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IL FESTIVAL LAGO MAGGIORE LETTERALTURA 2018 XII EDIZIONE Verbania 27-30 Settembre 2018


A caratterizzare il Festival 2018 di LetterAltura è la scelta di incentrare gli incontri con gli autori e gli esperti, i diversi eventi e le proposte alle scuole su due temi, presenti nel titolo di quest’anno: l’acqua e il battello, che si aggiungeranno e collegheranno ai tre temi tradizionali del Festival: la montagna, il viaggio e l’avventura.
I temi saranno presentati in modi diversi e con differenti forme espressive, in una serie di proposte che vogliono incontrare l’interesse di un pubblico variegato, invitato a partecipare attivamente a questa dodicesima edizione del Festival, nella sua dimensione di incontro tra persone accomunate dalla curiosità e dalla passione per la lettura e la cultura.

Il tema dell’ACQUA sarà presentato al Festival da vari punti di vista.

Quello della spiritualità vedrà il noto teologo e docente universitario Vito Mancuso trattare il tema “Il messaggio dell’acqua” (sabato 29 settembre, alle 21, nella Sala Teatrale del Centro Eventi Il Maggiore): a partire dall’antichissima consapevolezza della connessione strutturale tra acqua e vita, Mancuso metterà in luce il messaggio spirituale che l’acqua trasmette alla nostra esistenza, nella convinzione che assimilare la lezione dell’acqua significa diventare un po’ più simile a lei nel ritmo della vita quotidiana.

La poesia, con “lo scorrere della parola” ma anche con la presenza del lago come ambiente e ispirazione, sarà rappresentata (sabato 29 settembre, alle 18, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) da Fabio Pusterla, poeta, traduttore e critico letterario svizzero di lingua italiana che vive sulle sponde del Lago di Lugano. Al Festival Pusterla parlerà di poesia e presenterà il suo nuovo libro, pubblicato dalla casa editrice Marcos y Marcos; sarà presente anche l’editore Marco Zapparoli.

La filosofa Francesca Rigotti porterà l’attenzione (domenica 30 settembre, alle 15.30, a Villa Giulia a Pallanza) su tre concetti: stupore, principio, acqua. L’acqua filosofica, dotata di una forma particolare, sarà l’acqua della cascata, imponente come la cascata del Toce o modesta come ogni cascatella alpina o prealpina: un’acqua che ha origine da una sorgente e che fluisce e scorre con continuità e permanenza.

L’architettura sarà rappresentata al Festival (venerdì 28 settembre, alle 17, a Palazzo Flaim a Intra) da Alessandro Scandurra, che con il suo studio milanese di architettura ha firmato importanti progetti nazionali e internazionali. Intervistato dal giornalista Giorgio Tartaro, Scandurra presenterà progetti nei quali l’architettura entra a contatto o si confronta con l’elemento dell’acqua. Con il titolo “Open cities” sarà anche allestita una mostra fotografica (nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) che permetterà di vedere e apprezzare i progetti e l’impostazione del linguaggio architettonico dello Scandurra Studio Architettura.

Il libro Water grabbing. Le guerre nascoste per l’acqua nel XXI secolo (EMI, 2018) porterà invece l’attenzione alla realtà geopolitica ed economica del presente e del futuro. I due autori, Emanuele Bompan, giornalista ambientale e fotografo, e Marirosa Iannelli, ricercatrice esperta di water management, parleranno al Festival (sabato 29 settembre, alle 16, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) di come l’acqua è diventata oggetto di scontri commerciali, tensioni sociali e guerre internazionali. Il libro è un viaggio molto documentato e appassionato intorno al globo, per conoscere un problema che riguarda milioni di persone, soprattutto gli ultimi.

L’acqua come elemento indispensabile per la vita, ma anche come risorsa scarsa in molte zone del mondo è al centro dei due brevi film documentari che porteranno a conoscere la realtà contadina della Colombia e le tradizioni della popolazione dei Borana, pastori seminomadi che abitano nel sud dell’Etiopia. I film saranno proposti al Festival (giovedì 7 settembre, alle 21.30, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) in collaborazione con il Festival Corto e Fieno di Ameno e Omegna.

L’acqua come elemento e spunto di narrazione sarà presente nei racconti originali e nelle opere artisticheche i narratori e artisti del Progetto Finis Terrae proporranno al pubblico del Festival (venerdì 28 settembre, alle 16, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore).

A conclusione del Festival (domenica 30 settembre, alle 16.30, a Villa Giulia a Pallanza) lo scrittore Antonio Pascale proporrà uno sguardo più generale con il reading per immagini “Il viaggio del Sapiens”: il lungo, meraviglioso e affascinante viaggio di noi sapiens, dalle prime pitture rupestri fino al cellulare. Come è stato possibile affrontare questo viaggio, quali condizioni hanno reso possibile la partenza? Con quali benefici e quali costi? Un viaggio di milioni di anni raccontato attraverso tre sole fotografie, la nascita della creatività, la difficoltà del pensiero logico e la rivoluzione tecnologica. 

Una presenza al Festival, importante e attesa (sabato 29 settembre, alle 12, nella Sala Teatrale del Centro Eventi Il Maggiore), sarà quella dello storico Alessandro Barbero, che con le sue ben note capacità di racconto e divulgazione, tornerà al suo libro, frutto di uno studio molto approfondito e ricco di molti dettagli, Lepanto. La battaglia dei tre imperi (Laterza, 2010). Si parlerà quindi di una delle battaglie navali più importanti della storia: il 7 ottobre del 1571, quasi 450 anni fa, sulle acque del mare greco si svolse uno scontro tra un Oriente musulmano in espansione e un Occidente cristiano che su quella vittoria ha poi costruito una tradizione e quasi un mito testimoniato da racconti e opere artistiche.

Assieme alla storia, anche l’attualità del Mar Mediterraneo sarà presente al Festival con due incontri molto diversi tra loro.
Mare corto è un progetto sul Mare Adriatico realizzato dal fotografo Ignacio Maria Coccia e dal giornalista Matteo Tacconi, che lo presenteranno in un incontro-intervista con il giornalista Roberto Spagnoli (giovedì 27 settembre, alle 20.30, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore). In varie tappe e vari tempi, il progetto è durato dal settembre del 2015 all’aprile 2017; i due autori hanno percorso diecimila chilometri tra strade costiere e insulari, da entrambi i lati del mare,  arrivando a scoprire che l’Adriatico in realtà è un mare fatto da tanti microcosmi diversi, a volte tra loro molto distanti a causa di profondi squilibri economici o da difficoltà nel costruire un dialogo tra le sponde. Il prodotto finale del progetto è una mostra che sarà allestita al Maggiore già a partire da metà settembre e che si compone di circa quaranta foto, integrate da sette reportage audio e una serie di testi. 

La drammatica realtà del Mediterraneo, teatro dei viaggi di centinaia di migliaia di migranti, tra speranza e paura, accoglienza e “respingimento”, sarà presente nell’incontro (domenica 30 settembre, alle 11, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore), con l’anatomopatologa Cristina Cattaneo, che attraverso il libro I diritti annegati. I morti senza nome nel Mediterraneo (Franco Angeli, 2016), scritto assieme a Marilisa D’Amico, parte dal fatto che negli ultimi quindici anni oltre 30.000 migranti sono morti nelle acque del Mediterraneo e più del 60% giace sepolto, senza identità. Ecco allora gli interrogativi che si sono poste le due autrici, partendo dalla loro esperienza di medico legale e di esperta di diritto: come dare un nome a questi morti? esiste un dovere giuridico che impone il recupero e l’identificazione di questi corpi? come garantire il diritto delle famiglie a conoscere il destino dei propri cari?

Due altri incontri vedranno il mare protagonista e scenario di racconti, nella forma narrativa del romanzo.

Lo scrittore e saggista Hans Tuzzi (sabato 29 settembre, alle 17, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) parlerà del suo romanzo giallo Al vento dell’Oceano (Bollati Boringhieri, 2017), il terzo della trilogia che ha come protagonista Neron Vukcic, ovvero Nero Wolfe prima di diventare il famoso investigatore delle opere di Rex Stout. Nel 1926 l’apolide Vukcic sta attraversando l’Atlantico per trasferirsi definitivamente a New York, ma sul lussuoso transatlantico Pamphilia un ricco banchiere americano viene assassinato…

Simone Perotti è scrittore e marinaio, autore di romanzi e saggi, tra i quali l’Atlante delle isole del Mediterraneo. Al Festival (domenica 30 settembre, alle 10, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) presenterà in particolare il romanzo Rais (Frassinelli, 2016), un’epopea avvincente che ruota attorno al personaggio del pirata Dragut Rais, tra elementi di finzione – intrighi, spionaggio, amore e tradimenti – e fatti storici che riportano al Mediterraneo della prima metà del Cinquecento.

I temi del VIAGGIO e dell’AVVENTURA, che sono caratteristici del Festival LetterAltura, vedranno due eventi accomunati dagli scenari e ambienti polari.

Lo spettacolo teatrale Endurance. Storia di un viaggio straordinario (venerdì 28 settembre, alle 21, a Villa Giulia a Pallanza) ripercorrerà il viaggio antartico dell’esploratore inglese Ernest Shackleton, che nell’estate del 1914 si imbarcò sulla nave Endurance (“Perseveranza”) per attraversare a piedi il Polo Sud; ma la nave si bloccò nei ghiacci, fu trascinata alla deriva e solo dopo molti mesi Shackleton e i suoi ventotto compagni poterono sbarcare sulla banchisa gelata, costretti a sopravvivere in uno dei luoghi più inospitali della Terra. Lo spettacolo sarà proposto dall’attrice svizzera ticinese Stefania Mariani, autrice del testo assieme al regista Jean-Martin Roy.

Lo studioso ed esperto di geografia Paolo Dolcini racconterà (sabato 29 settembre, alle 10.30, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) il viaggio del piemontese Giacomo Bove, navigatore ed esploratore, sulla nave Vega comandata dallo svedese Adolf Erik von Nordenskiöld, che tra il 1878 e il 1879, partendo da Göteborg fino allo stretto di Bering, risolse il problema del passaggio a Nord-Est, costeggiando le coste settentrionali dell’intera Eurasia e navigando tra i ghiacci dell’Artico.

La MONTAGNA, l’altro tema centrale del Festival LetterAltura, sarà protagonista di tre incontri, tra ricerca scientifica, attenzione all’ambiente e alpinismo.

I ricercatori dell’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi, che è parte del CNR ed è una presenza storica a Verbania, presenteranno (sabato 29 settembre, alle 9.30, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) le modalità e i risultati delle loro ricerche scientifiche sui laghi alpini; in particolare sarà illustrata, con fotografie e video, l’esperienza che si realizzerà domenica 2 settembre ai laghi del Paione, in alta Val Bognanco, dove l’avvio del cammino scientifico LTER (che si concluderà il mercoledì successivo a Visp, in Svizzera) sarà l’occasione di proporre ad un pubblico interessato, e in particolare ai giovani, laboratori interattivi, incontri con i ricercatori e letture per conoscere da vicino il mondo segreto dei laghi alpini.

Presentando (sabato 29 settembre, alle 15, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) il suo libro Radici liquide. Un viaggio-inchiesta lungo gli ultimi torrenti alpini (Ediciclo, 2018), la giornalista e ricercatrice ambientalista Elisa Cozzarini farà scoprire che pochi sonoi corsi d’acqua ancora naturali sulle Alpi: anche salendo in quota l’acqua non scorre più libera ma viene portata via, immessa nei tubi e utilizzata per fare energia. Il libro è un’inchiesta sullo sfruttamento idroelettrico degli ultimi torrenti alpini ma è anche il racconto di un lungo viaggio tra valli note o sconosciute.

Il giornalista de La Stampa Enrico Martinet intervisterà (domenica 30 settembre, alle 12, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) le due guide alpine valdostane Marco Camandona François Cazzanelli, esperti alpinisti reduci da una serie di scalate sulle cime e i ghiacciai dell’Himalaya, in una spedizione che lo scorso maggio li ha visti accompagnare sulla vetta dell’Everest l’astronauta Maurizio Cheli, anch’egli invitato al Festival: “Era il 1996 - racconta Cheli sul suo blog -  quando sorvolando il pianeta a bordo dello Space Shuttle Columbia fotografai l’Everest. Da allora ho sempre desiderato raggiungere quella vetta”.

Il BATTELLO e il LAGO, e in particolare il Lago Maggiore, saranno anch’essi protagonisti degli incontri e degli eventi del Festival 2018 di LetterAltura.

L’architetto e paesaggista Elisabetta Bianchessi parlerà (venerdì 28 settembre, alle 19, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore) di “Lo.Ve. L’idrovia da Locarno a Venezia”: un percorso di navigazione che attraversa tutto il Lago Maggiore, partendo dalla parte svizzera più settentrionale per poi proseguire nel Ticino e nel Po e arrivare al Mare Adriatico: “Un viaggio di scoperta e di conoscenza, immersivo, nelle acque dolci che compongono questo corridoio fluviale, elemento primigenio e fondante della cultura territoriale, urbana, dell’Italia del nord”.

Annalisa Porporato e Franco Voglino, fotografi e appassionati trekker, porteranno al Festival (domenica 30 settembre, alle 14.30, a Villa Giulia a Pallanza) il loro libro Passeggiate in battello. Nord Italia, Savoia e Svizzera (Edizioni Capricorno, 2013): una selezione di itinerari turistici da fare in battello e a piedi, in tutte le stagioni, partendo dalle imbarcazioni che solcano il Po a Torino a quelle che attraversano il Brienzersee, nell’Oberland bernese, passando per i battelli e le sponde dei laghi di Viverone, Orta, Maggiore, Como, Iseo, Ginevra, Annecy e Bourget.

Ma il lago sarà sia lo sfondo di gran parte degli incontri del Festival, in particolare di quelli al nuovo Centro Eventi e Teatro Il Maggiore, che il percorso dell’escursione in battello, con buffet serale e spiegazione storica sui porti di Verbania, che sarà proposta (domenica 30 settembre, alle 17.30, con partenza dall’imbarcadero di Pallanza) a conclusione del Festival.

La realtà di Verbania, il suo legame con l’acqua e non solo quella del lago, caratterizzerà due eventi.

L’esperto di storia locale Leonardo Paracchini presenterà (venerdì 28 settembre, alle 15, nel Foyer del Centro Eventi Il Maggiore), in chiave storica e con immagini del passato e del presente, la sua ricerca su “Le rogge di Verbania”: una presenza di canali artificiali oggi nascosta e dimenticata, ma che ha segnato la storia della città, costituendo il “motore” della sua prima industrializzazione.

Un’esperienza suggestiva sarà proposta (venerdì 28 settembre, con partenza alle 23.30 dalla località Renco) con la passeggiata notturna lungo il torrente San Bernardino, con qualche lettura e spunto di riflessione, ma soprattutto con l’ascolto dell’acqua che scorre, nel fascino del silenzio e del buio.

Una dimensione particolare del Festival LetterAltura 2018 sarà quella degli eventi e delle attività per bambini e ragazzi.
Nelle giornate di giovedì 27 e venerdì 28 settembre saranno proposte alle scuole attività di osservazione scientifica, momenti e percorsi di narrazione, laboratori di creatività e manualità, incontri su temi ambientali: tutto sempre incentrato sui temi dell’acqua e del battello e in collaborazione con la Biblioteca di Verbania e diverse associazioni.
Sabato 29 e domenica 30 settembre bambini e ragazzi potranno fare sul lago l’esperienza di una prima lezione di vela, grazie agli esperti del Circolo Velico Canottieri di Intra.

Saranno proposti ai più giovani anche degli incontri con autori che diventeranno degli inviti alla lettura di testi interessanti e adatti alle diverse età.

Lo scrittore Cristiano Cavina farà due incontri: il primo (venerdì 28 settembre, alle 9.30, nella Sala Blu del Centro Eventi Il Maggiore) coinvolgerà i bambini delle scuole elementari attorno al libro Pinna morsicata (Marcos y Marcos, 2016), che racconta le avventure e gli incontri tra le onde di un giovane delfino; il secondo (venerdì 28 settembre, alle 15, nella Sala Blu del Centro Eventi Il Maggiore) vedrà l’autore del romanzo Inutile Tentare Imprigionare Sogni (Marcos y Marcos, 2013) confrontarsi e dialogare con gli studenti delle scuole superiori che hanno letto il libro nel contesto del Progetto BookSound.

Indirizzato agli studenti delle scuole medie sarà invece l’incontro (venerdì 28 settembre, alle 11, nella Sala Blu del Centro Eventi Il Maggiore) con lo scrittore Marco Magnone, che presenterà il sesto e ultimo volume della saga Berlin (Mondadori, 2015-2018): una storia corale per adolescenti dove si mescolano storia, musica, etica e avventura e dove ognuno trova la personalità con cui identificarsi. I ragazzi saranno coinvolti in un dialogo e confronto con Marco Magnone che avrà un secondo momento, di qui a qualche mese, con la presenza a Verbania di Fabio Geda, l’altro autore della saga.

L’invito al Festival 2018 di LetterAltura è l’invito a incontri con ospiti interessanti, ma anche a vivere momenti piacevoli, a partire dall’inaugurazione (giovedì 27 settembre, alle 17, sulla terrazza del Centro Eventi Il Maggiore) con la successiva (alle ore 18) e allegra proposta musicale del Bandino, un gruppo di giovani che presenterà il suo repertorio jazz, e con il buffet offerto sulla spettacolare terrazza del Teatro Il Maggiore (alle ore 19).

Partecipare al Festival darà inoltre l’occasione di vedere e apprezzare gli allestimenti e le mostre ospitate al Centro Eventi Il Maggiore, ma anche di visitare la libreria e l’edicola del Festival e gli spazi dedicati alla ricerca scientifica, alla difesa dei diritti umani, alla presentazione dei diversi e numerosi partner di LetterAltura e alla presentazione della stessa Associazione culturale LetterAltura.
fonte: associazioneletteraltura.com

SITI UNESCO, LA SICILIA OSPITA IL PROGETTO CHE METTE IN RETE 5 REGIONI DEL SUD ITALIA PER LA VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI

Da oggi al 5 settembre invasioni digitali, approfondimenti
e suggestioni di teatromusica con il Festival Experience



Da oggi, domenica 2 a mercoledì 5 settembre, la Sicilia ospiterà il PROGETTO RETE SITI UNESCOelaborato dall’Associazione Province UNESCO Sud Italia e promosso dall’Upi (Unione delle Province d’Italia).
Dopo la presentazione ufficiale a Matera, in Basilicata, lo scorso 18 luglio, e le tappe in Puglia, Campania e Sardegna, è la volta della Sicilia accogliere il progetto nato con l’obiettivo di dar vita ad una rete tra i territori del Sud Italia che ospitano un sito UNESCO, per promuovere, a partire dalla capacità attrattiva del brand UNESCO, e attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, l’insieme delle risorse paesaggistiche, culturali, enogastronomiche di tali territori in un’offerta turistica unica e integrata.

Interessati 14 siti Unesco del Meridione: i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera (MT), la Costiera Amalfitana (SA), il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (SA), il Complesso monumentale di Santa Sofia (BN), la  Reggia di Caserta del XVIII con il Parco, l'acquedotto Vanvitelli e il Complesso di San Leucio (CE), Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (PA), Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica (SR), le Città tardo barocche del Val di Noto (SR), la villa romana del Casale di Piazza Armerina (EN), l’Area Archeologica su Nuraxi di Barumini  (SU), i trulli  di Alberobello  (BA), Castel del Monte (BT), il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant'Angelo (FG), la Foresta Umbra (FG).

Elemento fondamentale del progetto è il Festival Experience, la cui direzione artistica è stata affidata a Gaetano Stella, con la direzione organizzativa di Elena Salzano. Protagonisti i siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità del Sud Italia della Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Ad ogni spettacolo (tutti ad ingresso gratuito) è stato abbinato un tema, in base anche al luogo in cui sono state ambientate le scene. Si parte, dunque, dal passato di un luogo, dalla sua storia, dalle sue leggende e tradizioni, per poi raccontare il viaggio della civiltà in chiave moderna. Il viaggio della civiltà non viene cristallizzato in una storia già scritta e raccontata, ma prende vita e forma da un presente mutevole e da vivere. Dieci i temi trattati all’interno degli spettacoli del Festival: la fede, la festa, il potere, il mito, l’amore, l’orgoglio, l’arte, la memoria, la libertà e l’origine. Tutti temi legati indissolubilmente alla storia della civiltà, con le sue battaglie, le sue rovinose cadute e le sue coraggiose risalite, con i suoi personaggi storici e mitologici che, in un modo o nell’altro, hanno creato l’uomo di oggi.
In ogni tappa, dunque, protagonisti i siti Unesco presenti sul territorio, con seminari inerenti lo sviluppo turistico e culturale delle aree coinvolte, spettacoli di teatromusica, concerti, convegni, eventi collaterali, invasioni digitali, oltre ad un tour di blogger dell’Associazione Italiana Travel Blogger che raccontano queste cinque regioni italiane attraverso la loro storia, ma con uno sguardo sempre rivolto al presente e al futuro.
All’interno del Progetto si avranno, quindi, delle vere e proprie “invasioni” digitali che riguarderanno le visite guidate di gruppo ai siti UNESCO con invito ai partecipanti di scattare foto e video e diffonderle in maniera virale sui social, con l’utilizzo dell’# ufficiale dell’evento #patrimonidelsud.
 
Questa sera, alle ore 20.30, nella Biblioteca Comunale di Piazza Armerina, si terrà lo spettacolo di teatromusica dal tema “L’orgoglio”. Protagonista “Il siciliano che inventò il jazz”, ovvero l’affascinante e suggestiva storia di Nick La Rocca, tra parole e musica.
 
Per la tappa siciliana del progetto, domani, 3 settembre, alle ore 18, le “invasioni digitali” saranno ambientate nell’antica Siracusa. Armati di smartphone, macchine fotografiche e videocamere, i visitatori potranno condividere la propria passione per far conoscere, attraverso il web, il nostro immenso patrimonio. Un social tour utile a fornire una visione differente e collettivamente costruita dei luoghi della cultura, regalando loro nuova vita.
 
Sempre il 3 settembre, alle ore 21, spettacolo di teatromusica nel Convitto delle Arti di Noto (Sr) con “BaroccoJazz”, Concerto di poesia barocca e musica jazz, un suggestivo spazio senza tempo dove passato e futuro si uniscono; la musica e la poesia, nell’universalità del loro linguaggio, travalicano stili, periodi storici e geografici per parlare al cuore degli uomini di ogni tempo.
 
Il 4 settembre, alle ore 17, nella Sala Consiliare del Comune di Cefalù (Pa), si terrà il seminario dal tema “I Presidi UNESCO: quali fattori di sviluppo turistico e culturale”durante il quale verrà presentata anche la rete "PatrimonidelSud", mirata a costruire il circuito di servizi nel territorio siciliano interessato dai Siti Unesco. Interverranno: il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, il vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il presidente dell’Associazione Province Unesco Sud Italia, Giuseppe Canfora.
 
Alle ore 21.30, nell’atrio della Scuola Elementare via Giglio Cefalù (Pa), spettacolo di teatromusica dal titolo “Si cunta e s’arricunta…”, dove il tema portante è “La memoria”. Protagonisti, infatti, antichi cunti siciliani per raccontare, tra storia e leggenda, la memoria di un popolo.
 
Ultimo appuntamento in Sicilia il 5 settembre, alle ore 21, nel Palazzo del Governo del Libero Consorzio di Siracusa con lo spettacolo di teatromusica dal titolo “Uomini, idee e musica” – un viaggio verso il nuovo mondo fra sogni, speranze e arte- che rientra nel fitto calendario del Festival Experience. Per tutti gli spettacoli di teatromusica inerenti il Festival Experience, in Sicilia, protagonisti gli attori Elena Parmense e Gaetano Stella, e l’Acustic swing trio con Mauro Carpi (violino), Michele Pantaleo (chitarra), Giacomo Bertuglia (contrabbasso), Antonella Parnasso (voce).


Tra le attività messe in campo per la valorizzazione dei siti Unesco e dei territori ad essi collegati, meritano particolare attenzione anche il Portale www.unesconet.eu e la virtual app card.
Il Portale è un contenitore di servizi e di informazioni che rispondono concretamente alle esigenze del turista; consente la visita virtuale ai luoghi Unesco, la conoscenza delle caratteristiche e peculiarità dei territori, la costruzione di itinerari personalizzati e l’accesso ad altri servizi.
La virtual app card, invece, è una card turistica virtuale integrata che dà diritto a un sistema integrato di agevolazioni, quali sconti, promozioni, e dà visibilità agli operatori che hanno aderito alla rete. In tal modo il turista potrà optare per soluzioni integrate (ricettività, tempo libero, trasporto locale, acquisto di prodotti tipici, visite ai siti) con la possibilità di predeterminare in anticipo le risorse di cui vuole godere e la migliore combinazione di agevolazioni per l’accesso.
Il progetto, dopo il ricco calendario in Sicilia, si concluderà in Basilicata il prossimo 14 settembre.

“Desidero, anche, in qualità di Responsabile della Comunicazione, - sottolinea Filippo Spallina, Responsabile Attività Operative Comunicazione e Disseminazione del Progetto Rete Siti Unesco -  ringraziare preliminarmente tutti coloro che hanno contribuito fattivamente sia a livello istituzionale che come società aggiudicatrici delle relative gare previste dal Progetto per aver consentito in tempi ristretti l’espletamento di un progetto la cui attuazione era prevista originariamente nell’arco di due anni e che invece si sta realizzando in pochi mesi.
Il progetto ha avuto la preziosa quanto sinergica collaborazione di Associazioni di Categoria degli Imprenditori e in particolare del settore turistico, alberghiero, della ristorazione, della cultura e dei servizi commerciali in genere.  Un segmento fondamentale del Progetto è il Festival Experience che in questi giorni vedrà protagonisti i Siti Unesco proprio della regione Sicilia. Infatti, si svolgeranno diverse manifestazioni/eventi presso il Libero Consorzio Comunale di Siracusa, il Comune di Noto ed il Libero Consorzio Comunale di Enna. L’organizzazione degli eventi è avvenuta di concerto con la Società Ediguida Srl. Tanti gli appuntamenti che si terranno in questa tappa siciliana. Tra gli altri, a Cefalù, il 4 settembre, si svolgerà il seminario “I Presidi Unesco quali fattori di sviluppo turistico e culturale”. Saranno presenti i sindaci dell’Itinerario Arabo Normanno: il sindaco Metropolitano, Leoluca Orlando, il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, il sindaco Monreale, Piero Capizzi, il presidente dell’Associazione Province Unesco Sud Italia, Giuseppe Canfora e altri sindaci del territorio della Città Metropolitana di Palermo. Sono stati, altresì, invitati l’assessore Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Sandro Pappalardo, l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Sebastiano Tusa, il Prefetto, Antonella De Miro, il Vescovo di Cefalù e altre autorità e rappresentanti delle Associazioni di categoria sia dell’Imprese che dei Consumatori". 

“La costituzione del progetto Rete Siti Unesco e la promozione del Festival Experience all’interno delle sue bellezze, – sostiene il sindaco di Ventimiglia di Sicilia, Antonio Rini - è la conferma di un cammino dei territori che costruiscono il proprio futuro in ragione dello sviluppo economico culturale e sociale, partendo dalle proprie radici. L’inserimento dell’itinerario Palermo Arabo Normanno come Patrimonio dell’umanità, ha aiutato cittadini e operatori ad una sana presa di coscienza prestando attenzione ai crescenti flussi turistici che costituiscono la conferma che, partendo dalla propria storia, è possibile coniugare cultura, futuro e sviluppo economico”.

"Con il riconoscimento della World Heritage List dell'Unesco, - sottolinea Andrea Cusumano, assessore alla Cultura, Beni Culturali del Comune di Palermo - l'itinerario Arabo-Normanno di Palermo Cefalù e Monreale è diventato ancor più fortemente simbolo di quell’ideale di bellezza che unisce i popoli e sollecita la costruzione di un mondo di pace. La dimensione sincretica del nostro patrimonio monumentale ha consentito di ricostruire una narrazione su Palermo come città dell’accoglienza e del dialogo tra le culture, riportandoci al centro dell’attenzione internazionale. Capitale della Cultura e Manifesta, proseguendo in questo solco, rappresentano l’impegno che la città sta sostenendo per imporre autorevolmente la propria voce su temi d'importanza globale come la mobilità internazionale ed i cambiamenti climatici. Questo il senso più profondo del cambiamento culturale a cui ha contribuito il riconoscimento Unesco, a cui va certamente aggiunto una maggior attenzione alla cura del nostro patrimonio materiale ed una crescita significativa del settore turistico".

"L’equilibrio tra protezione della natura e tutela dei beni culturali – illustra Antonella Fucile, Capo Settore pubblica istruzione, servizi sociali, cultura e sport Libero Consorzio Comunale di Siracusa - rappresenta una continua interazione tra l’uomo e la natura, spesso in antitesi e conflitto. Le cronache quotidiane ci raccontano di quanto difficile sia il mantenimento di questa armonia ed evidenziano come sia importante conoscere ogni bene rispettandone la cornice civile e politica. Con il progetto "Rete Siti Unesco" i territori del Sud Italia hanno messo al centro i loro "gioielli di famiglia", i siti UNESCO, portatori di esperienza di vita, costumi, linguaggi diversi, per creare, attraverso la passione della civiltà del passato, occasioni di incontro e di dialogo, superando le differenze e diffondendo una cultura comune nell’unicità che i siti rappresentano”.

“Il Festival Experience - sottolinea Vincenzo Garbo, assessore alle Politiche culturali del Comune di Cefalù - può essere una opportunità per analizzare l’importanza dei siti Unesco come fattore di sviluppo dei territori. Elemento assai importante, specialmente in Sicilia e nel Meridione d’Italia. La sfida che ci attende è fare del riconoscimento Unesco dei nostri siti, tra i quali “Palermo arabo- normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale” una occasione per incrementare il turismo culturale, in maniera tale da puntare su un target che consenta la progressiva destagionalizzazione dei flussi turistici. L’auspicio è che si possano incrementare le sinergie tra gli Enti di governance del territorio, istituzioni culturali e operatori del settore della ricettività turistica. In tal senso i segnali sono incoraggianti. Occorre continuare a lavorare in questa direzione”.  


“Siamo molto contenti – dice l’assessore al Turismo del Comune di NotoGiusi Solerte – che la nostra città sia stata scelta per ospitare la tappa di un appuntamento che coinvolge tutto il Sud Italia, zona che ospita un grande numero di Siti Unesco. Sarà l’occasione per uno scambio culturale e per la creazione di un sistema di rete per la valorizzazione dell’enorme patrimonio artistico che accomuna i territori coinvolti, guardando anche alle ricadute in termini economici e all’indotto portato da politiche che puntano sul turismo esperienziale e culturale. È una straordinaria opportunità per la nostra città,  di confronto ma anche e soprattutto di messa in campo delle best practice in tema di turismo esperienziale e  valorizzazione delle  risorse artistiche e architettoniche, accompagnato dalla matura consapevolezza che la sinergia tra i diversi siti Unesco, possa realizzare compiutamente la virtuosa  promozione di un vasto territorio, senza perdersi in sterili campanilismi, con una offerta variegata ed esaustiva in grado di soddisfare la richiesta del viaggiatore esigente, che vuole immergersi nel territorio e sentirsi parte della storia di esso, respirare le sensazioni ed emozioni della tradizione locale, segno di un genius loci che va preservato, tutelato e diffuso".

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
Turismo Culturale
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