Pasqua: rinascono città arte, oltre 1,1 milione di pernottamenti

 

 Le vacanze pasquali portano una boccata d'ossigeno anche alle città d'arte italiane che più di tutti hanno pagato, sia in termini di presenze che di spesa, gli effetti della pandemia.

Nonostante il periodo di forte incertezza dovuto al conflitto in Ucraina saranno oltre 1,1 milione i pernottamenti nelle località del turismo culturale, 400mila sono di turisti stranieri, secondo l'indagine condotta dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti.

    Per le festività pasquali, infatti, nelle città e nei centri d'arte le prenotazioni hanno superato il 76% della disponibilità delle strutture ricettive. E il 36% delle richieste arriva da turisti stranieri, grandi assenti negli ultimi due anni. A Pasqua è atteso quindi un rilevante movimento di turisti che torneranno ad animare i centri storici dopo lunghi mesi di instabilità. Una buona notizia, sottolinea Assoturismo, non solo per le strutture ricettive ma per tutta la filiera del turismo culturale, dai musei ai siti culturali e archeologici, dalle guide turistiche alla ristorazione, dai servizi di noleggio e di trasporto fino alle attività commerciali. (ANSA).

#ReggioEmilia Al via il progetto 'Natural learning' per vivere esperienze didattiche e formative sulla sostenibilità all'aperto

 

Ha preso il via domenica 10 aprile il programma di iniziative e appuntamenti “Natural Learning”, il progetto di urban outdoor education (attività educative in spazi aperti) nei parchi di Reggio Emilia, rivolto a bambini, adolescenti e famiglie, realizzato da Ecosapiens e promosso in collaborazione con Comune di Reggio Emilia, Federazione italiana sport Orienteering Emilia-Romagna (Fiso), Istituto comprensivo Pertini 2 di Reggio Emilia, Consorzio Oscar Romero e San Giovanni Bosco Cooperativa Sociale.

Grazie al contributo di 100mila euro erogato dal Dipartimento per le politiche della famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, per tutto il 2022 saranno attivate una serie di iniziative, laboratori e appuntamenti pensati per studenti, insegnanti e famiglie, con l’obiettivo di coinvolgerli in esperienze formative ‘in natura’ sui temi della sostenibilità ambientale. Il progetto prevede di favorire l’outdoor non come un metodo ma come un vero e proprio stile di vita, attraverso il quale promuovere comportamenti sostenibili, sani, condivisi e responsabili in contesti educati vi informali, che incentivino lo stare all’aperto insieme agli altri. Il verde urbano diventa così un’aula verde diffusa, dove arricchire il bagaglio di competenze ed esperienze dei partecipanti attraverso il gioco e l’apprendimento, in una dimensione educativa autentica e sostenibile.

Le attività didattiche di Natural Learning nascono inoltre per recuperare l’esperienza della Scuola diffusa, integrando l’attività scolastica con esperienze di educazione informale, e per valorizzare la rete di parchi urbani, aree naturali e piste ciclopedonali che circondano Reggio Emilia.

Tra le proposte, un progetto pilota di educazione ambientale sperimentale con la Scuola primaria Pezzani; una “Summer school”, ossia un laboratorio estivo itinerante di sei settimane sul tema della sostenibilità; un laboratorio di educazione ambientale dedicato alle scuole per trasformare Reggio Emilia in una ‘Foresta didattica’, e una serie di appuntamenti dedicati alla sostenibilità ambientale, al via da domenica 10 aprile fino a ottobre 2022.

Hanno detto

Le azioni e le iniziative di ‘Natural learning’ sono state presentate nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte le assessore alle Politiche per la sostenibilità Carlotta Bonvicini e a Educazione e conoscenza Raffaella Curioni e Marco Benelli, responsabile del servizio Ecosapiens. Erano inoltre presenti la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Pertini 2 Elena Ferrari e le docenti della scuola primaria Pezzani Elisa Iori e Annamaria Fontanesi.

“L’insieme corposo di iniziative che presentiamo oggi – ha detto l’assessora Carlotta Bonvicini – va ad ampliare le azioni sviluppate da questa Amministrazione comunale sulla sostenibilità e sull’educazione ambientale, due temi centrali del nostro tempo, a partire dai cittadini di domani, gli studenti delle scuole reggiane, e credo che questo rappresenti un importante valore aggiunto di tutto il progetto”.

“Durante la pandemia – ha detto l’assessora Raffella Curioni – il tema dell’educazione all’aria aperta è diventato molto importante e ha consentito alle scuole di sperimentare nuove modalità di didattica e soluzioni innovative da portare avanti anche nel periodo post emergenza, in questo caso su un tema centrale del nostro tempo quale quello dell’educazione alla sostenibilità. Con questo progetto si rafforza ulteriormente quell’impegno, nell’ottica di ampliarlo coinvolgendo anche altre realtà scolastiche”.

Fare scuola nel verde

La scuola al centro dell’ambiente che la circonda. I cortili scolastici e i parchi limitrofi alle scuole si trasformano in un contesto educativo di nuove e inedite aule verdi all’aperto, con il progetto pilota sperimentale di outdoor education ‘Natural learning school’, attivato alla Scuola primaria Renzo Pezzani, all’interno dell’Istituto comprensivo Pertini 2, con il coinvolgimento di 10 classi, degli insegnanti e della famiglie. La scuola Pezzani e il quartiere Rosta Nuova presentano infatti pre-condizioni sociali e urbane per un’esperienza diretta e all’aria aperta, a partire dal cortile scolastico e dai luoghi di vita circostanti facilmente raggiungibili, in pochi minuti e in una dimensione ‘di comunità’. Fino alla fine dell’anno scolastico in corso, dunque, gli alunni sperimenteranno un percorso educativo partecipato, che apre la scuola al territorio, per trasformare il cortile scolastico in un contesto educativo di apprendimento inclusivo, che favorisca l’esperienza diretta e concreta per i bambini che lo utilizzano, e in cui tutti i partecipanti diventano artefici della valorizzazione ambientale vicino alle scuole, quale bene comune al servizio della comunità. Le attività proposte si svolgeranno nei parchi Senza Nome, Baden Powell e Noce Nero. Sono previste inoltre la co-progettazione e realizzazione partecipata di allestimenti didattici nel cortile scolastico. Gli alunni delle classi coinvolte stanno già lavorando ad un progetto di valorizzazione del cortile della scuola focalizzato in particolare sugli allestimenti, che sarà poi realizzato nel periodo estivo, per essere poi a disposizione degli alunni a partire da settembre. L’intero percorso sarà narrato con foto e video dalle protagoniste e dai protagonisti del progetto, creando una modalità proponibile in altre scuole della città. Questo percorso sarà infatti funzionale a formare un gruppo di docenti che possano attivare in futuro altri percorsi progettuali di educazione all’aperto e di coinvolgimento della comunità, trasformando l’azione pilota in un progetto più strutturale.

Un centro estivo itinerante

Nel corso dell’estate, tra giugno e luglio, è in programma una “Natural learning summer school”, un centro estivo itinerante rivolto a ragazze e ragazzi dai 10 ai 14 anni, alla scoperta di Reggio Emilia a piedi e in bicicletta, in cui la natura e la città diventano palestre di giochi e maestre d’esperienza sostenibile.

Si tratta di un’esperienza innovativa, in cui i partecipanti impareranno a muoversi in modo sostenibile su piste ciclabili, connessioni rurali e sentieri naturalistici, consolidando la loro autonomia, la sensibilità ambientale e la condivisione sociale. La summer school rappresenterà inoltre una proposta per valorizzare la complessa rete di ciclo-itinerari che circonda la città, con punto di partenza e arrivo in prossimità delle piste ciclabili della città. Si attraverseranno il parco del Crostolo, l’oasi di Ca’ Pegolotta, il sentiero delle Ville, il parco del Rodano, il parco del Modolena e l’oasi Wwf di Marmirolo, con esplorazioni a carattere didattico, naturalistico e culturale, al fianco del personale educativo e delle Guide ambientali escursioniste (Gae).

I partecipanti della Summer school, inoltre, saranno coinvolti nella co-progettazione e sviluppo della prima mappa Metrominuto di Reggio Emilia, una piantina con gli itinerari pedonali e ciclabili analoga a quella dei trasporti pubblici, che riporta le informazioni su distanze a piedi e tempi di percorrenza tra luoghi di interesse della città, divenendo una proposta per incentivare il muoversi a piedi o su due ruote. La mappa, che sarà offerta all’intera città, è pensata anche per sensibilizzare sul tema della mobilità delle persone con disabilità. La Natural Learning Summer School avrà una durata di sei settimane e si articolerà in turni settimanali da 25 partecipanti.

Un laboratorio per educare nella natura

In concomitanza con le altre azioni, sarà attivato il ‘Natural Learning Lab’, un laboratorio diffuso e permanente di attività formative dedicate all’educazione a sostenibilità e outdoor education nei parchi e nelle oasi della città, rivolto alle scuole, alle agenzie educative pubbliche e private, alle cooperative sociali, alle associazioni, ai servizi educativi e alle famiglie. Il verde diventa ancora una volta un laboratorio a cielo aperto, dove ampliare le proprie esperienze e implementare il lavoro introdotto con la Scuola diffusa. Le attività di Natural Learning Lab saranno differenziate per ordine scolastico, si integreranno ai percorsi curriculari e punteranno a favorire l’educazione alla sostenibilità attraverso l’esplorazione sensoriale, la scoperta della biodiversità e la pratica sportiva dell’orienteering.

Le attività formative all’aperto sono gratuite: per poter partecipare è necessaria l’adesione di almeno 2 classi dello stesso plesso scolastico. Sarà possibile prenotare attraverso un form online (https://www.ecosapiens.it/natural-learning/natural-learning-lab) e realizzare i percorsi nel corso della primavera o autunno 2022.

Calendario di aprile e prenotazione

Da domenica 10 aprile e fino a ottobre 2022, nelle fine settimana, è in programma Natural Learning Family, una serie di iniziative pensate per famiglie e bambini, per imparare a vivere la natura da più prospettive e sperimentare pratiche di apprendimento esperienziale all’aria aperta tramite il contatto diretto con gli elementi della flora e della fauna locali. Natural Learning Family nasce con la volontà di formare una cultura del benessere e del rispetto della natura e delle risorse eco-sistemiche della città: le attività saranno realizzate in parchi pubblici e nelle aree verdi periurbane e saranno caratterizzate dalla correlazione tra diverse pratiche outdoor.

Ad oggi sono 20 le iniziative previste, suddivise in esperienze culturali, sportive, sensoriali e selvatiche. Tra queste esperienze sensoriali per genitori e bambini 0-6 anni, attività di orienteering e ciclo-escursionismo, escursioni naturalistiche nelle aree di maggior pregio ambientale del comune e narrazioni storico-letterarie in luoghi caratteristici e ricchi di storia. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e a numero chiuso: è necessario prenotare.

Sono altri 3  gli appuntamenti previsti ad aprile.

  • Sabato 16 aprile, dalle 15 alle 17, ci si sposta all’Oasi di Marmirlo con un pomeriggio di outdoor education per famiglie e bimbi 3-10 anni in cui imparare a sperimentare un approccio avventuroso alla scoperta della natura con i laboratori ludici di costruzione ed esplorazione sensoriale. L’esperienza è composta da attività pratiche di apprendimento e aiuta a favorire la naturale complicità tra genitori e figli.

  • Domenica 24 aprile dalle 15.30 alle 17.30, è in programma la visita guidata all’Oasi di Ca’ Pegolotta, alla scoperta di uno degli ultimi boschi della Pianura reggiana nella zona di Cadè, caratterizzata da fontanili con acque sorgive a temperatura costante durante tutto l’anno.

  • Sabato 30 aprile dalle 15 alle 17, ci si sposta all’Oasi wwf di Marmirolo per un pomeriggio di outdoor education per famiglie e bimbi 3-10 anni, composto da attività pratiche di apprendimento sulla sostenibilità e favorire la naturale complicità tra genitori e figli.

  • Fonte: comune.re.it

Si avvicina Reggionarra: dal 9 al 15 maggio Reggio Emilia diventa la città delle storie


Torna sulla scena più grande possibile, quella della città, la festa irresistibile di Reggionarra, che dal 2006 ogni anno trasforma la sua culla, Reggio Emilia, nella Città dei Racconti. 

Intitolata ‘Lettere all’Universo’, Reggionarra 2022 torna nella sua formula più compiuta e articolata dopo le restrizioni pandemiche, dal 9 al 15 maggio prossimi, nelle piazze, nei parchi e nei giardini, ai Chiostri di San Pietro e nei Musei, nelle biblioteche e nei cortili di palazzi privati e pubblici.

Originata da un progetto culturale ed educativo che si articola nel corso dell’anno, Reggionarra è uno degli eventi più attesi e amati della primavera a Reggio Emilia e non mancherà di affascinare, attrarre, farsi ascoltare, stupire con la sua bellezza, grazie a una linfa inesauribile e giocosa: la fantasia dei bambini e il loro desiderio di essere da un lato al centro del narrare e dall’altro artefici della narrazione, in una parola: protagonisti. 
L’immaginario è quello dell’infanzia, che felicemente suscita e contamina quello dei cosiddetti adulti, che diventano narratori, siano essi genitori o professionisti della materia, attori, danzatori, musicisti e altri artisti della scena. Ma si annunciano altresì passeggiate creative, scoperte di luoghi che, come contenitori di vita, custodiscono e portano storie con sé. E poi laboratori, letture e speciali novità, tra le quali un evento dedicato ai bambini ucraini accolti in città, perché se 100 sono i linguaggi dei bambini, altrettanti sono quelli dell’umanità e, appunto, dell’universo. La filosofia è quella dell’accessibilità e della condivisione le più ampie possibili, non mancheranno perciò momenti narrativi accompagnati dall’interprete del linguaggio dei segni.

Annalisa Rabitti, che è assessora a Cultura, Turismo, Pari opportunità e Città senza barriere, sottolinea: “Reggio Emilia è la città dell’educazione, Reggio Emilia è la città dei bambini e delle bambine e qui la cultura si occupa anche di loro e li riconosce. Reggionarra è un evento unico, veramente un ponte tra ciò che sentiamo e desideriamo, per e con i più piccoli (solo anagraficamente) tra i nostri concittadini, fra i quali quelli più recenti, che provengono dall’Ucraina. Reggionarra ritorna allora con coraggio, nonostante le incertezze, le difficoltà, la situazione sanitaria e quella internazionale. Anzi proprio perché viviamo tempi fragili e drammatici, la felice esperienza di ascolto, incontro e creatività di Reggionarra non può mancare. Ci auguriamo che in quelle giornate la città sia ancora di più un luogo di ascolto e di pace, dove si pronuncino parole di speranza e in cui ognuno possa ritrovare il bambino che è dentro ciascuno di noi”.

L’ispirazione è sublime, parole di Gianni Rodari: “Spiegatemi voi dunque, in prosa o in versetti, perché il cielo è uno solo e la terra è tutta a pezzetti”.

Monica Morini, che di Reggionarra è curatrice, spiega: “In questo tempo fragile scriviamo lettere all’Universo, certi che l’universo senta i nostri pensieri. Perché nelle storie tutto è possibile. Un gesto vivo, necessario, aperto a tutti. Reggionarra è un ponte di storie tra ciò che sentiamo e desideriamo. Un tempo per ritrovarsi tra musica, pagine, parole, canti e racconti. Sotto lo stesso cielo ci mettiamo in ascolto in un rito pacifico e condiviso che abbraccia piazze e cortili, in una terra senza confini”.

Promotori di Reggionarra 2022 sono: Comune di Reggio Emilia, Istituzione scuole e nidi del Comune di Reggio Emilia, Fondazione Palazzo Magnani, Fondazione I Teatri, Fondazione nazionale della Danza – Aterballetto, Istituto superiore di studi musicali Peri-Merulo, Reggio Children, Fondazione Reggio Children, Farmacie comunali riunite-Reggio Città senza barriere. La cura è del Teatro dell’Orsa e tutto avviene in collaborazione con Laboratori Aperti - Chiostri di San Pietro, Casa delle storie, oltre che con il sostegno di Iren.

Fonte: comune.re.it

La National Gallery s'inchina al genio di Raffaello

 

(di Lorenzo Amuso) (ANSA) - LONDRA, 06 APR - Quasi 90 capolavori, tra opere eccezionali e altre meno conosciute, che riflettono l'arte eclettica e poliedrica di un genio assoluto del bello: la National Gallery di Londra dedica a Raffaello Sanzio una sontuosa retrospettiva, la prima di questa portata fuori dall'Italia, che racchiude la ventennale epopea del pittore supremo dell'Alto Rinascimento in tutta la sua serena grazia e straordinaria varietà.


    Originariamente prevista nel 2020, per celebrare il 500esimo anniversario della morte dell'Urbinate (deceduto appena 37enne il 6 aprile 1520, come è noto), quindi rinviata a causa della pandemia, la mostra-evento segna il ritorno d'un grande appuntamento culturale in un Regno Unito ormai libero da ogni restrizione anti-Covid.

Ripercorrendo in ordine cronologico il folgorante percorso artistico di Raffaello, essa propone non solo alcuni dei suoi più celebri dipinti - dalla Madonna del Cardellino (Galleria degli Uffizi), al ritratto di Baldassarre Castiglione (Louvre), alla Fornarina (Palazzo Barberini) - ma pure testimonianze del suo ingegno multiforme, in parte inedite al grande pubblico, in campi che spaziano dalla architettura all'archeologia, dalla poesia al design per la scultura, fino agli arazzi, alla stampa, alle arti applicate. Con l'obiettivo di esplorare ogni aspetto della sua attività, in modo da mostrare plasticamente come e perché il maestro di Urbino abbia svolto un ruolo così centrale nella storia dell'arte italiana e mondiale. Se l'Ermitage di San Pietroburgo ha trattenuto la sua Sacra Famiglia, sullo sfondo del conflitto innescatosi fra Russia e occidente anche sul terreno della cultura dopo l'invasione dell'Ucraina, i curatori David Ekserdjian e Tom Henry hanno saputo integrare la collezione raffaelita della Gallery (nove opere chiave che includono la sublime Santa Caterina d'Alessandria, il cupo Papa Giulio II o la delicata Madonna dei Rosa) con prestiti, talora senza precedenti, ottenuti da tutto il mondo. Riunendo così, in un'unica galleria, sei diverse Madonne di Raffaello: più che abbastanza per garantire fin d'ora il successo annunciato di un'esibizione destinata a restare aperta al pubblico dal 9 aprile al 31 luglio. (ANSA).