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Arte sposa la natura nei parchi. Dal 12 dicembre musica, trekking, tradizioni e gastronomia

di Cinzia Conti

"Questa stanza non ha più pareti ma alberi...": è la sensazione descritta dal fisarmonicista Gianni Coscia alla fine di un concerto durante la manifestazione Naturarte nell'estate dello scorso anno. E quest'anno la Basilicata, forte anche del riconoscimento di Matera capitale europea della Cultura del 2019 e dei suoi 300 mila ettari di parchi, non solo ripropone l'evento ma lo destagionalizza: 365 giorni l'anno per godere della bellezza multiforme e semisconosciuta di un territorio che oltre ai mitici Sassi offre chiese rupestri, abbazie, terme e soprattutto la bellezza selvaggia e seducente dei 4 storici parchi lucani che fanno da teatro naturale dell'iniziativa (il Parco archeologico, storico, naturale delle Chiese Rupestri del Materano, il parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, il parco nazionale del Pollino e il parco nazionale dell'Appennino Lucano Val D'Agri Lagonegrese).

Quattro parchi che vantano una biodiversità unica in Europa che da dicembre ospitano una serie di eventi (il programma completo su www.naturaratebasilicata.it) che mirano a coniugare il turismo alla cultura e alla natura nelle sue molteplici sfaccettature, coinvolgendo anche artisti di fama nazionale (l'anno scorso ci furono tra gli altri Edoardo Bennato, Erri De Luca, Massimo Cacciari).

Il suo vasto programma di eventi, che coniuga musica, trekking naturalistici, tradizioni popolari e degustazioni enogastronomiche, incontri con scrittori, conferenze, concerti, performance teatrali, approfondimenti, racconti, educazione ambientale, laboratori artigianali e mercatini di prodotti tipici a "km 0", quest'anno si rinnova secondo un principio di destagionalizzazione che tende a far vivere i magici luoghi lucani anche nei mesi non estivi, durante i fine settimana, con l'integrazione di alcuni appuntamenti riservati alle scolaresche (di lunedì) sul tema dell'educazione ambientale.

Tra gli eventi in calendario, le esibizioni dell'arpista Giuliana De Donno, fondatrice della Scuola di Arpa Popolare di Viggiano, la musica antica di Graziano Accinni, i cooking show degli chef della Basilicata, il teatro civile di Ulderico Pesce, i concerti di Peppe Voltarelli e Richard Galliano, il trekking in notturna e quello letterario con le favole narrate da Giuseppe Cederna, l'orchestra della Murgia Materana, gli incontri su tema architettura e beni culturali.

Tanti i luoghi coinvolti, tra Natura e Cultura: dal Parco Archeologico del Grumentum al Massicco del Sirino, dalle case tipiche ospitanti scambi di libri ai rifugi in montagna approdo di escursioni con guida, il tutto condividendo con la comunità di un'intera regione un'unica visuale sulla tutela della biodiversità e dell'accoglienza. Si comincia il 12 dicembre, a Marsico Nuovo, con un week-end sul tema "Il Natale delle biodiversità" ricco di degustazioni dei prodotti tipici, itinerari archeologici, sfilate tradizionali e molteplici iniziative per vivere la storia in modo diverso.
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Lofoten: a caccia di aurore boreali in Norvegia

Nessun altro posto al mondo offre migliori probabilità di vedere uno dei fenomeni più struggenti della natura.

Ogni apparizione dell’aurora boreale è unica, e regala emozioni che si portano dentro per tutta la vita. Dal tardo autunno fino alla primavera la Norvegia del Nord è il luogo migliore per avvistarle, con le Isole Lofoten elette a destinazione ideale per trascorrere qualche giorno (o meglio notte) avvolti dalle magiche atmosfere di questo particolare avvenimento naturale.

Durante le grosse esplosioni ed eruzioni solari enormi quantità di particelle vengono sparate dal sole nello spazio profondo: quando queste particelle incontrano il campo magnetico terrestre vengono attirate in circolo verso il Polo Nord, dove interagiscono con gli strati superiori dell'atmosfera. L'energia che viene sprigionata diventa l'aurora boreale. Il suggestivo fenomeno avviene a circa 100 chilometri al di sopra delle nostre teste: chi si mette con il naso all’insù ha la sensazione di essere letteralmente proiettato in un’altra atmosfera. Ogni apparizione è diversa dall'altra: spesso si vedono tre strisce verdi in mezzo al cielo notturno, oppure una sorta di tenda che si agita o anche del fumo che si avvolge su se stesso, tutto di un colore verde intenso e luminoso, con punte di rosa sulle estremità che sfumano sul viola intenso verso il centro. Tutto avviene in maniera imprevedibile, nessuno sa quando l’aurora boreale si farà vedere. Nell’attesa si possono organizzare safari in motoslitta, escursioni con slitte trainate da cani, oppure stare anche semplicemente sdraiati sotto il cielo in completo relax.

Le Isole Lofoten sono conosciute non solo per le attrazioni naturali, ma anche per la pesca e i tipici villaggi fuori dalle strade battute. Prima che arrivi il buio si può andare in mattinata all’estremità meridionale dove si trova Rost con le sue numerose isole e scogli. Qui hanno trovato ospitalità gli uccelli che formano la più grande colonia di tutta la Norvegia; circa un quarto degli uccelli marini del paese vengono a nidificare in questo luogo, dove si trova anche il Faro Skomvaer, l’ultimo avamposto con vista sull’Oceano Atlantico. Il pomeriggio si può prendere la direzione verso il villaggio di pescatori Nusfjord, dall’architettura molto particolare: il complesso di edifici è stato costruito tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo ed è rimasto illeso nonostante gli incendi e l’introduzione di elementi architettonici moderni. A Eggum e Unstad si trovano piccoli gruppi di case che sembrano uscite dal Medioevo, addossate alle pendici di alte montagne: si visitano passeggiando tra le viuzze di ciottoli che riportano indietro nel tempo.

Il giorno successivo si può far tappa all'Isola di Moskenes, con i resti di un insediamento risalente a migliaia di anni fa e dipinti rupestri nella caverna costiera Kollhellaren a Refsvika che hanno almeno 3000 anni. Una curiosità: “Borga", una costruzione in pietra risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è una delle prime stazioni radar costruite dai tedeschi nell'Europa del Nord.
turismo.it

Tour del Madison Square Garden, viaggio tra le star: Arena piu' famosa di New York

di Gina Di Meo

E' il palcoscenico dove un sex symbol come Marilyn Monroe il 19 maggio del 1962 canto' il 'Buon Compleanno' piu' famoso della storia, 'Happy, Mr President' dedicato a John F. Kennedy per il suo 45/o compleanno. E' accaduto al Madison Square Garden, per i newyorkesi Msg, l'arena per antonomasia dove non c'e' evento sportivo o di intrattenimento che non sia passato da qui. L'anno scorso il Msg e' stato riaperto dopo aver subito una ristrutturazione durata tre anni e costata un miliardo di dollari. I lavori tuttavia si sono svolti fuori stagione, ossia quando le squadre dei Knicks e dei Rangers erano a riposo.

L'attivita' del Garden quindi non e' mai stata effettivamente interrotta. Situato proprio nel cuore di New York, oltre ad ospitare eventi, il Msg di giorno apre le sue porte ai visitatori che possono percorrerlo da un capo all'altro rivivendo attraverso un viaggio fotografico i momenti che hanno fatto storia. E' qui infatti che si e' svolto l'incontro del secolo (The Fight, ndr) che l'otto marzo 1971 ha visto sul ring due campioni della boxe come Joe Frazier e Muhammad Ali. Il match fu vinto da Frazier dopo 15 round. Il tour 'all access' all'interno del Msg dura 75 minuti durante i quali oltre a visitare la mostra 'Garden 366', una retrospettiva che appunto segna i momenti clou in 130 anni di storia, si puo' avere accesso agli spogliatoi sia dei Knicks, la squadra di basket della citta', sia dei Rangers, la squadra di Hockey sul ghiaccio.
   
Oltre ai Knicks e ai Rangers, il Garden e' anche la 'casa' della nazionale femminile di basket. I numeri del Msg sono da guinness dei primati. Vi si svolgono circa 320 eventi all'anno, quasi uno ogni sera. Oltre agli eventi sportivi, i concerti non si contano e tutte le star mondiali della musica si sono esibite sul suo palcoscenico. Il Garden e' stato anche l'ultimo posto dove John Lennon ha tenuto un concerto prima di essere ucciso nel 1980. E' anche l'unico posto a New York dove si e' esibito Elvis Presley, con un totale di quattro concerti totalmente andati esauriti nel 1972. Da record anche il numero di esibizioni di Elton John, ben 64, con la 60/ma che ha coinciso con il suo 60/mo compleanno il 25 marzo 2007.

"Madison Square Garden - disse Billy Joel durante un concerto - e' il centro dell'universo. Miglior acustica, miglior pubblico, miglior reputazione. E' il tempio del Rock and Roll". Inoltre, Michael Jackson ha festeggiato qui i suoi 30 anni di carriera nel 2001. I due concerti andarono esauriti in cinque ore e i biglietti sono passati alla storia per essere stati i piu' costosi di sempre, ben 5/mila dollari per i posti migliori.
    Jacko si mise in tasca 15 milioni di dollari.
   
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Cresce turismo "muslim friendly" ma Italia è indietro Mete italiane tra più desiderate, settore da 126 miliardi di dollari

di Cinzia Conti

Sono giovani, colti, tecnologici e ricchi. Viaggiano 12 mesi l'anno e l'Italia è uno dei Paesi in cima ai loro desideri anche perché, se non bastassero Colosseo e shopping di lusso, a Roma c'è la più grande moschea d'Europa. Ma lamentano l'assenza di servizi e pacchetti a loro dedicati, in particolar modo la possibilità di cibarsi secondo la loro regola alimentare Halal (paraola araba che significa "lecito"), e per questo snobbano il Belpaese a favore di altri paesi europei (Francia, Germania, Spagna ma addirittura paesi scandinavi).

L'identikit del "turista musulmano" emerge alla presentazione del progetto "Italia Bayti" (Italia casa mia) organizzato per sensibilizzare il Belpaese sull'accoglienza del cliente mediorientale e in più in generale proveniente da uno dei 57 Paesi dell'Organization for Islamic Cooperation (Oic).

Un segmento del settore non trascurabile considerando che da 10 anni il turismo "muslim friendly" cresce del 5% annuo contro il 3.8% del turismo internazionale e che nel 2013 valeva nel mondo 126 miliardi di dollari (il 12.3 del totale della spesa del turismo nel mondo). Inoltre sono turisti che hanno una grande capacità di spesa, basta considerare che il turista saudita è quello che nel mondo spende di più in assoluto (dai 10 ai 100 mila euro l'anno) in viaggi e vacanze.
La maggior parte delle richieste provengono da Arabia Saudita, Iran, Emirati Arabi, Indonesia, Kuwait ma c'è anche un gran segmento di mercato per quei musulmani che vivono in ambienti non islamici, come ad esempio Francia e Germania. Le top destination sono Malesia, Turchia, Emirati seguite da Singapore, Russia, Cina, Francia, Thailandia e anche Italia, che però ha potenzialità veramente molto maggiori.

"Un mese fa a Granada - spiega Anna Maria Aisha Tiozzo, vicepresidente di Confassociazioni e presidente di Whad (World Halal Development) - c'è stato il primo congresso europeo sul turismo Halal. Hanno criteri molto stretti che prevedono strutture dedicate per i turisti musulmani (no alcol, cucina Halal, piscine e altri luoghi separati per uomini e donne, luoghi di preghiera, niente musica e tv): qui in Italia è una "mission impossible". Non siamo pronti e forse neanche adatti e forse i turisti nemmeno ce lo chiedono. Quello che lamentano è invece una serie di servizi per loro essenziali e un atteggiamento muslim friendly, su cui possiamo e dobbiamo fare molto di più. Per questo con Whad abbiamo istituito un programma di formazione e certificazione rivolto a tutto il mondo del turismo finalizzato al rating da parte di enti internazionali, che presenteremo anche alla Bit".

Per il 67% dei viaggiatori islamici l'esigenza irrinunciabile è il cibo Halal seguito da un prezzo congruo (53%) e da un atteggiamento muslim friendly (49%) anche verso le famiglie. Apprezzano poi luoghi adatti per le loro preghiere, personale e guide che parlano arabo ma almeno inglese. Inoltre in Italia cercano la montagna e il lago (per loro una novità), gli sport d'elite (ippica e golf in testa), lo shopping (made in Italy e lusso), il settore medico, di bellezza e delle spa. Sarebbero anche disposti ad apprezzare la cucina italiana, purché Halal.

"In Italia - dice Giuseppe Sarnella, presidente di Confimprese Turismo Italia - ci sono 56 milioni di ct di calcio e 56 milioni di esperti di turismo ma i passi fatti per migliorare questo settore non ci sono: Non ci possiamo più accontentare del turismo tradizionale".
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#Turismo. I misteri di Tenerife, dai guanci ai conquistadores. Amata per sole e mare, ma nel suo cuore nasconde un tesoro

di Michele Cassano

Si può andare a Tenerife per diversi motivi, e molti lo fanno per godersi il mare e il clima sempre primaverile. Ma si può anche partire a caccia di storie che affondano le radici nei tempi dei guanci, l'antico popolo di origini probabilmente berbere sterminato dai conquistatori spagnoli alla fine del XV secolo. Poche testimonianze sono rimaste di quella cultura, ma nei volti degli abitanti e nei nomi della località continuano a rimanere i segni dell'antichi abitanti, arrivati forse dal Marocco, forse da altri Paesi del Mediterraneo, non si sa a causa della desertificazione o perché deportata dai romani.

Tanti misteri avvolgono il passato dell'isola. Luogo misterioso sono ad esempio le piramidi di Guimar, che secondo il ricercatore Thor Heyerdahl potrebbero risalire a epoche precolombiane e dimostrare l'esistenza di traffici antichi tra America e Canarie. Non toglie fascino alle costruzioni a gradoni, il fatto che la maggior parte dei ricercatori ritenga però che si tratti di costruzioni del XIX secolo, create per scopi agricoli. Ma è dopo l'arrivo dei conquistadores che emergono leggende come quella di Suor Ursula de San Pedro, vissuta nel XVII secolo e venerata nel Convento di Santa Caterina a San Cristobal de La Laguna. La tradizione orale narra che nel 1651, suor Ursula si innamorò di Jerome Grimon e Rojas, un figlio naturale del proprietario della casa ora conosciuto come Palacio de Nava. Gli amanti cercarono di fuggire dall'isola su una nave inglese ma furono scoperti. Lui fu accusato del rapimento della religiosa e condannato a morte. Suor Ursula fu costretta a guardare l'esecuzione dal convento dove fu rinchiusa per tutta la vita, in una minuscola cella con una finestrella da cui poteva guardare solo l'altare maggiore della chiesa. Altra storia amata dagli abitanti di Tenerife è quella della figlia di un generale, Catalina, di incantevole bellezza, obbligata a sposare un amico di famiglia, uomo anziano ma molto ricco, e poi suicidatasi: ora pare che il suo spettro si aggiri nella Casa Lercaro, attuale sede del Museo di Storia e Antropologia sempre a La Laguna, dove si sentono porte che cigolano e strani rumori.

Non è però il suo passato la prima ragione che spinge i turisti a Tenerife, non a caso chiamata l'isola dell'eterna primavera. Il sud è un parco divertimenti a cielo aperto, tirato su dal nulla negli ultimi anni ad uso e consumo in particolar modo dei turisti del Nord Europa. Per frenare il consumo del territorio, c'è stato un blocco delle costruzioni. Ora è consentito costruire solo hotel a cinque stelle per attirare i turisti più facoltosi, come i russi. E gli hotel di lusso sono essi stessi una delle attrazioni dell'isola: il tedesco Wolfgang Kiessling, fondatore del Loro Parque, nato come parco dei pappagalli e ora un vero e proprio zoo, oltre che parco divertimenti, è anche il proprietario del Botanico, con giardini lussureggianti e una spa più volte vincitrice di premi europei. Lì dormì Michael Jackson quando tenne il suo unico concerto nell'isola e la suite che lo ospitò porta ancora il suo nome.

Non c'è solo mare, nel suo cuore Tenerife nasconde un tesoro che miscela paesaggi tropicali e montani in un ambiente unico. E' il Parco del Teide, il vulcano dormiente che con i suoi 3.718 metri svetta all'interno dell'isola. Raggiungere la vetta regala viste incantevoli sulla costa a strapiombo. Sono 50 le specie animali e vegetali endemiche, di cui 12 esclusive del Parco Nazionale. Man mano che si sale le palme lasciano il posto al pino canario, poi all'improvviso, quando il paesaggio si fa brullo, il calore che si scontra con l'aria fredda crea un tappeto di nuvole che si può osservare dall'alto. Lì, a 2.200 metri, ci si può fermare davanti al Parador de Las Cañadas del Teide, dove si possono guardare le stelle, anche con l'aiuto di una guida astronomica, in totale assenza di inquinamento luminoso. I più sportivi possono salire fino in cima su un sentiero con un cammino di circa quattro ore o possono prendere la funivia, aperta fino alle quattro del pomeriggio ma ferma nei giorni di vento. A quell'altezza le raffiche possono diventare molto forti, tanto che ancora si vedono gli effetti di una tempesta che ha abbattuto decine di alberi d'alto fusto.

La zona nord dell'isola è quella più selvaggia, dove non è ancora arrivata la strada a scorrimento veloce che collega l'aeroporto internazionale a sud dell'isola con le vicine località turistiche e più a nord con la la capitale Santa Cruz e le altre città come Puerto La Cruz. Il parco del Teide è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dell'Unesco, come il centro storico de La Laguna, antica capitale di Tenerife. La città è stata costruita con strade parallele e perpendicolari perfettamente squadrate (la cosiddetta quadricula) ed è rimasta praticamente intatta, con i suoi 600 edifici in stile mudejar. Oltre alla Cattedrale, meritano una visita i palazzi, come il Palacio de Nava, con i cortili in legno di pino canario. Altro centro di interesse è La Orotava, con i balconi in legno di tea e splendidi giardini ben conservati. In primavera, nel giorno del Corpus Domini, la città si trasforma in un unico, grande, colorato tappeto floreale.

Dal 29 ottobre Tenerife è raggiungibile, oltre che da Milano Malpensa, anche con volo diretto da Roma Fiumicino. Il volo, operato da easyJet, ha cadenza bisettimanale (mercoledì e sabato) con tariffe a partire da 46 euro. Da Milano si parte e arriva martedì, giovedì e sabato con tariffe a partire da 36,71 euro.
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#Turismo Non è solo questione di stelle. L'albergo si sceglie per le recensioni


Il numero delle stelle degli hotel? Potrebbe presto diventare roba d'altri tempi. Sempre più viaggiatori sono influenzati nella scelta dalle esperienze di altri clienti pubblicati in Rete e in media si consultano 14 siti prima di concludere una prenotazione online. Ma per assurdo il 68% degli hotel "snobba" le opinioni degli utenti online. La contraddizione emerge da un focus realizzato dal centro studi di Hrs, global hotel solutions provider leader in Europa per i viaggi d'affari, effettuato sui dati del Politecnico di Milano. In particolare i responsabili del 50% delle strutture che hanno un fatturato tra il 50% e il 100% derivante dal business travel non legge e non si cura dei commenti scritti dai clienti. Percentuale, che non varia in base al fatturato. A loro si aggiunge poi il 18% delle strutture oggetto della ricerca che legge le recensioni ma tende a non rispondere. In totale quindi solo il restante 32% legge i commenti e tende a gestire e a rispondere alle eventuali lamentele su trattamento, cura delle stanze, pulizia della struttura e servizi offerti.     

Questo nonostante sempre più utenti e potenziali clienti dichiarino di non prenotare un hotel in assenza di recensioni online che, a detta degli intervistati, trasmettono fiducia e credibilità della struttura. In questa ricerca per la scelta dell'hotel adatto, la classificazione in stelle è usata come primo "filtro" soprattutto per selezionare la fascia di prezzo, ma subito dopo si leggono con attenzione le recensioni, prese come parametro di scelta in una lista più ristretta di hotel selezionati. A conferma dell'importanza acquisita dalle recensioni l'Unwto, l'Organizzazione Mondiale del Turismo, riporta che il 75% dei potenziali clienti considera importante la classificazione in stelle ma ben l'84% si concentra esclusivamente sui commenti online.    

"Il tema delle recensioni alberghiere sta portando a rivedere i sistemi di classificazione - spiega Fulvio Origo, marketing director di Hrs Italia - e i commenti online autentici potrebbero infatti far superare la classica logica delle stelle fornendo ai viaggiatori una panoramica più dettagliata della struttura alberghiera. Nel mondo sono in corso diversi test di classificazione, uno ad esempio prevede sistemi che implichino la possibilità che un hotel possa guadagnare o perdere stelle anche a seconda della qualità percepita online, il secondo prevede invece l'integrazione tra stelle ufficiali e rating social in grado di fornire una classificazione per la struttura e una per elementi più soggettivi". Attualmente si stanno testando questi sistemi di classificazione in paesi come Norvegia, Svizzera, Australia e ad Abu Dhabi ma non è stato ancora messo a punto un modello strutturato. Secondo l'Unwto si potrebbe sperimentare il sistema o in una regione specifica o solo in alcune città valutando poi l'impatto che avrebbe sulla riclassificazione delle strutture.

Turismo Viaggi. Sole d'inverno, Canarie-India low cost per famiglie

E' Fuerteventura a offrire quest'inverno la vacanza al sole più conveniente per le famiglie italiane secondo uno studio annuale di comparazione costi di TripAdvisor, condotto dalla società di ricerca indipendente Ipsos.

I risultati sono stati presi da TripIndex Winter Sun 2014 di TripAdvisor, il report annuale che mette a confronto il costo di una vacanza durante l'inverno in 29 destinazioni calde in tutto il mondo. Fuerteventura, una delle isole Canarie vincitrice dei TripAdvisor Travellers' Choice Awards 2014 in Spagna, offre ai viaggiatori una scelta di quasi 180 hotel, più di 1.000 case vacanza, quasi 700 ristoranti e oltre 300 attrazioni.

Una settimana di vacanza per una famiglia di quattro persone a Fuerteventura costa solo 666 euro, oltre 7 volte meno rispetto al prezzo di Turks e Caicos, la destinazione più costosa per una pausa invernale al sole (5.017 euro) e patria di Providenciales, prima nella classifica Caraibi dei premi Travellers' Choice Islands Awards 2014. Le Canarie sono decisamente la destinazione più conveniente per le famiglie quest'anno; sono infatti ben tre le isole dell'arcipelago a comparire nella top 10 delle destinazioni meno care: Fuerteventura, Lanzarote e Tenerife. I Caraibi sono invece la destinazione più costosa del mondo, con cinque mete presenti nella top 10 delle destinazioni più care. Quando si tratta di prezzi per l'alloggio Turks e Caicos ha in media i prezzi più alti per un soggiorno di una settimana in una casa vacanza con due camere da letto, attestandosi a 4.600 euro. Per il prezzo di una settimana in una casa vacanza a Turks e Caicos, una famiglia di quattro persone potrebbe soggiornare più di 10 settimane a Goa, India, dove una casa vacanza costa appena 447 euro a settimana.

Tenerife è la destinazione più economica in cui spostarsi: il costo del noleggio di un'auto per una famiglia di quattro persone per una settimana è di 113 euro, circa quattro volte meno rispetto a St. Lucia dove noleggiare un'auto per una settimana costa a una famiglia 446 euro. Goa si rivela il luogo più economico in cui mangiare e bere, con soli 26 euro per una cena fuori per quattro, 1 euro per due bevande analcoliche e 4 euro per due boccali di birra. La cena nelle Isole Cayman è la più costosa (109 euro), mentre Dubai è la più cara per quanto riguarda le bevande, con due birre che costano 28 euro e due bevande analcoliche 8 euro.

Per le famiglie che intendono acquistare generi alimentari per la propria casa vacanza, la destinazione più conveniente è Mauritius, dove una famiglia può comprare dieci pagnotte per 3,70 euro, quasi la stessa cifra (4 euro) che pagherebbe per una sola pagnotta nella destinazione più costosa, Turks e Caicos.

Per un litro di latte, Goa e Gran Canaria offrono il miglior prezzo a 0,39 euro mentre Barbados è la più cara con un costo di ben 2 euro.
   
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Turismo: TripAdvisor, italiana l'utente più attiva del mondo

(ANSA) - ROMA, 24 NOV - Con ben 7.928 contributi tra post sul forum, recensioni e opinioni e fotografie, Rita Gavagnin di Trieste è stata l'utente più attiva su TripAdvisor nel 2014 a livello mondiale. Ma non è la sola ad amare il sito di viaggi e la sua community visto che, per il secondo anno consecutivo, gli italiani si posizionano al terzo posto per il numero di contributi e al primo posto tra i paesi non anglofoni. Primi a livello mondiale si confermano statunitensi e inglesi.
    Alle spalle degli utenti del Belpaese nell'ordine si posizionano brasiliani, francesi, canadesi, australiani spagnoli, russi e tedeschi.
    TripAdvisor conta quasi 315 milioni di visitatori unici al mese e la sua community di viaggiatori ha contribuito con più di 190 milioni di recensioni e opinioni.
    Inoltre con ben 3 città (Roma, Milano e Firenze) nella top 10 delle destinazioni più recensite nel corso del 2014, l'Italia è la nazione con il maggior numero di città presenti in classifica. Ma non solo: Roma si riconferma la seconda città più recensita al mondo, preceduta solo da Londra. Al terzo posto c'è Parigi, seguono New York, Barcellona, Las Vegas, Orlando, poi Milano e Firenze, e infine al 10/o posto Rio de Janeiro.

#Turismo: 114 milioni turisti cinesi, n.1 al mondo per flussi. Forum ad #Assoturismo #Confesercenti

Con 114 milioni di turisti (in crescita del 13% nel 2014) la Cina è ormai il numero 1 al mondo per flussi turistici e questa prepotente ascesa prosegue determinando una spesa di 130 miliardi di dollari. Anche le prospettive degli arrivi in Italia sono in forte aumento e per l'Expo si prevede di toccare la soglia del milione di turisti.

    Sono alcuni dei dati emersi nel Forum di Assoturismo-Confesercenti, con la collaborazione della Fondazione Italia-Cina, di Italy China Tourism e Ifcot. I lavori sono stati aperti da Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo e da Wu Cong dell'ambasciata della Repubblica Popolare di Cina in Italia.

    Si sta discuterà, inoltre, anche delle attese ed esigenze dei turisti cinesi che arrivano nel nostro Paese e sul ruolo sempre più rilevante in Cina di internet - che vanta ormai 618 milioni di utenti - nella scelta delle mete turistiche. E sono i turisti più giovani, quelli compresi nella fascia di età tra i 24 ed i 40 anni, a ricorrere alla rete per prenotare i viaggi.
    I tour operator cinesi che si occupano di turismo internazionale sono 1838, di cui 40 solo per l'Italia.
   
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