TEL AVIV / GERUSALEMME - La Cucina italiana approda in Israele, dove il mercato è in costante aumento, e nei Territori Palestinesi, dove sono in programma corsi per chef locali.
La presenza del nostro settore agroalimentare in Israele è tra le più considerevoli, con un export di 159 milioni di euro e un incremento del 13,1% nel 2018.
Per la IV edizione, dal 17 al 23 novembre, della 'Settimana della cucina italiana in Israele' - nell'ambito di quella mondiale ad iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la promozione dell'enogastronomia italiana d'eccellenza - assume un particolare rilievo. Incentrata su "Educazione Alimentare: Cultura del gusto", è articolata in un fitto calendario di eventi coordinati dall'Ambasciata e realizzati dall'Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, dall'Agenzia italiana per il Commercio estero (Ice), dall'Enit, dalla Camera di Commercio e Industria Israele-Italia e dall'Accademia Italiana della Cucina con le principali istituzioni culinarie israeliane.
Durante la settimana, il programma prevede con lezioni di cucina e cene in ristoranti italiani. Ma anche il 'vero espresso italiano', gli aperitivi e i cocktail nazionali potranno essere gustati in numerosi locali di Tel Aviv. Insieme a loro piatti regionali toscani, laziali, campani e siciliani saranno serviti nei ristoranti Pasta Mia, Ernesto, Caffè Napoli e Sahki & Sahki. Sul fronte culturale, a Tel Aviv e a Gerusalemme sarà in programma il film "Finché c'è prosecco c'è speranza", di Antonio Padovan, preceduto da una degustazione, per celebrare l'iscrizione delle 'Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene' nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco. "Insieme ai nostri partner, offriremo agli israeliani, durante tutta la settimana, il meglio della creatività e della capacità di innovazione dei nostri chef, valorizzando - ha detto l'ambasciatore italiano Gianluigi Benedetti - la Dieta Mediterranea quale stile di vita sano e modello di alimentazione equilibrato alla portata di tutti".
Quanto ai Territori palestinesi, il Consolato Generale a Gerusalemme organizza una serie di "eventi volti a promuovere la cultura del gusto e la sana alimentazione, perfettamente rappresentata dalla Dieta Mediterranea, patrimonio dell'umanità". Nel corso della Settimana, che beneficia della sponsorizzazione tecnica della storica azienda italiana di macchine per la pasta Bottene e dell'azienda palestinese produttrice di caffè unicamente con macchinari italiani Abu Rasheed, sono previste - fa sapere il Consolato - degustazioni a Gerusalemme, Nablus, Ramallah e Betlemme, realizzate da noti Chef italiani.
Grazie alla collaborazione con l'Ufficio Ice di Amman, l'Istituto del Turismo dell'Università di Betlemme, l'Arab Women Union Society, la Società Dante Alighieri comitato di Ramallah e Betlemme e il Centro pastorale Melkita di Ramallah, saranno realizzati "corsi dedicati a oltre 100 chef locali per insegnare loro i fondamenti della cultura del gusto e le tecniche di produzione delle paste tradizionali italiane fatte in casa, la loro origine regionale e l'influenza subita ed esercitata sul mondo arabo". "La Settimana della Cucina - ha osservato il Console Generale d'Italia a Gerusalemme, Fabio Sokolowicz - è efficace mezzo di promozione della cultura italiana e di avvicinamento tra tradizioni diverse ma dalle comuni radici mediterranee.
© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati
La presenza del nostro settore agroalimentare in Israele è tra le più considerevoli, con un export di 159 milioni di euro e un incremento del 13,1% nel 2018.
Per la IV edizione, dal 17 al 23 novembre, della 'Settimana della cucina italiana in Israele' - nell'ambito di quella mondiale ad iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la promozione dell'enogastronomia italiana d'eccellenza - assume un particolare rilievo. Incentrata su "Educazione Alimentare: Cultura del gusto", è articolata in un fitto calendario di eventi coordinati dall'Ambasciata e realizzati dall'Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, dall'Agenzia italiana per il Commercio estero (Ice), dall'Enit, dalla Camera di Commercio e Industria Israele-Italia e dall'Accademia Italiana della Cucina con le principali istituzioni culinarie israeliane.
Durante la settimana, il programma prevede con lezioni di cucina e cene in ristoranti italiani. Ma anche il 'vero espresso italiano', gli aperitivi e i cocktail nazionali potranno essere gustati in numerosi locali di Tel Aviv. Insieme a loro piatti regionali toscani, laziali, campani e siciliani saranno serviti nei ristoranti Pasta Mia, Ernesto, Caffè Napoli e Sahki & Sahki. Sul fronte culturale, a Tel Aviv e a Gerusalemme sarà in programma il film "Finché c'è prosecco c'è speranza", di Antonio Padovan, preceduto da una degustazione, per celebrare l'iscrizione delle 'Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene' nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco. "Insieme ai nostri partner, offriremo agli israeliani, durante tutta la settimana, il meglio della creatività e della capacità di innovazione dei nostri chef, valorizzando - ha detto l'ambasciatore italiano Gianluigi Benedetti - la Dieta Mediterranea quale stile di vita sano e modello di alimentazione equilibrato alla portata di tutti".
Quanto ai Territori palestinesi, il Consolato Generale a Gerusalemme organizza una serie di "eventi volti a promuovere la cultura del gusto e la sana alimentazione, perfettamente rappresentata dalla Dieta Mediterranea, patrimonio dell'umanità". Nel corso della Settimana, che beneficia della sponsorizzazione tecnica della storica azienda italiana di macchine per la pasta Bottene e dell'azienda palestinese produttrice di caffè unicamente con macchinari italiani Abu Rasheed, sono previste - fa sapere il Consolato - degustazioni a Gerusalemme, Nablus, Ramallah e Betlemme, realizzate da noti Chef italiani.
Grazie alla collaborazione con l'Ufficio Ice di Amman, l'Istituto del Turismo dell'Università di Betlemme, l'Arab Women Union Society, la Società Dante Alighieri comitato di Ramallah e Betlemme e il Centro pastorale Melkita di Ramallah, saranno realizzati "corsi dedicati a oltre 100 chef locali per insegnare loro i fondamenti della cultura del gusto e le tecniche di produzione delle paste tradizionali italiane fatte in casa, la loro origine regionale e l'influenza subita ed esercitata sul mondo arabo". "La Settimana della Cucina - ha osservato il Console Generale d'Italia a Gerusalemme, Fabio Sokolowicz - è efficace mezzo di promozione della cultura italiana e di avvicinamento tra tradizioni diverse ma dalle comuni radici mediterranee.
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