Lo Spazio Gerra è uno spazio creativo della città di Reggio Emilia (7.120 presenze sono state registrate nei primi due giorni di apertura del Centro per la fotografia e l’immagine contemporanea nei primi giorni di Maggio 2008).
(il video dell'inaugurazione dello Spazio Gerra)
L’edificio crea nuove connessioni e percorsi di attraversamento della città. E’ un luogo della cultura aperto al confronto tra le arti e la vita. Il nuovo edificio, aperto dalle 12 alle 23 con ingresso gratuito, è già integrato a pieno nella città, per la quale è stato pensatocome luogo di incontro, di esposizioni, scambio fra artisti e centro di elaborazione di modelli culturali. Una struttura innovativa anche sul piano architettonico e urbanistico: si presenta come un diaframma trasparente, che si lascia attraversare dallo sguardo, grazie a un sistema di vetrate in grado di creare connessioni visive fra interno ed esterno. E’ stato ideato così per riconnettere e riaprire spazi urbani pubblici fra loro diversi e non comunicanti, fino a ieritagliati fuori da cortine murarie, nel cuore storico di Reggio. Un esempio è il giardino fiorito sul retro del centro Gerra, incastonato fra i teatro Cavallerizza e Ariosto: ora anche questo luogo sarà più vissuto come un altro nuovo ambiente restituito alla città. “Lo Spazio Gerra – ha detto il sindaco Graziano Delrio – è di grande bellezza, simbolico della cura che l’Amministrazione porta verso la nostra città e dell’idea di città che ci ha accompagnato in questi anni. L’immobile è stato donato da Anna Maria Ternelli Gerra, che veramente molto sta facendo per Reggio Emilia, in memoria di un artista che la città ricorda con affetto, il pittore Marco Gerra. Questa è una creatura molto attesa, un luogo molto pensato ed elaborato sia nell’architettura, sia nel rapporto con la città attorno. E’ segno tangibile dell’estensione dell’effetto città, inserendosi nella ristrutturazione urbanistica della zona nord del centro tra i teatri, i musei, il percorso delle piazze, i viali diconnessione recuperati, i giardini pubblici e il giardino fiorito tra il Gerra e la Cavallerizza”. “Uno Spazio – ha proseguito il sindaco – trasparente e attraversabile, sicuro e bello. Non è un deposito di opere ma una piattaforma di pensiero, di scambi e di relazioni culturali. Unluogo d’incontro: per questo c’è una foresteria-atelier che può ospitare artisti, per scambiare idee e pensieri diversi, perché solo così possiamo crescere come comunità e come persone. Un pensiero nato nell’Amministrazione, da più sensibilità e più menti, con generosità e amore per la città, con il contributo di tanti: il dirigente della Città storica, architettoMassimo Magnani, le riflessioni con l’architetto Gianfranco Varini. Un pensiero che hapreso corpo nel progetto dell’architetto Christian Gasparini”.Anche la mano e la professionalità dei giovani progettisti, a cui spesso l’Amministrazione comunale si rivolge (ad esempio per la riqualificazione degli spazi pubblici nelle Ville) hacontribuito alla creazione dello Spazio Gerra. Grazie quindi ad Alessandro Ardenti e Cristiana Campani.
Alla realizzazione dell’opera hanno lavorato inoltre il dirigente dei Lavori pubblici ingegner Alfredo Di Silvestro, gli ingegneri Lorenzo Serri e Paolo Guidetti; i tecnici Filippo Franceschini, Luciano Canei e Daniele Uva. “E’ uno dei progetti culturali più ambizioni, perseguiti e realizzati dal Comune di Reggio negli ultimi anni – spiega l’assessore alla Città storica, Mimmo Spadoni – Estendere l’effetto città e riconnetterne gli spazi, riqualificando un vecchio immobile e offrendo, nello stesso tempo, l’opportunità di fruire di un nuovo spazio, quasi una nuova dimensione per la cultura e le relazioni, sono i risultati ottenuti con questo intervento. L’edificio stesso si configura come percorso, che crea connessione urbana, ma anche come spazio pubblico pensato come il salotto di casa. Lo Spazio Gerra è uno snodo fisico e relazionale, si inserisce a pieno titolo fra gli interventi di ristrutturazione urbanistica della zona nord della città storica, grazie ai quali assumono un nuovo volto e divengono rinnovati luoghi di incontro le piazze, il viale Allegri e la sede universitaria dell’antico foro Boario. E’ un percorso architettonico come pochi in Italia, un ‘corto circuito’ nel tessuto culturale e storico-artistico più radicato e profondo della città”. Descrizione dell’edificio - La veranda, area aperta del ristorante a piano terra, diventa elemento di mediazione fra piazza ed edificio e la sua copertura trasparente l’ingresso coperto. - All’interno, a piano terra, l’atrio caratterizzato da un grande videowall (in collaborazione con il progetto sperimentale BluTu) con possibilità di interazione da parte degli utenti. Vi è una sala di incontro e informazione affidata a display multimediali. - Al primo piano una sala polivalente per conferenze, proiezioni, esposizioni e terrazzatrasformabile in caffetteria all’aperto. È previsto inoltre al primo piano uno spazio perospitare giovani artisti che lavoreranno in città e che creeranno così occasioni di scambio e confronto con la città. - Al secondo piano spazi espositivi temporanei con laboratorio multimediale. Qui trova spazio anche la sala di documentazione sul progetto Fotografia Europea, con possibilità di consultazione degli archivi delle edizioni passate e messa a disposizione del patrimonio artistico che negli anni è entrato a far parte delle collezioni comunali. - Al terzo piano ulteriori aree espositive temporanee e uffici. Lo Spazio Gerra si estende su una superficie di 500 metri quadrati. Le funzioni – Un nuovo luogo per la cultura e le relazioni Così come l'innovativa forma architettonica dell’edificio ridefinisce l’identità del luogo, creando nuovi percorsi di attraversamento della città storica, così il progetto culturale, che ne ha accompagnato la definizione, intende farne un luogo della cultura cittadina aperto al confronto tra le arti e la vita, spazio per incontri e consuetudini, ma anche laboratorio diidee e progettualità. Fondamentale la dimensione internazionale, che lo rende luogo vocato ad accogliere esperienze e progetti di altri Paesi, attraverso rapporti diretti con artisti e operatori di cultura. Lo Spazio Gerra diventa per la città icona privilegiata dei suoi progetti legati alla cultura della contemporaneità come appunto FotografiaEuropea, ma anche Invito a… e più in generale della linea progettuale che sostiene gli interventi di riqualificazione della città storica e del territorio circostante. Inserito nel sistema museale cittadino, Spazio Gerra accompagnerà i dibattiti e i confronti intorno al progetto di restauro e nuovo allestimento di palazzo San Francesco e opererà in stretta connessione con Officina delle arti, luogo di produzione delle arti del Comune di Reggio Emilia.Spazio Gerra si porrà anche come luogo di incontro per i giovani. Saranno individuate proposte di coinvolgimento e partecipazione con il mondo della scuola. La possibilità di utilizzo del wireless e l’interazione con le strutture tecnologiche presenti all’interno della struttura, creano già ulteriori occasioni di incontro.
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