Si è tenuta oggi 13 novembre presso la sede dell’ACI di Palermo la
conferenza stampa di presentazione della Targa Florio – Historic Rally
che si terrà il prossimo 16 novembre
Si corre il 16 e 17 novembre 2013 la Targa Florio – Historic Rally
2013, gara valevole per il Campionato Italiano Rally Auto storiche.
La manifestazione, organizzata dall’Automobile Club di Palermo, è un
appuntamento di fama internazionale, nota sia per le sue
caratteristiche tecnico sportive, sia per la suggestività del luoghi in
cui si svolge, nonché per l’accoglienza del pubblico sempre molto
calorosa. “Nonostante le grandi difficoltà economiche che l’ACI ha
dovuto affrontare negli ultimi anni – ha affermato il Commissario
Straordinario ing. Ginacarlo Teresi – siamo riusciti ad organizzare la
gara. Il futuro è da pianificare all’insegna dell’unità e della sinergia
tra l’ente e i Comuni interessati”.
La Targa inoltre, è stata dichiarata con L.R. del 2002 patrimonio
storico- culturale della Regione siciliana. La manifestazione è
organizzata in conformità alle norme sportive della FIA (Federazione
internazionale dell’automobile) e della CSAI (Commissione Sportiva
Automobilistica Italiana dell’Automobile Club d’Italia).
L'edizione 2013 della Targa prevede - per la 1ª volta - la cerimonia
di apertura con partenza alle ore 19,00 del 16 novembre da Piazza Duomo
a Termini Imerese. L’arrivo è previsto per le ore 18,00 a Collesano
nella giornata del 17 novembre. Il percorso prevede una prova speciale
denominata Tribune lunga 6,09 km, una denominata Targa di lunghezza pari
a 9,19 km, una denominata Polizzi lunga 7,45 km. Tutte le
caratteristiche dei tratti delle prove speciali sono state valutate dal
personale competente. Le prove non prevedono passaggi nei centri abitati
e i limiti di velocità saranno quelli fissati dal C. d. S. ossia 50
km/h nei tratti di trasferimento, 80 km/h nel percorso delle prove
speciali. Saranno tre gli equipaggi: uno piemontese, uno femminile e uno
siciliano.
“La Targa Florio che ricordo – ha detto il preside volante
Nino Vaccarella, pilota storico della Targa – era un evento
straordinario che portava in Sicilia e nel nostro territorio, migliaia
di visitatori, sportivi e appassionati da tutto il mondo. Mi piacerebbe
che la Targa, oggi divenuta ben poca cosa rispetto al passato, torni ai
fasti di un tempo, anche se è sempre importante che ci siano delle
manifestazioni come queste”.
“Questa è certo una fase di transizione – ha dichiarato il sindaco
Totò Burrafato – l’importanza della presenza di un partner privato come
la Tecno Piemonte che è partner ship dell’ACI in questa manifestazione
e, non ha alcun legame con il nostro territorio, testimonia l’interesse e
la voglia di rilanciare la Targa Florio. Desiderio che appartiene a
moltissimi siciliani sportivi e non”.
Aurora Rainieri
fonte: http://www.comuneterminiimerese.pa.it/comunicato.asp?id=1196
Valtellina, in bici tutto l'anno con il 'turismo lento'. Alla scoperta di paesaggi e prodotti enogastronomici
'In bici tutto l'anno': è anche con questa proposta che la Valtellina
vince la crisi, con un bilancio 'controcorrente' che segnala una
crescita del 15% per il turismo estivo nel 2013. E sulla scorta di
questo risultato, si punta ora ad un nuovo 'turismo lento', alla
scoperta del territorio e dei prodotti enogastronomici d'eccellenza.
La campagna per il "turismo lento" 2014 in Valtellina - terra lombarda
candidata ufficialmente, con i suoi terrazzamenti, a far parte
dell'Unesco - è proposta dal Consorzio per la Destinazione Turistica
Valtellina e Valtellina Turismo ed ha preso il via da Roma, con un
insolito 'viaggio del gusto' attraverso i prodotti enogastronomici
d'eccellenza. Prodotti che si sono legati alla fantasia e
all'originalità di due chef stellati: Francesco Apreda, del ristorante
Imago, presso l'Hotel Hassler e Andrea Tonola, della Lanterna Verde di
Villa di Chiavenna.
''Abbiamo fatto arrivare nella capitale i sapori, profumi e le
eccellenze enogastronomiche della Valtellina in un modo 'originale'", ha
affermato Giovanna Muscetti, presidente del Consorzio. Proprio quei
prodotti DOP, DOCG e IGP che si possono apprezzare scoprendo un
territorio lentamente. Così come 'lentamente' si possono meglio
apprezzare i paesaggi di queste zone. "Andare in bicicletta ti permette
di entrare nel cuore del territorio e di conoscerlo in maniera lenta -
aggiunge Muscetti - scoprirne i sapori, gli odori, la natura, la storia.
E questo lo si può fare tutto l'anno. D'inverno per esempio in bassa
valle in bike si va senza problemi. La Valtellina punta dunque sulla
bicicletta con i suoi 110 km di piste ciclabili per tutta la famiglia;
con i suoi 50 km di percorsi su alte strade, come la via dei
Terrazzamenti, dove sono coltivate le uve. Ma ci sono anche i Bike Park
che presentano una rete di percorsi segnalati per l'esercizio delle
diverse specialità sempre in bicicletta, come il downhill, il freeride e
il cross country".
Ma la Valtellina offre anche Parchi termali (Valmasino e Bormio) e
cultura (palazzi, musei, chiese, incisioni rupestri). Intanto, ''per la
stagione invernale possiamo dirci soddisfatti - rileva Muscetti -. Dagli
albergatori arrivano segnali positivi e a noi il 2013 ha portato
fortuna nonostante la crisi dilagante''. E si preannuncia positivo
anche l'inverno 2014, con il via alla stagione sciistica a partire da
fine novembre. A 'disposizione' dei turisti, 700 km di piste: oltre 400
km di piste per lo sci alpino e 200 km per lo sci nordico. Per gli
amanti dello snowboard non mancano poi spazi attrezzati e snowpark, così
come per i fondisti sono disponibili oltre 200 km di piste. Ma la
Valtellina in inverno non è soltanto sinonimo di sci. Ci sono altri
sport da provare, sicuramente inconsueti, per fare un'esperienza unica.
Come il Polo sulla neve a Livigno, dove ogni anno si disputa un torneo
internazionale che vede la partecipazione delle migliori squadre. Poi
c'è il pattinaggio sul ghiaccio, e con la neve si va pure a cavallo o si
passeggia a piedi e con le ciaspole in sentieri incantevoli nel Parco
Nazionale dello Stelvio.
Per gli amanti del benessere, c'è anche un'altra possibilità:
rigenerarsi alle terme romane presenti in tutta la zona. Terme di acqua
calda in mezzo alla neve, per un piacere del corpo ma soprattutto della
mente.
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Arte, cultura e turismo: il viaggio oltre la conoscenza e la valorizzazione
Alcune riflessioni dei maggiori esperti
del settore a cura di Alessandro Di Paolo e Fabiano Longoni (Edizioni
Marcianum press 2013)
di Carlo Mafera
E’ un libro che intende sottolineare l’importanza del turismo culturale e spirituale che diventa un’esperienza umana unica, irripetibile e arricchente per chi lo compie. Rappresenta quindi una crescita umana difficilmente realizzabile in altri modi. L’opera della Marcianum Press, che si distingue perché tocca sempre argomenti di alto livello culturale, si svolge seguendo tre ambiti: quello antropologico, quello economico e infine l’aspetto conoscitivo. Si parte dall’assioma di Lacan secondo il quale “il desiderio dell’uomo trova il suo senso nel desiderio dell’altro, non tanto perché l’altro detenga le chiavi dell’oggetto desiderato quanto perché il suo primo oggetto è di essere riconosciuto dall’altro”. L’uomo cerca di conoscere l’altro e l’altrove, come un novello Ulisse mai pago e mai soddisfatto di una conoscenza personale o di un luogo diverso dal precedente. La dimensione di chi viaggia assume sempre due fondamentali aspetti: quella del viaggiatore che tende ad essere cittadino del mondo e che trova immediate relazioni con gli ospitanti, rispettando le tradizioni e le culture locali e quella del semplice turista. Il viaggiatore invece conosce attraverso un incontro profondo con l’ospitante, con il paesaggio e con le opere d’arte. E’ un incontro, non un semplice imbattersi, ed è legato alla coltivazione della memoria perché ricordare ci consente di ragionare e di conoscere veramente. Ecco l’importanza della bellezza e del livello estetico del sapere. Antoine de Saint-Exupery diceva che non si conosce veramente se non con il cuore. La contemplazione infatti avviene sì con gli occhi ma si compie a livello più profondo, e cioè con il cuore. Anche il semplice turista, pur partecipando alla sola dimensione massificata dell’immaginario collettivo, non può non scoprire le tante opportunità relazionali che soddisfa più incontrando gli altri che dentro di sé. Alla fine c’è un grande bisogno di incontrare il Tu del divino, l’Altro e il Totalmente Altro che fa sì che il viaggiatore si trasformi in pellegrino. I luoghi sono importanti per riconoscere questa Presenza attraverso le testimonianze storiche. È una ricerca di conferme fatte soprattutto in gruppo proprio per incontrare l’Altro dentro e fuori di noi.
Dal punto di vista economico, il turismo culturale potrebbe costituire una grande opportunità per gli Stati, sia per creare e cementare le relazioni politiche sia per sviluppare la crescita reale e la rinascita dell’occupazione. Soprattutto l’Italia, che possiede il 50 per cento del patrimonio culturale mondiale, potrebbe sfruttare questa immensa ricchezza culturale che invece viene utilizzata poco e male. I siti che vengono promossi e riconosciuti dall’Unesco sono soltanto 35 mentre quelli realmente usufruibili sono centinaia. Se soltanto il governo italiano ponesse attenzione al fatto che la cultura non è un optional, non è la ruota di scorta dell’economia ma potrebbe costituire la parte trainante di essa! Non sono le tasse la soluzione ai nostri problemi ma gli investimenti nei settori giusti, e quello culturale è proprio quello più adatto. Bene ha detto, centrando il nocciolo della questione, Fabio Poles, Segretario Generale della Fondazione Studium Generale Marcianum per la promozione di studi e ricerche, quando ha parlato di un turismo frutto di un’aggiornata imprenditorialità: “ E’ la cultura che genera il mercato. Se la cultura è debole, è debole anche il mercato. Se la cultura è forte, è forte anche il mercato”.
Infine l’aspetto conoscitivo del turismo è forse la dimensione più forte. Come si diceva, è l’esperienza umana più profonda che raggiunge il “fondo della questione”, e cioè che, al di là delle differenze, accomuna tutti gli uomini, di ciò che vale sempre, al di là di ogni relativismo e di ogni differenza culturale o economica. Michele Serra, giornalista e scrittore, afferma con grande acutezza che il turismo culturale rappresenta “la vittoria sul relativismo, e quindi sull’estraneità e sta nell’esperienza che il volto umano, prima di ogni diversità di declinazione di forme, ha le stesse caratteristiche in ogni angolo del mondo. Fare esperienza di questo ha un valore impagabile, anche come sconfitta del provincialismo e dello snobismo culturale…“.
laperfettaletizia
Arte, cultura & turismo. Il viaggio oltre la conoscenza e la valorizzazione
Titolo | Arte, cultura & turismo. Il viaggio oltre la conoscenza e la valorizzazione | |
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€ 13,60 (Prezzo di copertina € 16,00 Risparmio € 2,40) solo su ibs da qui |
E’ un libro che intende sottolineare l’importanza del turismo culturale e spirituale che diventa un’esperienza umana unica, irripetibile e arricchente per chi lo compie. Rappresenta quindi una crescita umana difficilmente realizzabile in altri modi. L’opera della Marcianum Press, che si distingue perché tocca sempre argomenti di alto livello culturale, si svolge seguendo tre ambiti: quello antropologico, quello economico e infine l’aspetto conoscitivo. Si parte dall’assioma di Lacan secondo il quale “il desiderio dell’uomo trova il suo senso nel desiderio dell’altro, non tanto perché l’altro detenga le chiavi dell’oggetto desiderato quanto perché il suo primo oggetto è di essere riconosciuto dall’altro”. L’uomo cerca di conoscere l’altro e l’altrove, come un novello Ulisse mai pago e mai soddisfatto di una conoscenza personale o di un luogo diverso dal precedente. La dimensione di chi viaggia assume sempre due fondamentali aspetti: quella del viaggiatore che tende ad essere cittadino del mondo e che trova immediate relazioni con gli ospitanti, rispettando le tradizioni e le culture locali e quella del semplice turista. Il viaggiatore invece conosce attraverso un incontro profondo con l’ospitante, con il paesaggio e con le opere d’arte. E’ un incontro, non un semplice imbattersi, ed è legato alla coltivazione della memoria perché ricordare ci consente di ragionare e di conoscere veramente. Ecco l’importanza della bellezza e del livello estetico del sapere. Antoine de Saint-Exupery diceva che non si conosce veramente se non con il cuore. La contemplazione infatti avviene sì con gli occhi ma si compie a livello più profondo, e cioè con il cuore. Anche il semplice turista, pur partecipando alla sola dimensione massificata dell’immaginario collettivo, non può non scoprire le tante opportunità relazionali che soddisfa più incontrando gli altri che dentro di sé. Alla fine c’è un grande bisogno di incontrare il Tu del divino, l’Altro e il Totalmente Altro che fa sì che il viaggiatore si trasformi in pellegrino. I luoghi sono importanti per riconoscere questa Presenza attraverso le testimonianze storiche. È una ricerca di conferme fatte soprattutto in gruppo proprio per incontrare l’Altro dentro e fuori di noi.
Dal punto di vista economico, il turismo culturale potrebbe costituire una grande opportunità per gli Stati, sia per creare e cementare le relazioni politiche sia per sviluppare la crescita reale e la rinascita dell’occupazione. Soprattutto l’Italia, che possiede il 50 per cento del patrimonio culturale mondiale, potrebbe sfruttare questa immensa ricchezza culturale che invece viene utilizzata poco e male. I siti che vengono promossi e riconosciuti dall’Unesco sono soltanto 35 mentre quelli realmente usufruibili sono centinaia. Se soltanto il governo italiano ponesse attenzione al fatto che la cultura non è un optional, non è la ruota di scorta dell’economia ma potrebbe costituire la parte trainante di essa! Non sono le tasse la soluzione ai nostri problemi ma gli investimenti nei settori giusti, e quello culturale è proprio quello più adatto. Bene ha detto, centrando il nocciolo della questione, Fabio Poles, Segretario Generale della Fondazione Studium Generale Marcianum per la promozione di studi e ricerche, quando ha parlato di un turismo frutto di un’aggiornata imprenditorialità: “ E’ la cultura che genera il mercato. Se la cultura è debole, è debole anche il mercato. Se la cultura è forte, è forte anche il mercato”.
Infine l’aspetto conoscitivo del turismo è forse la dimensione più forte. Come si diceva, è l’esperienza umana più profonda che raggiunge il “fondo della questione”, e cioè che, al di là delle differenze, accomuna tutti gli uomini, di ciò che vale sempre, al di là di ogni relativismo e di ogni differenza culturale o economica. Michele Serra, giornalista e scrittore, afferma con grande acutezza che il turismo culturale rappresenta “la vittoria sul relativismo, e quindi sull’estraneità e sta nell’esperienza che il volto umano, prima di ogni diversità di declinazione di forme, ha le stesse caratteristiche in ogni angolo del mondo. Fare esperienza di questo ha un valore impagabile, anche come sconfitta del provincialismo e dello snobismo culturale…“.
laperfettaletizia
Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. L'archeologia come integrazione tra culture
Paestum (SA) | 14/11/2013 - 17/11/2013
Info:www.bmta.it
Expo Mondiale della Dieta Mediterranea a Contursi Terme
COMUNICATO
STAMPA
Roma Giovedì 11 Ottobre 2013
Roma Giovedì 11 Ottobre 2013
Expo
Mondiale della Dieta Mediterranea a Contursi
Terme
Ufficio
Stampa: Fondazione Culturale "Paolo di Tarso" ufficiostampa@paoloditarso.it
Si
terrà a Contursi Terme il primo Expo Mondiale della Dieta
Mediterranea. La notizia è stata comunicata dal Sindaco Graziano
Lardo che, insieme alla Giunta della nota Città Termale, è determinato a
dare vita nell'alta Valle del Sele, tra i suoi paesaggi incantevoli e la
bontà delle sue "Cento Sorgenti", all'Expo Mondiale dedicata al Cibo
Sano. La Giunta Comunale con delibera n. 167 del 20-9-2013 ha già
formalizzato la proposta progettuale della Fondazione Culturale "Paolo di
Tarso" che si sta occupando di queste tematiche in un programma che si
svolge con l'Adesione della Presidenza della Repubblica Italiana. Il
progetto della Fondazione "Paolo di Tarso" mira a trasformare cultura e
tradizioni della Dieta Mediterranea in Economia e Salute e, contestualmente,
a rendere centrale la questione relativa all'accesso al Cibo Sano perché sia
un patrimonio accessibile a tutti. Expo Mondiale della Dieta Mediterranea è
ritenuto un'occasione unica per la valorizzazione della produttività
d'eccellenza del Mezzogiorno d'Italia, in un contesto
euro-mediterraneo nel quale la centralità della salute dell'uomo diventa
sempre più importante ma sembra essere affievolita dalle politiche economiche
internazionali che governano crisi e, di conseguenza, i mercati. L'Expo
Mondiale della Dieta Mediterranea manifesterà il cuore etico della Green
Economy intesa come nuova rispettosa percezione del rapporto Essere
Umano/Pianeta Terra i cui esiti saranno riproposti anche nell'EXPO
Mondiale di Milano 2015. Contursi Terme con il suo patrimonio
naturale, considerato una vera e propria meraviglia, si farà accoglienza per
l'Expo Mondiale della Dieta Mediterranea allargando la sua ospitalità dal
benessere dei bagni termali alla tavola salutistica, a beneficio della società
internazionale. Il territorio che ha già dimostrato con il Festival del
Cinema di Giffoni di avere saputo puntare sui giovani è certo di riuscire a
replicare il successo divenendo luogo di riflessione planetaria sui temi del
Cibo Sano e della Dieta Mediterranea che l'UNESCO ha proclamato
Patrimonio Immateriale dell'Umanità. Tra le prime indiscrezioni un
bene di notevole rilievo sequestrato alla camorra e oggi affidato al
Comune di Contursi, potrebbe presto essere sede della prima scuola al
mondo dedicata esclusivamente alla cucina tradizionale della Dieta
Mediterranea della quale, la Fondazione "Paolo di Tarso" si accinge a
presentare proprio nell'ambito del progetto che vede l'Adesione del
Presidente della Repubblica, il primo Menu con ricette, alimenti,
prodotti e parametri calorici.
Viviana
Normando ufficiostampa@paoloditarso.it
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
Tutte le novità di Mercanteinfiera, alle Fiere di Parma dal 5 al 13 Ottobre
Archi&Parchi, Mercanteinauto, Tre Mostre Collaterali, l’Angolo del Restauro e il Premio Mercanteinfiera: ecco le novità di questa edizione che animerà i padiglioni delle Fiere di Parma dal 5 al 13 Ottobre
Al via la trentaduesima edizione di Mercanteinfiera Autunno che, come
sempre, è ricca di novità per addetti ai lavori, appassionati d’ arte e
antiquariato.
Nell’ottica dell’internazionalizzazione del brand
continuano le iniziative di incoming ideato e realizzato da Fiere di
Parma, che favorisce la visita nella città emiliana di art dealers e
antiques traders internazionali di alto livello. Quest’anno sono
presenti delegazioni provenienti da Turchia, Usa, Russia, Francia,
Germania e Grecia.
Tornano
le due sezioni speciali: Archi&Parchi e Mercanteinauto. La prima,
da quest’anno, si apre alla florovivaistica e alle sue declinazioni: si
potrà pertanto trovare, accanto ai materiali di riutilizzo e agli
arredamenti da esterno d’epoca, vivaistica di alto livello. Il progetto
di allestimento infatti sarà frutto della sinergia tra Tusi Vivai,
Studio d’Architettura Silvia Ghirelli e Fiere di Parma Spa.
Mercanteinauto
invece, si conferma come punto focale della sezione il settore
automotive d’epoca: pezzi unici, ricambi introvabili e modelli da film,
ma con una maggior presenza rispetto alla prima edizione di motoveicoli
da collezione. Si segnala ad esempio una Daimler Cabrio del 1956, pezzo
unico e di grande valore. Si segnala inoltre la prima edizione di
MercanteinVespa (domenica 6 Ottobre) organizzato insieme al Vespa Club
di Parma, che permetterà ai partecipanti di scoprire le bellezze del
territorio parmense attraverso un tour culturale ed enogastronomico.
Dopo
il successo della precedente edizione, L’Angolo del restauro torna con
un’area ampliata rispetto alla edizione di Primavera, in collaborazione
con Studio Taddei-Davoli, Il Restauro Srl, BRestauro e Ferretti Chiara.
Verranno creati momenti dedicati all’approfondimento della conservazione
e della tutela dei dipinti, intesi anche come supporto ad una
comprensione più approfondita delle opere d’arte, entrando a diretto
contatto con le opere stesse per capire e conoscere da vicino le
difficoltà e le problematiche riscontrate dall’operatore durante il
restauro. Sarà possibile inoltre richiedere consulenze sulle condizioni
conservative di dipinti su tela e tavola e sculture lignee policrome: la
salvaguardia dei beni artistici diviene così anche fonte di
sollecitazioni culturali, in modo da creare nel visitatore un interesse
per il patrimonio artistico come bene da preservare nel tempo.
Sempre
molto attese le mostre collaterali che, apprezzate dai visitatori di
Mercanteinfiera, nell’edizione autunnale saranno ben tre: nel
Padiglione 5 troverete “Numeri Uno - Tesori del fumetto italiano”, in
collaborazione con il Museo Wow di Milano, un’esposizione dedicata ai
più importanti autori del fumetto italiano e alla loro abilità di
raccontare graficamente un pezzo di storia del nostro Paese e della
nostra cultura. Nel Padiglione 4 sarà inoltre presente un’ importante
mostra patrocinata dall’Accademia di Belle Arti e dall’Istituto Toschi
di Parma intitolata “Novecento Parmigiano”, ovvero quattro grandi
pittori di Parma, del Novecento, a confronto, di cui saranno esposte
opere straordinarie che provengono da collezioni private e che non sono
mai state raccolte insieme in un unico evento. Sempre nel Padiglione 4
si troverà infine “Verdi e Wagner e il disco nel bicentenario della
nascita dei due compositori” una collaterale organizzata in
collaborazione con la Casa della Musica, dedicata alla discografia di
due miti della musica lirica Giuseppe Verdi e Richard Wagner, di cui
quest’anno ricorrono i duecento anni dalla nascita.
Grande novità
infine: la prima edizione del Premio Mercanteinfiera, un importante
tributo ad una personalità significativa e determinante nel cambiare il
modo di concepire e/o di vivere l’arte e la cultura nell’ultimo
trentennio, che verrà consegnato il 6 ottobre prossimo. Una giuria di
esperti ha deciso di assegnare il riconoscimento a Marzia Corraini,
fondatrice del Festivaletteratura di Mantova (Mantova, 4-8 Settembre
2013, per info www.festivaletteratura.it), che opera e ha operato da
sempre nell’editoria, nella grafica, nella letteratura. La giuria del
Premio è composta da Fabio Castelli, MIA Fair, Silvia Evangelisti,
Docente dell’Università di Bologna, Laura Ferraris, Assessore alla
Cultura del Comune di Parma, Simona Riva, CSAC Università di Parma e
Pierluigi Spagoni, Responsabile Marketing Fiere di Parma. Il premio
assegnato è un'opera dell'artista bolognese Giulio Cassanelli intitolata
"Everyday", una bolla di sapone colorata in volo su carta fotografica (
http://giuliocassanelli.com/ ).
Mercanteinfiera:
è la
manifestazione più longeva nel panorama europeo per quanto concerne
antiquariato e modernariato; l’occasione di riferimento più ricca e
qualificata nel panorama italiano e una delle fondamentali a livello
internazionale. Da 60 espositori nel 1981, a oltre 1.000 nel 2013, con
una crescita ed un successo constante nel tempo oggi la manifestazione
conta inoltre 50.000 visitatori in 9 giorni di manifestazione e 4
padiglioni espositivi per un totale di 45.000 mq nel quartiere
fieristico di Parma.
fonte: http://parma.repubblica.it/cronaca/2013/10/02/news/tutte_le_novit_di_mercanteinfiera-67712573/
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
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