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Il mare di Sicilia, da vivere anche d'inverno



di Daniela Giammusso - ansa

''Dieci dieci dieci. Undici undici undici...''. L'aria frizzante del mattino punge il viso, ma il primo sole illumina la sfilata di barche che rientrano dal mare. La vita, poco più su, in paese, sta appena riprendendo, quando sulla banchina di Marinella di Castelvetrano una piccola folla si stringe interessata. ''Dodici dodici dodici''. Forse a tredici non si arriva e infatti Alex e Jessica, soddisfatti, si aggiudicano il loro sacchetto: una bella manciata di seppie, ancora bagnate di sale. ''Veniamo dalla Germania, siamo qui in vacanza - dicono - A casa il pesce fresco, no, non lo compriamo mai. Qui, invece, è una festa tutti i giorni''.


    Ricomincia da qui il futuro di quel lungo tratto di costa della Sicilia sud-occidentale, che ancora cerca un nome. E' la Sicilia degli scrittori, da Camilleri a Pirandello, dei Fenici e degli Aragona, della Scala dei Turchi scolpita dal vento sul bianco della marna e dei grandi templi sul mare di Selinunte, delle 19 Bandiere Blu alla spiaggia di Memfi.


    In tutto nove comuni, sotto le province di Agrigento e Trapani, uniti in un unico Gac-Gruppo di Azione Costiera, ''Il sole e l'azzurro - tra Selinunte, Sciacca e Vigata'', che hanno scelto lo sviluppo sostenibile e una sfida: integrare la pesca, che qui è una tradizione che si tramanda di padre in figlio, con il settore del turismo.


    ''Anche noi abbiamo sentito la crisi - spiega il presidente del Gac, Fabrizio Di Paola - ma l'ultima estate dal punto di vista degli arrivi è stata di grande livello''. Ora si punta ad allungare la stagione e a fare del mare il grande protagonista anche d'inverno. E non solo perché qui il bagno, come nei romanzi del Commissario Montalbano, si fa quasi tutto l'anno.


    ''I giovani da noi fanno ancora i pescatori - dice il direttore Giovanni Borsellino - Sciacca, è l'unico porto in Italia che sta crescendo in numero di addetti''. E allora si riparte da lì, con 2 milioni di euro da spendere entro il 31 dicembre, sì, per le isole ecologiche e per un progetto all'avanguardia di etichettatura a bordo del pesce, ma anche perché quelle barche dai colori accesi siano il cuore di una crescita che coinvolgerà tutto il territorio. Primo progetto, due ''veri'' Mercati del pescatore con vendita al dettaglio anche per i turisti, a Marinella di Selinunte (con migliorie a quello che esiste già, ''spontaneamente'') e a Sciacca. ''Mi piacerebbe poi - prosegue Borsellino - organizzare delle 'guide al mercato', abbinate a corsi di cucina o degustazioni prodotti. E ci stiamo attrezzando meglio sulla pescaturismo''. I più curiosi, possono poi spingersi da soli nelle aziende locali alla scoperta di come si preparano le specialità della zona, dai gamberi rosa alle sarde sotto sale. ''Nel progettare i nuovi stabilimenti, abbiamo voluto proprio delle passerelle perché i turisti potessero venire a vedere come lavoriamo'', raccontano ad esempio alla Don Carlos, tra le piramidi di latte messe sotto pressatura, in attesa di essere spedite in tutto il mondo. Se poi siete sulle tracce di Camilleri e Pirandello, a Porto Empedocle, fermatevi un attimo sulla banchina del porto, davanti all'antica dogana, a sentire i racconti dei pescatori che cuciono a mano le reti.


    Tra i progetti del Gac, ci sono poi due Musei del mare, a Menfi e Sciacca, con i molti reperti archeologici, anche punici e fenici, che ricostruiscono la storia commerciale di questa zona e un veliero del '500 recentemente ritrovato. E poi una nuova segnaletica, tabelle didattiche e un flotta di bici elettriche per la pista ciclabile che corre lungo la costa, da Platani a Montallegro, attraverso il Parco Minoa. Se siete allenati ci si può spingere fino alla Riserva Naturale di Torre Salsa, alla scoperta delle sue falesie di gesso, delle tante specie di uccelli che ogni anno tornano qui a nidificare o, armati di muta, dei suoi fondali inviolati. E se la temperatura è favorevole, perché no, concedersi un bagno di sole totale alla spiaggia per naturisti di Eraclea. Se invece amate lo shopping, i richiami del mare, i suoi frutti e le sue sirene, campeggiano sulle ceramiche delle botteghe d'arte dei vicoli di Sciacca, famose in tutte il mondo. Basta affacciarsi e domandare: spesso i maestri ceramisti organizzano anche brevi corsi. E poi il ''gioiello'' del mare, il corallo, che qui ha un colore unico, quasi arancio. ''Regalato'' dall'Isola Ferdinandea, un enorme vulcano sommerso dal quale solo tra il 1875 e il 1886 ne furono estratti 14 milioni di chili, oggi è il tesoro prezioso che si mescola al pesce azzurro nelle reti dei pescatori. Per divenire un pezzo esclusivo nelle mani degli artigiani di Sciacca.

Orfei presenta Lo spettacolo dei Campioni! a Reggio Emilia dal 20 Novembre al 13 Dicembre 2015

A Reggio Emilia "Lo spettacolo dei Campioini!"due ore entusiasmanti con i numeri uno al mondo e in esclusiva italiana il Trasformer.
Nelly Orfei sarà in via del Chionso dal 20 novembre al 13 dicembre.

Quest’anno il noto complesso Orfei con una co-produzione delle famiglie Martini e Orfei ha preparato uno spettacolo da grandi intenditori:  ORFEI “Lo spettacolo dei Campioni”
Un nuovo ambizioso progetto che prevede in pista l’esibizione di due scuole a confronto sfidandosi a suon di numeri mozzafiato. E sentite qui. Quest’anno Orfei ha l’onore di ospitare in compagnia in esclusiva europea i più giovani trapezisti al mondo si tratta dei flying “Rodogell”. Maicol è l’unico al modo ad eseguire il triplo salto mortale e Angela è una vera stella del trapezio che esegue il doppio salto mortale bendata a 15 metri da terra .
E in questo show sotto il tendone giallo blu, tanti animali (dai cavalli agli elefanti, dalle tigri e leoni alle zebre, e poi lama, cammelli, struzzi, watussi, ippopotamo e la stella della savana: la giraffa) ma anche giovani acrobati agli anelli, virtuose atlete, saltatori e la simpatia dei clown.

Prima Parte

Arriva la cavalleria del circo presentata da Daniel MartiniLa festa di “Mamma Mia” viene celebrata con i cavalli norvegesi in libertà presentati con classe e disinvoltura dal bravo Daniel Martini
Clown Fiorino
Faccia bianca naso rosso l’idolo dei bambini è lui che allarga le braccia e da il via a Mamma Mia…the show
Magic Show, TrasformismoEcco come è possibile cambiarsi di abito per poter saltare in una serata da una fest all’altra, in meno di un secondo a proporci il più originale numeo di illusionismo sono il Duo Stevens
Alta scuola d’equitazione
Quatto splendidi cavalli bianchi cavalcati da due cavaliere e un’amazzone per uno splendido quadro equestre a tempo di musica Tamara Bizzarro
Clown Fiorino
Chicco alle prese con una miriade di piatti oscillanti
Max Martini presenta il numero con gli Elefanti
Di nuovo il Clown Fiorino che coinvolgerà dei bambini scelti fra il pubblico in uno spettacolare gioco
I Flying Martini, i più giovani trapezisti al mondo
Dall’alto del circo gli eterni idoli volanti. Il circo Orfei ha l’onore di ospitare i più giovani trapezisti al mondo i Flying Rodogell con Michael, il primo ad effettuare il triplo salto mortale bendato e Angela, autrice di triplo salto mortale in un numero davvero da grandi intenditori.

Seconda Parte

I grandi Felini 
A scendere nella grande arena con i suoi leoni e un fantastico leontigre è il domatore Alex Zorzan
Il clown fiorino con la sua disco
Animali esotici con Max Martini
Maximiliano Martini accompagna in pista la sua Arca di Noè con animali di tutte le specie. Si comincia con i cammelli, poi, lama del Perù, gli struzzi, i bisonti americani, somarelli cavalcati dalle scimmie, le zebre, il grande ippopotamo l’elegante giraffa e il mitico elefante Darix.
Le fasce aeree
Barbara Martini propone un affascinante balletto aereo con uno straordinario gioco di luci: sembrerà vedere volare una farfalla sulle teste degli spettatori
Salti alle bascule
La Troupe Carlos ci propone un incredibile numero di vero professionismo atletico nel quale dove spiccano i due agili del gruppo, Angela e Maicol Martini, e dove saranno presenti anche i giovanissimi Youi e Kimberly di 6 anni e Nicole di 7 anni già dei veri grandi campioni con i loro salti mortali fino ad arrivare in quarta colonna.
Il Transformer 
Benvenuti in un mondo davvero surreale robotico e di trasformazione. Per 8 minuti verrete catapultati negli studi cinematografici di Los Angeles (Usa) e vedrete dal vivo per la prima volta in Europa al TRANSFORMER
Gran Finale dello Spettacolo dei Campioni !
La grande festa finale del circo Orfei per salutare e ringraziare il grande pubblico
Presenta: Riccardo Gravina
L’orchestra dal vivo è diretta dal maestro Big John
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segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci
turismoculturale@yahoo.it
cell. 3207505116

Morta Moira Orfei, la regina del circo

Moira Orfei è morta nella notte a Brescia. La regina del circo avrebbe compiuto 84 anni il 21 dicembre. E' stata trovata questa mattina nella sua casa mobile dai familiari. Il Circo Orfei che Moira insieme al marito Walter Nones ha guidato facendo divertire intere generazioni, per volontà dello stesso, dei figli e dei nipoti, ha deciso di non cancellare gli spettacoli di questa sera a Brescia. Sono confermate anche le date di Milano della prossima settimana.

Si è spenta dove era nata, cresciuta e sempre vissuta. E' morta nella sua casa mobile, alla vigilia degli 84 anni che avrebbe compiuto il 21 dicembre. Moira Orfei, la signora del circo italiano, si trovava a Brescia per l'ultima giornata di spettacoli previsti nella città. Per volontà del marito Walter Nones, dei figli e dei nipoti, il circo andrà avanti per continuare la tradizione e poi si sposterà a Milano. Figlia d'arte, nata dall'unione di Riccardo Orfei, clown Bigolon, con Violetta Arata, anche lei protagonista del mondo del circo, Moira ha vissuto sempre all'ombra del tendone. Nel circo si è esibita a sei anni come cavallerizza, virtuosa del trapezio e acrobata. Ha sprigionato la sua energia anche nel cinema e in tv interpretando oltre 40 film, anche al fianco di Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Totò, sotto alla guida di registi come Lattuada, Visconti, Germi, De Sica. Tra i divi del cinema aveva un gran numero di corteggiatori.
In un'intervista con l'ANSA in occasione dei suoi 80 anni raccontò: "Ho lavorato con Mastroianni ed era un gran signore, Gassman uguale. Erano tutte persone perbene. L'unico che mi ha fatto un po' di avance e' stato Totò, che si era innamorato di me, e mi disse: 'Se vieni sul letto con me, io ti accarezzo solo, non ti faccio niente, però ti regalo un appartamento... Eh... si era insomma sbilanciato, per cui mi chiesi che cosa potessi dirgli per non offenderlo. Così gli dissi: 'Guardi, principe, se non fossi così innamorata di mio marito verrei subito con lei...". Ma l'immagine che sicuramente la consacrò rimane quella scattata dal grande fotografo Mario De Biasi nel '53 a Milano (lato b mozzafiato sotto gli occhi ammirati dei passanti). Foto che venne ospitata al Guggenheim di New York per una retrospettiva dedicata all'Italia, The Italian Metamorphosis. Ancora giovanissima, con le cugine Liana e Graziella fu una delle maggiori attrattive del circo. I figli Stefano e Lara hanno vinto, poco più che ventenni, l'Oscar del Circo Clown d'Argento, consegnato dalla Principessa Caroline al Festival del Circo di Montecarlo.
ansa

Weekend sulla maggiore delle Baleari, tra arte e una sosta al mercato gastronomico di Palma

di Ida Bini

E’ inaspettata l’accoglienza di Palma, la capitale della maggiore delle Baleari, famosa per la sua industria delle vacanze e buen retiro di tedeschi e nord europei: musei, fondazioni, gallerie, laboratori e centri creativi invadono strade e parchi, viali e i vicoli intorno alla centralissima e magnetica cattedrale gotica e contagiano la vita dei borghi e dei villaggi sparsi sull’isola. Mentre scemano i turisti estivi della movida, dei trekking e delle corse alle spiagge caraibiche che ricoprono Maiorca, arrivano i vacanzieri dei soggiorni brevi e tranquilli, gli amanti dell’arte e del buon cibo e gli escursionisti delle passeggiate in una natura che non conosce inverno.

La concentrazione di monumenti, castelli, chiese, edifici storici, centri di cultura e gallerie d’arte è sorprendente – si contano più di 100 siti visitabili - quasi da far invidia alle grandi capitali del mondo: ovunque si respira creatività e arte, innovazione e libertà d’espressione. La stessa che provarono durante la dittatura franchista intellettuali e artisti, attratti da quel senso di emancipazione che si respirava sull’isola: nei borghi di Deià, Valldemossa e Pollença si rifugiarono poeti e scrittori come l’inglese Robert Graves e l’argentino Gabriel García Marquez e pittori da tutta Europa, attratti dalla luce e dai colori di Maiorca, che regala scorci e paesaggi da mozzare il fiato.

Il primo a organizzare una mostra pittorica fu Josep Pinya, che fondò nel 1969 la galleria Pelaires: chiamò tutti i maggiori colleghi invisi al regime, da Mirò a Tàpies, da Barcelò a Calder, e li convinse a esporre le proprie tele e sculture. Le stesse che oggi ritroviamo nei giardini, nei palazzi e nelle gallerie di Palma. L’elenco dei musei in città è lungo ma meritano un’attenta visita Es Baluard, il museo d’arte contemporanea, edificio lineare dalle grandi vetrate e dalla spettacolare vista sulla baia tra le mura rinascimentali del bastione di Sant Pere, che circondano la città; oltre alle mostre temporanee e agli spazi dedicati a quei giovani artisti che desiderano farsi conoscere, dal 2004 sono esposte opere di Picasso, Mirò, Calder e Barcelò. E’ uno spazio molto ambito anche quello di Casal Solleric, allestito in un edificio del 1770 con un cortile maestoso in pietra e una scalinata con stucchi che fanno da contraltare alle mostre moderne e contemporanee dei suoi saloni.

Non lontano l’ex Grand Hotel, palazzo modernista di Domènech i Montaner, allievo di Gaudì, è stato trasformato nel Caixa Forum Palma, che ospita su 5 piani la collezione privata del pittore catalano Anglada i Camarasa, che visse sull’isola, alcune mostre fotografiche, una libreria specializzata in volumi d’arte e una caffetteria. Anche Joan Mirò, uno degli artisti più interessanti del secolo scorso, contribuì ad arricchire l’isola di nuovi artisti e scelse di viverci dal 1956 fino al 1983, anno della sua morte, affidando all’architetto Josep Lluìs Sert, collaboratore di Le Corbusier, la realizzazione del suo studio. Oggi l’atelier e l’abitazione fanno parte della Fundaciò Pilar i Joan Mirò, museo inserito in un edificio a forma di stella progettato da Rafael Moneo, dove sono esposte le opere del celebre artista catalano. La Fondazione – con ingresso gratuito di sabato - ospita anche un giardino botanico con sculture di Mirò e il laboratorio vista baia con graffiti sui muri e pennelli sul pavimento, dove sembra che l’artista di Barcellona stia ancora dipingendo le sue tele.

Maiorca non è solo sinonimo di creatività: ogni villaggio e ogni angolo della capitale sono imperniati di storia e di testimonianze di dominazioni, dai primissimi conquistatori Romani al dominio degli Arabi e alle conquiste dei pirati berberi fino ai possedimenti dei vicini catalani. Al sovrano Jaime I si devono la fine del dominio musulmano e la costruzione dei più bei monumenti di Palma che si affacciano sul porto; come la cattedrale, la Seu, maestosa chiesa gotica eretta su un’antica moschea con altissime volte, il rosone gotico a vetri colorati più grande del mondo, il famoso baldacchino in ferro battuto di Antonio Gaudí e l’originale cappella del Santissimo Sacramento, dipinta da Miquel Barcelò. Dentro le mura del XVIII secolo, che difesero la città da pirati e corsari, sorge il centro storico dove si susseguono chiese antiche, palazzi come quello reale dell’Almudaina, dimore nobiliari dai famosi cortili e alcuni mulini a vento, uno dei quali trasformato in museo. Fuori le mura, a dominare il centro abitato, Jaime I fece costruire il Castell de Bellver, il più grande maniero gotico a pianta circolare d’Europa: maestoso, sorge in cima a una collina alberata da cui si gode la splendida vista sulla baia di Palma.

Tornando in città merita una visita un altro luogo importante per i maiorchini, un tempio ricco di creatività e convivialità: il nuovo mercato gastronomico di San Juan, che sorge in un enorme edificio modernista, trasformato in un mercato dove si fanno acquisti e soprattutto dove ci si delizia con le prelibatezze gastronomiche locali e nazionali. Seguendo la tendenza di molte capitali e città che sfruttano gli ampi spazi per creare mercati come ristoranti, anche Palma ha creato il suo spazio, annesso a un cinema, al centro di cultura S’Escorxador, e a uno spazio per gli show cooking e altri eventi legati al cibo. In effetti il cibo maiorchino meriterebbe da solo un viaggio: verdure, formaggi, pesce, crostacei e dolci a base di mandorle e miele – le gustose ensaïmadas –insaccati, le sobresadas, ottime carni e la paella con gli spaghetti, la fideuà; e anche l’ottimo vino che si produce dai vitigni della fertile campagna isolana. Per provare tutte queste delizie c’è solo l’imbarazzo della scelta: oltre all’ottimo mercato di San Juan e a quello più piccolo e informale di Santa Catalina, si può pranzare al ristorante Taronja Negre Mar per deliziarsi con piatti innovativi proprio davanti al Club de Mar, il porto di Palma; oppure, in pieno centro storico, al Bon Lloc, il primo ristorante vegetariano e vegano di Palma, dove a ricevere i turisti italiani c’è Andrea, giovane sous-chef del locale. Si può anche scegliere di pranzare – o cenare – al ristorante Es Baluard Restaurant & Lounge, il locale del museo d’arte contemporanea, con una magnifica vista sulla baia.

Palma di Maiorca è una città che si gira facilmente a piedi o con comodi autobus, ma c’è un modo ancor più semplice e divertente di spostarsi, soprattutto se si vuole vedere tutto il lungomare e magari salire fino al castello: noleggiare una bici elettrica al civico 15 di avinguda de Joan Mirò o sul sito www.portbikemallorca.com e seguire le piste ciclabili o i diversi itinerari turistici organizzati su misura. E’ anche un modo per girare l’isola stessa, spostarsi verso nord e scoprire altri borghi, altre bellezze e altre storie. E’ sufficiente un’ora di autobus o un paio d’ore di bici elettrica o di treno, quello storico a scartamento ridotto, per recarsi a nord, verso la Serra de Tramuntana, patrimonio Unesco per i suoi paesaggi selvaggi plasmati dall’uomo, e scoprire borghi incantevoli, punti panoramici mozzafiato e una campagna fertile, dove abbondano colline ricoperte di mandorli, che qui fioriscono già a gennaio, aranceti, carrubi e uliveti.

La Serra, che sale dal mare fino a 1.500 metri d’altezza, è il paradiso di chi ama fare trekking e arrampicate su canyon e costoni pietrosi ma è anche la destinazione per chi vuole visitare Sóller e i suoi edifici modernisti e magari salire a bordo del trenino turistico che parte dalla stazione che ospita opere di Picasso e Mirò e arrivare al suo incantevole porto per una caldereta di langosta, una zuppa d’aragosta, comodamente seduti al sole. Lungo la strada panoramica che regala luoghi unici come il belvedere di Son Marroig, indimenticabile al tramonto, si attraversano i borghi di Deià e Valldemossa: bellissimi villaggi che confermano che un tempo si costruivano abitazioni rispettando il paesaggio. Entrambi i borghi furono il rifugio di tanti artisti e pittori, molti dei quali ancora vivono negli laboratori scavati nella roccia gialla. Vi arrivarono Jorge Luis Borges, Gabriel Garcia Marquez e George Sand con il suo giovane amante Frédéric Chopin che abitarono nel monastero certosino del 1600 di Valldemossa e dove il musicista cominciò a comporre i famosi preludi. Sono luoghi che incantano e che rispettano la privacy, allora come oggi; non è un caso che siano scelti da celebrities come Jack Nicholson, Mick Jagger, Mark Knopfler, Richard Branson e Michael Douglas con la moglie Catherina Zeta-Jones che vivono nella residenza di S’Estanca.

Se ora la movida estiva è solo un ricordo, non è di certo terminato il divertimento, soprattutto a Palma, dove si fanno le ore piccole da Hogans con musica dal vivo, da Gimbo e nella discoteca Sabotaje. Chi invece, preferisce la tranquillità e magari un’atmosfera più romantica può salire in uno dei tanti rooftop degli alberghi del centro con vista sulla cattedrale illuminata d’oro.

Info. E’ vasta la scelta degli alberghi; ecco comunque tre consigli: il centralissimo HMJaime III è comodo ed elegante; l’Hotel Hospes Maricel and Spa è a 4 chilometri da Palma e quando si prenota è bene chiedere dell’edificio davanti al mare. Poi c’è il sofisticato Sant Francesc Hotel Singular che sorge proprio vicino all’omonima chiesa e alla cattedrale. Chi può spendere, prenoti la suite 303, panoramica ed esclusiva. Per il viaggio, la compagnia Air Europa, che ha la sede proprio sull’isola, vola da Roma e da Milano a Palma via Madrid.
ansa

A Parigi la convention di Airbnb, host da 110 Paesi. Italia è al terzo posto al mondo per numero di alloggi disponibili

Oltre 5000 host provenienti da 110 Paesi di tutto il mondo, oltre 100 sessioni di "formazione" e una serie di aperitivi, cene e momenti ludici. Parigi ospita l'incontro annuale dedicato agli host della community di Airbnb.
    L'evento, in programma in questi giorni presso il Parc de la Villette, ha come obiettivo principale quello di formare e ispirare gli host più attivi all'interno della community. Il fenomeno Airbnb continua a crescere nel mondo: al momento sulla piattaforma si possono trovare quasi 2 milioni di alloggi in più di 190 paesi del mondo e più di 60 milioni di persone hanno scelto di viaggiare con Airbnb in tutto il mondo.
    In Italia oltre 5 milioni di viaggiatori hanno soggiornato con Airbnb in Italia dal 2008 a oggi e ci sono oltre 190 mila alloggi disponibili.
    L'Italia è al terzo posto al mondo per numero di alloggi disponibili, preceduta da Usa e Francia.
ansa

Turismo: Federalberghi, allarme sommerso e sicurezza

"Il sommerso nel turismo è giunto a livelli di guardia, che generano una minor sicurezza sociale e il dilagare indiscriminato dell'evasione fiscale e del lavoro nero". Lo denuncia il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. Un "esempio eclatante" - secondo Federalberghi - è costituito da Airbnb. "Tocca ora all'Italia - dice Bocca - dare un segnale importante".
  
I risultati del monitoraggio realizzato da Federalberghi saranno presentati oggi a Parigi, città in cui si sta svolgendo la Convention mondiale degli host di Airbnb, unitamente ad analoghi studi realizzati dalle associazioni degli albergatori di Francia (UMIH), Germania (IHA), Olanda (KHN), Regno Unito (BHA) e Spagna (CeHAT).

    "A livello europeo - spiega Bocca - molti Paesi si stanno muovendo per sconfiggere le degenerazioni della sharing economy nel turismo. Tocca ora all'Italia dare un segnale importante, dettando regole ed istituendo controlli volti ad azzerare l'illegalità in uno dei settori tra i più importanti per l'economia del Paese".

    Secondo il monitoraggio che Federalberghi sta realizzando con l'ausilio della società Incipit Consulting Airbnb a ottobre 2015 pone in vendita in Italia 176.870 strutture (erano 234 nel 2009). Una crescita esponenziale - sottolinea la Federazione degli albergatori - a cui non fa seguito una significativa variazione del numero di attività ufficialmente autorizzate (le strutture extralberghiere censite dall'Istat erano 104.918 nel 2009, oggi sono a quota 117.749). Tra le città italiane maggiormente interessate Roma con 18.546 unità, Milano con 11.397, Firenze con 5.736, Venezia con 3.908 e Palermo con 2.502.

    "In barba alle leggi che obbligano il gestore di risiedere all'interno dei bed and breakfast - spiega Federalberghi - la stragrande maggioranza degli annunci presenti su Airbnb è riferita all'affitto dell'intera proprietà (72,5% dei casi) ed è pubblicata da inserzionisti che gestiscono più di un alloggio (57%)".

    "La ciliegina sulla torta - continua lo studio - è costituita dagli "host" che possiedono centinaia di alloggi: per esempio Daniel che gestisce 527 alloggi e Bettina con 420 alloggi, di cui 140 a Milano, 80 a Roma e 88 a Firenze. Chi si nasconde dietro questi nomi amichevoli che gestiscono un patrimonio miliardario? Di certo non si tratta di persone che affittano una stanza del proprio appartamento per integrare il reddito familiare".

    "I numeri - conclude Bocca - smentiscono la 'favoletta' del gestore che accoglie l'ospite in casa propria. Il consumatore è ingannato due volte: viene tradita la promessa di vivere un'esperienza autentica e vengono eluse le norme poste a tutela della salute e della sicurezza. Né può essere sottaciuta la responsabilità delle piattaforme online, che adottano una posizione pilatesca e fanno finta di non vedere il traffico sospetto che transita attraverso i propri canali".
ansa