Ponte 1 novembre: oltre 7 milioni 300 mila italiani in viaggio

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 Un piccolo riscatto dopo un'estate in chiaroscuro. Il Ponte di Ognissanti, con la complicità di un calendario particolarmente favorevole, manda buoni segnali per il turismo italiano con oltre 7 milioni di italiani in viaggio. A fare il pieno saranno le tradizionali mete d'autunno: città d'arte e montagne. Emerge sia dalla rilevazione di Federalberghi che da quella di Federturismo Confindustria.
Secondo Federalberghi, che raccoglie oltre 33 mila alberghi italiani, saranno in movimento circa 7 milioni e 304 mila italiani, con un lieve incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

La grandissima maggioranza trascorrerà la propria vacanza in Italia (88%): predilette le città d'arte (28%), la montagna (27,6%) e il mare (17,1%). Buone performance anche per i laghi (4,5%) e le località termali (4,2%). Per chi va all'estero, le mete più ambite sono le grandi capitali europee (63,2% dei casi). Il 13,2% andrà al mare, il 7,9% nelle grandi capitali extra-europee, il 5,3% in montagna. La casa di parenti o amici sarà l'alloggio preferito dal 30,8% dei viaggiatori, a stretto giro seguita dall'albergo (23,7%) e dalla casa di proprietà (11,4%). Ogni persona spenderà mediamente 326 euro fra trasporto, vitto, alloggio e divertimenti, con un giro di affari complessivo di circa 2,38 miliardi di euro.
"Numeri significativi - dice il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - che confermano come la dimensione del viaggio, oltre a rappresentare sempre più un bene primario, che migliora la qualità della vita, contribuisce in modo determinante allo sviluppo economico del Paese. Confidiamo che le istituzioni non vogliano far mancare il proprio supporto e rimaniamo in attesa di conoscere i dettagli della manovra di bilancio, alla quale chiediamo risposte concrete per il nostro settore".
Continua a salire la quota di chi consulta la Rete: il 60,3% degli intervistati dichiara di utilizzare i social media e il web per decidere o quantomeno informarsi sull'offerta nelle diverse località, sui prezzi e sulle strutture di interesse (52,5% nel 2017). Il 57,3% - secondo Federalberghi - "salta" i portali e si rivolge direttamente all'albergo, prenotando sul sito internet della struttura (29,7%) o contattandolo mediante telefono, e-mail o altro mezzo (27,6%). Le prenotazioni dirette crescono a doppia cifra rispetto al ponte di Ognissanti 2017 (45,4%), grazie al numero sempre maggiore di offerte che gli alberghi italiani riservano a chi contatta direttamente la struttura.

L'Italia misteriosa in un Atlante Dalla Porta Magica a Roma alla montagna degli Ufo in Val di Susa

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 FRANCESCO BONGIORNI E MASSIMO POLIDORO, ATLANTE DEI LUOGHI MISTERIOSI D'ITALIA (BOMPIANI, PP 157, EURO 25,00). Luoghi insoliti, misteriosi, sorprendenti come la "salita in discesa" di Martina Franca, la Cattedrale vegetale ai piedi del Monte Arera, la Porta magica di Roma e Musinè (il Monte dell'Asino) verso la Val di Susa, considerato la montagna degli Ufo. Località magiche, enigmatiche, magari a due passi da casa nostra, di cui in tanti casi ignoriamo l'esistenza, tutte da scoprire e che aprono alla meraviglia delle narrazioni che le accompagnano. A spingerci verso questo viaggio inedito è l'"Atlante dei luoghi misteriosi d'Italia" di Massimo Polidoro, scrittore e divulgatore, presenza fissa a 'Superquark', con le illustrazioni di Francesco Bongiorni. Il volume, pubblicato da Bompiani, arriva nelle nostre librerie il 31 ottobre. Andando a scovare dimore impossibili, oggetti stravaganti, castelli, isole, musei, strani personaggi e animali come il tatzelwurm, una specie di rettile delle Alpi, si trovano storie di ogni tipo. "Alcune vere e verificabili; altre verosimili; altre ancora del tutto false, ma credute vere per tanto tempo e dunque doppiamente affascinanti" spiega Polidoro.
    Dall'Italia Nord-Occidentale a quella Insulare, dalla Valle d'Aosta alla Sardegna, il volume, accompagnato da illustrazioni tra pittura e fumetti, ci porta in una via anonima, senza sbocco, che si trova percorrendo la statale 172 da Taranto a Martina Franca. Qui al chilometro 59, in località Ormini, svoltando a destra ci si trova in una strada in discesa dove la forza di gravità sembra non funzionare più, per cui un auto in folle sale verso l'alto. La stessa cosa accade anche lanciando una palla o un sasso che invece di scendere risalgono la pendenza. Le ipotesi sono tante e c'è chi parla addirittura di una base extraterrestre nascosta nel sottosuolo. Quello che è certo, fa notare l'autore, è che "non si tratta di un fenomeno magnetico".
    Ci sono voluti 1.800 pali di abete, 600 rami di castagno, 6000 metri di rami di nocciolo, uniti da legno flessibile, picchetti, chiodi e corde intrecciate per costruire la Cattedrale vegetale che sorge in provincia di Bergamo, ai piedi del monte Arera.
    "Gioco coi rami" diceva il suo autore, l'artista Giuliano Mauri, morto nel 2009, che ha costruito con i rami, ricorda Polidoro, "palazzi da fiaba, ponti profumati ed edifici vegetali. Opere stupefacenti, integrate nel ciclo naturale e, di conseguenza, destinate a scomparire". Restando in Lombardia, ecco Consonno, la Las Vegas fantasma della Brianza. E a Milano, "che ci fa - si chiede l'autore del libro - nella rinascimentale Cappella Portinari, collegata alla Basilica di Sant'Eustorgio, il blasfemo dipinto di una Madonna con le corna?".
    Il Piemonte ci regala la Sacra di San Michele, sul monte Pirchiriano, a 962 metri d'altitudine, un eremo la cui origine è avvolta nel mistero, che servì come modello a Umberto Eco per l'ambientazione de 'Il nome della rosa'. E poi via alla scoperta del cavallo d'oro nel sottosuolo di Novara, dell'antro della Sibilla Cumana in Campania della quale Trimalcione raccontava: "a certi maschietti che le chiedevano 'Sibilla , che vuoi?' lei rispondeva: 'Morire, voglio'". Leggenda vuole che ogni cinque anni, il 21 giugno, torni a farsi sentire al Castello di Montebello di Torriana, in provincia di Rimini, il fantasma di Azzurrina, una bambina albina scomparsa appunto il 21 giugno del 1375. Una leggenda di cui non ci sono tracce, ne riferimenti bibliografici fino al 1989, "quando il castello venne aperto al pubblico a pagamento", sottolinea l'autore del libro. E c'è un fantasma, ma questa volta di una volpe, anche nel Castello di Strozzavolpe nei pressi di Luco, nel comune di Poggibonsi. In questo "Grand Tour dell'Italia più insolita e nascosta, accessibile a tutti e capace di regalare momenti di meraviglia, sorpresa, sconcerto e divertimento" ci sono palazzi maledetti come Ca' Dario a Venezia, sepolcri leggendari come quello dei re Magi a Milano o di Dracula a Napoli. E che dire della leggenda di Re Artù che, a sorpresa, ha lasciato il suo segno a Chiusdino, in provincia di Siena, dove è conservata una spada conficcata nella roccia forse appartenuta a Galvano, uno dei cavalieri della Tavola Rotonda.

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I Macchiaioli alla Gam di Torino

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TORINO - Oltre ottanta opere, provenienti dai più importanti musei italiani e da collezioni private, raccontano la storia dei Macchiaioli tra Piemonte, Liguria e Toscana, alla Gam di Torino, da domani 26 ottobre fino al 24 marzo 2019. La mostra I macchiaioli. Arte italiana verso la modernità è organizzata da Fondazione Torino Musei, Gam e il Gruppo Sole 24 Ore, a cura di Cristina Acidini e Virginia Bertone, con l'Istituto Matteucci di Viareggio.
    Tra i protagonisti Antonio Fontanesi, nel bicentenario della nascita, gli artisti piemontesi della Scuola di Rivara (Carlo Pittara, Ernesto Bertea, Federico Pastoris e Alfredo D'Andrade) e i liguri della Scuola dei Grigi (Serafino De Avendao, Ernesto Rayper), ma anche la pittura di Cristiano Banti, Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani.
    "È un ritorno a Torino, quello del gruppo Sole 24 Ore, di cui siamo molto orgogliosi. Un'iniziativa realizzata grazie a una positiva sinergia tra pubblico e privato", sottolinea la sindaca Chiara Appendino.

Grandi Navi Veloci, aperte le prenotazioni fino a settembre 2019

Grandi Navi Veloci, aperte le prenotazioni fino a settembre 2019

Genova - GNV annuncia l’apertura, a partire da lunedì 29 ottobre, delle prenotazioni per il 2019, consentendo di prenotare già fin d’ora i viaggi fino a settembre 2019 per tutti i collegamenti operati dalla Compagnia.

In occasione dell’apertura delle prenotazioni, a chi acquista un biglietto entro il prossimo 12 novembre 2018, GNV riconoscerà uno sconto del 30% per tutti i viaggi da giugno a settembre 2019 compreso.

I clienti potranno scegliere anche l’opzione Prevendita, che consente di prenotare il biglietto versando il 20% del totale (tasse incluse) e concludere la procedura d’acquisto 30 giorni prima del viaggio, saldando il restante 80% dell’importo tramite Agenzia di Viaggio o Contact Center di GNV.

Inoltre, quest’anno la Compagnia introduce la nuova opzione Blocca il prezzo, che consente ai propri ospiti di riservare la soluzione di viaggio desiderata e bloccarne il prezzo per 2 giorni, al termine di quali sarà possibile confermare il viaggio e procedere al pagamento oppure cancellare la riserva.

È possibile avvalersi dell’opzione di prenotazione fino a 6 giorni prima della partenza e fino a 15 giorni prima, nel caso di alcune date viaggio in alta stagione.

Nel corso del 2018 GNV ha continuato a consolidare la propria offerta, aumentando il numero di partenze e potenziando la propria presenza sul mercato, con un’offerta di 6 linee nazionali, di cui 5 attive tutto l’anno da e per la Sicilia, e 11 linee internazionali da e per Tunisia, Marocco, Spagna, Francia e Albania.

In Sicilia GNV opera i collegamenti giornalieri da e per Palermo con Genova e Napoli, le linee settimanali da Civitavecchia per Palermo e Termini Imerese e il collegamento Napoli-Termini Imerese, con partenze da Termini Imerese verso Napoli tutti i giorni dal martedì al sabato alle ore02:00 e da Napoli verso Termini Imerese tutti i giorni dal martedì al sabato alle ore 13:30. 

Confermato anche il consueto appuntamento con la Sardegna, con il collegamento Genova-Porto Torres per tutta l’estate, a partire da maggio fino a fine settembre 2019.

Dopo aver consolidato la propria presenza in oltre tre anni di attività della linea Bari-Durazzo, GNV continua a investire nel collegamento verso Albania.

In Marocco GNV opera 5 linee da e per Italia, Francia e Spagna, offrendo una rete completa verso tutti i maggiori porti mediterranei con i collegamenti Tangeri-Genova, Tangeri-Barcellona, Tangeri-Sète, Nador-Sète e Nador-Barcellona.

Per la Tunisia, confermate la linea bisettimanale Genova-Tunisi, e le partenze settimanali dai porti di Civitavecchia e Palermo per Tunisi.

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