FELTRINELLI 1+1  IBS.IT

A Siena non solo per il Palio. Arte, danza, tradizioni e sapori da gustare

(Di Eugenia Romanelli)

Almeno una volta bisogna visitare Siena il 2 luglio o il 16 agosto  - prenotare per tempo -, date in cui si disputa il famoso Palio. Non resterete delusi, e i senesi, gelosi delle tradizioni, del patrimonio e della storia della loro città, lo sanno. Difficile dar loro torto: a volte ai visitatori appare impossibile che la città riesca a contenere tante bellezze tutte insieme.

Le vie d’accesso al centro storico sono diverse: normalmente si entra da una delle porte che compongono le mura, o altrimenti dalla Fortezza Medicea, compiendo in questo modo il giro più classico: via Banchi di sopra (il corso principale, pieno di negozi e bellissimi palazzi storici),
Piazza del Campo e a seguire Duomo. Questa piccola città nata molti secoli fa si scopre al meglio, infatti, camminando a piedi, affrontando salite, discese, stretti vicoli, fino ad arrivare in Piazza del Campo. Non tutti sanno, senesi a parte, che la città è divisa in terzi: terzo di Città, terzo di Camollia e terzo di San Martino. Procedendo per ordine, nel terzo di Città è possibile scoprire Castelvecchio, il punto più alto della città ed anche il fulcro da cui nacque.

Da lì, facendo poca strada, si arriva al
Duomo: iniziato a costruire a fine del Duecento, la facciata (di rara bellezza) è affiancata sulla destra dai resti del “Duomo Nuovo” che i senesi cercarono di costruire prima della peste del 1348 (il cedimento del suolo fece abbandonare il progetto): accessibile dal museo dell'Opera, offre un bellissimo panorama della città. Il terzo di Camollia invece è quello circondato dalle mura che proteggevano la città. Qui da non perdere è la Fortezza Medicea: costruita nel ‘500, oggi è sede, nei sotterranei dei due bastioni anteriori, l'Enoteca Italiana, l'istituzione nazionale incaricata di presentare i vini italiani e di offrirli in degustazione.

Spostandosi verso il centro della città ed in particolare verso il corso principale, ci s’imbatte nel Palazzo Rocca dei Salimbeni, ai tempi dimora dei ricchi mercanti e banchieri ghibellini ed attualmente sede del Monte dei Paschi, ovvero della banca più antica del mondo. Infine il terzo di San Martino, che comprende il cuore della città: Piazza del Campo, dove il 2 luglio ed il 16 agosto di ogni anno, si svolge Palio, la corsa di cavalli in cui dieci delle 17 contrade esistenti si contendono il “cencio”, un drappellone in seta dipinto da artisti di fama spesso mondiale.


Sovrana della Piazza è la Torre del Mangia: salendo i 400 scalini si arriva nella sommità (84 m.) da cui è possibile ammirare Siena e tutta la bellezza della sua provincia. Ma Siena oltre che per la sua bellezza è conosciuta in Italia e nel mondo per il Palio, la sua più importante manifestazione che si svolge il due di luglio ed il sedici di agosto di ogni anno.


Nel Palio, 10 tra le 17 Contrade senesi, divise nei rioni della città, si sfidano in una corsa a cavallo che prevede 3 giri della Piazza del Campo. Le diciassette contrade sono: Aquila, Bruco, Chiocciola, Civetta, Drago, Giraffa, Istrice, Leocorno, Lupa, Nicchio, Oca, Onda, Pantera, Selva, Tartuca, Torre, Valdimontone. Ognuna si riconosce per lo stemma ed i colori, e in giro per la città è possibile capire in quale contrada ci si trova perché, anche durante il corso dell’anno, capita di veder esposte le bandiere che solennizzano particolari ricorrenze od eventi di rione secondo un preciso rituale. Per coloro che lo vivono da fuori non è semplice capire questa manifestazione: in occasione del Palio, l’anello di Piazza del Campo viene rivestito di tufo e, ad ogni “carriera”, così viene chiamata la corsa, partecipano 10 contrade. Il “lotto” delle 10 viene formato coinvolgendo le sette contrade che non hanno partecipato l’anno prima, mentre altre tre vengono estratte a sorte. Prima di arrivare al giorno del Palio vero e proprio, il centro di Siena vive il lento incedere di una preparazione che dura quattro giorni: primo atto ufficiale è quello della “Tratta”, cioè l’assegnazione dei cavalli ad ogni contrada, poi, a seguire fino alla sera del Palio si svolgono 6 prove. Il premio che si aggiudica la contrada vincitrice è il “Drappellone” o “Cencio”, una tela disegnata ogni volta da un artista diverso, che la contrada porterà in segno di vittoria nel proprio rione e lo conserverà nel proprio museo.


Il Palio rappresenta per la città un’occasione unica, perchè tutte le volte sprigiona emozioni diverse: cogliete l’occasione per visitarla in quel periodo e respirare tutto il calore e la passione della città e dei suoi cittadini (e con discrezione è possibile prendere parte a queste emozioni, calandosi nell’atmosfera “paliesca”: non capita tutti i giorni di vivere una festa così coinvolgente).
 
ansa 

8 Marzo: viaggiare al femminile. Hotel e indirizzi solo per le donne

(di Marzia Giglioli / ansa)

Viaggi al femminile e hotel just for women, un nuovo trend che cresce sempre di più, soprattutto negli Usa e nel Nord Europa. Strutture pensate per le donne che viaggiano e che desiderano sempre di più servizi dedicati a loro. Il femminismo in questo caso non c’entra, è invece un nuovo marketing che si fa sempre più strada.

Siti dedicati ai viaggi in rosa, per donne che per scelta o per condizione viaggiano sole, itinerari pensati per loro, hotel che offrono interi piani women only, b&b solo per la clientela gentil sesso e agenzie e tour operator che sempre più spesso dedicano un’offerta solo all’altra metà del cielo.

Ad aprire la strada è stato l’hotel Artemisia a Berlino, diventato un’icona

(www.artemisia-berlin.com)  che nacque come un esperimento coraggioso e che è riuscito nell'arco degli anni a farsi strada. Si trova nel caratteristico quartiere di Charlottenburg, a pochi passi dal "Kurfürstendamm", in un palazzo dei primi del 900. Dopo l’Artemisia molti alberghi si sono convertiti all’universo femminile. Come il Premier Hotel a New York in Times Square con un intero piano only women. Nelle stanze arredamenti che tengono conto del gusto delle donne, kit fatti di smalti e creme, giornali femminili e naturalmente un menu dietetico e più salutista.

Una delle pietre miliari dell’ospitalità per sole donne è nato proprio nella Grande Mela, nel cuore di Manhattan dove nacque il Barbizon Hotel for Women ora conosciuto come Barbizon 63, un vecchio palazzo del 1927 nella 63/ma nell’East Side, inserito di recente tra i più belli di New York. Tra le sue clienti più famose Sylvia Plath ,Candice Bergen, Grace Kelly,Liza Minnelli , Joan Crawford e Lauren Bacall.

Qui per anni c’è stato il divieto per gli uomini di varcare la porta. Un posto esclusivo per le donne, quasi una risposta femminile a quei club anglosassoni in cui le donne non potevano entrare. Poi nell’81 ci fu il cambiamento e vennero accettati anche gli uomini tra i clienti, rompendo così la tradizione. L’hotel poi passò di proprietà e oggi è un condominio cult, uno dei più esclusivi per design e servizi. Ora a quell’inirizzo storico se ne sono aggiunti altri negli Usa.Lo spirito è quello di un’offerta ‘female friendly’, niente contro gli uomini, l’importante è uno spazio dove stare per qualche giorno o per qualche ora ‘senza averli intorno’.

Sempre a New York c’è l’Allerton Hotel in un bel palazzo degli anni ’20 nella 57/ma Strada, pensato per donne manager e giovani donne. A Londra The Dukes London hotel ha destinato alcune stanze ( battezzate dutchess) solo alle clienti, fiori nelle stanze e uno staff ovviamente solo femminile. La scelta di dedicare servizi solo alle donne non è solo un trend, ma nasce anche da una domanda sempre più forte di garantire la sicurezza con luoghi che siano sicuri.

Così molti alberghi si sono rivolti a consulenti donne per offrire un’ospitalità pensata anche sotto quest’aspetto. Donne che pensano alle donne e che conoscendone meglio i pensieri creano spazi e condizioni per loro. A Oslo, al Grand Hotel dove alloggiano gli ospiti in occasione della cerimonia per la consegna del Nobel, è stato creato un intero piano dedicato alle donne e ai loro gusti, il Ladies Floor, 13 camere uniche create da architetti di interni che hanno chiesto la collaborazione di donne norvegesi famose, tra le quali molte manager che ne hanno siglato lo stile e i servizi. A Copenaghen al 17/mo piano del Bella Sky hotel

(http://www.bellaskycomwell.dk)

c’è il Bella Donna floor che è vietato agli uomini in modo perentorio. Qui la privacy femminile è blindata, non viene concessa nessuna eccezione. Gli arredi e i colori hanno infranto il nero e il grigio degli altri piani con toni tenui e pastello. Anche gli addetti alla sicurezza hanno dovuto cedere il passo alle colleghe. Nessun uomo può entrare, conferma anche il direttore. I viaggi per le donne sono sempre più business.

Tra i tour operator, una delle prime a pensarci è stata l’americana Cheryl Fleet una vera antesignana che ha fondato 15 anni fa la Canyon Calling ‘Adventures for women’, proponendo viaggi avventura per vincere ‘la paura di volare’. Mete considerate solitamente estreme sono diventate possibili, smitizzando il fatto che fossero adatte solo agli uomini. L’interrogativo da sciogliere era ‘Is this for me? E la risposta è stata che migliaia di donne in questi anni hanno affrontato quei viaggi che altrimenti avrebbero lasciato tra i sogni nel cassetto. Sulla rete aumentano intanto i siti dedicati con consigli e social network, C’è

www.womenstravelclub.com

che ogni mese suggerisce mete e itinerari e che mette l’Italia al primo posto per i viaggi al femminile.


Per marzo propone il viaggio tra i sapori della Toscana. Un'altra proposta riguarda un soggiorno tra Roma e la Toscana, ma c’è anche Amalfi e la costa di Sorrento e un itinerario tra Napoli e Pompei. Il sito

http://journeywoman.com

/ offre una vera enciclopedia di viaggi al femminile che cambia l’ottica tradizionale e che fa vedere anche le mete più note, con occhi diversi, quelli delle donne e i consigli rimbalzano su tutti maggiori media internazionali.

E poi c’è Wow (Women Only Worldwide) la guida sulle migliori destinazioni per le donne che nella sezione dedicata all’Italia inserisce un viaggio tra Napoli e Sorrento. Navigando in rete, in Italia c’è

www.permesola.com

(travelling women) che ha anche un angolo dedicato alle inserzioni ( amica di valigia) per trovare altre donne con cui viaggiare.

Sul sito Eliotropica (

www.eliotropica.it

) c’è una serie di viaggi raccomandati, ma soprattutto c’è una consulenza per superare le difficoltà che spesso sono anche quelle di affrontare i viaggi con i propri figli quando sono piccoli.

Sul sito http://www.expatclic.com una guida per viaggiare sicuri

Per ogni paese una scheda con i consigli utili. A chi rivolgersi per un’emergenza sanitaria e anche l’indirizzo per trovare un ginecologo di fiducia. Nelle schede anche un’informativa sui trasporti e i quartieri da evitare Pensando al femminile, uno dei luoghi simbolo per le donne è a Roma, nel cuore di Trastevere a due passi dall’Orto Botanico. In questo antico monastero con il suo chiostro e un giardino segreto c’è il racconto del viaggio delle donne, dalle prime battaglie per l’emancipazione fino ad oggi. Luogo-icona del femminismo, la Casa Internazionale delle Donne (

http://www.casainternazionaledelledonne.org.

) è soprattutto il simbolo del movimento femminista e agisce con le altre comunità internazionali. Donne che parlano alle altre donne in un viaggio tra terre lontane. All’interno una libreria e un centro documentazione e l’archivio storico del movimento. Durante l’anno, si svolgono corsi di formazione, spettacoli, mostre e seminari. Ci si ferma nel ristorante L’Una e l’Altra e sotto questo timido sole di marzo si mangia all’aperto in uno dei tavoli sparsi nel giardino, chiuso tra le mura del chiostro che si oppone al frastuono della città e che rimane incontaminato, isolato e silenzioso.

Nel cortile c’è anche il bio bio bar. Per alloggiare c’è la foresteria

orsamaggioreroma@tiscali.it
per prenotare bisogna rivolgersi a Paola Fazzini (Tel 06.6893753 ). Si può scegliere una delle 13 stanze che hanno le finestre con una magnifica vista sul Gianicolo e sui tetti della Roma antica.

Vacanze sulla neve in Carinzia Fioccano le proposte low cost a Marzo e aprile

(di Ida Bini)

Neve e sole: gli impianti austriaci della Carinzia, a pochi chilometri dall’Italia, garantiscono anche in queste settimane di inizio primavera un innevamento perfetto per gli amanti della montagna e per gli appassionati di sci alpino e nordico. Invitanti le offerte tra marzo e aprile per sciare con tutta la famiglia e rilassarsi alle terme a prezzi convenienti.

La Carinzia regala vacanze fatte su misura in fattorie, baite e agriturismo, tutte strutture a ridosso dei comprensori o addirittura sulle piste, trasformate in alberghi semplici e accoglienti. Per diversificare e personalizzare le proposte queste deliziose fattorie d’alta quota si sono riunite nell’associazione Urlaub am Bauernhof in Kärnten (www.urlaubambauernhof.at), vacanze in agriturismo in Carinzia.

Ogni struttura è a conduzione familiare e regala ospitalità e l’autentica vita di campagna: ottimo cibo biologico, sport invernali, passeggiate guidate, ciaspolate, corsi di yoga, meditazione e di tai-chi; tanta e buona musica, arte e giochi per i più piccoli. Ogni fattoria ha delle caratteristiche uniche e particolari: dagli chalet di legno ai piedi dei monti alle strutture più grandi immerse nella natura; dalle baite più semplici dove acquistare prodotti locali alle dimore di charme con tutte le comodità – Spa compresa - di un albergo a cinque stelle ma al prezzo di un agriturismo. L’elemento che le accomuna è l’accoglienza, semplice ma ovunque impeccabile.

Le fattorie si trovano tutte in mezzo a una natura generosa, vicino ai centri abitati, come Bad Kleinkirchheim e Villach, accanto alle piste da sci, intorno al lago Wörthersee, vicino ai boschi e ai piedi delle Alpi per emozionanti vacanze di fine inverno. La regione carinziana è ricca di aree sciistiche con piste da discesa, anelli di fondo, zone per lo snowboard e altri sport invernali; nel complesso offre 1.028 chilometri di piste in 26 comprensori, ognuno con caratteristiche ben definite, tra le più belle zone delle Alpi Heiligenblut e Nassfeld, Bad Kleinkirchheim e il ghiacciaio della Mölltal. Appena superato il confine austriaco si entra nel grande comprensorio sciistico di Nassfeld-Pramollo,110 chilometri di piste, tra cui la lunghissima Carnia, illuminata anche di notte, aree per lo snowboard, un parco per lo snowcycle e lo snowbike e le arrampicate sul ghiaccio, 80 chilometri per il fondo e 55 di sentieri per escursioni.

Per chi ama andare in slitta trainata dai cavalli o pattinare sul ghiaccio c’è il lago Pressegger See. Le piste di Villach, delizioso centro con edifici storici e le avveniristiche terme carinziane, sono adatte a tutti, anche ai più giovani sportivi: si scia sulle piste facili dell’Alpe Gerlitzen, sul Dreiländereck e sul Verditz. Grande e vario è il comprensorio sciistico di Bad Kleinkirchheim, familiarmente chiamato BKK, a circa 30 chilometri da Villach, dove si trovano le baite e le fattorie più belle. Sui suoi monti, i Nockberge, “gnocchi” per la loro forma arrotondata, ci sono 170 chilometri di piste, tra cui la Franz Klammer, omologata per le gare di Coppa del Mondo; 60 chilometri di sentieri per le passeggiate con le ciaspole o con le slitte trainate dai cani; due anelli per lo sci di fondo – di cui uno in quota - e pattinaggio o curling sui laghi Brennsee e Feldsee.

Per rilassarsi, poi, ci sono le famose e avveniristiche terme di Römerbad (www.therme-badkleinkirchheim.at), dove ci si immerge in acque caldissime circondati dalla neve. Spettacolare è anche il comprensorio sciistico del parco nazionale Alti Tauri, al confine con il Salisburghese e il Tirolo, con vette di più di 3mila metri, dove ci sono le stazioni sciistiche più alte della Carinzia, tra cui il Grossglockner e il ghiacciaio della Mölltal.

Qui, in qualsiasi momento dell’anno, gli appassionati di carving, di discesa libera o di snowboard trovano piste per tutti i gusti e di diverse difficoltà. Piacevoli sono anche le passeggiate guidate con le ciaspole nel Parco per osservare le volpi, i cervi e gli stambecchi. Chi ama pattinare ha solo l’imbarazzo della scelta: ovunque i laghi si trasformano in piste ghiacciate, dove si gioca a curling o a birilli sul ghiaccio mentre si passeggia con le carrozze intorno alle sponde tra i boschi e le fattorie. Il Wörthersee, a 45 chilometri da Bad Kleinkirchheim, è il più esteso e famoso e d’inverno diventa la pista ghiacciata più grande d’Austria.

ansa

Parco della Sila, vacanze tutto l'anno

(di Stefania Passarella - ansa)
Forte dell'edizione 2012 dell'affascinante traversata del parco innevato a bordo di slitte trainate da cani, la "Dogs on the snow", la Sila punta su eventi originali, in particolare, su sport, ippovie e turismo scolastico per destagionalizzare la sua offerta e attrarre visitatori da ogni parte d'Italia, e non solo, anche in periodi diversi dall'estate.

Ad indicare i punti di forza del parco e le novità di quest'anno è Sonia Ferrari, presidente del Parco della Sila e alla guida del Coordinamento di Federparchi Calabria. "Il Parco – spiega all'ANSA – è prima di tutto un altopiano, quindi facilmente accessibile. Tutti possono visitarlo e fare splendide passeggiate". Di recente, sottolinea, la sentieristica dell'area naturale è stata rifatta di concerto con il CAI, il Club Alpino Italiano, e prevede anche anche itinerari sulle due ruote per gli amanti della bicicletta. In questo momento, prosegue, "c'è poi tutta la parte relativa agli sport invernali": sci alpino, sci di fondo, sleddog. "Il Parco – aggiunge Sonia Ferrari – è da fruire in tutte le stagioni", anche se le visite si concentrano d'estate. L'ente è infatti al lavoro per "destagionalizzare l'offerta turistica e attirare flussi di turismo scolastico". Per questi, precisa, sono anche previsti dei contributi. Ad esempio, spiega il presidente del Parco della Sila, "per le scolaresche che vengono in primavera e autunno al parco noi offriamo fino al 90% delle spese di viaggio. E questo è un altro modo per incentivare il turismo in altre stagioni".

Tra le novità del 2012 che promettono di richiamare l'attenzione dei turisti ci sono l'apertura del centro di canottaggio a Lorica e il primo Equiraduno nazionale sull'altopiano silano. "Un evento grosso – sottolinea Ferrari a proposito di quest'ultimo –, importante, perché vogliamo lanciare la Sila anche come meta di turismo equestre". Da anni infatti il Parco nazionale della Sila investe in progetti di promozione delle "mobilità lente" e nella realizzazione di anelli di ippovie.

Aspettando l'Equiraduno, per il momento la Sila si gode la neve, tanta, caduta nelle ultime settimane, e il pienone sulle piste sciistiche. Informazioni: www.parcosila.it e www.equiradunonazionale.fisecalabria.it.

Turismo FVG, gara per la strategia promozionale web 2.0

L’ente Turismo FVG ha pubblicato un bando di gara per la ricerca di un partner che predisponga e gestisca una strategia di marketing 2.0 sui social network per la promozione turistica del Friuli Venezia Giulia nel mercato italiano e internazionale.
L’ente Turismo FVG ha pubblicato un bando di gara per la ricerca di un partner che predisponga e gestisca una strategia di marketing 2.0 sui social network per la promozione turistica del Friuli Venezia Giulia nel mercato italiano e internazionale. La durata dell’incarico è semestrale, dal 12 giugno al 31 ottobre 2012 per un valore stimato di 450.000 euro, Iva esclusa. Il termine per la presentazione delle offerte o delle domande di partecipazione è fissata per il giorno 3 aprile 2012. Per maggiori informazioni: www.turismofvg.it. Il Friuli Venezia Giulia implementa dunque la strategia di sviluppo sui new media, come in occasione dell’ultima edizione di Bit (Milano, 16-19 febbraio). Lo stand ha rappresentato un luogo fisico in cui entrare in contatto con il pubblico di professionisti del settore e di potenziali visitatori, ma anche un luogo virtuale grazie alla diffusione in rete dell’immagine regionale. I canali dei principali social network sollecitati dai tweet e dai post aggiornati durante tutta la manifestazione sui profili dell’Agenzia Turismo FVG e grazie anche alla social machine, che ha coinvolto in un gioco il popolo di Facebook presente nello stand, hanno fatto aumentare i contatti di coloro che sono potenzialmente interessati a visitare la destinazione Friuli Venezia Giulia, con la distribuzione di oltre 42mila copie di materiale informativo. (V.Z.)



fonte pubblicitaitalia.it

Via cappelli e guanti, nel week end primo assaggio di primavera

vigna a primavera
Un vero e proprio assaggio di primavera nel fine settimana, con temperature sopra la media in tutta Italia: la previsione è di Antonio Sanò, del sito 'ilmeteo.it', secondo il quale domani e sabato si registreranno, tra l'altro, 18 gradi sulla Valpadana e 17 nel Lazio.

Nubi in aumento, precisa l'esperto, solo su Liguria e alta Toscana. Domenica, tra il pomeriggio e la sera, è previsto un 'impulso fresco' dalle regioni Adriatiche verso il sud e Sicilia, e temporali sulla Calabria. Da lunedì a mercoledì il tempo migliorerà e sarà ancora più mite, con punte di 20 gradi.


Sanò illustra anche una previsione del Centro Europeo per le previsioni a medio Termine (Ecmwf) con sede a Reading, in Gran Bretagna, secondo il quale a partire da marzo-aprile fino a giugno su tutta l'Europa si registreranno temperature sopra la media sull'Italia di almeno 1/1,5°C , con picchi record sull'Europa dell'Est fino a oltre +2°C e sulla Spagna. Questa previsione, conclude Sanò, è confermata oggi anche dal centro Americano Ncep.

ansa 

Week end in Italia visitando mostre, da Tintoretto al Divisionismo

MOSTRE: TINTORETTO A ROMA 
 (di Nicoletta Castagni)

I monumentali capolavori di Tintoretto a Roma e la modernità del divisionismo, pittura di luce, a Rovigo sono le mostre di maggior rilievo che si aprono nel week end. Che vede anche, sempre nella capitale, l'inaugurazione di una esposizione incentrata sulla figura di Margherita di Savoia, prima regina d'Italia e le sue passioni letterarie.

I monumentali teleri religiosi, le opere profane, la straordinaria ritrattistica: il genio di Jacopo Robusti detto il Tintoretto è al centro di una grande mostra allestita dal 25 febbraio alle Scuderie del Quirinale. Esposti circa 50 capolavori, provenienti dai maggiori musei italiani e internazionali, ma anche dalle chiese e altre istituzioni veneziane e in diversi casi sottoposti a importanti interventi di restauro.

Di grande complessità, l'importante esposizione è stata curata da Vittorio Sgarbi, che è riuscito a portare nella capitale opere spesso considerate imprestabili, soprattutto per le loro dimensioni gigantesche ma senza le quali sarebbe impossibile testimoniare la teatralità, l'arditezza, il senso scenico del maestro cinquecentesco. Tra le opere esposte, il 'Miracolo dello schiavo' delle Gallerie dell'Accademia, monumentale telere di cinque metri per lato, 'Santa Maria egiziaca' è Santa Maria Leggenté, ambedue della Scuola Grande di San Rocco e restaurate per l'occasione, come le due versioni dell'Ultima Cena che il Robusti realizzò per le chiese di San Paolo e di San Travaso.

Sono presenti anche dipinti di carattere profano e la ritrattistica, tre cui il celebre autoritratto del Louvre). Affiancati, si possono ammirare i cromatismi accecanti del 'San Giorgio che uccide il drago' della National Gallery di Londra, il meraviglioso 'Venere, Vulcano e Marte' dell'Alte Pinakothek di Monaco e la stupefacente versione viennese della 'Susanna e i vecchioni'. La mostra delle Scuderie è inoltre arricchita da una sezione che illustra l'ambiente artistico con cui Tintoretto si misurò e che quindi influenzò.

A Rovigo. Dopo l'Impressionismo, prima delle avanguardie del '900, il movimento divisionista rappresenta una grande stagione della pittura italiana, che una bella mostra allestita dal 25 febbraio a Palazzo Roverella esplora nelle sue molteplici sfaccettature. Esposti capolavori di Previati, Segantini, Pellizza da Volpedo, ma anche di Balla, Boccioni, Severini e Carra' , provenienti da collezioni pubbliche e private, in alcuni casi mai esposti prima d'ora al pubblico

La rassegna si intitola 'Divisionismo. La luce del Moderno' e vuole sottolineare l'assoluta originalità della produzione nazionale, che niente ebbe da invidiare al Puntinismo, nato in Francia in seno all'Impressionismo. Anzi, forse ancor di più dei cugini francesi, i pittori italiani elaborarono un linguaggio espressivo e una poetica che favorirono la nascita delle avanguardie storiche del primo '900, primo fra tutti il Futurismo.
Tornando nella Capitale, da segnalare al Quirinale, nella Sala delle Bandiere del Palazzo del Quirinale, l'esposizione 'Margherita di Savoia e la Biblioteca del Quirinale', che costituisce una specifica sezione della mostra 'Il Quirinale. Dall'Unità d'Italia ai giorni nostrì, allestita in occasione delle celebrazioni per il 150 anniversario dell'Unità d'Italia.

Il percorso espositivo evidenzia la ricca personalità di Margherita, prima Regina d'Italia e personaggio di spicco nell'ambito di Casa Savoia, focalizzando l'attenzione sul suo rapporto privilegiato con la Biblioteca del Quirinale, il cui nucleo fondante è costituito da una cospicua parte della sua biblioteca privata. L'analisi di questo fondo librario ha fornito preziosi e significativi elementi per contestualizzare Margherita nel suo ambito temporale, nelle sue peculiarità, nei suoi interessi, in definitiva nel suo stile di donna e di regina.

ansa 

Vacanze alle Bahamas con formule accessibili all inclusive su isole private

(di Ida Bini)
Nel cuore dei Caraibi, dopo appena venti minuti di volo da Miami, in Florida, compaiono all’orizzonte oltre 700 cayos, un’infinità di isole candide, deserte e ventose. Sono le Bahamas e spuntano come sassi piatti che macchiano il mare turchese e cristallino dei Tropici, punteggiato qua e là da sabbia rosa e bianca e da una vegetazione selvaggia.

Solo una quarantina sono abitate e attrezzate per ospitare vacanzieri, soprattutto statunitensi e coppie in viaggi di nozze dall’Europa. Tutte le isole sono un concentrato di natura, di storia e di leggende, tra meravigliose spiagge deserte, palme e mangrovie, conchiglie giganti, stelle marine, coralli e un’infinita varietà di pesci; nascondono incredibili memorie di pirati e approdi selvaggi, spesso non segnalati sulle cartine geografiche.


La più famosa “isola che non c’è” è Little Hall’s Pond Cay, al largo di Great Exuma, che l’attore Johnny Depp ha scelto per trascorrervi le vacanze nel 2004 in totale isolamento e che non ha più lasciato. E di uno spirito piratesco come il suo c’è da fidarsi. Villa, spiaggia, barca e isola privata: le vacanze da sogno dell’affascinante attore non sono poi così esclusive; oggi, infatti, con le nuove formule all inclusive della catena Sandals (
www.sandals.com) si può noleggiare un’intera isoletta con villa, spiaggia privata, barca per le escursioni, possibilità di praticare ogni tipo di sport e persino un maggiordomo a disposizione in ogni momento.

Due sono le strutture che propongono questo servizio turistico - Sandals Emerald Bay e Sandals Royal Bahamian – ma sul sito:
www.bahamas.it è possibile organizzare una vacanza altrettanto lussuosa e accessibile con ogni confort sulle isole più defilate dell’arcipelago, quelle meno commerciali, zeppe di alberghi e shopping center; insomma quelle più lontane da Nassau, incantevole capitale dell’arcipelago, sull’isola di New Providence.

Le isole Exumas, per esempio, o Adros o The Berry Island sono location perfette per vacanze rilassanti, fuori dal mondo: tranquille, con casette color pastello, baretti dove mangiare il conch, la grande conchiglia,incontrare  barche che navigano sul mare turchese e che raggiungono spiagge deserte con la sabbia più impalpabile del mondo.


Non si dovrebbero snobbare nemmeno le altre isole, quelle vicino a Nassau e alla Florida, come The Abacos, Berry e Bimini: stupendi angoli di paradiso dove si trascorrono vacanze memorabili sopra e sotto l’acqua. Scoperte da Cristoforo Colombo nel 1492 dopo 33 giorni di traversata atlantica dalla Spagna, che le chiamò Baja Mar, cioè mare poco profondo, furono colonizzate dagli inglesi, che trasformarono il loro nome in Bahamas, fino al 1973 quando l’arcipelago conquistò l’indipendenza.


Sono un paradiso per vacanzieri, appassionati subacquei, golfisti e amanti della natura: ospitano, infatti, 26 parchi nazionali di terra e di mare, tutelati dal Bahamas National Park, ma accessibili a tutti. Da visitare assolutamente c’è il Lucayan National Park, sull’isola di Grand Bahama, che ospita uno dei più lunghi complessi di grotte marine al mondo con oltre nove chilometri di cavità carsiche sommerse.


Un sentiero porta alla Gold Rock Beach, spiaggia spettacolare, soprattutto quando la marea si ritira e offre un’immensa distesa di ondulazioni, mentre i subacquei possono esplorare le gallerie sottomarine ricche di stalattiti e stalagmiti. Il parco protegge anche 16 ettari di foresta in cui ci si può avventurare seguendo i percorsi segnalati, brevi e adatti per tutti. Non lontano c’è il Peterson Cay National Park, una piccola isola di sabbia bianchissima che ospita una riserva ornitologica e offre la possibilità di praticare snorkeling.


Chi ama i coralli deve recarsi sull’isola di Exuma, dove si trova l’Exuma Cays Land & Sea, la prima riserva marina dei Caraibi con 15 isole coralline bellissime; ci si può avventurare in kayak o con escursioni guidate. Nel centro di Nassau c’è il Retreat Garden National Park con più di 170 specie di palme esotiche e sull’isola di Andros il Central Andros National Park che vanta la più alta concentrazione di blue holes, cavità sottomarine profonde fino a 200 metri. Infine Inagua National Park, sull’isola di Greta Inagua, è una riserva naturale che protegge la più grande colonia di fenicotteri rosa al mondo e che ospita pappagalli, delfini, squali e tartarughe verdi.

ansa 

Alpi Giulie, per chi ama gli sport invernali


(di Ida Bini - ansa)

Candide serpentine tra i boschi e spettacolari piste nere; anelli per lo sci di fondo e percorsi tracciati per lo sleddog, le corse in slitta sulla neve con i cani: le Alpi Giulie, in Friuli, sono un paradiso per gli appassionati di sport invernali tutto da scoprire.

Sciare sulla pista nera Di Prampero, che precipita a valle dal monte Lussari in un tracciato spettacolare di 4 chilometri, o sulla rossa Florianca, meno impegnativa ma altrettanto bella con vista panoramica sulle Alpi Giulie, significa ripercorrere gli stessi emozionanti tracciati delle campionesse di discesa libera, protagoniste ogni due anni della Coppa del Mondo di sci alpino femminile (i prossimi appuntamenti sono nel 2013).

I trenta chilometri di piste di questa zona del Friuli, quasi al confine con l’Austria, sono ideali per lo sci alpino, tutti allettanti con le loro curve, i dossi, i continui cambi di pendenza e una perfetta illuminazione artificiale per sciate notturne su alcuni tratti.

E’ piacevole anche arrivare in cima al monte Lussari, a 1.789 metri d’altezza, percorrendo il sentiero del Pellegrino, che si snoda tra i boschi di Tarvisio, fino al piccolo borgo e al trecentesco santuario mariano (www.santuariodelmontelussari.it), storica meta di pellegrini e fedeli italiani, austriaci e sloveni, motivo per cui viene anche chiamato santuario delle Tre Nazioni.

All’interno si ammirano un coro cinquecentesco e un ciclo di affreschi del pittore sloveno Tone Kralj mentre all’esterno lo sguardo spazia tra le cime innevate delle Alpi Giulie, quelle carsiche, le Dolomiti del Cadore, le montagne austriache del Grossglockner e le vette slovene del Triglav fino agli austriaci monti Tauri, in un paesaggio di struggente bellezza.

Chi ama lo sci di fondo e le passeggiate con la slitta o con le racchette da neve o le ciaspole, invece, trova poco lontano da qui 60 chilometri di tracciati sempre ben battuti e di itinerari che s’inoltrano tra i boschi di abeti e di faggi. E’ la piana di Fusine, da quest’anno collegata con la stazione slovena di Kranjska Gora da un nuovo anello di 26 chilometri, che lambisce decine di laghi e serpeggia tra le alte vette, ed è anche il regno dello sleddog, le corse con la slitta trainata dai cani, organizzate dalla Scuola internazionale Mushing (www.ararad.net).

Il centro, ideato da Ararad Khatchikian, offre lezioni di guida tra i boschi del Tarvisano dello sleddog; dello skijoring, una specie di corsa a due, dove lo sciatore è trainato da un cane; del ciclodog, cioè delle biciclette trainate dai cani, e del pulka kart, un insolito mix tra lo sci da fondo e un leggerissimo slittino, sempre trainato dai cani.

Altrettanto suggestive e romantiche sono le passeggiate in slitte coi cavalli. La zona di Tarvisio offre tante affascinanti vallate che racchiudono piccoli comprensori sciistici, molti dei quali legati da un unico skipass alle vicine stazioni slovene e austriache.

La Val Saisera, per esempio, offre sentieri per gite in carrozza e a cavallo e 40 chilometri di piste da fondo - la stazione sciistica più famosa è Sella Nevea – unite con un unico skipass al comprensorio sloveno di Bovec, dove si scia sulle piste del monte Canin. Nella vicina Carnia, invece, lo skipass unico riguarda le piste da fondo di Ravascletto-Zoncolan, Sauris e Forni di Sopra. L’anello da fondo dello Zoncolan misura 2 chilometri e mezzo ed è sempre molto frequentato soprattutto perché vi si disputano gare internazionali e per gli eventi enogastronomici del Rifugio Tamai (www.clubtamai.com), che richiamano sportivi e semplici avventori buongustai.

Ai piedi dello Zoncolan, dove si pratica sci di fondo dagli anni Venti e dove si fanno anche escursioni panoramiche con le racchette da neve, c’è il delizioso borgo di Sutrio. I boschi che circondano il borgo di Sauris regalano le migliori ciaspolate della zona e romantiche uscite in slitta trainata dai cavalli.

E’ il comune più alto della regione e regala scorci bellissimi, una chiesetta gotica e le tradizionali architetture degli stavoli, gli antichi fienili in pietra e legno, uno dei quali ospita la locanda Pa’ Krhaizar (www.pakhraizar-sauris.com) con ottimo ristorante e alcune camere. Anche Forni di Sopra è considerato un paradiso per chi pratica lo sci di fondo.

La pista Tagliamento, che corre per 13 chilometri intorno al fiume e che per un tratto di più di un chilometro prevede l’illuminazione notturna, è stata inserita nel grande comprensorio del Dolomiti NordicSki (http://dolomitinordicski.com), potenziando così i collegamenti tra le varie località del circuito.

Due sono le parti del comprensorio sciistico: Davost, dedicata ai principianti con impianti a bassa quota, e l’area del Varmost, per sciatori più esperti con la pista più bella del Friuli che misura 5 chilometri e ha grandi dislivelli, per un totale di 16 chilometri di piste da discesa e 13 per lo sci di fondo. C’è anche una piccola area – uno Snow Park – dedicato agli sciatori più piccoli. Forni di Sopra è anche una delle porte d’accesso al parco naturale delle Dolomiti Friulane (www.parcodolomitifriulane.it) che protegge la bellezza di queste montagne, i suoi torrenti ghiacciati e i boschi di faggi e che dal 2009 è diventato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Qui vengono spesso organizzate passeggiate ed escursioni didattiche e tranquille sciate su tracciati segnalati in compagnia di esperte guide alpine.

Domenica 19 febbraio la splendida Villa Necchi Campiglio ospiterà "Agru-Mi - Un mondo di agrumi", una mostra mercato che rende omaggio ai protagonisti della tavola d'inverno.

13/02/2012
Uno scorcio di Villa Necchi Campiglio a Milano.
Uno scorcio di Villa Necchi Campiglio a Milano.
Nella sua saggezza la natura ha provveduto che, anche durante l'inverno, l'uomo potesse godere di alcuni prodotti, ricchi di vitamine per combattere il freddo: gli agrumi. È giusto dunque che domenica 19 febbraio Villa Necchi Campiglio, a  Milano, dedichi loro un omaggio, dal titolo "Agru-MI - Un mondo di agrumi". Una mostra-mercato che vuole celebrare uno dei protagonisti della tavola d'inverno. Bene gestito da alcuni anni dal Fai (il Fondo per l'ambiente italiano), la milanese Villa Necchi Campiglio farà da teatro a una ricca esposizione, allestita fra il giardino, il campo da tennis e il basement del palazzo.

I visitatori si avventureranno in un viaggio fra profumi avvolgenti e colori intensi,
con la possibilità di acquistare, assaggiare, conoscere piante, frutti, marmellate, creazioni di pasticceria, cosmetici e decori. Ecco allora i limoni di Sorrento, le marmellate di arance del Giardino della Kolymbetra (nella valle dei templi, ad Agrigento, gestito dal Fai), i golosi dragées, aromatici liquori, oli agrumati, ceramiche dipinte e altri manufatti artigianali...
Lo splendido Giardino della Kolymbetra nella Valle dei templi.
Lo splendido Giardino della Kolymbetra nella Valle dei templi.
La giornata, che avrà inizio alle 10, prevede alle 12 la presentazione di un inedito profumo eau de cologne chiamato Kolymbetra, creato da Jean Cavalier e prodotto dalle Industrie cosmetiche riunite, risultato di tre anni di ricerche: una fragranza che combina note di fiori d'arancio e di limone, bergamotto e ambra. Alle 14.30 Giuseppe Barbera, professore di Colture arboree dell'Università di Palermo, e Alberta Cazzani, professoressa del Politecnico di Milano specializzata in conservazione e tutela del paesaggio, terranno una conferenza sugli agrumi, soffermandosi sui giardini-serra delle limonaie del Garda. Alle 15.30 avrà luogo "In cucina con gli agrumi", incontro con uno chef per scoprire ricette a base di agrumi dai sapori mediterranei.

Per l'intera giornata saranno proposti laboratori creativi
che permetteranno a piccoli e grandi di cimentarsi nella realizzazione di composizioni per la tavola con agrumi e fiori.

INFORMAZIONI PRATICHE

"AGRU-mi - Un mondo di agrumi", domenica 19 febbraio dalle 10 alle 18 a Villa Necchi Campiglio, Milano, via Mozart 14. Ingresso con biglietto. Info: tel. 02/76.34.01.21, www.fondoambiente.it
Paolo Perazzolo - famigliacristiana.it