Berenice |
di Ida Bini
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Nel sud dell’Egitto, a 90 chilometri dal Sahara sudanese, Berenice è
l’ultimo angolo vergine del mar Rosso, un’esotica località tra alte dune
e una barriera corallina ancora intatta: sorprendente, bellissima e,
quest’estate, anche possibile, soprattutto da quando il ministero degli
Esteri ha dato il via libera alle partenze per la costa più famosa del
Paese. La Farnesina consiglia ai viaggiatori italiani di soggiornare nei
resort turistici, che a Berenice sono appena cinque, stellati e
incantevoli, per garantire un’accoglienza tranquilla e sicura. Ma ci
sono anche ville di lusso e semplici ecolodge in mezzo alla natura.
Dall’Italia si vola per tre ore fino a Marsa Alam e da qui si
raggiunge Berenice, viaggiando per 160 chilometri in direzione sud tra
montagne sabbiose e una costa abbagliante. Berenice sorge tra la riserva
naturale di Wadi Gimal, una distesa di canyon e rocce colorate con
gazzelle e dromedari che vivono allo stato brado, e le montagne
desertiche del Gebel Elma: ovunque si scorgono magnifici paesaggi
esotici, rimasti pressoché intatti, perfetti per chi vuole trascorrere
una vacanza in totale relax tra sabbia fine e acque cristalline. E’ un
altro Egitto, senza insistenti venditori di tappeti e privo di
discoteche, casinò e alberghi mastodontici.
Nell’antichità Berenice, fondata nel 275 a.C. da Tolomeo II Filadelfo
e intitolata alla madre, era un punto di passaggio per il commercio di
oro e avorio africani, spediti attraverso la via Hadriana fino ad
Antinoopolis e, da qui, verso il centro dell’impero romano. Oggi
conserva altri tesori, per lo più naturali: una barriera corallina
intatta e una costa disabitata dove si susseguono baie incontaminate e
spiagge mozzafiato, punteggiate da centri subacquei ben attrezzati e da
pochissimi resort e ville. Considerato l’ultimo tratto di costa ancora
vergine, Berenice è un trionfo di coralli variopinti, tartarughe,
delfini, pesci pagliaccio e barracuda: un paradiso per chi si immerge.
Vicino a Ras Banas, il porto dell’antica Berenice, la costa è perfetta
anche per chi nuota con pinne, maschera e boccaglio, così come la baia
di Lahami, in mezzo alle dune.
I forti e costanti venti permettono agli sportivi di praticare kite e
wind surf, davanti a spiagge paradisiache. Gli amanti della natura
hanno solo l’imbarazzo della scelta: dai resort di Berenice si
organizzano interessanti safari in jeep verso il deserto orientale tra
dune, boschi di acacia e accampamenti fino ai villaggi dei beduini, dove
si assaggia un profumato tè allo zenzero o si scopre come funziona un
mercato di cammelli. Dal porto di Berenice si possono fare numerose
escursioni anche via mare: in due ore e mezzo si arriva al Dolphin Reef
di Sataya, dove è possibile nuotare i mezzo ai delfini; oppure in appena
mezz’ora di navigazione si raggiungono le isole Hamata, dove la sabbia è
bianchissima e l’acqua è di un incantevole color turchese. Un’altra
escursione vicina è a Sharm El Luli, la baia delle perle, che regala
sabbia bianca e un fondale pieno di coralli e pesci colorati, da
ammirare anche stando sdraiati a riva, a prendere il sole.
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