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Venezia, quando l'hotel diventa un set

Tour degli alberghi scelti dai registi per girare scene di film celebri

Sotto i riflettori per la sessantanovesima edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica, Venezia non deve la sua fama filmica soltanto alla kermesse. Complici i canali e le viuzze, le gondole e un'atmosfera unica, la città è stata più volte immortalata da registi di fama mondiale, che hanno scelto i suoi hotel più esclusivi sia per soggiornare, sia per ambientare alcune scene. Il sito Trivago ne ha selezionati cinque, da visitare per riconoscere i set di film celebri.

Il tour degli hotel non può che iniziare dall'Excelsior, la cui terrazza ospitò la prima Mostra nel 1932. Situato a Venezia Lido, negli anni è stato scelto da star del calibro di George Clooney e Denzel Washington per il loro soggiorno a Venezia. Il fascino e la solennità dell'albergo colpirono Sergio Leone, che girò nella Sala degli Stucchi – tra colonne in marmo e lampadari di cristallo - la scena della cena tra Noodles (Robert de Niro) e Deborah (Elizabeth McGovern) di "C'era una volta in America".

La seconda tappa prevede di sorseggiare un Vodka Martini, agitato ma non mescolato, al Cip's Club dell'Hotel Cipriani, proprio come James Bond in "007 – Casino Royale". Le scene finali del film, in cui Vesper Lynd (Eva Green) perde la vita, sono state girate tra le calli e i canali di Venezia, e alcune sono state ambientate all'interno dell'albergo. Per ricordarlo, al bar c'è ancora una targa a sottolineare che quello è stato il Bond's Bar.

In anni più recenti Venezia ha visto passeggiare tra le sue stradine la coppia formata da Johnny Depp e Angelina Jolie, in città per le riprese di "The Tourist". Diverse scene sono state girate a Palazzo Pisani Moretta, per l'occasione trasformato nell'hotel Danieli, mentre alcune scene sono ambientate nella nella lobby del vero albergo. Da non perdere, se si sceglie di visitarlo, un drink nella terrazza panoramica con vista sulla laguna.

Al momento non si può visitare (sarà chiuso per restauri fino al prossimo febbraio) ma merita un passaggio per ammirare da fuori il palazzo cinquecentesco che lo ospita, il Gritti Palace, che a metà degli anni Novanta ha accolto Woody Allen e Natasha Lyonne nella suite Hemingway 116 durante le scene veneziane di "Tutti dicono I love you". L'hotel viene citato direttamente dal regista americano quando, in una scena del film, si scontra con Julia Roberts e le chiede dove si trovi il Gritti Palace.

Per vedere un set de "Il talento di Mr. Ripley" basta andare sotto i portici delle Procuratie in piazza San Marco, dove si trova il Caffè Florian, che è stato inaugurato il 29 dicembre del 1720 e oggi si vanta di essere il più antico caffè italiano. L'incontro tra Tom (Matt Damon) e Dickie (Jude Law) avviene invece nella suite 453 del Westin, in una una stanza con una spettacolare vista sulla laguna dell'hotel che si affaccia direttamente sul Canal Grande.

 ansa

Vacanza "lenta" a Lisbona

Rinfrescati dalla brezza atlantica, a passeggio tra i vicoli dell'Alfama, le ampie piazze di Rossio e Baixa, i palazzi eleganti del Chiado

(di Stefania Passarella)

Come sostiene il Pereira raccontato da Tabucchi, non c'è niente di meglio di una limonata fresca per affrontare il caldo estivo nel cuore di Lisbona, sebbene la fresca brezza atlantica renda sopportabili anche le giornate più torride. D'estate la città gronda di turisti, di file più o meno interminabili alle vecchie vetture in legno dei tram di una volta che scarrozzano qualche residente e molti visitatori tra i vicoli dell'Alfama e le eleganti piazze del Chiado. Ma è anche il periodo in cui la capitale portoghese si anima di festival e spettacoli all'aperto, dal teatro alla musica.

Approdando nella soleggiata Praça do Comércio con le sue arcate e il palazzi dalle facciate gialle si abbraccia con uno sguardo il volto altero della città, ma anche la sua identità marinara. La piazza, dominata dalla statua equestre di Dom José I, finisce dove iniziano le acque del fiume Tago, Tejo in portoghese, ma la sensazione è quella di trovarsi già di fronte all'Oceano. Il profumo è quello del mare anche se all'orizzonte si intravede ancora una striscia di terra e lo sguardo cade sul Ponte 25 de Abril (Ponte Salazar fino alla Rivoluzione dei Garofani del 1974), praticamente identico al Golden Gate di San Francisco (fu costruito da una compagnia americana che nella città californiana aveva già realizzato l'Oakland Bay Bridge). Nella Praça do Comércio ci si può rilassare sfiorando l'acqua nella banchina che si tuffa nel Tejo, gustando un gelato nei gazebo dei bar che circondano la piazza, il sabato e la domenica ci si può riparare dal sole sotto i portici e fare shopping al mercatino di artigianato locale, comprando azulejos dipinti a mano e personalizzati, ventagli, coprispalle ricamati.

Lasciandosi alle spalle il Tejo sotto l'arco di Rua Augusta e prendendo l'omonima via o una delle parallele ci si addentra nelle vie del Rossio e della Baixa, pianeggianti, per ammirare alcune delle piazze più belle della città, tutte ampie, monumentali, così come da direttive dopo il violento terremoto del 1775: Praça da Figueira, Praça Dom Pedro IV, Praça Restauradores, Largo Martim Moniz con i suoi incredibili giochi d'acqua (in mezzo alle fontane si può anche camminare se non si teme qualche schizzo). In quest'ultima c'è uno dei capolinea del 28, il tram antico il cui itinerario consente di ammirare quartieri molto diversi della città. Tuttavia, essendo consigliato praticamente da tutte le guide turistiche, questo tram giallo è normalmente preso d'assalto in tutte le zone più centrali (anche perché chi fa l'abbonamento giornaliero al trasporto pubblico non paga extra). Meno conosciuto sicuramente l'altro capolinea, a Campo Ourique (Prazeres), dal quale tra l'altro si può ammirare anche il quartiere della Basilica Estrela dove non distante si trova il candido edificio del Parlamento portoghese. Un complesso architettonico imponente ma quasi “in borghese” visto che non si trova nelle comuni rotte turistiche. Ottimi punti per salire al volo su un 28 non troppo affollato anche alcune viuzze del Chiado, in particolare Largo Picadeiro dove ci sono tanti caffè e ristoranti in cui sostare all'aperto per godersi con stile le specialità portoghesi.

Per provare l'ebrezza di una scarrozzata su e giù per i vicoli dell'Alfama va bene anche il tram 12, sempre carrozza storica di legno, che però fa un giro circolare passando per il Castelo de São Jorge e la , la cattedrale. L'Alfama è il quartiere popolare, intimo di Lisbona. I panni stesi tra i vecchi palazzi piastrellati di azulejos sembrano quasi una cartolina per turisti. E invece dalle chiacchiere di abbondanti signore sospese tra un balcone e l'altro, il cestino con la spesa tirato su con una corda dalla finestra, gli anziani che giocano a carte sull'uscio di casa, ci si accorge che questo dedalo di strade è forse l'immagine più autentica della città. Dal Miradouro de Santa Luzia, o belvedere, col Fado in sottofondo, ci si perde con lo sguardo sui tetti dell'Alfama e sul Tejo. Patrimonio Unesco, la melodia triste del Fado è la cornice di questa collina, anche se gli spettacoli serali dal vivo sono un'attrazione più per turisti che per lisboetas.

Una vivacità diversa caratterizza il quartiere del Chiado. È una zona raffinata, sempre abbastanza labirintica con le stradine che si incrociano in salita e in discesa, caratterizzata da piazzette coi chioschi all'aperto, dai sontuosi palazzi restaurati. Quartiere di teatri, boutique, caffè e ristoranti più ricercati. Tra i suoi vicoli si scorge sempre e comunque l'azzurro increspato del Tejo. Se il Chiado vive in egual misura di giorno e di notte, il vicino quartiere – in linea d'aria – del Bairro Alto si anima invece dal tramonto in poi: meno eleganti e curati i palazzi che costeggiano le sue stradine, più sconnesse, è il cuore della movida di Lisbona. Nei suoi locali fino a notte fonda si incontrano i più giovani.

Una giornata intera servirebbe solo per apprezzare tutte le attrazioni racchiuse nella zona di Belém, dove si arriva col tram 15E da prendere a Praça da Figueira. A cominciare dal Mosteiro dos Jerónimos, dove un tempo vivevano i monaci dell'ordine di san Geronimo, e nel cui presbiterio si trovano le tombe dell'esploratore Vasco de Gama e del poeta cinquecentesco Luis Vaz de Camoes. Imponente nelle decorazioni in stile manuelino (dal re Manuel I che commissionò e finanziò l'opera per celebrare la scoperta della via per l'Oriente di de Gama, 1498), mantiene la grandezza all'interno con le altissime navate che terminano in nervature di pietra. Ma è il chiostro patrimonio Unesco che lascia senza parole per la ricchezza figurativa, la luce degli intagli, la varietà di motivi decorativi. Vi riposa Fernando Pessoa. Si prosegue almeno con la visita dentro la Torre di Belém, anch'essa in stile manuelino, che assomiglia a un grosso pezzo da scacchiera, salendo la claustrofobica scala a chiocciola e scendendo nelle segrete. La domenica mattina, dalle 10 alle 14, si entra gratis in entrambi i siti e conviene arrivare presto perché si formano file parecchio lunghe per l'ingresso, senza contare che monastero e torre distano fra loro un paio di fermate di bus o tram. Varrebbe poi la pena almeno ammirare dall'esterno il Padrão dos Descobrimentos, ovvero il monumento alle scoperte geografiche con il mosaico di fronte che traccia le vie percorse dai portoghesi, ed entrare al Museu de Marinha per rivivere l'epoca delle grandi scoperte geografiche. Pausa consigliata alla famosa pasteleria del 1837, più avanti del monastero, dove concedersi anche un paio di pastel de nata, dolci tipici ripieni di crema.

********ASSOCIATA INFO UTILI********* PAROLE CHIAVE: Lisbona, Alfama, Chiado, Belem, Unesco, Portogallo, Turismo, ANSA In Viaggio CITTA': Portogallo/Europa TITOLO: Lisbona: muoversi, dormire, mangiare SOTTOTITOLO: Da poco inaugurata fermata metropolitana in aeroporto per raggiungere il centro della città TESTO: Lisbona è collegata alle principali città italiane da compagnie aeree low cost e anche di linea con Alitalia-Tap Portugal. Spesso i prezzi si equivalgono quindi conviene controllare tutte le opzioni quando si cerca un biglietto. Avere un aeroporto molto vicino al centro città – oltre a favorire atterraggi spesso panoramici – ha consentito a Lisbona di inaugurare a luglio di quest'anno un prolungamento della linea metro “Vermelha” con tre nuove fermate, una proprio presso lo scalo. In questo modo raggiungere il cuore della città è ancora più facile.

Lisbona può essere una città faticosa da visitare a piedi, nonostante l'ausilio di quattro linee di metropolitana, gli autobus e i tram. Guardando la mappa spesso non ci si rende conto dei dislivelli tra un quartiere o l'altro che possono richiedere la ricerca e l'attesa di un ascensore urbano (come l'elevador storico di Santa Justa del 1902), di una funicolare, o semplicemente di un bus, tanta è la ripidità delle strade. Per fortuna i taxi non sono molto costosi rispetto alla media italiana e la sera, se non si ha voglia di aspettare i mezzi pubblici, possono essere un'alternativa da considerare per tornare in hotel. L'ideale è comunque fare un abbonamento almeno giornaliero ai mezzi pubblici (Carris/Metro) acquistando per 50 centesimi una carta “Viva” da ricaricare in contanti alle macchine automatiche nelle stazioni della metro. Sebbene aumentato (da gennaio 2011 l'Iva in Portogallo è salita dal 21 al 23%il suo costo di 5 euro (per 24 ore) viene 'abbattuto' già con due o tre corse in metro e l'utilizzo di un tram.

I prezzi degli hotel anche di fascia alta, quattro o cinque stelle, sono 'abbordabili' rispetto alla media italiana e spesso convengono anche per offerte lanciate online e per la qualità del servizio. Di sicuro super low cost, ma con meno comfort, le pensioni disseminate per tutto il centro, anche nel caratteristico Alfama.

Per mangiare basta scegliere una delle tascas, osterie, in città. Il pesce e in particolare polpo e baccalà – cucinato in decine di modi diversi – sono gli ingredienti prediletti della cucina portoghese, attenzione però alla scelte dei condimenti perché spesso i piatti sono tutt'altro che leggeri. Il coperto, a pagamento, comprende sempre un mini antipasto: bruschette, olive, creme da spalmare su pane croccante. Il dolce di Lisbona è il pastel de nata, di croccante pasta riempita di crema.
ansa

 

Un evento una meta: Una notte per la Batman-mania

Mentre i fan dell'uomo-pipistrello aspettano l'uscita del terzo atto del "Cavaliere oscuro", nel mondo una notte di eventi ci aiuta a scoprire la singolarità del mammifero.


21/08/2012

Chi immaginava che il pipistrello suscitasse tante simpatie e che avesse orde di fan sparsi in tutto il mondo, pronti a celebrarlo in una notte a lui interamente dedicata? Provare per credere: scrivete "Bat Night" in un qualsiasi motore di ricerca e ne avrete la prova. E sapevate che il 2011-2012 è l'Anno internazionale ed europeo del pipistrello, in virtù del fatto che la sua complessità e fragilità sono splendidi esempi di una biodiversità sempre più minacciata?
Certo, sappiamo bene che al pipistrello si sono ispirati grandi personaggi del cinema e della letteratura, a partire dal celebre Batman. E proprio in questi stessi giorni, il 29 agosto precisamente, è prevista l'uscita in Italia (nel mondo anglosassone è nelle sale già da un mese) del terzo atto della saga del Cavaliere oscuro di Christopher Nolan, Il ritorno, con Christian Bale nei panni dell'eroe e Hanne Hathaway in quelli di Catwoman.

Al mammifero è senz'altro legata anche una componente misteriosa, oscura, inquietante, magica, a volte sinistra. Un aspetto drammaticamente testimoniato dall'orribile fatto di Denver del 20 luglio scorso, quando un folle, James Holmes, scelse proprio la prima americana del nuovo episodio della saga cinematografica per compiere una strage, per poi chiedere, indifferente, al secondino, come finiva il film...

Ma la pipistrello-mania non si esaurisce nell'interesse intorno al film. Nella notte del 25 agosto, la Bat Night appunto, in tutto il mondo si svolgeranno eventi, attività, iniziative che spaziano dal naturalismo al folklore, dalla magia alla biodiversità. Vediamone alcune, non prima di aver ricordato che il nome scientifico del pipistrello è chirottero (un mammifero placentato) e che lo studioso dell'animaletto è il chirotterologo.

Partiamo dal Garda Trentino, che si appresta a festeggiare la Bat Night con una serie di escursioni guidate. La natura locale offre protezione e nutrimento a numerose specie di chirotteri, che potranno essere osservati durante tutta l'estate nel corso di passeggiate notturne, guidate da esperti naturalisti. Il 25, chiritterologi di fama internazionale sveleranno segreti e curiosità dell'unico mammifero capace di volare. Farà da ambientazione alle escursioni la riserva naturale del Monte Brione. Info: www.gardatrentino.it.

Al Castel Taufers, a campo Tures, in Alto Adige, la notte dei pipistrelli viene anticipata al 22 agosto, con trucchi e serata dei fantasmi fra le stanze del castello, proiezione di film e ricerca di pipistrelli col detector, per poterne udire gli ultrasuoni altrimenti non pecepibili dall'orecchio umano.

Al Parco San Giuliano e Albanese di Mestre, il 25, sono in programma laboratori e giochi a partire dalle 17, mentre alle 20 si terrà una conferenza, seguita da una passeggiata esplorativa.

A conferma del legame fra la riscoperta del pipistrello e l'emergere di una coscienza ambientalista, sabato 8 settembre al Palazzo Orsini di Bomarzo (Viterbo), la Riserva naturale regionale di Monte Caasoli organizza una passeggiata notturna alla scoperta dei chirotteri con il naturalista Vincenzo Ferri. Ancora una Riserva naturale, questa volta di Castelcerreto (Teramo), al Centro museale Penna Sant'Andrea, organizza il 24 agosto una passeggiata con lo stesso naturalista. Iniziativa che riguarderà anche la Riserva naturale di Tuscania (Teramo), il 25 agosto. Aveva anticipato tutti il Giardino botanico di Oropa, Biella, dedicando una giornata ai pipistrelli il 28 luglio.
Paolo Perazzolo

famigliacristiana.it

VERBANIA, UN GIARDINO SUL LAGO MAGGIORE. Ospitalità: HOTEL IL CHIOSTRO

Ospitalità: HOTEL IL CHIOSTRO
Via F.lli Cervi, 14 - Verbania Intra (VB)
Tel. +39 0323 404077 - Fax +39 0323 401231
E-mail info@chiostrovb.it
Internet http://www.chiostrovb.it



"Verbania, un giardino sul lago Maggiore" è il motto con cui la città, terrazzo naturale sul Golfo Borromeo, si presenta ai visitatori. Giardini e parchi, infatti, sono la principale attrattiva turistica della zona, da sempre meta ideale di chi cerca di coniugare al relax della vacanza la bellezza e l'armonia del paesaggio.
UK
VERBANIA, A GARDEN ON THE LAKE
"Verbania, a garden on the lake Maggiore": this is the image of itself with which Verbania, in its marvellous natural setting on the Borromean Gulf, welcomes visitors. Gardens and parks are a major tourist attraction of the area, an ideal destination for those seeking a relaxing holiday with, as backdrop, a landscape of breathtaking beauty and harmony.

FR
VERBANIA, UN JARDIN SUR LE LAC
C’est sous l’appellation "Verbania, un jardin sur le lac Majeur" que la ville se présente à ses visiteurs, tel un balcon naturel sur le Golfe Borromée. Les jardins et les parcs sont en effet le principal attrait touristique du territoire, depuis toujours destination idéale pour celui qui désire conjuguer détente et repos avec la beauté et la totale harmonie des paysages.

DE
VERBANIA, EIN GARTEN AM SEE
"Verbania, ein Garten am Maggiore See" ist das Motto, unter dem sich die Stadt, die als von der Natur geformte Terrasse dem Boromäischen Golf zustrebt, dem Besucher vorstellen will. Gärten und Parks sind in der Tat die Hauptanziehungspunkte für Touristen in dieser Gegend. Seit e und je ist es das ideale Ziel, für den, der Entspannung in den Ferien mit Schönheit und Harmonie der Landschaft verbinden will.

segnalazione web a cura di G. Serrone

In viaggio con gusto: Cucina di mare, salumi e... falanghina

Il nome Flegrei deriva dal greco flègo ovvero "ardere", a indicare la vasta area di origine vulcanica a nord-ovest di Napoli. Ora, annoverando le isole Flegree (Ischia, Procida, Vivara), la tradizione culinaria del luogo è caratterizzata dalla presenza del mare con le sue risorse. Notevole è tuttavia la produzione di vino, da sempre. La doc Campi Flegrei individua l'area di produzione nei Comuni di Procida, Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto e parte di quelli di Marano e Napolico e i seguenti vini: Campi Flegrei bianco, Campi Flegrei rosso, Campi Flegrei falanghina, Campi Flegrei piedirosso o per è palummo. Altri prodotti tipici sono la gloriosa mela annurca, il limone di Procida, o'friarello, la cicerchia e fava dei Campi Flegrei. Per conoscere meglio le tipicità, tre negozi degni di nota. A Bacoli, la salumeria Sciardac (via Roma, 128) fondata da Giuseppe Scamardella, salumiere dal 1922. Imperdibile la pancetta lardata servita su una bruschetta calda di pane di patate. Ma da assaggiare sono anche le pizze contadine con cipolla, fave, scarola o mais e, sempre dalla tradizione casalinga, i loro infusi al finocchio selvatico, ai fiori d'arancio e all'alloro. Nella zona del lago Fusaro anche Giovanni Quadrano offre una ragionata selezione di salumi (di maiale nero) e di formaggi campani sia freschi sia stagionati: merita la mozzarella di latte di bufala di produzione propria. Infine a Pozzuoli, la pasticceria Buono (corso Umberto I, 43) per la sfogliata salata con salsiccia e verdure e i gelati artigianali (specialità è il nero biscotto, mousse extra fondente con biscotto). Semplici e popolari le ricette che proponiamo, ricche di gusto anche nell'abbinamento ideale coi vini. Con la Falanghina dei Campi Flegrei, merita accostare un piatto come la zuppa di frutti di mare alla bacolese, che, prevede, per quattro persone: 500 gr di cozze, 300 gr di vongole, 300 gr di fasolari, 200 gr di telline, 200 gr di cannolicchi, 2 spicchi d'aglio, 1 dl di olio d'oliva, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, pepe. Per la preparazione si fa soffriggere l'aglio versando poi tutti i frutti di mare nell'olio bollente, in modo che si aprano nella pentola coperta. Quando saranno tutti aperti, basta aggiungere pepe e prezzemolo. Un altro piatto che va bene in questa stagione, sempre accompagnato dai vini sapidi di quest'area, sono i cucuziell cas e ov, semplici da preparare e molto gustosi. Per sei persone occorre 1 kg di zucchine, olio extravergine di oliva, 50 gr di sugna, 2 uova, pecorino grattugiato, prezzemolo e cipolla tagliata finissima e, naturalmente, sale, pepe. Si inizia lavando e tagliando le zucchine nella forma desiderata, mentre si preparerà un soffritto con la cipolla nell'olio e la sugna. A quel punto si versano le zucchine, per cuocerle dolcemente a fuoco lento. Nel frattempo, a parte si sbatteranno le uova aggiungendo prezzemolo, formaggio, sale, pepe. Il colpo finale è cospargere gli zucchini di questo preparato, lasciando sul fuoco ancora per qualche minuto. Quando lo servirete in tavola, sappiate che il piacere dell'abbinamento con un vino bianco sarà speciale.
avvenire.it

Trekking e fotosafari in Uganda Avventure tra gli animali in una natura da sogno

(di Ida Bini)

Festeggia quest'anno 50 anni d'indipendenza l'Uganda, una delle dieci destinazioni migliori del mondo secondo la prestigiosa guida Lonely Planet. E' un Paese moderno e sicuro che in Africa centrale ha sconfitto combattenti ribelli e antichi regimi e che oggi offre vacanze indimenticabili a chi ama gli animali e adrenaliniche avventure sportive in una natura selvaggia. Il Paese africano, a cavallo dell'equatore, racchiude in appena 230mila chilometri quadrati uno stupefacente patrimonio naturale e faunistico: savana e vette imbiancate, colline e laghetti, cascate e foreste, riserve naturali e i celebri, possenti, bellissimi gorilla di montagna. E' come se tutte le bellezze naturali africane si fossero concentrate proprio qui, tra il Nilo a ovest e il lago Vittoria a est, tra il Kenya a nord e la Tanzania a sud.

Grazie alla sua generosa natura l'Uganda si è trasformata in una meta richiestissima per affascinanti safari fotografici e trekking alla ricerca degli ultimi esemplari di gorilla tra i parchi naturali, belli e ancora poco affollati di turisti; per rafting tra le numerose rapide e cascate; per pedalate in mountain bike e passeggiate a cavallo. Gli spericolati che amano buttarsi lungo i torrenti devono recarsi nella città di Jinja, sul lago Vittoria, dove si trovano le sorgenti del Nilo, scoperte nel 1864. Non lontano ci sono le spettacolari rapide di Bujagali, sempre sul Nilo: è un'esperienza eccitante ma anche sicura. E' altrettanto bello fare dei giri in barca sul lago Bunyonyi, il più profondo del Paese, ricco di isole e di volatili; fare quad riding, le divertenti escursioni in barca lungo il Nilo, oppure trekking guidati alle cascate Sipi, quattro spettacolari cascate lungo l'omonimofiume.

E' un vero paradiso anche per chi ama gli animali: leoni, giraffe, ghepardi, elefanti nel Queen Elisabeth National Park o nelle savane del parco della valle del Kidepo,uno dei posti più intatti e selvaggi d'Africa con 80 specie di mammiferi e 465 specie di volatili, attraversatodal fiume omonimo che scorre tra paesaggi di montagne e savane. Si possono avvistare gli ippopotami, le antilopi, i bufali e numerosissime specie di uccelli alle cascate di Murchinson,il più grande parco nazionale del Paese; gli scimpanzè e le scimmie dalla coda rossa nel parco nazionale della foresta di Kibale e i gorilla nei parchi nazionali di Bwindi e Mgahinga. Il trekking dei gorilla comincia all'alba con guide e portatori dell'Uganda Wildlife Authority e dura in base agli spostamenti di questi meravigliosi primati, timidi e pacifici, il cui incontro desta sempre emozioni profonde. 

L'Uganda regala anche paesaggi da cartolina, come la catena montuosa del Ruwenzori, conosciuta anche come le montagne della luna, con cime alte più di 5mila metri; oppure laghi dalle acque placide come quelle del Bunyonyi. E ancora i punti panoramici lungo la Rift Valley Albertina tra le verdi piantagioni di canna da zucchero, tè, banane e caffè o la regione dei laghetti craterici Kasenda. E' un territorio accogliente e ancora poco turistico, tutto da scoprire, che regala sensazioni forti e avventure d'altri tempi.
ansa