In uno scenario che vede molteplici alternative di shopping a disposizione dei turisti (e non solo), le vie dei centri città se caratterizzate da un’offerta e un’organizzazione di buon livello, vengono spesso preferite da coloro che decidono di recarsi nel nostro Paese per fare acquisti. Shopping Tourism ha riunito i rappresentanti dei principali “distretti” italiani per capire quali siano i punti di forza, ma anche le problematiche.
Roma e Milano
“La nostra realtà è nata 12 anni fa con l’obiettivo di valorizzare e tutelare l’Area del Tridente e degli esercizi commerciali che vi si trovano. -afferma Maria Letizia Rapetti, presidente dell’Associazione Via del Babuino Roma– Nel corso della nostra attività siamo riusciti a ottenere alcune migliorie nella nostra area come la piantumazione di 60 alberi, l’allargamento dei marciapiedi e un presidio fisso di vigili urbani per combattere l’abusivismo, c’è ancora il grande scoglio della spazzatura, ma ci stiamo impegnando per la risoluzione di questo problema. La zona, inoltre, entro il 2025 si arricchirà di numerose nuove aperture soprattutto per quanto riguarda il comparto dell’hotellerie”.
5Vie Art+Design Milano è il più antico distretto di Milano e da 11 anni è attivo nel capoluogo lombardo. “Il Comune ha cambiato approccio e ha lasciato sempre più margine a una sorta di autorganizzazione che ha agevolato le azioni di attività come le nostra. -afferma il presidente Emanuele Tessarolo- Il nostro obiettivo è mettere insieme piccole realtà per dialogare con le istituzioni. Milano è in una fase molto forte di sviluppo che coinvolge positivamente anche le periferie, purtroppo ci sono ancora alcuni disagi legati al traffico tuttavia il grande traino degli eventi rende vive diverse aree della città tutto l’anno.
Firenze e Venezia
Da 14 anni, invece, a Firenze opera l’Associazione esercizi storici fiorentini che raggruppa le botteghe con oltre mezzo secolo di storia alle spalle. “Tra le nostre nuove iniziative, la formazione del personale alberghiero per promuovere ai clienti la visita nei nostri negozi o laboratori ai quali possono partecipare” dichiara il presidente Gabriele Maselli.
Nel corso dei 32 anni di attività ha avuto la capacità di evolvere e svilupparsi insieme alla città che ultimamente è diventata, suo malgrado, l’emblema dell’overtourism. Si tratta dell’Associazione Piazza San Marco Venezia e ne parla il presidente Claudio Vernier. “La nostra lungimiranza consiste nell’aver avvicinato i turisti allo shopping sì, ma di settori estremamente differenti tra loro. Ad oggi contiamo oltre cento soci, 3500 dipendenti, siamo riconosciuti come associazione no profit impegnata nella tutela della città e riusciamo ad avere continuità nonostante l’avvicendarsi delle diverse amministrazioni che hanno anche preso esempio da alcune nostre iniziative come la formazione di steward per aiutare i turisti in città”.
Il boom di Napoli
Tra i centri dello shopping c’è anche il Distretto Chiaia Napoli. “Nella nostra città il centro storico non coincide con il cuore del commercio, si tratta quindi di un contesto un po’ speciale. -conclude Maura Pane, membro del direttivo- Il dialogo con le istituzioni è in divenire per risolvere ancora alcune questioni legate al decoro urbano che inevitabilmente influiscono sull’offerta. Napoli si sta affermando sempre più come destinazione turistica e non solo come punto di arrivo e di transito verso le isole, ma come vera e propria meta. I dati lo confermano, nel 2023 l’aeroporto di Napoli-Capodichino ha registrato 23 milioni di pax. Attualmente siamo al lavoro su un nuovo portale che raggruppi tutta l’offerta e allo stesso tempo valorizzi i nostri prodotti legati a shopping, cultura, food e ricettività”.
guidaviaggi.it
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