Verbania Lago Maggiore Weekend con il Parco Val Grande

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- Venerdì 9 agosto alle ore 17:00 presso il Centro Visita di Buttogno presentazione del libro "Il suono della solitudine-piccole storie da raccontare a te stesso" di Michele Marziani;

- Sabato 10 agosto alle ore 11:00 presso il Castello di Vogogna tour in costume con la compagnia "Malastrana Eventi Senza Tempo". Per maggiori dettagli visitare la pagina:

- Sabato 10 agosto alle 21:00 presso il Museo del Parco a Malesco presentazione del libro "La caccia" di Luigi Papanice

- Sabato 10 agosto, nella notte di San Lorenzo, a Trontano "Calici sotto le stelle". L‘evento avrà inizio alle ore 20:30 con il concerto del gruppo "Mascara Quarter" in collaborazione con Ossola Guitar Festival. Tra le vie del paese sarà possibile degustare i prodotti tipico locali accompagnati dall'allegra musica delle fisarmoniche. A seguire osservazione guidata del cielo,delle costellazioni estive e dei pianeti presso l‘Oratorio San Giacomo, a cura dell'Associazione Provinciale Astrofili Novaresi e del gruppo Cinefoto di Domodossola. Per ulteriori informazioni:

- Sabato 10 agosto in programma "La Via del Mercato", tradizionale camminata lenta che attraversa la Valle Vigezzo, con partenza da Druogno e arrivo a Re. In ogni comune è prevista una tappa per momenti culturali e degustazione di prodotti tipici. L‘escursione è aperta anche ai non iscritti al CAI. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.caivigezzo.it.

Segnaliamo anche che lunedì 12 agosto alle ore 17:30 a Malesco, presso il Museo del Parco, si terrà la presentazione della nuova edizione aggiornata e ampliata del libro di Fabio Copiatti "A passo di vacca. Dalla Val Grande alle valli ossolane con Antonio Garoni (1842 – 1921) la Guida Alpina che tracciò il Sentiero Bove”.

Convegno: "Le nuove sfide del turismo italiano”. Creare ora l'agenzia europea del turismo

"Il turismo, lo diciamo e lo sentiamo ogni giorno, è un pilastro per il nostro Paese. Importante, per far sì che possa crescere, è tracciare un percorso chiaro e condiviso tra tutti i protagonisti, un percorso che riesca finalmente a creare il connubio vincente tra risorse economiche necessarie e valorizzazione dei nostri territori". Lo dichiara il Presidente dell'Osservatorio Parlamentare per il Turismo, On. Ignazio Abrignani, che ha voluto riunire in un convegno, tenuto oggi (martedì) a palazzo Giustiniani, dal titolo "Le nuove sfide del turismo italiano”. Erano presenti un po tutti i “protagonisti “ del settore del turismo. Ospite d’onore il ministro Gian Marco Centinaio, poi Gianfranco Battisti, Presidente Federturismo Confindustria; Luca Patanè, Presidente Confturismo Confcommercio; Vittorio Messina, Presidente Assoturismo Confesercenti; Giorgio Palmucci, Presidente ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo; Mauro Febbo, Coordinatore Commissione Turismo e Industria Alberghiera Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
"Sono molto orgoglioso di essere qui oggi a presentare insieme con Federturismo la nascita dell'Osservatorio sul Turismo". Lo ha dichiarato Stefano Rizzi, country manager di Global Blue Italia che ha  presentato i primi dati del nuovo Osservatorio firmato Global Blue e Federturismo Confindustria. "Un progetto - ha proseguito Rizzi - che attraverso un'analisi periodica dei nostri dati mostrera' la ripartizione dei flussi turistici nel Paese, che resta una delle mete di viaggio predilette dai viaggiatori Extra-Ue. L'Osservatorio periodicamente mettera' in luce l'importanza del settore turistico in Italia evidenziando i dati dei flussi turistici internazionali sia nelle piu' conosciute destinazioni di viaggio sia in quelle meno note, ma con elevati potenziali di crescita. 
Molti gli argomenti discussi, non nuovi però per i convegni che trattano di turismo. Dalla direttiva Bolkestein che interessa “ i balneari”, alla tassa di soggiorno, alla promozione del brand italia a carico dell’Enit, all’esigenza di una vera conversione al digitale ed al rifacimento del portale del turismo. Una  proposta fuori dalla ripetitività dei temi dei convegni sul turismo, è venuta dal past presidente di Federturismo Jannotti Pecci che nel suo intervento ha proposto la creazione di un’Agenzia europea del Turismo. Nonostante la Commissione abbia dal 2010 definito "L'Europa, prima destinazione turistica mondiale" e nonostante l’ Europa continui a dominare, con tre destinazioni su cinque (Francia, Spagna e Italia) la classifica turistica mondiale grazie alle sue infrastrutture turistiche ad oggi manca ancora un approccio integrato al turismo che garantisca che gli interessi e le esigenze di tale settore siano presi in considerazione nella formulazione e nell'attuazione delle altre politiche dell'Ue. Una possibilità per superare questa empasse  potrebbe essere, come Federturismo sostiene da tempo, la creazione di un'Agenzia europea del turismo. "Occorre - ha concluso  Jannotti Pecci -  un quadro comune europeo che apporti un valore aggiunto alle azioni realizzate a tutti i livelli e  che aiuti a superare le difficoltà, così come a promuovere  la cooperazione fra imprese turistiche ed istituzioni per sviluppare prodotti innovativi e sostenibili. "
"Ho sentito con gioia - dice il ministro Gian Marco Centinaio  nel suo intervento- parlare di coraggio. Nel Turismo ora serve coraggio e non bisogna essere stupidi. Si pensa spesso che uno che corre da solo contro un milione di nemici sia un coraggioso ma sono convinto sia meglio lavorare anche un giorno di piu' sulla strategia e ottenere poi dei risultati tali da essere ricordato". Il ministro mette sul banco degli imputati la macchina burocratica che da una parte serve a garantire il rispetto delle regole ma dall’altra  e' troppo lenta e blocca tutto. Porta ed esempio il lunghissimo tempo necessario a rendere operativo il nuovo dipartimento del turismo trasferito dal mibac al Mipaaft che dopo un anno ancora non genera un efficace operatività dei compiti attribuiti. "Considerate ad esempio - aggiunge - che a luglio dell'anno scorso abbiamo deciso di spostare il Turismo dal ministero della cultura all'agricoltura e solo a fine gennaio siamo diventati operativi...(ma il capo del dipartimento, Caterina Cittadino, non è stata nominata a metà aprile?). E poi l'Enit: mi si contestava il fatto che nel cda stessi mettendo persone 'troppo competenti' perche' le persone nominate venivano da quel campo. E chi dovevo mettere? Il mio salumiere? Oppure dovevamo fare come nella scorsa legislatura: sapete cosa succedeva quando si parlava del famoso oro o petrolio d'Italia e cioe' il Turismo? Gli unici che ne capivano perche' arrivavamo dal settore, eravamo alla Camera Ignazio Abrignani e al Senato io e il presidente di Federalberghi, Bernabo' Bocca. Un po' poco. Invece vogliamo mettere nei posti giusti del Turismo persone competenti (scopriamo ora che il vecchio cda dell’enit era composto da extraterrestri?). 
Sull'idea di un ministero del Turismo dedicato con portafogli Centinaio dice: "E' anche un mio sogno, come di tanti che lavorano in questo campo, ma sarebbe stupido pensarlo nelle condizioni attuali, con un Titolo V della Costituzione che fa del Turismo una materia esclusiva delle Regioni”. "Comunque vada andrò in vacanza molto tranquillo perché sia che il governo dovesse esserci ancora al rientro dalle vacanze, sia dovessimo decidere di fare qualcos'altro, io sono tranquillamente disponibile a tornare a fare il mio lavoro, non ho problemi, perché io contrariamente ad altri il lavoro ce l'ho" (vero, i problemi sono di chi il lavoro non ce l’ha e non vede prospettive). Poi il tema delle tasse d’ingresso nelle città d’arte: "Io continuo ad essere contrario alle tasse di ingresso nelle citta' piu' visitate dai turisti- prosegue il ministro- so che adesso dopo Venezia anche Firenze ci sta ragionando. Se posso, dico agli amministratori locali: non si puo' pensare che il ministero, Enit e le Regioni lavorano per portare piu' turisti in un luogo e poi quando i visitatori arrivano si trovano i balzelli all'ingresso come fossimo a Frittole nel film di Benigni e Troisi". 
Infine, conclude il ministro,  la direttiva Bolkestein: "Ai balneari avevo fatto una promessa: quella dei 15 anni, la voglio mantenere. Dopo averli ottenuti - ha aggiunto - lavoreremo per cercare di uscire dalla direttiva Bolkestein. Non avevo fatto altre promesse, se qualcuno pensa di cambiare le carte in tavola venga a dirmelo domani che gli rispondo per le rime”.
Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti sottolinea che la sfida del turismo  di casa nostra , è   di considerare il turismo  come comparto e non più  al traino dei servizi, o del commercio. “Solo con questa prospettiva possiamo articolare un disegno legislativo complessivo perche' finora abbiamo solo assistito a interventi spot e provvedimenti di urgenza". "E' come se ci fosse - spiega Messina- segno preciso per tenere l'Italia divisa. Non si intravede una progettualita' organica per migliorare ad esempio le infrastrutture. Il Governo ci deve credere e investire ad esempio in Enit per la promozione unitaria del territorio italiano". "Nel 2019 - ha concluso il presidente di Assoturismo - assisteremo probabilmente ad un calo delle presenze, dopo i record degli ultimi anni.
"Lavoro nel turismo da 30 anni ed e' la prima volta che un presidente del Consiglio riunisce 5 ministri per parlare di questo settore”, ha dichiarato Giorgio Palmucci, presidente Enit, "Il turismo e' un settore che deve essere affrontato a livello interministeriale perche' non riguarda soltanto il ministero del turismo o il ministero dell'Agricoltura o quello dei Beni culturali, ma deve essere un lavoro collegiale. Abbiamo espresso l'importanza della destinazione di fondo soprattutto sul digitale e la Presidenza del Consiglio ha messo a disposizione quello che e' il commissario straordinario per il digitale per dare anche un supporto sugli aspetti piu' tecnologici. Bisogna vedere in che modo far si' che anche la tematica della piattaforma digitale possa essere portata avanti con un progetto di ampio respiro".
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Assunzioni Mibac. Il 9 agosto in Gazzetta Ufficiale primo bando per 1052 posti



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Foto: Il ministro Alberto Bonisoli
Pochi giorni di ritardo rispetto alle date indicate nelle dichiarazioni ufficiali, ma ci siamo. E’ il ministero stesso a comunicarlo sul proprio sito:  il 9 agosto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il primo bando per 1052 vigilanti. Nello stesso comunicato il Mibac anticipa la notizia dell’uscita di un altro bando  da parte del Ministero della Funzione Pubblica, che prevede , tra gli altri ministeri, anche 250 posizioni di funzionari amministrativi per il Mibac. Poi ad ottobre “la grande infornata” per un totale, inclusi i due bandi nel frattempo partiti, di complessive 5400 unità circa. 
“Era stata una delle priorità del mio mandato. Avevo cercato immediatamente le coperture economiche e ho lavorato fin dal primo momento per adempiere al più presto a tutti i passaggi burocratici. Ora finalmente ci siamo – annuncia il ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli – Si tratta del primo bando di una serie per arrivare, nella prima parte della legislatura, a mettere a concorso circa 5400 nuove figure professionali di cui il Mibac ha bisogno. Abbiamo – sostiene Bonisoli - la necessità e l’urgenza di fare fronte alle drammatiche carenze di personale per la mancanza di turnover negli scorsi anni. Un problema che nessuno dei ministri che mi ha preceduto ha mai pensato di affrontare e che ha costretto il Mibac, per anni, a gestire il proprio patrimonio con risorse umane del tutto insufficienti e con gravissime conseguenze sulla gestione tecnica e amministrativa di siti archeologici, musei, archivi, biblioteche. I beni culturali del nostro Paese - conclude Bonisoli - sono un volano straordinario per l’economia ma senza personale non funzionano o funzionano male”. 
Gioia ma anche qualche malessere da parte del sindacato Confsal Unsa Beni culturali che, con un comunicato dichiara: E fin qui grande gioia – dice il segretario nazionale – se non fosse che rimane quel pizzico di amarezza per la mortificazione  che continuano a  subire i dipendenti di ruolo del Mibac, quelli che  hanno dedicato la loro vita a questo ministero e che non  si sono visti premiare, non solo con un minimo scatto di anzianità ma si sono visti bloccare il loro avanzamento nonostante idonei in graduatorie di riqualificazione che vanno dalla prima alla seconda e dalla seconda alla terza area funzionale. Ora signor Ministro queste graduatorie a settembre scompariranno e allora quella che abbiamo definito una vera e propria mortificazione nei confronti di fedeli lavoratori diventerà una vera e propria beffa.
E’ vero signor ministro che i concorsi sono più clientelari, possono portare qualche voto in più alla sua parte politica ma è anche vero che un migliaio di professionalità idonee già formate al Mibac non si possono buttare al mare così.
Auspichiamo - conclude Urbino – che un suo intervento possa essere risolutivo, intanto per prorogare le graduatorie e poi per farle scorrere tutte e ridare ai quasi 1500 dipendenti che attendono un segnale forte da lei, dal suo Movimento, quella dignità che meritano”
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone Turismo Culturale

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