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Coppa di Parma IGP, nel 2017 produzione aumentata dal 3%


Per il Consorzio di Tutela della Coppa di Parma IGP, che riunisce 22 aziende e che è l'organo di tutela di un comparto che garantisce lavoro a circa 500 persone, il 2017 è stato un anno positivo. Nei 12 mesi appena trascorsi, la produzione di Coppa di Parma IGP, tra le eccellenze dell'arte salumiera parmense, si è attestata su un volume di quattro milioni di kg, in crescita del 3% rispetto al 2016. Lo rende noto in un comunicato il Consorzio stesso.

Circa l'80% della produzione è assorbito dal canale della GDO. Il prodotto intero incide per il 40% della produzione, mentre la Coppa di Parma in trancio e quella pre-affettata pesano rispettivamente per il 25% e il 35%. Positive anche le performance a valore: il fatturato 2017 del comparto ha raggiunto il traguardo dei 60 milioni di euro, facendo registrare un incremento del 5% rispetto all'anno precedente.

L'export incide per circa il 15% del fatturato.

L'area geografica più sensibile all'appeal della Coppa di Parma IGP è rappresentata dalla UE. I principali Paesi di destinazione sono Francia, Germania, Regno Unito, seguiti da Benelux e Polonia. Nell'area Extra UE i principali estimatori della Coppa di Parma IGP sono Russia, Svizzera e Canada: quest'ultimo, in particolare, da solo incide per il 30% circa dell'export.

Esprime soddisfazione Fabrizio Aschieri, Presidente del Consorzio di Tutela della Coppa di Parma IGP: "I risultati fatti registrare dal comparto nel 2017 sono positivi: l'obiettivo per il 2018 è dare continuità a questo trend, replicando il +5% a valore dello scorso anno". (ANSA).

Confcommercio, da Consiglio Stato ok a categoria erboristi


 Non sarà soppressa la figura professionale dell'erborista, in base al parere emesso dal Consiglio di Stato sullo schema di decreto legislativo in materia di piante officinali. Ne dà notizia la Federazione Erboristi Italiani, Fei-Confcommercio.
Secondo l'organo supremo della giustizia amministrativa, scrive la Fei, "il testo non affronta gli aspetti della vendita e, abrogando l'intera legge del 1931, sopprime l'autorizzazione sia per la raccolta e la coltivazione, sia la necessità della qualificazione professionale per l'utilizzazione".
"Esprimo grande soddisfazione per il parere emesso - afferma il presidente della Fei, Angelo Di Muzio - che premia le nostre richieste e va nella direzione della sopravvivenza della figura professionale dell'erborista e della tutela della salute dei consumatori". Il presidente si augura che "nel caso il Governo fosse ancora intenzionato ad andare avanti, prenda in seria considerazione le nostre richieste, che riflettono il parere del Consiglio di Stato, o ritiri il decreto e demandi tutto alla prossima legislatura per avviare un percorso rispettoso di tutte le posizioni dei soggetti coinvolti".
La Fei ha già raccolto con la petizione #salvalerborista oltre 60 mila firme. Il settore è formato da 6 mila imprese tra commercializzazione e produzione e muove un giro di affari di 1 miliardo di euro. Sono inoltre 3 mila gli studenti iscritti a corsi di laurea in Scienze e Tecniche Erboristiche. (ANSA).


Mondiale della pasticceria, a Torino le finaliste europee

(ANSA) - TORINO, Il Bocus d'or 'trascina' un'altra manifestazione d'eccellenza in campo culinario a Torino. Negli stessi giorni - l'11 e il 12 giugno - il capoluogo piemontese ospiterà le finali europee per la Coupe du Monde de la Patisserie, la competizione mondiale dei migliori pasticciere.

In gara, con tre posti per la finale mondiale del 2019 a Lione, ci saranno Belgio, Turchia, Svezia, Russia, Polonia, Svizzera, Bulgaria e Israele. L'Italia, che ha vinto l'edizione 2015, è qualificata di diritto alla finale in Francia.

A Torino, nella sede dell'Oval, ogni squadra, formata da due pasticcieri, dovrà realizzare, in cinque ore, un entremet alla frutta e 10 dessert al piatto, una scultura in zucchero e un'altra in cioccolato. Al termine la giuria procederà alle degustazioni che assegneranno il trofeo alla vincitrice dell'European Pastry Cup e gli altri due posti per Lione 2019, finale a cui parteciperanno in tutto 22 paesi. (ANSA).

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Andar per borghi in treno, accordo con Trenitalia


ROMA - A conclusione dell'anno dedicato dall'Unwto al turismo sostenibile e di quello dedicato dal Mibact ai Borghi d'Italia il turismo riparte con un'iniziativa che unisce queste due anime. Trenitalia scende infatti in campo con l'Associazione I Borghi più belli d'Italia siglando un accordo di collaborazione oggi a Roma nella sede dell'Enit.
    Certo la strada da fare è ancora molta, visto che su 282 Borghi poco più di 20 sono raggiungibili con i treni (un totale di 580 collegamenti giornalieri) ma questo come sottolinea il presidente dell'Associazione Fiorello Primi dipende anche dalla natura stessa dei nostri meravigliosi borghi, "che spesso sono costruiti in luoghi alti e inaccessibili per motivi di sicurezza raggiungibili a fatica a cavallo, figuriamoci in treno". "In più - spiega Maria Annunziata Giaconia (Divisione Passeggeri Regionale Trenitalia) - in tanti Borghi si può arrivare unendo al treno dei piccoli tratti fattibili con la mobilità pubblica".
    "Oltre ai Borghi Trenitalia - che trasporta 1.5 milione e mezzo di passeggeri al giorno con una flotta di più di 1200 convogli, ha una puntualità del 90% e un tasso di soddisfazione dei clienti salito a più dell'80% - raggiunge anche 32 siti Unesco, 8 Parchi o itinerari naturalistici di grande interesse, 22 Wellness Location e 61 spiagge. Il 2017 ha visto crescere del 7% i viaggi per turismo sui treni regionali di Trenitalia".
    "L'Italia stessa - aggiunge infine la Bianchi - è un borgo diffuso dal momento che il 70% dei Comuni ha meno di 5 mila abitanti. Continuiamo a sostenerli perché attraverso questi piccoli centri si conferisce slancio al turismo dell'intero Paese".

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Avventure total white e low cost, a ogni sportivo la sua meta

Questo inverno è iniziato con i migliori auspici per gli appassionati dei panorami imbiancati e delle attività sulla neve, che hanno potuto godere fin da inizio stagione di abbondanti precipitazioni e piste ben innevate. Per ispirare gli italiani che vogliono pianificare una vacanza ad alta quota tra febbraio e marzo momondo svela le destinazioni ideali per dedicarsi alle attività del cuore, dagli sport più tradizionali alle novità più curiose, non dimenticando chi sceglie la montagna per relax o puro divertimento. Inoltre, per chi vuole rimanere nel Bel Paese senza spendere una fortuna, momondo ha stilato la classifica delle dieci mete italiane più economiche per l’alloggio in hotel a 3/4 stelle: Trentino Alto Adige e Lombardia vere protagoniste di questo speciale ranking, rispettivamente con cinque e quattro destinazioni.
Arosa, Svizzera – Trekking nella neve e sport a misura di famiglia
Con 60 km di curatissimi sentieri per il trekking, Arosa è il punto di partenza ideale per incamminarsi a piedi concedendosi infinite passeggiate sul manto bianco. Le piste, invece, principalmente adatte a sciatori principianti e intermedi, rendono la destinazione perfetta come meta da raggiungere con tutta la famiglia, sia per i bambini sia per gli adulti meno esperti. 
Prezzo medio di 191 € a notte in camera doppia in hotel 3/4 stelle.

Bialka Tatrzanska, Polonia – Relax nelle piscine termali
Il minuscolo paesino polacco è la scelta perfetta per chi cerca una fuga romantica, grazie alla sua deliziosa chiesa di legno e un fascino tutto rustico. Così tranquilla, Bialka Tatrzanska è perfetta per rilassarsi nelle piscine geotermali di Terma Bania; qui è anche possibile sdraiarsi su lettini acquatici e ammirare il paesaggio dei Monti Tatra, provare l’idromassaggio e le piscine all'aperto riscaldate. Il consiglio di momondo per i più romantici è andarci di sera, quando le luci delle vasche e di tutto l’ambiente rendono ancora più speciale l’esperienza. 
Prezzo medio di 76 € a notte in camera doppia in hotel 3/4 stelle.

Granada, Sierra Nevada, Spagna – Tutti a provare il roller-sledding 
Chi lo dice che in Spagna si va solo per godere del mare? A meno di due ore dalle assolate spiagge iberiche sorge la Sierra Nevada, un vasto gruppo montuoso che arriva a superare i 3.400 metri. Il divertimento è assicurato a Granada grazie alla possibilità di praticare qui le discipline più nuove e curiose, come il "roller-sledding", un incrocio tra bob e montagne russe, per divertirsi tra le discese a tutte curve. La destinazione sciistica più meridionale d'Europa, dove si è svolta anche la coppa del mondo di sci alpino, offre una varietà di piste ampie con viste panoramiche sul Mediterraneo e il Nordafrica. Si tratta, inoltre, della località sciistica spagnola più soleggiata e più affidabile in termini di nevosità. 
Prezzo medio di 62 € a notte in camera doppia in hotel 3/4 stelle.

Hemsedal, Norvegia – Qui c’è il fiordo mozzafiato
La destinazione si avvolge quasi di leggenda: infatti, si narra che una notte qualcuno scavò parte delle Alpi e fece arrivare di contrabbando in Norvegia l’alta montagna di Hemsedal. La sua conformazione plateale e il suo mix di piste fanno letteralmente innamorare. Il vicino Sognefjord è un fiordo da record non solo per la sua lunghezza, ma anche per i quasi 5 km di estensione dei cavi elettrici che lo attraversano. Ognuno ha una sua pista preferita a Hemsedal, ad esempio gli amanti dello snowboard accorrono in massa per approfittare delle rampe da sogno. 
Prezzo medio di 151 € a notte in camera doppia in hotel 3/4 stelle.


Mayrhofen, Austria – A tutto volume con lo Snowbombing
La destinazione austriaca è un perfetto mix di tradizione e modernità, lo dimostra il fatto che Mayrhofen regala paesaggi da cartolina e ambienti rustici, ma al tempo stesso è il luogo che ospita il celebre e frizzante festival annuale di musica chiamato Snowbombing, che si tiene quest’anno dal 9 al 14 aprile. L’appuntamento è perfetto per concedersi divertimento fuori dal comune, conoscere nuove persone e godersi un viaggio a ritmo di chillout. La scena musicale di proporzioni woodstockiane coinvolge gli spettatori a partire dal pomeriggio e tocca i più variegati stili musicali, dal rock alla techno fino al folk. 
Prezzo medio di 214 € a notte in camera doppia in hotel 3/4 stelle.

Livigno, Italia – L’ultima novità è l’ice go-kart
La meta sciistica dove regna il freestyle è tutta italiana: Livigno, dove gli snowboarder si impadroniscono delle piste e si divertono come fosse un parco giochi della neve in cui compiere evoluzioni mozzafiato, provando anche le ultime novità del momento. È qui, infatti, che gli amanti della velocità possono cimentarsi con il go-kart sul ghiaccio. Inoltre, gli skilift futuristici viaggiano veloci e fanno arrivare gli sciatori sulle piste in un lampo, regalando ancora più tempo sulla neve. Basti pensare che il modernissimo impianto di risalita di Livigno è in grado di trasportare più di 46.000 persone ogni ora. 
Prezzo medio di 209 € a notte in camera doppia in hotel 3/4 stelle.

Val Thorens, Francia – Ideale per gli amanti degli sci
Gli sciatori più temerari ameranno Val Thorens con il suo clima rigido e le distese di bianco. La meta è infatti perfetta per gli sportivi che vogliono mettersi alla prova e superare nuove sfide: infatti, l’assenza di alberi ad alta quota e le difficili condizioni metereologiche alzano il livello di difficoltà delle escursioni con gli sci. Qui si trova anche la più alta teleferica al mondo, tesa tra Orelle e Val Thorens, che garantisce veri brividi dai suoi 3.230 m di altezza. 
Prezzo medio di 367 € a notte in camera doppia in hotel 3/4 stelle.

Mete italiane vicine e low cost
Per ispirare i viaggiatori italiani che vogliono concedersi un break nel Bel Paese “total white” e a un budget contenuto, momondo ha analizzato i propri dati per svelare la top 10 delle destinazioni montane tricolore più economiche di inizio 2018. Sono il Trentino Alto Adige e la Lombardia le vere protagoniste di questa speciale classifica: nel ranking, infatti, ce ne sono ben cinque trentine, quattro lombarde e solo una piemontese. Per trovare una destinazione della Valle d’Aosta bisogna guardare all’undicesimo posto (Courmayeur), però con prezzi decisamente più alti: 165 € in media a notte, ben il 67% in più di Aprica (1°) e l’11% in più di Bressanone (10°).
La più conveniente del 2018 è però Aprica, in provincia di Sondrio, con una tariffa media in hotel a 3/4 stelle di 99 € a notte; seguono sul podio due città in provincia di Bolzano, Vipiteno e Merano (rispettivamente in media 106 € e 121 € a notte).
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