A Civitanova Alta la colorata utopia di Alain Le Quernec

 A Civitanova Alta la colorata utopia di Alain Le Quernec © ANSA

 Prima mostra italiana, dal 5 al 27 settembre a Civitanova Marche (Macerata), per l'affichiste bretone Alain Le Quernec, uno dei grafici più importanti d'Europa che, negli ultimi cinquant'anni, ha legato la sua opera alla cartellonistica di pubblica utilità. L'inaugurazione, sabato 5 settembre alle 18, nello spazio Multimediale San Francesco in piazza della Libertà a Civitanova Alta, una delle due sedi dell'esposizione (l'altra sarà alla Palazzina Lido Cluana a Civitanova Marche) che conta 100 manifesti storici, disegnati e coloratissimi, in bilico tra impegno sociale e utopia, pop art e comics.

"La sua è una grafica caustica, graffiante, aggressiva, ma leggera ed elegante. Ci parla di cose molto serie e gravi quasi sempre strappandoci un abbozzo di sorriso" spiega Andrea Rauch, curatore della mostra che si tiene nell'ambito di Cartacanta con il concorso di Regione Marche, del Comune di Civitanova Marche e Aiap. L'evento segna il passaggio di testimone tra Cartacanta - questa, la 22/a, sarà l'ultima edizione - e il Magma di Civitanova Alta, primo e unico museo in Italia dedicato alla grafica e al manifesto. Il Museo Archivio della Grafica e del Manifesto inaugurerà il 3 ottobre con una mostra dell'illustratore belga Jean-Michel Folon. Enrico Lattanzi è il direttore del nuovo museo comunale e la gestione degli spazi museali è a cura dell'Associazione Nuova Cartacanta. 

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Da Banksy a Ligabue i 10 big d'autunno da non perdere Da Van Gogh a Tiepolo, sarà stagione di grandi Maestri

 LIGABUE E VITALONI. DARE VOCE ALLA NATURA

Dai Monet e Renoir mai visti fuori Parigi a Van Gogh che racconta Van Gogh. E poi Banksy, Correggio, Chagall, Ligabue.
    Ovviamente i 500anni di Raffaello, ma anche il prestigio politico di Michelangelo. Più una galleria di talenti al femminile che ci faranno, forse, ripensare il Barocco. Sono i 10 "big" dell'autunno, i 10 Maestri assoluti per altrettante mostre da non perdere.
    MONET E GLI IMPRESSIONISTI - Per la prima volta il Marmottan Monet di Parigi, la "casa dei grandi Impressionisti", presta un intero corpus di opere. In arrivo a Palazzo Albergati a Bologna, Monet, ma anche Manet, Renoir, Degas, Corot, Sisley, Caillebotte, Morisot, Boudin, Pissarro e Signac: in tutto 57 capolavori dalle celeberrime Ninfee a "scoperte" come il Ritratto di Berthe Morisot distesa, mai usciti dal Musèe francese (29 agosto - 14 febbraio).
    RAFFAELLO SANZIO - Dopo il successo della mostra alle Scuderie del Quirinale, proseguono le celebrazioni per i 500 anni dalla scomparsa del "divin pittore". A Urbino, la sua città, ultime settimane per Raphael Ware. I colori del Rinascimento alla Galleria Nazionale delle Marche (fino al 27 settembre), Baldassarre Castiglione e Raffaello. Volti e momenti di Corte a Palazzo Ducale e Raffaello Una mostra impossibile al Collegio Raffaello (fino all'1 novembre). Tra i nuovi appuntamenti, Fondazione CariPerugia Arte racconta Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia a Palazzo Baldeschi (8 settembre - 6 gennaio). A Roma, Villa di Capo di Bove sull'Appia Antica ospita La lezione di Raffaello. Le antichità romane (18 settembre - 29 novembre).
    BANKSY - A VISUAL PROTEST - L'artista "senza volto" più famoso al mondo approda al Chiostro del Bramante di Roma con 90 opere e focus sulla sua attività di ricerca (8 settembre-11 aprile). Si va da Love is in the air a Girl with Balloon alle stampe per la celebre esposizione Barely Legal. Ma lo Street Artist è anche a Palermo con 100 pezzi originali in Ritratto di ignoto. L'artista chiamato Banksy al Loggiato di San Bartolomeo e Palazzo Trinacria (7 ottobre - 17 gennaio).
    LIGABUE E VITALONI. DARE VOCE ALLA NATURA - Palazzo Tarasconi racconta Antonio Ligabue, tra i più originali autori del Novecento italiano, nella mostra ideata da Augusto Agosta Tota, Marzio Dall'Acqua e Vittorio Sgarbi (17 settembre - 30 maggio).
    Accanto a 83 dipinti e 4 sculture del Maestro di Gualtieri, anche 15 opere plastiche di Michele Vitaloni, artista con una medesima empatia verso il mondo naturale e animale.
    MARC CHAGALL: ANCHE LA MIA RUSSIA MI AMERÀ - È dedicata all'influenza che la cultura popolare russa ha avuto sull'opera di Chagall, la mostra curata da Claudia Zevi che porta a Palazzo Rovella di Rovigo (19 settembre - 17 gennaio) più di cento opere con due straordinarie serie di incisioni e acqueforti dei primi anni di lontananza dalla Russia: Ma Vie e Le anime morte.
    L'OTTOCENTO E IL MITO DI CORREGGIO - La mostra a La nuova Pilotta (3 ottobre 2020 - 3 ottobre 2021) riunisce il meglio della produzione ottocentesca del Ducato di Parma intorno ai quattro capolavori del Correggio restituiti dal Louvre con il Secondo Trattato di Parigi nel 1815, ovvero La Madonna con la scodella, la Madonna di San Girolamo più le due tele provenienti dalla Cappella del Bono. La mostra è anche un omaggio al lavoro della Duchessa Maria Luigia d'Asburgo e dell'architetto Paolo Toschi, che negli antichi saloni dell'Accademia permisero a una generazione di artisti di confrontarsi vis a vis con il Maestro dell'illusione prospettica.
    MICHELANGELO. DIVINO ARTISTA - Nessun artista come il Buonarroti può vantare d'aver frequentato due futuri pontefici da giovinetti, servito sei Papi e conosciuto mecenati della grandezza di Lorenzo il Magnifico, i reali di Francia, Francesco I di Valois e Caterina de' Medici. E' questo il Michelangelo della mostra curata da Cristina Acidini, con Alessandro Cecchi ed Elena Capretti, a Palazzo Ducale di Genova (8 ottobre - 24 gennaio), tra opere come la Madonna della Scala, disegni autografi, carteggi, rime, ritratti.
    VAN GOGH: I COLORI DELLA VITA - E' lo stesso Maestro dei girasoli a raccontarsi attraverso le sue lettere al Centro Altinate San Gaetano di Padova (10 ottobre - 11 aprile). Curata da Marco Goldin, l'esposizione raccoglie 78 capolavori da decine di musei, oltre che dal Van Gogh di Amsterdam e dal Kröller-Müller di Otterlo (tra gli altri, l'Autoritratto con il cappello di feltro, Il signor Ginoux, L'Arlesiana) affiancate a una quindicina di opere di artisti a Van Gogh, in qualche modo, legati, come Millet, Gauguin, Seurat, Signac, Hiroshige e Francis Bacon.
    GIAMBATTISTA TIEPOLO. VENEZIA, MILANO, DRESDA, MADRID - A 250 anni dalla scomparsa, prima mostra a Milano per il Tiepolo (1696 - 1770). Curata da Fernando Mazzocca e Alessandro Morandotti alle Gallerie d'Italia - Piazza Scala (30 ottobre - 21 marzo), in partnership con le Gallerie dell'Accademia di Venezia, riunisce 70 opere anche di suoi contemporanei - come i veneti Antonio Pellegrini, Giovanni Battista Piazzetta, Sebastiano Ricci o il lombardo Paolo Pagani - dalle città che più lo videro protagonista.
    LE SIGNORE DEL BAROCCO - Ovvero, Artemisia Gentileschi ma anche Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Fede Galizia, tutte rimaste nell'ombra fino a pochi decenni fa e ora protagoniste a Palazzo Reale a Milano con una mostra che ne riscopre arte e vite (3 dicembre-11 aprile). Aggiungendo nuovi nomi alla lista di talenti al femminile da conoscere assolutamente. (ANSA).

La mascherina diventa arte, una mostra a Genova

 C'è la mascherina realizzata con gli scarti di pelliccia di visone o quella fatta con un mattone, ma anche con libri, tessuti e metalli nelle opere esposte a "Il Respiro dell'Arte", dal 4 al 13 settembre a Genova, nella Sala Liguria di Palazzo Ducale. Si tratta della prima tappa di un progetto artistico internazionale, ideato e curato da Virginia Monteverde, per dare testimonianza del difficile momento che il mondo sta attraversando per il Covid 19, che approderà poi in Germania, Paesi Bassi e Svizzera.

"La mascherina diventa forma d'arte e si trasforma - spiega Monteverde - e la mostra sarà una testimonianza di questo periodo, che speriamo rimanga solo un ricordo. Opere molto diversificate, visto che tutti gli artisti erano chiusi in casa per il lockdown e i materiali utilizzati erano solo quelli a disposizione. E quindi abbiamo dalla pelliccia al bronzo, dal marmo ai tessuti, fino ai libri che diventano mascherina".

Al progetto, che ha che anche una sezione dedicata alla poesia e una alla danza, hanno aderito una quarantina di artisti di diversi Paesi, che sono stati chiamati a interpretare e realizzare, secondo la propria visione e tecnica, quello che è e resterà il simbolo della lotta al virus. 

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Cantine aperte in vendemmia Piemonte

 Le cantine del Movimento Turismo del Vino Piemonte tornano ad aprire le loro porte dal 5 settembre all’11 ottobre 2020 in occasione di “CANTINE APERTE IN VENDEMMIA”.

Agli enoturisti sarà riservata un’accoglienza particolare: sarà un’occasione per vivere insieme l’atmosfera della vendemmia e scoprire tutte la prime fasi di lavorazione del vino che verrà. Vigneron esperti saranno come sempre a disposizione dell’enoturista per rispondere a domande e curiosità, mentre le cantine resteranno aperte per visite e degustazioni guidate, al pari di molti vigneti, spesso in posizioni panoramiche con vedute spettacolari sulle colline del Piemonte.

Alcune Cantine offrono agli enoturisti la possibilità di partecipare attivamente all’esperienza della raccolta dell’uva che avvia la vinificazione, mentre per i bambini sono state pensate attività ed esperienze “su misura”.

La novità 2020 sarà il PICNIC IN CANTINA evento a cui aderiscono diverse fra le Cantine Socie e che si terrà per due week-end consecutivi: 19-20 e 26-27 settembre.
L’idea è quella di festeggiare il momento della vendemmia attraverso la semplicità di un picnic presso i produttori vitivinicoli piemontesi: un modo alternativo per diffondere la conoscenza dei vini, dei prodotti e dei territori locali. Inoltre, in questo momento in cui si cerca la distanza, un evento all’aperto risulta essere la soluzione perfetta per ospitare persone in sicurezza.

Consigliamo di consultare i singoli programmi delle Cantine in quanto date e orari degli eventi variano, inoltre, in alcuni casi occorre la prenotazione.

 

PARTECIPANTI E PROGRAMMI

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Un salto nel Medioevo in 10 borghi del '300

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Dominano colline ricoperte di vigneti e uliveti e spuntano dalle curve delle strade panoramiche, circondati da mura cariche di storia: sono i tantissimi borghi medievali, centri di pietra e di strade lastricate che da Nord a Sud d'Italia regalano atmosfere uniche e ricche di fascino. Per chi ama la suggestione di botteghe e palazzi storici abbiamo scelto alcuni centri, molti presenti nell'associazione "I borghi più belli d'Italia", per suggerire un viaggio alla scoperta del Medioevo sul nostro territorio. In molti di questi centri si svolgono feste e tornei cavallereschi che, per evitare assembramenti, sono stati rinviati al prossimo anno.

    Apricale. E' un piccolo borgo su una collina ricoperta di ulivi in Val Nervia, nell'entroterra di Bordighera, con case di pietra, tetti di ardesia e una piazza scenografica. Il borgo si snoda tra infinite viuzze di pietra fino a piazza Torracca, dove sorgono la chiesa della purificazione di Maria Vergine, con diversi stili e un'opera d'arte contemporanea posta in cima al campanile, e il castello della Lucertola, costruito su uno sperone di roccia. Oggi nel maniero-museo si ammirano reperti che raccontano il passato del paesino di pietra.
    Soncino. Sembra uscito da una favola il borgo in provincia di Cremona, ricco di architetture, chiese e musei dal fascino unico: dalla Rocca Sforzesca alla Pieve di santa Maria Assunta che risale al XII secolo e al museo della stampa. La Rocca del 1473 è il simbolo del borgo ed è tra le meglio conservate del Nord Italia: fu a lungo la residenza della famiglia Stampa che la lasciò nel 1876 ridotta a un rudere. L'architetto Luca Beltrami, lo stesso che ricostruì il Castello Sforzesco di Milano, la restaurò con mura meno spesse e con uno dei torrioni a forma cilindrica; oggi vi si visitano le prigioni e gli spazi adibiti a musei.
    Arquà Petrarca. Nel cuore dei Colli Euganei, in Veneto, è un borgo che ha saputo mantenere inalterato il suo fascino medievale. Deve il suo nome e la sua fama al poeta Francesco Petrarca, che qui trascorse gli ultimi anni della sua vita. Una visita al borgo parte proprio dall'edificio trecentesco che il poeta ristrutturò, abbellito poi con elementi rinascimentali e con dipinti ispirati al "Canzoniere". E' bene visitare anche l'Oratorio Santissima Trinità, che ospita interessanti affreschi, e la Loggia dei Vicari del Duecento, restaurata in vetro e rame.
    Castell'Arquato. Domina le colline piacentine con una spettacolare piazza, le case basse e i vicoli acciottolati che portano in cima al colle, da dove si gode una vista mozzafiato.
    Della Rocca viscontea restano le mura esterne, le quattro torri difensive e il museo medievale all'interno. Nella piazza si trova la Collegiata, una delle chiese più antiche del territorio, il palazzo del Podestà d'epoca medievale e una torre pentagonale. Ci sono da vedere anche il torrione Farnese con passaggi segreti verso la campagna e l'Ospedale di Santo Spirito.
    Certaldo. Nel cuore della Val d'Elsa, tra filari di viti, scorci sulle colline del Chianti e circondato da antiche mura, è un suggestivo borgo medievale famoso per aver dato i natali al poeta Giovanni Boccaccio. Il borgo si allunga sulla strada principale dove si affacciano palazzi e laboratori artigianali e termina a palazzo Pretorio, dimora con affreschi, loggiati e scale aperte. Si visitano anche la torre e il camminamento, che regalano l'affaccio sul borgo e sulla campagna, e la casa-museo di Boccaccio, nella cui biblioteca ci sono centinaia di opere tradotte e illustrate, tra cui quelle realizzate da Salvador Dalí.
    Bevagna. Circondata da una lunga cinta muraria con sei porte perfettamente conservate, il borgo umbro è un gioiello medievale: ospita il teatro Torti, le chiese romaniche di san Silvestro e di san Michele Arcangelo e una spettacolare piazza irregolare con il palazzo Consoli, eretto nel 1270. In piazza a giugno prende vita il mercato delle Gaite, una festa dei quartieri che fa rivivere le tradizioni artigiane e i mestieri che si facevano nel borgo in epoca medievale tra botteghe e laboratori, tornei e sfilate in abiti d'epoca. A palazzo Lepri si visita il museo di Bevagna, con testimonianze d'epoca medievale.
    Pacentro. Dominato da un imponente castello, costruito nel secolo X a difesa dalle scorrerie di Saraceni e Normanni poi adornato con alti torri cilindriche, il borgo è affacciato sulla valle Peligna, a ridosso delle montagne della Maiella, in Abruzzo. Ogni anno le torri del castello Cantelmo e il palazzo Tonno fanno da sfondo ai Caldoreschi, una rievocazione storica sulle gesta dei principi Caldora che dominarono il borgo. Nel centro merita una visita la Preta Tonna o "pietra dello scandalo", un grosso sasso usato per umiliare i debitori insolventi che erano obbligati a sedervisi nudi davanti ai passanti.
    Sermoneta. Circondato da una possente cinta muraria, il borgo è dominato dal suggestivo castello Caetani, uno dei più noti esempi di architettura difensiva del Lazio, spesso usato come set cinematografico. Il centro storico ospita edifici e palazzi storici e conserva intatto il suo impianto urbanistico medioevale con le case in pietra, le stradine a gradini e il succedersi di salite e discese. Da visitare ci sono anche l'abbazia di Valvisciolo, la cattedrale di santa Maria con un campanile romanico e la loggia dei mercanti.
    Morano Calabro. E' un borgo-presepe ai confini settentrionali della Calabria, uno scenografico gioiello in pietra con le case addossate le une alle altre e sullo sfondo il monte Pollino.
    L'atmosfera è magica ed è bello camminare nel dedalo di viuzze, tortuose e pendenti, che s'infilano tra le case, le chiese, i monasteri, gli archi, i sottopassi, le scalinate e le piazzette.
    Le chiese del borgo offrono opere d'arte firmate da artisti come il Bernini, che lavorò molti anni nel Regno di Napoli. Merita una visita la chiesa-museo di santa Maria Maddalena, con la cupola e il campanile maiolicati di giallo e blu.
    Petralia Soprana. Sorge nel cuore del parco delle Madonie, in Sicilia, ed è il borgo dove si creano violini, chitarre, mandolini e strumenti pastorali come le zampogne e i pifferi.
    Tra i monumenti da non perdere ci sono la chiesa di santa Maria di Loreto, un'antica fortezza trasformata in chiesa dai Carmelitani Scalzi, e la chiesa dei santi Pietro e Paolo che si affaccia su piazza Duomo e presenta due campanili, collegati da un portico a 18 colonne. (ANSA).

La Sardegna scommette sulle grandi feste popolari

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CAGLIARI - I grandi eventi identitari della Sardegna, religiosi e laici, sono ora compresi in un Registro regionale con l'obiettivo di diventare un volano economico per i territori in chiave di rilancio turistico dell'Isola. Si tratta di "immenso patrimonio materiale e immateriale - commenta il governatore Christian Solinas - risorsa indispensabile per la valorizzazione e la promozione dell'immagine dell'Isola nello scenario nazionale e internazionale.
    Già iscritte nel Registro le prime dieci manifestazioni, "le grandi feste del popolo sardo che affascinano il mondo", sottolinea Solinas, individuate per antica tradizione, diffusione territoriale, reputazione internazionale e presenze turistiche: Festa di Sant'Efisio a Cagliari; Festa di San Francesco a Lula; Festa del Redentore a Nuoro; Festa di Sant'Antioco Martire, patrono di Sardegna; Cavalcata Sarda e Candelieri a Sassari; Festa di San Simplicio ad Olbia; Festa di San Costantino-Ardia a Sedilo; Sartiglia ad Oristano; San Salvatore di Sinis con la Corsa degli scalzi a Cabras.
    "Il Registro è stato istituito per riconoscere la valenza turistica di eventi che ogni anno vengono realizzati in Sardegna - spiega l'assessore del Turismo Gianni Chessa - e che rappresentano importanti occasioni di offerta del territorio. Ha l'obiettivo di incrementare l'offerta turistica sarda, destagionalizzare e diversificare i flussi e diventare un fattore di crescita dell'economia isolana, con particolare riferimento ai comparti non solo del turismo, ma anche dell'artigianato e del commercio. Puntiamo a promuovere la Sardegna in modo coordinato e unitario - aggiunge - creando la filiera del turismo dei 'Grandi eventi identitari'. Tutti i soggetti pubblici coinvolti devono arrivare all'identificazione di un prodotto strutturato e competitivo, capace di richiamare visitatori, generare e ridistribuire reddito e occupazione sul territorio, valorizzare l'offerta turistico-culturale, naturalistica, archeologica, enogastronomica e artigianale, dei riti e delle tradizioni, del turismo-religioso e di quello esperienziale, anche attraverso la valorizzazione dei 'mestieri tipici'. Le sue potenzialità sono rilevanti, ma - assicura Chessa - presentano ancora ampi margini di crescita". (ANSA).

Ecco 20 idee per viaggiare da soli

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REYKJAVÍK - Se ancora temete il contatto con gli altri o semplicemente avete voglia di evadere da soli e cercate un luogo tranquillo e senza pericoli, eccone 20 perfetti per le vostre esigenze. La vacanza in solitaria non è solo per chi è single ma è anche un modo per staccare la spina e ritrovare se stessi; ciò che conta è rilassarsi, stare tranquilli e sentirsi al sicuro per ricominciare ogni nuova fase della vita con più energie. I benefici psicologici del viaggio in solitaria sono molti: rafforza l'autostima, migliora le capacità di apprendimento, apre la mente e rende più flessibili alle novità. Ecco 20 destinazioni dove andare sempre nel rispetto del distanziamento fisico e delle ormai consuete misure sanitarie.
    Secondo il Global Peace Index, l'indice della pace globale che classifica i paesi in base a fattori che ne determinano lo stato di pacificità, l'Islanda è al primo posto: è un luogo tranquillo e sicuro, dove regnano il silenzio e la natura di spazi incontaminati. Seguono la Nuova Zelanda, destinazione remota ma assolutamente tranquilla e piena di bellezza paesaggistica, e alcune mete più vicine, tra cui il Portogallo, l'Austria e la Danimarca, perfette destinazioni per viaggiare sicuri e felici secondo l'Happy Planet Index, l'indice che ne misura il benessere personale. Ma, a proposito di felicità, il podio dei Paesi con il maggior tasso di benessere spetta alla Finlandia, terra ricoperta da foreste e laghi, eletta il luogo più felice del mondo per il terzo anno consecutivo dal World Happiness Report 2020, che ha valutato 156 paesi basandosi sull'analisi del benessere della gente che vi abita. La classifica sulla felicità vede dopo la Finlandia altre nazioni scandinave, tra cui la Norvegia e le sue bellissime e sicure isole Lofoten, l'Olanda e la Svezia, seguite dalla Svizzera e dal Canada.
    L'Italia, invece, come nel 2019, si posiziona solo al 36esimo posto; tra i luoghi delle nostre regioni che meritano di essere considerate per vacanze in solitaria ci sono i cammini, spirituali e naturalistici, che invitano viaggiare zaino in spalla, a piedi o in bici, in assoluta tranquillità. Tra i cammini il più frequentato è quello della via Francigena, un percorso storico e leggendario che va dal Gran San Bernardo a Roma attraverso tante regioni e paesaggi diversi. Tra i numerosi cammini che si snodano sul nostro territorio tra i più suggestivi ci sono il percorso dedicato a san Francesco in Umbria, sulle tracce del santo tra opere d'arte e paesaggi mozzafiato; l'affascinante Alta via dei monti liguri, itinerario escursionistico lungo più di 400 chilometri tra la montagna e il mare della Liguria; e, dal Passo del Tonale alla Marmolada in Trentino, il sentiero della pace che ripercorre le vicende della Prima Guerra Mondiale tra natura e arte.
    Se amate il freddo potete scegliere la lontana ma sicura Groenlandia con Ittoqqortoormiit, la sua località più isolata, con solo 460 abitanti e pochi turisti attirati da una natura estrema. C'è anche la più vicina Irlanda che oltre ai grandi classici itinerari a Dublino - dal castello ai giardini botanici, dalla Old Library al Trinity College - offre escursioni nella tranquilla contea di Clare Island, sulla costa occidentale, dove per esempio si può scegliere di giocare a golf - o di fare una lezione - nel bellissimo Lahinch Golf Club, con vista sul mare. Se, invece, preferite il sole e il mare potete scegliere tra la vicina Malta con spiagge di tutti i tipi, attività sportive e passeggiate nella storia; oppure l'altrettanto vicina Spagna per tuffarvi nelle acque limpide di Formentera o di Minorca o lasciarvi coinvolgere dal folclore, dalla bellezza e dal calore dei borghi andalusi. Infine, se amate la tradizioni il Giappone è una meta tranquilla: ci si può spostare anche di notte sui treni ad alta velocità; così come si può scegliere in sicurezza di dormire nei Ryokan, le raffinate locande termali.
    Un consiglio però può essere utile per tutti i viaggiatori solitari: prima di partire è bene scaricare un'app di geolocalizzazione sullo smartphone o, se si sceglie una destinazione lontana, di procurarsi un telefono satellitare per essere sempre raggiungibili. (ANSA).

Turismo: già persi 220mila posti più l'indotto

 Ben 220 mila posti in fumo la cui metà è concentrata nei sistemi turistici del Nord a cui, ovviamente, va aggiunto l'intero indotto. E poi 50 mila imprese che rischiano di chiudere. La crisi nera delle città d'arte trascinate nel baratro dal calo del 70% dei turisti stranieri che sono anche quelli che spendono di più. E l'anno non è ancora concluso... A fare la fotografia del turismo "sfiancato" dal Covid in un'intervista a 360 gradi con l'ANSA è Raffaele Rio, presidente dell'istituto Demoskopika.

"Ben 50mila imprese del comparto turistico - spiega - rischiano il fallimento a causa della perdita di solidità finanziaria con una contrazione del fatturato di almeno 12 miliardi di euro. Una mortalità imprenditoriale che non può non ripercuotersi inevitabilmente sul mercato del lavoro con una perdita diretta di ben 220 mila posti la cui metà è concentrata nei sistemi turistici del Nord a cui, ovviamente, va aggiunto l'intero indotto. Non va dimenticato, se a qualcuno fosse sfuggito, che nel primo trimestre del 2020, si è registrato il peggiore bilancio della nati-mortalità del sistema turistico degli ultimi 25 anni. E ancora l'anno non è concluso". Quanto ai flussi il presidente di Demoskopika dice: "Sinceramente il sold out che alcuni speravano per Ferragosto, eccezion fatta per qualche area storicamente più attrattiva di altre, non l'ho rilevato. Provo a spiegarmi meglio. Lo scorso anno (elaborando i dati di Banca d'Italia) nel solo mese di agosto, sono stati oltre 5 milioni i viaggiatori stranieri che hanno scelto di trascorrere le vacanze in Italia generando oltre 37 milioni di pernottamenti nel sistema alberghiero ed extra-alberghiero del Belpaese con una spesa di circa 4 miliardi di euro. Quest'anno, noi stimiamo, nello stesso periodo, un calo pari a circa il 70%, con un decremento di 3,6 milioni di turisti stranieri e una contrazione della spesa di quasi 2 miliardi di euro. In questa direzione, comprendo perfettamente la reazione delle associazioni degli operatori turistici".

Per quanto riguarda la crisi nera delle città d'arte Rio aggiunge: "Resto dell'opinione che gli italiani siano fortemente tradizionalisti nella scelta di consumo turistico. Dai dati rilevati da Demoskopika emerge che, al netto dell'osservanza del distanziamento sociale tanto ricercata dai turisti quanto poco praticata, circa 6 italiani su 10 di chi ha dichiarato di andare in vacanza, hanno scelto località balneari principalmente in Sicilia, Puglia, Calabria, Emilia-Romagna e Sardegna. A seguire nelle indicazioni dei vacanzieri anche la montagna e le città d'arte. Non vi è dubbio, che, in proporzione le città d'arte hanno subito maggiormente il crollo del settore soprattutto per la rilevante contrazione del turismo internazionale. Alcune nostre elaborazioni stimano in circa 2,7 milioni gli stranieri che hanno rinunciato ad un soggiorno nelle città d'arte del Belpaese tra luglio e agosto".

Non molte settimane fa, Demoskopika ha rilevato come almeno 8 milioni di italiani hanno rinunciato alla vacanza con la famiglia per l'assenza di disponibilità economiche. "Una difficile condizione - sottolinea Rio - alimentata dalla ripresa del prelievo fiscale richiesto ai contribuenti dai vari livelli istituzionali dello Stato. I soli Comuni, ad esempio, nei mesi di giugno e luglio dell'anno in corso, hanno incrementato gli incassi tributari derivanti principalmente dall'imposta municipale propria (Imu), dalla Tassa sui rifiuti (Tari), dall'addizionale comunale all'Irpef e dalla tassa sui servizi indivisibili (Tasi) di quasi 4 miliardi di euro, con una impennata del 285% rispetto al bimestre marzo/aprile dello stesso anno".

Infine l'intervento del Governo: è bastato? E' stato indirizzato nella giusta direzione? "C'è un problema prioritario di governance - dice Rio - da cui consegue anche la misura dell'efficacia dei fondi messi a disposizione per la ripresa del sistema turistico. L'Italia, nella forma e nella sostanza, non ha ancora fatto del turismo un settore strategico per la propria economia. Anzi, presenta una governance caratterizzata da una rilevante frammentazione delle competenze che genera un coordinamento delle politiche sul turismo assolutamente inadeguato. Non è un caso, ad esempio, che anche l'attuale Piano strategico del turismo italiano sia strutturato più secondo la logica di un "libro dei sogni" che in relazione ad una concreta attuazione di azioni misurabili nel tempo. E, ancora, dopo anni di discussioni e confronti, non siamo ancora riusciti a calibrare una leadership centrale che riesca a uniformare e orientare le differenti strategie regionali in obiettivi condivisi e, soprattutto comuni. L'idea che la nostra Costituzione abbia reso il turismo una materia di competenza "esclusiva" per le Regioni, viene intesa quale legittimazione di una "giungla normativa e attuativa" della programmazione turistica".

E così secondo Rio, degli oltre 4 miliardi messi in campo dalle istituzioni ai vari livelli per fronteggiare la crisi economica post Covid-19, tutti ne conosciamo l'entità ma si contano sulle dita di una mano quelli che ne conoscono i possibili impatti reali sul sistema poiché sono frutto, in molti casi, di scelte non concertate, condizionate spesso più da un'euforia interventista del Governo che da una programmazione consapevole. "Mi sarei aspettato che dagli Stati generali dell'Economia, convocati dal presidente del Consiglio, Conte, - conclude - avesse visto la luce un unico Piano di ripresa del turismo italiano condiviso, in termini di indirizzo politico e di apporto di risorse finanziarie, da parte di tutti i decisori istituzionali ai vari livelli indicante consapevolmente obiettivi, strategie, azioni, risorse finanziarie e indicatori di risultato. Ma chi lo ha visto?".

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Turismo: Assoturismo, è la peggior crisi di sempre

"Ci troviamo ad attraversare la peggiore crisi del turismo degli ultimi 20 anni. Forse la peggiore di sempre, ed i dati sul traffico aereo parlano chiaro: i flussi di turisti stranieri, che valgono la metà dei nostri visitatori, sono ridotti ai minimi termini". Si scalda parlando con l'ANSA Vittorio Messina, presidente nazionale Assoturismo Confesercenti. "È del tutto fuorviante - dice - dipingere il turismo come se fosse in ripresa, in particolare alla vigilia degli interventi promessi per il sostegno del settore. Interventi lungamente attesi dalle imprese, visto che finora per il turismo non c'è stato nulla, a parte il bonus vacanze, sulla cui effettiva capacità di spingere a viaggiare chi sarebbe rimasto a casa ho qualche dubbio. Servono misure mirate ed efficaci, molte imprese - conclude - sono allo stremo". (ANSA).

Turismo:Assoturismo,ma quale sold out? 23mila rimasti chiusi. "Fotografia Enit incompleta e troppo ottimistica"

"Ma quale sold out, ci sono oltre 23 mila imprese ricettive che quest'estate non hanno proprio aperto". Così Vittorio Messina, Presidente nazionale Assoturismo Confesercenti all'ANSA. "I dati di Enit sono stati interpretati con un eccesso di ottimismo. Si tratta infatti solo del tasso di occupazione delle stanze disponibili online, e quindi è una fotografia incompleta: dal calcolo mancano completamente le oltre 23 mila imprese ricettive - 3 mila alberghi - che hanno scelto di rimanere chiuse per la stagione, e che quindi non sono presenti sui motori di ricerca. Inoltre, molte delle attività rimaste aperte hanno ridotto l'offerta di camere, per contenere i costi". "La realtà dei fatti è molto più amara. E' vero che le località balneari, vedranno un po' più di turisti, in particolare nei weekend e nella settimana di Ferragosto, che del resto è sempre stato fisiologicamente il picco della domanda italiana per le mete balneari. Ma il 15 agosto, quest'anno, sarà lontanissimo dai picchi raggiunti nel 2018 e nel 2017, e certamente non basterà a rimediare la perdita prevista per il 2020 di 56 milioni di pernottamenti". (ANSA).

Domodossola Chiesa Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola giovedì 13 agosto alle ore 21.00 concerto di Thomas Hewitt-Jones


La Parrocchia dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola e la Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, nell’ambito della“Stagione artistica 2020”, propongono un appuntamento di livello internazionale e di grande rilievo: il concerto d’organo che si terrà nell’Insigne Chiesa Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola giovedì 13 agosto alle ore 21.00,e che vedrà impegnato, sullo storico e importante Organo Bernasconi del 1889, l’organista, violoncellista e compositore londinese Thomas Hewitt-Jones.

Dopo la pausa forzata della stagione, dovuta all’emergenza sanitaria, il concerto vuole farsi voce della ripresa delle attività musicali partendo da un luogo e da uno strumento simbolici per Domodossola e l’Ossola intera. La preziosa partecipazione di un musicista eclettico, eccezionalmente talentuoso e brillante come Thomas Ewitt-Jones porta questo evento a un livello artistico altissimo e collocabile sul piano internazionale grazie alla rilevanza dell’operato di questo musicista, già ricco di riconoscimenti in Gran Bretagna e all’estero (vedi curriculum).

La collocazione all’interno della collegiata dei SS. Gervaso e Protaso, grazie alla parrocchia di Domodossola e all’Arciprete Don Vincenzo Barone, valorizzerà uno dei più valevoli strumenti del territorio ossolanoe provinciale quale il grande organo Bernasconi.

Questo evento dunque si colloca nello spirito di unire un grande nome della musica internazionale alle ricchezze e alla cultura del nostro splendido territorio, che saprà aiutare la nostra città e l’Ossola intera a riprendere il cammino dopo questi mesi difficili.Il concerto sarà dedicato alla memoria dello studioso Dario Gnemmia quindici anni dalla sua scomparsa.

Il pubblico sarà ammesso in chiesa nei limiti e alle condizioni previste dalla vigente normativa in materia di contenimento del contagio da coronavirus.

Compositore e produttore musicale,Thomas Hewitt-Jones nasce a Dulwich, Londra, in una famiglia di musicisti. Sua nonna Anita era compositrice e violoncellista, e suo nonno Tony era compositore di musica corale e organista. Thomas inizia lo studio del violoncello a 4 anni, sotto la guida del padre, Tim, violoncellista alla Royal Opera House di Covent Garden, e inizia ad interessarsi al mondo della composizione. Inizia in quegli anni anche lo studio del pianoforte, ed entra a far parte della National Youth Orchestra della Gran Bretagna, in cui rimarrà per otto anni come violoncellista e principal composer. Thomas frequenta il Dulwich College di Londra e il Royal College of Music, per poi continuare gli studi a Cambridge, dove entra come "organ scholar" al Gonville and Caius College e ottiene il diploma ARCO, conferitogli dal Royal College of Organists. Ottiene la laurea in Musica con menzione d'onore, alternando gli studi accademici a svariate produzioni musicali con il coinvolgimento di cori e orchestre professioniste di tutto il paese. Terminati gli studi accademici, Thomas decide di dedicarsi al lavoro di compositore a tempo pieno, scrivendo, arrangiando e producendo da sè le proprie composizioni. Nel 2003 vince il premio della BBC come migliore giovane compositore, per poi lavorare nel mondo del cinema ad Hollywood per un breve periodo. Nel frattempo pubblica svariati album e composizioni corali, inclusi quattro balletti e due musical, e crive la colonna sonora delle Olimpiadi di Londra 2012. Thomascollabora attualmente con Sony EMI, Universal Music, Oxford University Press, Cavendish Music, Boosey & Hawkese molte altre etichette discografiche. 

Il concerto è reso possibile grazie alla sensibilità dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, della Parrocchia di Calice, della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario, con il prezioso contributo della Fondazione Comunitaria del VCO e della Fondazione CRT, nell’ambito del bando “Not&sipari 2020”, con il patrocinio della Città di Domodossola.
Fonte: Comunicato Stampa
(segnlazione web a cura di Giuseppe Serrone)

FRANCIA, INCENDIO NELLA CATTEDRALE GOTICA DI NANTES

ansa

INCHIESTA PER INCENDIO DOLOSO, RITROVATI TRE INNESCHI Un incendio di ampie proporzioni è scoppiato all'interno della storica cattedrale di Nantes, cittadina del nord-ovest della Francia. Il fuoco, che è stato per ore fuori controllo, adesso sarebbe circoscritto. Distrutta quasi tutta la parte dell'antico organo la cui piattaforma sarebbe 'in procinto di crollare'. E' stata aperta un'inchiesta per incendio doloso visto che sono stati ritrovati nella Chiesa tre inneschi in tre diversi punti dell'edificio.

Da aeroporto Fiumicino voli turisti per Puglia e Isole

Le località di mare di Sicilia, Sardegna e Puglia ma anche un tour di Venezia, e viaggi in Europa, dalla Spagna al Portogallo per proseguire poi con Danimarca e Paesi Bassi: sono le mete più gettonate dai turisti che dalle prime ore di questa mattina hanno affollato l'aeroporto di Roma Fiumicino.

Sono molti infatti i passeggeri, tra cui nuclei familiari con bambini anche piccoli nei passeggini e gruppi di ragazzi con indosso abiti tipicamente da vacanza (bermuda e t-shirt per i ragazzi e cappelli di paglia e vestiti color pastello per le ragazze), che, riempiendo di suoni e allegria la hall partenze del terminal 3, si sono messi in viaggio salendo a bordo di voli diretti a Palermo, Catania, Brindisi, Olbia e Cagliari per raggiungere così le spiagge più belle della Sicilia, compresa l'isola di Pantelleria, ma anche della Puglia e della Sardegna. E c'è anche chi ha invece optato per vacanze culturali da trascorrere sia in Italia, con Venezia al top delle preferenze, sia in Europa puntando, ad esempio, a Barcellona, Lisbona, Copenaghen e Amsterdam.

Intanto nello scalo romano è sempre alto il livello di prevenzione e sorveglianza, con le misure di distanziamento ed anti Covid, da tempo messe in atto, e progressivamente aumentate, alle quali dallo scorso 1 luglio, in concomitanza con la riapertura delle frontiere internazionali extra-Schengen, si sono aggiunti, in tutti i gate d'imbarco, i lettori ottici termoscanner in grado di misurare la temperatura corporea dei passeggeri. In accoppiata, con un check tecnologico, avvertono anche se la mascherina è correttamente indossata. Ogni passeggero, prima di presentare la carta d'imbarco, è invitato dal personale della compagnia aerea a posizionarsi su una apposita segnaletica a terra, per consentire al dispositivo la corretta misurazione della temperatura. E' un'altra delle misure adottate da Adr, nell'ambito del piano generale di prevenzione anti Covid 19 che recentemente ha ottenuto anche la certificazione Biosafety da parte di "Rina Service". (ANSA).

Turismo: Bocca, timidi segni ripresa, a luglio -50% presenze

"La curva è in timida ripresa, grazie al mercato italiano che sta rispondendo, in particolare nelle località di vacanza e durante il fine settimana: da un -80% delle presenze a giugno siamo passati, nelle prime due settimane di luglio, a un -50%. Ma la crisi più grave è quella delle città d'arte, che viaggiano ancora su un calo del 70-80% delle presenze rispetto a un anno fa, perché soffrono dell'assenza del turismo straniero, specie americano". E' l'analisi dei flussi turistici in questa prima parte dell'estate del Covid tracciata da Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi.

"Nei week end le località balneari, lacuali, montane stanno performando decentemente", spiega Bocca all'ANSA. "Il problema è negli altri giorni della settimana. Gli italiani si stanno muovendo, ma anche il mercato europeo è in crisi: di inglesi non c'è traccia, lavoriamo con tedeschi, svizzeri, belgi, ma - Germania a parte - stiamo parlando di Paesi da piccoli numeri". In generale, l'albergo viene percepito come luogo sicuro: "Notiamo che i turisti mangiano in hotel molto più di prima. Restano i timori, invece, per il viaggio, specie in aereo: il 70-75% di chi si muove sceglie l'auto. Se ne avvantaggia il Nord, che è più vicino alla Germania".

Drammatica, invece, "la situazione nelle città d'arte che negli ultimi anni hanno vissuto di turismo straniero, extra Schengen e soprattutto americano. Molti hotel qui non hanno neanche riaperto. Io stesso - avverte Bocca, al vertice del gruppo Sina - ho riaperto 6 alberghi su 11, ma non a Roma".

E se nel mese di luglio "è aumentata di molto l'offerta, con tanti operatori che hanno deciso di provare a ripartire, anche perché magari sono in affitto e hanno costi da sostenere", i cinque stelle, gli hotel di lusso, sono per la stragrande maggioranza chiusi, "in assenza di flussi dagli Usa, di turisti ricchi che fanno poi anche 'vivere' la città e i centri storici".

Il bonus vacanze voluto dal governo "rappresenta sicuramente un aiuto per le famiglie: alcuni degli associati di Federalberghi, per esempio nelle Marche, segnalano numerose richieste. Ma come abbiamo sempre detto, non basta: al governo e al ministro Franceschini chiediamo in primo luogo di prolungare in tempi rapidi la cassa integrazione, che per molte strutture è già scaduta il 15 luglio, e di tagliare i contributi sul costo del lavoro agli alberghi che riaprono. Solo con aiuti di questo tipo, anche in termini di tassazione e di slittamento delle scadenze fiscali, si possono stimolare le imprese a riaprire i battenti". (ANSA).

Senza ferie un italiano su 2, resta in Italia l'86%

Continua a piangere il piatto del turismo italiano, colpito duramente dall'emergenza coronavirus, e lo conferma l'indagine realizzata da Isnart-Unioncamere: nel 2020 un italiano su due non andrà in vacanza e dei 24 milioni di persone che si muoveranno, l'86% rimarrà in Italia e solo il 4,8% andrà all'estero, contro il 26% del 2019. Tra coloro che tra luglio e settembre si recheranno in villeggiatura, il 76,5% soggiornerà in una località di mare.
Non sembra aver centrato l'obiettivo - secondo Unioncamere - il bonus vacanze: solo il 7,4% ne ha usufruito, mentre il 78,3%, ovvero quasi 19 milioni di italiani, dichiara di non utilizzarlo e un 14,3% è ancora indeciso. Complici il timore del virus, la crisi economica e la mancanza di lunghi periodi di ferie, l'estate 2020 si conferma all'insegna delle vacanze di prossimità. I turisti italiani, se non scelgono la propria regione, si spostano essenzialmente nelle regioni limitrofe: in Sicilia e Sardegna, per esempio, l'83 e il 70% di coloro che andranno in vacanza lo faranno nella propria terra.
A livello locale la regione che si preannuncia come la regina di questa particolare stagione è la Sicilia, pronta ad ospitare quasi 3 milioni di turisti, registrando così un aumento rispetto allo scorso anno quando l'isola era stata scelta da circa 2 milioni e 700 mila vacanzieri. Seguono la Puglia e la Campania, che registrano però un saldo negativo rispetto al 2019, con, rispettivamente, -10% e -22% di turisti. Anche per la Sardegna bilancio negativo, con un -14%. Tra i cali più significativi si segnala il dato della Lombardia con addirittura 800 mila turisti in meno rispetto al 2019. Non va meglio al Lazio (saldo negativo di 780 mila), alle Marche (660 mila) e all'Emilia Romagna (640 mila turisti).
La paura dei contagi e una situazione economica in sofferenza sono le due principali motivazioni - indicate entrambe dal 30% degli intervistati - che terranno a casa quest'estate 21 milioni di italiani. Il 31% dei turisti dichiara di essere stato influenzato dalla situazione sanitaria legata al Covid in merito alla scelta della propria vacanza. Gli italiani sembrano premiare, rispetto al passato, quelle regioni e quelle zone del Paese in cui il virus ha avuto un impatto minore o che offrono aree interne scarsamente popolate in cui il distanziamento è più facilmente garantito. È il caso di Umbria, Abruzzo e Friuli che vedono importanti aumenti del numero di turisti e del Molise, che addirittura raddoppia quelli registrati nel 2019.
Il Covid influenza anche la scelta della tipologia di struttura ricettiva e il mezzo utilizzato per raggiungere il luogo di vacanza: oltre 10 milioni di italiani - più del 40% di coloro che partiranno - opta per vacanze in appartamento, mentre per raggiungere la propria destinazione il 62% degli intervistati utilizzerà l'auto, staccando di molti punti la percentuale di coloro che si sposteranno in treno o in aereo (10%). Il lungo stop dell'attività fisica all'aria aperta impedita durante il lockdown fa registrare come principale motivazione nella scelta la possibilità di praticare sport, preferenza espressa dal 35% del campione, seguito dal 28,5% che sceglie la vacanza per stare a contatto con la natura. Tra gli sport preferiti, primo fra tutti è il trekking - con il 38% - seguito dalla bicicletta con il 26%.

(ansa)


Notizie #Enit turismo del 17 Luglio 2020:

ITALIANI IN VACANZA SCELGONO LA MONTAGNA

A SETTEMBRE E OTTOBRE ANDRANNO IN HOTEL MENTRE IN VILLAGGI A LUGLIO E AGOSTO 

L'ITALIA, CALO MENO SENTITO DA FRANCIA, UK E GERMANIA 


ROMA, 17 LUGLIO 2020 - L'Italia della ripartenza punta alla ripresa grazie alle vacanze prolungate fino ad ottobre. Il 47,5% degli italiani che farà almeno una vacanza questa estate preferirà soggiorni di fine estate: nei villaggi turistici il 46,2% delle vacanze degli italiani si svolge tra luglio e agosto come negli alberghi di categoria medio bassa il 44,5%. Negli alberghi (oltre le tre stelle) le vacanze degli italiani si svolgeranno - nel 71,2% dei casi - a fine estate. Il top delle vacanze di fine estate saranno le country house, i campeggi e le vacanze dai parenti.
Tiene il sogno straniero di una vacanza in Italia: dal web segnali positivi con 231milioni di interazioni e oltre 658mila reazioni di gradimento, 89mila di affetto, 340mila di empatia e 64mila di stupore per il Belpaese. Inoltre il tema turismo è finalmente tra i primi 10 temi web dominanti a livello internazionale e produce 370,7 milioni di visualizzazioni. Quindi nell'immaginario dei turisti stranieri potenziali, l'Italia torna ad essere la grande destinazione turistica che è sempre stata, in uno scenario sempre meno legato al Covid.
Le proiezioni di Enit per tutto il 2020 vedono la montagna meno colpita dal trend negativo del turismo (-39% sul 2019), rispetto alle destinazioni costiere (-51%) e alle città d'arte (-49%) maggiormente dipendenti dai turisti provenienti da oltreoceano. Il turismo montano va bene ed intercetterà il 60% dei visitatori dal mercato interno, consolidando un trend positivo e confermandosi la destinazione adatta in questo periodo post pandemico. In confronto, le destinazioni costiere e le città d’arte in particolare risentono in maniera più pronunciata della chiusura dei voli e della quarantena prevista per gli arrivi extra-Shengen, essendo mete a maggiore incidenza dei visitatori internazionali. Migliorano le prenotazioni straniere dal 13 luglio al 23 agosto, con un calo del -90,1% (era -91,7% 15 giorni fa). Da alcuni mercati c'è una frenata alle disdette: in particolare, la Germania passa da -83,7% a -75,7%, e la Francia da -79,1% a -64,9, il Regno Unito da -90,6% a -86,5%. Scontato il calo dagli Usa, in considerazione della fase acuta della diffusione del virus che sta vivendo quel Paese (-94,3%) e per analoghi motivi la Russia (-93%).
Per l’intero trimestre estivo da luglio a settembre l’Italia realizza un calo degli arrivi aeroportuali internazionali in linea con quello degli altri Paesi concorrenti (Italia -86,9%), Francia (-83,9%) e Spagna (-83,4%). Una contrazione più profonda a luglio (-90,4%) rispetto ad agosto (-85,3%) e a settembre (-83,3%). Il totale degli arrivi aeroportuali internazionali dal 1° gennaio al 12 luglio registra perdite un -81% rispetto allo stesso periodo del 2019. In ragione di quanto appena detto per gli Usa (-87,5%) ma anche per la Cina (-88,8%). Diminuzione contenuta è quello dalla Francia, che si assesta su un -72,5%.
Gli arrivi internazionali in tutto il 2020 calano del -55% rispetto al 2019 (pari a 35 milioni di visitatori) e l'Italia perde 119 milioni di pernottamenti nel 2020 (165 milioni compresi gli italiani). Come proiezione per tutto il 2020 in termini di arrivi internazionali l’Italia è linea con la Francia e la media dell’Europa Occidentale (-52%). Ha più appeal di Croazia (-68%) e Grecia (-58%), mentre è in linea con la Turchia che è ha ugualmente arrivi internazionali in calo del -55%. Perde 5 punti in più della Spagna (-50%),
Sul sito Enit alla sezione bollettino è disponibile il report aggiornato sulla situazione dei provvedimenti legati al Covid di tutti i Paesi.
fonte: comunicato stampa


Le quattro Terre Belle: Terre Roveresche di meraviglia e storia (video)

Terre Roveresche è un Comune nato il 01 gennaio 2017 dalla fusione dei Comuni di Barchi, Orciano di Pesaro, Piagge e San Giorgio di Pesaro. Un Comune formato da 4 castelli principali e da tante frazioni a cavallo tra le vallate del Metauro e del Cesano.

Un nuovo Comune che, per promuoversi e per farsi conoscere, ha deciso di avviare una seria politica di riposizionamento della propria offerta culturale e turistica per dare a Terre Roveresche il ruolo che merita.
Alba e Tramonto – Terre Roveresche

Le silenziose riprese nei borghi e nei paesaggi di questa terra segreta.


segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci (Turismo Culturale)

Notizie Enit Luglio 2020


L'Italia reagisce: ad oggi sono 4 su 10 le camere delle strutture ricettive prenotate online - dai turisti italiani e stranieri - che risultano ancora prenotabili nel 62 per cento dei casi. Venezia un po' più in affanno con il 68% di camere ancora disponibili mentre Rimini si sta riprendendo con la metà delle notti già prenotate. Resistono le grandi città d'arte con una quota di mancate prenotazioni del 26% a Firenze, 38% a Roma, 39% a Milano, 47% a Napoli.
Ma le nostre città d'arte sono ancora penalizzate dalla forte dipendenza con il turismo internazionale che - in una proiezione annuale sul 2020 - vede Firenze a -63,9% di arrivi internazionali, Napoli a -61,5%, Venezia a -60,7%, Roma a -60,5% - comparabili con quelli di Nizza-Cannes (-61,8%), Barcellona (-59,2%) e Parigi (-57,9%). Il settore si affida al turismo domestico.
Dall'indagine telefonica effettuata ad hoc da Enit su un campione di quasi 4mila individui italiani, sono soprattutto gli uomini i vacanzieri italiani di quest'anno (56% dei casi), che hanno tra i 36 ed i 55 anni (40%). In vacanza andranno soprattutto i diplomati (45%), mentre solo il 23% dei laureati si concederà un meritato riposo. E' l'estate delle famiglie. Più della metà organizzerà viaggi familiari (54%) e solo il 38% in coppia. Il 23,7% dei pensionati non rinuncia alle ferie, seguiti da impiegati (23,6%), operai (15%) mentre solo il 5,4% è dirigente ed il 4,2% libero professionista. Segnali di positività grazie a quel 69% di italiani che percepisce un miglioramento della situazione.
Con l'apertura delle frontiere da parte dei Paesi europei - tra cui Francia, Paesi Bassi, Germania e Spagna - stanno aumentando i voli delle principali compagnie aeree europee: Ryanair (+ 46%), Easyjet (+ 22%), Klm (+ 12%) con una crescita settimanale positiva delle prenotazioni nel mondo (+ 23%) e si assiste a una ripresa regionale del turismo. Gli arrivi esteri non sono ancora stabili. Nel monitoraggio settimanale dell’Italia da parte di Enit, alla tredicesima settimana di osservazione sull’andamento degli arrivi aeroportuali nel 2020, le perdite indicano dal 1° gennaio al 15 giugno, un dato complessivo del -77,3% rispetto allo stesso periodo del 2019, con una tendenza discendente costante nella diminuzione della domanda internazionale.
Dall'estero alcune novità alla luce delle riaperture, dell'allentamento delle misure e delle facilitazioni per l'ottenimento dei visti in Italia: si nota nel calo delle prenotazioni estive per l’Italia una leggerissima ripresa complessiva (da -89,4% a -85,4%).
Il 48% degli inglesi ha prenotato per i prossimi 30 giorni mentre il 2% manifesta l'intenzione di viaggiare tra 6 mesi. Stop alle disdette dalla Francia per l’Italia che si stabilizza sul -70,7%. Le diminuzioni più evidenti sono da Cina (-85,9%) e Usa (-84,1%).
L'Italia è indiscutibilmente desiderata. Dal 18 marzo al 28 giugno, si contano un totale di 837,2 mila mention - di cui 68,3 mila comparse sul web e 768,9 mila dai social - che hanno prodotto 227,1 milioni di interazioni per un valore totale di investimento (ave) pari a 661,8 milioni di euro. per la settimana di rilevazione 22-28 giugno si rilevano ulteriori 13,1 mila menzioni - di cui 4 mila 300 comparse sul web e 8 mila 800 dai social – che hanno prodotto 7,8 milioni di interazioni - più 93% rispetto ai dati della settimana precedente - per un valore totale di investimento (ave) pari a 38,3 milioni di euro. Cresce l’incidenza del tema “turismo” sul totale citazioni “Italia” a partire dal 23 giugno.
fonte: comunicato stamapa newsletter

Montagna: Franco Collé firma record salita-discesa Monte Rosa

L'ultratrailer Franco Collé - due volte vincitore del Tor des Gèants - ha stabilito il nuovo record di salita e discesa dal Monte Rosa partendo dal centro di Gressoney La Trinité. Il tempo finale è stato di 4h30'45". Il record è stato realizzato partendo alle 4.30 di mattina per raggiungere i 4.554 metri di Capanna Margherita dopo essere transitato al rifugio Mantova, alla capanna Gnifetti e al Colle del Lys (31 chilometri in totale). Collé ha costruito il suo primato durante la discesa, recuperando il lieve ritardo accumulato nella salita rispetto al precedente record di Bruno Brunod. "La neve nell'ultimo tratto dal Colle del Lys alla Capanna Margherita era polverosa e mi ha creato molte difficoltà - racconta Collé -, ma superato il giro di boa, dal Colle del Lys in giù, le condizioni erano ottimali. Ciò mi ha permesso di fare una ottima performance". Alla fine è arrivato a valle con un tempo di 14'15" inferiore a quello di Brunod. "Il Monte Rosa per me è una montagna magica, ogni giorno quando apro le finestre vedo questa vetta imponente e il Margherita è un po' il suo simbolo. Da tre anni questa idea mi balenava per la testa, ma non sono mai riuscito a concretizzarla. Ho deciso praticamente all'ultimo ed è andata bene. Ho trovato una bella mattinata, anche se le difficoltà non sono mancate". (ANSA).