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The Floating Piers potrà essere percorso su Google Street View e con la realtà virtuale

Nell’ultimo weekend di visita della passerella sul Lago d’Iseo una buona notizia arriva da Google: anche se The Floating Piers sarà smantellata a partire dal 3 luglio potrà essere visitata per sempre su Google Street View, la funzione di esplorazione territoriale di Google Maps, da desktop, da app e anche con i visori per la realtà virtuale come il Cardboard o il Samsung Oculus Vr. Google ha infatti effettuato una mappatura dell’opera di Christo e nei prossimi giorni sarà pubblicata sulla piattaforma. Già oggi andando su Google Maps è possibile esplorare un ampio numero di foto a 360 gradi scattate e caricate dai visitatori
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Turismo Croazia: per gli arrivi risultati “eccezionali” primi quattro mesi 2016

Nei primi quattro mesi del 2016, gli arrivi turistici in Croazia sono cresciuti del 7,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. In una nota, l’Ente Nazionale Croato per il Turismo definisce questi risultati “eccezionali” e li mette in relazione con le iniziative promozionali lanciate nei mesi passati.
Positivi anche i dati realtivi al numero di pernottamenti, che hanno fatto registrare un aumento del 6,1%. In questa classifica, i cinque Paesi più forti nel periodo gennaio – aprile 2016 sono stati Slovenia (12,5%), Germania (11,5%), Austria (8,3%). L’Italia si posiziona al quarto posto (6,2%), seguita a una certa distanza dalla Corea (2,7%).
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Crociere: in Europa impatto da 40 mld, Italia resta leader

Continua a crescere l'impatto economico del settore crocieristico in Europa: nel 2015, secondo il report di Clia, l'organizzazione internazionale delle compagnie da crociera, ha raggiunto la cifra record di 40,95 miliardi, +2% rispetto all'anno precedente. Le spese dirette generate dal settore hanno raggiunto i 16,89 miliardi, in aumento rispetto ai 16,6 miliardi del 2014. Nel 2015, il settore crocieristico ha generato più di 10 mila nuovi posti di lavoro in Europa, raggiungendo quota 360.571 lavoratori impiegati. Le retribuzioni e altri benefit per i lavoratori europei hanno raggiunto gli 11,05 miliardi.
    L'Italia si conferma la prima destinazione europea anche nel 2015 (6.800.000 passeggeri), il 3/o mercato d'origine (810.000 passeggeri), il paese leader globale nella costruzione di navi.
    L'economia italiana è quella che in Europa beneficia di più dal settore con 4,5 miliardi in termini di impatto economico diretto nel 2015 e 103 mila posti di lavoro legati direttamente o indirettamente al settore.
ansa

Rio 2016 Brasile . Le Olimpiadi si faranno di sicuro, per forza. È quello che ci sta dietro che è duro da digerire

Amo il Brasile per la meraviglia del suo ambiente e, soprattutto, per il suo popolo e la sua cultura, pur con tutte le sue contraddizioni. D’altra parte qualcosa i brasiliani la dovranno cambiare di sicuro, se è vero, come a me sembra ragionevole, che i governanti di un paese siano lo specchio del popolo.
Le Olimpiadi si faranno di sicuro, per forza. È quello che ci sta dietro che è duro da digerire.
Nessuno sa come stiano davvero le cose in questo paese devastato. Io, come altri blogger e giornalisti ne parlo spesso, ma il mainstreammediatico sembra perlopiù ignorare la situazione o farne qualche accenno di tanto in tanto. E veniamo al dunque, poiché ritengo giustodenunciare, anche se conviene sempre meno farlo poiché si è parlato persino di una legge che impedisca di parlare male del governo. Alcuni giorni fa il Presidente ad interim Temer ha rilasciato un’intervista televisiva nella quale appariva abbastanza ragionevole. Lo credo bene, visto che tutte le reti televisive sono, in un modo o nell’altro, controllate dal governo. Nessuno gli ha chiesto, per esempio, come mai la polizia, dall’inizio dell’operazione per “ripulire” la città di Rio dalla violenza, ha fatto fuori 2.500 persone, più o meno. La vita dei poveracci qui, violenti o no, non vale un accidente.
Il Comitato Olimpico ha dovuto scusarsi pubblicamente poiché i grandi machos del “Battaglione della selva”, i marines dell’Amazzonia, hanno fatto fuori un giaguaro che non ne voleva sapere di stare lì a guardarli a torace gonfio con la torcia olimpica in mano, in un’immagine di vaghe reminiscenze del secolo scorso. Non si capisce perché debbano sfilare con i giaguari alla catena, riempiti di sonniferi. Questa volta non hanno fatto effetto e l’animale ovviamentesi è ribellato a questi maschietti di sesta categoria, rimediando una palla nella cabeza….Vergognoso.
Lo Hospital Municipal Souza Aguiar, l’ospedale “dedicato” ai Giochi, è stato attaccato qualche giorno fa, con un blitz di 25 narcotrafficanti. Non hanno nessuna paura della polizia, drogati come cavalli come sono. Dovevano liberare un pericoloso pregiudicato lì ricoverato. Ce l’hanno fatta. Sparatoria tra i malati, morto un vigilante.
Al di là della violenza inaudita la crisi economica sta distruggendo il paese. Un paese ricco di petrolio e di risorse che sta affondando nella vergogna e nella miseria. Non riescono nemmeno a finire di costruire gli hotel con le camere già affittate per il periodo olimpico. Tra Ipanema e Copacabana un amico italiano responsabile dell’organizzazione degli eventi inaugurali (che mi ha chiesto di rimanere anonimo) mi indica un cantiere abbandonato. “Doveva essere un hotel di 18 piani” – e continua – “Con la passerella per pedoni e biciclette sull’oceano crollata di recente per un’onda anomala il nostro dubbio è più che altro sulla qualità delle strutture costruite per i Giochi”. Altre strutture, realizzate anni fa per la visita del Papa, erano affondate in una palude, nessuno si era accorto di che tipo di terreno fosse.
Una economista di rilievo dell’Università Cattolica di Rio (anche lei mi ha chiesto l’anonimato) alla mia richiesta di una sua opinione sulla situazione del Brasile mi ha detto: “Secondo me dopo le Olimpiadichiude”. Una battuta, ci mancherebbe…
Intanto una responsabile del colosso mondiale per prenotazioni di alberghi on-line, Booking.com, mi ha detto: “Sembra che qui facciano le riunioni e i brainstorming per trovare il modo migliore per frenare l’economia e rallentare lo sviluppo. Nella fattispecie si stava parlando del fatto che, dall’aprile scorso, per acquistare i biglietti olimpici on-line, udite udite, occorre fornire il CPF, il Codice Fiscale brasiliano. Se non ce l’hai niente biglietto. Nessuno può più acquistare on-line un biglietto dall’estero, sono decine di migliaia gli invenduti.
Lo credo bene che il governatore ha dovuto dichiarare lo stato di calamità a Rio. Un escamotage tecnico affinché il governo possa liberare i miliardi necessari a tappare tutti i buchi della gestione allegra. Non vengono nemmeno più pagati gli stipendi agli insegnanti delle macilente scuole pubbliche e agli agenti di polizia. Siamo in molti a pensare che la sicurezza in una situazione simile con ogni probabilità dovrà essere assicurata dall’esercito con i carri armati.
Ma il peggio rimane nella miseria e nella violenza delle favelas, dove i bambini poveri vanno in scuole di qualità infima, dove a stento imparano a fare due più due. E non è un modo di dire, lo so per esperienza diretta, dirigendo una ong che si occupa anche del doposcuola dei bambini delle favelas. L’abbandono è totale, anche se ci sono più soldini per patatine, i-Pad, i-Pod, android, triccheballacche, pinzillacchere…e via dicendo. La qualità vera della vita fa schifo, basta andare a vedere i barboni strafatti di crack sotto gli anonimi viadotti di cemento. Sono a centinaia.
D’altra parte proprio le favelas sono un ambiente affascinante, pittoresco e accogliente, e alcune possono essere visitate in assoluta sicurezza, scoprendo un mondo straordinario, ricco di umanità, calore e potenzialità. Se solo ci fossero dei programmi di educazione e sviluppo culturale degni di questo nome….
Non sono un economista, ma già anni fa avevo avuto il sentore che lo “sviluppo” del Brasile, sbandierato a destra e a sinistra, fosse un gigantesco bluff, che non permetteva altro che far viaggiare Dilma Roussef con tutto il suo staff nei più lussuosi alberghi del mondo, a spese dei contribuenti. L’unica cosa che mi viene sempre in mente è il refrain del gruppo rock brasiliano di protesta degli anni ‘80/’90, Legião Urbana: “Que país é esse?”. Che paese è mai questo?
Il Fatto Quotidiano

Olimpiadi di Rio, un percorso a ostacoli Brasile in difficoltà a un mese dai Giochi

Mentre la torcia olimpica attraversava la città di Maracaju, nel Mato Grosso del Sud, Marcelino Mateus Silva Proença, un giovane di 27 anni, assisteva al passaggio in mezzo alla gente assiepata lungo le strade della città. Quando la torcia gli è passata davanti, ha cercato di spegnerla con una secchiata d’acqua. Il gavettone ha mancato il simbolo olimpico, ma non il tedoforo che ha continuato la sua corsa. Il giovane è stato arrestato e non è chiaro se la sua sia stata una bravata o un gesto di protesta. Dopo il rilascio, ha postato sulla sua pagina Facebook l’immagine di un tedoforo con questo commento: ”Ho la torcia, ma non ho istruzione, salute, sicurezza e qualità di vita”.
Solo un episodio, ma i sentimenti del popolo brasiliano per questa festa dello sport sono nel corso degli anni virati dall’entusiasmo iniziale ad una crescente perplessità; è il declino del Brasile, sotto la pressione della crisi economica internazionale, la maggiore preoccupazione della gente. Una frenata iniziata nel 2012, quando l’orgoglio per l’assegnazione dei Giochi del 2016 si univa a quello di far parte del  BRIC, il club dei paesi che si avvicinavano a passi da gigante ai livelli di vita del mondo occidentale.
I giochi di Rio inizieranno tra poco più di un mese, in un momento molto delicato. Il Brasile sta attraversando una crisi politica senza precedenti nella sua storia democratica: il Presidente Dilma Rousseff è stata sospesa, perché ha trasgredito alcune regole nella presentazione del bilancio statale; mentre il Brasile è retto dal suo vice Temer, le procedure per confermare o meno l’impeachment sono ancora in corso. Il paese è stato colpito da una grave recessione causata dal crollo del prezzo del petrolio e la sua moneta, il Riaes, ha perso metà del suo valore negli ultimi cinque anni. Asse portante dell’economia del paese,  la società petrolifera Petrobras era nel 2011 l’azienda petrolifera con la maggiore capitalizzazione in borsa al mondo; ad oggi ha perso l’80% del suo valore ed è stata sconvolta da uno scandalo di tangenti e corruzione, svelato dall’inchiesta “Autoavaggio”; oltre che i vertici dell’azienda, sono stati numerosi gli esponenti politici coinvolti.
Il virus Zika, trasmesso da una zanzara “killer”, causa gravi malformazioni alla nascita e si è diffuso in Brasile dall’anno scorso; il sito del CDC, agenzia americana per il controllo e la prevenzione delle malattie, mantiene un livello di allerta 2 sui viaggi in terra brasiliana,sconsigliando la permanenza a donne incinte.
Questi problemi hanno costituito un vero e proprio percorso ad ostacoli per il Comitato Organizzatore e nuove preoccupazioni continuano a metterlo a dura prova, sul fronte finanziario e della Sicurezza. Ecco alcune notizie più recenti. Il Governatore dello Stato di Rio, responsabile per la sicurezza ed il completamento delle nuove linee di trasporto metropolitano, ha lanciato un grido di allarme all’amministrazione centrale: mancano i soldi per pagare la polizia (non ricevono gli straordinari da 6 mesi) e per finire i lavori, il cui completamento era previsto 4 giorni prima dell’inizio dei Giochi. Le vendite di biglietti, che stentavano a decollare, hanno quasi raggiunto i cinque milioni all’inizio di giugno. Sono ancora oltre due milioni i biglietti invenduti. L’intelligence brasiliana ha intensificato i contatti internazionali e le misure di prevenzione per un eventuale sbarco del terrorismo islamico in sud America; i giochi olimpici sono una vetrina globale di richiamo troppo largo per sottovalutare la possibilità di un attentato.
Ma la criminalità locale rimane comunque il problema numero uno per le forze dell’ordine e si teme un incremento in un periodo di grande affluenza turistica. La settimana scorsa membri della delegazione australiana ai giochi paralimpici sono stati minacciati con armi da fuoco e derubati. Uno degli ospedali raccomandati per i turisti è stato assaltato da uomini armati, che hanno fatto fuggire un presunto trafficante di droga.
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Gli appuntamenti imperdibili dell'Estate Romana

Venerdì 1 luglio il Just Music Festival ospiterà l’attesissimo Carl Cox presso il Salone delle Fontane dell'EUR. Dj e producer inglese, Carl Cox ha contribuito in modo fondamentale alla storia della club culture inglese, iniziando la sua vita musicale come dj di musica house a metà degli anni '80 e hardcore ed acid house a inizio degli anni ’90. Il “mago dei tre piatti” ha suonato nei club e nei luoghi più disparati: The Eclipse, Edge, Shelly's, Sterns Nightclub, Heaven, Angels e The Haçienda, così come per i rave Fantazia, Dreamscape e Amnesia, dal Sud Africa ad Israele, dalla Tasmania all'Asia.