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Fotografia Europea premiata a New York

 

Non sarà famosa come la statuetta degli Oscar, ma è sicuramente il premio più stimato e ambito del settore, quello che Fotografia Europea si è aggiudicata nella notte del 25 ottobre durante la cerimonia di premiazione dei Lucie Awards. Il festival 2022, intitolato “Un’invincibile estate” -con le sue venti mostre, le dieci sedi aperte in tutta la città, gli eventi, le conferenze, gli ospiti- ha convinto, per la ricchezza della proposta culturale, una giuria internazionale.

Precisamente il festival reggiano è stato premiato come miglior Photo Festival of the Year nelle Support Category, i premi destinati a coloro che sostengono la comunità fotografica, in una cerimonia di gala che si è svolta a New York nella Zankel Hall della Carnegie Hall. Si tratta della cerimonia di premiazione che onora i migliori protagonisti del settore e in cui vengono assegnati premi di riconoscimento per le belle arti, i documentari, per l’eccellenza nelle categorie di supporto, dall’editoria alle mostre. Un evento ormai attesissimo, i Lucie Awards sono promossi dalla Lucie Foundation e si tengono ogni anno dal 2003 con lo scopo di onorare i maestri della fotografia, scoprire e coltivare i talenti emergenti e promuovere la fotografia in tutto il mondo. 


Lo annunciano con grande orgoglio il Sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, l’assessora alla cultura Annalisa Rabitti e Davide Zanichelli, direttore della Fondazione Palazzo Magnani, che insieme, instancabilmente, producono e organizzano il Festival. 

E’ una notizia splendida, che valorizza in ambito internazionale il grande lavoro che la città sta facendo, da molti anni, su questo appuntamento artistico – affermano il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessore alla Cultura Annalisa Rabitti.
La scelta da parte di una Fondazione internazionale così importante, di premiare Fotografia Europea ci riempie di orgoglio: si tratta di un riconoscimento di grandissimo prestigio che vogliamo condividere con i vertici di Palazzo Magnani, il comitato scientifico, la direzione artistica, lo staff e tutti coloro i quali, dal 2006 a oggi, hanno lavorato e partecipato a una grande impresa collettiva.
E’, anche, la dimostrazione di come Reggio abbia intrapreso un percorso che ha saputo valicare i confini provinciali e affermarsi in un ambito internazionale sino ai massimi livelli. Otto anni fa scegliemmo di dare continuità a Fotografia Europea anche di fronte a chi sollecitava l’interruzione di quell’appuntamento. I risultati di questi anni ci confermano che la scelta responsabile di proseguire nel progetto si è rivelata chiara, lucida e lungimirante – affermano sindaco e assessore alla Cultura -.

Questo riconoscimento di livello mondiale è l’ulteriore prova di un percorso che ha teso in questi anni con la cultura, l’educazione, l’economia, in tanti settori, a rendere la città sempre più internazionale. Ricordo il dibattito dei primi anni, quando ancora non ero sindaco… le critiche di chi diceva: Fotografia Europea costa troppo… – conclude Vecchi – Ecco, proviamo a cogliere nel prestigio di certi risultati anche l’occasione per lasciarci alle spalle tentazioni di provincialismo che ogni tanto riaffiorano, di fronte ai progetti di innovazione e cambiamento. Cambiare la città attraverso la cultura e la conoscenza, significa guardare con coraggio al futuro dei nostri figli”.

Anche la direzione artistica dell’edizione 2022, composta da Tim Clark e Walter Guadagnini, la project manager Matilde Barbieri e gli staff della Fondazione Palazzo Magnani e del Comune di Reggio Emilia, che per mesi lavorano in team con straordinaria passione e sono già pronti ad annunciare le novità del 2023, festeggiano questo importante traguardo.

laliberta.info

“Cambiare”, ecco Fotografia Europea 2013

Il 3 maggio alle ore 17.30, ai Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia, viene inaugurata l’ottava edizione di Fotografia Europea. Le 390 mostre del festival, punto di riferimento nazionale e internazionale per la fotografia, dedicato quest’anno a “Cambiare. Fotografia e Responsabilità”, sono visitabili fino al 16 giugno. Nelle tre giornate inaugurali, dal 3 al 5 maggio, con conferenze, proiezioni, spettacoli e workshop con scrittori, filosofi, musicisti, giornalisti, critici d'arte. Le mostre sono suddivise in quattro percorsi, con le parole-chiave: straniamento, fiducia, sorpresa e visione. Fotografia Europea, punto di riferimento nazionale e internazionale nel panorama degli appuntamenti dedicati alla fotografia, spinge quest’anno il suo sguardo da Reggio Emilia, dove si svolge, oltre i confini dell’Europa, coinvolgendo l’immagine e la cultura orientali, giapponesi in particolare, con un approccio sempre più globale e contemporaneo. Giunta all’ottava edizione, Fotografia Europa ha per tema quest’anno “Cambiare. Fotografia e Responsabilità”, inaugura il 3 maggio alle ore 17.30, ai Chiostri di San Pietro, le mostre sono aperte fino al 16 giugno.
Come nelle precedenti edizioni, il festival è contraddistinto da tre giornate inaugurali, dal 3 al 5 maggio, con conferenze, performance, spettacoli e workshop con scrittori, filosofi, musicisti, critici d’arte, giornalisti.
Il tema “Cambiare. Fotografia e Responsabilità” è declinato in quattro parole chiave - straniamento, fiducia, sorpresa e visione – ed è visibile in 390 mostre, di cui 21 esposizioni istituzionali, 83 mostre inserite nel percorso collegato, 166 appartenenti al circuito Off e 120 Portfolio online che presenta mostre virtuali di fotografi italiani ed europei.
Nelle note qui a fianco, informazioni e approfondimenti sulle mostre, gli autori e gli eventi, compreso il programma delle giornate inaugurali.
Fra le partnership, quella con VII Photo Agency, agenzia fotografica fondata da sette dei più autorevoli fotogiornalisti contemporanei, con sede a New York e a Parigi, che porterà a Reggio Emilia gli autori del suo Annual General Meeting.

“La realtà è in continuo cambiamento ed è sempre più avanti. Quello che fatica a mutare e a cambiare è il nostro sguardo su di lei, la nostra capacità di interpretarla e di agire di conseguenza. Trovo su questo punto esemplificativa una frase di Giorgio Gaber, che abbiamo ricordato di recente: la realtà è un uccello che non ha memoria, devi immaginare da che parte va”, ha detto il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, presentando il festival.
“Troviamo anche in Fotografia Europea 2013 – ha aggiunto Delrio – un richiamo a riflettere sulla città, sui modelli di convivenza, sugli spazi comuni: in una fase di crisi, è sempre più importante la riflessione sugli spazi pubblici, dalle piazze agli edifici e i musei, dove Fotografia Europea è allestita e dove si respira una produzione di benessere attraverso quella occupazione cordiale e vitale della città che ormai ben conosciamo. Una riflessione su quelli che gli inglesi chiamano i commons, i beni pubblici, di tutti, in cui le persone riescono a stare bene: l’acceso a questi beni dev’essere per tutti, e tra questi beni mettiamo certamente la Cultura e Fotografia Europea, che caratterizza Reggio e le consente di appartenere al circuito culturale europeo”.

Le mostre istituzionali e gli autori

Lo straniamento di una fotografia che non è solo testimone ma anche protagonista della mutazione, attraverso gli scatti “illuminanti” della giapponese Rinko Kawauchi, la sfida al tempo del francese Philippe Chancel (tornato in luoghi come Fukushima o Kabul, dopo che si sono spenti i riflettori dei media) e il lato eccentrico delle persone svelati dal britannico David Stewart.

La fiducia nel cambiamento del sé, filo conduttore delle mostre Vita Nova (scatti di Evan Baden, Julia Fullerton-Batten, Luigi Gariglio, Paul Graham, Lise Sarfati, Hannah Starkey, Hellen van Meene, Raimond Wouda, Tobias Zielony), Rock' Stars con le celebrità immortalate da Mick Rock, To Belong di Anders Petersen sui luoghi emiliani colpiti dal terremoto e dei progetti Reggio Children e Speciale diciottoventicinque.

La sorpresa nel riconoscere il cambiamento in progetti surreali come The Afronauts di Cristina De Middel, in spettri di errori del passato da non ripetere in futuro (la Chernobyl di Sergey Shestakov), nella relazione enigmatica tra madre e figlia (Viktoria Sorochinski), nel desiderio di evasione (Lucia Ganieva), nei sogni kitsch dei nuovi ricchi (Tim Parchikov). O anche nelle trasformazioni dell'industria (GD4 PhotoArt) e nel coraggio di riportare in vita, attraverso il moderno, una struttura secolare (Alessandro Rizzi sul Teatro Sociale di Gualtieri); la sorpresa di fronte a fatti polizieschi e alla vita di strada (Weegee, al secolo Arthur Fellig).

La visione, infine, come strada per iniziare il cambiamento. Passando da un artista finlandese che – su committenza del Comune di Reggio Emilia – indaga diverse realtà del contesto emiliano (Esko Männikkö) a un fotografo italiano che conduce esperimenti nei mari del Nord (Andrea Galvani); da una serie di scatti che spengono la luce delle metropoli per ritrovare quella stellare (Thierry Cohen) a un'altra che documenta il lavoro di scienziati “spaziali” (Stefano D'Amadio). Per tornare sulla Terra e recuperare il fascino dell'esotismo orientale della mostra della collezione dell’ambasciatore Alberto e Maria Pansa della Biblioteca Panizzi o rileggere, attraverso il cambiamento dello sguardo fotografico, i cambiamenti della società italiana nel grande omaggio a Carla Cerati.

Fotografia Europea è organizzata dal Comune di Reggio Emilia con l’apporto di numerosi curatori. Oltre alle partecipazioni di Elio Grazioli, Walter Guadagnini, Laura Serani, Sandro Parmiggiani, Olga Sviblova, Studio Blanco e Laura Gasparini, si aggiungono quest’anno quelle di Ilaria Campioli, Rossella Menegazzo, Marinella Paderni e Hiroshi Yano.

Le partnership internazionali e nazionali
Fotografia Europea avvia quest’anno un’altra collaborazione di rilievo e respiro internazionale con VII Photo Agency. Nata tre giorni prima dell’11 settembre 2001, VII è un’agenzia fotografica fondata da sette dei più autorevoli fotogiornalisti contemporanei; ha sede a New York e a Parigi e rappresenta oggi 23 fotografi. Su invito del Comune di Reggio Emilia e in collaborazione con aBcM, VII Photo Agency porta in città il suo Annual General Meeting (dal 3 al 7 maggio) dove è confermata la partecipazione dei fotografi Marcus Bleasdale, Ron Haviv, Ed Kashi, Antonin Kratochvil, Joachim Ladefoged, Christopher Morris, Franco Pagetti, John Stanmeyer, Jocelyn Bain Hogg, Stefano De Luigi, Jessica Dimmock, Adam Ferguson, Ashley Gilbertson, Davide Monteleone, Seamus Murphy, Maciek Nabrdalik, Anastasia Taylor-Lind, Tomas Van Houtryve, Donald Weber e del direttore Nick Papadopoulos.

Il contesto che lo ospita è quello di Host, nuova iniziativa satellite del Festival caratterizzata da una partnership produttiva con un’agenzia internazionale.

Anche quest’anno accompagna il festival il circuito indipendente Off, programma parallelo con incontri, progetti, mostre e installazioni disseminate nella gallerie d’arte, nei bar, nei ristoranti, nelle librerie e in altri spazi della città e della provincia che culmina con X-Off, contest fotografico lanciato per premiare i migliori progetti del circuito cittadino.

Le mostre istituzionali sono ospitate negli spazi più prestigiosi della città, come la Biblioteca Panizzi, i Chiostri di San Domenico, i Chiostri di San Pietro, la Galleria Parmeggiani, palazzo Casotti, palazzo Magnani, la Sinagoga, lo Spazio Gerra; mentre le piazze Prampolini, San Prospero e Casotti fanno da cornice agli eventi.
A queste si sommano altri luoghi pensati per incontri e per esposizioni come il Centro Internazionale Loris Malaguzzi, il cinema Al Corso, l’Istituto Musicale Achille Peri, l’Officina delle Arti e l’Università di Modena e Reggio.
Senza contare un nuovo percorso che si aggiunge agli altri e arricchisce le occasioni di conoscenza della città includendo l’Atelier Viaduegobbitre, le Casette elemosinarie quattrocentesche di via Fontanelli di recente restaurate, la Gabella di via Emilia San Pietro riaperta per l’occasione, le chiese di San Filippo e San Carlo, il Chiostro grande della Ghiara, il palazzo del Consorzio di Bonifica dell’Emilia centrale, i Musei Civici, il Museo dei Cappuccini, il palazzo della Frumentaria e il palazzo della Prefettura (ex palazzo ducale).
municipio.re.it

Da venerdì 11 a domenica 13 maggio si inaugura a Reggio Emilia la settima edizione di Fotografia Europea: conferenze, incontri, workshop, proiezioni, installazioni video e spettacoli

Fotografia Europea 2012

VITA COMUNE IMMAGINI PER LA CITTADINANZA
Da venerdì 11 a domenica 13 maggio si inaugura a Reggio Emilia
la settima edizione di Fotografia Europea: conferenze, incontri, workshop, proiezioni, installazioni video e spettacoli affiancano l’offerta espositiva dislocata
in oltre 250 sedi istituzionali e altri luoghi cittadini.
Cuore della rassegna, che quest’anno ha scelto come tema chiave la vita comune,
l’omaggio al grande fotografo Henri Cartier-Bresson.
Le mostre proseguono fino a domenica 24 giugno
Preview per la stampa giovedì 10 maggio ore 11.00 da Palazzo Casotti
Inaugurazione  venerdì 11 maggio ore 17.30 Chiostri di San Pietro
L’esplorazione della vita comune – nella sua accezione più ampia, trasversale e sorprendente – è al centro della settima edizione di Fotografia Europea. Promossa dal Comune di Reggio Emilia e ormai punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale degli appuntamenti di fotografia, la rassegna ripropone la formula ormai collaudata delle giornate inaugurali. Da venerdì 11 a domenica 13 maggio, il vernissage delle mostre e installazioni della rassegna è accompagnato da un fitto programma di conferenze, workshop, letture, incontri e spettacoli.
Il tema conduttore “Vita comune: immagini per la cittadinanza” viene declinato attraverso quattro prospettive diverse, quattro percorsi, quattro interpretazioni, quattro suggestioni. La vita comune è così raccontata:
-attraverso il suo incessante cambiamento (con un programma di mostre di Costas Ordolis, Igor Mukhin, Michi Suzuki oltre a Des Européens, la straordinaria raccolta di scatti di Henri Cartier-Bresson sull’Europa dal 1929 al 1991);
-tracciando la mappa dei luoghi comuni della convivenza (dalle immense e mutanti metropoli di Peter Bialobrzeski alle spiagge come centri di aggregazione di Massimo Vitali, dall’Italia del Dopoguerra immortalata da Federico Patellani alla città simbolo Istanbul raccontata da Paola De Pietri);
-inseguendo il richiamo della partecipazione (individuale, come quella dello storico reportage sulla guerra franco-algerina di Pierre Bourdieu, e collettiva, come quella del gruppo IRWIN);
-sfidando le convenzioni e celebrando le differenze (dalle opere di artisti che hanno raccontato il lato proibito delle grandi città europee del Ventesimo secolo come Ed van der Elsken, Christer Strömholm, Anders Petersen, Lisetta Carmi, alla frizzante energia sprigionata nella “swinging London” degli anni ’60, protagonista delle fotografie di Philip Townsend, alle nuove traiettorie tracciate dalle giovani generazioni di artisti europei).
Se le mostre rendono Reggio Emilia un’immensa e ramificata galleria fotografica, con numerose location coinvolte per oltre un mese (dai Chiostri di San Pietro e San Domenico alla Galleria Parmeggiani, da Palazzo Casotti ai Musei Civici, dallo Spazio Gerra alla Sinagoga), sono i numerosi appuntamenti delle tre giornate inaugurali, da venerdì 11 a domenica 13 maggio, ad alzare il sipario sulla rassegna. Un programma di conferenze, incontri ed eventi dal vivo con cui Fotografia Europea propone un approccio multidisciplinare nel quale i protagonisti del mondo dell’arte e della cultura si incontrano e confrontano.
Completano il programma una serie di iniziative collaterali, tra cui workshop, seminari, letture porfolio, laboratori, mostre-mercato e gli oltre 300 appuntamenti del citato Circuito Off tradizionale percorso alternativo al programma ufficiale della rassegna.
Fotografia Europea è organizzata dal Comune di Reggio Emilia con l’apporto di numerosi curatori. Oltre alle consolidate partecipazioni di Elio Grazioli, Laura Serani e Walter Guadagnini, quest’anno si aggiungono Julia Draganović, Claudia Löffelholz, Contrasto/Magnum Photos/ Fondation Henri Cartier-Bresson, Kitti Bolognesi e Giovanna Calvenzi, Aurélien Arbet e Jérémie Egry, Daniele De Luigi, Christine Frisinghelli (Camera Austria) e Franz Schultheis (Fondation Pierre Bourdieu, Ginevra), Andrea Rapini.
LE MOSTRE
Prospettive di vita comune: il cambiamento
Come eravamo? Cosa è rimasto? Cosa siamo diventati? Possibili risposte a queste domande scorrono in Des Européens (a cura di Contrasto, Magnum Photos e Fondation Henri Cartier-Bresson), la mostra allestita ai Chiostri di San Domenico che raccoglie gli scatti realizzati tra il 1929 e il 1991 dal grande fotografo francese Henri Cartier-Bresson. Una carrellata di sguardi sull’Europa del ventesimo secolo, catturati nel corso di numerosi viaggi, dall’artista unanimemente considerato tra i padri del fotogiornalismo. Tutte in bianco e nero, le fotografie ritraggono il continente, i suoi paesaggi, i suoi abitanti, tra gioie e tribolazioni, in momenti e fasi storiche diverse (la prima versione della raccolta fu pubblicata nel 1955) evidenziando le profonde differenze, ma anche le notevoli similitudini tra i vari paesi attraversati e i tanti personaggi incontrati. Una mostra in cui – parole dello storico d’arte Jean Clair – Cartier-Bresson è “pellegrino appassionato”, che “seguendo il battito di un cuore avventuroso, palpitante, ritorna sempre alla sua Europa fatta di antiche mura”.
Oggi, sotto i nostri occhi, quell’Europa continua a cambiare, a scuotersi, a ridefinire territori e composizione, in un processo di perenne mutazione che viene confermato dal lavoro di altri ospiti di Fotografia Europea. Come i tre artisti, proposti da Elio Grazioli, che in altrettante esposizioni allestite ai Chiostri di San Pietro, mostrano il risultato del loro confronto con comunità in rapida trasformazione, sotto pressioni sociali e culturali, politiche ed economiche. C’è la Grecia di Costas Ordolis, protagonista sulle prime pagine della stampa internazionale, raccontata attraverso uno sguardo drammatico e lirico che scava nelle profondità della sua crisi sociale. C’è la Russia di Igor Mukhin, vista dall’interno, concentrando lo sguardo sulla dimensione giovanile. E c’è l’Italia di Michi Suzuki, giapponese naturalizzata, che ne insegue il nuovo volto cosmopolita, ibrido, multietnico attraverso le immagini dei figli di coppie miste.
Spesso, il cambiamento deriva dalla ribellione, dalla provocazione, dalla trasgressione. Ruggisce e si diffonde grazie ai movimenti artistici giovanili. Come quello rappresentato ai Chiostri di San Pietro dai tredici graffitisti, le cui opere sono fotografate e riunite nel progetto Like Lipstick Traces, a cura di Aurélien Arbet e Jérémie Egry. L’ispirazione arriva da Lipstick Traces di Greil Marcus (Tracce di rossetto, Odoya), celebre saggio sui movimenti alternativi del Ventesimo secolo, dal dadaismo al punk. Like Lipstick Traces vuole esserne un simbolico capitolo aggiuntivo, nonché la dichiarazione e dimostrazione di come anche il graffitismo sia riuscito a lasciare tracce indelebili nella storia dell’arte e della società moderna.
Prospettive di vita comune: i luoghi comuni
Non stereotipi ma luoghi reali, concreti, fatti di terra, cemento, vetro e mattoni. Città, palazzi, abitazioni, appartamenti, orizzonti del territorio, grattacieli che si proiettano verso l’alto e periferie che si espandono in senso orizzontale, luoghi del vivere e del convivere. Come quelli raccolti in È nata la Repubblica… di Federico Patellani (a cura di Kitti Bolognesi e Giovanna Calvenzi), maestro del reportage, attento osservatore dell’Italia del dopoguerra, della ricostruzione, della ripresa. Una mostra, promossa insieme al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo e con la collaborazione della Regione Lombardia, ospitata presso i Chiostri di San Pietro che ci racconta come eravamo, tra sacrifici ed entusiasmi, quotidianità e straordinarietà, esplorazione del presente e costruzione del futuro.
Osservatorio di fenomeni attuali, testimonianze di disgregazione e di stravolgimento del tessuto urbano, sono le metropoli protagoniste del progetto Urban Changing del fotografo tedesco Peter Bialobrzeski (allestito nella Sinagoga di Reggio Emilia) che da oltre vent’anni in maniera sistematica documenta e interpreta la trasformazione del paesaggio urbano. Il suo modo di fotografare le città, spesso inabitate, ne esalta le dimensioni e le caratteristiche, ne sottolinea le banalità apparenti e le contraddizioni celate creando un universo di spaventosa bellezza. Mentre gli scatti di Massimo Vitali, fotografo italiano tra i più affermati sulla scena artistica internazionale, esposti ai Chiostri di San Pietro, vanno a scavare negli usi e nelle tradizioni della vita comune, inseguendo un’idea di appartenenza attraverso le immagini di spiagge, luoghi culturalmente codificati come centri di aggregazione. Sono ritratti di gruppo contestualizzati, dove in una sorta di sociologia del paesaggio, su fondo di decori naturali, scene di ordinaria quotidianità illustrano comportamenti di spaccati di società e assurgono a paradigmi. Entrambe le mostre sono a cura di Laura Serani.
Una metropoli in particolare, Istanbul, è l’oggetto di una nuova produzione di Paola De Pietri, realizzata appositamente per Fotografia Europea, in mostra sempre ai Chiostri di San Pietro. Una città complessa, simbolo dell’incontro tra culture e civiltà, punto di contatto e intersezione tra Oriente e Occidente, che l’artista reggiana trasforma in terreno d’analisi di temi legati alle nuove comunità, agli spazi in trasformazione, alle nuove regole di convivenza dettate dai cambiamenti economici e sociali. Dalla vicina Parma, infine, arriva Lucio Rossi il vincitore del concorso Off dell’edizione 2011 di Fotografia Europea, promosso quest’anno nel circuito ufficiale del festival.
Prospettive di vita comune: la partecipazione
Se la società del terzo millennio è solcata dal vento della partecipazione, che soffia sotto la spinta dei movimenti giovanili tanto nelle piazze delle grandi città quanto nelle arene digitali dei social network, anche l’arte viene sempre più coinvolta da simili dinamiche. Dove la partecipazione diventa sinonimo di impegno – individuale e/o collettivo – ai fini di una più profonda comprensione della vita comune. Fotografia Europea affronta questo tema partendo da lontano, dalle esperienze del sociologo, antropologo e filosofo Pierre Bourdieu, che alla fine degli anni Cinquanta condusse due inchieste nel terribile scenario della guerra franco-algerina: nei centri urbani, dove si ammassavano il sottoproletariato e i contadini sradicati dai campi, e nei centres de régroupements, dove erano internati milioni di civili. Osservatore partecipante, Bourdieu utilizzò ogni strumento a sua disposizione: dai questionari alle fotografie. Una traccia di quella intensa esperienza di documentazione è nella mostra In Algeria. Testimonianze dello sradicamento, allestita ai Musei Civici, a cura di Christine Frisinghelli (Camera Austria) e Franz Schultheis (Fondation Pierre Bourdieu, Ginevra). Grazie a un progetto dello storico Andrea Rapini (Università di Modena e Reggio Emilia), le foto si possono apprezzare per la prima volta in Italia.
É invece una partecipazione collettiva quella di IRWIN, il gruppo di artisti sloveni protagonisti della mostra NSK State in Time (a cura di Julia Draganović), ospitata a Palazzo della Frumentaria. Movimento atipico, braccio “visivo” del più grande Neue Slowenische Kunst (“Nuova arte slovena”: collettivo militante fondato nel 1984 e impegnato anche nella musica, nel teatro, nel cinema, dal 1992 trasformato in una nazione (NSK State in Time), un’entità sopranazionale slegata da limiti geografici e fondata sulla libera adesione dei cittadini. IRWIN va a caccia delle contraddizioni e dei paradossi della società odierna, affrontando le possibili declinazioni dell’idea di democrazia, in un momento in cui la sua validità sembra messa in discussione.
La trasversalità e multidisciplinarietà della sezione è confermata da Io, tu, noi e gli altri, esposizione collettiva di video a cura di Julia Draganović e Claudia Löffelholz (LaRete Art PRojects), nella quale gli artisti Yael Bartana, Sylvie Blocher, Nathalie Djurberg, Charlotte Ginsborg, Niklas Goldbach, Vlatka Horvat, Julia Kul, Bjørn Melhus, Valerio Rocco Orlando, Jani Ruscica, Sislej Xhafa provano a rispondere – a volte mettendole ulteriormente in questione – alle grandi domande sulla comunità. Come si crea? Chi vi appartiene? Quali sono i meccanismi di inclusione ed esclusione? Un tentativo dell’arte di affrontare temi a cui la stessa sociologia contemporanea riesce ad avvicinarsi solo con teorie incompiute ed eterogenee.
Una partecipazione collettiva diversa, che nasce dal territorio, è all’origine di Speciale diciotto venticinque, progetto inedito di Fotografia Europea dedicato ai giovani dai 18 ai 25 anni, in mostra nei Chiostri di San Pietro. Per diverse settimane, tre professionisti originari di Reggio Emilia (Alessandro Bartoli, Fabio Boni e Fabrizio Cicconi) hanno incontrato e guidato un gruppo di ragazzi provenienti dalla città e dalla provincia in un viaggio all’interno della comunità, raccontata attraverso il loro sguardo. Il percorso/laboratorio si conclude con un’esposizione collettiva. Sono infine i temi dell’integrazione e dell’immigrazione al centro di un’altra mostra collettiva, curata dall’agenzia Contrasto e presentata ai Chiostri di San Pietro. Un lungo viaggio da Nord a Sud per mostrare le storie dei protagonisti dell’Italia del futuro con le immagini di Tommaso Bonaventura, Francesco Cocco, Nicolò Degiorgis, Salvatore Esposito, Elena Givone, Alessandro Imbriaco, Francesca Leonardi, Martino Lombezzi, Emiliano Mancuso, Lorenzo Pesce, Gabriele Rossi, Riccardo Venturi, Antonio Zambardino.
Prospettive di vita comune: differentemente comune
Ritratti di comunità alternative, un modo ribelle e anticonformista, dissonante e divergente, di interpretare il vivere comune. A cominciare da Walk on the Wild Side, progetto espositivo allestito a Palazzo Casotti e curato da Walter Guadagnini che raccoglie opere di quattro protagonisti assoluti della fotografia europea del dopoguerra: artisti che hanno raccontato il lato più nascosto, selvaggio, proibito delle grandi città europee della seconda metà del Ventesimo secolo. La Parigi eccentrica e provocatoria che emerge dagli scatti dell’olandese Ed van der Elsken e dello svedese Christer Strömholm, i bar della Amburgo degli anni Settanta, protagonisti del progetto “Café Lehmitz” dello svedese Anders Petersen, il primo quartiere delle “graziose” della Genova degli anni Sessanta, esplorato dalla genovese Lisetta Carmi.
Traversando la Manica, ecco risplendere la Swinging London, stella polare degli anni ’60, capitale del cool e culla della controcultura giovanile. Con la sua moda, la sua musica e il suo showbiz, in quel decennio Londra conquistò l’immaginario collettivo del pianeta. A Fotografia Europea , nello Spazio Gerra, torna a vivere grazie a Mixter Sixties, una straordinaria collezione del suo fotoreporter per antonomasia, Philip Townsend, recuperata solo nel 2004 e presentata per la prima volta in Italia. Una mostra in cui – dai Beatles ai Rolling Stones, da Twiggy a Nico, da Maria Callas a Winston Churchill – sfilano tutti i protagonisti che abitarono e animarono la metropoli inglese in quegli anni, contribuendo ad alimentare una stagione che avrebbe influenzato la società, la cultura e l’arte dei decenni a venire.
Non erano ancora nate, all’epoca della Swinging London, le giovani sorelle francesi Alexa e Irène Brunet, titolari del progetto Habitants atypiques, esposto a Villa Zironi, anche questo inedito in Italia. Una ricerca durata quattro anni, inseguendo persone – singoli individui, coppie, gruppi – che hanno deciso di sperimentare un altro modo di abitare, lontane dalle grandi città, fino a mettere in discussione il funzionamento stesso della società. Ritratti poetici, con le immagini di Alexa e i testi di Irène, nei quali il reale si mescola con l’immaginario.
Dissonante e divergente è infine anche lo sguardo di Seba Kurtis e Marco Bolognesi, rappresentanti di una nuova generazione di artisti – trasversali, nomadi, cosmopoliti –, entrambi originari di paesi caldi e latini, ma trasferitisi in Inghilterra. L’argentino Kurtis a Manchester, cuore e teatro di Thicker Than Water, il lavoro sul territorio urbano e sui suoi abitanti, proposto a Reggio Emilia sotto forma di installazione (a cura di Daniele De Luigi). L’italiano Bolognesi a Londra, dove è nata Humanescape, esposizione in cui la fotografia viene abbinata a tecniche di pittura e collage, ribaltandone i cliché. Entrambe le mostre sono ospitate nella galleria Parmeggiani.
LE ALTRE INIZIATIVE
Oltre ai quattro percorsi sulle diverse declinazioni della vita comune, Fotografia Europea propone una serie di appuntamenti che – muovendosi in modo indipendente e trasversale rispetto al tema principale della rassegna – ne rendono il programma ancora più ricco ed eterogeneo.
Mostre
Un’idea e un progetto. Luigi Ghirri e l’attività curatoriale è l’omaggio della Fototeca della Biblioteca Panizzi al grande fotografo reggiano scomparso nel 1992. Una mostra inedita, documentale (a cura di Laura Gasparini in collaborazione con Adele Ghirri e con l’introduzione di Quentin Bajac), dedicata in particolare alla sua attività di curatore e promotore di iniziative culturali legate al mondo della fotografia. L’identità femminile è il tema dell’esposizione Dalla parte delle donne, a cura di Federica Bianconi e Chiara Canali, che riunisce le ricerche artistiche e performative di venticinque artiste italiane e straniere, tra cui Marina Abramovic, Elina Brotherus, Sissi, Francesca Grilli e Marinella Senatore, la cui ricerca si focalizza sul tema dell’azione sociale e dell’impegno politico nella comunità, in rapporto con la vita della famiglia e della cittadinanza, del privato e del pubblico. Si muove invece lungo il cammino della storia La pace impossibile. Dalle fotografie di guerra ai paesaggi 1958-2011, raccolta di 160 scatti di Don McCullin, uno dei miti della fotografia del Novecento, testimone di molti dei conflitti e delle tragedie umanitarie che hanno connotato la seconda metà del secolo da poco concluso. Dalla costruzione del muro di Berlino alla guerra del Vietnam, dalla carestia del Biafra ai conflitti in Libano e Irlanda del Nord, fino alle immagini di quiete e serenità notturna delle campagne circostanti la sua abitazione, un percorso di enorme potenza espressiva, proposto dai curatori Sandro Parmiggiani e Robert Pledge.
Portfolio Europa
Con Portfolio Europa – International Portfolio Review, Fotografia Europea s’inserisce nel circuito internazionale di letture portfolio di cui fanno parte i più importanti festival fotografici europei come Photo España, i Rencontres d’Arles, e il Month of Photography di Bratislava. A cura di Gigliola Foschi, in collaborazione con FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) e InSide Professional Training, Portfolio Europa ospiterà Alejandro Castellote, curatore indipendente di Madrid, Nina Kassianou, direttore artistico della M55 projects Gallery di Atene (Grecia),Rui Prata, direttore del Festival Encontros da Imagem di Braga(Portogallo),Vaclav Macek, direttore del Month of Photography di Bratislava (Slovacchia), coinvolti insieme ad altri critici e curatori come Alessandro Bartoli, Kitty Bolognesi, Fabio Boni, Fabrizio Cicconi, Denis Curti, Daniele De Luigi, Fulvio Merlak e Silvana Turzio in un programma di letture (nelle giornate di sabato 12 e domenica 13, alla Biblioteca Panizzi, su prenotazione) che offre un’occasione di confronto a fotografi professionisti e appassionati. Sempre nell’ambito del progetto sono previsti una conferenza e un concorso di portfolio.
Seminari/Workshop/Laboratori
Un altro oggetto, il disco musicale, è al centro di Photo Cover. Mostra-mercato del disco vintage, in piazza Fontanesi sabato 12 maggio (a cura di 8ball Agency). Sempre nel weekend di apertura, Fotografia Europea propone seminari e workshop di approfondimento e formazione rivolti a fotografi professionisti, grafici, operatori della comunicazione (a cura dell’associazione Don’t Be Blind, di InSide Professional Training, di Fotografia Professionale.it)
Il circuito Off
Si rinnova l’appuntamento con la sezione libera, indipendente e autonoma di Fotografia Europea, il circuito Off, che affianca i percorsi istituzionali con una programma ancora più ricco dell’ edizione dell’anno scorso: oltre 300 tra esposizioni, mostre e installazioni distribuite sul territorio cittadino e provinciale, (tra sale civiche, circoli, associazioni, gallerie d’arte, bar, ristoranti, librerie, negozi, appartamenti)  e il web attraverso il sito di Fotografia Europea. Confermato anche il concorso Off, che quest’anno si concluderà con uno speciale show in piazza Martiri 7 luglio.
Il catalogo
Un’ampia selezione di opere in mostra nel circuito ufficiale di Fotografia Europea è presente – insieme ai saggi dei curatori, ai contributi dei critici che collaborano alla settima edizione e ai testi di importanti personalità del panorama intellettuale nazionale e internazionale – nel catalogo, pubblicato da Electa.
I principali eventi saranno disponibili in streaming sul sito www.fotografiaeuropea.it
UFFICIO STAMPA
Ex Libris Comunicazione
Tel. 02 45475230- ufficiostampa@exlibris.it
Carmen Novella c.novella@exlibris.it
Cristiana Pepe c.pepe@exlibris.it– cell. + 39 338 4066474
Comune di Reggio Emilia
Patrizia Paterlini
Tel. 0522.456532 – cell. 348.8080539
patrizia.paterlini@municipio.re.it
ufficiostampa@fotografiaeuropea.it

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
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FOTOGRAFIA EUROPEA – REGGIO EMILIA 2008

a cura di Giuseppe Serrone - Servizi di Ufficio stampa virtuale online

Flipnews - Free Lance International Press

FOTOGRAFIA EUROPEA – REGGIO EMILIA 2008

Da Mercoledì 30 Aprile è tornata a Reggio Emilia "Fotografia Europea l'annuale rassegna internazionale a cura del critico d'arte Elio Grazioli, promossa dal comune di Reggio Emilia e dal Ministero per i beni e le Attività culturali in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Reggio Emilia, la Fondazione Cassa di Risparmio Pietro Mondadori.

Umano troppo umano è il titolo e tema della terza edizione, dedicata al controverso concetto di corpo.

L'organizzazione ha curato un approccio multiculturale affiancando alle numerose mostre temporanee, organizzate fino all'8 giugno 2008 in una quindicina di luoghi della città, un calendario con oltre cento eventi.

Fotografia Europea ha inaugurato questa edizione alla presenza delle autorità, degli artisti e curatori coinvolti, con una conferenza di apertura che ha ospita due protagonisti della comunicazione e della fotografia del nostro tempo, Alberto Abruzzese e Oliviero Toscani. L’evento ha coinciso con l’inaugurazione dello Spazio Gerra (ex albergo Cairoli), il nuovo centro per la fotografia e l’immagine contemporanea, un luogo pubblico creato per diventare sede di eventi ed esposizioni, laboratorio permanente di idee. La festa di apertura è proseguita nella serata, dalle ore 21, con il dj set di Guillaume Sorge e Dirty Sound System e con la performance live set + visual di Rechenzentrum.


Oggi Giovedì 1 maggio 2008 dalle ore 10.00 e ore 11.30 in Piazza Casotti gli autori di Umano troppo umano dialogano con il curatore della manifestazione, Elio Grazioli, per approfondire i motivi conduttori di Fotografia Europea 2008. Tre gli incontri in programma, nella giornata del primo maggio. Si comincia alle ore 10.00 a parlare di Fotografia tra crudeltà e concetto con Paolo Gioli e Jorge Molder, due maestri che in modo opposto mettono il corpo al centro della loro sperimentazione. Si prosegue alle 11.30 sul tema Umanità e disumanità del corpo, con Antoine D’Agata, Aneta Grzeszkowska, Ann-Sofi Sidén che illustrano i loro diversi approcci all’immagine del corpo.



PROGRAMMA SETTIMANA INAUGURALE

30 aprile – 4 maggio

www.fotografiaeuropea.it

Mercoledì 30 aprile

Ore 18 – 23

Apertura di tutte le esposizioni

Ore 18

Spazio Gerra

Inaugurazione Fotografia Europea 2008 e Spazio Gerra per la fotografia e l’immagine

contemporanea

Saluto delle autorità

Intervengono Graziano Delrio Sindaco di Reggio Emilia, Carla Di Francesco Direttrice PARC

Direzione generale per la qualità e la tutela del Paesaggio l’architettura e l’arte contemporanee

- Ministero dei Beni e Attività Culturali, Alberto Ronchi Assessore alla Cultura Regione Emilia-

Romagna, Giuliana Motti Assessore alla Cultura e al Paesaggio Provincia di Reggio Emilia

Conferenza d’apertura

Elio Grazioli, curatore di Fotografia Europea, in conversazione con Alberto Abruzzese e

Oliviero Toscani

Ore 21

Spazio Gerra

Spettacoli

Guillaume Sorge / Dirty Sound System DJ set (Francia)

Rechenzentrum live set + visual (Germania)

Tecnologia Pro Music

In collaborazione con Blanco*

Giovedì 1 maggio

Ore 10

Piazza Casotti

Conferenze

Fotografia tra crudeltà e concetto

Conversazione con gli artisti Paolo Gioli, Jorge Molder

Conduce Elio Grazioli

Ore 11.30

Piazza Casotti

Conferenze

Umanità e disumanità del corpo

Conversazione con gli artisti Antoine D’Agata, Aneta Grzeszykowska, Ann-Sofi Sidén

Conduce Elio Grazioli

Ore 18 – 24

Quartiere Gardenia

Spettacoli

Una Gardenia per il Primo Maggio

Anteprima RED - Reggio Emilia Danza con la partecipazione di Aterballetto,

MMCompany, Compagnia Ltd

Periferica per Fotografia europea. Una Gardenia per il Primo Maggio: una mostra da

portar via e un segno da lasciare a cura di Teatro dei/nei Quartieri

Treni, stazioni, officine, palazzi: il quartiere Gardenia si racconta. Installazione open air

Promosso da Comune di Reggio Emilia - Fotografia Europea 2008, Fondazione I Teatri

e Reggio Parma Festival – RED Reggio Emilia Danza. In collaborazione con ARCI, Circolo

ARCI Gardenia, Teatro dei/nei Quartieri, Circoscrizione VIII, Servizi Sociali

Territoriali Polo 3, ACT, ACER

Venerdì 2 maggio

Ore 10

Piazza Martiri del 7 luglio

Conferenze

Corpi per la storia contemporanea

Interviene Giovanni De Luna

Conduce Riccardo Panattoni

Ore 11.30

Piazza Martiri del 7 luglio

Conferenze

Il corpo nell’immaginario collettivo contemporaneo

Intervengono Daniele Del Pozzo, Nicola Dusi, Giovanna Galli

Conduce Vanni Codeluppi

Ore 14.30

Università di Modena e Reggio Emilia - Aula Magna Pietro Manodori

Workshop

Immagini in movimento. Accelerazione per le tue idee.

Seminario con il fotografo Andrea Rossi

In collaborazione con InSide, Università di Modena e Reggio Emilia

Ore 16

Piazza Martiri del 7 luglio

Lezioni magistrali

Il corpo in Occidente

Lezione di Umberto Galimberti

Conduce Riccardo Panattoni

Ore 18

Spazio Gerra

Concorsi e premiazioni

Evento di proclamazione del vincitore del Concorso internazionale di fotografia The Core

of Industry – Promosso da Comune di Reggio Emilia e Industriali Reggio Emilia

Intervengono Gianni Borghi, Giovanni Catellani

Conduce Elio Grazioli

Ore 18

Piazza Casotti

Letture e performance

Sirene. Come se fossero qualcosa che esiste in natura

Reading di Laura Pugno. Proiezione fotografie di Elio Mazzacane

Conduce Alberto Bertoni

Ore 19

Piazza Casotti

Spettacoli

Esperienze extracorporee

Paolo Polcari (Almamegretta) DJ set

In collaborazione con Maffia ARCI

Ore 19

Piazza Fontanesi

Spettacoli

Live Zone

Concerto aperitivo Jazz Bà

In collaborazione con 8 Ball Agency

Ore 21

Musei Civici

Conferenze

Il corpo del crimine: fotografie dal Sahara Occidentale

Intervengono Patrizio Esposito, Fatima Mahfud, Fabrizia Ramondino

Conducono Riccardo Panattoni e Gianluca Solla. Collegamento in diretta dai campi

Sahrawi. A cura di Scuola di Pace

In collaborazione con Reggio nel Mondo.

Ore 21

Piazza San Prospero

Spettacoli

Gotan Project DJ set (Francia) - Ajello DJ set ( Italia)

In collaborazione con Blanco*

Sabato 3 maggio

Ore 10

Piazza Martiri del 7 luglio

Conferenze

Tendenze della fotografia italiana

Intervengono Giovanna Calvenzi, Mario Cresci, Martino Marangoni, Roberta Valtorta

Conduce Gigliola Foschi

Ore 10.30

Università di Modena e Reggio Emilia - Aula Magna Pietro Manodori

Workshop

Immagini in movimento. Accelerazione per le tue idee.

Seminario con Roberto Tomesani - Tau Visual

In collaborazione con InSide, Università di Modena e Reggio Emilia

Ore 11.30

Piazza Martiri del 7 luglio

Conferenze

Spazio Gerra per la fotografia e l’immagine contemporanea

Intervengono Marco Belpoliti, Elio Grazioli, Luca Molinari, Riccardo Panattoni, Adriana

Polveroni, Pier Luigi Sacco

Conduce: Giovanni Catellani

Ore 14.00

Università di Modena e Reggio Emilia - Aula Magna Pietro Manodori

Workshop

Immagini in movimento. Accelerazione per le tue idee

Seminario con Lorenzo Colloreta – Adobe Guru e la speciale partecipazione di Andrzej

Dragan

In collaborazione con InSide, Università di Modena e Reggio Emilia

Ore 16

Piazza Martiri del 7 luglio

Lezioni magistrali

Bella senz’anima. Figurazioni del corpo femminile

Lezione di Adriana Cavarero

Conduce Gigliola Foschi

Ore 18

Piazza Casotti

Letture e performance

Sul nudo ossessivo

Reading di Walter Siti

Conduce Alberto Bertoni

Ore 18

La Gabella

Letture e performance

Bookparty Baobab/Spazio Giovani Scritture

Intervengono Silvia Benassi, Giuseppe Caliceti, Francesca Parravicini. Letture di

Lorenza Carretti, proiezione di Homes for hope di Egle Prati e Giovanna Poldi Allai

Ore 18

Università di Modena e Reggio Emilia - Aula Magna Pietro Manodori

Workshop

Arena Creativity Contest. Match d’improvvisazione grafica

In giuria Andrzej Dragan

In collaborazione con InSide, Università di Modena e Reggio Emilia

Ore 19

Piazza Casotti

Spettacoli

Esperienze extracorporee

Bochum Welt (Rephlex) live set

In collaborazione con Maffia ARCI

Ore 19

Piazza Fontanesi

Spettacoli

Live Zone

Concerto aperitivo Bonito’s Wave

In collaborazione con 8 Ball Agency

ore 20

Teatro Zavattini – Cavallerizza

Spettacoli

Body Double. Ritratti e autoritratti in video di fotografi contemporanei. Rassegna di

documentari e film d’artista: Nan Goldin, Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman e JoelPeter

Witkin. Interviene il regista Jean-Pierre Krief. A cura di Daniele Del Pozzo, Nicola

Dusi, Ufficio Cinema Comune di Reggio Emilia

In collaborazione con Gender Bender Festival, Università di Modena e Reggio Emilia

Ore 21

Piazza San Prospero - Piazza Casotti - Piazza Prampolini – Piazza Del Monte – Piazza Martiri del

7 luglio - Spazio Gerra

Spettacoli

Photo Show. Immagini e musica dalle capitali d’Europa

Proiezioni: Luigi Salvioli artist representatives (Italia), Contact Press Images (New

York/Parigi), Grazia Neri (Italia), Edizioni Trolley (Inghilterra), Nophoto (Spagna), Rapho

(Francia). A cura di Laura Serani

Live music: Vladimir Denissenkov (Ucraina), Sepiasonic (Germania), Tri O´Trang

featuring Helge Lien (Norvegia)

Incontri: Corpi di moda con interventi di Benedetta Barzini giornalista e docente di

sociologia del costume, Andrzej Dragan, fisico quantistico e fotografo, FAM (Francesca

Alfano Miglietti) curatrice e teorico dell’arte, Luigi Salvioli agente di fotografi e presidente

Associazione Oltre la Moda, Polina Serbolina modella, Laura Serani curatrice e commissarie

Mois de la Photo Parigi 2008. Conduce Pierluigi Senatore.

Dalle 19 Fotografia Fuoriluogo. Happy Hour fotografico nei locali di Corso Garibaldi.

Tecnologie Pro Music

Domenica 4 maggio

Ore 10

Piazza Martiri del 7 luglio

Conferenze

Anima e corpo: quale relazione?

Interviene Vito Mancuso

Conduce Massimiliano Panarari

Ore 10

Chiostri di San Domenico

Letture portfolio

Portfolio Fotografia Europea 2008

Lettori Giovanna Calvenzi photo editor, Mario Cresci fotografo e docente, Gigliola Foschi

curatrice e giornalista, Vaclav Macek direttore Mese della Fotografia di Bratislava, Martino

Marangoni Fondazione Studio Marangoni, Paola Riccardi agenzia Grazia Neri, Laura Serani

curatrice e commissarie Mois de la Photo Parigi 2008. Partecipazione gratuita su prenotazione

(40 posti disponibili) tel. +39 0522-456249

Ore 11.30

Piazza Martiri del 7 luglio

Conferenze

Atlante italiano ‘007: rischio paesaggio. Ritratto dell’Italia che cambia

Intervengono Andrea Botto, Margherita Guccione, William Guerrieri, Roberta Valtorta

Conduce Sandro Iovine

Ore 16

Piazza Martiri del 7 luglio

Lezioni magistrali

The Mind of Touch

Lezione di Derrick De Kerckhove

Conduce Armando Massarenti

Ore 18

Piazza Casotti

Letture e performance

Madre con cuscino

Reading di Vitaliano Trevisan. Proiezione fotografie collezione Enrico Rossi Mitrovich.

Conduce Alberto Bertoni

Ore 19

Piazza Casotti

Spettacoli

Esperienze extracorporee

Niconote - DJ set

In collaborazione con Maffia ARCI

Ore 19

Piazza Fontanesi

Spettacoli

Live Zone

Concerto aperitivo Big Luxury Tobacco Lounge

In collaborazione con 8 Ball Agency

Ore 21

Piazza Prampolini

Spettacoli

Tricarico in concerto

In collaborazione con ARCI Spettacoli Reggio Emilia

Sabato 10 maggio – Special Event

ore 18

Fonderia

Sublime un progetto multimediale di Michael Nyman

Inaugurazione con Michael Nyman

Promosso da Fondazione Nazionale della Danza, Solares Fondazione delle Arti,

Volumina

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· Gli eventi della settimana inaugurale sono ad ingresso libero.

· Gli incontri in lingua straniera prevedono la traduzione consecutiva in italiano.

· Sedi in caso di maltempo

L’evento di inaugurazione e tutti gli appuntamenti previsti allo Spazio Gerra e in Piazza

Martiri del 7 luglio, si terranno presso il Teatro Zavattini – Cavallerizza.

Gli spettacoli: Gotan Project, venerdì 2 maggio, ore 21, si terrà presso Galleria Isolato

San Rocco; Body Double, sabato 3 maggio, ore 20, si terrà presso il Cinema Rosebud;

Photo Show, sabato 3 maggio, ore 21, si terrà presso il Teatro Ariosto, Teatro Zavattini

- Cavallerizza, Galleria Isolato San Rocco; Tricarico in concerto, domenica 4 maggio, ore 21, si terrà presso il Teatro Ariosto.

Gli altri appuntamenti sono confermati nelle sedi previste programma.

· Fotografia Europea si riserva la facoltà di modificare il presente programma per cause di

forza maggiore. Ogni variazione di programma, di sede e di orario verrà comunicata

tempestivamente attraverso il sito web www.fotografiaeuropea.it e i punti informativi.