di Michele Cassano
Si può andare a Tenerife per diversi motivi, e molti lo fanno per godersi il mare e il clima sempre primaverile. Ma si può anche partire a caccia di storie che affondano le radici nei tempi dei guanci, l'antico popolo di origini probabilmente berbere sterminato dai conquistatori spagnoli alla fine del XV secolo. Poche testimonianze sono rimaste di quella cultura, ma nei volti degli abitanti e nei nomi della località continuano a rimanere i segni dell'antichi abitanti, arrivati forse dal Marocco, forse da altri Paesi del Mediterraneo, non si sa a causa della desertificazione o perché deportata dai romani.
Tanti misteri avvolgono il passato dell'isola. Luogo misterioso sono ad esempio le piramidi di Guimar, che secondo il ricercatore Thor Heyerdahl potrebbero risalire a epoche precolombiane e dimostrare l'esistenza di traffici antichi tra America e Canarie. Non toglie fascino alle costruzioni a gradoni, il fatto che la maggior parte dei ricercatori ritenga però che si tratti di costruzioni del XIX secolo, create per scopi agricoli. Ma è dopo l'arrivo dei conquistadores che emergono leggende come quella di Suor Ursula de San Pedro, vissuta nel XVII secolo e venerata nel Convento di Santa Caterina a San Cristobal de La Laguna. La tradizione orale narra che nel 1651, suor Ursula si innamorò di Jerome Grimon e Rojas, un figlio naturale del proprietario della casa ora conosciuto come Palacio de Nava. Gli amanti cercarono di fuggire dall'isola su una nave inglese ma furono scoperti. Lui fu accusato del rapimento della religiosa e condannato a morte. Suor Ursula fu costretta a guardare l'esecuzione dal convento dove fu rinchiusa per tutta la vita, in una minuscola cella con una finestrella da cui poteva guardare solo l'altare maggiore della chiesa. Altra storia amata dagli abitanti di Tenerife è quella della figlia di un generale, Catalina, di incantevole bellezza, obbligata a sposare un amico di famiglia, uomo anziano ma molto ricco, e poi suicidatasi: ora pare che il suo spettro si aggiri nella Casa Lercaro, attuale sede del Museo di Storia e Antropologia sempre a La Laguna, dove si sentono porte che cigolano e strani rumori.
Non è però il suo passato la prima ragione che spinge i turisti a Tenerife, non a caso chiamata l'isola dell'eterna primavera. Il sud è un parco divertimenti a cielo aperto, tirato su dal nulla negli ultimi anni ad uso e consumo in particolar modo dei turisti del Nord Europa. Per frenare il consumo del territorio, c'è stato un blocco delle costruzioni. Ora è consentito costruire solo hotel a cinque stelle per attirare i turisti più facoltosi, come i russi. E gli hotel di lusso sono essi stessi una delle attrazioni dell'isola: il tedesco Wolfgang Kiessling, fondatore del Loro Parque, nato come parco dei pappagalli e ora un vero e proprio zoo, oltre che parco divertimenti, è anche il proprietario del Botanico, con giardini lussureggianti e una spa più volte vincitrice di premi europei. Lì dormì Michael Jackson quando tenne il suo unico concerto nell'isola e la suite che lo ospitò porta ancora il suo nome.
Non c'è solo mare, nel suo cuore Tenerife nasconde un tesoro che miscela paesaggi tropicali e montani in un ambiente unico. E' il Parco del Teide, il vulcano dormiente che con i suoi 3.718 metri svetta all'interno dell'isola. Raggiungere la vetta regala viste incantevoli sulla costa a strapiombo. Sono 50 le specie animali e vegetali endemiche, di cui 12 esclusive del Parco Nazionale. Man mano che si sale le palme lasciano il posto al pino canario, poi all'improvviso, quando il paesaggio si fa brullo, il calore che si scontra con l'aria fredda crea un tappeto di nuvole che si può osservare dall'alto. Lì, a 2.200 metri, ci si può fermare davanti al Parador de Las Cañadas del Teide, dove si possono guardare le stelle, anche con l'aiuto di una guida astronomica, in totale assenza di inquinamento luminoso. I più sportivi possono salire fino in cima su un sentiero con un cammino di circa quattro ore o possono prendere la funivia, aperta fino alle quattro del pomeriggio ma ferma nei giorni di vento. A quell'altezza le raffiche possono diventare molto forti, tanto che ancora si vedono gli effetti di una tempesta che ha abbattuto decine di alberi d'alto fusto.
La zona nord dell'isola è quella più selvaggia, dove non è ancora arrivata la strada a scorrimento veloce che collega l'aeroporto internazionale a sud dell'isola con le vicine località turistiche e più a nord con la la capitale Santa Cruz e le altre città come Puerto La Cruz. Il parco del Teide è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dell'Unesco, come il centro storico de La Laguna, antica capitale di Tenerife. La città è stata costruita con strade parallele e perpendicolari perfettamente squadrate (la cosiddetta quadricula) ed è rimasta praticamente intatta, con i suoi 600 edifici in stile mudejar. Oltre alla Cattedrale, meritano una visita i palazzi, come il Palacio de Nava, con i cortili in legno di pino canario. Altro centro di interesse è La Orotava, con i balconi in legno di tea e splendidi giardini ben conservati. In primavera, nel giorno del Corpus Domini, la città si trasforma in un unico, grande, colorato tappeto floreale.
Dal 29 ottobre Tenerife è raggiungibile, oltre che da Milano Malpensa, anche con volo diretto da Roma Fiumicino. Il volo, operato da easyJet, ha cadenza bisettimanale (mercoledì e sabato) con tariffe a partire da 46 euro. Da Milano si parte e arriva martedì, giovedì e sabato con tariffe a partire da 36,71 euro.
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