Enit / Buy Wedding in Italy: dai talk show momenti di confronto professionale e preziose informazioni


E’ in costante e interessante crescita il turismo incoming legato ai matrimoni stranieri in Italia. Questo il primo dato emerso dalla tre giorni svoltasi a Bologna, la quinta edizione in tutto del workshop b2b Buy Wedding in Italy, che ha messo di fronte offerta del mercato matrimoniale italiano e domanda dei wedding planner stranieri, ben 25 presenti, che con gli appuntamenti prefissati hanno dato vita a 2.200 incontri.

Interessante al punto che Enit, oltre ad avere ospitato la presentazione dell’evento a Roma e avere aiutato l’organizzazione curata da Valerio Schoenfeld a invitare buyer consolidati e affidabili, è stata presente nella seconda giornata di lavori, con il consigliere Sandro Pappalardo, testimoniando l’interesse per un segmento molto importante del settore turistico.

Secondo i dati del report dell’osservatorio Destination wedding tourism, il fatturato complessivo del settore si attesterà sui 486 milioni 854 mila euro, con il maggior assorbimento dei matrimoni soprattutto in tre territori: in primis la Toscana con il 25,6% del mercato, seguita dalla Campania (15,3%) e dalla Lombardia, con un market share pari al 14,3%. Queste tre regioni conquistano da sole oltre la metà del tutto: ben il 55,2%.

Un aspetto interessante del workshop ha riguardato le conferenze, coordinate da Bianca Trusiani, presidente del comitato tecnico Buy Wedding, che hanno toccato tematiche importanti e diverse. Novità di questa edizione, soprattutto per la caratura dei partecipanti, i talk show, moderati dal nostro collega, Massimo Terracina: il primo era dedicato al destination wedding quale leva per lo sviluppo di una destinazione e al contempo tutte le caratteristiche del territorio come gli usi, i costumi e l’enogastronomia rientrano nel destination wedding stesso, che ha visto la partecipazione, oltre che del consigliere di amministrazione Enit, Sandro Pappalardo, che ha fornito dei dati riguardo ai viaggiatori stranieri che si recano in Italia per i viaggi di nozze, Carmen Bizzarri, docente Università europea di Roma e Stefano Crugnola, agente di viaggio e componente del comitato permanente di promozione del turismo in Italia.

Un altro interessante e difficile argomento (per l’importanza e la complessità della cosa) è stato quello dedicato al “Professional challenge: wedding planner doc!”, il cui fulcro è stata la prassi di riferimento analizzata dai vari attori e competitor. Anche qui importanti indicazioni da Olimpia Ponno, ex presidente Mpi, Clara Trama, presidente dell’Associazione italiana wedding planner,Veronica Amati, sinologa e destination wedding planner, Ruggero Lensi, presidente Uni Italia, Franco Fontana, responsabile della certificazione del servizio e della persona, e Stefania Arrigoni, fondatrice di Assowedding. Tutti gli speaker hanno parlato di ciò che stava succedendo con tale prassi sia a livello italiano, sia internazionale. Clara Trama ha promosso e portato avanti questa prassi coadiuvata da Ruggero Lensi. Momento topico e molto seguito da tutti: ci sono stati confronti con altri wedding planner e presidenti di associazione di altre categorie.

travelquotidiano.com

Enit all’Ibtm di Barcellona tra workshop, flash mob e photobooth




Gli spagnoli spendono una fortuna in Italia, ben 1 miliardo e mezzo l’anno con picchi in Lazio, Lombardia, Veneto e Sicilia. E la spesa degli spagnoli non arresta a crescere e anzi aumenta del +15,8% nel 2018 sul 2017. Il Bel Paese è in capo alle loro scelte: all’ottavo posto tra le mete scelte dagli spagnoli nel mondo. E continua l’impennata dei fan spagnoli della penisola con presenze in aumento del 10%. Soprattutto al Sud Italia, tra cui Napoli, dove soggiornano fino a oltre 12 giorni. I visitatori dalla Spagna amano stare comodi e nel 71% dei casi prediligono hotel e villaggi a sistemazioni extralberghiere. In queste strutture ricettive si concentra il 44,2% della loro spesa turistica. Segue l’ospitalità di parenti e amici con una quota parte del 17,6% sul totale.

I dati sono stati resi noti dall’Enit-Agenzia Nazionale del Turismo in vista dell’Ibtm di Barcellona, da domani, martedì 19 a giovedì 21 novembre, in cui l’Ente ha organizzato appuntamenti di networking di confronto, health breakfast per promuovere l’enogastronomia italiana, photobooth per immersioni nelle atmosfere italiane e un flash mob in stile veneziano al The Imperial Barcellona con ambientazioni di corte in occasione del workshop indetto dall’Agenzia Nazionale del Turismo che farà incontrare 50 aziende italiane con oltre 200 buyers spagnoli per una full immersion nel mood italiano.

travelnonstop.com

Settimana della Cucina italiana, via! 50 eventi firmati Enit in 28 sedi


L'Agenzia nazionale del turismo si è mossa per questa manifestazione, ed è pronta a sfoderare oltre 50 iniziative nelle 28 sedi che ha nel mondo. Questo per promuovere la bontà e la cultura del cibo italiano, esportando allo stesso tempo il Made in Italy a tavola: da cene con chef stellati a degustazioni di vino fino ad esperienze sensoriali.
Inizia a tutti gli effetti la quarta edizione della Settimana della Cucina italiana nel mondo, da oggi, 18 novembre, fino al 24. Tanti gli enti e i cuochi coinvolti, tantissime le attività. Ovviamente Enit - l'Agenzia nazionale del turismo non poteva che giocare un ruolo di prim'ordine in questa manifestazione sparsa un po' per tutto il mondo. Lo fa prendendo la Penisola e servendola sotto una cloche d'argento: una volta scoperchiata si scoprono oltre 50 iniziative organizzate dalle 28 sedi dell'Agenzia italiana del Turismo.

L'Agenzia nazionale del Turismo ha organizzato 50 iniziative per la Settimana della Cucina italiana nel mondo (La Settimana della Cucina italiana comincia oggi! 50 eventi per Enit)

Il progetto, ideato e coordinato dalla Farnesina, coinvolge Mise, Mipaaf, Miur, Mibact, enti, associazioni e istituzioni, tutti attenti a promuovere l'Italia a livello globale. Enit, dal canto suo, ci tiene a diffondere la bontà e la cultura del cibo, esportando così il Made in Italy a tavola, nutrendo l'immagine della Penisola nei mercati internazionali. La vacanza enogastronomica, infatti, registra il più alto tasso di crescita rispetto alle altre tipologie di vacanza nel Belpaese. 

Il ciclo di eventi a tema ideati da Enit crea una rete di salvaguardia dei prodotti Dop e Doc italiani e consente la valorizzazione delle eccellenze del territorio, in una sinergia che coinvolge l'industria culturale italiana. Chef stellati e orchestre sinfoniche, mostre fotografiche, masterclass sui prodotti tipici regionali, degustazione di vini, blind tasting ed esperienze sensoriali, nonché campagne come "Taste of Leonardo", in occasione dei 500 anni dalla morte del genio italiano. 

Per l’occasione, l’agenzia ha predisposto un nuovo progetto di digital marketing secondo un approccio glocal con attività social-digital coordinate dalla sede centrale e implementate localmente dalle sedi estere. La campagna sulla Settimana della Cucina italiana nel mondo è dunque declinata localmente sia dal punto di vista linguistico-culturale che di selezione dei mezzi e degli strumenti più idonei e maggiormente performanti. 
«Solo in team si riesce a tinteggiare il mondo di italianità - dichiara il presidente Enit Giorgio Palmucci - Eventi come questi giovano all’immagine della Penisola e al turismo. L’identità radicata dei nostri prodotti gastronomici è simbolo di cultura e valorizza anche la dimensione economico-sociale. L’Italia è un modello da tutti i punti di vista ma la cucina è l’esempio più significativo dello stile di vita italiano e mette tutti d’accordo». 

Un mercato fiorente che muove ben 117 euro al giorno pro capite. «I turisti stranieri - commenta il direttore esecutivo dell’Agenzia nazionale del turismo Giovanni Bastianelli - hanno speso nel Belpaese circa il 36% in più nel 2018, il più alto tasso di crescita rispetto alle altre tipologie di vacanza e i percorsi enogastronomici, in generale, vengono associati a tutti i pacchetti venduti sia dagli operatori europei che da quelli oltreoceano. Le vendite da parte degli operatori esteri dell’organizzazione intermediata dei viaggi, sia tradizionale che online, infatti indicano un trend di ulteriore crescita del prodotto enogastronomico in Italia. Gli aumenti rilevati dai tour operatori variano dal +5% al +10% sul medesimo periodo del 2018».
italiaatavola.net

Il Magico Paese di Natale di Govone presenta Family Travel Workshop, un incontro fra operatori del settore turistico per scoprire il Natale a misura di famiglia in Piemonte

magico paese natale govone

Quattro giornate di full immersion nel cuore del Roero, fra l’esperienza incantata di Govone, il borgo cuneese che si trasforma ne Il Magico Paese di Natale, e itinerari dedicati ad arte, cultura, enogastronomia nonché attività formato famiglia a contatto con la natura.
È la Borsa del Turismo Family Travel Workshop, rivolta a Tour Operator italiani e internazionali e pensata per valorizzare il territorio piemontese e la sua offerta turistica, grazie all’incontro con gli operatori locali impegnati nell’ospitalità, nei servizi e nell’organizzazione di eventi. Patrocinano l’evento ENIT e Regione Piemonte, lo sostengono l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, il Comune di Govone, Priocca e Guarene, la Fondazione CRC e molti privati come il Casta Hotel, ABC Group e la Bus Company.
Sono 30 i Buyer selezionati, provenienti da Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia, Regno Unito e da alcune regioni italiane come Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana e Veneto: prevalentemente interessati alle tematiche che riguardano la vacanza in famiglia, con un particolare focus sul turismo slow e sul mondo rurale, sono protagonisti di un viaggio educativo ideato per conoscere da vicino il Piemonte e le numerose opportunità offerte dal territorio. In programma ci sono percorsi dedicati all’arte e alla cultura, esperienze culinarie, attività outdoor che coinvolgono sia adulti che bambini, nel segno di un turismo lento e autentico, oltre alla possibilità di assaporare in prima persona l’atmosfera magica di Govone.
Proprio nel weekend 16-17 novembre è stat inaugurata la 13^ edizione de Il Magico Paese di Natale, un evento dedicato proprio alle famiglie, fra tradizione e fantasia. Un’occasione ideale per calarsi nel panorama UNESCO delle colline vitivinicole Langhe – Roero e Monferrato, dove un intero borgo indossa l’abito natalizio, ospitando il Mercatino di Natale più grande d’Italia, con ben 117 espositori selezionati provenienti da tutta Italia, e una originalissima Casa di Babbo Natale allestita all’interno del Castello di Govone, ex residenza sabauda inserita nelle liste UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
Momento clou di questo appuntamento B2B è il Workshop in programma oggi, lunedì 18 novembre, a Priocca (CN) nella sede di Mondodelvino SpA, dove i buyer partecipanti a Family Travel Workshop e gli operatori turistici piemontesi possono confrontarsi sulle dinamiche di domanda e offerta, per trovare nuove opportunità di investimento e sviluppo turistico. Un vero e proprio business-to-business che coinvolge da un lato gli specialisti nella creazione e vendita di pacchetti turistici, dall’altro operatori incoming, consorzi, club di prodotto e strutture destinate all’ospitalità, con l’obiettivo finale di sviluppare un’offerta integrata con le risorse del territorio e dedicata in particolare al target delle famiglie. Uno scambio di spunti e suggerimenti, proposte di vacanza, itinerari tematici ed esperienze da condividere anche con i più piccoli componenti della famiglia. Nella seconda giornata di Workshop, un importante forum di approfondimento porta l’attenzione sulle tendenze che riguardano la domanda turistica di chi viaggia in famiglia, mettendo in discussione gusti e desideri, ma anche esigenze e servizi ad hoc.
atnews.it

Giornata degli alberi, in città preziose presenze contro CO2

Si celebra giovedì prossimo, 21 novembre, la Giornata nazionale degli alberi, istituita dal ministero dell'Ambiente con la Legge 10 del 2013 "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani", con l'obiettivo di promuovere la tutela dell'ambiente, la riduzione dell'inquinamento e la valorizzazione degli alberi in città. La legge ha istituito presso il ministero un Comitato per lo sviluppo del verde pubblico che si avvale del supporto tecnico di Ispra (l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). 

Quest'anno, gli Stati Generali del Verde Pubblico, giunti alla quinta edizione, sono organizzati dal ministero in collaborazione con sei città (Torino, Roma, Bologna, Milano, Lecce, Venezia e Napoli) e si svolgeranno dal 20 al 22 novembre. Ogni evento nell'ambito delle due giornate, si legge sul sito dell'Ispra, tratta un aspetto legato a "infrastrutture verdi e foreste urbane" e rappresenta "un momento di confronto tra mondo tecnico e istituzionale, per convergere verso una maggiore integrazione del verde nella pianificazione urbanistica territoriale e verso soluzioni nature-based per città più resilienti". 

Alle iniziative istituzionali, si affiancano quelle di alcune associazioni, come la Festa dell'albero organizzata da Legambiente che invita a portare "verde e bellezza nelle città piantando nuovi alberi", nei giardini delle scuole, nei parchi pubblici, nelle aree abbandonate al degrado. 

E in questa ottica Milano sarà potente apripista: da novembre a marzo arriveranno oltre 20mila nuovi alberi e la prossima settimana, solo in cinque giorni, ne verranno piantati in città oltre 1000. Il piano piantumazioni ha l'obiettivo di piantare a Milano e Città Metropolitana tre milioni di nuovi alberi entro il 2030. (ANSA).


Manifesto per comuni, città tecnologiche e a servizio persone

(ANSA) - ROMA, 18 NOV - "Una nuova città al servizio delle persone: tecnologica, resiliente, inclusiva": Municipia Spa disegna i centri urbani del futuro passando dalla Smart City all'Augmented City e mettendo al centro le persone. Un nuovo paradigma che trova concretezza nell'omonimo Manifesto che sarà presentato dalla società del Gruppo Engineering in occasione dell'Assemblea annuale Anci, in programma ad Arezzo da domani al 21 novembre. Un documento che invita alla riflessione e all'azione sindaci, associazioni di categoria, mondo accademico, cittadini di ogni età. 

"Le città hanno sempre più un ruolo di primo piano, sia dal punto di vista economico, per le opportunità di occupazione e sviluppo di nuove filiere, che sociale, con la necessità di ricreare e mantenere vive le comunità - afferma il Presidente di Municipia, Stefano De Capitani - L'adozione di strumenti innovativi però da sola non basta, perché la tecnologia non è il fine ma il mezzo; funziona dove ci sono una visione d'insieme e un quadro strategico di evoluzione che partono dall'ascolto delle esigenze delle persone, trasformando i problemi legati alla gestione dei servizi in opportunità". 

Il Manifesto fa un'analisi dei bisogni attuali con i quali i decisori della Pubblica Amministrazione locale devono fare i conti: spopolamento di alcune aree interne, aumento del consumo di energia e acqua, incremento della produzione di rifiuti, inquinamento atmosferico causato dai mezzi di trasporto pubblico, privato e ad uso commerciale, crescita di assistenza sanitaria e sociale, domanda diffusa per una maggior sicurezza. 

"È necessaria una città dove viene 'aumentato' il modo di utilizzare il tempo e lo spazio - conclude De Capitani - e sia garantito a tutti il diritto di vivere la città, aumentandone i servizi anche grazie all'uso intelligente della tecnologia e di nuovi strumenti finanziari. Dobbiamo essere consapevoli che le città non si distinguono più per aree geografiche diverse o per il colore del partito di chi le amministra, ma tra quelle che decidono di affrontare il cambiamento e quelle che invece lo rinviano". I punti chiave del manifesto: sostenibilità finanziaria e ambientale, sicurezza, mobilità, welfare e interattività.

A Milano, Trieste e Roma le migliori pasticcerie 2019

Premi speciali al "Pasticcere Emergente": Marco Battaglia e Lavinia Franco di Marlà Milano. Novità dell'Anno: Harry's Pasticceria a Trieste, mentre il re della "Miglior Pasticceria Salata" è Bompiani a Roma. 

Questa la 'crema' delle pasticcerie italiane secondo il Gambero Rosso. 

In generale, la classifica delle Tre Torte (i locali che raggiungono un punteggio superiore ai 90) regala conferme, con 23 locali. Tanti gli indirizzi da non perdere nella geografia delle migliori pasticcerie d'Italia delineata dal Gambero Rosso in occasione della presentazione della settima edizione della guida "Pasticceri & Pasticcerie 2020". 

Per i curatori della guida ''l'alta pasticceria allarga sempre più i suoi orizzonti con restyling dei locali che puntano alla valorizzazione dei prodotti e un'attenzione sempre maggiore da parte dell'hotellerie di lusso. Gli hotel con pasticcerie sono infatti il trend del momento: boutique in cui si punta ad una proposta d'eccellenza che seleziona le migliori materie prime da tutto il mondo, senza però dimenticare il territorio''. 

A guidare il treno delle eccellenze è la regione Lombardia con 6 insegne, seguono la Campania con 5, poi Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Sicilia con 2, infine Toscana e Trentino-Alto Adige con 1. 

Mentre si infoltisce il numero delle Migliori Due Torte (i locali che hanno un punteggio da 85 a 89) che passano da 54 a 60. 

Spazio, per il terzo anno, anche ai Migliori Pastry Chef. La pasticceria da ristorazione è un importante e intrigante capitolo dell'universo dolce, e questa appendice raccoglie i più interessanti talenti del settore che, in grandi ristoranti della Penisola, hanno il compito di sublimare con le loro creazioni l'ultimo atto del pasto. "L'appuntamento con la guida Pasticceri&Pasticcerie mette in luce un settore in continua e costante crescita ed evoluzione" ha sottolineato Paolo Cuccia, presidente di Gambero Rosso. "Il Gambero - ha ricordato - è da sempre attento ai maestri impegnati nell'utilizzo e nella trasformazione dei prodotti eccellenti che ne esaltano le qualità e riescono a produrre grandi capolavori, simbolo della creatività culinaria del nostro Paese". (ANSA).

Austria Tirolo Innsbruck mercatini di Natale




“Il Natale muove una bacchetta magica sul mondo, e per questo tutto è più morbido e più bello” – disse Norman Vincent Peale. Ebbene sì, il Natale è alle porte e le principali città di tutto il mondo si stanno preparando ad accoglierlo illuminandosi d’immenso. Come Innsbruck, una dimensione magica di cui ci si innamora perdutamente semplicemente passeggiando per le sue piazze e i vicoli custodi di attrazioni senza tempo come il Tettuccio d’Oro, la Torre civica e il palazzo imperiale Hofburg.

Durante il periodo dell'Avvento però, è in grado di dare il meglio di sé: la Capitale delle Alpi, infatti, il 15 novembre ha iniziato il cambio d'abito per prepararsi ad accogliere ben 7 mercatini e più di un milione di visitatori desiderosi di vederla vestita a festa e prendere parte agli innumerevoli eventi in calendario fino al 6 gennaio 2020 che renderanno più dolce l’attesa del Natale. Come il mercatino sito davanti al Tettuccio d’Oro dove fino al 23 dicembre, tra case medievali e un grande albero vestito a festa, a dominare la scena saranno 70 bancarelle ricche di decorazioni natalizie, oggetti dell’artigianato artistico tirolese, candele e dolci tipici.




Luci protagoniste in quel di Marktplatz dove, fino al 23 dicembre, sarà ospitato il Mercatino preferito dalle famiglie, il posto giusto per un break spensierato tutto da vivere tra il teatro dei burattini, giochi e intrattenimenti vari oltre a 60 bancarelle dove degustare tante specialità gastronomiche. Vale la pena alzare gli occhi al cielo per ammirare, in tutto il suo splendore, il maestoso albero di Natale alto 15 metri e decorato con oltre 170.000 cristalli Swarovski.

Decisamente panoramico il mercatino sito sulla Hungerburg (raggiungibile grazie a un’avveniristica funicolare) dove unire l’utile al dilettevole ovvero curiosare tra le bancarelle site in prossimità delle stazioni dell’impianto Nordkettenbahn e godere della vista mozzafiato offerta sull’intera città di Innsbruck. Il tutto fino al 23 dicembre.
Dal 25 novembre al 6 gennaio 2020, invece, scintillanti alberi di luce e 30 bancarelle daranno un nuovo volto alla Maria Theresien Strasse, la via dello shopping di Innsbruck, offrendo l’opportunità di immergersi nello spirito della festa. Focus sulle specialità regionali al mercatino della Wiltner Platzl che, dal 25 novembre al 21 dicembre, permetterà di ammirare il meglio dell’artigianato locale e assaporare una pregiata gastronomia. Per fare il pieno di tranquillità, niente meglio del mercatino di St. Nikolaus, sito nel quartiere più antico di Innsbruck. In Piazza Hans Brenner, dal 22 novembre al 23 dicembre, tutti potranno degustare biscotti fatti in casa cullati da un piacevole sottofondo musicale.
Quest'anno il Natale porterà in scena una grande novità: il mercatino imperiale del Bergisel dove, tra liquori, marmellate, miele e conserve, prodotti realizzati con lana di Alpaca, oggetti in vetro soffiato etc., dal 22 novembre al 22 dicembre sarà possibile riscoprire le tradizioni del Natale tirolese. Per avere una panoramica generale, vale la pena concedersi un tour a bordo del Christkndlbahn, il tram dei mercatini (in funzione venerdì e sabato) che, dal 30 novembre al 22 dicembre, permetterà a grandi e piccini di ammirare le più belle vie del centro storico illuminate a festa.

fonte: turismo.it

Il Museo di Palazzo Reale a Genova

Museo Palazzo Reale Genova

Palazzo Reale di Genova nasce inizialmente come dimora patrizia della famiglia Balbi che lo costruì tra il 1643 ed il 1650. Il palazzo venne poi ampliato dai Durazzo tra la fine del Seicento e l’inizio del secolo successivo, prima di essere acquistato nel 1824 dai Savoia. L'edificio è uno splendido esempio di complesso architettonico tipico del '600-'700 genovese con all'interno dei grandi saloni di rappresentanza completi di affreschi, stucchi, dipinti, sculture, arredi e suppellettili appartenuti alle famiglie nobili e reali che lo abitarono. Le volte dei salotti e delle gallerie sono affrescate dai più importanti artsti del barocco e del rococò. Attualmente sono esposte nelle sale opere di celebri artisti genovesi del Seicento, ma anche capolavori di Anton Van Dyck, Tintoretto, Guercino, Luca Giordano, Ferdinand Voet e dei Bassano. 

PERCHE' ANDARE

Il percorso espositivo inizia dalla Sala delle Battaglie nel secondo piano nobile contraddistinta da due importanti tele di inizio Settecento con battaglie navali. Segue il Salone del Tempo, che prende il nome dal soggetto dell’affresco della volta raffigurante “La Verità svelata dal Tempo”, di Domenico Parodi. Alle pareti trovano collocazione 23 dipinti ad opera di Bassano, Tintoretto e Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto. Dopo il Salotto della Pace si giunge nella Sala del Veronese chiamata così per la presenza della “Cena di Cristo in casa di Simone il fariseo”, uno dei più famosi capolavori del maestro veneto. Anche se la tela originale è attualmente conservata alla Galleria Sabauda è comunque possibile ammirare una copia seicentesca già presente nel palazzo. La visita raggiunge poi uno degli ambienti più celebri ovvero la Galleria degli Specch, decorato tra gli anni venti e trenta del Settecento. L'ambiente successivo è quello della Galleria della Cappella che conserva un “Cristo alla colonna” di Filippo Parodi. Nella sucessiva Sala del Trono è possibile ammirare tele di Luca Giordano, mentre la Sala delle Udienze conserva il ritratto di Caterina Balbi Durazzo di Van Dyck.

DA NON PERDERE

Ricordiamo infine che nello splendido Appartamento dei Principi Ereditari, visitabile solo il sabato mattina, è possibile incontrare opere di Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto, Vincenzo Camuccini, Luca Cambiaso, Carlo Maratta, Domenico Parodi e i ritratti di casa Savoia.

turismo.it

Firenze, 5 buoni motivi per scoprirla con personaggi famosi

turismo.it

Una città infinita come Firenze offre infinti spunti per un itinerario di visita. Basta semplicemente lasciarsi ispirare dalle preferenze del momento che siano storia, emozioni, arte, spettacolo, gastronomia, moda. Ogni angolo è capace di offrire momenti interessanti per ogni tipo di visitatore. Se poi chi arriva abbia voglia di esulare un po’ dai canonici circuiti turistici presi d’assalto e scoprire luoghi meno conosciuti magari ispirati a personaggi storici di spicco allora vale la pena seguire alcuni consigli. Ecco, quindi, 5 idee di visita a Firenze che svelano diverse curiosità.

MICHELANGELO - CASA BUONARROTI
Nonostante abbia trascorso la maggior parte della sua vita a Roma, Michelangelo si è sempre considerato un fiorentino. Non è un caso che proprio il capoluogo toscano esponga la maggior parte dei suoi capolavori. Esplorare la città in compagnia di Michelangelo significa ripercorrere le tappe della sua carriera artistica e visitare luoghi indissolubilmente legati alla sua memoria. Un affascinante palazzo seicentesco di via Ghibellina 70, poco lontano dalla Basilica di Santa Croce, è oggi Casa Buonarroti, luogo della memoria e della celebrazione del suo genio. Scopri di più su Casa Buonarroti.

GALILEO GALILEI - MUSEO GALILEO
In Piazza dei Giudici, vicino alla Galleria degli Uffizi, sorge un edificio dalle origini piuttosto antiche che all’epoca di Dante era conosciuto come Castello. E’ Palazzo Castellani, dove ha trovato sede il Museo Galileo, già Istituto e Museo di Storia e della Scienza, che conserva una delle raccolte di strumenti scientifici più importanti al mondo, in particolare gli strumenti originali di Galileo Galilei

COSIMO I DE’ MEDICI - PALAZZO VECCHIO 
Nato a Firenze nel giugno del 1519 Cosimo I de’ Medici è stato duca di Firenze e granduca di Toscana. Ricorrendo quindi i 500 anni dalla nascita sono diversi gli eventi a lui dedicati lungo tutto il corso dell’anno, mirati a raccontare, capire e ricordare chi è stato il fautore di una stagione particolarmente florida per Firenze. Ci sono anche dei tour alternativi come i Percorsi Segreti di Palazzo Vecchio. 

CATERINA DE’ MEDICI - OFFICINA PROFUMO FARMACEUTICA
A Firenze, all’epoca di Caterina de’ Medici, i profumi erano regolarmente indossati dalle dame di ricco lignaggio o nobile casato. Quasi tutti i conventi dei maggiori centri urbani d’Italia avevano almeno un frate alchimista che si dedicava alla lavorazione delle erbe e all’estrazione delle loro essenze. Non è un caso, dunque, che i frati domenicani diedero vita ad una farmacia storica che produsse il profumo Acqua della Regina dedicato proprio a Caterina de’ Medici. 

MARINO MARINI - MUSEO MARINO MARINI
Marino Marini è stato un artista, incisore pittore toscano conosciuto soprattutto come scultore. Ha segnato gran parte del secolo scorso e 183 delle sue opere tra sculture, dipinti e disegni sono conservate nella ex chiesa di San Pancrazio che oggi è diventata il Museo Marino Marini.


Cattedrale Santa Maria del Fiore, Firenze