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Un mondo di viaggi in un gioiello

Al Mumi Ecomuseo Milano dal 29 ottobre 51 gioielli d’artista

Il mondo del gioiello e quello dei Paesi lontani si incontrano nella mostra “Ridefinire il Gioiello” che sarà inaugurata nell’ambito di Expo in Città, giovedì 29 ottobre (ore 17.00) al MUMI Ecomuseo di Milano (Alzaia Naviglio Pavese, 16).

Le culture diverse e il viaggio: questi i temi della quinta edizione di Ridefinire il Gioiello a cura di Sonia Patrizia Catena, che vedrà confrontarsi designer, artisti e orafi sul gioiello dell’altrove, su un mondo altro diverso da noi, che racchiude in sé l’esperienza dell’esotico e dello sconosciuto.

Nell’anno di Expo in cui il mondo si incontra a Milano, le tradizioni, le culture e i colori di ogni Paese sono stati rappresentati da padiglioni unici ed eventi particolari. Oltre al cibo anche i gioielli sono in grado di parlare di luoghi e raccontare le tonalità, i sapori e i profumi di una nazione. Il gioiello da sempre documenta gli usi e costumi di un popolo con una funzione e una valenza soprattutto sociale e antropologica.
Saranno esposti 51 pezzi artistici nelle giornate del 29-30-31 ottobre, tre giorni con un ricercato programma di eventi, workshop, incontri e performance musicali all'insegna del viaggio e delle sue contaminazioni.

Quest’anno i premi in palio dei nostri partner saranno dieci e verranno aggiudicati durante la serata inaugurale del 29 ottobre. Dopo le tre giornate al MUMI – Ecomuseo Milano, la mostra continuerà a Circuiti Dinamici (via Giovanola 19/21) dal 15 al 28 novembre.

A cornice del progetto Ridefinire il Gioiello la mostra “Frammenti d’Etiopia: il Sud e Harar” della fotografa di viaggio Chiara Del Sordo. Un affascinante mostra fotografica che attraversa l’Etiopia, suggerendo un viaggio tramite contorni, colori, volti e situazioni di una realtà molto lontana dalla nostra.
ansa

Lungo i fiumi più belli del mondo. Dalla Slovenia alla Colombia e dalla Cambogia all’Ungheria

Il fiume navigabile Yangtze, in Cina, nella zona dello Yunnan, patrimonio dell’Unesco
di Ida Bini

Soča, Slovenia
L’Isonzo, Soča in sloveno, è il fiume color smeraldo che scorre dall’Italia alla Slovenia e attraversa paesaggi magici e suggestivi. Soprannominato The Emerald Beauty, il fiume mantiene la tonalità verde dell’acqua per tutti i suoi 138 chilometri tra montagne, gole e boschi rigogliosi, regalando scorci mozzafiato, scelti come set cinematografico per il film fantasy Cronache di Narnia. Lungo il suo percorso l’Isonzo supera numerosi ostacoli rocciosi, creando un corso impervio e tortuoso, perfetto per gli appassionati di canoa, rafting e kayak.
Caňo Cristales, Colombia
Sono le alghe estive che donano al fiume Caño Cristales, in Colombia, un’infinità di colori bellissimi. Ecco perché il fiume, che nasce sulla Serranía de la Macarena, nella provincia di Meta, è chiamato Liquid Rainbow, arcobaleno liquido. Dalla fine di luglio ai primi di dicembre le acque assumono una colorazione dove predomina il rosso fuoco. Lungo il suo corso si incontrano numerose cascate e rapide, fosse e strettoie, che rendono il fiume ancor più affascinante.

Río Futaleufú, Cile e Argentina
Alimentato dalle acque dei ghiacciai della Patagonia, il fiume Futaleufú, che scorre tra Cile e Argentina, ha un colore azzurro chiaro ed è molto amato da chi pratica kayak e rafting. E’ un fiume potente, lungo 246 chilometri, con rapide, salti e correnti veloci; ovunque regala paesaggi suggestivi.

Yangtze, Cina
E’ bello scoprire a bordo di navi da crociere il fiume più lungo del continente asiatico: sul suo corso si ammirano paesaggi diversi tra loro, unici e bellissimi. Conosciuto come il “fiume azzurro”, lo Yangtze scorre per più di 6.400 chilometri: nasce da un ghiacciaio tibetano del Qinghai e sfocia a Shanghai dopo aver attraversato regioni fertili, terre di grande importanza culturale e alcune aree protette, come lo Yunnan, patrimonio dell’Unesco per la sua bellezza naturalistica.

Hanalei River, Hawaii
E’ un piccolo fiume sull’isola di Kauai, nell’arcipelago delle Hawaii, protetto dal governo americano come American Heritage River per la sua bellezza e unicità. Pur essendo piccolo, infatti, il fiume Hanalei è navigabile e frequentato dagli appassionati di rafting e di kayak. Il tratto più spettacolare è quello che raggiunge l’oceano Pacifico e l’omonima baia.

Mekong, Vietnam e Cambogia
E’ il fiume più lungo e importante dell’Indocina, tra Laos, Cambogia, Thailandia e Vietnam: la presenza di rapide e cascate ne rendono molto difficoltosa la navigazione. Nasce nella riserva naturale di Sanjiangyuan, letteralmente “dei tre fiumi”, ed è uno dei più importanti corsi d’acqua del mondo perché offre il sostentamento a milioni di persone che vivono lungo le sue rive. Il tratto più famoso è quello tra Cambogia e Vietnam che si esplora in barca attraverso paesaggi mozzafiato e antichi templi, come quelli di Angkor Wat e Ho Chi Minh City.

Donau, Ungheria
Attraversa dieci nazioni nel cuore dell’Europa: il fiume Danubio scorre in Germania, Austria, Ungheria, Serbia, Romania e Ucraina e passa accanto a borghi medievali, castelli, abbazie, siti storici e grandi città, come Budapest, Vienna e Belgrado. La navigazione sul Danubio lungo i suoi 2.860 chilometri è uno dei viaggi fluviali più belli che si possano fare e non solo per le città che attraversa ma anche per la bellezza dei paesaggi che regala durante la crociera.

Kawarau, Nuova Zelanda
I colori del fiume Kawarau, una delle tante meraviglie paesaggistiche della Nuova Zelanda, vanno dal turchese allo smeraldo in un’infinità di sfumature di blu. Il suo corso contiene numerose rapide e forti correnti che creano cascatelle e restringimenti, dove si intravedono le antiche capanne dei minatori che estraevano l’oro dalle sue acque. Oggi il fiume regala adrenaliniche attività sportive: rafting, kayak e bungee jumping sui ponti naturali. Molti tratti del fiume sono apparsi nel film Il Signore degli anelli, girato appunto in Nuova Zelanda.

Okavango, Africa
E’ il quarto fiume più lungo d’Africa e scorre in un immenso territorio, dallo Zimbabwe allo Zambia, dalla Namibia al Sudafrica. Nasce in Angola e, tra cascate, lagune e canali in tratti spettacolari, tortuosi e magici, non sfocia in mare o in un altro fiume ma si disperde in un’area paludosa del deserto del Kalahari. Qui il delta del fiume ospita una riserva naturale ricchissima e numerosi villaggi.

Kenai River, Alaska
Nel sud dell’Alaska il fiume Kenai, lungo 132 chilometri, è circondato da paesaggi che tolgono il fiato. Famoso per la pesca del salmone, le sue acque sono ricche di rapide, molto amate da chi pratica kayak. Immerso nei boschi e nelle montagne gelide e incontaminate de Kenai National Wildlife Refuge, sulle sue sponde è facile imbattersi negli orsi.
ansa

Turismo musicale, se le note fanno viaggiare. L'Italia è la meta preferita, tra concerti e grande classica

di Cinzia Conti

Volare negli States per ascoltare Riccardo Muti con la sua Chicago Simphony Orchestra oppure godersi Ligabue a Campovolo, correre a Napoli e Firenze per le memorabili direzioni di Zubin Mehta o raggiungere Verona per i 40 anni della Rimmel di De Gregori, spostarsi a Milano per bearsi di Roberto Bolle e Svetlana Zacharova nel balletto di gala conclusivo dell'Expo oppure andare a San Siro da Lorenzo.

    E' il turismo musicale, uno dei più culturali, esperienziali ed emozionali che si possano immaginare. Un turismo che in Italia è ancora un po' "acerbo" ma in altri Paesi (dalla Germania alla Austria alla Svizzera tedesca) sta vivendo un momento di grande maturità e fulgore. E quando sono le note a comandare, siano esse classiche, pop o jazz, l'Italia è la meta preferita.

    A fare il punto su turismo che scardina piacevolmente le consuete rotte turistiche e gli stanchi itinerari da catalogo, che fa vedere sotto luce nuove anche mete inflazionatissime, che destagionalizza l'offerta e la domanda e non conosce la crisi è un incontro organizzato a TTG Incontri da Sipario Musicale, tour operator specializzato nel settore da più di 20 anni in collaborazione anche con l'Accademia di Santa Cecilia di Roma, la più antica e prestigiosa d'Italia.

"Non ci sono ancora studi specifici ma secondo i dati raccolti dalla professoressa Sara D'Urso dell'università di Milano - spiega Andrea Cortellazzi, direttore Marketing di Sipario - si tratta di un piccolo ma potente popolo di 15 appassionati di musica classica e opera che vengono appositamente in Italia ogni anno e almeno 5 mila che vanno all'estero. Sono numeri che aumentano a dismisura se consideriamo la musica pop ma in quel caso di tratta di viaggiatori mordi e fuggi che poco fanno per l'indotto della destinazione scelta".

    In Italia purtroppo si è un smarrito quel grande culto della classica e del teatro che c'era una ventina di anni fa. Infatti il cliente tipo connazionale è abbastanza anziano, colto, benestante o addirittura big spender e fa del viaggio musicale una sorta di conferma del proprio status symbol. Quindi vuole solo cose esclusive, alberghi e ristoranti di lusso e anche viaggi in business. Il cliente straniero è ugualmente colto e appassionato, anche di più ma appartiene a tutte le fasce di età e di portafoglio. Quindi pur di godersi il suo concerto preferito se non è agiato dorme in periferia, mangia e viaggia low cost".

    "Essere specializzati - conclude - vuol dire potere organizzare per il cliente appassionato una cena con i maestri, incontri con musicologi e altre iniziative dedicate. Il turismo musicale per attrarre i più giovani può essere abbinato al design, al fashion a tutto il lifestyle italiano. Penso a Milano dove c'è la Scala, San Siro ma anche il quadrilatero della moda etc. E all'Auditorium base dell'Accademia di Santa Cecilia, creazione modernissima di Renzo Piano che però ha forti rimandi con l'antichità di Roma. E infine ci sono anche realtà private molto interessanti, come ad esempio Villa Medici Giulini immersa nel verde, vicinissima a Milano e anche dotata di una grandissima collezione di strumenti antichi".
ansa

L’experience delle tecnologie dei veicoli connessi nelle automobili Nissan a Smart Mobility World


Nel 2015 Smart Mobility World si svolgerà, dal 28 al 30 ottobre, in una location italiana simbolo internazionale dell’innovazione applicata all’automobile: l’Autodromo Nazionale di Monza. Smart Mobility World si svolgerà nella settimana conclusiva del semestre di Expo 2015 e questa contemporaneità favorirà sicuramente l’aumento di visitatori internazionali ed italiani che uniranno la partecipazione all’evento con un visita di Expo 2015 nelle giornate che precedono la cerimonia di chiusura

A farla da padrone quest’anno a Smart Mobility World sarà l’experience dei veicoli, che oltre ad essere green saranno anche estremamente tecnologici e connessi.
Milano, 6 ottobre 2015. Smart Mobility World - la più grande manifestazione europea sulla smart mobility – avrà un grande protagonista: la tecnologia delle automobili connesse.
Anche i nostri mezzi di trasporto, insieme ai telefonini, i pc, le carte fedeltà, ecc…. , ormai fanno parte di quel grande ecosistema che si chiama Internet of Things, e nei prossimi anni lo faranno sempre di più. Fra i 4,7 miliardi di dispositivi connessi già nel 2015 e che nel 2020 diventeranno 25 miliardi, ci sono dunque anche le auto. Per la precisione saranno oltre 250 milioni le vetture dotate di connettività Internet che dialogheranno con altri oggetti fra poco più di cinque anni.
Entro il 2020 infatti un veicolo su cinque in circolazione sulle strade di tutto il mondo avrà dalla sua almeno una forma di connettività senza fili, e tale penetrazione di Internet e della banda larga a bordo avrà dirette implicazioni sulla telematica per la sicurezza, sui sistemi di guida autonoma, sull'infotainment e sui servizi di mobilità.
La Sessione Connected Vehicles Technologies
Smart Mobility World ospiterà un’intera sessione su questo tema, esplorando in dettaglio il concetto di Connected Car. Si spazierà dalla telematica di bordo - che è uno dei filoni su cui si può focalizzare, almeno in parte, lo sviluppo futuro dell’industria Automotive - all’innovazione tecnologica dei sistemi di gestione e monitoraggio dei veicoli e dello sviluppo del mercato delle assicurazione telematiche; dal miglioramento, a livello di servizi di sicurezza, monitoraggio e comfort verso gli utenti finali, alla necessità di una parallela crescita di infrastrutture e di città sempre più smart, con una connettività adeguata. La guida assistita, per fare un esempio, sfrutta molteplici sensori, telecamere, segnalazioni ma tutto questo deve essere integrato alle infrastrutture, per poter funzionare. A parlare di questi argomenti Sergio Tusa, Presidente, TSP Association, Luca Masali, Direttore Responsabile Dronezine, che affronterà l’argomento dei droni come strumento per il monitoraggio del territorio e della mobilità, Fabrizio Cialdea, Co-founder & CEO, Atooma che esplorerà le strategie per irrompere nell’era delle smart car, Giuseppe Bentivoglio, Technical Training Section Manager, Nissan Academy che racconterà come la casa giapponese ha sviluppato la tecnologia CARWINGS sulle sue vetture e molti altri.
NISSAN a Smart Mobility World e il Sistema CARWINGS
Un esempio concreto della tecnologia delle automobili connesse è il sistema CARWINGS. Questo sistema fornisce connettività mobile on-demand, servizi di informazione sul traffico, connessione ad internet, collegamento al sistema di navigazione e mappe sempre aggiornate.
Il sistema è disponibile sulla nuova generazione di Nissan LEAF e consente ai proprietari delle vetture di controllare in remoto lo stato della carica della loro automobile, di avviare o arrestare il controllo del clima, inviare una mappa del percorso per raggiungere una destinazione più facilmente possibile. Inoltre il sistema prevede un aggiornamento costante e automatico tramite Internet sia della app sullo smartphone dell’utente, che dell’interfaccia sull’automobile stessa.
Oltre a raccontare le tecnologie sviluppate a bordo dei suoi veicoli elettrici durante il convegno Connected Vehicles Technologies, la Nissan offrirà la possibilità di testare le vetture facendo provare, da una parte, le tecnologie on board degli stessi e, dall’altra, le caratteristiche di guida di un’automobile 100% elettrica. I veicoli che la Casa metterà a disposizione saranno Nissan LEAF, il veicolo elettrico più venduto al mondo e il veicolo commerciale 100% elettrico Nissan e-NV200 Evalia che dimostreranno come la tecnologia delle automobili connesse si sposi perfettamente con il motore elettrico con batterie agli ioni di litio, coniugando performance e piacere di guida in totale assenza di emissioni acustiche e atmosferiche.
Tutti infatti sicuramente conoscono la LEAF come automobile elettrica, ma pochi sanno che ha anche un sistema CARWINGS integrato che presenta, oltre a tutte le caratteristiche sopra citate, il sistema intelligent key che permette di aprire e chiudere la macchina senza le necessità di utilizzare le chiavi, attivare a distanza l'aria condizionata o iniziare a caricare il veicolo elettrico da remoto. Inoltre il sistema di navigazione telematico CARWINGS dice esattamente quanta energia serve per arrivare a destinazione e dove si trova la stazione di carica più vicina.
Tutte queste caratteristiche saranno raccontate in uno spazio ad hoc riservato a tutti coloro che vorranno sperimentare i veicoli nella location esclusiva dell’Autodromo Nazionale di Monza.
Per maggiori informazioni:
Ufficio Stampa Smart Mobility World
Studio Comelli – Consulenti di Comunicazione:

Ecco quanti caffè costa un volo aereo a Londra

Kayak.it compara la spesa dei trasporti a prodotti tipici locali come vino, pasta e pizza

Volare da Roma a Barcellona in autunno? Ha lo stesso prezzo di 5 piatti di pasta all’Amatriciana. E andare a Parigi costa quanto una quindicina di confezioni di prosciutto crudo. E Londra? Sono 127 caffè. Kayak.it ha migliorato la funzionalità Explore per mostrare agli utenti i prezzi dei voli comparandoli a quelli di prodotti tipici locali come caffè, vino e pasta. 

"Uno degli obiettivi principali di Kayak - dichiara Gurhan Karaagac, Regional Director per Italia, Turchia, Grecia e Mea - è quello di rendere l’organizzazione dei viaggi il più semplice possibile, trasformandola in un’esperienza divertente capace di alleggerire la tensione derivante dalla ricerca delle migliori offerte, che a volte sappiamo essere stressante. L’edizione limitata di Explore mostra quanto possa essere economico viaggiare dall’Italia in Europa e rende la ricerca piacevole, mostrando i prezzi dei voli comparati a quelli dei prodotti tipici locali".

Per scoprire altre destinazioni economiche e per comparare i costi dei voli con quelli dei prodotti tipici italiani, è possibile consultare il Blog Travel Hacker di Kayak.
ansa

Halloween, ecco i viaggi da brivido

Dall'Irlanda alla Svizzera, dalla Cina all'Ecuador passando per le Catacombe dei Cappuccini

di Ida Bini

Gobbins Cliff Path, Irlanda
Nella contea di Antrim, sulla spettacolare costa dell’Irlanda del nord, gli escursionisti più impavidi possono percorrere un’emozionante strada tra le scogliere di quasi tre chilometri e provare l’ebbrezza di camminare su ponti sospesi e tubolari e salire su uno scalone di pietra che attraversa grotte e gallerie scavate nella roccia. Il percorso, angusto e tortuoso, adatto a chi sa usare le imbracature, ha mantenuto le scalinate originali, scolpite nella scogliera nel 1902 con piccone e pala. The Gobbins Cliff Path regala un paesaggio emozionante: pulcinella di mare spuntano tra gli anfratti delle rocce mentre onde maestose colpiscono le alte scogliere della costa irlandese. I temerari visitatori devono affrontare 23 ponti metallici e passerelle sferzate dall’oceano, inseriti nella parete rocciosa che scende a precipizio lungo scalinate che finiscono in un mare rabbioso. Le passeggiate “da brividi” sono guidate e partono a gruppi di massimo 12 persone dal Gobbins visitor centre, dove vengono date alcune nozioni sulle norme di sicurezza e da dove si viaggia con un minibus verso Wise’s Eye, punto di partenza della strada che domina le scogliere. Il centro visite si trova a Islandmagee e si raggiunge in 40 minuti d’auto da Belfast.

Dunluce Castle, Irlanda
Nella stessa contea, arroccato su un’alta scogliera a picco sull’Atlantico, il castello di Dunluce sembra uscire dalle pagine di un romanzo fantasy. Da sempre gli abitanti della costa, a nord di Antrim tra le cittadine di Portballintrae e Portrush, non vi si avvicinano per la posizione pericolante a picco sulle onde, da quando, nel 1639, parte del maniero crollò in mare durante una tempesta. Da allora la famiglia di conti che lo abitava, i MacDonnell, lasciò il castello, che abbandonato cadde in rovina. Tante sono le leggende paurose legate al vecchio maniero, oggi recuperato e conservato dalla contea.

Trolltunga, Norvegia
Sopra il villaggio norvegese di Skjeggedal, nella regione di Hordaland, si può stare seduti con i piedi a penzoloni a 1.100 metri d’altezza sul Trolltunga, una roccia sporgente sotto il lago di Ringedalsvatnet, presso Odda. E’ un’esperienza unica arrivare in cima allo sperone, che si erge al termine di una salita impegnativa di 11 chilometri con un dislivello di 900 metri. L’escursione per arrivare in cima è molto lunga e, complessivamente, richiede anche 10 ore: il primo tratto è in salita ed è molto faticoso; dopo, il sentiero presenta tratti nella neve bagnata e nel fango e l’attraversamento di alcuni torrenti. Il percorso è da brividi ma vale tutta la fatica perché in cima ci si abbandona alle emozioni.

CN Tower, Canada
Camminare nel vuoto a 356 metri d’altezza: a Toronto si può vivere questa incredibile esperienza con una speciale imbragatura su una piccola passerella che gira intorno alla CN Tower, la terza più alta torre di telecomunicazioni del mondo. E’ necessario avere molto coraggio e, soprattutto, non soffrire di vertigini. Costruita nel 1976 la torre CN offre per 130 euro la possibilità di camminare ben ancorati sull’Edge Walk, una passeggiata circolare a un’altezza vertiginosa e con un panorama mozzafiato sulla metropoli dell’Ontario. Le camminate sono guidate e per piccoli gruppi di temerari.

Lynn Canyon Bridge, Canada
Nel parco canadese del Lynn Canyon si attraversa un ponte sospeso da brividi: ondeggia a 50 metri d’altezza sopra il canyon in mezzo a una rigogliosa vegetazione. Il parco con il suo ponte aprì ufficialmente nel 1912 e oggi è una destinazione amata da turisti e dalla gente di Vancouver e della Lynn Valley per passeggiate, escursioni e pic-nic nel verde dei suoi 671 acri. Molti sono i sentieri, i fiumi, le cascate e le piscine naturali dove soltanto d’estate si può fare il bagno.

Otzarreta, Spagna
Passeggiare nel bosco alle primi luci dell’alba o verso il crepuscolo con la nebbia che avvolge i sentieri tra gli alberi mentre filtrano tra i rami i pochi raggi di sole è una strana sensazione, soprattutto se non si conosce bene la strada. Perdersi tra gli alberi ricoperti di muschio della foresta spagnola di Otzareta, nei Paesi Baschi, può intimorire e, sicuramente, emozionare.
La foresta fa parte del parco naturale di Gorbea, area protetta tra le province di Alava e Vizcaya: è il parco più alto della regione spagnola con vette di oltre 1.400 metri, fitto di alberi con le grosse radici che si muovono verso un ruscello dalla forte corrente. Tutto si muove, anche la fantasia e la paura di fare incontri misteriosi.

Caminito del Rey, Spagna
Sempre in Spagna, ma questa volta nel sud, in Andalusia, si prova l’ebbrezza del vuoto percorrendo il caminito del Rey, la strada nella roccia di El Chorro, in provincia di Malaga. E’ considerato uno dei sentieri più pericolosi al mondo per la sua difficoltà e spettacolarità: è lungo 3 chilometri con rampe di appena un metro, alte fino a cento metri sul fiume e che corrono lungo le pareti quasi verticali del Desfiladero de los Gaitanes. Riaperto lo scorso anno dopo molti anni di ripristino, il sentiero del Re regala viste bellissime ma anche tanti passaggi adrenalinici. Durante i secoli sono cresciute anche le tante leggende paurose legate al percorso e alla sua storia di contrabbando, di banditi e di escursionisti mai rientrati al punto di partenza.

Ebony Trail, Africa
E’ un percorso che dà i brividi quello formato da alti ponti di corda nel Kakum National Park, uno dei più grandi parchi naturali attrezzati del Ghana. Il sentiero Ebony trail è costituito da alcuni ponti sospesi a circa 40 metri d’altezza, da cui si gode una splendida vista della foresta fluviale del Parco; in particolare il Canopy walk, ponte sospeso costruito nel 1995, da cui dipartono piattaforme di osservazione, assicurate al tronco degli alberi più alti. Il Parco si trova presso Kakum, nella regione centrale del Ghana, ed è considerato il paradiso del birdwatching mentre è più raro incontrare i grandi mammiferi.

Catacombe dei cappuccini, Italia
A Palermo, sotto la chiesa di santa Maria della Pace e l’adiacente convento dei frati Cappuccini, ci sono 8mila salme mummificate e numerosi scheletri ben conservati, che si possono vedere da vicino in una passeggiata terrificante e paurosa, all’altezza delle più impressionanti feste di Halloween. Le catacombe del Cinquecento che le conservano sono uno spettacolo macabro che mostra gli usi e le tradizioni di Palermo dal XVII al XIX secolo. Molti in passato furono stregati da questi luoghi: Alexandre Dumas, Guy de Maupassant e Carlo Levi. Oggi si resta impressionati dall’ottimo stato di conservazione dei cadaveri mummificati esposti, vestiti e con oggetti familiari. Tra le salme la più famosa è quella di Rosalia Lombardo, una bambina che morì di polmonite nel 1920, e che sembra dormire accanto a spaventosi scheletri.

Museo Lombroso, Italia
Non c’è esperienza più inquietante che rimanere chiusi una notte in un museo; se poi il museo è quello di antropologia criminale, la paura sale alle stelle. A Torino, Cesare Lombroso era un medico ossessionato dal rapporto tra la fisionomia e il comportamento deviante: per anni dissezionò cadaveri ed esaminò teschi. Nel museo che il capoluogo piemontese gli ha dedicato si possono osservare da vicino i suoi studi: cere di briganti, scheletri, teschi e facce deformate, preparati anatomici, fotografie e corpi del reato. E’ un viaggio nella paura più profonda ma anche un interessante studio sui comportamenti deviati dell’umanità.

Triftbrücke, Svizzera
Attraversare il ponte del Trift, nel Canton Berna in Svizzera, è un’esperienza emozionante: vicino a Gadmen, in seguito al ritiro del ghiacciaio Trift, dieci anni fa è stato costruito un ponte sospeso sul modello di quelli nepalesi a tre funi, che si è rivelato un’attrazione per i turisti. Nel 2009 è stato inaugurato un nuovo ponte che sostituisce quello vecchio, più sicuro e lungo, considerato uno dei ponti sospesi pedonali più alti e spettacolari delle Alpi. Il panorama che offre è stupendo e da mozzare il fiato.

Hospital de bonecas, Portogallo
A Lisbona entrare nell’Ospedale delle bambole fa venire i brividi: teste a penzoloni, gambe rotte, occhi sgranati e mani mutilate fanno pensare di essere entrati in un film horror, da incubo. In realtà l’ospedale è un laboratorio artigianale, dove si costruiscono e riparano bambole e pupazzi. Venne aperto nel 1830 da una sarta che abitava in praça sa Figueria - oggi sede dello strano museo - e che era solita rammendare le bambole di stoffa che le signore le portavano andando all’adiacente mercato. Oggi il laboratorio ospita bambole di grande valore che provengono da tutte le parti del mondo, molte delle quali finiscono in una sala adibita a museo.

Sentiero della Fiducia, Cina
E’ un’esperienza mozzafiato, altamente sconsigliata ai deboli di cuore e a chi soffre di vertigini: nel parco nazionale del monte Tianmen, in Cina, si cammina lungo un sentiero strettissimo a 1.430 metri d’altezza con alcuni tratti con il pavimento di vetro che rendono ancor più inquietante e paurosa la camminata nel vuoto. L’hanno chiamata ironicamente il “sentiero della fiducia” perché ci si affida solo agli ingegneri costruttori del percorso e al destino. Anche la strada che arriva al monte Tianmen è spettacolare, costellata di 99 ripidi tornanti e una scalinata di 999 gradini che portano in cima a un tempio buddista e a un arco di roccia naturale, profondo 70 metri e largo 30, che secondo le leggende era la porta per il Paradiso. Chi non vuole camminare tanto e vuole raggiungere in fretta il sentiero può salire su una più comoda funivia, comunque sospesa a più di 1200 metri d’altezza.

Pailon del Diablo, Ecuador
La strada del Diavolo, immersa nella rigogliosa vegetazione di Baños, in Ecuador, è pericolosa, stretta, tortuosa, scivolosa e angusta, un percorso perfetto per chi non soffre di vertigini e che conduce dentro un’alta cascata. Un consiglio: è bene accettare il bastone che si noleggia presso il chiosco all’inizio del percorso perché la strada all’andata è in discesa ma al ritorno è in salita. Nonostante le difficoltà il viaggio è emozionante e adrenalinico, soprattutto quando si arriva alla cascata: qui è necessario strisciare in uno stretto cunicolo di pietra da dove si ammira il potente getto d’acqua. In questo caso le scarpe e l’abbigliamento devono essere da pioggia perché ci si bagna completamente.

Starý Židovský Hřbitov, Repubblica Ceca
L’antico cimitero ebraico di Praga è bello ma inquietante: fondato nel 1478, è strapieno di tombe, sculture, lapidi e statue che nel complesso, soprattutto in questo periodo dell’anno, regalano un’atmosfera paurosa. Il cimitero è uno dei monumenti storici più importanti del quartiere ebraico di Praga e uno dei più celebri cimiteri ebraici d’Europa. Per contenere l’alto numero di tombe in una struttura medievale, è stato necessario disporre le sepolture su diversi strati. La scarsa illuminazione, la presenza di così tante lapidi, statue gotiche e oggetti che identificano i morti lo rendono un luogo davvero inquietante e spettrale.
ansa

FIRENZE: SARÀ ESPOSTA DAL 9 NOVEMBRE UN’OPERA DI CHAGALL NEL BATTISTERO PER IL CONVEGNO ECCLESIALE CON IL PAPA

Crocifissione bianca, di Marc Chagall
FIRENZE – Il Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze che si aprirà il 9 novembre vedrà proprio negli eventi collaterali un chiaro legame con la città soprattutto sul piano culturale. Forse una delle opere più importanti attualmente esposta a Palazzo Strozzi nella mostra «Bellezza divina: tra Van Gogh, Chagall e Fontana», del grande artista Marc Ghagall, «Crocifissione bianca», sarà esposta all’interno del Battistero.
L’evento è reso possibile grazie alla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi, l’Arcidiocesi di Firenze, l’Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e i Musei Vaticani. L’oèpera sarà trasferitada Palazzo Strozzi in Battistero fino al 24 gennaio 2016. Il dipinto, evocazione dolorosa della persecuzione degli ebrei, si troverà a dialogare con il complesso ciclo di storie mosaicate del XIII secolo della cupola e dell’abside in un concreto confronto e incontro tra l’arte antica e quella moderna. L’opera sarà collocata in Battistero nel lato dell’ottagono fra la Porta nord e quella est.
«Siamo molto lieti di poter portare in Battistero, al cospetto del Papa, la Crocifissione bianca di Chagall, l’opera preferita dal Pontefice – ha dichiarato Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi – . La nostra gioia non risiede soltanto nell’omaggio a Francesco, ma nel condividere con il temporaneo spostamento di quest’opera importantissima alcuni dei contenuti della mostra Bellezza Divina. La mostra di Palazzo Strozzi offre al visitatore una lettura meno nota della modernità artistica tra Otto e Novecento, insegnando al visitatore come l’arte d’ispirazione cristiana non abbia smesso di confrontarsi con la realtà contemporanea. Il quadro di Chagall in particolare, nel superamento della classica iconografia cristiana, ci parla di dolore, massacri, persecuzioni religiose, migrazioni: allusioni storiche molto chiare quando l’opera venne dipinta nel 1938, anno della Notte dei Cristalli, e purtroppo ancora oggi di scottante e tragica attualità». Il 9 novembre l’opera sarà portata in Battistero. I primi visitatori saranno, nel pomeriggio, i delegati che per l’apertura del Convegno, arrivando in processione dalle quattro basiliche, di Santa Maria Novella, Santissima Annunziata, Santa Croce e Santo Spirito, varcheranno la Porta nord e quella sud del Battistero per poi entrare in Cattedrale. Lo stesso percorso che la mattina del 10 novembre farà Papa Francesco a simboleggiare il reimmergersi nel battesimo – in Battistero – per poi entrare nella Chiesa – la Cattedrale. L’iniziativa è stata possibile grazie alla disponibilità dell’Art Institute di Chicago, da cui proviene il celebre dipinto, della Fondazione Palazzo Strozzi e dell’Opera del Duomo di Firenze.
Firenzepost.it
per soggiornare a Firenze

Il Benedicta è aperto a cena dal lunedì al sabato
Info e prenotazioni: 055.2645429 - 333.6786351
Benedicta S.r.l. La Ristorazione, Via Benedetta 12R, 50123 Firenze
http://www.ristorantebenedicta.it/
Ristorante Benedicta
Inaugurato a dicembre 2008, aperto a cena dal lunedì al sabato, il Benedicta vi accoglie nel cuore diFirenze, nel quartiere di Santa Maria Novella, con una scelta di raffinati piatti tra cui alcuni della tradizione fiorentina, opportunamente rivisitati.

Parcheggiare in centro non sarà un problema: a vostra disposizione il vicinissimo Garage Excelsiordove potete lasciare gratuitamente la vostra auto per due ore e mezza.

La cucina proposta è il risultato della lunga esperienza di Luciano Ioppoli, gestore del locale, che insieme al figlio Francesco e allo chef, studia personalmente ogni singolo piatto con attenzione all’accostamento dei gusti e dei sapori, per il piacere dei palati più esigenti e curiosi.

II menù, continuamente variato ed aggiornatosecondo la stagione, si compone di una carta dei vini appropriata e oltre alla normale proposta dei piatti vengono pensati menù a tema per serate particolari, il tutto con l'attenzione al prezzo finale che sarà per voi sempre una piacevole sorpresa.

L'ambiente del "Benedicta"  è il risultato di un sapiente e attento restauro che rilegge in chiave moderna gli spazi interni dell’antica struttura preesistente e le volte a crociera della Firenze di un tempo, inserendoelementi architettonici nuovi, dando vita ad un locale molto originale e con un suo preciso carattere estetico.

I colori scelti  per i rivestimenti interni e per l'arredo, basati sul bianco e su morbidi toni di grigio, sono volti ad esaltare questa particolare rilettura in chiave moderna e contemporanea della struttura originale.

Morbidi effetti di luce, a pennello sulle pareti e cangianti in modo dinamico sulle volte, le particolari "vele bianche" a soffitto, la fontana con giochi d’acqua e di luci, donano al Benedicta luminosità,originalità ed eleganza, conferendogli un carattere decisamente particolare che lo contraddistingue.

Il giardino fiorito, elegante ma anche riservato, offre inoltre una piacevole oasi di tranquillità dove poter assaporare dall'aperitivo alla cena completa.

Lasciatevi avvolgere dalla nostra accoglienza e dalla nostra cura per il servizio, per serate dove riconoscerete in ogni aspetto la parola "qualità".

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale - turismoculturale@yahoo.it

Sud Carolina, terra di bar-b-que. A Greenville trionfo di palati con Festival Euphoria

di Gina Di Meo

Greenville ti aspetta!

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Sapore di sud, sapore di #bar-b-que e il sud Carolina e' tra gli stati americani dove impera il culto della carne sul fuoco. Che sia di maiale, vitello e pollo, la scelta e' varia ma il comandamento fondamentale e' uno: la cottura lenta attraverso una fonte indiretta di calore, ossia quello proveniente dal fuoco della legna.

"Mai confondere - come ha detto all'ANSA #JohnNolan, di '#Grenville History #Tours' e organizzatore del 'Bbq Trail Tour' - il Bbq con il Grilling (carne alla griglia). Con il '#grilling' la carne viene cotta su una fonte diretta di calore".

Ma un bar-b-que come si deve richiede pazienza e come ha spiegato all'ANSA, Tiger O'Rourke, co-proprietario della 'Henry's Smokehouse' a Greenville, occorrono quasi venti ore per una cottura perfetta. "Ci vogliono dalle 15 alle 18 ore - ha detto - per il Bbq di maiale, 15 ore per un brisket (punta di petto) e circa tre ore per il pollo. Tuttavia molto dipende anche dalla densità' della carne".

O'Rourke ha anche precisato che il calore deve venire solo dalla legna (meglio se di castagno), vietato l'uso del gas. E ha dato inoltre suggerimenti su cosa mettere nel piatto per un #Bbq 'Southern Style'. "Prima di tutto la carne (pulled pork, (maiale affumicato cotto al punto da venire sfilacciato con le dita) - ha detto - poi l'insalata di patate, il brisket, un paio di costine e infine fagioli".

Ma il Sud Carolina non e' solo Bbq e' anche terra che offre una ricchezza di sapori e novità' culinarie al punto da farne una tappa d'obbligo per i buongustai. In particolare, ogni anno in autunno per una settimana la città' di Greenville si trasforma in un enorme palcoscenico culinario con 'Euphoria' dove trionfano celebrity chef, sommelier, esperti di vino, artisti di vario genere. "#Euphoria - ha detto all'ANSA il governatore del sud Carolina Nikki Haley - significa ottimo cibo, buon vino, persone incredibili e grazie a questo festival Greenville e' diventata una destinazione di viaggio".

E non a caso proprio nei dieci anni di vita di Euphoria, la città', situata ai piedi delle Blue Ridge Mountains, dopo aver sperimentato un declino a causa della crisi dell'industria tessile, si e' trasformata diventando destinazione per numerose opportunità' di svago e vacanza. Nel cosiddetto 'downtown', lungo una sola strada 'Main Street' ci sono circa 80 ristoranti che offrono solo l'imbarazzo della scelta su come deliziare il proprio palato.

Basta invece percorrere pochi km per ritrovarsi immersi nella natura con una passeggiata all'interno del 'Caesars Head State Park'. Per chi ama l'azione, invece, e' tappa d'obbligo il 'Bmw Performance Driving Experience', un percorso dove non solo si può' imparare a guidare in modo spericolato ma si può' stare anche dietro il volante dei modelli più' sofisticati dii vetture #Bmw.
ansa

Star Wars, ecco i luoghi che i fan non possono perdere. Ci sono anche Como, Caserta e l'Etna, che la Forza sia con voi

Ci sono anche Como, Caserta e l'Etna, che la Forza sia con voi...

Dalla fattoria dei Lars nel deserto a Tataouine ai crateri artificiali, dove Luke Skywalker appare per la prima volta in scena nell'Episodio IV: Una nuova Speranza, dai vari Legoland ai musei di Madame Tussauds. Ci sono luoghi nel mondo che un vero appassionato di Star Wars non può proprio perdersi. Sul sito diGoEuro c'è la lista completa che comprende 26 location dalla Tunisia a Londra, dagli States a Singapore. Qui di seguito la top ten dei luoghi più amati dai fan. 

Il punteggio più alto va a Legoland, parco tematico che ospita wing fighters e personaggi a grandezza naturale dove anche i bambini potranno apprezzare e scoprire le meraviglie e gli eroi di Guerra Stellari prima di vedere il film.

LEGOLAND (diversi luoghi nel mondo) - I bambini prima ancora che con il film vengono catapultati nel mondi Star Wars grazie ai giocattoli della Lego. Inoltre nei numerosi parchi Legoland sparsi in un tutto il mondo i più piccoli possono rivivere le scene dalla saga riprodotte fedelmente con i mattoncini più amati.

LA FATTORIA DEI LARS E LE SCENE NEL DESERTO A TATAOUINE (Matmata, Tunisia) - Sede dell'hotel Sidi Driss, questo tradizionale edigficio berbero venne usato per girare in interna della fattoria dei Lars nel deserto a Tataouine.

RANCHO OBI WAN (Petaluma, Stati Uniti) - Il Rancho Obi Wan ospita una delle più grandi collezioni private su Star Wars, che il proprietario Steve SanSweet cominciò a metà degli anno '70.

ESTERNI DELLA FATTORIA DEI LARS (Chott el-Djerid, Tunisia) - Uno dei luoghi più riveriti di Star Wars è di sicuro quello dei crateri artificiali, dove Luke Skywalker appare per la prima volta in scena nell'Episodio IV: Una nuova Speranza. E' sul bordo di uno di questi crateri che spesso i fan si mettono in posa come nel,la famosa scena in cui ossera i due soli di Tatooine.

ESPOSIZIONE DI STAR WARS AL MUSEO DI MADAME TUSSAUDS (Londra e Berlino) - Da maggio nei musei di Londra e Berlino di Madame Tussauds sono esposte le figure in cera dei personaggi di Star Wars. In più sono state ricreate alcune delle scene più famose.

STAR TOURS - L'AVVENTURA CONTINUA (Disneyland, Disney's Hollywood Studios e Disneyland Tokyo) - Un classico Disney rivisitato, Star Tours - L'Avventura Continua permette ai fan di prendere parte a una missione ribelle. L'attrazione offre 54 diverse storie e scenari che vengono proposti in modo casuale per offrire un'esperienza sempre nuova.

SKELLING MICHAEL (Skelling Michael, Irlanda) - Secondo l'opinione di molti Skelling Michael sarà il rifugio di Luke Skywalker e probabilmente il luogo da lui scelto per fondare la sua Accademia Jedi.

YAVIN 4 (Tikal, Guatemala) - Le antiche rovine Maya nella città di Tikal in Guatemala sono diventate la base Ribelle su Yavin 4 nell'episodio IV di Star Wars: Una nuova Speranza. Per vedere la famosa scena girata qui, bisogna salire fino in cima al tempio IV dove guardando verso Est si vedono gli altri 3 templi come appaiono nel film. Le scene in interna sono girate in studio.

QUARTIERE DEGLI SCHIAVI DI MOS ESPA A TATOOINE (Ksar Hadada, Tunisia) - Situato nei pressi della città di Tataouine nella Tunisia del Sud, Ksar Hadada fa da sfondo a Mos Espa, il quartiere degli schiavi in Guerre Stellari Episodio I: La minaccia del fantasma.

LA CITTA' DI THEED, NABOO (Plaza de Espana, Siviglia) - Anche se il paesaggio è stato modificato per creare la città di Theed nell'Episodio I di Star Wars: La minaccia fantasma e II: L'attacco dei cloni, Plaza de Espana a Siviglia è ancora ben distinguibile sia sullo schermo che da vivo. Nella realtà la piazza ha la forma di un semicerchio, nella versione cinematografica è stata modificata dagli scenografi in modo da farla sembrare un cerchio intero. Sul quarto ponte da sinistra, che rappresenta l'antico regno spagnolo di Navarra, sono state girate la maggior parte delle scene.

Tra i 26 luoghi dove "l'intensità della Forza" è imperdibile ci sono anche delle mete italiane:

NABOO (Lago di Como, Italia) - Due diverse location del lago di Como sono state scelte per rappresentare il pianeta di Naboo. Villa del Balbaniello con i suoi magnifici terrazzi e i suoi rigogliosi giardini è stata usata per girare numerose scene, tra cui quella del matrimonio tra Anakin e Amidala. Sulla sponda ovest del lago, nel prato tra Tramezzo e Griante, è stata girata la scena del pic nic della coppia.

PALAZZO REALE DI NABOO (Caserta, Italia) - Alcune location in Italia del Nord e del Sud sono apparse negli episodi I e II come ambientazione per il pianeta Naboo nei Territori dell'Orlo Intermedio. La Reggia di caserta è stata usata per girare le scene in interna del meraviglioso Palazzo Reale della regina Amidala ne La Minaccia fantasma, successivamente abitato dalla regina Jamila ne L'attacco dei Cloni.

MUSTAFAR (Etna, Sicilia) - Per l'episodio III: La Vendetta dei Sith la produzione è tornata in Italia, questa volta in Sicilia, dove diverse immagini dell'Enta in eruzione sono state utilizzate come sfondo per la battaglia tra Anakin e Obi-Wan sul pianeta vulcanico Mustafar. E' proprio a causa delle ferite subite in questa battaglia che Anakin sarà costretto a indossare la famosa armatura nera che caratterizza Darth Fener.
ansa

Con 'Parole in Viaggio' a Napoli torna Gran Tour

Napoli ti aspetta!

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Metti degli scrittori (di best seller) in viaggio, come ai tempi del Gran Tour, invitali a raccontare Napoli e la Campania con gli occhi dei viaggiatori contemporanei. E così Joanne Harris potrà scoprire la dolcezza della 'Chocolat' partenopea, Jeffery Deaver vagabondare a caccia di ispirazioni noir, Marcos Giralt Torrente lasciarsi ispirare dalla città 'spagnola': è l'idea forte di 'Parole in viaggio - Words in Journey', rassegna ideata dall'americana Barbara Burdick e dallo scrittore e regista napoletano Angelo Cannavacciuolo, che alla terza edizione arriva in città dopo aver portato in luoghi d'ispirazione come Sorrento, Pompei e Ravello, scrittori del calibro di Gore Vidal, Jay Parini, Ethan Canin, Jim Nisbet, Margaret Atwood, Annie Proulx, Philippe Claudel, Arturo Perez-Reverte.

Ad ospitare gli incontri sono due sedi di grande fascino: Palazzo Zevallos Stigliano, del circuito Gallerie d'Italia, dove è custodito il capolavoro detto l'ultimo Caravaggio, 'Il martirio di Sant'Orsola', e l' Antro di Virgilio. Primo appuntamento domani (ore 18:30 )con la Harris, padre inglese e madre francese, cittadina dello Yorkshire e già a caccia di suggestioni culinarie e non tra le strade di una città 'che per la prima volta visito con calma e della quale non potrò che scrivere' anticipa gustando la celebre pasticceria locale, tassativamente al cacao. Dopo 'Chocolat', romanzo d'esordio ( 1998), tradotto in tutto il mondo e dal quale nel 2001 è stato tratto l'omonimo film con Johnny Depp, Harris è divenuta una autrice cult: presenterà all'ombra di Caravaggio il suo ultimo romanzo 'Il Canto del Ribelle' (Garzanti Editore).

    A Palazzo Zevallos, domenica 25 Ottobre, (ore 11:30) atteso anche Jeffery Deaver, 20 milioni di copie vendute in 150 paesi, romanzi tradotti in 25 lingue. Dal suo "Collezionista di ossa" è stato tratto l'omonimo film con Denzel Washington.

    Ultimo appuntamento è con un autore spagnolo, che sarà a Castel dell'Ovo il 13 Novembre (ore 18:00): Marcos Giralt Torrente, vincitore lo del Premio Strega Europa. Figlio del pittore Juan Giralt e nipote dello scrittore Gonzalo Torrente Ballester, presenterà "La fine dell'amore" (Elliot Editore). "Fu a San Francisco, nel salottino di City Light Book Shop, la libreria di Ferlinghetti, che nacque Words in Journey - spiega Angelo Cannavacciuolo, direttore e curatore della rassegna.

    Mentre parlavamo con un giovane scrittore californiano. Aveva nel cassetto un piccolo romanzo dal titolo The thousands words that rules the world, un libricino sul potere evocativo della parola scritta. Fu allora che a Barbara Burdick venne in mente l'idea di creare una rassegna stabile di letteratura internazionale, a Napoli. Un paio di mesi dopo, abbiamo cominciato a fare viaggiare le parole, da luoghi lontani fino a noi, nascoste tra le pagine dei libri di grandi scrittori stranieri, invitati a calarsi nella parte di nuovi viaggiatori".
    L'evento è sostenuto dall'Ente Provinciale per il Turismo di Napoli. 
ansa

Fiera Verona: 117 anni in sella, la carica di 3000 cavalli. Partnership con Touring, nasce prima guida 'Italia a cavallo'

Verona ti aspetta!

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Centodiciassette anni e non sentirli: FieraCavalli continua a raccontare il mondo del cavallo nella sua evoluzione, a riunire gli appassionati provenienti da ogni parte del mondo, persino dal lontano sultanato dell'Oman, a mettere insieme sponsor, amatori, campioni, tutti i frammenti di un mondo complesso con una grande valenza economica in parte ancora da esplorare.

Un evento che torna dal 5 all'8 novembre, unico e atteso come dimostrano le cifre: 3000 cavalli di 60 razze (300 in più rispetto all'anno scorso), 750 aziende (+15% rispetto al 2014), 25 nazioni, una media complessiva di 160 mila visitatori.

Novità dell'edizione 2015 è una maggiore attenzione all'equiturismo, frutto della inedita collaborazione con il Touring Club: nasce infatti la prima guida 'Italia a Cavallo' curata dai giornalisti Federica Lamberti Zanardi e Luca Fraioli. Un modo di sospingere e promuovere una realtà che vede in Italia più di 7.000 chilometri di tracciati percorribili, oltre 120 mila appassionati e 4.500 agriturismi.

Altro protagonista assoluto della Fiera è il grande sport con la 15/ma edizione della Longines Fei World Cup, grande richiamo per i top riders. "Fieracavalli - dice il presidente di Veronafiere Ettore Riello nella conferenza stampa di presentazione nella storica sede del Touring a Milano - dà voce da oltre cento anni ad un settore che in Italia conta un milione e mezzo di cavalieri Per questa edizione abbiamo scelto di sostenerlo puntando maggiormente sul binomio turismo e sport, quali strumenti di promozione per l'intero comparto equestre che, in tutta Europa, conta 49 milioni di potenziali appassionati".

"Il secondo driver di crescita di questa Fieracavalli è lo sport - conferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere -. Abbiamo investito molto in questo ambito per portare a Verona i campioni internazionali della Coppa del Mondo di salto ostacoli del circuito FEI e le giovani promesse. Per loro abbiamo allestito ben tre padiglioni dedicati, 5 ring di gara pari a 30mila metri quadrati di piste e tribune per 5mila posti a sedere, mille in più dell'anno precedente. E per la prima volta si potrà assistere alle competizioni fino alle ore 22".

Come ad ogni edizione, grande importanza è riservata poi alla filiera allevatoriale che in Italia raggiunge 16mila allevamenti, 50mila addetti e 35 associazioni. Fieracavalli a questo comparto riserva due padiglioni dove il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali presenta i miglioramenti qualitativi del Cavallo da Sella Italiano, mentre l'Associazione Italiana Allevatori raccoglie i 355 esemplari delle 7 Razze del Libro genealogico Italiano. Con più di 750 aziende, riunite in tre padiglioni, Fieracavalli è inoltre la più grande vetrina mondiale per il trade business dedicato al cavallo, grazie ai più importanti marchi internazionali di articoli per l'equitazione, attrezzature tecniche, veterinaria, alimenti per cavalli e complementi per maneggi e scuderie.

Spettacoli e divertimento completano il programma. Protagonista assoluto delle serate di sabato 7 e domenica 8 novembre è il Gala d'Oro "Ladies", spettacolo di arte equestre, dedicato quest'anno alle donne e con una guest star d'eccezione: l'amazzone Sylvie Willms.
ansa

Giornate Farnesiane, la Tuscia si mette in mostra 24 e 25 ottobre apertura gratuita di palazzi e dimore antiche

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di Marzia Apice
 ansa
Dal Palazzo del Drago di Bolsena al Castello Orsini di Vasanello, dal Giardino della Rocca di Capodimonte ai palazzi della famiglia Farnese a Caprarola e Gradoli, fino alle rovine della distrutta città di Castro: la Tuscia si mette in mostra e svela al pubblico le meraviglie del suo territorio con leGiornate Farnesiane, in programma il 24 e il 25 ottobre.

In questa due giorni dedicata alla storia e all'arte saranno protagoniste e visitabili gratuitamente le dimore pubbliche e private appartenute ai Farnese, celebre famiglia la cui importanza si estende in diverse regioni italiane.

La dinastia che ha dato i natali a Papa Paolo III ha infatti regnato sul Ducato di Castro nella Tuscia ma anche sui Ducati di Parma e Piacenza arricchendo ogni territorio con splendidi palazzi che sono gioielli del nostro patrimonio. Senza contare il ruolo svolto dai Farnese durante il Rinascimento attraverso le committenze artistiche e l'intensa attività di mecenatismo, con pregevoli opere d'arte di pittura e scultura che sono confluite poi nella collezione del Museo Archeologico di Napoli.

Per il pubblico un'occasione per curiosare in luoghi preziosi in cui il tempo sembra essersi fermato a centinaia di anni fa, e nei quali abitualmente l'accesso non è consentito. A costituire il programma delle Giornate Farnesiane, promosse dall'Associazione Dimore Storiche - Sezione Lazio, una serie di visite guidate che si svolgeranno dal mattino al pomeriggio e che, oltre a mostrare la bellezza degli edifici, avranno un duplice obiettivo: da un lato quello di raccontare l'affascinante storia lungo i secoli della storica dinastia, dall'altro quello di testimoniare l'impegno con cui ancora oggi i privati proprietari degli antichi palazzi preservano e custodiscono beni che dal punto di vista culturale sono importanti per l'intera comunità nazionale e internazionale.

Per l'occasione, l'Associazione ha realizzato una guida con testi a cura di Giada Lepri e fotografie di Alessandro Celani che sarà a disposizione del pubblico nei luoghi della manifestazione. Al Castello Ruspoli di Vignanello (sabato ore 18.30), a Palazzo Farnese di Ischia di Castro (domenica ore 12.30) e al Castello di Vasanello (domenica, ore 16) saranno inoltre previsti concerti di clavicembalo del Maestro Luca Purchiaroni che eseguirà musiche farnesiane da lui trascritte.

Angkor, la città che dorme nella jungla. Da genio dei Kmer, più di 3 mila templi in sito simbolo Cambogia

di Daniela Giammusso

Ci sono luoghi che, banalmente, vanno visti, almeno una volta nella vita. Perché raccontano di quanto l'uomo possa superare se' stesso, senza però mai sciogliere davvero i loro misteri. E' la sensazione che si ha davanti alla selvaggia imponenza di Angkor, il sito archeologico più famoso della Cambogia, Patrimonio Unesco dal 1992 e non a caso in cima alle wish-list dei viaggiatori di tutto il mondo.

    Per oltre sei secoli, dall'802 al 1432, ovvero dal Dio Re Jayavarman II al potente Jayavarman VII, Angkor è stata il fulcro dell'impero Khmer cambogiano. Una metropoli fino a un milione di abitanti della quale però sono arrivati sino a noi solo gli edifici religiosi, gli unici al tempo costruiti in pietra e non in legno: più di tremila templi, disseminati per 400 chilometri quadrati di jungla, popolati da una miriade di personaggi, divinità, miti e leggende di Buddismo e Induismo.

    ''Riscoperta'' dall'esploratore francese Henri Mouhot durante una spedizione della Royal Geographic Society intorno al 1860, l'Angkor Word Heritage oggi è meta di milioni di turisti (pass da 1-3-7 giorni a 20-40-60 dollari). Con base d'appoggio nel vicino villaggio di Siem Reap, si può visitare in tuk tuk o in auto con driver. Qualche coraggioso sfida le alte temperature anche in bici, mentre i più fortunati si concedono un volo in mongolfiera. Per scoprire tutte le sue meraviglie non basterebbe una settimana. L'ideale è avere tre giorni: due per Piccolo e Grande Circuito e uno per spingersi fino alle rovine più lontane. Ecco una selezione dei 10 templi da non perdere.

    ANGKOR WAT - Non abbiate paura del grande Naga a sette teste.
    Il suo lungo corpo squamato è il ponte per Angkor Wat, la dimora degli dei, massima espressione del genio khmer. Considerato il più vasto edificio religioso al mondo (campeggia anche sulla bandiera nazionale cambigiana), fu costruito nel XII secolo come mausoleo di Suryavarman e protetto da un vasto fossato d'acqua.
    Le incisioni raccontano che non bastarono 30 mila operai e 6 mila elefanti. Divenuto monastero buddista nel XIV-XV secolo e mai realmente abbandonato, è una riproduzione in miniatura dell'Universo, con la torre centrale a simboleggiare il Monte Meru, l'Olimpo degli Hindu. Sulle pareti, centinaia di metri di bassorilievi, dalla Battaglia di Kurukshetra al Paradiso e Inferno, con oltre 3 mila Devata e Apsara, le ninfe celesti, tutte riccamente agghindate.

    ANGKOR THOM - Un esercito di temibili guerrieri vi accoglie all'entrata di Angkor Thom, la Grande città fortificata che Jayavaraman VII costruì dopo il saccheggio dei Cham per rendere inattaccabile il suo impero. Protetta da un muro di cinta a pianta quadrata e dal fossato del fiume Siem Reap (ancora come il Monte Meru circondato dagli Oceani), alla città si accede da quattro porte sormontate da demoni, divinità e torri. A Sud, quella più restaurata.

    BAYON - I 216 giganteschi volti di Avalokiteshvara, il Buddha della Compassione, con grandi occhi e un gelido sorriso, scrutano dall'alto del tempio che il leggendario Jayavarman VII volle proprio al centro di Angkor Thom. In qualunque punto vi poniate, potrete scorgerne almeno dieci, scolpiti nella roccia a immagine e somiglianza dello stesso re. Le pareti di scale e labirinti raccontano in bassorilievo battaglie, mercati e vita quotidiana con più di 11 mila personaggi.

    TA PROHM - Un tempo monastero buddista e università, set del film ''Tomb Raider'' con Angelina Jolie, è forse il luogo più incredibile di Angkor. Di certo quello dove la jungla dimostra tutta la sua forza, con gigantesche radici che circondano, stritolano e penetrano la pietra dei suoi secolari cortili e sculture. Se non vi basta, spingetevi fino a Ta Som per ammirare il colossale ficus che sovrasta il gopura della porta orientale.

    PREAH KHAN - Residenza temporanea di Jayavarman VII, il Preah Khan (Sacra Spada) è un labirinto di gallerie rettangolari costruite intorno a un santuario buddista, al quale si sono aggiunti poi decine di piccoli templi induisti, con altari per 500 divinità. All'esterno, una ancora misteriosa struttura a due piani in stile greco. Non perdete anche Banteay Kdei, più piccolo, ma non meno suggestivo.
  
BAPHUON - Dedicato a Shiva e costruito come una piramide simbolo del Monte Meru, ripaga delle ripide scalinate con uno dei più bei panorami del sito. Sul muro di sostegno, un Buddha disteso lungo 60 metri. A pochi minuti, i pochi resti del Palazzo Reale.

BANTEAY SREI - Il Tempio delle donne è tra i pochi eretto non per volere reale, ma da Yajnyavahara, consigliere di Rajendravarman e insegnante di Jayavarman V. Tutto in arenaria rossa, è il miglior esempio del restauro per anastilosi.

KBAL SPÉAN - Occorre mezz'ora di trekking nella jungla sulle colline di Kulen, ma la sorpresa vale la fatica: un intero letto di fiume scolpito, tra lingam simbolo del Dio Shiva, animali sacri e immagini di Vishnu nel lungo sonno che origina la creazione del mondo. E poi Brahma dalle quattro facce, Shiva con la consorte Uma mentre cavalca il toro Nandin. Seguite il corso d'acqua e scendete sotto la cascata per un tuffo ristoratore.

TA KEO - Solenne con le sue quattro torri laterali e una centrale, è il tipico tempio-montagna angkoriano.

PRASAT KRAVAN - Entrate nelle torri e scoprirete Vishnu scolpito sui mattoni, con 8 braccia, mentre salva il mondo da un demone o con la consorte Lakshmi.
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