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La cucina del senza... Una nuova cucina, ma anche un nuovo stile di vita.


Nata da una felice intuizione di Marcello Coronini, La Cucina del Senza® propone lo studio di piatti senza grassi o senza sale e dessert senza zucchero aggiunti. Presentata per la prima volta a Gusto in Scena, evento enogastronomico ideato e curato dallo stesso Coronini, La Cucina del Senza® ne è diventata la protagonista. Da Heinz Beck a Ilario Vinciguerra, da Ernst Knam a Luigi Biasetto, solo per citare alcuni dei maggiori chef e pasticceri che hanno partecipato all’ultimo appuntamento e si sono lasciati coinvolgere in questa “avventura” destinata a modificare la cucina e lo stile di vita degli italiani.
La Cucina del Senza® si prepara ora al grande salto. Esce dall’ambito strettamente enogastronomico per coinvolgere il mondo accademico, in cui sta suscitando sempre maggior interesse: l’Università degli Studi di Milano ha deciso di darle un ruolo importante nel Master Inter Ateneo “Analisi e gestione del rischio alimentare - Cibo e salute”. E’ stato costituito un autorevole Comitato Scientifico con lo scopo di dare scientificità a La Cucina del Senza® e farla conoscere nel mondo.
Il prossimo passo è entrare nelle cucine degli italiani, dimostrare che una cucina sana può anche essere gustosa e che buono può e deve coincidere sempre di più con sano.
Un obiettivo che si pone la VII edizione di Gusto in Scena, che si terrà alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, a Venezia, domenica 1 e lunedì 2 marzo 2015. A rappresentare il mondo dei cuochi ci sarà il padrone di casa Andrea Aprea, executive Chef del ristorante Vun, che proporrà assaggi de La Cucina del Senza® con Marcello Coronini nel corso di una:

Conferenza stampa

mercoledì 21 gennaio 2015
alle ore 11.00

Park Hyatt Milan
Milano, via Tommaso Grossi 1 – tel. 02 8821 1234
(M.M. Duomo)

INTERVERRANNO:
Marcello CORONINI, giornalista e gastronomo, ideatore e curatore di Gusto in Scena, inventore de La Cucina del Senza®
Andrea APREA, executive Chef ristorante VUN dell’hotel Park Hyatt Milano
Luigi BIASETTO, pluripremiato Maìtre Patissier Chocolatier Confiseur Glacier
Prof. Luigi BONIZZI, membro del Comitato Scientifico de La Cucina del Senza®, direttore Master Inter-ateneo “Analisi e gestione del rischio alimentare - Cibo e salute”, Unimi
Renato BOSCO, “Pizzaricercatore” di Saporè 53 Asporto e Saporè 55 degustazione
Prof. Michele CARRUBA, membro del Comitato Scientifico de La Cucina del Senza®, esperto nutrizionista, direttore del Dipartimento di Farmacologia, Chemioterapia e Tossicologia Medica, Università degli Studi di Milano, membro del Comitato strategico del Comune di Milano, membro del Comitato Scientifico dell’EXPO 2015
L’invito è valido per una persona
(Per poter partecipare si chiede gentilmente di confermare via email entro il 13 01 15)

Ufficio Stampa: Studio Eidos di Sabrina Talarico

tel. 049.8910709 fax 049.8910170 e-mail: talarico@studioeidos.it

7 Gennaio 2015 - 218° anniversario del Primo Tricolore


Mercoledì 7 gennaio 2015, Festa nazionale della Bandiera, si celebrerà a Reggio Emilia il 218° anniversario della nascita del Primo Tricolore, che vide la luce proprio nella città emiliana il 7 gennaio 1797, quale bandiera della Repubblica Cispadana. Come ogni anno, la ricorrenza coinvolgerà istituzioni e cittadini nel riaffermare, attraverso il vessillo nazionale, i valori della Costituzione, della Repubblica, della Cittadinanza e dell’unità del Paese.
Ospite delle celebrazioni, in qualità di rappresentante delle istituzioni nazionali, sarà il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Paolo Gentiloni, mentre il regista e sceneggiatore Giorgio Diritti terrà una Lectio magistralis.
Ai tre principali momenti delle celebrazioni – l’Alzabandiera e gli onori militari in piazza Prampolini, l’incontro con gli studenti in Sala del Tricolore (a invito) e gli interventi istituzionali al teatro Ariosto (a invito) – parteciperanno inoltre il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il presidente della Provincia Gianmaria Manghi, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

Le celebrazioni istituzionali inizieranno alle ore 10.30 in piazza Prampolini, con la cerimonia alla presenza del ministro Gentiloni e delle autorità civili e militari: Onori militari, Alzabandiera ed esecuzione dell’Inno nazionale. Parteciperanno un reparto della storica Guardia civica e i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma e saranno presenti i gonfaloni della Città di Reggio, della Provincia e della Regione; della Bandiera del Reggimento artiglieria contraerei Ravenna; del Medagliere dell’Istituto del Nastro Azzurro, dei Medaglieri e Labari delle Associazioni combattentistiche e d’Arma.
La manifestazione proseguirà, alle ore 11, nella storica Sala del Tricolore, con la consegna della Costituzione italiana a delegazioni di studenti (l’accesso alla Sala sarà possibile con tessera-pass rilasciata dal Comune di Reggio Emilia).

Alle 11.30, nel teatro Ariosto di piazza della Vittoria, si svolgerà l’incontro del ministro Gentiloni con le autorità civili e militari, i rappresentanti di istituzioni, associazioni e studenti. Qui interverranno il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il presidente della Provincia Gianmaria Manghi, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. A seguire, l’intervento del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Paolo Gentiloni. Infine, si terrà la Lectio magistralis di Giorgio Diritti, regista e sceneggiatore, arricchita da materiali multimediali (ingresso a invito).

Altre iniziative promosse nell’ambito della Festa del Tricolore
Nel pomeriggio del 7 gennaio, il programma delle iniziative dedicate al 218° anniversario del Primo Tricolore prevede, alle 15.30, nella Sala del Tricolore, una cerimonia promossa dall’associazione nazionale ‘Comitato Primo Tricolore’, con una Lectio magistralis del Vescovo Massimo Camisasca sul tema “L'educazione al Tricolore”, al quale verrà inoltre consegnato il Primo Tricolore. Seguirà la consegna dei premi “Primo Tricolore” e sarà possibile vedere l'esposizione “Domenica del Corriere: 1915-1918 – Centenario”.
Alle 17.30, nell’Aula Magna ‘Pietro Manodori’ dell’Università di Modena e Reggio Emilia (viale Allegri 9), si terrà il convegno ‘Antonio Panizzi, un letterato, un patriota, un reggiano ’, con una Lectio magistralis di Denis Ready, direttore della British Library di Londra. L’iniziativa è promossa da Rotary Club Reggio Emilia e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia.
Martedì 7 gennaio sarà inoltre possibile visitare il Museo del Tricolore, all’interno del palazzo municipale, che effettuerà un’apertura straordinaria dalle ore 12 alle 18.

Infine da mercoledì 7 gennaio a domenica 11 gennaio, presso le sale espositive di Palazzo Casotti, sarà possibile vistare la mostra dedicata al Centenario della Prima Guerra Mondiale.

Programma
ore 10.30
Piazza Prampolini

Cerimonia istituzionale alla presenza
della Massima Autorità
delle Autorità civili e militari
Onori alla Massima Autorità
Alzabandiera ed esecuzione dell’Inno Nazionale

ore 11.00
Sala del Tricolore, piazza Prampolini
Cerimonia di consegna della Costituzione italiana agli studenti delle scuole reggiane

(Cerimonia ad invito)

ore 11.30
Teatro Ariosto, piazza della Vittoria
Luca Vecchi
Sindaco di Reggio Emilia

Giammaria Manghi
Presidente della Provincia di Reggio Emilia

Stefano Bonaccini
Presidente della Regione Emilia Romagna

Intervento di
Paolo Gentiloni
Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Lectio di
Giorgio Diritti
Regista e sceneggiatore

(Cerimonia ad invito)
ore 12.00 - 18.00
Apertura straordinaria del Museo del Tricolore


Segreteria organizzativa
Comune di Reggio Emilia
piazza Prampolini 1 - 42121 Reggio Emilia
tel. 0522 456345 - 456170
fax 0522 456645
cerimoniale@municipio.re.it

fonte: http://www.municipio.re.it

A MIPAP INNOVAZIONE IN MOSTRA CON IL MEGLIO DEL PRÊT-À-PORTER


A MIPAP INNOVAZIONE IN MOSTRA CON IL MEGLIO DEL PRÊT-À-PORTER Dal 28 febbraio al 2 marzo 2015 creatività e stile a Milano per una vera “revolution” Milano, 22 dicembre 2014 - MIPAP, la manifestazione dedicata alle collezioni donna di prêt-à-porter organizzata da Fiera Milano, è pronta a ripartire dal 28 febbraio al 2 marzo 2015 con un nuovo logo, una nuova immagine e una formula sempre più dinamica e internazionale. Puntando all’immediatezza e alla contemporaneità, MIPAP si rinnova giocando sui linguaggi dei social network e introduce l’hashtag nel proprio logo, per raccontarsi come luogo di tendenza e di richiamo come il colore rosa che caratterizza la nuova grafica: MIPAP è, infatti, manifestazione dotata di inconfondibile personalità, capace di creare trend che, come nel mondo social, si moltiplicano e amplificano grazie a una community sempre più vasta di seguaci. MIPAP si conferma un format in continuità con la tradizione che ha fatto della moda italiana la fonte di ispirazione per lo stile in tutto il mondo, ma accoglierà e promuoverà anche i diversi linguaggi delle proposte internazionali, grazie ad un’attenta selezione dei brand partecipanti e a un orientamento improntato ad un unico linguaggio: quello del business. Fulcro della manifestazione sarà l’area tendenze #mipaprevolution, pensata per dare ai compratori un’immediata e intrigante opportunità di scelta e valutazione dell’offerta espositiva. Le proposte degli espositori saranno di qualità e interessanti, e comprenderanno le creazioni che vanno dall’abbigliamento classico alle proposte originali e innovative per i più giovani, dallo sportwear all’abbigliamento in pelle, dalle mille forme della maglieria alle più originali creazioni con inserti in pelliccia, fino agli accessori-moda e alle rifiniture più prestigiose. Un bouquet di colori, immagini, texture e stampe, una scelta di stili e una interpretazione dell’eleganza che racconteranno con originalità le collezioni per l’autunno - inverno 2015 2016 in un progetto su misura costruito esclusivamente per il B2B. Tra le grandi realtà presenti a MIPAP ci saranno importanti conferme e interessanti nuovi arrivi. Ricordiamo tra gli altri Elisa Cavaletti, Laurel, Daniela Drei, Ean 13, Sfizio , Club Voltaire e Maglificio Carnevale. Il Made in Italy, da sempre ricercatissima e ambita caratteristica da parte dei compratori internazionali sarà ancora una volta grande protagonista ed ispiratore dell’offerta di MIPAP, grazie a collezioni di qualità per scelta dei materiali, taglio, fattura e rifiniture di eccellenza.
Il palcoscenico di MIPAP, arricchito da un allestimento rinnovato, si confermerà come un riferimento indispensabile per i buyer internazionali provenienti dai mercati più attenti alle evoluzioni dello stile e vedrà ancora una volta la sua offerta presentata in contemporanea con la manifestazione SUPER!, consentendo ai compratori di ottimizzare tempo e di moltiplicare le occasioni di business con gli espositori di entrambe le manifestazioni.
#Mipap
in http://www.mipap.it

Riapre a NY la prima libreria italiana d'America Miracolo sulla 12ma strada, al Greenwich Village


Per le librerie indipendenti New York è un cimitero costellato di croci: Gotham e Coliseum se ne sono andate ai primi decenni del 2000, vittima delle grandi catene, a loro volta finite sott'acqua con l'avvento di Amazon. Rizzoli ha chiuso l'anno scorso per far posto a un grattacielo di lusso. Se dunque Vanni, la prima libreria italiana in America, fondata nel 1884 dal siciliano (di Caltagirone) Sante Fortunato Vanni, riapre i battenti a Greenwich Village, si può legittimamente parlare di "miracolo sulla 12/a strada".
Appuntamento a fine gennaio: con un occhio al passato e l'altro al futuro i locali di Vanni, al numero 30 della 12/a strada, riapriranno per qualche mese come libreria "pop up" e centro culturale sotto gli auspici del Centro Primo Levi. "L'obiettivo - spiega Alessandro Cassin, direttore editoriale del Centro e figlio di quell'Eugenio Cassin che, con la piccola casa editrice Orion Press a Londra, pubblicò la prima edizione in inglese di "Se questo è un uomo" nel 1959, è puntare i riflettori sulla storia dell'ebraismo italiano in America, ma anche resuscitare un mito". Vanni arriva a New York nel 1884, all'apice dell'immigrazione italiana, e inizia la sua attività di libreria e stamperia al 548 West Broadway. La libreria vende classici italiani, manuali d'inglese e dizionari (anche un vocabolario siciliano-italiano), ma anche cartoline, riviste, manuali tecnici, calendari, biglietti da visita, santini e materiale religioso per le diocesi. Vanni svolge anche l'attività di scrivano, occupandosi di corrispondenze private e scritture commerciali per i tanti emigranti analfabeti. Nel 1931 entra in campo Andrea Ragusa, consulente editoriale appena arrivato dall'Italia. La libreria passa a Bleeker Street, poi nella sede attuale sulla 12/a. Ragusa è il direttore generale della Fratelli Treves: arriva negli States con l'idea di vendere la Treccani negli Usa. Quelle strade del Village all'epoca erano l'epicentro delle stamperie. Ragusa pubblica libri in inglese ad argomento italiano e trasforma la libreria in un punto di riferimento culturale. Fino al 1974, quando viene ucciso in una rapina davanti al negozio, stampa 138 titoli, tra critica letteraria italiana e libri per le scuole. Diventa il principale fornitore di libri italiani per le biblioteche pubbliche e universitarie in Nord America. La libreria passa nelle mani delle figlie Isa e Olga fino al 2004, quando il sipario cala per sempre. O così sembrava. Che fine avrà la seconda (o terza vita) di Vanni? La palazzina sulla 12/a, a due passi dalla Casa Italiana della New York University, è doppiamente cinta d'assedio: da un lato ricchi e famosi che aspirano a un pezzo di uno dei quartieri più' romantici e fermi nel tempo di Manhattan, dall'altro l'ateneo che anno dopo anno sta acquisendo tutte le proprietà disponibili nella zona. L'iniziativa del Centro Primo Levi cerca di alzare una diga. Ma arriverà un angelo custode per salvare Vanni?
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Primo volo della 'nuova' Alitalia, su livrea anche Etihad ed Expo

E' partito alle 2,35 italiane dall'aeroporto JFK di New York il primo volo della nuova Alitalia Sai, la compagnia aerea a maggioranza italiana e partecipata al 49% da Etihad Airways. L'aereo, un Airbus A330 che vestiva la livrea Expo Milano 2015 con i marchi di Alitalia e di Etihad Airways, è atterrato alle 10.40 a Milano Malpensa.

'I clienti, che d'ora in avanti chiameremo ospiti - spiega l'Ad Cassano - saranno la nostra bussola'. 'A partire da oggi - informa la compagnia in una nota - Alitalia, insieme ad Etihad Airways, offre 168 destinazioni, una flotta di 227 aeromobili tra le più avanzate al mondo e la forza di chi trasporta più di 35 milioni di passeggeri l'anno'.

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Matera, un futuro sostenibile sulla scia della cometa

di Alberta Del Bianco
Quando si arriva qui nel cuore della Basilicata, a soli 60 km dal moderno aeroporto di Bari, di colpo si viene proiettati indietro nel tempo, a come doveva essere migliaia di anni fa la natura con i suoi paesaggi incontaminati: cattedrali di arenaria, profondi canyon, rocce lunarie che si alternano a fitti boschi che nascondono misteriosi complessi megalitici e borghi dal fascino antico. All'improvviso, percorrendo la statale 99, appare Matera ancora imbiancata dopo le abbondanti nevicate degli ultimi giorni. Abbarbicata sullo sperone della gravina della Murgia, città tra le più antiche al mondo conAleppo e Gerico, è un autentico museo a cielo aperto dalla preistoria ai tempi nostri.
Gli stessi Sassi, case-grotta rifugio per secoli di contadini e animali, dopo l'abbandono negli anni Cinquanta per ragioni igienico-sanitarie, sono stati restaurati e ripopolati fino ad essere proclamati nel 1993 Patrimonio dell'Umanità. Oggi rappresentano uno dei simboli più suggestivi e famosi d'Italia, connubio inscindibile di arte e natura. Protagonisti di opere letterarie, come 'Cristo si è fermato ad Eboli' di Carlo Levi, e di set cinematografici. Alcuni di questi Sassi si possono visitare, come la storica Casa Grotta in vico Solitario, arredata con i mobili e gli attrezzi autentici del periodo in cui era abitata.
Oggetto di un raro esperimento di ripopolamento e di rivalutazione urbanistica, Matera è stata dichiarata il 17 ottobre 2014 Capitale europea della Cultura per il 2019. Una vittoria che sa di 'riscatto' per una terra considerata per decenni una 'vergogna' nazionale ed oggi meta del turismo internazionale con oltre 200 mila presenze l'anno. Ma il sindaco, Salvatore Adduce, intende quadruplicare il flusso di visitatori nei prossimi quattro anni, con un'offerta artistico-culturale di eventi che viene inaugurata con l'attuale presepe vivente, allestito fino al 5 gennaio e che ha già registrato oltre 22 mila prenotazioni online.
Sfruttando la vocazione naturale dei Sassi, che al crepuscolo si trasformano in una suggestivaBetlemme, oltre 300 persone, tra figuranti e narratori giunti da varie parti d'Italia, fanno rivivere la Galilea di 2000 anni fa nelle strade, nelle piazze e nei vicoli della città vecchia. Un percorso scenografico luminoso che sotto il titolo 'segui la Stella Cometa', parte da piazza Vittorio Veneto per poi abbracciare i due rioni dei Sassi (Barisano e Caveoso) fino ad arrivare alla grotta della Natività nel rione Casalnuovo. Qui appare una cometa di 4 metri di lunghezza, mentre l'altipiano delle Murge fa da quinta teatrale a un gioco di luci multicolori. Nella prima parte del percorso 60 attori del Gruppo Storico Romano fanno rivivere scene tipiche del mondo militare romano: l'accampamento, la scuola dei gladiatori, il senato, la domus, il castrum. La seconda parte del percorso riguarda il vero Presepe, con 50 figuranti della Pro Loco di Rionero in Vulture (Pz) che danno vita alle scene dell'Annunciazione e della Strage degli Innocenti. Altre 200 persone della Pro Loco di Crispiano (Ta) e Barile (Pz) mettono in scena la natività, con la processione dei Re Magi sulle note dell' Ave Maria di Gounoud interpretata dal soprano Antonella Rondinone.
L'evento, benedetto dal vescovo Salvatore Ligorio e promosso dalle istituzioni della Basilicata oltre che da enti e consorzi locali, è occasione anche per apprezzare l'artigianato tradizionale, soprattutto in ceramica e in legno come i celebri fischietti, e per assaporare i prodotti enogastronomici dop come il pane Igp di Matera, i vini, l'olio di oliva, i peperoni cruschi, le paste fresche, salumi e formaggi locali, mentre lentamente ci si perde nel groviglio di vicoli, strade, ipogei, grotte stratificate le une sulle altre e lo sfarzo dei palazzi medievali e barocchi, chiese e campanili, archi e terrazze che si aprono su panorami mozzafiato. Di fronte alla crisi che ci attanaglia il presepe vivente di Matera - precisa il vescovo - diventa un polo di attrazione religioso ma anche di coesione sociale e di rilancio economico, culturale e politico, nel senso più ampio e profondo, di questa terra per decenni abbandonata.
Il borgo antico è teatro anche di performance artistiche moderne, come le statue dell'artista Nunzia Decollanz in piazza Vittorio Veneto nella mostra intitolata 'Il presepe tutto l'anno', e il 3 e 4 gennaio la rappresentazione dell'incontro tra 'San Francesco d'Assisi e Federico II di Svevia nella terra di Puglia' nel 1220, descritto nella Historia del gesuita Beatillo del 1637. Tutto intorno i paesaggi biblici della Murgia che circondano Matera, con le antiche chiese rupestri affrescate, a partire dal VI secolo prima dai monaci basiliani, quindi dai benedettini e dai francescani, sono stati scelti già nel passato da vari cineasti per ricostruire le ambientazioni dell'antica Galilea nei loro film: da 'la passione di Cristo' di Mel Gibson (2004) a 'Il Vangelo secondo Matteo' (1964) di Pier Paolo Pasolini a cui, in occasione del cinquantenario, è dedicata una mostra a Palazzo Lanfranchi, sede del Museo storico. E nei primi mesi del 2015 questi altipiani torneranno ad ospitare il remake del colossal 'Ben Hur'.
In vista di Matera 2019, il sindaco conferma che intende investire 60 milioni di euro per la cultura, le infrastrutture e le nuove tecnologie, con progetti che possano coinvolgere soprattutto i giovani: "Dobbiamo fare di più e meglio sfruttando le risorse e le potenzialità' che abbiamo". La città, sottolinea, deve diventare il modello del riscatto etico e culturale per tutta l'Italia, l'esempio di un futuro sistema di vita ecosostenibile da esportare anche in Europa.
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