Sradicato uno dei grossi alberi nel parco del Sacro Monte Calvario
ENIT E RCS LANCIANO LA WEB APP PER DIVENTARE "REGISTI" DEL VIDEO STORICO DEL GIRO ITALIA
ENIT AL FEST CINEMA ROMA: NASCE IL BOLLINO DI QUALITA' PER I FILM CHE VALORIZZANO L'ITALIA
Incoming, l’Enit lancia il monitoraggio dalle sedi estere
Una mossa attesa da tempo e che viene incontro alle esigenze del lavoro quotidiano di tutta la filiera: Enit ha annunciato il monitoraggio in tempo reale dalle 28 sedi estere per seguire la situazione del turismo nel mondo. Il monitoraggio prevede gli aggiornamenti in tempo reale su spostamenti, possibilità di viaggio e regole da seguire per chi vuole viaggiare in Italia, ma anche tutte le info sulle misure restrittive, i trasporti e le regole per viaggiare nei Paesi esteri.
Dopo il lancio dei bollettini sull’andamento del settore durante la scorsa primavera, l’Agenzia ora fotografa costantemente la situazione internazionale grazie alle 28 sedi nel mondo. “Oltre alla riorganizzazione dei servizi offerti o allo sviluppo di nuovi prodotti, sarà strategico, infatti, per il rilancio la capacità di analizzare i dati e comprendere il sentiment della domanda, fornendo informazioni qualitative in grado di poter orientare le scelte strategiche”, sottolinea la nota di Enit che ha già iniziato a pubblica il monitoraggio sul suo sito ufficiale.
Dal primo bollettino, infatti, emerge un nuovo dinamismo del comparto con tentativi di riattivazione dei collegamenti internazionali con l’Italia. Ad esempio i francesi stando al sondaggio Interface Tourisme, manifestano la voglia di Italia che risulta al terzo posto tra le mete privilegiate delle intenzioni di viaggio (75%) dopo Grecia (83%) e Portogallo (81%). Dal Regno Unito tutte le compagnie stanno volando verso Italia ma con meno frequenza, così come anche la Svizzera che ha ripristinato tutti i collegamenti aerei da Ginevra e Zurigo. L’Italia inoltre risulta ai primi posti tra le destinazioni più desiderate dai canadesi secondo un sondaggio condotto da Travelzoo, portale di offerte online.
“Il settore sta modificando il proprio assetto e il supporto economico darà respiro al comparto e consentirà il riposizionamento dell’offerta, accelerando cambiamenti strutturali presenti anche nel piano triennale dell’agenzia – dichiara la nota Enit – La ripartenza è una sfida da affrontare uniti per trasformare la contingenza in opportunità e accelerare i cambiamenti di sviluppo turistico, puntando anche ad una decongestione delle località più affollate e cercando di limitare il turismo massivo per favorire una maggior qualità dell’offerta, con attenzione ad esperienze di viaggio personalizzabili. L’opportunità è quella di valorizzare destinazioni secondarie, ridistribuendo i flussi all’interno del territorio e creando maggiori connessioni”.
laganziadiviaggi.it
Stanco del solito home office? Il governo di Anguilla ti propone la soluzione
Causa coronavirus, in Finlandia il paese di Babbo Natale è stato abbandonato dai turisti
La pandemia di coronavirus danneggia anche Babbo Natale. A causa delle restrizioni sui viaggi il paese di Rovaniemi, la casa di Santa Claus nel nord della Finlandia, non ha accolto la solita folla di turisti da tutto il mondo. Lo riporta il Guardian.
Un afflusso che di solito va avanti per tutto l'anno. Ad agosto, ad esempio, ha visitato il villaggio il 78% di persone in meno rispetto all'anno scorso. Con grossi danni per tutte le imprese locali La Finlandia, che ha registrato pochissimi casi di coronavirus, ha adottate le misure tra le più rigide in Europa per evitare l'arrivo di stranieri.
Dal 5 ottobre il governo finlandese ha stabilito che devono rimanere due settimane in quarantena tutti i cittadini provenienti da Italia, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Islanda, Austria, Grecia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Portogallo, Polonia, Francia, Svezia, Germania, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Danimarca, Repubblica Ceca, Ungheria ed Estonia.
lastampa.it
"Un paese del Mezzogiorno italiano, Lacedonia - 1957"
di Ida Bini ROMA - Oltre 100 fotografie in bianco e nero realizzate dall'antropologo americano Frank Cancian nel 1957 a Lacedonia, in provincia di Avellino, sono esposte fino al 10 gennaio 2021 al Museo delle Civiltà di Roma: documentano con acutezza e sensibilità la vita della piccola comunità irpina nel secondo dopoguerra. Cancian scattò queste immagini quando arrivò in Italia, grazie alla borsa di studio Fullbright, come studente di antropologia per analizzare lo stato sociale e culturale dell'Italia meridionale. Per questo visse sette mesi nel borgo irpino, immortalando la gente e la vita quotidiana in 1.801 fotografie in bianco e nero che mostrano in un critico ritratto etnografico la profonda empatia dell'autore per il luogo e i suoi abitanti. Il giovane fotografo era alla ricerca di storie da svelare e da approfondire: «Mi piace fotografare dove le persone svolgono le loro attività quotidiane, case, luoghi di lavoro e di culto», era il suo mantra; e fu proprio in quel mondo contadino che trovò l'ispirazione per raccontare con sensibilità e una straordinaria capacità introspettiva la comunità italiana del secondo dopo guerra. Così descriveva la sua vocazione: «Mentre registro il mondo quotidiano, cerco spesso l'esotico nelle situazioni normali e l'ordinario in ciò che molti considerano esotico». E l'esotico Cancian lo trovò proprio nei volti segnati dalle rughe dei vecchi contadini e nella semplice quotidianità familiare; nella frugalità di un pranzo nei campi e nelle occasioni rituali e festive. Figlio di genitori italiani, Frank Cancian è un noto antropologo che ha sempre alternato la professione di scienziato alla passione per la fotografia sociale. A Roma per la prima volta in una sede nazionale sono esposte le sue fotografie stampate da negativo su carta baritata nel Museo delle Civiltà (MuCiv), in collaborazione con l'Istituto centrale per il patrimonio immateriale del Mibact, il Comune di Lacedonia, il Museo antropologico visivo irpino dove è custodita l'intera collezione fotografica dell'autore, la Pro Loco "Gino Chicone" e l'associazione culturale "LaPilart". L'esposizione è accompagnata da un volume realizzato in edizione italiana e inglese da Postcart e curato da Francesco Faeta, professore di antropologia a Messina e direttore della scuola di etnografia visiva all'Istituto superiore di fotografia e comunicazione integrata di Roma. Lo spazio espositivo ospita anche una serie di fotografie su schermo che illustrano la produzione dell'antropologo e la proiezione a orari fissi del documentario "5ž7 - Il paese in una scatola" di Michele Citoni, che sta realizzando un viaggio nei festival cinematografici di tutto il mondo. Il Museo delle Civiltà-Arti e tradizioni popolari "Lamberto Loria" è a Roma a piazza Guglielmo Marconi 8. Info: museocivilta.beniculturali.it (ANSA).
DAL 9 NOVEMBRE Corso di turismo religioso: investire sulla formazione per il rilancio del settore
Il settore del turismo è tra i più penalizzati a causa della pandemia. La Diocesi di Milano, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano e la Scuola Beato Angelico, in partnership con Confguide-Gitec rinnovano il loro impegno ad offrire qualificati corsi di formazione in turismo religioso. Decidere un investimento di energie nella cultura e nella formazione, in un periodo di crisi quale quello che stiamo affrontando, è un atto di speranza, di investimento sul futuro del paese, di resilienza civile. Per la chiesa vuole essere un segno di attenzione e di cura per il settore turistico e per una sua ancor più qualificata ripresa.
Alta Formazione di Turismo religioso
La Diocesi di Milano, l’Istituto di Scienze Religiose di Milano, la Scuola Beato Angelico e ConfGuide-GITEC organizzano da quattro anni un Corso di Turismo Religioso sui “Luoghi di memoria cristiana nelle terre ambrosiane”. Dopo aver affrontato la Milano di Ambrogio (2017), la Milano cristiana attraverso il medioevo (2018) la Milano cristiana del Rinascimento (2019) ora è la volta della Milano Borromaica. Il percorso si completerà nei prossimi anni affrontando Settecento e Ottocento (2021) e il Novecento (2022).
Milano Borromaica (Autunno 2020)
Il concilio di Trento segna un vero e proprio spartiacque nella relazione tra la Chiesa e le arti. Le realizzazioni monumentali, le trasformazioni architettoniche e le prescrizioni iconografiche che ne conseguono ancora determinano largamente l’attuale morfologia dei luoghi di culto e il paesaggio ecclesiastico lombardo. Gli Arcivescovi Carlo e Federico Borromeo ne sono tra i più autorevoli e riconosciuti interpreti. Il corso di turismo religioso sui luoghi della memoria cristiana nelle terre ambrosiane cerca quest’anno di offrire alcune chiavi di lettura del periodo, intrecciando le vicende ecclesiali, la storia, la liturgia, l’architettura e le arti con la presentazione di alcuni edifici esemplari, dai casi più noti come le trasformazioni del Duomo e la Chiesa di San Fedele, ad alcuni gioielli meno conosciuti come San Paolo Converso, Sant’Alessandro e la Certosa di Garegnano. Il corso si articola in cinque giornate di lezione, sia al mattino che al pomeriggio, tenute da studiosi del periodo. Per difficoltà tecniche legate alla sicurezza medica non sono previste come di consueto le visite guidate condotte da specialisti ma le sole relazioni frontali.
9 novembre 2020: La Milano Borromaica nel contesto
30 novembre 2020: Carlo e Federico Borromeo
14 dicembre 2020: Architettura sacra
11 gennaio 2021: Exempla: La Certosa di Garegnano, San Fedele, San Paolo Converso, Sant’Alessandro
25 gennaio 2021: Le Arti
Le lezioni saranno videoriprese e messe a disposizione dei corsisti, anche a favore di chi fosse impossibilitato a partecipare in presenza.
Comitato scientifico: Don Umberto Bordoni, Prof.sa Rita Capurro, Prof.sa Emanuela Fogliadini, Mons. Marco Navoni
Sede: Palazzo Castiglioni, Corso Venezia, 47 Milano
Orario lezioni: 9.30 – 11.00, 11.30 – 13.00, 14.00 – 15.30, 16.00 – 17.30
Bit 2021 punta sul cineturismo con percorsi in Italia legati a film e fiction
Al viaggiatore non basta più fare il turista. Vuole piuttosto essere un “residente temporaneo” dei luoghi che visita: vivere un’esperienza o, perché no, un sogno legato all’essenza del territorio. Soprattutto se il territorio da visitare è di prossimità, così da non doversi distanziare troppo da casa. E soprattutto se i luoghi da visitare sono quelli dove si muovono i personaggi di film e fiction di successo.
L’Osservatorio della Bit, la Rassegna internazionale del turismo di FieraMilano in programma dal 7 al 9 febbraio 2021, ha infatti rilevato che un modo innovativo e accattivante per vivere la destinazione con un approccio esperienziale si conferma il cineturismo e, in generale, i viaggi sulle orme delle location più belle e degli attori e registi più famosi, in Italia. Ed emergono nuove e confermate destinazioni trendy.
Ad esempio nelle Marche, da alcuni anni suscitano un rinnovato interesse i luoghi di Leopardi, forse anche grazie al successo de Il Giovane Favoloso, in cui il poeta era interpretato da Elio Germano. E naturalmente dagli eventi per il bicentenario de L’Infinito nel 2019. O la Puglia, dove si stanno scegliendo le location, tra Bari, Monopoli e Fasano, di Lolita Lobosco, la nuova fiction Rai tratta dai racconti tra il folkloristico e il poliziesco di Gabriella Genisi, interpretata da Luisa Ranieri, e che vede tra i produttori anche Luca Zingaretti. Si girerà sicuramente a Pane e Pomodoro, una delle più belle e amate spiagge baresi. Bari, Polignano, Monopoli, Otranto, Castro, Santa Cesarea Terme, Conversano, Porto Badisco, Serrano sono poi le location del nuovo lavoro di Carlo Verdone, ‘Si vive una volta sola’, mentre nel il nuovo film Viaggio a sorpresa, con Lino Banfi prodotto da vedremo immagini di Fasano, Alberobello, Cisternino, Martina Franca e Monopoli.
Travelnostop
Planet Word, il nuovo museo della parola di Washington
E' stato appena inaugurato a Washington il museo della parola, Planet Word, una nuova e singolare struttura pensata per scoprire le lingue e le culture del mondo attraverso undici gallerie interattive e immersive.
L'idea è di Ann Friedman, ex insegnante e traduttrice e oggi filantropa e Ceo del museo, che ha fortemente voluto questa struttura unica nel suo genere perché coinvolge gli idiomi di tutto il pianeta.Il museo sorge sui 5 piani della Franklin School, storica struttura scolastica, la prima pubblica negli Usa nata nel 1869 e dal 1996 monumento nazionale, restaurata dallo studio internazionale di architettura Beyer Blinder Belle. Il museo è anche la prima struttura al mondo dove conta la voce: l'interazione vocale dei visitatori, infatti, è fondamentale per approfondire e scoprire il patrimonio linguistico scritto e parlato del pianeta.
Le 11 gallerie del museo, progettate per educare e divertire, sono immersive: in una al piano intermedio, per esempio, i visitatori possono descrivere una scena usando le parole come pennelli per dipingere un paesaggio; in un'altra al primo piano, su un muro di 7 metri con oltre mille parole tridimensionali, i singoli vocaboli rispondono ai comandi vocali, raccontando la propria etimologia. E, ancora, un enorme mappamondo scintillante allestito con 5mila luci a led sfida i visitatori in una serie di quiz basati sugli idiomi di ogni angolo del pianeta, inclusi due tipi di lingua dei segni. Si analizza anche il karaoke, imparando le tecniche che aiutano i cantautori a mettere insieme i testi e a creare un successo, e c'è anche la possibilità di testare le proprie capacità retoriche usando un teleprompter e interpretando celebri discorsi che hanno fatto la storia, come quello del 20 gennaio 1961 di John Fitzgerald Kennedy che invitava gli americani a chiedersi cosa potessero fare loro per gli Stati Uniti e non il Paese per loro; o quello del 28 agosto 1963 di Martin Luther King tenuto davanti al Lincoln Memorial al termine della marcia per i diritti civili. Il museo ospita al piano intermedio una biblioteca, dove i libri prendono vita davanti a sé, e all'entrata una scultura creata dall'artista messicano-canadese Rafael Lozano-Hemmer, "Speaking Willow Tree", un enorme salice "parlante" i cui rami mormorano centinaia di lingue diverse. Le esposizioni sono arricchite anche da un calendario di eventi, laboratori, convegni e seminari - per ora gratuiti e online - legati al mondo della parola che ogni mese approfondiscono la lingua e i suoi codici.
Il museo sarà aperto da giovedì al sabato, dalle 10 alle 17; per maggiori informazioni: planetwordmuseum.org (ANSA).