Koinè. Apertura il 13 febbraio. Focus sulla religiosità popolare

 Apertura il 13 febbraio. Focus sulla religiosità popolare

Prosegue il conto alla rovescia per l’inizio di Koinè International Exhibition for the Religious World, la fiera internazionale di articoli devozionali, oggetti liturgici, edilizia di culto e turismo religioso, organizzata da Italian Exhibition Group. In programma al quartiere fieristico di Vicenza dal 13 al 15 febbraio, è una manifestazione che induce i visitatori ad andare oltre il semplice, eppure fondamentale, aspetto commerciale, ma anche a cogliere il significato profondo degli oggetti esposti. La dimensione devozionale viene affrontata quest’anno, sia dal punto di vista della progettazione dello spazio liturgico, con due convegni, sia dal punto di vista della religiosità popolare, che non è un’alternativa alla liturgia ma scaturisce da questa.
All’interno della fiera, l’aspetto scientifico è sviluppato da ‘Koiné Ricerca’, che si avvale di un qualificato comitato scientifico e, lavorando in équipe, sceglie di volta in volta il tema delle varie sezioni: liturgia, architettura per la liturgia e turismo religioso, cercandoli fra gli argomenti più attuali e urgenti.
Come ricorda monsignor Fabrizio Capanni, del Dicastero della Cultura e l'Educazione del Vaticano, "Koiné, nata nel 1989 dalla collaborazione tra la diocesi di Vicenza il mondo imprenditoriale della città veneta, non è una semplice fiera, ma un contenitore in cui, accanto agli stand dei produttori, trovano spazio momenti di riflessione sul senso degli oggetti prodotti e commercializzati: essi infatti non sono oggetti di uso comune, ma “cose pertinenti al culto sacro”.
Questa edizione, sottolinea il sacerdote, "rivolge una attenzione particolare agli oggetti per la devozione popolare. Alcuni convegni metteranno a tema la religiosità popolare che, contrariamente a quanto si può pensare, è un fenomeno non semplice da comprendere e da guidare, perché fa leva sui linguaggi estetici, più complessi di quelli di tipo intellettuale, prevalenti nella teologia attuale. Secondo questi codici, gli oggetti (immagini, statue, reliquie) hanno una relazione immediata con il sacro, sono portatori di potere sacrale, come ha messo in luce l’antropologia religiosa. La dimensione devozionale sarà affrontata anche sotto il profilo della progettazione architettonica dello spazio liturgico – ambito a cui sempre Koiné dedica particolare cura – dedicando due convegni alla progettazione dei poli devozionali rispettivamente all’interno e all’esterno della chiesa”.
Altri eventi saranno la commemorazione di papa Giovanni Paolo I, il dono di arredi per la ricostruzione di una chiesa in Ucraina, una serie di mostre legate agli eventi e allestite in Fiera e al Museo diocesano, il ricordo di Mons. Giancarlo Santi (1944-2022) per tanti anni presidente del Comitato scientifico. Secondo monsignor Capanni l’obiettivo principale che si vuole raggiungere è di carattere educativo. Specie quest'anno che la manifestazione cade nel sessantesimo della promulgazione della Sacrosanctum Cocilium, la costituzione conciliare che ha riformato la liturgia.
avvenire.it

Turismo, #ThisisIschia a Milano «La campagna per unire l'Italia»



Il 6 febbraio alle ore 12 presso il piano atrio della stazione San Siro della Metro5 a Milano verrà presentato il nuovo treno della Linea Lilla di Milano con a bordo la campagna promozionale immersiva #ThisisIschia realizzata da Ministero del Turismo e Enit. Saranno presenti il Ministro del Turismo Daniela Santanchè, la ceo Enit Ivana Jelinic, il ceo Metro 5 Serafino Lo Piano.  

Il Mattino

10 eventi per celebrare il Giorno della Memoria. Dalla Tv ai film e ai concerti, nell'Italia che ricorda

 

Mostre, programmi televisivi, presentazioni di libri, concerti, spettacoli e proiezioni cinematografiche: sono numerosi gli eventi organizzati in tutta Italia per celebrare il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, per ricordare i milioni di ebrei vittime dell'Olocausto e la persecuzione e l'uccisione di sinti e rom, omosessuali e oppositori politici e per sensibilizzare la collettività alla memoria e alla solidarietà di chi ha saputo lottare e resistere con coraggio nella pagina più buia della storia.

Tra i tanti appuntamenti ne abbiamo scelto 10. Alle 20.35 Rai1 trasmette in diretta un evento televisivo esclusivo: "Binario 21" con la senatrice a vita Liliana Segre, accompagnata da Fabio Fazio, che conduce gli spettatori in un viaggio al Memoriale della Shoah della Stazione Centrale di Milano.

Qui, dal Binario 21, il 30 gennaio del 1944 partì il treno merci che condusse la tredicenne Liliana Segre al campo di sterminio di Auschwitz, insieme ad altre 604 persone, tra cui suo padre Alberto: ne fecero ritorno solo in 22. E' un viaggio nel tempo con i ricordi della senatrice che si avvale anche di materiali fotografici, stampa e video dell'epoca, per ricordare una delle vicende più nere delle pagine della storia dell'uomo e che non deve mai essere dimenticata. Il viaggio nella memoria di "Binario 21" vedrà anche la partecipazione di Paola Cortellesi e Pierfrancesco Favino e un'esclusiva esibizione del Coro del Teatro alla Scala ai binari della Stazione Centrale di Milano.

Sempre in Tv, History Channel (411 di Sky), alle 21.50 trasmette il documentario "Disegni dall'olocausto": il dolore dei milioni di morti nei campi di concentramento arriva a noi anche tramite i 30mila disegni realizzati tra il 1939 e il 1945 e recuperati dai posti più strani , dalle intercapedini dei muri o nascosti sotto le assi del pavimento e tornati alla luce dopo la Liberazione. Ritratti, nature morte, paesaggi, soggetti astratti, caricature e disegni sulla carta da pacchi, sui ricettari medici, ma anche sul retro delle circolari delle SS o sulle cartine delle sigarette, documentano la storia di chi ha avuto il coraggio di testimoniare i crimini commessi dal regime nazista. Sono artisti di tutta Europa, tra i quali Bronislaw Czech (1908-1944 internato ad Auschwitz), Leon Delarbre (1889-1974, internato ad Auschwitz), Peter Edel (1921-1983, internato ad Auschwitz, Sachsenhausen e Mauthausen), insieme a persone senza particolari doti artistiche.

Chora Media, la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea-CDEC, il Memoriale della Shoah di Milano e Urban Vision si sono uniti per un'iniziativa speciale a Roma, Milano, Napoli e Genova: l'osservazione del tradizionale minuto di silenzio in ricordo delle vittime della Shoah verrà riempita con un minuto di parole dei sopravvissuti italiani. Così nelle 4 città per tutta la giornata si potranno ascoltare 4 estratti audio originali, restaurati, con le testimonianze di Lazzaro Anticoli, Goti Bauer, Cesare Di Segni e Nedo Fiano, cittadini italiani deportati nei campi di concentramento e sopravvissuti alla Shoah.

Nel ricco programma di eventi gratuiti organizzati a Roma, dal titolo "Memoria genera Futuro", il 27 gennaio c'è una doppia proiezione cinematografica, alle 18 e alle 20, a Palazzo delle Esposizioni: la prima è "Jona che visse nella balena" di Roberto Faenza e la seconda è "La tregua" di Francesco Rosi, lettura cinematografica del romanzo di Primo Levi con John Turturro nei panni del romanziere, che racconta il lungo viaggio di ritorno da Auschwitz all'Italia. Sempre a Roma alle 21 l'Auditorium Parco della Musica ospita "Lechaim", concerto per il Giorno della Memoria di Raiz e Auditorium Band, che affrontano musiche attinenti al tema della Shoah e delle discriminazioni, ma anche brani composti da artisti contemporanei ebrei.

Il Teatro Comunale di Caserta ospita il concerto dell'orchestra Jazz & Shoah, in programma alle 19.15. Il progetto, voluto dall'Istituto italiano di cultura Bruxelles e dal maestro Angelo Gregorio, è nato per raccontare la storia sconosciuta di 15 musicisti jazz del campo di concentramento di Terezin. L'orchestra Jazz & Shoah è formata da 6 maestri polistrumentisti - Angelo Gregorio al sassofono e canto; Julien Gillain al violino, pianoforte e canto; Thimote Lemaire al trombone; Gabriele Pagliano al contrabbasso; Cyranò Vatel alla chitarra e Lucas Vanderputten alla batteria - che danno voce alla storia dei Ghetto Swingers. Ogni brano alla fine è accompagnato da una serie di diapositive scelte dalla Fondation de la Mémoire Contemporaine de Bruxelles.

L'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro 50 a Bologna, celebra la Giornata della Memoria proiettando il docufilm "Dove vi portano gli occhi: a colloquio con Edith Bruck", la scrittrice di origine ungherese sopravvissuta alla Shoah. Nel racconto si ripercorrono l'infanzia, l'adolescenza, la cattura e la prigionia ad Auschwitz, il ritorno dal lager e la difficile vita dopo la liberazione. Inaugurata per la Giornata della Memoria, la mostra "L'inferno nazista. I campi della morte di Belzec, Sobibor e Treblinka", è in programma a Roma alla Casina dei Vallati, sede espositiva della Fondazione Museo della Shoah. Documenti, foto, filmati, interviste e ricostruzioni raccontano per la prima volta in modo completo la storia di questi tre campi di sterminio.

Palazzo Bisaccioni di Jesi, in provincia di Ancona, ospita la mostra "William Congdon" con testi e disegni dell'artista americano che come ambulanziere fu tra i primi ad arrivare con le truppe alleate nel campo di sterminio di Bergen Belsen, lo stesso dove era morta Anna Frank con la sorella.

Nel Centro Culturale Candiani di Mestre alle 17 il professore Simon Levis Sullam dell'Università Ca' Foscari di Venezia dialoga con Chiara Becattini, autrice del libro La memoria dei campi. La Risiera di San Sabba, Fossoli, Natzweiler-Struthof, Drancy. 

ansa

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it)

Viaggio nei luoghi della memoria. Dal binario 21 di Milano alle pietre d'inciampo di Roma


 Il 27 gennaio si celebra in tutto il mondo il Giorno della Memoria per ricordare i milioni di vittime dell'Olocausto, la pagina più buia e terrificante della storia del XX secolo.

La scelta della data è emblematica: era il 27 gennaio del 1945 quando le truppe dell'Armata Rossa scoprirono nei dintorni di Oświęcim, a pochi chilometri dal confine con la ex Cecoslovacchia, il campo di concentramento nazista di Auschwitz, che divenne da allora il luogo simbolo dell'Olocausto. Da quell'inferno i soldati russi liberarono 9mila prigionieri, pochi superstiti rispetto ai 4 milioni che dal 1940 vi erano stati detenuti.

L'Onu scelse proprio quella data per celebrare le vittime, per non dimenticare e non ripetere l'orrore del passato.
    Oggi il Giorno della Memoria si celebra in ogni città con suggestive cerimonie, incontri, film, manifestazioni, spettacoli teatrali, letture e mostre, così come cimiteri, monumenti, stazioni e lager sono stati trasformati in simbolici luoghi della memoria. Il viaggio in Italia che omaggia le vittime dell'Olocausto parte da Milano, dove sotto la stazione Centrale sorge la Fondazione Memoriale della Shoah-Binario 21, il luogo da dove partivano i convogli carichi di ebrei e di altri perseguitati verso i campi di sterminio nazisti. Il Memoriale testimonia la vita di migliaia di prigionieri che vi transitarono tra il 1943 e il 1945, tra cui anche la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz. Le visite si fanno tutti i giorni dalle 10 alle 16 e il lunedì fino alle 19, sabato e domenica fino alle 18. Il 26 e il 27 gennaio, in occasione della Giornata della memoria, le visite sono gratuite e guidate ma da prenotare. Tanti gli appuntamenti e gli eventi in programma fino al 5 febbraio. Info: memorialeshoah.it A Trieste il monumento nazionale Risiera di San Sabba, da struttura per la pilatura del riso a campo di detenzione, è un museo con adiacente galleria fotografica che testimonia la tragica storia di soldati italiani, partigiani, detenuti politici ed ebrei imprigionati e poi deportati all'estero. Alle 11 del 27 gennaio è prevista una cerimonia commemorativa, seguita dalla mostra "Rammentare le vittime, ammonire i viventi.
    La Risiera di San Sabba a Trieste negli scatti di Marino Ierman", in programma fino al 4 giugno. E' ricco il calendario di eventi culturali, dal 25 al 31 gennaio, ma spiccano gli spettacoli "Matricola 75190", di e con Sara Alzetta e Max Jurcev, lettura con accompagnamento musicale del testo autobiografico di Liliana Segre, e "Dal campo di calcio ad Auschwitz. Storia di un allenatore ebreo e della sua famiglia", racconto teatrale dedicato alla storia dell'allenatore Árpád Weisz, scritto e interpretato da Davide Giandrini. Info: risierasansabba.it Torino accoglie 13 nuove pietre d'inciampo - i piccoli blocchi in pietra fissati a terra creati nel 1993 da Gunter Demnig con i nomi dei deportati - dedicate ad altrettante vittime della deportazione nazista e fascista: sono così 143 le pietre d'inciampo nel capoluogo piemontese. Il 27 può essere una buona occasione per ripercorrerne il cammino e scoprire anche il Museo diffuso della Resistenza, dedicato alla storia della Seconda Guerra Mondiale e di tutte le sue più tragiche conseguenze. Ha sede nel palazzo dei Quartieri Militari ma coinvolge tanti altri luoghi: dal Sacrario del Martinetto, dove furono fucilati oltre 60 partigiani e oppositori del regime, al rifugio antiaereo di piazza Risorgimento, dalla Sinagoga di piazzetta Primo Levi alla Caserma La Marmora di via Asti, luogo di reclusione e di interrogatori. Info: museodiffusotorino.it A testimoniare gli orrori nei campi di concentramento c'è anche il Museo del Deportato di Fossoli, vicino a Carpi, in provincia di Modena; vi transitarono anche famosi uomini di cultura tra cui lo scrittore Primo Levi. Qui, nella libreria La Fenice, nel teatro comunale e nella ex sinagoga di Carpi sono stati organizzati eventi, proiezioni, incontri e visite guidate gratuite. Info: fondazionefossoli.org Il Parco della Pace di Servigliano, nelle Marche, ospita un vecchio campo di prigionia dove nel periodo fascista furono incarcerati oppositori, rifugiati, prigionieri di guerra ed ebrei. All'interno rimangono ancora due delle 40 baracche costruite per i prigionieri, e l'imponente e sinistro muro di cinta che circonda il campo. Nell'ex stazione ferroviaria del borgo, accanto al campo di concentramento, è nato il Museo della Memoria con una galleria fotografica e un'aula multimediale per eventi e incontri. Info: lacasadellamemoria.com Il maggior numero di pietre d'inciampo tra i 149 comuni italiani lo detiene Roma: nella Capitale, dove la comunità ebraica ha una storia millenaria, sono presenti oltre 330 piccoli blocchi in pietra in ottone lucente, incastonati lungo i marciapiedi o nel selciato, che riportano i nomi e i dati delle vittime. Furono creati nel 1993 dall'artista tedesco Gunter Demnig per ricordare i luoghi da dove ebrei, dissidenti, omosessuali, rom e sinti venivano arrestati e deportati. Per celebrare la Giornata della memoria, oltre a partecipare ai numerosissimi eventi e mostre, è possibile camminare nel centro e nel Ghetto tra le tante pietre - Stolpersteine - e partecipare a questa iniziativa di memoria condivisa.
    Infine a Tarsia, in provincia di Cosenza, sorge il più grande campo di concentramento fascista d'Italia; qui dal 1940 vi furono rinchiusi ebrei italiani e stranieri, antifascisti e profughi politici. Dal 2004 il lager, chiuso nel 1945, è stato trasformato nel Museo della memoria Ferramonti con una ricca collezione di documenti, foto, schede della polizia, lettere dei familiari e oggetti personali, arricchiti da video e testimonianze. Info: parchiletterari.com (ANSA).

(Segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it)