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Mandela: Sudafrica ricorda la sua icona con una mappa

di Cinzia Conti

Dall'isola-prigione di Robben Island alla casa in Vilakazi Street: l'eredità del padre della lotta all'apartheid Nelson Mandela, morto nel 2013, è fatta di parole, gesti e testimonianze fortissime ma anche di luoghi simbolo. Per questo nel giorno in cui avrebbe compiuto 96 anni le città e i paesi legati alla vita di quest'uomo straordinario simbolo del Sudafrica sono racchiusi all'interno della mappa 'Sulle orme di Mandela', scaricabile sul sito dell'Ente del Turismo Sudafricano www.southafrica.net.

Dedicata a tutti coloro che vogliono partire per una vacanza nella Nazione Arcobaleno e dedicarsi non solo alla natura e ai safari, ma anche alla cultura e alla storia, la mappa segnala una serie di tappe da non perdere. Un viaggio emozionale e culturale che si snoda in diverse province del Paese, dal KwaZulu Natal all'Eastern Cape, dal Gauteng al Western Cape, per scoprire alcuni importanti capitoli della storia del Sudafrica.

CAPE TOWN - Nella vicina isola-prigione di Robben Island, oggi Patrimonio Mondiale dell'Umanità e aperta al pubblico, visibile sia dalla cima della Table Mountain sia dal Waterfront, Mandela ha trascorso 18 anni di reclusione. Appena fuori da Cape Town si trova il carcere di Drakenstein Correctional Center di fronte al quale sorge una statua in bronzo di Madiba, ritratto nel giorno della sua liberazione.

JOHANNESBURG - Tappa fondamentale nella vita di Madiba e nella lotta all'apartheid è la città di Johannesburg. In particolare, a Soweto si trovano alcuni luoghi significativi come la casa in cui Mandela ha vissuto con la sua famiglia, oggi Mandela House Museum, che sorge in Vilakazi Street, l'unica strada al mondo che ha avuto tra i propri residenti due premi Nobel per la pace: Nelson Mandela e l'arcivescovo Desmond Tutu. A testimonianza della lotta contro l'apartheid l'Hector Pieterson Museum, sempre a Soweto, e Liliesleaf Farm nel centro di Johannesburg, che negli anni Sessanta fu teatro di una storica retata da parte della polizia. In città si trova anche la Chancellor House, studio legale di Mandela e Tambo, di fronte al quale sorge la The Shadow Boxer Statue.

IL RESTO DEL SUDAFRICA - Sono molte le opere dedicate a Mandela in tutto il Sudafrica, come il Nelson Mandela Capture Site, nel Kwa-Zulu Natal. Proprio qui Mandela venne arrestato nel 1962 e nel punto esatto in cui è avvenuto l'arresto è stata posizionata una scultura composta da 50 sbarre di acciaio che delineano il suo volto. Nell'Eastern Cape da non perdere la Nelson Mandela Voting Line Sculpture, un'imponente scultura che raffigura il popolo sudafricano per mano e in fila in occasione delle prime votazioni democratiche e che sorge sul lungomare di Port Elizabeth.
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Cani-bagnino, esercito di 350 'eroi' a 4 zampe

di Enrica Di Battista

Capaci di imprese spettacolari che attraggono adulti e bambini, senza timore si tuffano anche in condizioni di mare avverse, guidati esclusivamente da una determinazione di ferro, ossia riportare a riva, sani e salvi, i bagnanti in difficoltà: sono gli oltre 350 cani-bagnino della Scuola Italiana Cani Salvataggio (Sics), impiegati anche quest'estate con i loro conduttori sulle spiagge italiane, in affiancamento alla Guardia Costiera e anche a bordo delle loro motovedette.

   Già nella stagione balneare in corso le unità cinofile della Sics si sono distinte in varie operazioni e in 20 anni di attività hanno salvato la vita a centinaia di persone, tra cui molti bambini e ragazzi, soprattutto in zone di spiagge libere. Ormai famosi 'veterani' della scuola sono Ariel e Flipper, i labrador di Francesco Totti, regalati al capitano della Roma e alla moglie Ilary Blasi per la nascita del loro primogenito Christian, dall'allora sponsor della Roma. Il calciatore decise di destinarli ad attività sociali e di farli addestrare come cani da salvataggio in acqua. Negli anni sono diventati famosi, conquistando anche le prime pagine dei quotidiani.

   Ma sono tantissimi gli 'eroi' a quattro zampe. Quest'anno, in particolare, i cani della Sics si trovano stabilmente sulle seguenti spiagge, partendo da sud: Isola Delle Femmine (Sicilia), Roccella Ionica (Calabria), Bari, Cagliari, Palinuro (Campania), Pescara, Torvajanica, Ostia, Tarquinia, Pescia Romana (Lazio), Marina di Massa (Toscana), Albissola (Liguria), Caorle (Veneto), Idroscalo di Milano, Toscolano Maderno - lago di Garda, Lecco - lago di Como (Lombardia), Verbania - lago Maggiore, Chiaverano - lago Sirio (Piemonte).

   La Scuola Italiana Cani Salvataggio prepara durante tutto l'anno 'cani-baywatch' e conduttori ed è una associazione di volontariato di Protezione Civile. Il brevetto fornito è riconosciuto dalle Capitanerie di Porto e dà la possibilità di agire sulle spiagge come operatori di Protezione Civile.
ansa

In ricordo dei giudici Falcone e Borsellino. Fabrizio Moro: Pensa (anti mafia song)


 

Termini Imerese: Guida Breve Himera

Pubblicazione a cura di
http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/musei/guide_brevi/Himera/Guida%20breve%20-%20Himera.html

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“Addio Malaria”. Il libro di Maria Cerami al Castello di Roccella

Dopo il successo di Magarìa, continua il programma di “Roccamaris. Incontri d’estate al Castello” con la presentazione-dialogo del libro Addio Malaria di Maria Cerami.
La Malaria, protagonista della vita sociale delle nostre popolazioni e la sua presenza endemica in molte regioni italiane, ha certamente avuto un peso determinante nel loro sviluppo economico, costringendo gli abitanti ad abbandonare le pianure che meglio si prestavano all’agricoltura, lasciandole in balìa dei disordinati corsi d’acqua, che sondavano al sopraggiungere delle piene Una storia che non è lontana dal nostro territorio. Il centro antimalarico nato nella Piana di Lascari ne è testimonianza.
Di tutto questo parleranno con il pubblico presente, l’autrice Maria Cerami, il sindaco di Lascari Giuseppe Abbate e il presidente dell’Ospedaletto di Lascari Aldo Arrigo.
Maria Cerami è laureata in D.A.M.S. presso l’Università degli Studi di Palermo SI è diplomata al Master di II livello in Mediazione culturale e didattica museale all’Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Scienze dell’educazione ed è abilitata all’insegnamento per le classi di concorso in “Arte e Immagine” e “disegno e storia dell’arte”. Ha partecipato a diversi convegni, stage e corsi sulla didattica museale in diverse città del nord Italia.
È Presidente dell’Associazione culturale “Amici dell’Archivio di Stato di Termini Imerese”, fa parte dell’Associazione Culturale SiciliAntica e collabora con la rivista Espero.
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100 anni Burri, il mondo lo ricorda

A confronto con Piero della Francesca. Rivive Grande Cretto

(ANSA) - ROMA, 18 LUG - Burri a tu per tu con i maestri del Quattrocento e poi Burri negli Stati Uniti dopo 38 anni di assenza. Burri e quel ''sudario'' del Grande Cretto di Gibellina terminato, ma anche Burri protagonista nei giorni dell'Expo 2015. Da San Sepolcro al Guggenheim Museum di New York oltre un anno di appuntamenti e mostre per celebrare i 100 anni dalla nascita di Alberto Burri (Città di Castello 1915 - Nizza 1995), genio tra i più eclettici del Novecento e maestro dell'arte informale italiana. Pittore, architetto, scenografo, Burri sarà ricordato già dal 19 settembre, a San Sepolcro, con la mostra ''Rivisitazione: Burri incontra Piero della Francesca'', primo confronto diretto con i maestri, come lui, dell'alta Valle del Tevere, seguito a marzo a Morra dall'incontro-studio sulla pittura di Luca Signorelli (alla quale era tanto attento e interessato). Nella Milano dell'Expo risorgerà invece il Teatro Continuo, piattaforma scenica nel Parco Sempione che Burri realizzò nel '73, demolita nell'89 e ora ricostruita a partire dai disegni originali.
Rivivrà il Grande Cretto di Gibellina, realizzato sulle rovine del sisma del '68 e che ora la Regione Sicilia completerà nei 20 mila metri quadri mancanti (sui 90 previsti). Ma momento clou del centenario sarà il ritorno di Burri a New York, ospite del Guggenheim Museum nella antologica curata da Emily Braun, che con oltre cento opere (in arrivo anche da istituzioni e privati americani ed europei) sarà la più ampia ed esauriente mai realizzata negli USA da un museo di arte contemporanea.
Dopo New York, l'esposizione sarà in Germania, per arrivare nel 2016 a Città di Castello. E ancora, un convegno internazionale, con oltre 50 artisti, a Città di Castello discuterà dello stato dell'arte contemporanea. Nel giorno esatto dell'anniversario, il 15 marzo 2015, la Fondazione Burri presenterà il nuovo Catalogo generale delle opere del maestro. Un nuovo film documentario racconterà invece Burri artista e uomo, a partire dal 1943, quando durante la prigionia ad Hereford abbandonò la professione di medico per una decisa svolta verso la pittura. 
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