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Al Castello di Paderna per piante, fiori e frutti dimenticati Sabato 6 e domenica 7 ottobre la ventitreesima edizione

Al Castello di Paderna per piante, fiori e frutti dimenticati © Ansa
PIACENZA - È tra le manifestazioni d’Italia più longeve dedicate al florovivaismo e ospita i migliori produttori che fanno del recupero di piante, frutti e legumi quasi scomparsi la loro missione, nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità. Sabato 6 e domenica 7 ottobre 2018 il Castello di Paderna a Pontenure (PC) ospita la ventitreesima edizione di “Frutti Antichi”, rassegna di piante, fiori e frutti dimenticati e prodotti di alto artigianato e agricoltura promossa dal FAI – Fondo Ambiente Italiano e realizzata in collaborazione con il Castello di Paderna e il Comitato FAI di Piacenza. Le protagoniste sono le piante a fioritura autunnale, esposte con i loro straordinari colori nel parco del castello, mentre nella grande corte agricola gli ortolani mostrano il raccolto dell’annata e vendono prelibatezze di stagione. Gli espositori arrivano da diverse regioni italiane; con loro anche talentuosi artigiani che valorizzano antichi mestieri, per far conoscere le loro opere uniche, e agricoltori che coltivano e si prendono cura della terra con metodi sostenibili.
Durante le due giornate della manifestazione, i visitatori possono partecipare a un ricco programma di eventi collaterali, tra laboratori creativi per grandi e piccoli, incontri con ricercatori e operatori del settore all’insegna della promozione di stili di vita più vicini alla natura, conversazioni su tematiche ambientali ed alimentari.
I contributi raccolti in occasione della manifestazione saranno destinati alla valorizzazione e al recupero dell’Orto delle Monache sul Colle dell’Infinito a Recanati (MC).
Orario: sabato 6 e domenica 7 ottobre, dalle ore 9 alle 18.30.
Prezzi: Ingresso a contributo minimo di 7 euro; 5 euro per gli iscritti FAI e per i possessori della Card del Ducato. Ingresso gratuito per i bambini fino ai 12 anni e per chi si iscrive al FAI in occasione della manifestazione. 
I visitatori della manifestazione potranno disporre di:
- Ampi parcheggi 
- Punto ristoro e caffetteria
- Area deposito merci acquistate
ansa

Palazzo Magnani Reggio Emilia / LA VITA MATERIALE 17 NOVEMBRE 2018 – 3 MARZO 2019



L’esposizione, che inaugura una nuova stagione del contemporaneo della Fondazione Palazzo Magnani, presenta la ricerca di otto artiste italiane – Chiara Camoni, Alice Cattaneo, Elena El Asmar, Serena Fineschi, Ludovica Gioscia, Loredana Longo, Claudia Losi, Sabrina Mezzaqui – accomunate dall’impiego e rigenerazione di materiali spesso umili e tradizionalmente associati all’artigianato che trovano un originale spazio nel loro lavoro artistico.
La mostra offre interessanti connessioni con l’antologica, in contemporanea, dedicata a Jean Dubuffet.
palazzomagnani.it

Turismo Culturale - Palazzo Magnani Reggio Emilia / JEAN DUBUFFET. L’ARTE IN GIOCO 17 NOVEMBRE 2018 – 3 MARZO 2019



In Italia, dopo trent’anni, una grande retrospettiva dedicata a Jean Dubuffet, uno degli artisti più originali e inventivi del ventesimo secolo.
L’esposizione presenta 140 opere tra dipinti, sculture, disegni, grafiche, libri d’artista, composizioni musicali, poetiche e teatrali.
Una sezione specifica ne testimonia l’attività di studioso e collezionista attraverso un nucleo di 30 opere di esponenti storici dell’art brut.
palazzomagnani.it

Palazzo Magnani Reggio Emilia / MAPS 1:610 19 OTTOBRE – 11 NOVEMBRE 2018



MAPS 1:610 nasce dall’incontro tra Jorge R. Pombo, pittore e Saul Daniele Ardillo, coreografo. Le connessioni tra tecnologia, danza e pittura diventano il cuore della ricerca dei due artisti: a Pombo è lasciato il compito di reinterpretare a carboncino – in un incontro tra digitale ed analogico – le piante di alcune grandi città prese da google maps; mentre i ballerini, su coreografia di Ardillo, completano l’opera danzando sulle tele del pittore.
palazzomagnani.it

Il Salone. Motor Show addio: trasloca a Modena con un altro format

Motor Show addio: trasloca a Modena con un altro format

Da anni in crisi di identità dopo aver rappresentato per molto tempo l'unica rassegna motoristica italianadegna di questo nome, il Motor Show di Bologna si arrende e passa la mano. Per l'edizione 2018 erano già state fissate le date (dal 6 al 9 dicembre), con orario di apertura al pubblico prolungato fino alle ore 21.30 nei giorni di venerdì e sabato e biglietto ridotto per chi entrava alle ore 18. Tutto annullato invece. La perdita di 1,7 milioni della passata edizione e l’atteggiamento delle case automobilistiche che tendono ormai a disertare in massa i Saloni – anche se dalle prime indiscrezioni sembrava che invece a Bologna diversi costruttori avessero confermato la loro presenza - hanno portato allo stop. Da oggi è ufficiale: il Motor Show trasloca da Bologna a Modena e aggiunge al nome l'indicazione di Festival-Terra di Motori. La prima edizione della nuova formula slitterà di qualche mese e si svolgerà dal 16 al 19 maggio 2019.
Ad annunciarlo è il direttore generale di BolognaFiere, Antonio Bruzzone. Cambia anche il format che coinvolgerà tutte le realtà del territorio di Modena, il cuore della famosa "Motor Valley", dal circuito ai musei, come ha sottolineato il sindaco Gian Carlo
Muzzarelli: «Le Case automobilistiche interpellate sono entusiaste, sarei felice se i cinque costruttori più importanti del mondo collaborassero, se si muoverà la Ferrari sono sicuro che le altre andranno dietro». Per il "Motor Show Festival - Terra di Motori 2019" rimane, quindi, forte l'impegno di BolognaFiere nella manifestazione, come confermato dallo stesso direttore generale: «È una scelta definitiva che vuole trasformarlo nell'appuntamento principale in Italia a livello dei motori. Pensiamo per i ricavi a un “break even” già dalla seconda edizione». In merito all'eventuale inclusione del nuovo Motor Show all'interno del calendario delle rassegne dell'Organizzazione internazionale dei veicoli a motore, gli organizzatori stanno lavorando con OICAper verificare l'aderenza della manifestazione ai loro requisiti.
da Avvenire

Turismo: Host Airbnb, da Federalberghi liste di proscrizione



(ANSA) - ROMA, 25 SET - "Nessuno inganna i consumatori". Hostpiuhost, l'associazione che raccoglie i proprietari che affittano sulla piattaforma Airbnb, replica alle accuse di Federalberghi, che oggi ha consegnato al ministro del turismo Centinaio l'elenco delle "strutture parallele" che offrono affitti in rete, e contrattacca denunciando "liste di proscrizione inaccettabili". "Che una lobby economica si erga a censore morale in termini di correttezza fiscale ha del comico", scrive l'associazione. Che poi minaccia di rispondere sullo stesso piano: "Vedremo di offrire alle stesse amministrazioni l'elenco di tutte le strutture alberghiere affinché sia facilitato il compito di contrasto al fenomeno dell'evasione in generale e della tassa di soggiorno in particolare". 

Mentre replica alle accuse: "Non c'è nessuna shadow economy: la differenza tra strutture extralberghiere censite e alloggi presenti in rete dipende banalmente dal fatto che per le locazioni brevi ancora non esiste un sistematico obbligo dichiarativo ai fini Istat". L'associazione continua poi sottolineando la soddisfazione degli ospiti airbnb "felicissimi di soggiornare nelle case degli italiani", ribadisce che la formula dell'affitto di interi appartamenti "è quella che le famiglie prediligono" e che "persone che amministrano eventualmente più alloggi sono solo intermediari (..)per conto di singoli proprietari che non hanno modo o tempo di districarsi fra check in e la giungla degli adempimenti burocratici". 

Quindi "nessun inganno", conclude l'associazione di proprietari, che si dichiara "da sempre a favore del rispetto delle regole e di una loro semplificazione" e pronta ad incontrare il ministro. (ANSA).

Al Met i codici di S.Lazzaro a Venezia Armenia!, storia di accoglienza in laguna in nome della cultura

 © ANSA

NEW YORK - Un ponte tra Venezia e New York e una straordinaria storia di accoglienza nella Serenissima di tre secoli fa che approda al Met. Per la mostra Armenia!, che ha aperto questo fine settimana i battenti nel museo su Fifth Avenue, dal monastero di San Lazzaro sono arrivati a Manhattan otto preziosi codici, sei dei quali mai stati esposti in America prima d'ora.
    Organizzata da Helen Evans, responsabile del dipartimento di arte bizantina del museo, Armenia! raccoglie 140 oggetti tra reliquiari, tessuti, manoscritti, gioielli, modellini di chiese, le elaborate croci note come khachkars e la eccezionale Mappa Marsili delle chiese armene prestata dalla biblioteca universitaria di Bologna. "Davanti a questi tesori comprendiamo meglio il ruolo centrale che l'arte ha avuto nel definire e collegare le comunità armene nel mondo", ha detto il direttore del Met Max Hollein.
   
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Vivere in città: il domani sarà sempre più smart

Vivere in città: il domani sarà sempre più smart

Sempre più città stanno adottando strategie smart per migliorare sensibilmente la qualità delle nostre vite. Ecco cinque esempi pratici.

Massimizzare l'efficienza in termini di tempo, costi ed energia delle grandi aree metropolitane, dove entro il 2050 vivranno i due terzi della popolazione mondiale. Un obiettivo che può essere raggiunto con la gestione intelligente e interconnessa del traffico e di alcuni servizi, compresi… i cassonetti della spazzatura! Ecco cinque progetti strategici che indicano la via per un futuro sostenibile.

Oslo Airport City: ridurre lo stress della quotidianità

Il prossimo anno inizierà la costruzione di una smart city vicino all'aeroporto di Oslo, pensata per accogliere 25.000 abitanti. Si svilupperà su un’area di circa 360 ettari e sarà alimentata solo da energie rinnovabili - geotermico e solare – arrivando persino a produrre un surplus energetico che potrà poi essere venduto alle comunità adiacenti. La maggior parte delle destinazioni sarà raggiungibile a piedi e per arrivare alle fermate dei bus a guida autonoma serviranno non più di 5 minuti. Il controllo intelligente del traffico, le informazioni in tempo reale sul volume dei passeggeri e il parcheggio “smart” ridurranno al minimo i tempi di spostamento quotidiani. Per completarla ci vorranno 30 anni, ma i primi abitanti sono attesi per il 2022.

Steimker Gardens: comfort per tutti i residenti

Verde, sostenibile e intelligente: dal 2016 il Gruppo Volkswagen sta lavorando alla costruzione di un quartiere modello, pensato per la mobilità elettrica. È un'area di 22 ettari che si trova a 10 minuti dal centro di Wolfsburg e che avrà 1.250 appartamenti in cui la temperatura, l'illuminazione e le serrature saranno controllate elettronicamente. Nel quartiere ci saranno anche negozi, scuole e una casa di riposo. I trasporti saranno flessibili, a zero emissioni e gestiti in maniera intelligente in base alle effettive necessità, e i parcheggi saranno connessi: il tutto grazie a un Wi-Fi pubblico e alla rete di fibra ottica, che consentirà un trasferimento dei dati efficiente e senza intoppi. Non solo trasporti, però: il progetto include anche smart home, energia pulita proveniente dai sistemi fotovoltaici e il riutilizzo dell’acqua piovana.

Santander: efficienza urbana grazie ai sensori

La città spagnola di Santander è una pioniera a livello europeo nella sperimentazione delle strategie che riguardano le smart city. Già dal 2010 è attiva l’app SmartSantander, che fornisce informazioni sui bus in tempo reale. I sensori registrano il numero dei passeggeri e inviano l'informazione al centro di controllo. Quando i volumi di persone aumentano vengono attivati altri veicoli, alcuni anche ad alimentazione ibrida, e i semafori sono programmati per favorire il trasporto pubblico. Un esempio di efficienza, ma è solo il primo di una lunga serie: i parcheggi sono in grado di comunicare la disponibilità di posti, sempre via app, e persino i cassonetti della spazzatura avvertono il personale competente quando sono pieni al 90%, per evitare viaggi a vuoto ai camion dedicati al servizio. Anche il verde pubblico viene innaffiato e curato secondo le informazioni inviate da appositi sensori che rilevano il tasso di umidità.

Estonia: un Paese nel cloud

Le strategie che hanno come oggetto le smart city semplificano la vita degli utenti e in generale funzionano bene, quindi perché non applicarle a intere nazioni?!? È il caso dell’Estonia, Paese leader nel campo dei progetti digitali. I cittadini estoni possono votare online e ci vogliono solo cinque minuti per compilare i documenti per pagare le tasse. Una nuova azienda può essere registrata in meno di 20 minuti e nel prossimo futuro l'obiettivo è quello di automatizzare gran parte delle richieste alla pubblica amministrazione, tanto che il sussidio per le nuove nascite verrà erogato in automatico. Dalla fine del 2014, inoltre, anche i cittadini stranieri possono richiedere lo status di “e-residenti” così da poter utilizzare tutti i servizi grazie alla loro cittadinanza “virtuale”.

Tianjin: la smart city modello

Con oltre 15 milioni di abitanti, Tianjin è un centro industriale e un hub logistico di riferimento all’interno della propria regione. L’iniziativa “Smart Tianjin” ha l’obiettivo di incrementare la qualità della vita e rendere la città più efficiente dal punto di vista dei costi grazie a soluzioni altamente connesse per quanto riguarda mobilità, energia, edilizia e sicurezza. Oltre al collegamento intelligente tra le diverse forme di trasporto, nel prossimo futuro verranno installate centrali elettriche virtuali, sistemi di stoccaggio dell'energia e per la gestione efficiente delle temperature negli edifici. Le tecnologie Bosch per la sicurezza delle “smart home” includeranno l'allarme antincendio, il controllo degli accessi e la videosorveglianza, rendendo la vita di ogni giorno più semplice per i proprietari.

Fonte: TOGETHER.net – Volkswagen AG

Chagall tra utopia e sogno. Apre ad Asti grande retrospettiva con 150 opere



ASTI - I ricordi d'infanzia, le fiabe, la poesia, la religione e la guerra; e poi i sogni, popolati da creature reali e fiabesche, che colorano un mondo fatto di meraviglia e utopia. C'è tutto l'immaginario di Marc Chagall nella grande retrospettiva che la Fondazione Palazzo Mazzetti di Asti ospiterà nella propria sede dal 27 settembre al 3 febbraio.
Intitolata "Chagall. Colore e magia" e a cura di Dolores Durán Úcar, la mostra delinea lo stile espressivo dell'artista, frutto della fusione di tre culture (ebraica, russa, occidentale), attraverso più di 150 opere, tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni, realizzate dal 1925 fino alla morte. Il percorso, che segue un ordine cronologico e al tempo stesso tematico, illustra lungo 7 sezioni il linguaggio completamente nuovo creato da Chagall, sottolineando il suo universo poetico, fantastico o sognato, in cui tutto è possibile e dove regnano incontrastati il colore, la geometria e decomposizione delle forme delle avanguardie. Proponendo una lettura nuova delle opere, la mostra permette al pubblico di conoscere alcuni dei temi principali della produzione dell'artista, tra cui la tradizione russa legata alla sua infanzia, il senso del sacro, il rapporto con i letterati e i poeti, l'interesse per la natura, gli animali e il comportamento umano, il mondo del circo e l'amore.
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Salone internazionale svizzero delle vacanze - I Viaggiatori

www.iviaggiatori.org

1.-4 novembre 2018 - Centro esposizioni

Il Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze è la grande fiera turistica del Centro Sud della Svizzera, inserita nel circuito delle più importanti manifestazioni europee di settore.
Con una superficie espositiva di 10 mila metri quadrati, più di 250 stand, oltre 30 Paesi rappresentati, seminari istituzionali ed eventi tematici, il Salone accontenta i desideri delle diverse tipologie di visitatori e dei professionisti del settore.

INFORMAZIONI
telefono: +41 91 611 80 70
fax: +41 91 611 80 79
email: info@iviaggiatori.org
web: www.iviaggiatori.org