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In Italia gli acquisti digitali per Turismo e Viaggi raggiungono i 14,2 miliardi di €, il 24% del mercato Travel complessivo


Prosegue la ripresa del mercato dei viaggi in Italia: nel 2018 la crescita prevista del comparto si assesta attorno al 2%, per un valore complessivo di 58,3 miliardi di euro, che comprende sia gli acquisti degli italiani che restano nel nostro Paese (mercato domestico) o che vanno all’esterno (mercato outgoing), sia quelli dei turisti stranieri in Italia (mercato incoming). A trainare la crescita è anche quest’anno l’innovazione digitale, che solo a livello di acquisti e prenotazioni farà registrare entro fine anno un +8%, raggiungendo i 14,2 miliardi di euro (24% del mercato complessivo) mentre complessivamente la componente non digitale registra un più modesto +1%.
Analizzando il transato che passa dai canali digitali, i trasporti si confermano la categoria principale (61%), seguiti da alloggi (29%) e pacchetti (10%).
Relativamente a strumenti e canali di vendita, il canale diretto rappresenta ancora il 71% (soprattutto per la forte incidenza delle prenotazioni dirette nei Trasporti), ma aumenta l’incidenza del transato derivante dai canali indiretti sul totale del mercato digitale: la quota di mercato delle OTA (Online Travel Agency) e dei vari siti aggregatori è pari al 29% (in crescita del 14% rispetto al 2017).
Questi i valori presentati a TTG Incontri durante la quinta edizione dell'Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano*, una ricerca volta a delineare l’impatto e le principali tendenze del digitale sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta di servizi turistici.
“La componente digitale del mercato cresce anche grazie agli attori ‘tradizionali’ della filiera, come molte strutture ricettive, alcune agenzie, specifici tour operator, alcuni servizi a supporto della mobilità, svariati servizi in destinazione, ...” afferma Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano “Ad esempio, le prenotazioni dirette tramite canali digitali (sito, app, ecc.) delle strutture ricettive crescono del 13% rispetto allo scorso anno e rappresentano l’11% del totale delle prenotazioni ricevute dalle strutture. Sempre sulla componente alloggio, l’incidenza della sharing economy (e più in generale di tutte le piattaforme peer to peer nate per facilitare l’affitto e la condivisione di alloggio tra privati) supera ormai il 30%. I clienti richiedono però a tutti gli attori della filiera un’esperienza online sempre più fluida e personalizzata sulla quale l’offerta si trova spesso in ritardo. Emblematico è il dato del tasso di abbandono dei carrelli durante la visita a siti e aggregatori calcolato dal nostro Osservatorio eCommerce B2c: il 44% dei visitatori esce immediatamente dal portale; tra chi rimane, il 76% abbandona subito dopo la ricerca del prodotto o del servizio e solo l’1,6% perfeziona l’acquisto.”
La dinamicità delle Strutture ricettive
Ponendo pari a 100 il numero delle prenotazioni nelle strutture avvenute nel 2018, in media 46 di queste vengono effettuate dal cliente finale direttamente (20 tramite una email e 11 su sito, app e social network) mentre 36 tramite OTA o portali di Home sharing.
Cresce l’attenzione per le attività in destinazione
L’intera filiera (Tour Operator, Network di Agenzie, ...) sta lavorando sul settore più in crescita, ovvero quello delle attività in destinazione (attività culturali, sportive, ristorazione, corsi, ...) cui l’Osservatorio ha dedicato un’indagine approfondita i cui dati saranno presentati nel Convegno del 24 gennaio 2019 presso il Politecnico di Milano. Un segnale circa la vivacità che caratterizza questo comparto arriva anche dalle startup turistiche: quasi la metà delle 77 imprese innovative italiane ha infatti come area di business principale quella delle attività in destinazione.
Il Turista Digitale
Il Turista digitale italiano usa Internet in modo pervasivo, in modo particolare sulle attività “pre” e durante il viaggio (l’86% oggi utilizza la Rete per prenotare e l’83% per cercare informazioni) mentre un terzo dei viaggiatori condivide l’esperienza in Rete al termine del viaggio (33%) o scrive una recensione (36%).
Si stima che dei 14,2 miliardi di € di transato “digital” del settore viaggi, oggi l’82% provenga ancora da PC e tablet (+3% sul 2017), ma è lo smartphone a fare segnare un tasso di crescita più interessante (+46%) sui 12 mesi. Le potenzialità del Mobile però non si fermano qui: l’86% dei Turisti digitali usa almeno un'app durante il viaggio creando nuove opportunità di engagement.

“Di fronte a un funnel digitale sempre più ‘veloce’” conclude Eleonora Lorenzini, Direttrice dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano “l'utilizzo dei big data e dell’intelligenza artificiale è diventato cruciale per proporre contenuti sempre più mirati e i chatbot possono contribuire a rafforzare la relazione nelle diverse fasi del journey. Ed ora si affaccia anche la blockchain, che cambia anche il ruolo tra gli attori. D’altra parte il contatto personale rimane un fattore cruciale nell’esperienza Travel e il 21% dei turisti digitali si reca sempre in agenzia, considerata più sicura come qualità degli operatori e come possibilità di ricevere assistenza durante il viaggio. Anche per i canali “fisici” è quindi importante garantire un’esperienza sempre più fluida, ad esempio rimuovendo qualsiasi forma di ‘barriera’ (anche psicologica) all’ingresso in agenzia e utilizzando gli strumenti digitali per garantire assistenza e sicurezza. Si sta affermando una fortissima commistione tra online e offline, che sta discriminando tra chi continuerà ad avere un ruolo nel settore”.

Ufficio stampa School of Management del Politecnico di Milano
Ufficio stampa Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano


#Tour affascinanti con le Vie dei tesori a #Palermo




PALERMO - Sono 130 i siti visitabili nell'ambito dell'edizione delle ''Vie dei Tesori'' (diciotto i luoghi aperti su prenotazione), tra oggi e il 4 novembre nella città capitale italiana della cultura 2018. Il festival che da dodici anni "racconta" Palermo, ritorna a casa, dopo un entusiasmante tour fuori porta che lo ha portato in altre otto città siciliane e ha totalizzato oltre settantamila visitatori in tre settimane, dicono gli organizzatori. visivamente anche dagli esperti del CRIcd. Ma è soprattutto l'anno in cui Le Vie dei Tesori oltrepassa lo Stretto, con un'esperienza-pilota negli ultimi due weekend di ottobre a Milano, Mantova e la Valtellina.
    Palermo è come un unico, enorme museo diffuso che offre luoghi inediti a cominciare dall'ex aeroporto militare di Boccadifalco, voluto dai Florio e tra i più antichi d'Italia. Saranno attivi due percorsi diversi, uno che si visita con i coupon e comprende uno dei bunker della guerra, l'hangar storico dell'Aeroclub e una mostra fotografica sull'aeroporto a cura di Salvo Di Marco e Gaia Villani; e un secondo (su prenotazione) più approfondito che prevede una navetta che condurrà nei luoghi più lontani dall'ingresso, alla scoperta di altri due bunker, della Torre di controllo e di Villa Natoli. Sarà un simpatico elefantino nano, Lio, a accompagnare i bambini tra le Vie dei Tesori, nelle speciali visite guidate su misura in collaborazione con Babyplanner.it. Cinque luoghi dove le famiglie con bambini saranno protagoniste, con ingresso prioritario, una family card dedicata, giochi di enigmistica e una caccia al tesoro - con tanto di "book" che ogni bimbo potrà riempire, divertendosi e imparando - alla chiesa dell'Origlione, Palazzo Asmundo, Teatro Biondo, Archivio comunale ed ex Mulino di Sant'Antonino. Oltre a questi, c'è un progetto didattico per le scuole alle quali verranno proposte - in tutti i giorni della settimana e non solo nei weekend - differenti esperienze artistiche e culturali da associare alle visite dei "tesori".
    Nelle piazze Castelnuovo, Marina, Bellini e Verdi, ci saranno 4 gazebo dove bambini e ragazzi potranno partecipare a laboratori su Teatro dei Pupi, palazzi del '700, la scuola dei Serpotta e le maioliche. Lio nasce dalla matita di Nina Melan, 99POM piccola officina del meraviglioso. (ANSA).

#Verbania #LagoMaggiore 11^ Rassegna nazionale Corale "In...Canto d'Ottobre sul Lago", domenica 7 ottobre 2018


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Andar per birra, Oktoberfest da Monaco a Roma Le sei sorelle della festa popolare più grande al mondo e i tanti festival dedicati alla bionda

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 L’Oktoberfest, la festa popolare più grande al mondo che ogni anno ospita oltre 7 milioni di visitatori e che fino al 7 ottobre riempie le strade di Monaco è alla sua 185/ma edizione. Ma da qualche anno la festa 'fermenta' in tanti altri luoghi, sull'onda della passione per la birra, un mondo ricco di declinazioni - frumento o d'Abbazia? Lager a bassa fermentazione o scura? - che vede in Italia anche l'affermazione dei micro birrifici artigianali. 
A Monaco lo sapevate che la festa è aperta solo a sei produttori? Le celebri Sei Sorelle che storicamente erano ammesse alla corte del Regno di Baviera.  Questi sei produttori ormai appartengono tutti al mondo della birra industriale. Tutti tranne uno, l'Augustiner, capace di mantenere la sua indipendenza fino a oggi. Eccoli (dal blogzine Cronache di Birra)
Augustiner è il più antico birrificio di Monaco: cominciò a operare nel 1328 all’interno di un monastero dell’ordine di Sant’Agostino
Hofbrauhaus (HB), il famoso birrificio pubblico dove il 24 febbraio 1920 Hitler tenne uno dei suoi primi comizi declamando i 25 punti programmatici del Partito dei Lavoratori tedeschi
Paulauner è il più grande produttore di Monaco, nacque nel 1634 come birrificio di un monastero dell’ordine di San Paolo Primo Eremita ed ora per metà è Heineken
Hacker-Pschorr, risale al 1400 ma al momento è più una sorta di marchio storico
Lowenbrau risale al 1383 e il nome deriva dall’originario brewpub Löwengrube situato al civico 17 dell’omonima strada di Monaco
Spaten risale al la fine del '300 ma è nel 1800 che si afferma, per grandi innovazioni. Lanciò sul mercato la prima Lager ambrata della storia, che codificò lo stile delle Marzen e nel 1973 commissionò il primo sistema di refrigerazione continua e nel 1894 lanciò la prima birra chiara in Baviera.
Ecco sei tra i tanti festival dedicati alla birra, tra Italia e Europa, selezionati dalla piattaforma e app che compara tutti i mezzi di trasporto Virail.
Trento, trentino e baviera si incontrano (14 settembre - 7 ottobre)
Dal 14 settembre al 7 ottobre usi e costumi del Trentino e della Baviera, apparentemente diversi ma in realtà con molti punti in comune, si uniscono grazie all’Oktoberfest Trento. Ottima birra, ma anche esibizioni di gruppi folkloristici e specialità tipiche gastronomiche.
 Vienna, birra austriaca e musica al Prater (27 settembre - 14 ottobre)
Uscendo dai confini italici invece, come potrebbe l’Austria non ospitare un festival della birra? A Vienna dal 27 settembre al 14 ottobre c’è il Wiener Wiesn-Fest, che accoglierà gli amanti della birra austriaca sui prati del Prater, tra musica folkloristica, canti popolari e abiti tradizionali.
 Zurigo, l’Oktoberfest è anche in Svizzera (27 settembre - 13 ottobre)
Anche la Svizzera cede al fascino della birra con l’Oktoberfest Zurich, dal 27 settembre al 13 ottobre: un evento perfetto per provare tutti i tipi di birra e assaporare gustosi spuntini, ballando al ritmo della musica bavarese.
 Stoccarda, 200 anni di storia della birra (28 settembre - 14 ottobre)
Centosettantatre edizioni in duecento anni di storia, ben portati: è il Cannstatter Volksfest di Stoccarda che dal 28 settembre al 14 ottobre vedrà scorrere fiumi di birra nei colorati tendoni allestiti intorno alla Colonna di Frutta, emblema della festa.
Roma, la birra artigianale arriva nella Capitale (12-14 ottobre)
Tornando in Italia, dal 12 al 14 ottobre Roma sarà Capitale della birra artigianale con la sesta edizione dell’EurHop! Roma Beer Festival, punto di riferimento per la scena brassicola internazionale. Spazio alle eccellenze italiane ed estere, con un’offerta birraria che spazia tra grandi classici e interessanti novità.
Pordenone, si brinda a novembre (2-4; 9-11 novembre)
Decine di birrifici artigianali italiani e birre speciali straniere, gastronomie d’eccellenza, degustazioni, incontri: per chi vuole continuare a brindare anche a novembre c’è la Fiera della Birra Artigianale Pordenone Beer Show (dal 2 al 4 novembre e dal 9 all’11 novembre).

Mostre del week end, da Warhol a Carrà e Capa A Ravenna riflessione sulla guerra, tra De Chirico e Kentridge

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MILANO - E' un trionfo di grandi nomi dell'arte il prossimo week end, con mostre che spaziano da Andy Warhol (Roma) a Robert Capa (Monza), da Carlo Carrà (Milano) a Tiziano e Gerhard Richter (Mantova). MILANO - Circa 130 opere, concesse in prestito dalle più importanti collezioni italiane e internazionali, pubbliche e private, ricostruiscono per il pubblico la parabola artistica di uno dei principali maestri del '900: dal 4 ottobre al 3 febbraio Palazzo Reale ospita la più ampia e importante rassegna antologica mai realizzata su Carlo Carrà. In 7 sezioni, la mostra illustra la carriera e l'intensa vita dell'artista, anche grazie a una corposa selezione di documenti, fotografie, lettere e filmati.
    MANTOVA - Si intitola "Tiziano/Gerhard Richter. Il Cielo sulla Terra", la mostra in programma a Palazzo Te dal 7 ottobre al 6 gennaio, che rivela il rapporto tra il pittore tedesco e il maestro italiano. In 17 opere, il percorso approfondisce la riflessione di Richter sul tema dell'annuncio e sull'uso del colore, a partire da due capolavori di Tiziano, l'Annunciazione di S. Rocco e quella conservata al Museo Nazionale di Capodimonte. BERGAMO - La materia come elemento originario, come sostanza primordiale costituente il tutto: è la mostra "Black Hole. Arte e matericità tra Informe e Invisibile", alla GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea dal 4 ottobre al 6 gennaio. Il tema viene indagato partendo dalla riflessione di artisti tra cui Rodin, Giacometti e Dubuffet, attraverso una ricca selezione di opere realizzate tra la fine dell'Ottocento e i giorni nostri.
    ROMA - Apre il 3 ottobre la grande mostra che il Complesso del Vittoriano dedica a uno dei più acclamati artisti della storia, Andy Warhol, a 90 anni dalla nascita. Allestita fino al 3 febbraio, la mostra delinea attraverso 170 opere la vera essenza di un mito, che con il suo lavoro ha cambiato l'arte, la musica, il cinema e la moda. Sempre al Vittoriano, la personale di Marcello Mariani dal titolo "Il tempo dell'angelo, 1956-2014", dal 2 ottobre al 4 novembre: la mostra presenta i lavori dell'artista aquilano scomparso lo scorso anno, tra cui quelli realizzati dopo il terremoto che distrusse l'Aquila nel 2009. Ad accompagnare le tele, anche le fotografie di Gianni Berengo Gardin con uno speciale reportage.
    RAVENNA - Il Mar ospita dal 6 ottobre al 13 gennaio "?War is over. Arte e conflitti tra mito e contemporaneità", grande mostra che indaga come l'arte, nei vari linguaggi (dal quadro alla fotografia, dal wall drawing alla performance), abbia affrontato il tema della guerra. Procedendo per assonanze, contrasti, armonie e disarmonie, il percorso si divide in tre sezioni (Vecchi e nuovi miti; Teatri di guerra; Frontiere e confini) e presenta opere di artisti del calibro di Marinetti, De Chirico, Fontana, Burri, Pistoletto, Kentridge, Paladino, Abramovic. MONZA - Arriva all'Arengario il talento fotografico di Robert Capa, in una grande retrospettiva in programma dal 7 ottobre al 27 gennaio: più di 100 immagini in bianco e nero documentano i maggiori conflitti del '900, di cui Capa è stato testimone oculare, dal 1936 al 1954. La mostra, articolata in 13 sezioni, si conclude con un'aggiunta inedita per la tappa monzese, la sezione "Gerda Taro e Robert Capa", che in un cammeo di tre scatti racconta la vicenda umana dei due protagonisti.
    CHIASSO - Da Jules Chéret a Marcello Dudovich, da Leopoldo Metlicoviz a Carlo Biscaretti di Ruffia, da Achille Mauzan a Plinio Codognato: sono tanti gli artisti che contribuirono a costruire quella 'cultura dell'automobile' ancora presente ai nostri giorni. Una riflessione sul tema è offerta dalla mostra "Auto che passione! Interazione fra grafica e design", dal 7 ottobre al 27 gennaio al m.a.x. museo di Chiasso, che analizza l'evoluzione dello stile nella storia dell'automobile attraverso oltre 300 pezzi tra grafiche pubblicitarie, disegni, cartoline, oggetti di design.

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Impressionisti, show di luci e colori A Roma percorso multisensoriale tra arte e tecnologia



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ROMA - Luci, colori, musica e profumi da vivere con tutti i sensi, in uno show multimediale che racconta la storia di alcuni pittori geniali e l'audacia del loro stile, con il quale cambiarono per sempre la storia dell'arte. Sembra di poter vivere davvero l'affascinante atmosfera della Parigi bohémien del XIX secolo, così traboccante di modernità, creatività e innovazione, nella mostra "Impressionisti francesi. Da Monet a Cézanne", dal 5 ottobre al 5 gennaio nelle Sale del Palazzo degli Esami a Roma.
Mescolando sapientemente arte e tecnologia, l'esposizione rende omaggio alla rivoluzione messa in atto da Toulouse-Lautrec, Pissarro, Degas, Monet, Manet, Renoir, Cross, Signac e Cézanne, maestri passati alla storia per essere riusciti a fermare sulla tela, con il pennello e la loro sensibilità, istanti di vita, dalle meraviglie della natura ritratta en plein air al brulicare delle strade e dei caffè parigini. Dopo una prima parte più divulgativa, in cui alcuni pannelli illustrano il contesto storico e le biografie dei singoli pittori, la mostra cambia registro e diventa più coinvolgente: ecco allora irrompere ovunque - dal pavimento alle pareti - opere celeberrime, da "Impression, soleil levant" di Monet a "Le déjeuner des canotiers" di Renoir, da "Les baigneurs" di Cézanne a "Bal au Moulin Rouge" di Toulouse-Lautrec. Capolavori vissuti a 360 gradi, scomposti e ingranditi, proiettati nella piena vividezza dei colori e nel contrasto tra luci e ombre, ad amplificarne l'immediatezza dello stile e ogni minimo dettaglio delle pennellate. In un percorso di circa un'ora diviso in due maxi sale, accompagnati dalle musiche di Debussy, Cajkovskij, Ravel e Offenbach, i visitatori possono scoprire (anche sedendosi su grandi cuscini per una visione più comoda e contemplativa) il modo in cui gli Impressionisti francesi "sentivano" il mondo che osservavano con gli occhi.
E proprio grazie alla tecnologia Sensory4, un sistema integrato con proiettori ad alta definizione, una grafica multi canale e un suono surround, ogni tela proiettata su scala immensa avvolge letteralmente il pubblico, che di fatto si trova immerso nell'opera d'arte. Dopo il grande successo di "Van Gogh alive", a Palazzo degli Esami arriva dunque ancora una mostra, ideata e promossa da Grande Exhibitions, che coniuga spettacolarità e approccio didattico e che si propone di cambiare l'esperienza della fruizione artistica, anche per attirare nuovo pubblico. "La mostra, che si adatta perfettamente agli spazi di Palazzo degli Esami, vuole essere un viaggio interiore: non presenta pezzi originali ma ricrea lo spirito del tempo, che è cosa molto difficile", spiega oggi il curatore Giancarlo Bonomo, "questo tipo di visione, con le opere gigantesche, è di certo complementare alla conoscenza del quadro originale, ma dà un'emozione pensata per le nuove forme di comunicazione e per un nuovo pubblico".

Il '68 spagnolo tra Pop y protesta Dalle piazze a Carrà-Bosé, incontri, film, mostre

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ROMA - Il fenomeno politico delle utopie e l'influenza sui movimenti sociali attuali. La Guerra Fredda, le contestazioni in piazza, ma anche l'esplosione della cultura pop. A cavallo tra due paesi così vicini eppure, al tempo, così differenti, come Spagna e Italia. A 50 anni dal quel vento di protesta giovanile che cambiò per sempre il mondo e nel pieno di un anno di celebrazioni, il '68 rivive in Pop y Protesta (1968-2018), due mesi di dibattiti, cinema, musica, letture e mostre, da Milano a Salerno, voluti dall'Ambasciata di Spagna, in coproduzione con Fondazione Musica per Roma.
"Ogni anno, in occasione del 12 ottobre, Festa nazionale spagnola, ci concentriamo intorno a un tema - spiega il consigliere culturale dell'Ambasciata, Jon De La Riva - Lo scorso anno era il cammino di Santiago, il prossimo sarà la Cultura capitale, in omaggio a Matera. Quest'anno raccontiamo cosa è accaduto tra un paese sotto la dittatura di Franco e un altro democristiano, ma con un Partito comunista fortissimo, mentre con coraggio si protestava per chiedere una società diversa". "Dobbiamo aprire le orecchie per capire cosa è accaduto nel mondo in questi 50 anni di cultura e arte - commenta l'ad di Musica per Roma, José R. Dosal - Non si può dimenticare quello che il '68 ha significato per la Spagna, l'antica Cecoslovacchia, Parigi, il Messico".
Ad aprire il programma è dunque, il 10 ottobre, il dibattito su Il patrimonio del '68. Utopie e realtà (Studi Storici Gaetano Salvemini di Torino), ma si parlerà anche del '68 nel giornalismo in Spagna e in Italia (Istituto Cervantes, Roma); degli esiliati spagnoli in Italia (Reale Accademia di Spagna, Roma) e delle utopie del '68 oggi (Cervantes, Roma). Senza prescindere dalla grande rivoluzione pop-culturale, arrivata dagli Stati Uniti anti-guerra del Vietnam e dall'Inghilterra della Swinging London e fiorita poi nella Dolce Vita, nel nuovo cantautorato spagnolo, nella minigonna esibita contro una società ancora fortemente maschilista. Ecco allora che saranno due icone 'contese' da Italia e Spagna, come Lucia Bosé e Raffaella Carrà, le protagoniste il 13 ottobre all'Auditorium Parco della musica di Roma: insignite dell'Onorificenza al Merito Civil a nome Felipe VI e poi al dibattito moderato da Alaska e Gabriella Carlucci, con Paco Clavel, Juan Sanchez, Alejo Stivel. "Forse proprio perché Franco era così chiuso verso gli Usa - prosegue De La Riva - in quegli anni abbiamo vissuto una forte apertura verso l'Italia. Siamo cresciuti con Pasolini, Visconti, Fellini: una cultura popolare che aveva un suo messaggio di protesta".
L'arte spagnola anni '50 e '60 sarà poi al centro della mostra La poetica tra astrazione e figurazione (Cervantes, Roma), mentre l'argentino Marcelo Brodsky racconta '1968, il fuoco delle idee' in 40 scatti rilavorati oggi, dal massacro di Tlatelolco alle manifestazioni meno note di Madrid, Melbourne o Dakar (Real Academia de Espana, Roma). Fino alla VII Mostra del Cinema Iberoamericano, con otto documentari recuperati dal Centro de Estudios Mexicanos en Espana e dal Cervantes (12-14 ottobre, Casa del Cinema di Roma e 17-18 ottobre Università di Salerno).

Tesori arte banche, il 6/10 porte aperte In 59 città visite guidate in 107 sedi di istituti e fondazioni

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ROMA - Le banche italiane aprono le porte per far ammirare i loro tesori d'arte. Sabato 6 ottobre 107 palazzi - 72 di 25 istituti di credito e 35 di 31 fondazioni di origine bancaria - distribuiti in 59 città italiane mostreranno dalle 10 alle 19 il patrimonio di quadri, sculture e capolavori. Con l'edizione numero diciassette di "Invito a Palazzo" l'Associazione Bancaria Italiana ha ampliato il numero dei siti coinvolti nella manifestazione: sette sedi storiche saranno visitabili per la prima volta. La Regione con più sedi coinvolte, 21, è l'Emilia Romagna, seguita dalla Lombardia con 15, e dal Lazio e dal Piemonte con 12. La capitale, con otto palazzi, è la città con più sedi aperte. Anche la Banca d'Italia parteciperà mettendo a disposizione del pubblico Palazzo Koch, il suo quartiere generale, in via Nazionale, a Roma.
"La chiave di questa epifania - ha detto Antonio Patuelli, presidente di Abi - è mostrare le nostre sedi storiche, ma soprattutto il lavoro di conservazione e tutela dei beni culturali che è a carico di soggetti assolutamente privati. E' un patrimonio immobiliare assai cospicuo che mantiene, custodisce, conserva e per il quale paga tasse non trascurabili. Lo scopo non è quindi mostrare le sedi di lavoro, perché sarebbero molto più comodi uffici moderni, ma presentare opere d'arte e collezioni fruibili gratuitamente". Nell'operazione saranno coinvolti molti studenti volontari con il compito di essere "ciceroni per un giorno" per i visitatori. Plaude all'iniziativa il ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli.
"Non sono solo sedi dove si lavora - ha detto - ma luoghi con importanti dotazioni. E' una manifestazione che vorrei fosse replicata in occasioni e contesti diversi. E' in linea con le politiche di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale che da qualche mese stiamo portando avanti con questo governo". Bonisoli ha ricordato di aver trovato "una situazione di risorse umane inadeguata a rispondere alle esigenze dei cittadini e delle istituzioni. E' questa la prima priorità da mettere a posto".
Il ministro ha però messo in luce "il vantaggio di trovare forme di collaborazione tra l'ambito pubblico e privato. Iniziative come queste si sposano in modo armonico con quelle della politica complessiva". Francesco Profumo, vicepresidente di Acri, l'associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio, ha ricordato che le Fondazioni con il loro patrimonio di 40 miliardi "giocano un ruolo di agente di sviluppo" e nel corso degli anni hanno assunto un ruolo di imprenditori culturali. Nel settore dell'arte nel 2017 hanno impegnato 264 milioni di euro (il 24% del totale erogato) e dal 2000 più di 6 miliardi.

20 anni Harry Potter in mostra a NY

NEW YORK - Vent'anni dopo e un fenomeno mondiale con pochi eguali: New York celebra Harry Potter con 'Harry Potter: A History of Magic', la mostra che aprirà all'Historical Society il 5 ottobre e si chiuderà il 27 gennaio del 2019. L'esposizione è quella inizialmente inaugurata nel 2017 alla British Library, ma con l'aggiunta di alcuni pezzi americani. E' divisa in sette sezioni organizzate in modo da portare i visitatori in un viaggio all'interno del mondo di Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria frequentata da Potter.
Il viaggio inizia dal concepimento nella mente di J.K. Rowling della sua opera. Era il giugno del 1990 quando la Rowling, seduta in un treno in ritardo da Manchester a Londra, cominciò a pensare al personaggio di Harry Potter, il maghetto dai capelli scompigliati, gli occhiali e una cicatrice sulla fronte. Sette anni dopo, l'ammasso di appunti soprattutto su pezzi di carta prese la forma del primo libro 'Harry Potter and the Philosopher's Stone' (Harry Potter e la pietra filosofale), e quello che sembrava un volume per ragazzi divenne un fenomeno mondiale trasformando per sempre la vita della Rowling. In mostra ci sono rari libri, manoscritti e oggetti magici della collezione della British Library nonché materiale proveniente dall'archivio della stessa Rowling.
"Vent'anni dopo - ha detto all'ANSA Alexander Lock, con Julian Harrison, Tanya Kirk e Joanna Norledge tra i curatori della mostra (la parte newyorchese è stata affidata a Margi Hofer e Cristian Petru Panaite) - Harry Potter è un fenomeno internazionale e continua a crescere. Tutti nel mondo amano leggerlo. Questa mostra non solo riconosce e celebra il successo della Rowling, ma esplora anche la storia dietro la magia di questo racconto. Ci sentiamo inoltre privilegiati perché lei stessa ci ha dato accesso al suo archivio personale. Aggiungo anche che Harry Potter sarà sempre un fenomeno, perché parla a tutti e cattura l'immaginazione di tutti".
La parte newyorkese della mostra presenta illustrazioni di Brian Selznick, che ha creato la copertina per la serie pubblicata in occasione del 20/o anniversario, di Mary Grandpré, ideatrice delle illustrazioni per la prima copertina della serie pubblicata da Scholastic, e di Kazu Kibuishi, che ha illustrato il cofanetto per il 15/o anniversario. Oltre alla mostra, la New York Historical Society ha organizzato anche una serie di eventi collaterali come gare di trivia, corsi di scrittura, laboratori artistici e book club.https://harrypotter.nyhistory.org.
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In ... Canto d'Ottobre sul Lago Verbania Undicesima Rassegna Nazionale Corale

Domenica 7 Ottobre 2018 ore 15,30 Chiesa di Santa Lucia a Verbania Suna

Concerto con la partecipazione del "Coro La Piana Verbania", "Coro Alpino Sestese" di Sesto Calende (Va), "Voci del Sese"  di Arzignano (VI)

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale