FELTRINELLI 1+1  IBS.IT

I 10 hotel a tutto ritmo per la festa della musica Il 21 giugno si celebra l'evento europeo con manifestazioni, concerti


Il 21 giugno si celebra la festa della musica, un evento europeo che prevedrà, nelle maggiori destinazioni d’Europa, manifestazioni e concerti live, feste in piazza e appuntamenti canori per celebrare l’arte del suono. Chi vive la musica in modo spontaneo potrà decidere di partire all’ultimo minuto e unirsi ad uno dei tanti eventi proprio la notte del solstizio d’estate. Che si decida last minute di partecipare ad una delle tante feste o che si postponga la partenza a data da definirsi, gli hotel per veri amanti della musica sono tanti e attendono solo di essere prenotati. Ecco una selezione di 10 hotel per star o aspiranti tali, prenotabili con HotelTonight e ottimi per una fuga all’insegna della propria passione.

Hotel Pelirocco – Brighton
Un boutique hotel in pieno stile rock and roll. 19 camere, tutte a tema, per trascorrere un soggiorno davvero indimenticabile. Se mettendovi a letto sentite della musica, non temete: non state sognando! Qualche band emergente si sta probabilmente esibendo al bar dell’hotel: un motivo in più per scegliere questo eccentrico albergo per una fuga last minute.

Hotel Da Musica – Porto
Il tema dell’hotel si intuisce dal suo nome. La struttura fonde, in una perfetta sinfonia, elementi nuovi e storici, creandone una composizione unica di design e modernità. Hotel da Música dispone di 85 camere distribuite su 4 piani. Spazioso e moderno, ogni camera è ispirata da brani musicali di compositori famosi. Perfetto per chi, anche all’ultimo minuto, non resiste al richiamo della musica.

Nhow – Berlin
Nel cuore di Berlino, sulle rive del fiume Sprea, al centro del triangolo della musica, della moda e della scena creativa europea, sorge il Nhow Berlin, a tema musicale. Di che colore è la vostra vena creativa? Al Nhow Berlin potete intonarla al mood delle camere, divise per colori. Ci sono quelle in rosa, quelle in blu e quelle in nero, per rispecchiare a pieno l’anima di qualunque ospite. E se proprio non trovate ispirazione, la camera che fa per voi è la suite con 110 mq di terrazzo, uno dei migliori last minute che possiate mai concedervi.

Music Hotel – Marsiglia
Non credete alla leggenda degli artisti maledetti, si può trovare l’ispirazione a comporre anche in pieno relax. Questo hotel tre stelle, situato nel cuore di Marsiglia, vicino a tutti i luoghi principali di questa deliziosa cittadina, è una gemma nascosta. Non solo ha come tema la musica, ma dispone anche di un centro benessere e di una meravigliosa terrazza, per godersi la sinfonia delle note in totale relax.


Aria Hotel Budapest – Budapest
Aria Hotel Budapest è un boutique hotel di lusso con design ispirato alla musica.
Ognuna delle quattro parti dell’edificio è dedicata a una delle quattro principali generi musicali: classica, Opera, contemporanea e jazz. Ogni camera celebra grandi leggende musicali di tutto il mondo, come Maria Callas, Count Basie, Bob Dylan, James Brown e dell'Ungheria proprio Franz Liszt. La perfetta soluzione per chi all’ultimo sente il bisogno di rifugiarsi in un paradiso riservato solo ai veri amanti delle note in tutte le loro forme.

Ruby Sofie Hotel - Vienna
L’hotel si apre dietro alla facciata della Sofiensäle music hall di Vienna e la musica continua all’interno. Le stanze, moderne e confortevoli, sono colme di prese e amplificatori Marshall, ideali per comporre la propria melodia o per ascoltare la radio dell’hotel. Per chi lo sceglie come meta della propria fuga last minute e non ha il tempo di recuperare la propria chitarra, l’hotel mette a disposizione numerose strumenti per suonare il proprio sound preferito.

Aria hotel - Praga
Questo delizioso hotel di lusso situato nel cuore di Praga a breve distanza dal Castello di Praga e dal celebre Ponte Carlo, si propone di offrire ai propri ospiti “un’esperienza sinfonica”. Le stanze e le suite dell’Aria hotel sono decorate per riflettere il mood dei vari stili musicali, e con le sue 5 stelle questa struttura offre un servizio impeccabile; è la soluzione ideale se la festa della musica vi ha colti impreparati, ma non per questo siete disposti a rinunciare ad una fuga perfetta.

Idol Hotel - Parigi
Le note scorrono nelle fondamenta dell’Idol Hotel, che rappresenta a pieno l’identità musicale del quartiere in cui sorge, a pochi passi dall’ Opéra Garnier e dal Conservatorio Municipale. “Lady Soul”, “Moon blue”, “My Chérie Amour”, “Jungle Fever” e “Give me the night” sono solo alcuni dei nomi delle stanze di questo hotel, decorate come le copertine di album vintage ma sempre con grande gusto e armonia. Se vi siete scordati della festa della musica e all’ultimo cercate un luogo per celebrarla, questo hotel fa al caso vostro.

Hotel Bpm – Brooklyn
Situato nella zona del Sunset Park di Brooklyn a New York; il BPM Brooklyn si trova in un’ottima posizione per godere sia di Brooklyn che di Manhattan nonché del Luna Park di Coney Island. Prende il nome dal termine musicale che si riferisce al conteggio ritmico di una canzone, i "battiti al minuto". Bpm offre ai suoi clienti un design moderno e minimalista, con riferimenti musicali in ogni stanza. Perfetto per una fuga last minute all’insegna della musica…vissuta con vero stile!

Hard Rock Hotel - Las Vegas
Il brand “Hard Rock” non ha bisogno di presentazioni. Legato intrinsecamente col concetto di musica in ogni sua forma, l’Hard Rock non è solo un hotel dove respirare la storia della musica, ma è anche un luogo d’incontro con pool party il venerdì sera, show, concerti live e spettacoli di vario genere.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Unesco: a Civita, nel borgo che non vuole morire

(di Marzia Apice) (ANSA) - CIVITA DI BAGNOREGIO (Vt)- La città che muore: sembrano ossimori i cartelli che indicano la strada verso il borgo di Civita di Bagnoregio (Vt), arroccato su un colle di tufo e stretto tra due profondi burroni. Almeno a giudicare dalla partecipazione ieri alla serata-evento dedicata all'appello "Per Salvare Civita di Bagnoregio e la Valle dei Calanchi" lanciato dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti nel mese di maggio. Ma soprattutto in considerazione della risposta massiccia ottenuta sulla piattaforma web Change.org dall'appello, che mira a far riconoscere l'antica cittadina e la suggestiva valle che la circonda come patrimonio dell'Unesco: "In pochi giorni abbiamo già ottenuto 20 mila firme da tutto il mondo", ha detto Zingaretti, presenziando l'iniziativa promossa dal Progetto ABC - Arte Bellezza Cultura della Regione, "vogliamo utilizzare Civita come hub di promozione culturale della modernità e dopo l'estate lanceremo una raccolta fondi a livello internazionale per sostenere la tutela della sua atmosfera magica". Il brulicare di persone a occupare la piazza San Donato e le stradine circostanti, le eccellenze del territorio con i prodotti enogastronomici, e poi tutti in chiesa, ad ascoltare le Note per Civita che Danilo Rea ha voluto regalare alla città suonandole per l'occasione al pianoforte: ieri sera questa accorata richiesta di aiuto per difendere la fragilità di Civita dagli agenti atmosferici e restituirle, si legge nella petizione, "anima e anime", rinnovando le "prospettive culturali, paesaggistiche, sociali, economiche", si è trasformata in una festa, un incontro partecipato e popolare, nutrito dalla proficua commistione tra arte, cultura, musica, cibo. Le prime vibrazioni positive sono arrivate già percorrendo il lungo ponte che collega Civita al resto del mondo: qui l'artista Bruna Esposito ha concepito l'installazione Ponte a sonagli, realizzata con scope di bambù e campanelli che, mossi dal vento sulle ringhiere, sollecitano buoni auspici per la città. Indubbio che Civita sia viva e pronta ad affrontare le sfide del futuro con rinnovata speranza, forte proprio di quella che è la sua prima debolezza: la sua impermeabilità al moderno e alla civiltà industriale, in una sorta di "splendido isolamento" che custodisce la memoria dell'antico. Per cittadini e istituzioni locali l'obiettivo ora è che la petizione all'Unesco si trasformi in una via di salvezza concreta e che si agisca in tempi brevi. Tra i firmatari dell'appello presenti alla serata-evento, anche Giuseppe Tornatore, che da 20 anni è uno degli abitanti più illustri del borgo: "Civita è di tutti, va salvaguardata e fatta conoscere. C'è ansia per il futuro: questo progetto sta a cuore a tutti coloro che amano la città", ha detto il premio Oscar, "io me ne sono innamorato il primo giorno che l'ho vista e ho subito acquistato casa".

Le 15 spiagge più belle della Grecia

di Ida Bini


1. Falàsarna a Creta
Le spettacolari spiagge di Falàsarna, sulla costa occidentale di Creta, sono un paradiso di sabbia bianca, a tratti rosa, lambita da un mare color cobalto, con calette riparate, piscine naturali e un tratto selvaggio. Nella parte più lunga e sabbiosa, sempre ventilata, ci sono lettini e ombrelloni, qualche ristorante, alcune camere in affitto e alberghi dove godersi il mare, che è trasparente anche con le onde. Da Chanià si percorre un tratto di strada che termina su uno spiazzo e da qui si prosegue a piedi su un sentiero sterrato.

2. Balos Lagoon a Creta
Sulla penisola di Gramvoussa, sullo stesso tratto di mare di Chorà, percorrendo un sentiero sterrato e accidentato o imbarcandosi dal porto di Kastélli o Kissamos si arriva a Balos, una suggestiva laguna di sabbia fine e bianca con fondali bassissimi e trasparenti. Alle spalle della spiaggia c’è il monte Geroskinos mentre davanti si staglia la pittoresca isola di Gramvoússa, dominata da una fortezza veneziana. Arrivando a piedi si fatica un po’ ma lo spettacolo dall’alto è impareggiabile; chi invece arriva via mare con i battelli deve sapere che ha a disposizione solo un paio d’ore per fare il bagno e godersi la spiaggia; altrimenti meglio affittare un’imbarcazione privata. Ed è sempre conveniente portarsi da mangiare e da bere.

3. Fakistra nel Pelion
E’ faticoso raggiungere la spiaggia di Fakistra, nel Pelion, nella Grecia continentale, ma la lunga scarpinata ripaga con un superbo panorama e un lido selvaggio di sabbia grossa mista a ghiaia, lambita da un mare cristallino e dalle mille sfumature. La spiaggia, che si trova in Tessaglia, ospita sul versante settentrionale due grotte storiche: Panagia Megalomata, ricca di stalattiti e, pochi metri più in alto, Krifo Scholio, sede di una scuola illegale durante l’occupazione turca.

4. Mírtos a Cefalonia
E’ la spiaggia più famosa e fotografata dell′isola di Cefalonia, spettacolare con il grandioso anfiteatro di roccia chiara che la circonda. I ciottoli bianchi e la pietra da talco regalano all’acqua pulita riflessi di madreperla che contrastano con l’acqua turchese. L’effetto cromatico dall’alto è davvero sorprendente. La paradisiaca baia si trova nella parte settentrionale di Cefalonia, ad appena 3 chilometri da Divarata, e per raggiungerla bisogna percorrere una strada piena di curve. Al tramonto offre un’esperienza unica e una vista mozzafiato.

5. Navaghio a Zante
E’ la celebre spiaggia del relitto, sulla costa occidentale dell’isola di Zante, bellissima e molto suggestiva, senz’altro la più fotografata della Grecia. Eppure ci si arriva solo in barca salpando da Ágios Nikólaos e, spesso, si fa la fila per scendere e fare il bagno. Eppure questi disagi non intaccano la bellezza della spiaggia, caratterizzata dal relitto di un vascello, disteso sulla sabbia bianchissima. Il lido è racchiuso da alte pareti rocciose la cui luminosità, assieme ad alcune sorgenti termali sulfuree, conferisce alla baia un colore unico che va dall’azzurro chiaro al turchese e al blu elettrico.

6. Porto Katzìki a Lefkada
Sull’impervia costa occidentale dell’isola di Lefkada, nello Ionio, la spiaggia di Porto Katzìki è la più bella e spettacolare del versante, dove la scogliera si getta a picco sul mare. Una lunga scalinata scende a strapiombo fino alla spiaggia che è una striscia di sabbia bianchissima, lunga 600 metri; oltre gli scogli, grotte marine e anfratti conservano il passaggio di marinai e di navigatori. La spiaggia, che nei mesi estivi è molto affollata, si può raggiungere anche via mare, imbarcandosi dal porto di Lefkas.

7. Simos a Elafoníssi
E’ una lingua di sabbia lambita da un mare trasparente e pulitissimo, che spunta accanto a Capo Frango, sul versante meridionale della piccolissima isola di Elafoníssi, a sud della penisola della Laconia, nel Peloponneso sudorientale, un tempo unita alla terraferma. La sabbia chiara, il mare dai colori tropicali e la bellezza della natura che la circonda attirano ogni estate appassionati di barca a vela e naturisti, a cui è riservato un lato della spiaggia.

8. Voutoumi ad Andípaxi Caraibica, lambita da un mare cristallino, la spiaggia di Voutoumi è solo una delle spiagge sabbiose e bianchissime di Andipaxí, isoletta situata di fronte alla più famosa e attrezzata Paxí. Il lido si raggiunge via mare e ospita una taverna, dove si pranza e si gode di un’ottima vista del promontorio. Da qui, noleggiando una piccola imbarcazione, è possibile navigare lungo la costa, fare immersioni o snorkeling e scoprire tanti altri piccoli paradisi come questo, ancor più tranquilli e isolati.

9. St. Paul’s Bay a Rodi
La baia di St. Paul, a Lindos, sulla costa orientale di Rodi, è un spettacolo per gli amanti della vela e del mare più incontaminato; è una piccola insenatura circondata da rocce dove l’acqua è bassa e color dello smeraldo. L’ideale è arrivare in barca e fare il bagno al largo perché la baia d’estate è sempre molto affollata. Comunque sulla spiaggia c’è la possibilità di noleggiare lettini e ombrelloni e pranzare in un ottimo ristorante. Per chi è appassionato di archeologia, si consiglia una escursione all’acropoli sopra il litorale.

10. Kleftiko a Milos
L’isola di Venere, nell’arcipelago delle Cicladi, non poteva non avere una spiaggia bellissima, con faraglioni di roccia bianca in mezzo a un mare caraibico. La spiaggia di Kleftiko si raggiunge soltanto in barca, il che consente di godersi la bellezza del mare e di visitare grotte e anfratti rocciosi; solo i gommoni però riescono a passare tra alcuni archi di pietra bianca. Le rocce nascondono minuscoli lidi accecanti dalla sabbia finissima, isolati e incontaminati.

11. Marmári Golden a Eubea
La corrente forte e il vento meltèmi caratterizzano la lunga e bianca spiaggia di Marmári, sull’isola di Eubea, davanti all’Attica. Frequentata dai greci è il paradiso dei surfisti e di chi ama navigare a vela. Il lido sabbioso, che d’estate è spesso affollato, sorge nel versante meridionale dell’isola, vicino al borgo di Karisthos e davanti all’arcipelago disabitato di Petalioi, dove si arriva per fare immersioni.

12. Pidima Tis Grias Beach ad Andros
Solo 6 miglia separano Eubea dall’isola di Andros, dove, sul versante orientale, a sud del capoluogo, si trova la stupefacente spiaggia di Pidima Tis Grias, che in greco significa “il salto della vecchia”, dove la sabbia è finissima e l’acqua cristallina invita al tuffo. La spiaggia è caratterizzata dall’enorme roccia che spunta davanti al mare e che ricorda la storia di una vecchia che tradì la popolazione locale facendo entrare nel castello i Turchi e che per il forte rimorso si gettò in mare dall’alta roccia e si tramutò in pietra.

13. Kolona a Kìthnos
A tre chilometri da Chora, la bella spiaggia di Kolona è una striscia di sabbia fine e dorata che collega l’isola di Kìthnos alla piccola Agios Loukas. Circondata da dolci pendii brulli, il lido è lambito da entrambi i lati da un mare cristallino: lo si raggiunge in barca da Merihas, il porto principale dell’isola, o a piedi con una lunga escursione. Kolona non ha strutture turistiche ma due grandi alberi garantiscono l’ombra e una piacevole taverna dell’ottimo cibo e vino greco.

14. Agrari a Mìkonos
Sulla costa meridionale di Mìkonos, non lontano dalla famosa e affollata spiaggia di Elia, si trova la spettacolare e tranquilla baia di Agrari, ancora poco frequentata dai turisti. La spiaggia incontaminata è di sabbia e ciottoli chiari, attrezzata con ombrelloni e lettini, e con una parte frequentata dai nudisti. Ospita anche un bar e una taverna, dove rilassarsi. Agrari si raggiunge in automobile e poi a piedi su una strada poco agevole o in barca dal porto di Platìs Ghialos.

15. Kokino Kastro ad Alonissos
E’ un paradiso la spiaggia di Kokino Kastro, sull’isola di Alonissos, nelle Sporadi: una pineta e un costone di roccia rossa a picco su una lingua di sabbia bianca, quasi accecante, si spingono fino a un mare turchese, i cui fondali nascondono resti di città scomparse. Il mare tutt’attorno all’isola è tutelato da un parco marino: la spiaggia, infatti, è frequentata dagli amanti delle immersioni, ma anche da chi è in cerca di relax davanti a uno spettacolo che lascia senza fiato.
ansa

Alto Adige. Non solo Expo. L’importanza della nutrizione per Vitalpina e Familienhotels


SANA ALIMENTAZIONE PER GRANDI E PICCINI
Con i Familienhotels i bambini scoprono le piante commestibili e si mettono alla prova in cucina.

Per gli sportivi, la sana alimentazione dei Vitalpina Hotels passa per i prodotti genuini altoatesini. 

Mai come in questi mesi si parla di alimentazione, complice naturalmente l’evento dell’Expo che da maggio a ottobre 2015 richiama a Milano una platea di visitatori internazionale. Imparare a nutrirsi in modo corretto è fondamentale e costituisce una priorità per adulti e bambini. Mettere l’accento sulle materie prime e sulla qualità dei prodotti, favorendo quelli locali e di stagione, è anche l’obiettivo che si pongono Vitalpina e Familienhotels, gruppi che comprendono strutture specializzate nella vacanza per gli sportivi i primi, per le famiglie i secondi.

Con i Familienhotels, il lato buono della natura
Il 2015 dei Familienhotels Alto Adige/Südtirol si inserisce all’interno del
triennio dedicato alla sensorialità, al gusto e alla cucina. In particolare l’argomento scelto è quello delle piante commestibili, perfettamente in linea con l’Expo di Milano dedicato all’alimentazione.
Fragole di bosco, denti di leone, trifogli, acetose, pigne, mandorle di terra, funghi porcini, ortiche, sono tanti
i frutti della terra e del bosco che la natura custodisce per chi sa scovarli! Anche attraverso una semplice e salutare passeggiata nella natura e nei suoi diversi habitat, durante la quale attivare tutti i sensi. Annusare i profumi delle erbe aromatiche, assaggiare i frutti selvatici del bosco, osservare le differenze tra i diversi tipi di funghi. Il tutto naturalmente accompagnati dagli assistenti dei Familienhotels Alto Adige/Südtirol che ben conoscono il territorio, anche perché in mezzo a tante autentiche bontà si nascondono anche dei sosia poco raccomandabili!
Se alcune attività si svolgono all’aperto, altre avvengono in
cucina, il luogo per eccellenza dell’alimentazione. Con l’aiuto dei cuochi dei Familienhotels i bambini possono sperimentare in prima persona. Preparare piatti semplici utilizzando prodotti locali e di stagione, farà loro capire l’importanza di una nutrizione corretta, sana e genuina, che mette al primo posto la qualità della materia prima.
Tra le altre attività più apprezzate, proposte dai Familienhotels Alto Adige/Südtirol, anche il
percorso sensoriale notturno. Annusare barattoli e sacchettini profumati, ascoltare suoni e rumori, toccare e degustare, … sono tutte azioni semplici e divertenti che fatte al buio della sera permettono ai bambini di prendere consapevolezza, di sperimentare in prima persona e di vedere le cose da un altro punto di vista.

Il mondo dei Familienhotels
Tutte le strutture dei Familienhotels Alto Adige/Südtirol organizzano programmi di intrattenimento per i bambini e attività per la famiglia, alla scoperta dell’Alto Adige, della sua storia e dell’ambiente. Fondamentale è la natura: l
’intento è quello di avvicinare agli ambienti naturali soprattutto i piccoli, attraverso attività didattiche e gioco.
Particolarmente attento alla famiglia e ai bambini, il mondo dei Familienhotels Alto Adige/Südtirol è fatto di servizi e attrezzature davvero speciali: camere ampie e spaziose dotate di accessori i quali fasciatoio e seggiolino; servizio di assistenza ai bambini con personale qualificato in “pedagogia della natura” per un minimo di 6 giorni alla settimana; buffet, menù dedicati e tavoli a misura di bimbo; sale giochi e parco esterno; programmi per tutta la famiglia. La scelta è ampia, dal momento che sono ben 27 le strutture distribuite in Alto Adige che fanno parte di questo gruppo, tutte certificate TÜV.

Info
: Familienhotels Alto Adige/Südtirol, tel. 0471 999 990 - www.familienhotels.com

Vitalpina: sana alimentazione... per mantenersi in forma
Leggera, fresca, regionale e stagionale: ecco le quattro caratteristiche principali della cucina Vitalpina. Tra noi albergatori Vitalpina ci sono diversi ottimi cuochi, ma tutti abbiamo in comune la grande attenzione per gli aspetti nutrizionali e la responsabilità nei confronti dell’ambiente e delle future generazioni. Da noi la creatività è in perfetta sintonia con le risorse della natura, le competenze dietetiche, la conoscenza dei vini e la trasmissione della cultura altoatesina: spesso basta poco, per fare tanto”. A mettere l’accento sulla gastronomia, è
Stefan Volgger, albergatore Vitalpina di Ridanna, chef di cucina e distillatore di grappa.
La gastronomia è uno dei
pilastri della filosofia del gruppo, insieme all’attività fisica e al benessere naturale.

Con i Vitalpina alla scoperta delle erbe alpine
A chi non è capitato di sperimentare sulla propria pelle il potere dell’ortica! È sufficiente una passeggiata a gambe scoperte e un po’ di disattenzione per sentire quel fastidioso prurito che le sostanze urticanti lasciano sulla pelle al solo sfioramento. Ma se l’ortica sembra essere la più comune, in realtà sono molte le erbe che si incontrano di frequente anche nei nostri prati, pur non conoscendone il nome. L’alchemilla ad esempio è quell’erba che si nota soprattutto d’estate grazie alla fioritura dei suoi piccoli fiori giallini, ha fusto eretto e foglie simili a un ventaglio. Dal nome epico, l’achillea ha sempre fusto eretto, ma i fiori sono bianchi o rosa, piccoli ma tutti vicini tra loro a formare una macchia di colore a partire dalla primavera. E poi c’è il timo serpillo, detto anche timo selvatico, con fusto strisciante, foglie piccole e fiori che virano dal rosa al violetto.

Ornamento dei prati, le erbe aromatiche sono in realtà molto di più, lo sanno bene le strutture dei Vitalpina Hotels
Alto Adige/Südtirol che organizzano escursioni per conoscerle e raccoglierle, per poi utilizzarle in cucina per creare piatti della tradizione locale e nelle Spa per trattamenti naturali.

Il buon pane firmato Vitalpina
C’è un cibo che in Alto Adige ha una lunga tradizione e che è espressione della cultura del luogo: è il pane. Tradizione che i Vitalpina Hotels Alto Adige/Südtirol vogliono tutelare e valorizzare attraverso le proprie strutture, insegnando anche ai propri ospiti a impastare e infornare del buon pane altoatesino.
In Alto Adige, più che in altri luoghi, una vita in armonia con la natura era un fattore indispensabile per avere tutto l’anno grano sano e pane buono, per questo il pane prendeva parte al ciclo di vita nel maso contadino. Semina, mietitura e trebbiatura avvenivano secondo le fasi della luna, così pure per la scelta dei giorni giusti per sfornare il pane si consultava il calendario lunare, solo in questo modo il pane sarebbe durato più a lungo.

Fare il pane coinvolgeva tutta la famiglia
: il padre di famiglia accendeva il fuoco e si occupava di mantenere la giusta temperatura scegliendo accuratamente la legna, era il compito più importante e difficile. I giovani si occupavano dell’impasto, un lavoro che richiedeva forza e pazienza, mentre le donne davano la forma ai singoli pani, li stendevano su assi di legno e li coprivano per la fase della lievitatura.
Il pane fresco si preparava una o due volte all’anno, quindi si mangiava fresco più o meno ogni 6 mesi, per il resto del tempo veniva parsimoniosamente razionato per farlo durare il più possibile. Per questo il pane, appena pronto, veniva raffreddato e posto nel Brotruhm, uno scaffale a grata, per l’asciugatura. Quest’asciugatura rendeva il pane durissimo, tanto che per spezzarlo si usava un attrezzo apposta, presente in tutti i masi. La Gromml era una sorta di tagliere chiuso su tre lati e con un potente coltello a leva che spezzava il pane in piccoli pezzetti che poi venivano solitamente inzuppati nel caffè o nel latte, nel vino o nella minestra.

Vitalpina Hotels, attività fisica e sana alimentazione
La vacanza dedicata all’escursionista e allo sportivo, che ama svolgere attività fisica e movimento, possibilmente a contatto con la natura, attento all’alimentazione che dev’essere sana, equilibrata e completa, e che non disdegna il relax, preferibilmente a base di ingredienti naturali. È questa la filosofia dei Vitalpina Hotels Alto
Adige/Südtirol, 35 strutture a conduzione familiare distribuite nel territorio altoatesino, hotel di alto livello che rispondono a rigidi criteri di selezione e mettono il mondo dell’escursionismo al primo posto.

Info:
Vitalpina Hotels Alto Adige/Südtirol, tel. 0471 999 980 – www.vitalpina.info

comunicato stampa Ufficio Stampa: Studio Eidos

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

World Tourism Expo2015 SALONE MONDIALE DEL TURISMO CITTA' E SITI PATRIMONIO MONDIALE 18/19/20 Settembre 2015 Padova

Idea

Il Turismo Culturale è un filone sempre in crescita del turismo sia da un punto di vista di domanda che di offerta turistica, in cui protagonista principale è il Patrimonio culturale.
Le meraviglie del Mondo sono considerate delle ricchezze per gli esseri umani, questo capitale deriva il suo pregio non solo dalla possibilità di essere sfruttato economicamente ma soprattutto dai valori sia culturali sia spirituali che gli sono riconosciuti: questi “beni patrimoniali” ci regalano l’impressione di essere lì per noi, per farsi ammirare, perché ne possiamo godere e sentirci più soddisfatti.

La Conferenza Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) nel 1972 ha approvato la Convenzione internazionale per la protezione del Patrimonio Mondiale dell'Umanità in cui viene sancita l'inalienabilità della cultura e della natura come elementi fondamentali per lo sviluppo della società di tutto il pianeta, e per il mantenimento della pace e della solidarietà.
Il Patrimonio Mondiale dell’Unesco rappresenta l’eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future. L’Unesco si è posto come obiettivo di catalogare ed eleggere a World Heritage alcune di queste bellezze e di questi siti per la propria salvaguardia e per il trasferimento ai posteri e alle generazioni future.
Essere inclusi tra i siti del World Heritage Centre permette di avere un riconoscimento universale delle sue particolarità a livello culturale, paesaggistico e sociale.

Per essere inclusi nella lista del Patrimonio dell'Umanità i siti devono avere valori di universalità, unicità ed insostituibilità (nel caso andassero perduti) e devono soddisfare almeno uno dei criteri fissati dal Comitato per il Patrimonio dell'Umanità.
Il progetto di costruzione di un Patrimonio Mondiale appare qualcosa di più della semplice collezione di beni culturali e naturali in pericolo: è, infatti, intimamente legato al processo di costruzione di un’identità collettiva, di un soggetto unico.La World Heritage List è dunque il punto centrale e più importante di tutte le attività legate alla WHC, un bene patrimoniale che prima dell’iscrizione è riferimento semplicemente per una comunità locale o nazionale, diventa attraverso l’atto d’iscrizione Patrimonio della più vasta comunità internazionale, o in termini di retorica della WHC Patrimonio dell’Umanità intera.
L'iscrizione dei siti nella Lista del Patrimonio Mondiale consente ad ogni Stato membro di ottenere la cooperazione della comunità internazionale, per informare la popolazione del valore eccezionale di un sito e, quindi, per contribuire a conservare il proprio Patrimonio nazionale.
Da questa Lista occorre partire per portare a termine il progetto di diffusione di un senso di appartenenza allargato.
Per esattezza l’UNESCO ha finora riconosciuto un totale di 1007 siti (779 beni culturali, 197 naturali e 31 misti), presenti in 161 Paesi del mondo. Attualmente l'Italia è la nazione a detenere il maggior numero di siti inclusi nella lista dei Patrimoni dell'Umanità.
Purtroppo sono in molti a pensare che una volta entrati a far parte di quest’elite il gioco sia fatto invece le statistiche sui flussi turistici dimostrano come dal momento dell’inclusione nella lista, i siti non hanno rilevato incrementi significativi in termini di arrivi e presenze. L’inclusione nella Lista Unesco è, infatti, solo il punto di partenza per poter beneficiare in termini imprenditoriali di questa grande opportunità.
Bisogna avere la forza, anche economica, di comunicare al Mondo e di saper utilizzare i propri plus per strategie vincenti. Il calo di competitività di alcune località turistiche e’ molto evidente e richiede strategie in grado di far fronte alle reali situazioni createsi.
Da queste motivazioni di fondo nasce l'idea di uno strumento che soddisfi queste esigenze: la Wte, il Salone espositivo al mondo dei Siti inseriti nella World Heritage List Unesco si propone di creare un punto di incontro tra il mondo della cultura e quello dell’economia. La manifestazione è ideata e organizzata dalla CML Consulting con l’obiettivo di favorire la commercializzazione di prodotti turistici riguardanti questi luoghi; attraverso questa manifestazione ogni “eccellenza territoriale” diventerà soggetto attivo per un progetto che miri alla loro reale valorizzazione.

Un italiano a Wroclaw, la Polonia ve la racconto io. Presentata a Roma la Capitale europea della cultura 2016

'Un italiano a Wroclaw'. Non è una fiction e non è il titolo di un romanzo: è il blog che Marcello Murgia, torinese di nascita e 'polacco' per vocazione, tiene sul sito ufficiale della città che nel 2016 sarà Capitale europea della Cultura. E' arrivato nel 2008 e ci è restato, perchè "ci si vive bene e la vita culturale è accompagnata da una performance economica di tutto rispetto", tanto che sono oltre un migliaio gli italiani, moltissimi i giovani, che hanno deciso di trasferirsi stabilmente. Lo ha raccontato oggi alla Rappresentanza in Italia della Commissione europea da 'testimonial' della presentazione ufficiale delle centinaia di eventi che faranno della storica capitale della Slesia - insieme a San Sebastian - il centro della cultura europea nel prossimo anno.

    Wroclaw "'è una città polacca, una città europea, una città italiana più a nord", ha detto il sindaco Rafal Dutkiewicz. E in verità di italiani ce ne sono passati in molti. Giacomo Casanova, per esempio. E Niccolò Paganini. Ora, però si guarda al futuro. E Dutkiewicz, raccontando del veloce sviluppo della città dopo l'adesione della Polonia all'Ue e della concentrazione di "investimenti nella cultura e nell'innovazione", ha ribadito l'impegno a proseguire su questa strada, senza dimenticare l'equilibrio tra "cultura alta e cultura popolare" e la collaborazione tra "istituzioni e centri alternativi" che saranno il filo conduttore delle iniziative del 2016: le periferie accanto alla storica piazza del Mercato.

Ci saranno le 'Olimpiadi del Teatro' e gli Oscar del Cinema europeo, l'apertura del più grande ateneo musicale della Polonia e l'inaugurazione di un museo singolare, quello dedicato al 'Signor Taddeo' di Adam Mickiewicz, la più importante opera della letteratura polacca di cui, ha notato ancora Dutkiewicz, "conserviamo il manoscritto". Ad aprile ci sarà la giornata mondiale del Jazz, a giugno un grande evento dedicato dedicato alla Spagna, a luglio il festival cinematografico 'Nuovi orizzonti'. Solo qualche esempio, impossibile parlare di tutti.

    Ma per aver un'idea di come sarà il 2016, non bisogna aspettare più di tanto. Si comincia subito, con un 'Weekend pieno di cultura', dal 19 al 21 giugno, ha annunciato il direttore dell'Istituto Polacco di Roma Pawel Stasikowski. I ponti che collegano le 20 isole della città sul fiume Oder saranno il palcoscenico di concerti, performance, atelier d'arte. E, allo stadio, grande concerto di Andrea Bocelli.

www.wroclaw.pl/it
unitalianoawroclaw.blogspot.it/

   
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA