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I grandi eventi del 2018 da "vivere" in giro per il mondo Da Palermo a Treviso, da Malta alla Corea del Sud ecco dove andare

PALERMO - Il nuovo anno è ricco di anniversari storici: il centenario della fine della prima guerra mondiale, della morte di Gustav Klimt e della nascita di Nelson Mandela; i 70 anni della costituzione italiana; i 50 anni del movimento del ’68 italiano e dell’uscita del film 2001 Odissea nello spazio, capolavoro di Stanley Kubrick. Per celebrare queste ricorrenze e tanti altri eventi città e nazioni si preparano a ospitare mostre, concerti e festival. Ecco qualche suggerimento per le manifestazioni di grande richiamo.
Se Palermo festeggia con mostre, concerti e spettacoli la nomina a capitale italiana della cultura, La Valletta di Malta e Leeuwarden in Olanda si preparano a ospitare un ricco programma di eventi come capitali europee della cultura 2018. Chi ama lo sport già dal 9 al 25 febbraio ha un appuntamento da non perdere: a Pyeongchang, in Corea del Sud, si celebrano i giochi olimpici e paraolimpici invernali; è un’occasione anche per scoprire Seul, la capitale sudcoreana, raggiungibile in un’ora e mezza con i treni ad alta velocità.
D’estate, invece, dal 14 giugno al 16 luglio in Russia si svolge il campionato mondiale di calcio che, anche se non vede la presenza degli azzurri, è pur sempre un’occasione imperdibile per tifare i grandi campioni del pallone e visitare il Paese. L’International Council of Societies of Industrial Design ha indicato Città del Messico come capitale del design del 2018: è un’ottima opportunità per volare fino a in Messico e magari fare un tuffo nella intramontabile e caraibica riviera dei Maya. New Orleans festeggia in grande stile i 300 anni della sua fondazione con eventi speciali, spettacoli pirotecnici e concerti durante tutto l’anno mentre l’Inghilterra si sta preparando all’evento più glam dell’anno: le nozze reali del principe Harry con Meghan Markle, che si celebreranno il 19 maggio nel castello di Windsor. E il turismo britannico ringrazia la corona.
Il 2018 ospita il centenario anche di altri tre Paesi: Estonia, Lituania e Lettonia. Per festeggiare la loro nascita durante tutto l’anno sono previsti eventi culturali e celebrazioni che permetteranno di far conoscer più da vicino Tallin e il suo delizioso centro storico o di ascoltare la musica dal vivo allo Street Music Day in Lituania oppure ancora di rilassarsi sulle spiagge della riviera baltica in Lettonia. 
C’è molta attesa anche per un altro centenario: la nascita di Nelson Mandela il 18 luglio in Sudafrica; è il momento ideale per visitare alcuni dei luoghi legati alla vita del grande presidente e attivista anti-apartheid, come Robben Island e la sua casa di Soweto. In provincia di Treviso, come in tutto il Nordest d’Italia, sono numerose le manifestazioni per ricordare la fine del primo conflitto mondiale: seminari, conferenze, mostre, passeggiate guidate e suggestivi concerti.

Dal 30 maggio al 3 giugno chi ama la musica dance non può mancare al grande evento Distortion di Copenaghen, quando le strade della capitale si trasformano in una grande festa a cielo aperto che si conclude nell’ex zona industriale di Refshaleøen.
A San Diego, in California, dal 19 al 22 luglio ci si ritrova travestiti da eroi dei fumetti al Comic-Con International, manifestazione popolare dedicata all’arte del cinema e dei fumetti, con seminari, conferenze e feste in costume. Sempre negli Stati Uniti, dal 29 agosto al 2 settembre si festeggiano i 115 anni della mitica motocicletta Harley Davidson: a Milwaukee le celebrazioni prevedono giochi sull’erba, chioschi gastronomici motorizzati e una visita al museo Harley Davidson, prima della rumorosa parata finale delle moto attraverso le strade della città.
Se Vienna celebra il Modernismo con mostre e conferenze a cent’anni dalla scomparsa di quattro figure fondamentali del movimento artistico - Klimt, Wagner, Schiele e Moser - a Siviglia, in Spagna, si festeggia il Barocco del pittore Murillo. Sempre in tema artistico Milano e Roma ospitano due mostre legate al mondo della musica e delle icone pop: nel capoluogo lombardo la Fabbrica del Vapore espone Revolution, musica e ribelli 1966-1970. Dai Beatles a Woodstock che racconta in modo coinvolgente quella rivoluzione. Al Macro di Roma, invece, l’anno si apre con la mostra evento Pink Floyd Exhibition. Their mortal remains, un viaggio nel mondo della storica band inglese.
Musica anche a Bilbao, nei Paesi Baschi: il 4 novembre ospita il 25esimo anniversario degli Europe Music Awards, i premi europei della MTV. Infine, dal 10 al 17 dicembre, i dervisci rotanti della Confraternita di Mawlawiyya si esibiscono a Iconio, in Turchia, nella loro ipnotica danza religiosa nello stesso giorno da 750 anni per celebrare la morte di Rumi, poeta e ispiratore afgano.
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Mostre 2018: in Europa con Monet, Rubens e Klimt

PARIGI - Monet, Rubens e Klimt, insieme a Sebastiano del Piombo, Mantegna e Bellini; e poi tanta fotografia, performing art e installazioni contemporanee. In Europa le principali città offrono un calendario di mostre imperdibili per tutto il 2018.
Parigi si prepara ad accogliere i suoi visitatori con un'offerta culturale accattivante: a febbraio il Petit Palais ospita 'Les Hollandais à Paris, 1789-1914' dedicata a Van Gogh, Van Dongen e Mondrian mentre il Musée Marmottan propone la retrospettiva 'Corot, peindre la figure humaine' nella quale il paesaggista affronta la rappresentazione della figura umana. Si prosegue a marzo con il Musée Jacquemart-André che allestisce 'Mary Cassatt, une américaine à Paris", sulla celebre pittrice americana allieva di Degas, e ad aprile con il Musée de l'Orangerie che propone 'Nymphéas. L'abstraction américaine et le dernier Monet', in cui l'ultimo Monet viene messo in relazione con la scuola astratta di New York.
Ad aprile il Prado di Madrid offre ai suoi visitatori le mostre 'Rubens. Pintor de bocetos', nella quale vengono esposti circa 70 schizzi del pittore, accanto a 20 dipinti e alcuni disegni, e 'Pintura sobre piedra', che propone capolavori realizzati su ardesia e marmo da artisti del calibro di Sebastiano del Piombo e Tiziano.
Grandi appuntamenti anche alla National Gallery di Londra: dopo la mostra dedicata al maestro spagnolo Bartolomé Esteban Murillo (a febbraio) e ai suoi unici due autoritratti noti, il museo ospita ad aprile 'Monet and architecture', la prima retrospettiva dedicata al padre dell'Impressionismo e ai suoi rapporti con l'architettura, a giugno 'Thomas Cole's journey', per celebrare il grande pittore paesaggista inglese, mentre arriva in autunno l'omaggio ai maestri italiani, con due grandi mostre su Mantegna e Bellini (ottobre) e su Lorenzo Lotto (novembre).
Sempre a Londra la Tate Modern stupisce a marzo con due esposizioni, la prima dedicata alla performer e video maker newyorkese Joan Jonas e la seconda a Pablo Picasso, intitolata 'Picasso 1932. Love, fame, tragedy', che si focalizza sul 1932 come un anno estremamente significativo per il grande pittore; a maggio invece il museo londinese presenta la mostra 'Shape of light', che analizza l'influenza della fotografia sullo sviluppo dell'arte astratta.
    Sotto il titolo di 'Anversa Barocca 2018. Rubens inspires' la città belga organizza nel 2018 un susseguirsi di mostre dedicate al suo cittadino più illustre Pieter Paul Rubens, legando il nome del pittore a quello di artisti contemporanei, da Jan Fabre a Luc Tuymans: gli eventi coinvolgeranno le istituzioni culturali più importanti, dalla Rubenshuis, casa-museo di Rubens, al MAS - Museum aan de Stroom, ma anche il Museo di Arte Contemporanea (M HKA), il Middelheim Museum e il Plantin Moretus Museum. La Fondazione Beyeler di Basilea presenta a gennaio la retrospettiva sugli 80 anni del pittore e scultore contemporaneo Georg Baselitz, ad aprile 'Bacon Giacometti', che pone a confronto le opere dei due artisti, mentre a giugno e luglio alla stazione di Zurigo la grande installazione dell'artista brasiliano Ernesto Neto, intitolata GaiaMotherTree.
Il m.a.x.  Museo di Chiasso celebra a febbraio i 280 anni dalla scoperta di Ercolano e i 270 anni da quella di Pompei con la mostra 'Ercolano e Pompei: visioni di una scoperta' e a maggio dedica una retrospettiva ad Achille Castiglioni (1918-2002). Si chiama 'Bellezza e abisso' la serie di mostre che le istituzioni culturali di Vienna allestiscono nel nuovo anno per celebrare, a 100 anni dalla loro morte, i 4 principali artisti del Modernismo: Gustav Klimt, Egon Schiele, Otto Wagner e Koloman Moser. Al museo Leopold gennaio si apre con una mostra su Klimt e Moser messi in relazione con Richard Gerstl e Oskar Kokoschka, mentre a febbraio e a giugno vengono allestite due esposizioni celebrative su Schiele e Klimt; due retrospettive anche il MAK - Museo austriaco di Arti Applicate/Arte Contemporanea: la prima a maggio, 'Post Otto Wagner', che documenta la relazione tra Wagner e gli altri protagonisti del primo Modernismo, così come il suo influsso sui contemporanei; la seconda a dicembre sull'opera completa di Moser. Mentre a marzo il Wien Museum dedica a Wagner la prima mostra completa da oltre 50 anni, a ottobre il Museo austriaco del Teatro dedica una retrospettiva all'opera teatrale finora piuttosto trascurata di Moser. Grande attenzione al contemporaneo alla Berlinische Galerie di Berlino che propone a febbraio 'Eduardo Palozzi. Lots of pictures, lots of fun' sull'opera dello scultore e incisore britannico scomparso nel 2005, e a giugno la prima mostra fotografica dedicata a Loredana Nemes.(ANSA).

A Natale 15 milioni in viaggio, 2017 chiude con record


(di Cinzia Conti) (ANSA) - ROMA, 16 DIC - Il turismo italiano chiude un anno boom brindando con ottimi risultati anche a Natale e Capodanno. Ben 15 milioni e 298 mila italiani (+7,7% rispetto al 2016) - secondo un'indagine di Federalberghi - saranno in viaggio in occasione delle feste e trascorreranno fuori casa in media 3,9 notti. Di questi, il 33,3% contro il 29,2% dello scorso anno approfitterà per fare una vacanza "lunga", cioè a cavallo tra le due ricorrenze. Il giro d'affari complessivo determinato da questo movimento turistico toccherà i 9,9 miliardi di euro (+13,3% rispetto al 2016). 

A Natale in particolare saranno 8,2 milioni gli italiani che si muoveranno dalla propria città (+16% rispetto al 2016). L'89,5% resterà in Italia. La preferenza sarà data alla vacanza in una città diversa dalla propria nel 32% dei casi, a seguire alle località d'arte (22,9%), alla montagna (25,9%) e infine alle località marine (9,2%). Per chi andrà all'estero, invece, vincono le grandi capitali europee nell'89,2% dei casi. L'alloggio preferito saranno la casa di parenti o amici (43,5%) e la sistemazione in albergo (24,7%). 

Saranno 7 milioni 283 mila gli italiani che faranno una vacanza esclusiva in occasione del Capodanno. L'Italia resterà la meta preferita dei vacanzieri nel 78% dei casi. Il 21% dei viaggiatori sceglierà invece l'estero. Nel Belpaese la montagna si conferma la regina delle destinazioni (32,4%), seguita delle località d'arte (27%) e dalle città diverse dalla propria (25,4%). Chi andrà all'estero prediligerà le capitali europee nel 96,4% dei casi, rispetto al 91% dello scorso anno, mentre si sono rivelate in calo le preferenze nei confronti delle destinazioni extraeuropee (3,6% contro il 9% dello scorso anno). 

"I programmi di viaggio degli italiani per Natale e Capodanno 

- dice il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - fanno
segnare una netta crescita rispetto allo scorso anno. Siamo sulla scia luminosa di una ripresa che merita massima attenzione, il cui germe è proprio nel turismo e nella continuità delle sue buone performance. L'84% dei viaggiatori ha scelto come destinazione di viaggio proprio l'Italia. Il Paese continua ad essere centrale per gli italiani e per i progetti dedicati all'occasione di viaggio, con un'offerta ampia, capace di dare risposta alle diverse esigenze". 

Conferma le buone previsioni anche la rilevazione realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per conto di Confesercenti: tra Natale e l'Epifania le imprese ricettive prevedono di registrare circa 16,8 milioni di presenze, oltre 380 mila in più (+2,3%) rispetto alle passate festività. Si tratta di una chiusura record per un anno straordinario sotto il punto di vista turistico: il 2017 si avvia infatti a totalizzare oltre 420 milioni di presenze, il 4,2% in più sul 2016 e nuovo record storico per l'Italia. 

"Nonostante il settore continui a soffrire i problemi di sempre - dalla promozione insufficiente ai deficit logistici e infrastrutturali, reali e digitali - le imprese turistiche - commenta la presidente di Confesercenti Patrizia De Luise - hanno fatto la loro parte, mostrandosi capaci di intercettare e soddisfare la crescente domanda di Italia, interna ed estera. Ma il lavoro aggiuntivo è stato premiato solo in parte: i margini degli operatori continuano ad essere messi sotto pressione dalla concorrenza degli abusivi e dall'eccesso di costi burocratici e fiscali". (ANSA).

Centri storici d'Italia, 172 kmq dal valore inestimabile


"Da oltre 30 anni non si svolgono ricerche sulla situazione complessiva dei centri storici italiani, per questo abbiamo voluto concentrare la nostra attenzione su questi 109 centri storici che occupano circa 172 chilometri quadrati, vale a dire lo 0,06% del territorio italiano. Una porzione di territorio estremamente contenuta ma eccezionalmente ricca di valori: in questo 0,06% del territorio vive infatti il 2,5% della popolazione ma si trova l'8,4% degli addetti e soprattutto il 14,5% degli addetti ai servizi pubblici, il 14,0% dei servizi di produzione; il 13,4% delle attività ricettive. Per ogni abitante dei centri storici presi in esame ci sono 2,2 addetti". A dirlo sono Francesco Bandarin, presidente dell'ANCSA - Associazione nazionale centri storico-artistici, e Lorenzo Bellicini, direttore del CRESME - Centro ricerche economiche e sociali del mercato dell'edilizia, che oggi hanno presentato un'indagine sull'argomento e firmato un protocollo d'intesa con il Mibact.
    "Tra il 2001 e il 2011 - sottolinea Bandarin - gli addetti che lavorano nei centri storici sono cresciuti del 18,7%, nello stesso periodo l'occupazione in Italia è cresciuta del 4,5%. I settori maggiormente innovativi, come i servizi di produzione, e il turismo caratterizzano i centri storici italiani: essi sono il motore economico del Paese".
    Ma ci sono anche delle criticità: c'è una frattura pesante secondo lo studio tra i centri che diventano cuore pulsante della ripresa e quelli che vivono l'abbandono, la crisi, il degrado. Il 52% delle abitazioni nel centro storico di Frosinone è vuoto, a Ragusa è il 42%, mentre a Lecco il 42,2% delle abitazioni è occupato da non residenti. Nella Città Vecchia di Taranto un edificio su tre è inutilizzato, nel centro storico di Caltanissetta un edificio su cinque è inutilizzato, ad Agrigento, Benevento, Vibo Valentia, Trapani sono 1 su 10. In molte città del nord gli edifici inutilizzati hanno valori infinitesimali: 0,1% a Firenze, 0,2% a Siena.
    Guardando alle regioni: in Toscana, Umbria, Marche (ma non i comuni di costa) e Lazio, i centri storici vedono crescere la popolazione; in Veneto, parte della Lombardia, Abruzzo, Molise, parti della Puglia, il sud est della Sicilia, la Sardegna, la popolazione del centro storico diminuisce.
    Per quanto riguarda le singole città, tra quelle demograficamente dinamiche ci sono Prato (+38% la popolazione nel centro storico), Roma (+15%), Torino, Parma, Forlì, Grosseto. Ci sono capoluoghi che vedono la popolazione in calo nel resto della città, ma in crescita nei centri storici: come Verbania, che vede crescere la popolazione del centro storico del +44%. In questo gruppo rientrano molte città metropolitane come Genova, Palermo, Messina, Trieste, Firenze.
    In alcune la variazione della popolazione è negativa nel centro storico e nel resto della città. In questo gruppo rientrano alcune grandi città e i centri storici molto popolati ovvero Napoli, Catania ma anche Venezia. Tra i centri storici con più popolazione anziana ci sono Pescara, Treviso e Venezia.
    E i giovani? Sopra la media nazionale vi sono solo sei centri storici (Taranto, che ha il valore più alto, 29,1%, e poi Foggia, Palermo, Caltanissetta tutte introno al 25%, e poi Monza 23,9%).

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Chiude Anno Borghi, flussi +12,5% estate

"Si chiude un anno importante per il turismo e la cultura italiana. Il 2017 è stato infatti l'Anno dei borghi ma anche quello della definitiva approvazione del piano strategico del turismo. Abbiamo dimostrato che l'Italia non è solo mare e non solo grandi città d'arte. Il nostro è un Paese costituito per il 60% da piccoli Comuni che conservano tradizione, storia, piccoli e grandi beni culturali su cui si può e si deve costruire un bellissimo racconto". Lo dice Dorina Bianchi, sottosegretario ai Beni e delle Attività Culturali e Turismo, all'evento 'Borghi, mille destinazioni' che chiude appunto l'anno ad essi dedicato e che ha visto un forte interesse dei visitatori con un +12,5% di flussi nella scorsa estate.
    "Chiuderemo questa giornata - aggiunge la Bianchi - con la firma di un importante protocollo d'intesa tra il ministro Dario Franceschini, la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli e l'Anci per portare i ragazzi delle nostre scuole a visitare i nostri bellissimi borghi".
"Oltre ad aver fatto conoscere all'estero in tantissimi eventi le nostre torri, i nostri castelli, i nostri vicoli (l'ultimo è il China Day tutto dedicato ai turisti cinesi organizzato a Orvieto pochi giorni fa) - conclude il sottosegretario Bianchi - nell'Anno dei Borghi abbiamo fatto tanti piccoli ma decisivi passi: dalla legge sui piccoli Comuni a quella sulle ferrovie storiche, dall'aumento del 74% di visitatori nelle aree rurali fino alla bellissima mostra alle Terme di Diocleziano 'Borghi. Viaggio italiano. Ai confini della meraviglia' che ha raccolto oltre 10 mila visitatori da tutto il mondo con 152 Comuni presenti con le proprie delegazioni, 54 spettacoli presentati nelle sale e oltre 50 artigiani presenti. Tutti questi passi sono determinanti per destagionalizzare e diversificare l'offerta decongestionando le grandi mete turistiche e contribuendo a ripopolare i borghi".
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Natale, 10 città italiane che in inverno costano meno A Venezia -40% rispetto all'autunno, a Palermo -38%

PALERMO - Con l’avvicinarsi del Natale, TripAdvisor viene in aiuto degli italiani che sono ancora in cerca di idee per i doni da mettere sotto l’albero e che stanno valutando la possibilità di regalare un viaggio, senza spendere una fortuna. Il sito di viaggi più grande al mondo ha infatti comparato i prezzi di hotel da oltre 200 siti di prenotazione per identificare le città italiane che offrono il maggior risparmio sugli alberghi.
L’analisi ha mostrato che, in media, i viaggiatori possono risparmiare il 29% soggiornando in alcune città in inverno rispetto alle tariffe autunnali. Ecco le dieci città italiane che offrono il maggiore risparmio per soggiorni in hotel in inverno rispetto all’autunno.
Venezia: la tariffa media degli hotel è inferiore del 40% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 317 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 188 €

Palermo: la tariffa media degli hotel è inferiore del 38% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 126 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 78 €

Firenze: la tariffa media degli hotel è inferiore del 35% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 251 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 162 €

Siena: la tariffa media degli hotel è inferiore del 33% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 140 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 95 €

Roma: la tariffa media degli hotel è inferiore del 29% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 207 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 147 €

Bologna: la tariffa media degli hotel è inferiore del 29% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 155 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 111 €

Milano: la tariffa media degli hotel è inferiore del 24% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 247 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 187 €

Verona: la tariffa media degli hotel è inferiore del 22% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 150 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 117 €

Genova: la tariffa media degli hotel è inferiore del 22% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 123 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 97 €

Napoli: la tariffa media degli hotel è inferiore del 20% in inverno rispetto all’autunno
Tariffa media a notte per l’autunno: 144 €
Tariffa media a notte per l’inverno: 116 €
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