratori, i ristoranti o le attività di pasta all’uovo che producono artigianalmente le olive ripiene ascolane nel rispetto dell’antica tradizione.
Ascoliva Festival riparte dalle oltre 40 mila degustazioni distribuite lo scorso anno per un totale di circa 80 mila presenze; e anche quest’anno, dopo le presenze nelle scorse edizioni di Renzo Arbore, dell’attrice Gaia De Laurentis, del regista Giuseppe Piccioni, dell’olimpionico Juri Chechi, del campione del motomondiale Romano Fenati e dell’attrice Cecilia Capriotti, si attendono al Villaggio tanti altri vip.
Sulla piattaforma “tipicitaexperience.it” e sull’app di Tipicità, i visitatori possono trovare tutte le informazioni per godere appieno le possibilità offerte dal Grand Tour delle Marche, promosso da Tipicità ed ANCI.

9/19 agosto ad Ascoli Piceno 
www.fuoriporta.org
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Ferrara e Comacchio unite nel turismo Progetto per valorizzare 'connessione tra arte, mare e natura'

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FERRARA - Punta a valorizzare la connessione tra arte, mare e natura un progetto di promozione turistica dell'area di Ferrara, Comacchio e Delta del Po cui il Comune di Ferrara ha dato oggi la propria adesione ufficiale con il via libera della Giunta.
    Il progetto, capofila Comacchio, ha per titolo 'Vacanze natura e cultura 2018' ed è frutto di una collaborazione tra pubblico e privato. Prevede un'articolazione triennale, con azioni di promozione e commercializzazione dei principali prodotti turistici della provincia di Ferrara: le città d'arte, il turismo balneare ed il turismo naturalistico.
    Il Comune di Ferrara contribuirà in particolare alla realizzazione del progetto con uno stanziamento di 35mila euro a favore di Apt Servizi srl, società in house della Regione, "a parziale copertura delle spese per le previste attività di promozione online e web marketing". Il rapporto di cooperazione Apt Servizi-Comune di Ferrara sarà regolato da una specifica convenzione, approvata sempre oggi dalla Giunta. (ANSA).

Casa Cuseni, nella stanza segreta con murales proibiti Alla scoperta di una misteriosa opera d'arte a Taormina

Affreschi della stanza segreta di Casa Cuseni-Taormina © ANSA

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Misteriosa, per il segreto di un amore omosessuale che ha custodito per oltre un secolo, e magica per la quantità di storie e personaggi che ha ospitato - da Greta Garbo a Coco Chanel, Pablo Picasso, Bertrand Russell e Roald Dahl - Casa Cuseni a Taormina non è semplicemente un luogo da visitare, è un'opera d'arte che non si finisce mai di scoprire.
Fatta costruire nel 1905 dal pittore inglese Robert Hawthorn Kitson, figlio di un ricchissimo costruttore di locomotive di Leeds, la villa, progettata con gli amici Sir Alfred East, presidente della Royal Society e Sir Frank Brangwyn, allievo di William Morris, prende il nome dalla località collinare dove sorge ed è una tappa imperdibile del 'Taormina Cult', il suggestivo tour in 21 tappe su un Ape calessino, da Villa Mon Repos al Teatro Antico, ideato da Antonella Ferrara, presidente di Taobuk con Alfio Bonaccorso.
 La sorpresa più grande per chi arriva è la dining-room: camera segreta rimasta chiusa per 100 anni, aperta nel 2012, che mantiene ancora un'aria proibita e di cui si è da poco cominciato a parlare. Alle pareti è affrescata la storia di un amore omosessuale e la prima adozione maschile nella storia dell'arte. I murales, realizzati da Brangwyn, famoso per essere stato il primo decoratore di Louis Confort Tiffany e per aver decorato la Galleria Reale della Casa dei Lords, a Westminster, e il Foyer del Rockfeller Center Museum di New York, sono miracolosamente integri, nonostante due guerre mondiali. Durante il secondo conflitto, la casa venne occupata dai tedeschi ma gli abitanti del paese si mobilitarono per nascondere le opere (600 i quadri della collezione) e così le salvarono.
In stile Art Nouveau, gli affreschi della stanza segreta ritraggono l'amore fra Robert Kitson e il suo compagno di una vita, il pittore Carlo Siligato, che nel 1908, quando Messina venne distrutta dal terremoto, adottarono il piccolo Francesco, diventando così una famiglia omosessuale, la prima nelle arti figurative, all'epoca assolutamente proibita. Tanto che Pablo Picasso, in visita a Casa Cuseni nel 1917, vide la camera e mantenne assolutamente il segreto, proteggendo i suoi amici pittori che sarebbero potuti finire in prigione. Unico interior esistente al mondo interamente realizzato da Brangwyn, la stanza dei segreti ospita anche una bicicletta-triciclo di legno, realizzata dai futuristi di Messina per il piccolo Francesco, e su un antico tavolo al centro della stanza spicca un portatovagliolo con ricamate le due C intrecciate di Casa Cuseni che hanno ispirato Coco Chanel per il logo della sua maison.
Ma sono tante le cose straordinarie accadute qui: quando nel 1950 Bertrand Russell ha saputo di aver vinto il Nobel era a Casa Cuseni; nel salone è in bella vista il divano di Greta Garbo che soggiornò nella Villa per circa un anno e la stanza dove l'attrice ha dormito porta ora il suo nome. Roald Dahl, l'autore de 'La fabbrica di cioccolato' ha ideato qui il suo famoso libro e iniziato a scrivere la sceneggiatura di 'Agente 007 - Si vive solo due volte'. A Casa Cuseni sono stati più volte David Herbert Lawrence, la moglie Frida e Tennessee Williams.
 A raccontarci e custodire tutte queste storie sono oggi Domenica (Mimma) Cundari, cresciuta in questa casa, i suoi genitori lavoravano per Daphne Phelps, nipote di Kitson, e il marito di Mimma, il medico Francesco Spadaro, attuali proprietari che dirigono la Fondazione.

Dichiarata monumento Nazionale Italiano nel 1998, museo ufficiale della Città di Taormina dal 2015 e Grande Giardino Italiano nel 2016, Casa Cuseni è un prezioso crocevia di storie che vanno oltre la sua dining-room. "L'inglese pazzo", come chiamavano Kitson a Taormina dove era arrivato, negli anni del puritanesimo vittoriano, con Oscar Wilde e altri amici, per andare a trovare il fotografo Von Gloeden, famoso per i suoi ritratti di ragazzi nudi, aveva acquistato il terreno dove sorge Casa Cuseni nel 1897 e fino alla morte, nel 1947, non aveva più lasciato, tranne negli anni della guerra, la sua dimora e il suo meraviglioso giardino che ospita un'opera inedita e originale di Giacomo Balla.
Anche Daphne Phelps, la brillante aristocratica nipote di Kitson, allieva di Anna Freud e amica di Albert Einstein, arrivata a Villa Cuseni alla morte del pittore, si è innamorata del luogo ed è rimasta a Taormina fino alla sua morte nel 2005. Per mantenere la villa nel 1948 la ha trasformata nel primo hotel per artisti e studiosi in Europa. Autrice del libro, 'Una casa in Sicilia' (Neri Pozza), dopo la sua scomparsa la Casa è stata acquistata nel 2011 da Domenica (Mimma) Cundari che adora questa dimora dove Dahl le leggeva le sue storie quando aveva 4 anni.