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Gli stupri e il turismo in India... difendere le vittime e non pensare solo ai danni per l'erario

«Un piccolo incidente come uno stupro a Delhi» ha fatto diminuire il turismo: l'ha detto il ministro delle Finanze indiano, che è anche ministro della Difesa


Giovedì 21 agosto, durante una conferenza stampa sulla situazione del turismo nel paese, il ministro delle finanze indiano Arun Jaitley, che è anche ministro della Difesa, ha dichiarato che:
«Un piccolo incidente come uno stupro a Delhi, raccontato in tutto il mondo, è sufficiente a farci perdere milioni di dollari in termini di minor turismo».
Il riferimento era alla ragazza di 23 anni morta dopo che il 16 dicembre del 2012 era stata violentata da un gruppo di uomini in un autobus di Nuova Delhi. La notizia aveva sollevato molte proteste anche a livello internazionale ed era stata raccontata dai giornali di tutto il mondo: a partire da quell’episodio, l’attenzione dei media verso questo tipo di crimini (che erano commessi già prima e che non si sono fermati) è aumentata notevolmente.
Parlando all’agenzia AFP, il padre della ragazza ha detto che le dichiarazioni di Jaitley hanno lasciato la famiglia «profondamente turbata»: «Si sta parlando di perdite per l’erario. Che cosa c’entra con la perdita irreparabile che abbiamo subito noi? Jaitley ha un’idea di quello che la famiglia di una vittima di uno stupro deve subire ogni giorno?». La parola «piccolo» è stata rimossa dalla copia del discorso pubblicato sul sito del governo e Jaitley ha poi espresso rammarico per il fatto che i suoi commenti fossero stati interpretati come segno di «insensibilità»: «Sono sempre stato molto chiaro sulle questioni relative ai crimini contro le donne». Le attiviste per i diritti delle donne indiane, tra cui Kavita Krishnan, hanno risposto dicendo che «lo stupro non è qualcosa di piccolo: ogni stupro è vergognoso perché viola i diritti delle donne e non perché colpisce il turismo». All’inizio del mese, il quotidiano Times of India ha pubblicato in prima pagina che i turisti stranieri che visitano Nuova Delhi sono calati del 30 per cento nell’ultimo anno secondo una statistica basata sugli ingressi nei principali monumenti della capitale.
ilpost.it

Vacanze scuola fino a ottobre? E' sì per il sondaggio di Ansa.it

E' favorevole al prolungamento delle vacanze fino a ottobre la maggioranza dei partecipanti al sondaggio di ANSA.it. L'idea, lanciata dal sindaco di Forte dei Marmi (Lucca) per rilanciare una stagione balneare nera, da subito era stata bocciata dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini: "I calendari sono stati già decisi e il posticipo "potrebbe danneggiare le famiglie". 
A Forte dei Marmi già da due anni la chiusura degli stabilimenti balneari è posticipata ai primi di novembre. Una decisione presa a suo tempo dal sindaco Umberto Buratti, che ora avanza una richiesta al ministro Giannini per aiutare l'economia turistica: far slittare di due settimane, a fine settembre, il ritorno sui banchi di scuola. "Purtroppo l'apertura a metà settembre delle scuole - spiega - penalizza i potenziali turisti italiani. Per questo ho deciso di chiedere al ministro di posticipare a fine settembre la riapertura dei plessi scolastici, con la speranza che, viste le eccezionali avverse condizioni climatiche di questa estate, l'autunno possa essere più clemente. Credo che possa essere un concreto aiuto all'economia turistica". Posticipando di 15 giorni la riapertura delle scuole "le famiglie potrebbero diversificare le vacanze preferendo magari settembre al più gettonato agosto".
D'altronde l'idea di prolungare la stagione balneare in queste ore echeggia da più parti, dalla Puglia alla riviera romagnola. Tutti d'accordo sul fatto che se il meteo inclemente ha finora penalizzato le presenze turistiche, settembre e, chissà, ottobre potrebbero far recuperare il perduto. E anche qualche politico, come Maurizio Gasparri (FI), chiede che il Governo proroghi di almeno 30 giorni tutte le licenze stagionali, da quelle balneari a quelle dei rifugi di montagna.
Ma Stefania Giannini rinvia al mittente la proposta del primo cittadino di Forte dei Marmi. E' vero, ammette il ministro dell'istruzione, che il maltempo ha creato difficoltà alla stagione turistica. Ma "i calendari con le date di inizio e di fine delle lezioni vengono deliberati dalle Regioni, che li hanno già comunicati alle scuole e al ministero in tempo utile per consentire la programmazione delle attività didattiche". "Le scuole - afferma Giannini in una nota - nella loro autonomia possono chiedere lievi variazioni rispetto al calendario regionale, a patto di garantire i 200 giorni minimi di lezione previsti per legge. Nella maggior parte dei casi le richieste riguardano aperture anticipate che consentono di programmare pause flessibili nel corso dell'anno scolastico. In questo caso, invece, la richiesta di segno opposto potrebbe entrare in contrasto con gli impegni delle famiglie, nostre vere interlocutrici, dove spesso entrambi i genitori sono impegnati al lavoro". "Al sindaco Buratti garantisco la mia collaborazione e sono pronta a incontrarlo, magari proprio in spiaggia, confidando in un miglioramento del tempo" conclude il ministro.
La stagione balneare quest'anno vede nero, tra crisi economica e maltempo che ha allagato l'Italia da nord a sud, e allora ecco farsi largo un'ipotesi: prolungare l'apertura delle spiagge fino a ottobre, magari rinviando l'inizio dell'anno scolastico. L'idea è del 
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Barcellona, italiani nudi in strada simbolo del turismo cafonal. E la gente protesta

Le foto stanno facendo il giro del web nel giorno della contestazione dei residenti di Barceloneta, scesi in strada per esprimere il malcontento e chiedere contromisure contro i vacanzieri low cost e molesti

di Redazione Il Fatto Quotidiano
Tre italiani. Turisti, giovani, nudi. Completamente nudi. Per strada, in Spagna, a Barcellona, nel quartiere turistico di Barceloneta. Entrano in un supermarket, ballano, si fanno fotografare. Gli scatti fanno il giro del web e diventano un caso. Anzi, rappresentano l’emblema della protesta degli abitanti della città catalana, che dopo tantissimi episodi di questo tipo e di vandalismo assortito da vacanza molesta, hanno deciso di far sentire la loro voce. Con una manifestazione pubblica, massiccia e rumorosa, come e più di coloro a cui è indirizzato il loro malcontento.
Perché a Barceloneta gli abitanti non ce la fanno più a sopportare i turisti cafoni e maleducati. Perché le vacanze low cost sono anche e soprattutto questo: schiamazzi fino a tarda notte, canti, bottiglie rotte per strada, rifiuti sulla spiaggia e ora anche lo spogliarello per strada, dove, prima degli italiani in tenuta adamitica, era frequente vedere ragazze in costume camminare come se nulla fosse. E così nel quartiere storico al centro della città vecchia del capoluogo catalano iresidenti, esasperati, hanno chiesto interventi drastici del Comune. Due sere fa, ad esempio, oltre cento persone di Barceloneta hanno invaso le stradine manifestando tutta la loro rabbia per lecondizioni in cui sono costretti a vivere l’estate.
A rincarare la dose – accusando l’attuale sindaco, Xavier Trías, di immobilismo e di avere favorito la speculazione – è il candidato alle prossime elezioni comunali di Barcellona, Alfred Bosch, portavoce del partito indipendentista ERC all’Assemblea nazionale: “Farò smettere questo sconcio”, assicura. Inoltre, mette in dubbio i benefici economici del turismo di massa e accusa il fenomeno degli affitti a prezzi stracciati che condannano tutti ad abbassare i prezzi e che favoriscono l’evasione fiscale e l’arricchimento di molte delle società operanti nel turismo low cost. Nel frattempo, il gruppo dei residenti indignati – l’intero quartiere di Barceloneta ne ha 16 mila – assicura che non abbasserà la guardia e annuncia altre manifestazioni sino a quando non sarà tornata la normalità.“Quello che accade a Barceloneta rischia diespandersi a tutta la città”, avverte un testimone testimone della ‘performance’ dei tre giovani italiani. “Il turismo low cost ci porta la feccia del turismo” dice un altro residente. Nel mirino dei dimostranti anche le agenzie turistiche. Una, che alle due di notte aveva aperto per l’arrivo di alcuni clienti, è stata occupata. Su internet è facile prenotare per qualche decina di euro sistemazioni fatiscenti quasi sempre in nero. Solo 72 appartamenti avrebbero la licenza per essere affittati aituristi, ma un sito web ne propone addirittura 470. La protesta – “impreziosita” dal lancio di una bacinella d’acqua da parte di un turista sui manifestanti – ha però prodotto due effetti: il Comune ha disposto il raddoppio della vigilanza nel quartiere; la consigliera della città vecchia, Mercè Homs, ha avvertito che il Consiglio Comunaleavrà “tolleranza zero” contro tutti coloro che si rendono responsabili di comportamenti anti-sociali, compreso chi affitta illegalmente le case.
ilfattoquotidiano.it

L'arte e lo stupore


 
«Se mi segui, / posso indicarti la rotta delle nubi, / e il luogo da cui scaturiscono le acque, / vieni, diventa il mio nuovo amico, / se vuoi che io ti sveli/ quello che dice la voce degli uccelli». In questi versi di Victor Hugo è la fata che parla, rivolgendosi al bambino, e illustrandogli la sua natura, le sue doti, i suoi possibili doni. Regna sulle sponde, indora i vapori del cielo sfiorandoli, edifica i suoi palazzi invisibili nelle nuvole del crepuscolo. La sua ala è azzurra, ha grotte di conchiglie, tende di rami verdi, è lei quella che cullano le fronde e le onde. Le fate fanno parte dei tanti demoni che l'umanità ha immaginato, esseri intermedi tra terra e cielo. Nessuno può pensare che Victor Hugo, l'autore dei Miserabili, creda realmente nella loro esistenza, come vi credettero un tempo uomini di civiltà che potremmo definire pagane… E così Shakespeare, nella filastrocca della Fata Mab e nel fantastico Sogno di una notte di mezza estate, gioco e danza di fate ed elfi nell'incanto del bosco, e Vittorio De Sica che fa nascere dal cavolo di una fata dolce e buona il protagonista di Miracolo a Milano, non intendono certo riproporre una religione druidica. Solo, da artisti, con altri artisti, ci invitano a credere nelle fate, a sognare, a essere leggeri. Capaci di stupore.
avvenire.it

In rifugio per degustare gastronomia

I migliori prodotti enogastronomici dell'Est veronese, nella calda atmosfera di un rifugio sul Monte Tomba, mescolati con la magia di una notte estiva sono gli ingredienti della cena speciale organizzata dalla Strada del vino Soave (www.stradadelvinosoave.com) oggi alle 20 al Rifugio Primaneve. 
Protagonisti sono i prodotti e i produttori della Strada del vino Soave. 
Questo il menù previsto: antipasto di prosciutto e melone, culatello, speck e lardo; risotto di pesce; tris di formaggio Monte Veronese Dop; torta Reciotina, caffè e grappa. In abbinamento alle diverse portate, saranno serviti i vini Soave e Recioto di Soave, insieme allo spumante Durello e al Valpolicella, visto che diversi soci della Strada del vino Soave hanno vigneti confinanti con altri importanti territori di vino, il Lessini Durello a est e la Valpolicella a nord. A guidare la degustazione dei vini sarà in via eccezionale il presidente della Strada del vino Soave, l'enologo Paolo Menapace e alla serata parteciperanno anche diversi produttori soci per far conoscere meglio al pubblico le specialità in degustazione. Il costo di partecipazione è di 20 euro a persona e la prenotazione va fatta al numero 327-1799535.V.Z. 
L'Arena.it

Expo - Fiori a Verbania. Un evento d'eccezione inedito e di grande risalto mediatico nella città del Lago Maggiore

comunicato stampa verbaniamilleventi.org
EXPO FIORI A VERBANIA
Un evento d'eccezione inedito e di grande risalto mediatico                                   nella città del Lago Maggiore. Per la prima volta il saluto ai Paesi            partecipanti all'Expo realizzando con i fiori le loro bandiere
I fiori sono protagonisti  nel corso dell’anno di appuntamenti importanti  a Verbania e costituiscono  per lunga tradizione una delle principali componenti del richiamo turistico della città.
E' proprio legandosi a questa caratteristica che si propone dal 5 al 7 settembre sul lungolago di Verbania Pallanza un evento d'eccesione: EXPO FIORI A VERBANIA – Verbania e il Lago Maggiore salutano con i fiori EXPO Milano 2015 con BANDIERE IN FIORE per il saluto ai Paesi partecipanti all'Expo.  Momento centrale della manifestazione è la realizzazione delle bandiere di tutti i Paesi partecipanti all'Expo di Milano (circa 150) delle dimensioni di un metro e 10 per un metro e 60 circa con la tecnica dell'infiorata, cioè spetalando i fiori di vari colori e coprendo con i petali o altro materiale vegetale la superficie della bandiera.  Le bandiere verranno disposte come petali di 25 grandi fiori e saranno realizzate sotto gli occhi del pubblico nel pomeriggio di sabato 6 settembre, per restare poi esposte con un allestimento scenografico di grande effetto l'intera giornata di domenica 7 settembre.

L'evento (realizzato da Verbania MillEventi con il sostegno del Comune e il patrocinio di Distretto Turistico dei Laghi,  Ente Giardini Botanici di Villa Taranto, Museo del Paesaggio di Verbania) è senza precedenti e riveste una valenza promozionale fortemente positiva ad ampio livello, sia per il richiamo alle tradizioni degli eventi floreali, sia per il richiamo all'Expo ed il conseguente risalto mediatico non solo come evento fine a se stesso, ma anche per le implicazioni che ne arricchiranno la portata fino allo svolgimento dell'Expo.  Si aggiunga che il tutto si inserisce in un programma  di grande festa ed iniziative varie che fanno da contorno sul lungolago, con addobbo piazza, concerti musicali, spettacoli, intrattenimenti per i bambini, gastronomia, biciclette in fiore, espositori e altre iniziative.

ronchiCOMUNICAZIONE Ufficio Stampa Verbania MillEventi
via albertazzi, 17/a       28922 verbania pallanza (vb)
tel 0323-502881, 0323-505411       fax 0323-505411       cell 347-3300247, 339-6575447
mail   sergio@ronchimail.it, verbaniamilleventi@gmail.com

www.verbaniamilleventi.org

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
turismoculturale@simail.it