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MEETING SALUTE 2019/ Tra mostre e incontri lo sguardo per umanizzare la cura

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Sono numerosi gli eventi del mondo della salute che si tengono ogni anno nel nostro Paese, molti quelli ai quali ho occasione di partecipare, la gran parte dedicati a tematiche specifiche, si tratti di politica sanitaria, congressi di società scientifiche o grandi eventi. All’interno di questo panorama, da tre anni Meeting Salute, rassegna ospitata dall’ormai quarantennale Meeting di Rimini, si è ritagliato un suo spazio specifico.
Sarà perché si svolge nella terza settimana di agosto, in un periodo dedicato normalmente alle ferie e al riposo, nel quale quindi ci si può regalare una riflessione di più ampio respiro non dettata dall’urgenza o dalle contingenze; sarà la collocazione all’interno del Meeting, rassegna originale nel suo proporci temi diversissimi legati da un titolo suggestivo, anche se non sempre di immediata comprensione; ma Meeting Salute per me rappresenta un momento in cui allargare gli orizzonti, trovare ispirazioni, lasciarsi influenzare dall’atmosfera fervida e dialogante propria di tutto il Meeting. 
Colpisce per esempio che le tematiche etiche, che stanno evidentemente a cuore agli organizzatori, abbiano un punto di approccio fortemente esperienziale. Penso a incontri che quest’anno riguarderanno la cura dei più piccoli, l’approccio al familiare colpito da Alzheimer, l’assistenza agli anziani, la leadership in campo sanitario.
La presenza stessa di esposizioni all’interno dell’area Meeting Salute rende singolare la rassegna riminese. Sono storie esemplari quelle che il Meeting ci mette davanti agli occhi, per quanto esposte in modo molto essenziale, e ricche di ispirazione. Leggerò attentamente i pannelli dedicati alla storia di Paolo Takashi Nagai, il medico-eroe di Nagasaki capace di sintetizzare nella propria persona due visioni del mondo, la shintoista e buddista e la cristiana. Trovo stimolante fin dal titolo l’esposizione “Il Rinascimento dei bambini: 600 anni di accoglienza agli Innocenti a Firenze”, così come ripercorrerò con attenzione le tappe dell’oncologia italiana, attraverso un’eccellenza come l’Istituto Oncologico Romagnolo, che sarà raccontata nell’esposizione “Vicino a chi soffre, insieme a chi cura”.
Un altro motivo di originalità di Meeting Salute sta a mio avviso nell’amare le contaminazioni, la trasversalità, l’interdisciplinarità. Accanto a colleghi medici ben noti, nel programma figurano filosofi, sociologi, ingegneri, ma anche associazioni di pazienti, federazioni di professionisti della salute ed operatori della cooperazione internazionale, giornalisti, perfino chef. Una ricchezza di approcci e prospettive che non si riscontra sempre altrove e aiuta ad aprire gli orizzonti.
Trovo infine che il tema della carità, ricorrente anche nel programma di quest’anno e sempre proposto attraverso esperienze significative quali Medici con l’Africa Cuamm, Avsi, Banco Farmaceutico o Opera San Francesco, sia apprezzabile anche da parte di osservatori laici per il suo non giustapporsi o scorrere parallelo ai temi più specifici, ma rappresentare una chiave di lettura per riorientare e umanizzare la pratica clinica e la cura. 
Nel momento di profonda crisi e rinnovamento che vive il nostro Servizio Sanitario Nazionale, con situazioni diversissime dal punto di vista della qualità dell’assistenza, dell’equità, dell’efficacia e dell’efficienza, occasioni come questa in cui viene data voce a tutti gli stakeholder del mondo della salute, in un confronto tra esperienze, sono preziose. 


fonte: sussidiario.net - Segnalazione web a cura di Tuirsmo Culturale

BITESP – BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO ESPERIENZIALE

Arte – Cultura – Natura – Sport – Wellness – Enogastronomia – Artigianato – Shopping – Mice



 La nuova edizione della BITESP – Borsa del Turismo Esperienziale a Venezia dal 25 al 27 Novembre 2019, si conferma l’evento di riferimento per gli operatori turistici dell’incoming e dell’outgoing esperienziale. L’appuntamento strategico per incontrare i competitors, il sistema distributivo rappresentato dagli agenti di viaggio e i buyer internazionali interessati alla ricerca di nuovi accordi commerciali con gli operatori del turismo esperienziale. L’evento sarà interamente dedicato all’innovazione del prodotto turistico e alle vacanze esperienziali, un connubio vincente e un’occasione importante per lo sviluppo commerciale del turismo. La BITESP 2019 prevede un’ Area Espositiva per presentare e promuovere i pacchetti turistici agli Agenti di Viaggio e agli operatori che si occupano di outgoing e un Workshop tra Buyer internazionali e Seller che si occupano di incoming, con un’agenda di appuntamenti prefissati e momenti di networking che offrirà importanti opportunità di business matching per ricercare nuove intese commerciali. Il workshop contempla 4 principali aree tematiche: Turismo Esperienziale – Incoming e Tours – Mice, Wedding e Luxury – Benessere, Spa e Terme Per potenziare l’efficacia commerciale della Bitesp, abbiamo creato il nuovo marketplace Italia Reservation, una piattaforma B2B dedicata all’Incoming e al Turismo Esperienziale, riservata agli operatori, per promuovere e distribuire le offerte turistiche ai buyer del mercato nazionale e internazionale. La grande novita’ di Bitesp 2019 e’ la partnership realizzata con Travel Open Day e Travel Quotidiano con la presenza di un area TRAVEL OPEN VILLAGE EXPERIENCE che garantirà tre giornate di incontri business tra tour operator, strutture ricettive, dmc, consorzi, località turistiche, etc., e la rete distributiva e commerciale delle agenzie viaggi. In questa area saranno presentate anche le nuove offerte turistiche delle destinazioni italiane ed estere e le proposte dei nuovi mercati turistici emergenti. Sezione strategica della Bitesp è l’area Travel Academy, dedicata alla formazione e all’aggiornamento professionale, per conoscere le nuove strategie per lo sviluppo commerciale e i nuovi trend del settore turistico.

Milano Rogoredo tassello fondamentale della strategia intermodale di Fs



Un ruolo fondamentale per intercettare quei circa 100 mila passeggeri che Fs ritiene sceglieranno il treno al posto dell’aereo durante i tre mesi di stop di Linate. E’ quello che svolgerà la stazione di Milano Rogoredo, oggetto di un importante investimento da parte del Gruppo Fs, che mira così a valorizzare il terzo scalo ferroviario meneghino già oggi capace di accogliere ogni giorno circa 60 mila passeggeri, contro i 120 mila di Garibaldi e i 350 mila di Centrale.
Il piano è stato presentato oggi dall’amministratore delegato del Gruppo Fs, Gianfranco Battisti, presso la stazione situata alla periferia sud-orientale della città, insieme, tra gli altri, ai ministri Toninelli e Salvini. Il progetto, perfettamente integrato nella nuova strategia intermodale di Fs, di cui Alitalia rappresenterà un tassello fondamentale, prevede quindi un sensibile incremento delle fermate dei Frecciarossa. Queste sono già passate negli ultimi due mesi da 36 a 50 ma si mira possano arrivare a 60 entro la fine dell’anno. Potenziati pure i servizi della stazione, con più posti nella Sala Freccia, ora aperta fino alle 21.30 così come la biglietteria. Aumentate anche le macchinette self service, mentre negli orari di punta e nei giorni con più affluenza è prevista la presenza di un desk mobile con addetti di customer service.
Lo scalo è inoltre inserito in un’area vivace dal punto di vista imprenditoriale, con circa 140 imprese che gravitano attorno alla zona, compresi gli uffici di Sky. Battisti ha quindi dichiarato che Fs si sta impegnando a contattare ogni singola realtà economica del territorio, per descrivere loro tutte le potenzialità di una struttura rinnovata e ben collegata con le linee suburbane e metropolitane della città. Una rete di trasporto sempre più importante anche in ottica leisure, tanto che Fs sta espandendo pure le tratte da Rogoredo per Genova e la riviera ligure. Ulteriormente potenziata, infine, la security: tema importante, visto il degrado che affligge alcune zone del quartiere su cui insiste la stazione. Dallo scorso 3 giugno è infatti operativo un nuovo ufficio di 200 metri quadrati della polizia ferroviaria, con un front office sulla banchina del binario 1.
fonte: Travel Quotidiano

Filiera e istituzioni a confronto: ecco le nuove sfide per il turismo


Convegno Le nuove sfide per il futuro del turismo
Quali sono le nuove sfide per il futuro del turismo italiano? La domanda è stata al centro del convegno organizzato dall’Osservatorio parlamentare per il Turismo, con gli interventi del suo presidente, Ignazio Abrignani, il ministro del Turismo Gian Marco Centinaio, il presidente di Federturismo Confindustria Gianfranco Battisti, il presidente dell’Enit Giorgio Palmucci ed altri importanti relatori del mondo delle istituzioni, delle associazioni e delle imprese del turismo.
«Il turismo, lo diciamo e lo sentiamo ogni giorno, è un pilastro per il nostro Paese – esordisce Abrignani -. Importante, per far sì che possa crescere, è tracciare un percorso chiaro e condiviso tra tutti i protagonisti, un percorso che riesca finalmente a creare il connubio vincente tra risorse economiche necessarie e valorizzazione dei nostri territori». Secondo il presidente dell’Osservatorio Parlamentare per il Turismo, sarebbe necessario inserire le piccole realtà del settore in comparti più complessi, cercare di estendere la stagionalità e risolvere velocemente alcune questioni che, a suo parere, non hanno ancora trovato una risoluzione definitiva: le vicende legate alla direttiva Bolkestein,  innanzitutto, ma anche quelle relative ai porti turistici «che sono in contenzioso con lo Stato da anni e che dovrebbero invece essere valorizzati», senza tralasciare l’urgenza di convertire le tasse di soggiorno in tasse di scopo per aiutare il settore.
Sull’importanza della costruzione di una grande rete di intermodalità, che metta in comunicazione le porte di accesso del paese e promuova l’accessibilità diffusa, si è invece concentrato l’intervento di Gianfranco Battisti, presidente di Federturismo Confindustria e a.d. di Ferrovie dello Stato. «Oltre Alitalia c’è un concetto più profondo sul lavoro che stiamo facendo per Fs – evidenzia -: mettere in relazione le porte di accesso del Paese e rendere l’Italia sempre più interconnessa».
Una sfida che contribuirebbe anche a risolvere uno dei temi cruciali dei dibattiti degli ultimi anni: la ridistribuzione dei flussi turistici. Un tema caro anche al ministro Gian Marco Centinaio, che contesta alcune misure poste in essere o paventate da alcune grandi città per combattere l’overtourism. «L’Italia è tutta da visitare, da Bolzano a Lampedusa – spiega -. È vero che alcune città sono più affollate di altre e il nostro obiettivo è ampliare l’offerta turistica a destinazioni alternative, ma se, insieme all’Enit, cerchiamo di portare turisti in Italia, non possiamo poi imporre le tasse di ingresso».
Tra gli altri temi su cui il ministero del turismo sta lavorando, la formazione, «fondamentale per migliorare la qualità dell’accoglienza – puntualizza -, e non solo a livello di corsi universitari e post-universitari», la lotta all’abusivismoanche tramite l’introduzione di un codice identificativo nazionale per le strutture ricettive e le conseguenti azioni sui portali di prenotazione come Booking e Airbnb. Ultima ma non ultima,  una promozione all’estero coordinata, «grazie al ruolo di Enit, sempre più interlocutore non solo dei privati ma anche e soprattutto delle Regioni».
L’Enit, dal canto suo, ha un piano ben preciso per la promozione e per il marketing dei prossimi tre anni, che punterà sulla deconcentrazione stagionale dei flussi, sulla crescita dei piccoli comuni turistici e sulla segmentazione del mercato in 4 target principali: famiglie, alta gamma, golden age, millenials e generazione Z. «Coinvolgeremo nella promozione dell’Italia all’estero le grandi filiere del made in Italy – aggiunge Giorgio Palmucci, presidente dell’Agenzia -, come il mondo del design, della moda e dell’agroalimentare».
http://www.travelquotidiano.com

segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone - Turismo Culturale https://viagginews.blogspot.com