Turismo. Nel 2023 si prevedono 442 milioni di presenze

 

Il turismo rinasce. Il primo a chiudere per la pandemia - oramai alle spalle - e ora il record. Quest'anno si potrebbe registrare il valore più alto delle presenze dal 2010. È la stima dell'Istituto Demoskopika, che prevede oltre 442 milioni di presenze e quasi 127 milioni di arrivi, con una crescita rispettivamente pari al 12,2% e all'11,2% rispetto all'anno precedente. La nota previsionale Tourism Forecast 2023 valuta che a scegliere l'Italia per le vacanze sarebbero quasi 61 milioni di stranieri pari a poco meno della metà del dato complessivo degli arrivi previsti, generando ben 215 milioni di pernottamenti. Effetto traino anche sulla spesa turistica che, in valore assoluto, sfiorerebbe la soglia degli 89 miliardi di euro con una crescita stimata pari al 22,8% rispetto ai 12 mesi del 2022. Rispetto al 2021 gli arrivi dovrebbero crescere del 60,9% e le presenze del 53%, tendenza oramai in linea anche con il periodo prepandemico. Tutte le destinazioni regionali dovrebbero registrare un andamento positivo dei flussi turistici. In particolare, al di sopra della media italiana, si collocherebbero, in ordine decrescente rispetto alla variazione percentuale dei pernottamenti ben nove sistemi turistici territoriali: Trentino Alto Adige con 52,6 milioni di presenze (+15,4%) e con 12,1 milioni di arrivi (+11,8%), Veneto con 73,3 milioni di presenze (+14,8%) e con 19,1 milioni di arrivi (+11%), Marche con 13 milioni di presenze (+13,4%) e con 2,7 milioni di arrivi (+13,8%), Molise con 584 mila presenze (+13,4%) e con 182 mila arrivi (+14,3%), Toscana con 49,8 milioni di presenze (+13,4%) e con 14 milioni di arrivi (+13,5%). E, ancora, Lazio con 33,8 milioni di presenze (+12,8%) e con 11,5 milioni di arrivi (+12,8%), Sicilia con 15,9 milioni di presenze (+12,7%) e con 4,9 milioni di arrivi (+8,9%), Campania con 20,8 milioni di presenze (+12,3%) e con 5,7 milioni di arrivi (+13,1%) ed Emilia-Romagna con 42,8 milioni di presenze (+12,2%) e con 11,4 milioni di arrivi (+7,4%). A seguire, con una crescita significativa dei flussi turistici, le rimanenti destinazioni regionali: Sardegna con 14,2 milioni di presenze (+11,9%) e con 3 milioni di arrivi (+10,2%), Friuli-Venezia Giulia con 9,6 milioni di presenze (+11,1%) e con 2,6 milioni di arrivi (+13,7%), Lombardia con 38,8 milioni di presenze (+10,6%) e con 15,9 milioni di arrivi (+12,1%), Puglia con 16,3 milioni di presenze (+10%) e con 4,1 milioni di arrivi (+10,6%), Lazio con 33,8 milioni di presenze (+12,8%) e con 11,5 milioni di arrivi (+12,8%), Valle d'Aosta con 3,6 milioni di presenze (+10,0%) e con 1,2 milioni di arrivi (+5,4%), Umbria con 6,4 milioni di presenze (+10%) e con 2,6 milioni di arrivi (+13,5%), Calabria con 9,2 milioni di presenze (+8,7%) e con 1,7 milioni di arrivi (+7,5%), Abruzzo con 7,2 milioni di presenze (+7,5%) e con 1,8 milioni di arrivi (+14,0%), Liguria con 16,5 milioni di presenze (+6,3%) e con 5,3 milioni di arrivi (+8,0%), Basilicata con 2,4 milioni di presenze (+4,6%) e con 765 mila arrivi (+14,7%), e, infine, Piemonte con 15,6 milioni di presenze (+4,2%) e con 6,1 milioni di arrivi (+10%).

avvenire.it

La ricetta della felicità? Considerare i fine settimana come una vacanza


AGI - Come si raggiunge la felicità? Ma, soprattutto, si può accrescere rispetto ai suoi standard? Prendendosi del tempo o facendo una vacanza, suggerisce il Washington Post, che parte da un presupposto: “Gli americani trascorrono la maggior parte del loro tempo al lavoro e lavorando molte più ore che in molti altri paesi” e “sebbene gli americani spesso ricevano meno giorni di vacanza che in altre parti del mondo, molti di loro non usano nemmeno i giorni liberi che hanno a disposizione”. Eppure, “il tempo libero è importante per reimpostare e ricalibrare le energie”, afferma il quotidiano. Che fare? Come organizzarsi o sfruttare meglio le occasioni per una pausa rigenerante ed essere anche più felici?

La risposta è di una semplicità estrema: basta trattare i fine settimana come se si trattasse di una vacanza e questo può far raggiungere l’obiettivo. Uno studio recente, come quello condotto dalla Ucla Anderson School of Management, ha stabilito che su 441 lavoratori, alla cui metà è stato chiesto di trascorrere un fine settimana primaverile come si trattasse di un fine settimana qualsiasi e all’altra metà di considerare lo stesso weekend “come una vera e propria vacanza”, ha offerto risultati di grande interesse.

Infatti, quando le persone sono tornate al lavoro il lunedì successivo, quelle che hanno trascorso il fine settimana come se fossero stati davvero in vacanza “hanno riscontrato maggiore felicità, meno negatività e più soddisfazione” rispetto a quanti hanno affrontato il fine settimana come normale routine. I primi, poi, hanno anche “speso più soldi” dei secondi: circa 130 dollari contro 104. “Ma non sono stati i soldi spesi a comprare la felicità”, sottolinea il Post, quanto “la quantità del denaro speso”. Il motivo?

Secondo i ricercatori, il punto è che “la concezione della vacanza rispecchia un modo d’essere più consapevole”, in particolare perché presta maggiore “attenzione al presente”. Una sorta di carpe diem? Di fatto sì, risponde Cassie Holmes, professore alla Anderson School dell'Ucla, perché “permette di sentire che possiamo davvero fare una pausa e goderci l’attimo". Di più: “I risultati suggeriscono che dirigere l'attenzione al presente è stato molto importante per raccogliere benefici emotivi dal tempo libero", hanno scritto gli autori dello studio nel report conclusivo, perché in fondo “le vacanze migliorano il benessere emotivo e identificano un modo per sfruttare meglio il tempo libero che le persone già hanno".

Una ricetta semplice, che però può cambiare la vita, da bene in meglio. E non solo nel fine settimana.

Dal 27 febbraio al 3 marzo il Festival Cinema e cervello, pellicole introdotte da neuroscienziati per indagare depressione, schizofrenia, stalking, allucinazioni, esperienze pre-morte, identità in bilico, disagio psichico giovanile

 

Dal 27 febbraio al 5 marzo ritorna all’ANTEO - Palazzo del Cinema il festival Cervello&Cinema. Nove relatori di prestigio internazionale parleranno degli “Scherzi della mente”, quei comportamenti apparentemente bizzarri, che in realtà possono preludere a patologie anche gravi. Le neuroscienze li studiano perché sono una vera e propria finestra sul funzionamento del cervello. Nei cinque appuntamenti serali (da lunedì 27 febbraio a venerdì 3 marzo, ore 19.30) e due
al mattino (sabato 4 e domenica 5 marzo, ore 11.00) si parlerà di depressione, schizofrenia, stalking, allucinazioni, esperienze pre-morte, identità in bilico, disagio psichico giovanile e di una malattia difficilmente riconosciuta come tale: l’emicrania. Quest’ultima viene infatti spesso considerata un semplice mal di testa, un disturbo psicosomatico, quando in realtà rappresenta la terza patologia più diffusa e la seconda più disabilitante del genere umano secondo l'OMS.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. È consigliata la prenotazione sul sito https://www.brainforum.it/edizione/cervello-cinema-2023-scherzi-della-mente/.
Moderatori delle conferenze saranno l’ideatrice del Festival Viviana Kasam; il 28 febbraio Maria Pia Abbracchio, prorettore vicario dell’Università Statale di Milano; il 1 marzo Fabio Meliciani, comunicatore scientifico, Radiotelevisione Svizzera; il 2 marzo Letizia Leocani, Professore associato di Neurologia, Università Vita-Salute San Raffaele e il 5 marzo Daniela Perani, professore ordinario di neuroscienze, università San Raffaele.

Lunedì 27 febbraio Ore 19:30
BONJOUR TRISTESSE
Claudio Mencacci, Co-Presidente Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia (SINPF)
Segue il film
BLUE JASMINE
di Woody Allen
con Alec Baldwin e Cate Blanchett
USA, 2013 - 98’
Il trauma sociale del Covid, la crisi economica, il cambiamento climatico, la guerra alle porte dell’Europa. In
questa situazione di incertezza del futuro, la depressione si manifesta a livelli senza precedenti, anche tra i
giovani, spesso aggravata dalle dipendenze da telefonini e tablet.
La depressione, che colpisce in modo particolare le donne, è magistralmente narrata nel film Blu Jasmine,
omaggio di Woody Allen al celebre “Un tram chiamato desiderio”, che nel 2014 si è aggiudicato tutti i premi
più prestigiosi a livello internazionale, compreso l’Oscar, il Golden Globe, il César e il Bafta.
Organizzato da Con il sopporto
incondizionato di

Magistrale l‘interpretazione di Cate Blanchett nei panni di una donna che cerca di rifarsi una vita dopo il
crack economico e la morte per suicidio del marito.
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Martedi 28 febbraio Ore 19:30
METAVERSI INTERIORI
Paolo Brambilla, Professore Ordinario di Psichiatria, Università degli Studi di Milano & University of Texas,
Houston, USA e Direttore S.C. Psichiatria, Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico,
Milano
Modera l’incontro Maria Pia Abbracchio, Prorettore vicario e Professore di farmacologia, Università degli
Studi di Milano
Segue il film
TAKE SHELTER
di Jeff Nichols
con Michael Shannon e Jessica Chastain
USA, 2011 - 120’
Gran Premio della critica al Festival di Cannes 2011, racconta la storia di un uomo tranquillo che inizia ad
avere visioni terrificanti. È una straordinaria rappresentazione dell’insorgere della schizofrenia e del sottile
confine tra la realtà e l’immaginazione. Le persone con schizofrenia vivono una realtà parallela e non sono
in grado di distinguere le sensazioni che provengono dall’esterno con quelle create dalla loro
immaginazione. Ma esiste una realtà oggettiva? La nostra percezione dell’esterno è sempre mediata dal
cervello e il confine può essere labile. Soprattutto oggi, epoca in cui i mondi virtuali rischiano di soppiantare
la vita reale.
***
Mercoledì 1 marzo ORE 19:30
AI CONFINI DELLA REALTÀ
Organizzato da Con il sopporto
incondizionato di

Marcello Massimini, Prof. di Neurofisiologia, Università di Milano e Fondazione Don Gnocchi
Martin Monti (in video), Professore Ordinario di Psicologia, UCLA
Modera l’incontro Fabio Meliciani, comunicatore scientifico, Radiotelevisione Svizzera
Segue il film
HEREAFTER
di Clint Eastwood,
con Matt Damon e Cécile de France
USA, 2010 - 129’
Ci sono delle esperienze che fino a poco tempo fa venivano liquidate come fenomeni parapsichici. Oggi i
neuroscienziati cominciano a studiarle e ad analizzare come si generano nel nostro cervello.
Allucinazioni, visioni del proprio passaggio dalla vita alla morte (le cosiddette esperienze pre-morte), sogni
premonitori, presenze intangibili ma non per questo meno reali.
Due esperti di fama mondiale, il Prof. Marcello Massimini - in presenza - e il Prof. Martin Monti - in video
da Los Angeles- ci spiegheranno le più recenti teorie sulla genesi di questi fenomeni e dei rapporti tra veglia,
sogno e allucinazioni. Scopriremo con loro che forse anche la vita è un sogno, come scriveva Calderòn de
La Barca.
Proprio come nel film Hereafter la drammatica storia di tre persone che vengono toccate dalla morte in
modi diversi. George è un operaio americano che ha un rapporto speciale con l'aldilà: può parlare ai morti,
ma non vuole. Marie è una giornalista francese che ha avuto un'esperienza tra la vita e la morte che ha
sconvolto tutte le sue certezze durante un terribile tsunami. Marcus è uno studente londinese che ha perso
la persona che gli era più cara, il suo fratello gemello, a causa di un incidente stradale e ora sta cercando
disperatamente delle risposte. Sembrano fatti per incontrarsi. Il film ha vinto il Premio David di Donatello,
il Premio National Board of Review, e la nomination agli Oscar nel 2011.
***
Giovedì 2 marzo Ore 19:30
GIOVENTÙ BRUCIATE?
Paola Morosini, Direttore UOC NPIA ASST Lodi, Didatta Scuola di Psicoterapia Mara Selvini Palazzoli
Modera l’incontro Letizia Leocani, Professore associato di Neurologia, Università Vita-Salute San Raffaele.
Organizzato da Con il sopporto
incondizionato di

Segue il film
THE FREEDOM WRITERS
di Richard LaGravenese
con Hilary Swank, Patrick Dempsey
USA, Germania, 2007 – 123’
Introdotto dal corto “Mi vedete?” di Lundbeck Italia, realizzato con Havas Life e in collaborazione con
Giffoni Innovation Hub, il tema attualissimo delle difficoltà che incontrano oggi i ragazzi nel loro percorso
di crescita. Intercettare il loro disagio psichico e prevenire che degeneri in comportamenti pericolosi a
livello individuale e sociale richiede attenzione e soluzioni. Come quella ispirata a una storia vera, messa in
atto da Erin Gruwell, una giovane insegnante alle prese con una classe di ragazzi difficili, considerati
irrecuperabili, e di come riesce ad appassionarli allo studio e distoglierli dal crimine nonostante le
perplessità che circondano il suo approccio educativo. Un film forte e commovente, che purtroppo,
nonostante il successo oltreoceano, in Italia non è mai stato distribuito nelle sale cinematografiche.
***
Venerdì 3 marzo ORE 19:30
LA TESTA A METÀ
Maria Teresa Ferretti, Neuroscienziata, co-fondatrice e Direttrice Scientifica WBP
Alessandro Padovani, Professore Ordinario di Neurologia dell’Università degli Studi di Brescia e Presidente
Eletto della SIN
Segue il film
VANILLA SKY
Di Cameron Crowe
Con Tom Cruise, Cameron Diaz e Penélope Cruz
USA, 2001 - 136’
Organizzato da Con il sopporto
incondizionato di

É solo un semplice mal di testa? Perché è più frequente nelle donne? Perché sempre più spesso colpisce
anche i bambini?
L’emicrania, i cui meccanismi ancora oggi non sono stati completamente chiariti, può condizionare
fortemente la vita delle persone che ne sono afflitte. Nonostante questo, però, non viene ancora
riconosciuta come una vera e propria malattia invalidante.
Ne soffre il protagonista del film, dopo un terribile incidente automobilistico in cui viene sfigurato. Una
storia d’amore a tre in bilico tra realtà e allucinazione, candidato a tutti i premi e adorato dal pubblico.
***
Sabato 4 marzo Ore 11:00
AMORE AMARO
Liliana Dell’Osso, Professore Ordinario di Psichiatria, Università di Pisa - Presidente Eletto della Società
Italiana di Psichiatria
Segue il film
BRIVIDO NELLA NOTTE
diretto da Clint Estwood
con Clint Eastwood, John Larch, Jessica Walter e Donna Mills
USA, 1971 - 102’
La drammatica piaga dei femminicidi ha messo fuoco un problema molto serio, ma fino a qualche anno fa
sottovalutato: quello dello stalking, la persecuzione da parte di spasimanti respinti - uomini o donne. Alla
base di questi comportamenti ossessivi ci sono gravi disturbi della personalità, purtroppo molto difficili da
affrontare, anche perché i persecutori si creano una realtà parallela e rifiutano quindi di intraprendere
terapie. Clint Eastwood, alla sua prima prova di regia, affronta magistralmente questo tema attualissimo. Il
protagonista, un giornalista radiofonico, subisce le incessanti e quasi morbose attenzioni di
un'ammiratrice, che compromettono il suo fidanzamento e gli mandano all'aria un'interessante prospettiva
professionale. Alla fine, la stalker viene arrestata, ma appena tornata libera, mette in atto un folle piano per
eliminare la fidanzata della sua vittima. Una storia fin troppo veritiera.
Organizzato da Con il sopporto
incondizionato di

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Domenica 5 marzo Ore 11:00
IO NON SONO ME
Michela Matteoli – Docente di farmacologia Humanitas University e Direttrice dell’Istituto di
Neuroscienze del CNR
Modera l’incontro Daniela Perani, professore ordinario di neuroscienze, università San Raffaele
Segue il film
THE DANISH GIRL
di Tom Hooper
con Eddie Redmayne, Ben Whishaw, Sebastian Koch
Gran Bretagna, USA 2015 - 120’
La rassegna si conclude con un tema di grande attualità, quello dell’identità sessuale e di come affrontarla
quando nei giovanissimi si manifesta un disagio verso la propria immagine di genere. Incoraggiare?
Accettare? Reprimere? Per i genitori tradizionali può essere molto difficile confrontarsi con identità fluide,
come spesso rivendicano ragazze e ragazzi delle ultime generazioni. Ma come nasce l’identità sessuale? Il
cervello ha un sesso? O si tratta di fattori culturali, ormonali, ambientali? Il tema è magistralmente e
delicatamente trattato nel capolavoro di Tom Hooper, che ha vinto nel 2016 il Premio Oscar lo Screen
Actors Guild Award e numerosi altri riconoscimenti internazionali. E’ la storia vera di Einar Wegener,
pittore danese dei primi del '900, che ha vissuto due vite, la prima maschio e sposato a Copenhagen, e la
seconda a Parigi come donna con il nome di Lili Elbe. E’ stata la prima persona ad aver tentato la prima
operazione chirurgica finalizzata al cambio di sesso.

Famiglia Cristiana

(segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale)

Archeologia. Scoperto in Iraq un "frigorifero" sumero di 5mila anni fa

 

È un vaso nel vaso (il termine arabo è "zeer"), ha 5mila anni e la stessa funzione di un frigorifero, ossia la conservazione di cibi e bevande. Lo hanno scoperto a Lagash, in Iraq gli archeologi dell'Università di Pisa insieme ai colleghi dell'Università di Pisa, scavando quella che sembra essere a tutti gli effetti una taverna di epoca sumera: una zona pranzo all'aperto con panchine, un forno, contenitori per la conservazione e resti di cibo

I reperti, trovati a fine 2022 nell'ambito del Lagash Archaeological Project, sotto un strato di soli 50 centimetri di terreno, consentono uno spaccato di quella che doveva essere la vita quotidiana di una delle più importanti città-stato della Mesopotamia: Tell al-Hiba (l'antica Lagash). «Il ritrovamento - spiega Sara Pizzimenti, professoressa associata di Archeologia e Storia dell'Arte del Vicino Oriente Antico a Pisa e direttrice sul campo degli scavi - è in grado di gettare nuova luce sullo studio dell'alimentazione e della cucina dell'antica Mesopotamia, finora principalmente conosciuta e approfondita attraverso i testi, che tuttavia non coprono i periodi più antichi dei Sumeri. All'interno di quello che era un luogo pubblico per la produzione, distribuzione e consumo dei pasti, che doveva probabilmente avvenire all'interno del grande cortile con banchette, sono state ritrovate, infatti, un centinaio di ciotole contenenti resti di cibo, assieme ai dispositivi per la conservazione di bevande e alimenti».

Tell al-Hiba, nel sud dell’Iraq, era una delle città-stato più antiche e più grandi della Mesopotamia meridionale. Abiata a partire dal quinto millennio a.C. e in gran parte abbandonata attorno al 2300 a.C., è stata uno dei più importanti snodi commerciali della regione, sede di un’intensa e variegata produzione artigianale. Gli scavi archeologici sono iniziati nel 1887, ma è solo nel 1953, grazie al ritrovamento di un’iscrizione che è stato possibile identificare il sito con l'antica Lagash.

La città è stata investigata sistematicamente per la prima volta grazie alle cinque campagne di scavo (1968-1976) di un progetto congiunto del Metropolitan Museum of Art e dell’Institute of Fine Arts di New York. Poi sono seguite altre due campagne, nel 1984 (UCLA) e nel 1990 (UPENN), quest’ultima interrotta dallo scoppio della prima guerra del Golfo. Le ricerche sono ripartite solo nella primavera del 2019 con il Lagash Archaeological Project, progetto congiunto tra l’Università della Pennsylvania e quella di Cambridge, seguito da una seconda campagna nel novembre 2021 e poi da una terza campagna, iniziata a marzo 2022, in cui è entrata l’Università di Pisa. Fino al Lagash Archaeological Project gli scavi si erano sempre concentrati sull’architettura religiosa e sulla comprensione delle classi alte. Con il nuovo progetto, invece, l’attenzione degli archeologi si è concentrata sulle aree più popolari della città, così da poter conoscere meglio quale fosse la vita nell’antica città mesopotamica.

avvenire.it

(Segnalazione Web a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it)