FELTRINELLI 1+1  IBS.IT

ENIT AUSTRIA / FERIEN MESSE DI VIENNA E CORTINA IN FOCUS IN AUSTRIA



ENIT PARTECIPA A FERIEN MESSE DI VIENNA
ENIT ha partecipato alla fiera del turismo Ferien Messe che si è svolta a Vienna dal 16 al 19 gennaio 2020 con uno stand di 130 mq. La presenza italiana è stata rafforzata da quattro regioni come la Basilicata, il Friuli Venezia Giulia, il Veneto e la Sardegna. Inoltre erano presenti anche diversi consorzi turistici, territori comunali e singole strutture ricettive che hanno presentato la propria offerta al numeroso pubblico presente durante tutto il periodo della fiera. Durante la prima giornata, dedicata al B2B, ENIT ha organizzato un incontro presso il proprio stand al quale hanno preso parte giornalisti e operatori turistici ai quali è stato presentato il calendario degli eventi più importanti che si svolgeranno in Italia nel 2020, tra cui Parma Capitale Italiana della Cultura, il 500° anniversario della morte di Raffaello e il 100° compleanno di Federico Fellini. ENIT ha inoltre approntato una massiccia campagna pubblicitaria a Vienna, attraverso una campagna digitale sia nei punti nevralgici della città sia nelle stazioni principali delle metropolitane. La stessa campagna è stata riportata anche all’interno dell’aeroporto di Vienna presso il ritiro bagagli e presso il nuovo terminal T3. Infine nel foyer d’ingresso della fiera sono stati esposti tre big board dell’ENIT che indicavano al pubblico la presenza dello stand Italia al padiglione A.


CORTINA IN FOCUS IN AUSTRIA
ENIT Vienna promuove Cortina sul canale online della rivista Falstaff, dedicato alla enogastronomia, ai viaggi, al lifestyle e agli eventi mondani. Nell’ambito di una campagna digitale ENIT ha messo in risalto la perla delle Dolomiti che si appresta a ricevere la finale della Coppa del Mondo di sci nel 2020, i campionati mondiali di sci alpino nel 2021 e i giochi olimpici nel 2026. Tre avvenimenti che metteranno Cortina sotto i riflettori facendone una delle mete più ambite soprattutto per una vacanza invernale. La rivista, così come il canale online, punta su un pubblico di qualità, high spender, con grande propensione al viaggio e alla vacanza attiva e con la passione per il cibo. La rivista gestisce i siti online nei paesi DACH
www.falstaff.at , www.falstaff.de  & www.falstaff.ch , che registrano mensilmente 761.141 visits ed oltre 2,6 milioni di page impressions.

Al Forte di Bard le migliori immagini naturalistiche

'The Moment', foto del fotografo cinese Yongqing Bao che ha vinto la 55/a edizione del Wildlife Photographer of the Year © Ansa

AOUSTE-SUR-SYE - Il Forte di Bard ospiterà - dal primo febbraio al 2 giugno - l'anteprima italiana della 55/a edizione del Wildlife Photographer of the Year, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra. Saranno presentate al pubblico oltre 100 immagini vincitrici nelle 19 categorie del premio, selezionate da una giuria internazionale tra 48.000 scatti provenienti da 100 paesi del mondo.
    Vincitore del 'Wildlife Photographer of the Year 2019' è il fotografo cinese Yongqing Bao con lo scatto "The Moment": l'immagine ritrae lo scontro tra una volpe e una marmotta, uscita dalla sua tana dopo il letargo, sull'altopiano del Qinghai, in Tibet. Il quattordicenne neozelandese Cruz Erdmann, invece, ha ricevuto il premio 'Young Wildlife Photographer of the Year 2019' con lo scatto "Night glow", fatto durante una immersione notturna al largo di Sulawesi, in Indonesia (l'immagine raffigura un calamaro durante un corteggiamento).
    Premiati anche due italiani: Riccardo Marchegiani con "Early riser" (categoria 15-17 anni) e Manuel Plaickner con "Pondworld" ('Behaviour: Amphibians and Reptiles'). Altri tre fotografi italiani hanno ricevuto la menzione 'highly commended' come finalisti: Stefano Unterthiner ('Animals in their Environment'), Lorenzo Shoubridge ('Behaviour: Invertebrates') e Roberto Zanette ('Earth's Environments'). (ANSA).

Studio Enit: “Riccione al top tra le località più amate dagli stranieri”


Riccione è al top delle località romagnole più amate dagli stranieri, posizionandosi prima sulle 35 maggiori località turistiche italiane nel 2019”.  Il dato è contenuto in uno studio condotto e pubblicato da Enit, Agenzia nazionale del turismo (riportato anche dall’ultimo numero del settimanale ItaliaOggi) in occasione della presentazione, col Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, del piano annuale per il turismo. In generale i dati in Italia mostrano un trend di crescita del 4,4% e un aumento di spesa degli stranieri del 6% (40 miliardi di euro). Sulle 35 località turistiche di maggior richiamo in Italia, le prime 4, entro le prime 8 posizioni della classifica, sono in Romagna. Al primo posto c’è Riccione (91 punti su 100), terzo posto Bellaria Igea Marina, settimo posto Rimini, ottavo Cesenatico. I dati sulla percezione delle località turistiche italiane sono stati elaborati nel documento “Enjoy: rapporto sulla percezione dell’Italia turistica” condotta da Sociometrica in collaborazione con TripAdvisor ed Expert System. Decine di migliaia di recensioni in lingua inglese postate su TripAdvisor dai turisti stranieri che hanno visitato l’Italia nel 2019, sono state quindi elaborate in punteggi che sono andati a definire la classifica delle varie mete per categorie differenti come città marittime e città d’arte.
Dichiarazione dell’assessore al Turismo Stefano Caldari: “Sono orgoglioso di questo risultato che premia Riccione nel gradimento dei turisti stranieri. Sia la metodologia della raccolta dati che l’elaborazione, sui social specializzati la prima grazie all’intelligenza artificiale la seconda, ci fa capire che i giudizi espressi sono stati dettati dal grado di effettiva soddisfazione del turista che ogni anno sceglie Riccione. Un risultato che credo fermamente abbiamo raggiunto grazie a mirate politiche turistiche, grazie alla grande professionalità di tutti gli operatori economici e cittadini riccionesi che dimostrano di non essere secondi a nessuno. Insomma, la nostra città è una squadra che lavora e quindi porta a casa i risultati”.
chiamamicitta.it

Così Google e Amazon cambieranno i viaggi


 
Li usiamo tutti i giorni in qualità di consumatori, in contesti anche molto diversi tra loro E probabilmente in ogni azienda, grande o piccola che sia, li tengono monitorati con una certa ansia all'idea di nuovi e spesso epocali cambiamenti. Si chiamano Google, Airbnb, Amazon e Facebook, i fantastici quattro ormai all'apice della capacità di influenzare le scelte dei consumatori e, di conseguenza, i bilanci delle società. Anche di quelle del turismo.
Una doppia sfida
Non è un caso che il convegno di presentazione dei risultati della ricerca dell'Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano sia partito proprio da qui.

Nella filiera dei viaggi organizzati, ha esordito Umberto Betelè, chairman degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, "sono in corso due grandi trasformazioni che riguardano Google e Airbnb".

Il gigante di Mountain View (che in Borsa vale mille miliardi di dollari) "sta accentrando su di sé più potere di quanto fatto finora perché ha aumentato in modo importante il numero di annunci a pagamento nei risultati delle ricerche. Di conseguenza, le aziende hanno dovuto iniziare a investire di più per rimanere nelle prime posizioni dei risultati di ricerca e questo incide sui bilanci".

Poi c'è Airbnb, che ha acquisito un peso così forte "da destare una serie di reazioni non solo da parte degli hotel, che hanno iniziato ad abbassare i prezzi, ma anche dalle autorità politiche urbane per bilanciare l'effetto svuotamento dei centri storici".

Amazon e Facebook
Ma ci sono altri due attori pronti a prendersi la propria fetta di mercato.
Amazon, sottolinea Francesca Benati, senior vice president, online travel companies, Wemea, managing director Italy di Amadeus, "è un gigante dormiente che ha appena iniziato a vendere biglietti aerei. Facebook è un altro e probabilmente l'anno prossimo parleremo molto di loro. Google l'anno scorso ha guadagnato 18 miliardi di dollari in pubblicità dai giganti del travel: bisogna vedere come si muoverà nell'hospitality".

Il fronte alberghiero
Un esempio di quanto Google influisca sul mondo dell'hospitality arriva da Giovanna Manzi, ceo di Best Western Italia: "Il 52 per cento dei nostri clienti prenota direttamente. Ma la verità è che ci telefona o arriva sul sito perché ci ha visto su internet, ovvero su Google, dove abbiamo investito in Seo e comprato un posizionamento. Quindi l'intermediazione in realtà c'è sempre".
ttgitalia