Repubblica Viaggi
Nel periodo in cui il settore turismo sta cercando un rilancio tutt'altro che semplice, il mondo dell’ospitalità di matrice religiosa si propone agli italiani con un’iniziativa dedicata a chi vuole conoscere un’accoglienza che privilegia la familiarità, il confronto e la convivialità. E la denominazione “Ospitiamo a braccia aperte” già chiarisce i sentimenti che animano i gestori delle strutture partecipanti, pur con tutte le precauzioni dovute all’emergenza sanitaria.
Sono circa diciassettemila le notti messe a disposizione con lo sconto del 30%, nei weekend da ottobre a marzo dal Trentino alla Sardegna, dal Piemonte alla Sicilia, senza tralasciare mete classiche. A cominciare, ovviamente, da Roma. Chiunque potrà toccare con mano l’esperienza di soggiorno offerta dalle strutture religiose e non profit.
Hotel Aurora. Peio (TN)
Obiettivo dell’iniziativa, patrocinata dall’Ufficio nazionale CEI per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport, guidato da Don Gionatan De Marco, è “mostrare uno dei tanti volti belli della Chiesa” per ridare impulso a realtà di accoglienza poco conosciute e slegate dai circuiti commerciali. Strutture ricettive che fanno capo al portale ospitalitareligiosa.it e che si rivolgono a chi vuole trascorrere un weekend di serenità o a chi sta progettando futuri soggiorni per i propri gruppi di riferimento. Il tutto senza dimenticare i fini caritatevoli, missionari e di sostegno a cui gli introiti sono destinati.
Realizzata dall’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana, l’iniziativa vede la collaborazione di importanti realtà del mondo religioso e laico, come il CITS (Centro Italiano Turismo Sociale), il CTG (Centro Turistico Giovanile) e il CNEC (Centro Nazionale Economi di Comunità).
L’elenco delle disponibilità è in continuo aggiornamento ed è già online sulla pagina specifica del portale ospitalitareligiosa.it, nella sezione delle Offerte Speciali, con tanto di mappa interattiva.
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