Palazzo Reale di Genova nasce inizialmente come dimora patrizia della famiglia Balbi che lo costruì tra il 1643 ed il 1650. Il palazzo venne poi ampliato dai Durazzo tra la fine del Seicento e l’inizio del secolo successivo, prima di essere acquistato nel 1824 dai Savoia. L'edificio è uno splendido esempio di complesso architettonico tipico del '600-'700 genovese con all'interno dei grandi saloni di rappresentanza completi di affreschi, stucchi, dipinti, sculture, arredi e suppellettili appartenuti alle famiglie nobili e reali che lo abitarono. Le volte dei salotti e delle gallerie sono affrescate dai più importanti artsti del barocco e del rococò. Attualmente sono esposte nelle sale opere di celebri artisti genovesi del Seicento, ma anche capolavori di Anton Van Dyck, Tintoretto, Guercino, Luca Giordano, Ferdinand Voet e dei Bassano.
PERCHE' ANDARE
Il percorso espositivo inizia dalla Sala delle Battaglie nel secondo piano nobile contraddistinta da due importanti tele di inizio Settecento con battaglie navali. Segue il Salone del Tempo, che prende il nome dal soggetto dell’affresco della volta raffigurante “La Verità svelata dal Tempo”, di Domenico Parodi. Alle pareti trovano collocazione 23 dipinti ad opera di Bassano, Tintoretto e Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto. Dopo il Salotto della Pace si giunge nella Sala del Veronese chiamata così per la presenza della “Cena di Cristo in casa di Simone il fariseo”, uno dei più famosi capolavori del maestro veneto. Anche se la tela originale è attualmente conservata alla Galleria Sabauda è comunque possibile ammirare una copia seicentesca già presente nel palazzo. La visita raggiunge poi uno degli ambienti più celebri ovvero la Galleria degli Specch, decorato tra gli anni venti e trenta del Settecento. L'ambiente successivo è quello della Galleria della Cappella che conserva un “Cristo alla colonna” di Filippo Parodi. Nella sucessiva Sala del Trono è possibile ammirare tele di Luca Giordano, mentre la Sala delle Udienze conserva il ritratto di Caterina Balbi Durazzo di Van Dyck.
DA NON PERDERE
Ricordiamo infine che nello splendido Appartamento dei Principi Ereditari, visitabile solo il sabato mattina, è possibile incontrare opere di Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto, Vincenzo Camuccini, Luca Cambiaso, Carlo Maratta, Domenico Parodi e i ritratti di casa Savoia.
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