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ENIT RUSSIA


L'italia degli slalom si promuove in Russia
Oltre 150 persone si sono raccolte ad ottobre nel centralissimo Audi City Center Moscow per la presentazione dello slalom notturno sul Canalone Miramonti.  Il 3Tre on Tour – il grande viaggio di promozione dell’appuntamento di Madonna di Campiglio – sbarca per la prima volta in Russia, e non è un caso: l’edizione 2019/2020 della 3Tre abbandonerà, per una volta, la classica data del 22 dicembre per collocarsi l’8 gennaio 2020, proprio all’indomani del Natale ortodosso: un’occasione preziosa per gli appassionati russi per unire l’esperienza di un evento sportivo indimenticabile e la scoperta di un territorio che sorge nel cuore delle Dolomiti di Brenta. L'appuntamento è stato organizzato dal Comitato 3Tre e l’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio – Pinzolo – Val Rendena in collaborazione con ENIT e con la Federazione Sci Russa, 3Tre on Tour a Mosca.

ENIT BRASILE

L'Italia "invade" la linea 4 gialla della metro di San Paolo
ENIT in collaborazione con ViaQuatro, dopo il successo della campagna Italia nella linea gialla della metro di San Paolo nel 2018, ha lanciato la nuova campagna Italia 2019. Il treno 418 è stato interamente rivestito di adesivi con immagini delle venti regioni italiane, rappresentanti il Made in Italy e il patrimonio artistico-culturale italiano. L'obiettivo è incentivare gli oltre 850mila passeggeri che viaggiano quotidianamente sul treno 418 a visitare l'Italia e pubblicare le foto nelle rete sociali usando la
hashtag della campagna #treasureitaly.

ENIT A NY PER PROMUOVERE IL TURISMO LUXURY


I maggiori player della travel industry USA hanno incontrato l’Italia, le sue regioni e gli operatori in occasione del primo workshop “Italian Luxury” 2019, organizzato dall’Agenzia Nazionale del Turismo, in collaborazione con Virtuoso, Signature e The Travel Leader Network, dal 29 al 30 ottobre 2019 a New York. Networking, business matching, marketplace, seminari e testimonianze di esperti, aziende e giornalisti di settore in una due giorni dedicata al lusso e al Made in Italy. Un appuntamento determinante per orientare una fetta di mercato altospendente devota alla wellness industry al punto da far girare nel mondo 4,3 trilioni di dollari. L’Italia sbarca in America per sedurre il segmento luxury a stelle e strisce e incrociare domanda con offerta turistica per promuovere la crescita a valore alla base della strategia Enit. Lo sguardo dell’Agenzia Nazionale del Turismo sul settore luxury denota un’espansione crescente e converge le energie espansive sul settore. Infatti sono 12 milioni gli affluent mondiali con un patrimonio di 47mila miliardi di dollari e si fa sempre più spazio l’interesse del mercato luxury per la wellness industry. Anche il medical tourism segna un andamento a doppia cifra nel mondo e non solo dai Paesi Apac con un trend di 200mila dollari a viaggio così come il female travel con un +200 per cento negli ultimi 10 anni grazie a shopping, sightseeing e spa.

ENIT A LONDRA PER IL WTM 2019

ENIT ha preso parte al Wtm 2019 (World Travel Market London) il principale evento mondiale per l'industria dei viaggi che mette in comunicazione i professionisti del settore attraverso una rete globale di opportunità personali e commerciali a Londra. Proprio il Bel Paese si è distinto come meta più venduta soprattutto per i turisti inglesi, attratti dalla cultura delle principali città d’arte. Per celebrare l'Italia Enit ha previsto anche una serata a tema con guest star internazionali: la Black Box Band di Daniele Davoli e dj Albertino sul rooftop dello Sky Garden di Londra

GLI INGLESI SFIDANO LA BREXIT SPENDENDO IN ITALIA + 15,6 PER CENTO

Nel primo semestre 2019, la spesa dei viaggiatori dal Regno Unito in Italia è di 1,7 miliardi di euro, in crescita del 15,6% sul medesimo periodo del 2018. La spesa pro-capite a notte è di 106 euro. Si sceglie di restare in Italia almeno 5 giorni, in particolare al Sud per visitare Matera, la Sicilia e gustare le eccellenze enogastronomiche laziali, toscane, piemontesi e pugliesi. 

Acri, scoperti tunnel usati dai Templari



La città israeliana fu a lungo considerata la "Chiave della Palestina" per la sua posizione dominante sul litorale: la sua parte antica è Patrimonio dell’Umanità
PERCHE' SE NE PARLA
Scoperta sotto la città portuale di Acri, in Israele, una fitta rete di tunnel segreti utilizzata dai cavalieri templari al tempo della Terza Crociata o Crociata dei re (1189 – 1192). La spedizione di archeologi, guidata dall'esploratore Albert Lin della National Geographic, ha sottolineato che alcuni di questi tunnel sono già noti da molto tempo, ma quelli appena individuati sono sepolti e sono rimasti inesplorati. Rilevate anche una casa di guardia e i resti di una torre ad essa associata. Potreebbe essere la famosa torre del tesoro, dove i membri dell'ordine religioso cavalleresco trasferivano oro dal porto, proprio passando attraverso i cuniculi segreti.

PERCHÉ ANDARCI
Acri fu a lungo considerata la "Chiave della Palestina" per la sua posizione dominante sul litorale: la sua parte antica è Patrimonio dell’Umanità. Si possono ammirare le mura camminando sul marciapiede che ne segue quasi tutto il perimetro, sino a giungere al piccolo porto. Da visitare anche i Giardini Bahai, la sinagoga tunisina Or Torà, la moschea Al Jazàr, il Museo d’arte Okshi e il Museo dei Prigionieri della Resistenza. Notevoli anche l'Hammam Turco della fine del XVIII secolo e Hahn Humdan, ex deposito merci dei mercanti che giungevano ad Acri da tutto il mondo.

DA NON PERDERE
La parte imperdibile di Acri, però, si trova nel suo sottosuolo. E conserva ciò che rimane delle grandiose costruzioni degli ordini monastico-militari dei Templari e degli Ospitalieri. Questi tunnel venivano utilizzati per la sicurezza dei pellegrini che arrivavano in Terra Santa da ogni paese d’Europa. Circa gli Ospitalieri, che accudivano i malati in Terra Santa, è possibile visitare alcune delle imponenti sale del loro quartiere generale, note come Sale dei Cavalieri. 

PERCHE’ NON ANDARCI 
Acri si trova, in auto, a circa un'ora e mezzo da Tel Aviv e a due da Gerusalemme: una città che merita di essere scoperta, per quanto non sia particolarmente gettonata. Dalle due città citate partono anche treni e bus, ma i tempi di percorrenza sono almeno doppi. No, arrivarvi non è propriamente semplice. Ma merita.

COSA NON COMPRARE 
Fatevi ispirare da una passeggiata nel mercato della città antica, tra spezie e prodotti tipici. In vendita anche tante magliette "brandizzate" con tanto di cuore affiancato alla scritta Israel. Davvero banali.
turismo.it

Dolomythos, la storia delle montagne più belle. Il Museo delle Dolomiti permette di conoscere la loro storia sin dagli albori

San Candido<br>

Sono annoverate tra le montagne più belle del mondo, e non si può certo dar torto a chi le considera tali: leDolomiti sono uno spettacolo della natura. Tra le più amate e rinomate nella catena alpina, sia a livello naturalistico (non a caso Patrimonio UNESCO) che di ricettività turistica, sono un vero paradiso terrestre per gli amanti della montagna, sia d’inverno che d’estate. Ma oltre a tanta bellezza fisica i ‘Monti Pallidi’ custodiscono anche una lunga storia, che un museo racconta in modo interattivo: si chiama Dolomythos, e si trova a San Candido.

Un luogo davvero particolare, perché permette di compiere un viaggio a ritroso nel tempo più remoto, a cominciare da quando le Dolomiti non esistevano, e al loro posto c’era niente di meno che il mare. I fossili marini portano testimonianza di ere geologiche lontanissime, e il museo ne espone moltissimi. Man mano che si prosegue nel percorso si incontrano rocce e cristalli che raccontano l’evoluzione di un'area che in migliaia di anni si è trasformata fino a dar vita allo splendido paesaggio composto di cime verticali che rende le Dolomiti uniche al mondo. Il percorso prosegue poi con la narrazione della storia dei primi rettili che hanno abitato queste montagne, addirittura precursori dei dinosauri.

Si passa di era in era scoprendo la flora e la fauna preistorica, fino ad arrivare a oggi. Inoltre, si possono scoprire curiosità sulle rocce e i cristalli delle montagne, contemplando interessanti aneddoti come quello del più grande filone d’oro mai trovato sull’arco alpino. O i ritrovamenti degli amuleti appartenuti ai primi abitanti umani delle Dolomiti. Le erbe e le piante officinali. Le storie e le leggende locali. Tutto questo viene presentato attraverso un percorso interattivo e divertente, con ricostruzioni, diorami, rappresentazioni grafiche che permettono a grandi e piccini di comprendere l’affascinante storia delle Dolomiti.

Dolomythos è stato fondato nel 1995 da Michael Wachtler, studioso tra i più esperti conoscitori di queste montagne. La sede del museo è Villa Wachtler, nel centro pedonale di San Candido, località rinomata che si trova in Val Pusteria. Se questo inverno puntate alla settimana bianca tra queste montagne, una visita al museo che ne racconta la storia è una tappa irrinunciabile.

turismo.it

A Reggio Emilia Collezione Maramotti le tendenze artistiche del XX secolo in 200 opere




Progettato dagli architetti Antonio Pastorini ed Eugenio Salvarani l'ex stabilimento della casa di moda Max Mara a Reggio Emilia, ospita attualmante La Collezione Maramotti. Si tratta della Collezione privata d’arte contemporanea del fondatore di Max Mara, Achille Maramotti che comprende diverse centinaia di opere d'arte realizzate dal 1945 a oggi. A partire dal 2003 l'edificio è stato convertito in spazio espositivo,dall’architetto inglese Andrew Hapgood con un approccio trasparente e rispettoso che ha conservato l'essenzialità della costruzione. Dal 2007, anno della sua riapertura l' edificio accoglie molteplici spazi funzionali. La collezione permanente è ospitata al primo e secondo piano mentre il piano terra è adibito ad esposizioni temporanee.

PERCHE' ANDARE

Il percorso espositivo mette in scena 200 opere che rappresentano alcune delle principali tendenze artistiche italiane e internazionali della seconda metà del XX secolo. In mostra dipinti, sculture e installazioni. La visita prende avvio con alcune importanti opere indicative delle tendenze espressioniste e astratte degli anni Cinquanta. Presenti in mostra opere dell'arte così detta informale e opere protoconcettuali italiane. Si prosegue con una derie di pitture della Pop art romana, per poi arrivare all'Arte Povera. Presenti alcune opere fondamentali della Transavanguardia e significativi esempi di neo-espressionismo tedesco e americano. Non mancano opere della New Geometry americana degli anni Ottanta-Novanta.

DA NON PERDERE

Fra le opere del percorso segnaliamo Caspar David Friedrich di Claudio Parmiggiani, Cimento
di Mimmo Paladino e Ferro di Alberto Burri. Nella collezione permanente trovano spazio anche Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto, Osvaldo Licini, Lucio Fontana, Luigi Ontani, Gerhard Richter, Piero Manzoni, Jannis Kounellis, Francis Bacon, Enzo Cucchi e Alighiero Boetti.

Collezione Maramotti 
Reggio Emilia, via fratelli cervi 66

fonte: turismo.it

“Concerti d’autunno 2019” Domenica 17 novembre 2019 ore 18.00 Oratorio dell’Addolorata al Sacro Monte Calvario di Domodossola

La Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario e l’Istituto della Carità, nell’ambito della stagione artistica 2019 e della rassegna “Concerti d’autunno 2019”, propongono il concerto che si terrà domenica 17 novembre, alle ore 18.00, nell’Oratorio domestico dell’Addolorata (ingresso dal Santuario del SS. Crocifisso) al Sacro Monte Calvario di Domodossola e che vedrà impegnati i

Solisti della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario

Silvia Arfacchia e Davide Besana: violini, Arianna Cartini: viola
Andrea Pecelli: violoncello, Roberto Mattei: contrabbasso
Marco Rainelli: flauto, Federica Zoppis: cembalo

Giacomo Mutigli: direttore

nell’esecuzione del Concerto per violino, archi e basso continuo in Sol maggiore RV 310 e del  Concerto per flauto, violino, archi e basso continuo in Do maggiore RV 533 di A. Vivaldi (1678-1741), del Concerto in Si bemolle maggiore per organo e archi Op 4 Nr. 6 di G. F. Haendel (1685-1759), del Concerto per violoncello e archi in Re minore nr. 3 di L. Leo (1694 - 1744) e del Concerto per flauto in Sol maggiore op. 29 di C.P. Stamitz (1745-1801).

All’interno della Cappella musicale del Sacro Monte Calvario, che riunisce da molti anni al Sacro Monte l’attività d’insieme, sia liturgica sia concertistica, con la Corale di Calice, la Camerata strumentale di S. Quirico, l’Orchestra da Camera, la Schola Gregoriana del S. Monte Calvario ed il Convivio Rinascimentale, nasce nel 2016 la formazione cameristica dei “Solisti della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario”. Lo scopo è quello di dar spazio alla musica barocca, unendo la professionalità, la passione e l’amicizia di strumentisti che da anni dedicano il loro impegno musicale su tutto il territorio del V.C.O. Il repertorio proposto intende evocare il carattere stilistico che appartiene alla musica strumentale del XVII e XVIII secolo, in cui gli strumenti, precedentemente sostituiti dalle voci, diventano parte fondamentale della musica.
Il concerto è reso possibile grazie alla sensibilità dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario, con il sostegno prezioso della Fondazione CRT e il patrocinio e il contributo della Città di Domodossola.

A Barbara Jatta il premio “La Roma Russa 2019”

Il riconoscimento al direttore dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, per il grande successo della mostra “Roma Aeterna” organizzata dalla Pinacoteca vaticana presso la Galleria Tret’jakov di Mosca
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Ieri sera, nel settecentesco Palazzo Poli-Fontana di Trevi, il direttore dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, ha ricevuto il premio “La Roma Russa 2019” per la categoria delle Arti figurative, nell’ambito del festival internazionale culturale La Roma Russa, dedicandolo alla nonna russa e ricordandone “la sua profondissima anima russa”. Il riconoscimento, assegnato ogni anno dal 2017, alle personalità che si sono contraddistinte in campo artistico e professionale per la promozione all’estero della cultura russa, va a premiare il grande successo della mostra “Roma Aeterna” organizzata dalla Pinacoteca vaticana presso la Galleria Tret’jakov a Mosca tra il 2016 e il 2017, che ha portato, per la prima volta in Russia 42 capolavori della collezione permanente della Pinacoteca; e la mostra nel Braccio di Carlo Magno, in Piazza San Pietro, “Pilgrimage of Russian Art. From Dionysius to Malevich”, allestita tra il 2018 e il 2019 con 54 capolavori provenienti dalla Galleria Tret’jakov ed altri musei russi.
Vatican News