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Santo Volto: più antica icona di Cristo, chiesa di San Bartolomeo degli Armeni Genova

Santo Volto: più antica icona di Cristo, chiesa di San Bartolomeo degli Armeni Genova

Si chiama Santo Volto ed è il lino dipinto a tempera ritenuto il più antico ritratto di Cristo, nonostante le sue origini siano ancora fonte di discussione tra gli studiosi. Più noto ai genovesi come "Santo Mandillo", termine dialettale proveniente dal greco mandylion, è custodito nella chiesa di San Bartolomeo degli Armeni, che si trova in piazza San Bartolomeo degli Armeni nel quartiere di Castelletto.
Ma qual è la sua storia? Secondo un’antica tradizione del III sec.d.C. Abgar, re di Edessa in Armenia, malato di lebbra ed avendo udito delle qualità taumaturgiche di Gesù che predicava in Palestina, mandò il pittore Anania perché raffigurasse il suo volto.
Non riuscendo però l’artista a ritrarre il Messia, Gesù prese il telo appoggiandovi il volto intriso di sudore e lasciandovi così impressa la sua immagine. Tornato in patria, Anania toccò il Re con quel sudario che miracolosamente lo guarì. Da qui ebbe origine l’adorazione della sacra effigie.
Nel 639 Edessa fu occupata dagli Arabi, che offrirono la reliquia a Bisanzio in cambio di denaro e prigionieri. Da Bisanzio, poi, nel 1362 la reliquia arrivò a Genova a seguito di Leonardo Montaldo che l’aveva ricevuta in dono dall’imperatore Giovanni V Paleologo. Montaldo donò il “Sacro Volto di Edessa” al monastero dei Basiliani armeni (dal 1650 ai Barnabiti) dove ancora oggi è custodito e venerato.
Fino alla metà del secolo scorso i genovesi accorrevano in massa alla festa di "San Bertommé di Erminni" perché il "Santo Volto" aveva il potere di liberare i "malefiziou" (malefici) e di proteggere Genova dalle calamità.
La reliquia è esposta all’adorazione dei fedeli permanentemente, negli orari di apertura della chiesa.
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dal 5 al 11 Luglio il Centro Velico di Torre Guaceto ospita i migliori windsurfer Italiani


Sarà in Puglia, per una intera settimana, la più grande competizione dell’estate italiana per il windsurf di classe olimpica e preolimpica under 18 della Federazione Italiana Vela. Sarà il Centro Velico di Torre Guaceto, uno dei più storici e attivi centri di divulgazione e insegnamento degli sport velici in Italia, a ospitare la manifestazione dal 5 all’11 luglio prossimi. Sono attesi ben 200 atleti provenienti dalle migliori scuole federali di tutta Italia e si punta al record storico di vele in acqua.


Il Campionato Italiano, cuore di un appuntamento che prevede sette intensi giorni di regate, precede di poco il mondiale in Polonia, definendo così in maniera cruciale la leadership atletica di molti partecipanti.
Il programma dell’evento è ricco ben organizzato perché atleti e spettatori possano vivere al meglio la dimensione assolutamente unica della Riserva Marina Naturale di Torre Guaceto, dove il Centro Velico ha un ruolo rilevantissimo.

Fra tutti, le favorite nel femminile sono Giorgia Speciale (Ancona) e Alessandra Papitto (Ostia). Nel maschile invece Benjamin Romeo (Marsala), Federico Ferrante (Marsala) e Daniele Gallo (Castel Fusano). Nella categoria under 15 maschile occhi puntati sul vincitore delle prime due tappe della Coppa Italia Simone Montanucci della LNI Civitavecchia. Avversari di rango saranno Roman Sorrentino della Canottieri Marsala e Tommaso Antognoli del Nauticlub Castelfusano. In campo under 15 femminile attenzione rivolta ad Aurora De Felici della LNI Civitavecchia, Gaia Busetta della Canottieri Marsala e Marta Monge del Circolo Nautico Loano.

Fra i più giovani poi, fanno capolino sempre più spesso sul podio nella categoria under 13 settore maschile Davide Antognoli del Nauticlub Castelfusano è atteso ad una conferma dopo le due vittorie nelle tappe iniziali di Coppa Italia, con degni avversari Alessandro Josè Tomasi della LNI Riva del Garda, Alessandro Giangrande dell’ Albaria Palermo e Mattia Calderini del Nauticlub Castelfusano. In ambito femminile il duello vede protagoniste Lavina De Felici della LNI Civitavecchia e Matilde Fassio del Circolo Nautico Loano.
L’agenda prevede anche il raduno e trofeo dei cadetti Kids, il ricco vivaio atletico federale del windsurf che vede decine di bambini dai 9 agli 11 anni sfidarsi nelle acque di questa magnifica riserva, spot ideale per le discipline veliche.

Nel corso di questa straordinaria settimana oltre alle grandiose performance attese dagli atleti federali, sarà possibile per chiunque vivere e conoscere la riserva, grazie alle attività organizzate da Thalassia e altri sport acquatici come lo snorkeling a cura di Aquademia.

Ogni giorno sarà possibile seguire l’evento e i risultati di classifica attraverso il web, collegandosi al sito ufficiale del Centro Velico di Torre Guaceto.

Programma sportivo
Da domenica 5 a martedì 7 luglio saranno di scena, come gustosa anteprima dello spettacolo, i ragazzi del segmento Youth (16-18 anni) della classe olimpica RS:X. Una trentina di concorrenti che si daranno battaglia nell’ultima regata che precede di poco i Mondiali di categoria in Polonia.

Lunedì 6 e martedì 7 luglio, in concomitanza e quindi con un doppio show in acqua, la classe Techno 293 darà vita alla Techno Slalom Cup. Una regata spettacolare che si svolge con batterie inserite in un tabellone a eliminazione diretta, fino a selezionare i migliori otto che si affrontano nella finalissima.

Mercoledì 8  luglio sarà la volta della Long Distance Techno 293, una sorta di maratona, specialità dove la resistenza si accoppia alla capacità di gestire l’attrezzatura in acqua per una durata che può variare dalla mezz’ora a un’ora.

Il clou dell’evento avrà luogo da giovedì 9 a sabato 11 luglio, nuovamente con un doppio appuntamento. Il Trofeo Nazionale di Classe Techno 293, che vedrà in acqua oltre 150 atleti, con tre prove al giorno su un percorso racing a quadrilatero e bastone, con le varie categorie esordienti, under 13, under 15, under 17 e Plus. Parallelamente il Trofeo Nazionale Cadetti Kids, dove una cinquantina di giovanissimi di età compresa tra i 9 e gli 11 anni potranno usufruire di un tempo suddiviso tra momenti agonistici e occasioni ludiche, all’insegna del divertimento, condizione essenziale per appassionare questa fascia di età.

Happening
Martedì 7 Luglio Premiazione Coppa Italia RS:X e Techno Slalom Cup h. 16.00
Giovedì 9 Luglio SPETTACOLO di Teatro ambientale “ASPETTANDO IL VENTO” Sera
Venedì 10 Luglio CENA DI GALA e GRANDE FESTA! Sera
Sabato 11 Luglio Premiazione Trofeo Nazionale Techno293 e Cadetti Kids h. 16.00

Il programma completo con eventi ed escursioni
A questo link: http://centrovelicotorreguaceto.it/trofeo-nazionale-t293-regata-nazionale-rsx/programma-degli-eventi/

Il Centro Velico Torre Guaceto
Il Centro Velico Torre Guaceto è un’associazione sportiva dilettantistica senza scopo di lucro, attivo nella Riserva Marina dello Stato di Torre Guaceto, con la missione complessa e impegnativa, forse unica nel panorama italiano delle scuole di vela, di promuovere lo sport della vela, secondo un modello associativo che prevede la partecipazione attiva e volontaria dei soci in tutte le fasi didattiche e organizzative della gestione. L’impareggiabile sito di Torre Guaceto, col quale il Centro Velico Torre Guaceto suggella un contratto di bellezza, qualità e responsabilità.
La Scuola del Centro Velico Torre Guaceto organizza corsi di Vela, Catamarano e Windsurf, articolati su più livelli, e stage di avvicinamento alla vela. I corsi, strutturati secondo moduli settimanali residenziali, permettono anche ad allievi totalmente inesperti di raggiungere un livello di autonomia e sicurezza nella conduzione del mezzo, con impegno differente in funzione del corso scelto. Le attività nautiche si svolgono in un contesto di notevole interesse climatico e ambientale che, assieme alla professionalità degli istruttori e alla cordialità dello staff, favorisce il completo raggiungimento degli obiettivi del corso.
fonte; comunicato stampa
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone redazione.sport@simail.it
Turismo Culturale


Strage a Sousse Tunisia blindata, turisti in fuga

I sostenitori dello Stato islamico hanno rivendicato su Twitter la paternità dell'attacco terroristico sulla spiaggia di due resort di lusso a Sousse, nel golfo di Hammamet in Tunisia, che ha causato almeno 39 morti di cui 34 turisti stranieri e 5 cittadini tunisini.

La dichiarazione, non verificabile ma giudicata attendibile, afferma che "un soldato del califfato" ha attaccato le "tane della fornicazione, del vizio e dell'apostasia" e questo "malgrado le misure" di sicurezza "rafforzate attorno a queste tane". La maggior parte delle persone uccise, aggiunge, sono per la maggior parte cittadini "di Stati dell'alleanza crociata che combatte lo Stato del Califfato".

Pubblicata anche una fotografia del presunto attentatore, il cui nome
di battaglia sarebbe Abu Yahya al-Kairouani. L'Is aveva già rivendicato l'altro attentato del "venerdì di sangue" contro una moschea sciita a Kuwait City, che ha fatto almeno 25 vittime.

Giro di vite del governo. Il primo ministro tunisino Habib Essid
ha annunciato un giro di vite sulla sicurezza nel Paese. Ha dichiarato che i riservisti dell'esercito saranno dispiegati sui siti archeologici e presso i grandi alberghi. Inoltre saranno chiuse entro una settimana circa 80 moschee accusate di incitamento alla violenza e di diffondere "veleno".
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Saranno prese "le misure necessarie" contro "tutti i partiti e le associazioni che violano la costituzione". Verranno anche riviste le leggi sui finanziamenti alle associazioni con controllo statale. Il governo tunisino si era era già dichiarato in guerra contro il terrorismo dopo la strage al Museo del Bardo, a Tunisi, il 18 marzo, in cui furono uccisi 19 stranieri.


Le vittime. Sono stati identificati 10 dei 39 morti dell'attentato a Sousse. Sono 8 britannici, un tedesco e un belga. La maggior parte delle 39 vittime della strage di Sousse sono "cittadini britannici", ha confermato il primo ministro Habib Essid. Ma tra le persone uccise, di cui 34 stranieri, ci sono anche "tedeschi, belgi e francesi". Almeno 39 i feriti: tra questi, molti britannici, belgi, tedeschi e norvegesi.soussevittimeLapresseFo_46723622.jpg

Identificato l'attentatore.
Secondo le autorità locali, il presunto autore dell'attentato si chiama Seifeddine Rezgui, giovane tunisino nato nel 1992, originario di Gaafour ma studente a Kairouan. Era sconosciuto ai servizi di sicurezza locali. "È entrato dalla spiaggia, vestito come un bagnante. Aveva un ombrellone per nascondere il kalashnikov. Arrivato sul posto, ha usato le sue armi", ha spiegato il segretario di Stato per la Sicurezza Rafik Chelly.

Turisti stranieri in fuga. Centinaia di turisti stranieri sono stati accompagnati in autobus all'aeroporto di Enfidha, a metà strada tra Tunisi e Sousse, per potere lasciare il Paese. Tredici voli sono stati organizzati nella notte con destinazione Londra, Manchester, Amsterdam, Bruxelles e San Pietroburgo.
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Il tour operator britannico Thomson ha annunciato l'invio di dieci aerei in Tunisia per il ripatrio di circa 2.500 connazionali e la cancellazione di tutti i soggiorni programmati in Tunisia per la prossima settimana ("proposte altre destinazioni, come Canarie e Capo Verde").

Secondo quanto riferito dalla Bbc, sabato sono già 1.000 i turisti britannici che hanno lasciato Sousse, ma ce ne sono altri 5.400 in attesa di farlo.

Duro colpo per l'economia. Il ministro del Turismo Selma Elloumi Rekik ha riconosciuto che l'attacco di venerdì è stato "un duro colpo per la Tunisia". Dopo l'attacco al museo Bardo di Tunisi dello scorso mese di marzo, il settore strategico del turismo tunisino aveva già registrato un calo di presenza del 25,7% su base annua.

Con 6,1 milioni di turisti e 473.000 occupati, il settore fornisce il 15,2% del Prodotto interno lordo e garantisce il 13,8% dei posti di lavoro (dati 2014).
avvenire

Ad Andalo in Trentino uno dei migliori hotels family friendly: Hotel Piz Galin

http://www.pizgalin.it

Per i viaggiatori internazionali è in Italia il miglior hotel 'family friendly'. I dati arrivano da Tripadvisor, secondo cui è ancora una volta il Trentino Alto Adige a ospitare il vincitore assoluto per la categoria Migliori Hotel per Famiglie dei Travelers’ Choice Hotel Awards 2015. Si tratta del Cavallino Bianco Family Spa Grand Hotel a Ortisei (Bz). Ma il Trentino conquista anche il secondo e il terzo posto con il Family Hotel La Grotta a Vigo di Fassa (Tn) e l'Hotel Piz Galin ad Andalo (Tn). 
Il Grand Hotel Piz Galin sorge nel bel mezzo delle Dolomiti di Brenta e della Paganella, nel cuore di Andalo, un paesino ricco di eventi e attività, dove le occasioni per divertirsi e rigenerarsi sono numerose. Grazie alla lunga tradizione e all’esperienza maturata in anni di ospitalità, siamo riusciti ad unire i comfort di un hotel di lusso e le caratteristiche di un family hotel trentino ad Andalo. Qui l’ospite troverà professionalità e stile, e trascorrerà una vacanza in montagna che lascia il segno.
Segue l'Hotel Gambrinus Mare a Cattolica (Rn) e l'Hotel Baltic di Giulianova (Te).

Tratto da Adnkrinos
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
Turismo Culturale
turismoculturale@yahoo.it


Parchi. Turismo sostenibile e sviluppo, parte la rinascita degli Appennini – VIDEO


OCRE (L’AQUILA) – Uscire dall’ombra della “marginalità” e rivelare le potenzialità di un territorio che conta 1,5 milioni di ettari di aree protette, 10 parchi nazionali e 36 regionali. Gli Appennini si candidano a diventare parco d’Europa e puntano su un turismo sostenibile in grado di tutelare la loro biodiversità e, allo stesso tempo, garantire sviluppo e crescita occupazionale. A partire, però, dalla collaborazione tra le Regioni attraversate dalla catena montuosa, 14 in tutto, il Governo, gli Enti parchi e anche tutti gli operatori del settore turistico.
Sono queste le basi nuove da cui riparte Ape-Appennino parco d’Europa, il progetto nato 20 anni fa, ma mai realizzato, nonostante la firma della convenzione stipulata a L’Aquila nel 2006. Oggi però “le condizioni sono cambiate”, i territori “hanno maggiore consapevolezza” e anche lo Stato ha una “visione diversa del turismo”. E allora si riparte proprio da L’Aquila e dall’Abruzzo, dove oggi il vicepresidente della Regione e coordinatore del progetto, Giovanni Lolli, ha chiamato a raccolta le istituzioni coinvolte, a partire dal ministero dei Beni culturali e del Turismo.
(Guarda il video servizio)
Con il titolare del Collegio Romano, Dario Franceschini, questa mattina nel bellissimo Monastero di Santo Spirito di Ocre (Aq), presenti, tra gli altri, anche gli assessori di Lazio e Molise, Lucia Valente e Vittorino Facciolla, il sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, e il sociologo Aldo Bonomi, responsabile per il Padiglione Italia all’Expo dei rapporti con i territori. E proprio l’Esposizione universale sarà il prossimo passo per la crescita del progetto Ape, che il 4 luglio verra’ presentato e discusso a Milano. Poi, l'”auspicio” e’ di far proseguire il dibattito in ogni singola regione “già nelle prossime settimane”, in modo da arrivare “nel giorno del ventesimo anniversario della firma di Ape” a stipulare un accordo di programma quadro tra gli enti e i ministeri coinvolti per “condividere parte delle risorse comunitarie che serviranno a finanziare i singoli progetti”.
Intanto, oggi dal monastero di Ocre è stata rinnovata la “scommessa” sugli Appennini. Per vincerla “le condizioni ci sono”, dice Lolli, a partire da “un ministro che ci crede e mette un peso politico notevole in questa scelta e l’idea che il turismo non e’ un settore chiuso, ma trasversale”. E se è vero che il made in Italy ha bisogno di un progetto integrato tra i territori, è altrettanto vero che la visione comune, per tutti, deve essere quella di innovare l’offerta, anche in vista di un turismo internazionale destinato ad aumentare. E allora, ferma restando la conservazione e la tutela del patrimonio naturale e culturale, e’ necessario puntare su progetti “unificanti”.
Tra questi, infrastrutture leggere come la ciclovia dell’intero Appennino o le reti dei sentieri e dei cammini religiosi, prima tra tutti la via Francigena. E visto che l’Appennino è il luogo della biodiversità alimentare e agricola, anche la gastronomia può fare la sua parte in Ape, senza dimenticare le attività culturali, “dalle sagre ai teatri”, e quelle sportive. Un’offerta integrata, dunque, che superi le reticenze di chi gestisce i parchi, che spesso “preferiscono che non ci siano molte persone”, ma che insieme alla tutela del patrimonio naturale riesca a riportare lungo gli Appennini lo sviluppo e quindi i giovani, oggi “costretti ad andare a vivere in altri luoghi per assenza di occupazione”, con la conseguenza che molti comuni degli Appennini si sono spopolati. E invece proprio i borghi disseminati lungo la catena montuosa potrebbero diventare quel “modello di museo diffuso e turismo sostenibile”, auspicato anche da Franceschini, che consente allo stesso tempo “tutela del patrimonio e crescita del Paese”.
“L’Appennino- ha concluso Franceschini- è una grande possibilità per il Paese e, contemporaneamente, una possibilità per ripopolare queste terre e questi borghi che si stanno spopolando, puntando su un modello di turismo sostenibile che valorizzi i borghi, le città d’arte e le bellezze naturali. E’ il modello a cui puntiamo nel Paese. Il lavoro che stiamo facendo, in questo caso il governo insieme alle Regioni, punta proprio a valorizzare le potenzialità dell’Italia come grande museo diffuso e come modello di turismo sostenibile. Un turismo, cioe’, che cerca l’eccellenza nella bellezza, nell’arte, ma anche nella gastronomia e nei mestieri tipici. Gli Appennini sono pieni di una ricchezza infinita. E’ fondamentale- ha aggiunto il ministro- la collaborazione tra le Regioni e il Governo soprattutto nel settore del turismo. Su queste linee strategiche siamo assolutamente d’accordo. La nuova Enit sarà il luogo in cui le Regioni e il governo collaboreranno sulle strategie turistiche del Paese e sulla promozione dell’Italia fuori dai nostri confini, anche anticipando la riforma del titolo V della Costituzione”.
dire.it

Duomo Viaggi, già venduti 2 mln ticket per Expo


Sono quasi 2 milioni i biglietti di Expo 2015 venduti finora dalla Duomo Viaggi, società specializzata in turismo religioso e pellegrinaggi della Diocesi di Milano. È quanto ha annunciato Silvano Mezzenzana, ad della società. 
I ticket d'ingresso per l'Expo venduti e consegnati dalla Duomo Viaggi sono 1.755.000 del tipo adulti (erano 800 mila all’1 maggio), oltre a 17.822 biglietti per le scuole e 18.423 per gli oratori.
“La clientela - ha spiegato Mezzenzana - è formata dal mondo ecclesiale (diocesi, parrocchie, oratori, circoli culturali, Caritas), da soci e amici delle associazioni e delle espressioni della società civile e dal mondo aggregativo legato al lavoro. Puntiamo a 3 milioni di biglietti - ha annunciato Mezzenzana - un traguardo che contiamo di raggiungere grazie agli accordi con le nostre concessionarie, alla partecipazione degli oratori estivi lombardi ispirati quest'anno ai temi di Expo, a un coinvolgimento più stretto con le parrocchie delle altre diocesi lombarde e alla proposta di nuovi itinerari all'interno del sito messi a punto dal Pime".
in http://www.travelnostop.com/