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Mamme, sogno è vacanza in famiglia. Sondaggio, la maggior parte prenoterebbe un appartamento

Vacanza preferibilmente in appartamento in affitto e con tutta la famiglia, oppure una seconda luna di miele col proprio marito: è il viaggio desiderato dalle mamme italiane in occasione della loro 'festa', secondo un sondaggio realizzato da "Only-apartments".

L'indagine, realizzata in vista della festa della mamma che cade la seconda domenica di maggio, evidenzia che nonostante lo stress quotidiano quasi la metà delle mamme intervistate (il 47%) sceglierebbe di muoversi sempre in famiglia e in questo caso oltre la metà (61%) prenoterebbe un appartamento per non avere alcun genere di vincolo. Molto inferiore la percentuale di chi opterebbe per l’hotel (16%) e di chi non rinuncerebbe mai al baby club dei villaggi turistici (12%). Poche le mamme "avventurose": solo l'11% opterebbe per il campeggio.

Tuttavia c'è anche quasi un terzo delle interpellate (29%) che sogna una seconda luna di miele col proprio marito e che prenoterebbe subito un viaggio romantico "a due". In questo caso, il 67% si imbarcherebbe immediatamente su un volo con destinazione "lunghe spiagge bianche e possibilmente deserte dei Caraibi", mentre un più classico e meno esotico 15% vorrebbe passeggiare sugli Champs-Élysées parigini con la dolce metà.

Ci sono comunque anche mamme che non desiderano altro che prenotare un soggiorno all’insegna del divertimento con le amiche (22%): in questo caso oltre la metà (52%) vorrebbe vivere la New York della famosa serie tv "Sex & The City", mentre il 41% sceglierebbe le spiagge di Miami. Solo il 2% prenoterebbe per se stessa e basta.
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Mauritius, 10 motivi per prendere il volo. Spiagge infinite e relax, vacanza tropicale da sogno

Clima tropicale ideale per una vacanza in ogni periodo dell'anno, spiagge immacolate, proposte gastronomiche "gourmet", benessere e pacchetti ad hoc anche per le famiglie con bambini. Se non bastassero le immagini da cartolina che caratterizzano Mauritius, l'isola dell'Oceano Indiano si promuove con un un decalogo di "buoni motivi" per visitarla.

Al primo posto il clima: a Mauritius, che si trova nell'emisfero meridionale del globo, le stagioni sono invertite. L'estate va da novembre ad aprile, mentre l’inverno si protrae da maggio a ottobre. Il primo periodo è più indicato per chi ama le immersioni e la pesca in alto mare, il secondo per chi vuole praticare il surf. Le temperature non subiscono mai forti sbalzi, ma l'unico periodo non troppo indicato è da novembre ad aprile per la possibilità di imbattersi in cicloni. Secondo motivo le spiagge bianche, come quelle che sfiorano i complessi di due strutture cinque stelle, il Prince Maurice e il Belle Mare Plage. Anche la cucina può stuzzicare i palati più esigenti: Mauritius è l'isola delle spezie e gli chef si divertono reinterpretarle in maniera creativa e spesso anche a impartire lezioni agli ospiti. Il tripudio di profumi e colori è un altro buon motivo per volare sull'isola: si respirano nei suoi caleidoscopici mercati, nella capitale Port Louis.

Gli amanti del golf potranno trovare pan per i loro denti nei campi a 18 bughe The Links e The Legend, mentre per il relax il benessere è a cinque stelle con servizi Spa e trattamenti esotici. Ci sono anche sistemazioni da sogno per una vacanza fuori dal comune, come la suite Princely del Prince Maurice, con due piscine private e tre terrazze, mentre la Presidential Villa del Belle Mare Plage è ampia 650 metri quadri e ha accesso diretto alla spiaggia.

Mauritius è anche una delle mete preferite per la luna di miele, secondo una recenti indagine di Mail Online, e sull'isola è anche possibile organizzare all'ultimo minuto una cerimonia indimenticabile.
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Turismo, ecco la Guest Card per l'accesso a musei e castelli

Presentato ieri a Trento il progetto “Guest Card”, un servizio compreso nella vacanza di chi soggiorna in oltre 500 strutture del Trentino, oppure in vendita a 40 euro (durata settimanale) presso le Apt. Si tratta di una card che dà libero accesso a musei, castelli, parchi naturali, permette di far conoscere le produzioni enogastronomiche locali e consente di viaggiare liberamente sul territorio provinciale con il trasporto pubblico per tutto il periodo della vacanza.
L'iniziativa è il frutto di una collaborazione tra nove Apt, sei Consorzi pro loco, Trentino Trasporti, oltre 100 partner di servizio (musei, servizi e produttori), oltre 500 aziende ricettive della provincia, con il coordinamento di Trentino Turismo e Promozione. L'obiettivo è quello di elevare la competitività sul mercato di tutte le aree e degli operatori partner, che potranno aggiungere, all'ospitalità della struttura, quella dell'intero territorio, è stato detto nel corso della presentazione. Il progetto, che può contare sulla sperimentazione fatta nel 2013, è operativo fino al 2 novembre. L'elenco dei servizi proposti è consultabile su www.visittrentino.it/trentinoguestcard.
«Un progetto – ha evidenziato il direttore di Trentino Turismo e Promozione Paolo Manfrini – nel quale sono protagoniste le realtà locali ed è frutto di un percorso partecipato sul territorio». Concetti ribaditi anche dall’assessore provinciale Michele Dallapiccola, che ha sottolineato come la Provincia creda «in questo strumento che crea sinergie e fa sistema fra gli operatori turistici e non».
Sono oltre 160 i servizi compresi per un controvalore cumulato di almeno 350 euro, senza considerare i trasporti. Il 2014 ha visto inoltre l’ingresso di quasi 50 tra i principali produttori di vari comparti, cantine e distillerie, macellerie, troticolture, caseifici, aziende agricole che producono mele, miele, confetture e piccoli frutti, che vanno ad affiancarsi ad oltre 500 hotel, campeggi, agritur, B&B del Trentino, ove ogni ospite troverà (senza costi aggiuntivi) una Guest Card, con una validità pari al soggiorno. La consegna della Card, anche in versione family, avverrà all’interno di un’apposita cartellina che comunicherà le numerose opportunità e l’essenza del progetto, rinviando agli aggiornamenti puntuali presenti nella rete.
Dice Luca Libardi, il presidente Asat: «Apprezzo l'iniziativa e lo sforzo organizzativo che c'è dietro e auspico che lo sviluppo della Guest card sottolinei sempre più fra le finalità quella di produrre ricavi per le aziende del turismo del nostro territorio. Questo, secondo la nostra associazione, deve essere lo scopo primario».
fonte: http://trentinocorrierealpi.gelocal.it

Hard Rock Hotel a Ibiza, nuova era dell’ospitalità


Correva l’anno 1978 quando Bob Marley volò a Ibiza per la prima e l’ultima volta. La camera che l’ospitò – nell’allora modesto Fiesta Don Toni Hotel – è oggi una delle principali attrazioni del più grande 5 stelle dell’isola: l’Hard Rock Hotel Ibiza, primo hotel in Europa della catena. La struttura con 493 stanze, di cui 235 suite, apre i battenti il prossimo 18 maggio a Playa d’en Bossa in collaborazione con il Palladium Hotel Group, proprietario dell’immobile. Inizia, così, una nuova era per i fan del rock e gli appassionati dell’Isla Blanca. Playlist in camera e musica anche sott’acqua Su twitter, attraverso l’account @HRHIbiza, rimbalza l’hashtag #rockisattitude. Proprio la musica è il tema di fondo dell’hotel che, tra décor avant garde e arredamenti d’autore, ospita nelle suite più lussuose le memorabilia di icone come David Bowie. Il soggiorno all’HRH Ibiza inizia con il programma “The Sound of Your Stay”: l’opzione Tracks consente agli ospiti di scegliere una playlist con le canzoni preferite, riprodotta in camera; Mix dà la possibilità di divertirsi con un mixer professionale; infine Picks per suonare una chitarra Fender nella stanza e magari comporre la colonna sonora della propria vacanza. Niente ferma la musica, neanche l’acqua delle due piscine giganti, con gli altoparlanti sul fondo che pompano rock 24h. Il clou è il venerdì con i concerti del vivo, gratuiti per gli ospiti dell’hotel, a pagamento per il pubblico esterno. Già tre gli appuntamenti in programma per la platea di 2.500 persone: Nile Rodgers il 13 giugno, Robin Thicke il 4 luglio e Snoop Dogg il 15 agosto. Sempre connessi con braccialetti, totem e tavoli interattivi Nell’era del web 3.0 la parola d’ordine non può che essere tecnologia e connettività. Così le chiavi, evolute in key card, si trasformano in braccialetti RFID. Dispositivi all’avanguardia che, oltre a dare accesso alle camere, consentono di interagire sui social media e pagare i servizi offerti dal resort. Ogni angolo è servito da wi-fi ad alta velocità, con la massima larghezza di banda disponibile sull’isola. A disposizione anche totem multimediali per consultare il programma di attività; tavoli interattivi al bar sportivo 3rd Half; console e schermi individuali per i videogiochi al Teen Spirit Club, insieme a due schermi Ultra HD da 65” per immergersi nel gioco. E ancora: due simulatori di Formula 1 sviluppati da Microsoft e un sistema Xbox One nelle suite. Eventi personalizzati al centro congressi L’Hard Rock Hotel Ibiza è dotato anche di un centro congressi in grado di ospitare fino a 600 persone, con sistemi di proiezione a illuminazione regolabile nella sala polivalente di 550 mq, e due sale riunioni private da 40 mq per attività di incentive, ricevimenti o feste private. Il centro dispone di un sistema di “digital signage” che consente di personalizzare gli eventi, con tanto di app ad hoc. E poi c’è la gastronomia con quattro ristoranti, due dei quali firmati dallo chef Paco Roncero: Sublimotion ed Estado Puro. Previste nuove aperture in Europa Hard Rock, con i suoi 140 Cafè in 55 Paesi, conta 19 hotel nel mondo tra cui Las Vegas, Chicago, Cancùn e Sydney. La struttura di Ibiza è la prima in Europa, «ma ne saranno aperte altre», anticipano Teresa Spaventa, direttore marketing di Hard Rock Roma, e la collega Cristina Serra Sánchez di Palladium Hotel Group. Le tariffe a Ibiza partono da 250 euro a notte, per camera doppia, ed è stata già avviata la commercializzazione attraverso i principali t.o. italiani e le olta internazionali. La stagione rock dell’ospitalità è davvero iniziata. www.hrhibiza.com - Roberta Rianna -

La riscossa dell’Etiopia


Chiesa di San Giorgio - Lalibela - Etiopia

L’Etiopia è entrata tra le Top Ten Value Travel Destinations di Lonely Planet del 2014, insieme alla Puglia, alle isole Greche, alle Fiji e ad altre mete da non perdere. La gran parte del Paese del Corno d’Africa, dicono gli autori di Lonely Planet, si può visitare con budget limitati, soprattutto grazie all’ampia rete di voli domestici di Ethiopian Airlines, che facilita il viaggio soprattutto sulla rotta storica verso Nord. Obiettivi ambiziosi Il ministero del Turismo dell’Etiopia stima aumento degli arrivi intorno al 10% l’anno, che fa crescere i ricavi del settore anche più in fretta, intorno al 20% l’anno. Questi numeri hanno spinto il governo etiope a creare nuovi organismi per far evolvere il settore: il Tourism Transformation Council e l’Ethiopian Tourism Organization. Alla guida del primo ci sarà il premier in persona, Haile Mariam Desalegn, con tutta l’autorità necessaria per coordinare le attività di istituzioni pubbliche e religiose, imprese private e associazioni. «Per lungo tempo – ha detto – l’Etiopia ha portato il peso di un’immagine negativa nel panorama internazionale. Ma questo sta cambiando velocemente, ed è il momento di dare più attenzione al turismo». L’Ethiopian Tourism Organization nasce nel frattempo come organo autonomo di governo federale, con funzione di assistenza al Council, dotato di Tourism Board. Il direttore generale è Solomon Tadesse: uomo-immagine con una lunga esperienza di management negli Usa, a Seattle, dove è stato console onorario dell’Etiopia. Nel 2010 ha curato nel suo Paese la quinta Conferenza mondiale sul Federalismo, ora partecipa con entusiasmo alla nuova sfida per far crescere il turismo. Lo abbiamo incontrato a Milano, dove ha ribadito l’obiettivo dell’Etiopia: «Vogliamo diventare una delle top destination in Africa». La visita ai siti Unesco in Etiopia – nove, uno dei quali naturalistico – è un’esperienza coinvolgente. Perché il contesto naturale e umano del Paese appartiene a una dimensione storica, e nel contempo viva e attuale, che attraversa i secoli. La tolleranza e la gentilezza della gente trasformano nel viaggiatore la percezione della realtà, le persone diventano protagoniste nell’esperienza di viaggio. In Etiopia difficilmente ci si sente soli. Storia antichissima Vale la pena di ripercorrere rapidamente la storia del Paese. L’Etiopia è una delle nazioni più antiche del mondo, l’unica in Africa indipendente da millenni. La prima dinastia imperiale risale al 1000 a.C. con Menelik I, ma i resti di Lucy, l’Australopitecus Afarensis, rinvenuti vicino ad Hadar e conservati nel Museo nazionale di Addis Abeba, risalgono a 3,2 milioni di anni fa. Questa terra era già nota agli egiziani 25 secoli prima di Cristo. Nel I secolo a.C., con il Regno di Axum, si usa ufficialmente il nome Ethiopia; nel 316 d.C. due fratelli siriani, Frumenzio ed Edesio, diffondono il cristianesimo bizantino: il primo viene nominato vescovo della Chiesa etiope. Negli anni Axum diventa una potenza in Africa Orientale, la prima a battere moneta con il simbolo della croce, e la sua egemonia si estende su Eritrea, parte della Somalia, Sudan, Gibuti, Yemen, Egitto e Arabia meridionali. Il suo declino è sancito nel IX secolo dall’invasione della regina Gudit (probabilmente ebrea). La dinastia salomonica viene ristabilita alla fine del 1200, il Re dei Re, e dura fino al 1400, consolidando la stretta alleanza con il potere religioso. Per un paio di secoli i re etiopi si spostano in giganteschi campi tendati per tenere il territorio sotto controllo. Dopo alterne vicende, nel 1872 arriva un principe tigrino che si fa incoronare come Yohannes IV, ma in questo periodo acquisisce potere Menelik, principe dello Shewa. Nel frattempo gli inglesi concedono il porto di Massaua agli italiani, che da qui partono alla conquista dell’Eritrea. Il re Yohannes muore in battaglia, Menelik II viene proclamato imperatore. I rapporti con gli italiani nascono male: le due versioni, italiana e amarica, dell’accordo di Uccialli del 1889 differiscono a svantaggio degli Etiopi. La situazione precipita e dopo un paio di episodi sfortunati l’esercito italiano viene duramente sconfitto ad Adua, la pace viene firmata nell’ottobre 1896 e l’Eritrea rimane agli italiani. Alla morte di Menelik nel 1913, sale al trono la figlia Zauditu affiancata da un consiglio del quale fa parte ras Tafari Makonnen (ras è un titolo equivalente a duca). Alla morte dell’imperatrice nel 1930 ras Tafari è riconosciuto imperatore (negus, letteralmente re) con il nome di Hailé Selassié. Quando l’Italia invade l’Etiopia nel 1935, l’imperatore si ritira in esilio a Londra. L’occupazione italiana finisce nel 1941 e Hailé Selassié torna. Nel 1974 un colpo di stato militare depone il Negus, che morirà un anno dopo. Il potere viene assunto dal Derg, di indirizzo socialista, poi dalla fazione di estrema sinistra con Mengistu. Con il crollo nel comunismo del 1991, l’Eritrea torna indipendente e nel 1995 nasce la Repubblica federale popolare di Etiopia; nel 2000 ad Algeri viene siglata la pace con l’Eritrea. Nella foto: la Chiesa di San Giorgio nel sito Unesco di Lalibela. 

Cristina Ambrosin http://www.lagenziadiviaggi.it

Turismo: Franceschini, pronto un decreto per rilanciare il settore

(ASCA) - Roma, 6 mag 2014 - Il governo sta lavorando a un decreto sul turismo che avra' come punti essenziali la promozione unica dell'Italia all'estero, superando la frammentazione regionalistica e anticipando la riforma del Titolo V della Costituzione. Lo ha annunciato il ministro dei Beni e delle Attivita' Culturali, Dario Franceschini, che ha partecipato al Senato all'incontro dell'Osservatorio parlamentare sul Turismo. ''Sono sempre piu' convinto - ha detto Franceschini - di cio' che dissi il giorno del giuramento del governo, cioe' che sono alla guida del principale ministero economico del Paese, perche' nell'era della globalizzazione la vera opportunita' di crescita del Paese e' investire sulla bellezza, sull'ambiente, sulla cultura e sul turismo. Lo scetticismo degli operatori e' giustificato, perche' la politica non ha ci ha mai creduto. Ma questo governo, che e' guidato dall'ex sindaco di una grande citta' d'arte, vuole portare il turismo e la cultura al centro delle politiche di crescita del Paese. Per riprendere il dialogo con gli operatori riapriremo il Comitato Permanente sul Turismo che si affianchera' al Laboratorio digitale che abbiamo gia' varato per raccogliere le migliori idee ed esperienze per il rilancio del turismo''. Franceschini ha infine assicurato che il turismo sara' anche al centro del semestre di presidenza europea dell'Italia e che il governo si battera' per ottenere per le nostre spiagge e per le nostre guide turistiche la dichiarazione di specificita' gia' ottenuta dalla Francia per garantire una maggiore tutela ai nostri operatori. Tra le altre misure da inserire nel decreto di prossima approvazione: la digitalizzazione del turismo, con il rilancio del Portale Italia e incentivi fiscali per alberghi e aziende; il rilancio della formazione e degli istituti turistici; premi per le start up di settore; progetti specifici per i diversi ''turismi'' (culturale, enogastronomico, ecosostenibile...) e focus sul Mezzogiorno, che ancora non riesce ad attrarre flussi sufficienti di turisti se e' vero, come attesta un'indagine dell'Universita' di Salisburgo basata sul tracciamento dei telefonini, che l'85% dei turisti stranieri si fermano a Roma ma solo il 15% vanno a Sud, fino alla Sicilia. red/mar

Artetivù amplia il campo di attività e, a partire dalla primavera 2014, aprirà al pubblico i propri spazi, dando vita al Padiglione delle Arti

FRANCO COSTALONGA
ANTOLOGICA DINAMICA
Inaugurazione 09.05 ore 18.00
 
Artetivù amplia il campo di attività e, a partire dalla primavera 2014, aprirà al pubblico i propri spazi, dando vita al Padiglione delle Arti: un’area espositiva di ottocento metri quadri che sarà interamente dedicata all’arte moderna e contemporanea.
 
Questo nuovo grande spazio, situato nella vasta area commerciale di Marcon, si propone di diventare un contenitore di attività culturali fruibili da un pubblico ampio ed terogeneo: il Padiglione delle Arti sarà il luogo delle esposizioni, dei convegni, delle proiezioni, dei workshop didattici, raggiungibile con grande comodità, in auto o con i mezzi pubblici, in un’area della terraferma veneziana fra le più frequentate da visitatori locali e da stranieri.
 
L’inaugurazione presenta al pubblico l’opera di Franco Costalonga, con una mostra retrospettiva dal titolo Antologica Dinamica.
 
La mostra, a cura di Willy Montini, vuole offrire l’occasione di conoscere l’opera di uno dei più fantasiosi sperimentatori del filone dell’arte cinetica e programmata.
 
L’esposizione si sviluppa attorno ad una serie di lavori eseguiti dalla fine degli anni ’60 fino agli anni più recenti. Essa andrà a ricostruire le tappe di un’indagine sui temi della percezione, che nel corso di oltre quarant’anni è proseguita per cicli, su cui Franco Costalonga ha insistito, ritornando e apportando modifiche e innovazioni. Saranno presenti in mostra gli Oggetti cromo cinetici, i cui primi esemplari sono stati realizzati tra anni ’60 e ’70, e di cui uno è esposto tra i capolavori della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia; gli Oggetti quadro degli anni ’80, che nel decennio successivo si trasformeranno in Espansioni; i Gradienti di luminosità; le Tensoforme; gli Pseudorilievi e i Riflex degli anni ’90; le Strutturazioni e le Destrutturazioni, con cui Costalonga negli anni ’90 ritorna alla pittura ed infine gli oggetti modulari Mokubi e Mokurve. Le opere in mostra saranno collocate in un ambiente che andrà ad esaltarne le caratteristiche di movimento e di luminosità. II visitatore, non dovrà seguire un percorso pensato secondo un ordine cronologico, ma sarà condotto a scoprire autonomamente i rimandi tra le varie opere.
 
La mostra verrà inaugurata venerdì 9 maggio 2014 alle 18:00 e sarà visitabile fino a domenica 6 luglio 2014, dal lunedì al sabato, dalle 10:00 alle 12:30 e nel pomeriggio degli stessi giorni dalle ore 15:00 alle 18:00.
 
In occasione della vernice verranno presentati un’inedita video-intervista a Franco Costalonga e un catalogo, in cui un’antologia di testi dedicata al Maestro sarà corredata da un ricco apparato iconografico.
 
Straordinariamente nella stessa giornata, alle ore 19:30, presso Spazio Eventi Orler, attiguo al Padiglione delle Arti, avrà luogo l’inaugurazione della prima mostra di antiquariato di Venezia.
 
FRANCO COSTALONGA
ANTOLOGICA DINAMICA
Inaugurazione 09.05 ore 18.00
09.05-06.07 2014
Apertura dal lunedì al sabato
dalle 10:00 alle 12:30
e dalle 15:00 alle 18:00
 
Padiglione delle Artivia Porta Est, 7 - 30020 Marcon (VE)
Tel. 041 595032
www.artetivu.com
info@artetivu.com

Egitto, al via campagna "Ci mancate" per rilancio turismo

"Ci mancate" ("We miss you') e' il titolo della campagna lanciata dal ministro del Turismo egiziano Hisham Zaazou in missione a Dubai con l'obiettivo di rilanciare questo settore in crisi e attrarre maggiori visitatori in particolare dai Paesi del Golfo. In un'intervista al Wall Street Journal Zaazou non ha negato il calo registrato negli ultimi mesi: "se paragoniamo i dati del 2010 con quelli dello scorso anno non posso negare che si sia un problema.


Nel 2010 abbiamo avuto 14,7 milioni di turisti con entrate pari a 12,5 miliardi di dollari, mentre nel 2013 circa 9,5 milioni di visitatori con entrate pari a 5,8 miliardi di dollari". Il turismo "e' malato, ma non e' destinato a morire", ha aggiunto il ministro prevedendo un rilancio del settore nel "2020 con 25 milioni di visitatori ed entrate pari a 25 miliardi di dollari". Pesano gli allarmi attentati e gli avvenimenti politici che hanno scosso il Paese dei Faraoni dal 2011 ad oggi, allarmi che hanno frenato anche gli italiani, da sempre amanti dell'Egitto.

Con un warning diffuso il 28 aprile scorso e tuttora valido la Farnesina ha precisato nel sito 'viaggiaresicuri' che "in considerazione del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza si sconsigliano i viaggi in tutta la penisola del Sinai comprese le località balneari ivi situate, quali Sharm el Sheik, Dahab, Nuweiba e Taba". Il ministero degli Esteri italiano ha anche sconsigliato "tutti i viaggi non indispensabili in località diverse dalle aree turistiche dell'alto Egitto, della costa continentale del Mar Rosso e di quella del Mar Mediterraneo".

Ma oltre al clima di instabilità e turbolenza - continua il Wsj -, un altro elemento ha danneggiato l'immagine del Paese: quello delle molestie sessuali, un vero "problema", ha ammesso Zaazou, sul quale il governo e le forze dell'ordine stanno lavorando. "La polizia presidia le strade delle citta', mentre negli alberghi abbiamo predisposto un sistema di videocontrollo. Dobbiamo anche intervenire a livello legislativo e per ultimo cercare di elevare il livello culturale delle persone che lavorano a contatto con gli stranieri".
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Al via il Festival del cinema spagnolo tra cult-gastronomia e canali digitali

Start da giovedì fino al 13 Maggio. A inaugurare l'evento il regista David Trueba con le pellicole di Petro Almodovar, Luis Buñuel e Víctor Erice




Decalogo safari, natura al primo posto. Ecco come scegliere l'avventura in Sudafrica

La natura sempre al primo posto: è nel rispetto di questa regola di base che l'ente sudafricano del turismo ha stilato un vademecum per vivere un safari perfetto. Con tanto di dritte su come scegliere il parco o il tipo di vacanza più su misura delle proprie esigenze.


I safari sono un'esperienza di viaggio molto particolare: nel caso del Sudafrica basta uscire di città per trovarsi immersi in una natura selvaggia, con la possibilità di incontrare gli animali nel loro habitat naturale, in particolare i cosiddetti "Big Five", elefanti, bufali, rinoceronti, leopardi e leoni, vera e propria icona del Paese e 'sovrani' di parchi nazionali e riserve private.

Per evitare ogni rischio è bene osservare queste semplici regole: non dare da mangiare agli animali, non avventurarsi a piedi senza i ranger e non uscire dai percorsi tracciati se si guida la propria auto, non fare troppo rumore per non disturbare gli animali, lasciare sempre la precedenza agli animali, ricordarsi che sono gli esseri umani gli "ospiti" in casa di madre natura. Anche per aumentare le probabilità di un avvistamento ci sono delle dritte interessanti: durante le giornate più calde e vicino alle pozze d'acqua è più facile imbattersi negli elefanti, per i rinoceronti invece è meglio uscire nel tardo pomeriggio. All'alba e al tramonto si individuano più facilmente leoni e iene. Il leopardo, che è un animale notturno, può essere avvistato nelle ore serali.

La scelta della modalità di soggiorno dipende dal livello di comodità desiderato, si va dai lussuosi lodge a sistemazioni più spartane. Nei parchi è possibile guidare la propria auto o scegliere un'escursione con guida esperta, mentre nelle riserve private ci si affida ai ranger. Per quanto riguarda l'abbigliamento è bene vestirsi a strati, preferibilmente con colori neutri, all'alba e al tramonto è meglio avere con sé un indumento pesante, durante il giorno invece è d'obbligo un cappellino. L'accessorio che non può mancare, oltre alla macchina fotografica, è un binocolo.

La scelta del parco dipende dalle proprie esigenze di vacanza. Il Kruger National Park è il maggiore del Sudafrica e anche uno dei più famosi al mondo, dà l'opportunità di svolgere safari tradizionali in auto o in jeep, ma anche il "Walking Safari", il safari a piedi, dormendo all'aperto. L'Addo Elephant Park è la patria degli elefanti e oltre ai "Big 5" vi si ammirano anche squalo bianco e balene. Il Karoo National Park si estende nell'area semidesertica del Grande Karoo, ai piedi della catena montuosa del Nuweveld, ed è quindi l'ideale per avvistare le specie del deserto sudafricano: aquila nera, zebra di montagna del Capo, Springbok e rettili. Il Parco Nazionale dell'iSimangaliso, sulla costa del KwaZulu Natal, è Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, perfetto per chi cerca anche spiagge e barriere coralline. Inoltre accoglie la più grande colonia di ippopotami dei parchi sudafricani e c'è una mini-crociera ad hoc per avvistarli. Infine il Kgalagadi Transfontier Park che è da scegliere se si punta ad avvistare il maggior numero possibile di predatori, ghepardi in testa.
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