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La fattoria dei nostri sogni è al cinema




Selezionato ai festival di Toronto, Telluride, Miami - solo per citarne alcuni - è arrivato nelle nostre sale un film diventato poco a poco un vero e proprio caso per il mercato statunitense. Si parla di La fattoria dei nostri sogni di John Chester (distribuito da Teodora), assurto al rango di "rivelazione" proprio grazie al passaparola. E forse anche alla "lezione gioiosa sulla convivenza ancestrale tra uomo e natura", come ha detto il New York Times.

Il film racconta l'incredibile storia vera di John e Molly Chester, coppia in fuga dalla città per realizzare il sogno di una vita, quello di costruire dal nulla un'enorme fattoria seguendo i criteri della coltivazione biologica e di una completa sostenibilità ambientale. Tra mille difficoltà, momenti esaltanti e cocenti delusioni, i due protagonisti impareranno a comprendere i ritmi più profondi della natura, fino a riuscire nella loro formidabile impresa.
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Liguria, romantica vacanza di fine estate a Framura

Frazione Costa di Framura

Incastonato in una delle scenografiche calette della Riviera di Levante, tra il mare cristallino della Liguria e il lussureggiante entroterra, Framura è un borgo che in un certo senso non esiste ma che è in grado di conquistare chiunque si trovi ad esplorarlo in ogni suo angolo. Se Framura può essere considerato una sorta di “borgo che non c'è” è perchè si tratta di un comune sparso formato da cinque differenti insediamenti distribuiti tra i monti e la costa. Conta complessivamente soltanto 600 abitanti ed i suoi scorci pittoreschi baciati dal sole incantano e conquistano chiunque scelga di scoprirli, magari passeggiando mano nella mano con una persona speciale.

Situato a metà strada tra le Cinque Terre e Portofino, tra i comuni di Deiva Marina a ovest e Bonassola a est, a 8 minuti di treno da Levanto, Framura racconta una storia lunghissima che comincia dal III secolo a.C., epoca a cui risalgono le prime testimonianze della presenza umana sul territorio. Nel IX secolo venne, poi, costruita una torre d'avvistamento della quale viene per la prima volta fatta menzione nel 1128. La sua posizione strategica, la bellezza del paesaggio a metà strada tra mare e montagna e le atmosfere intime che si respirano nei cinque villaggi che lo compongono, fanno di questo borgo, inserito nel circuito dei Borghi Più Belli d'Italia, una meta ideale per una fuga romantica di fine estate.

Esplorando le cinque frazioni si scoprono preziose testimonianze di epoche lontane e si può godere degli splendidi scenari della riviera di Levante. La frazione di Anzo, dominata da una torre di guardia genovese del XV secolo, sfoggia la magnifica cappella neogotica di Nostra Signora della Neve e l'incantevole porticciolo racchiuso tra due scogli che al tramonto si tinge di rosa regalando un colpo d'occhio mozzafiato. A monte di Anzo, invece, Ravecca è punteggiata di edifici di impostazione medievale tra i quali merita una sosta la bella Cappella dei SS. Bernardo e Pasquale. Un'altra torre genovese di epoca quattrocentesca svetta nella frazione di Setta, mentre in quella di Costa, tipico insediamento di crinale dal quale è possibile tenere sotto controllo sia il mare che l'entroterra, si può ammirare una torre carolingia risalente al IX secolo e la Pieve di San Martino che conserva un dipinto del pittore genovese Bernardo Strozzi. Da non perdere, infine, nella frazione di Castagnola, la parrocchiale di San Lorenzo in cui è custodito il dipinto “La Deposizione” di Luca Cambiaso, famoso pittore del XVI secolo.

turismo.it

Verbania Lago Maggiore Dalie in mostra nei Giardini di Villa Taranto

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Si dice che, nel corso della sua vita, Neil Mc. Eacharn, il capitano scozzese che nel 1935 rilevò dalla marchesa di Sant'Elia il terreno che oggi ospita Villa Taranto e i suoi bei giardini, avesse fatto ben sette volte il giro del mondo. Fu proprio durante i suoi viaggi, una delle sue più grandi passioni assieme a quella della botanica, che il capitano scelse molte piante delle provenienze più disparate da far acclimatare nel suo nuovo giardino in corso di realizzazione. Il suo obbiettivo era, infatti, quello di creare un ricco complesso botanico di interesse internazionale e per fare ciò ampliò la proprietà e, attraverso le imponenti opere di sbancamento e terrazzamento lungo Punta della Castagnola, realizzò un giardino meraviglioso sulla sponda piemontese del Lago Maggiore a Pallanza.

Per abbellire Villa Taranto e trasformarla in un luogo ricco di preziose specie botaniche perfettamente integrate con l'ambiente locale, Mc. Eacharn realizzò boschi rigogliosi, bordure e vallette di arbusti, aiuole, parterres, placidi laghetti, serre e tappeti erbosi che utilizzò per mettere a dimora piante provenienti da tutto il mondo. Il clima mite, la bellezza del contesto e le sue competenze favorirono la creazione di ricchissime collezioni di elevato valore scientifico che contribuirono a rendere il giardino un luogo di grande interesse naturalistico sia per per gli esperti del settore che per gli appassionati delle passeggiate all'aria aperta che possono contare su unacornice di estrema bellezza in cui godere del piacere del contatto con la natura e ritrovare la pace dei sensi.

Tra le meraviglie botaniche che fanno bella mostra di sè nel magnifico complesso di Villa Taranto, fino alla fine di ottobre spiccano le coloratissime fioriture che adornano di forme e sfumature sorprendenti lo splendido Labirinto delle Dahlie. Chi visita i Giardini di Villa Taranto e la mostra delle Dalie in questo periodo dell'anno, avrà l'opportunità di ammirare oltre 1.700 piante fiorite suddivise in oltre 350 varietà. Uno spettacolo davvero incantevole nel quale interpretano ruoli da protagnisite le varietà Emory Paul, dalle appariscenti infiorescenze di oltre 25 centimetri di diametro, e Pompom, tra cui merita una particolare menzione la Butter Cup che sfoggia capolini sferici a nido d'ape che talvolta non raggiungono i 5 millimetri di circonferenza.

turismo.it
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone

Sicilia itinerari per una vacanza in camper (prima degli impegni autunnali)

Cinque itinerari per una vacanza in camper (prima degli impegni autunnali)

900 chilometri per 13 ore su strada di pura guida e 14 giorni per visitarla tutta: percorrere il perimetro della Sicilia può assomigliare al viaggio di una vita. In due settimane si attraversano secoli e secoli di storia, si passa in rassegna una delle cucine più ricche dell'Italia, ci si immerge nella cultura più viva e nella natura più selvaggia godendo di panorami davvero unici. Si può procedere in direzione oraria, partendo da Messina, scendendo verso Catania con tappa obbligatoria a Taormina, si arriva poi a Siracusa e alla splendida Ortigia per poi svoltare verso Noto, perla del Barocco, e Modica (obbligatoria la degustazione del tipico cioccolato). Poi di nuovo su verso Agrigento e la sua Valle dei Templi,Marsala e Trapani. Qui merita una deviazione la Riserva dello Zingaro di San Vito Lo Capo. Infine Palermo e Cefalù per completare il perimetro e tornare a Messina.

Questi itinerari hanno fatto accendere una scintilla o dato qualche suggestione? Se avete un camper e volete scoprire nuove mete o se non siete ancora dei camperisti, ma l'idea di viaggiare in libertà con le comodità di casa vi sta balenando in testa, la vostra meta è il Salone del Camper. L’appuntamento con la decima edizione della rassegna di settore più importante d’Italia è dal 14 al 22 settembre 2019 alle Fiere di Parma. Oltre a vedere e toccare più di 750 modelli di camper nuovi, roulotte, tende e tutti gli accessori che rendono confortevole, sicura e piacevole una vacanza on the road il Salone ospita infatti una sezione “Percorsi e Mete” dedicata alle destinazioni e al turismo, il luogo ideale per avere spunti, idee preziose e strumenti utili per organizzare le vacanze dei viaggiatori più esperti, ma anche per guidare i neofiti dell’abitar viaggiando.

Cinque itinerari per una vacanza in camper (prima degli impegni autunnali)

repubblica.it

Turismo in libertà, dove vanno gli italiani in camper

Nel 2018 inoltre, secondo l'APC (Associazione Produttori Camper), sono stati prodotti 21.249 autocaravan e 6.135 nuove immatricolazioni, il 20% in più rispetto all'anno precedente e addirittura quattro volte in più rispetto al 2014. (Getty)

Dal 14 al 22 settembre, a Parma, va in scena il Salone del Camper. Yescapa, la piattaforma di camper sharing, ha analizzato le prenotazioni degli italiani per scoprire le tendenze di viaggio in camper: Toscana, Piemonte e Sardegna tra gli itinerari più ambiti, mentre chi si sposta all’estero sceglie soprattutto Portogallo e Spagna.
Chi sceglie il camper per viaggiare
Nel 2018 sono stati 8,7 milioni i turisti che hanno scelto di viaggiare in camper sulle strade italiane (Elaborazione Dati Eurostat e Banca d’Italia). 

Le immatricolazioni di camper
Nel 2018 inoltre, secondo l'APC (Associazione Produttori Camper), sono stati prodotti 21.249 autocaravan e 6.135 nuove immatricolazioni, il 20% in più rispetto all'anno precedente e addirittura quattro volte in più rispetto al 2014.

Il viaggiatore on the road
Evolve allo stesso tempo il tipo di viaggiatore on the road, rappresentato in gran parte da coppie giovani e famiglie con bambini, e sempre più richiesti sono i veicoli a noleggio o in condivisione.

Il camper sharing
Per quanto riguarda il camper sharing, secondo i dati di Yescapa quasi la metà degli utenti italiani che hanno prenotato il camper ha viaggiato entro i confini nazionali: Toscana, Piemonte e Sardegna tra gli itinerari più ambiti, mentre un 19% si muove verso il Portogallo e un 18% preferisce la Spagna.

L'estate perfetta per viaggiare
I mesi preferiti dagli italiani per viaggiare in camper sono senza dubbio quelli estivi, con un forte picco di prenotazioni nei mesi di luglio e agosto (60%) per viaggi della durata media di 15 giorni.

I viaggi d'inverno
Nei mesi invernali cambiano le modalità di viaggio: si privilegiano infatti gite fuori porta e on the road della durata media di 4 giorni, per weekend lunghi.
Yahoo Finanza

Citroen, protagonista al Salone del Camper 2019

Citroen, protagonista al Salone di Camper 2019

Dal 14 al 22 settembre si svolgerà la decima edizione del Salone del Camper dove Citroen promette di essere tra le protagoniste indiscusse.

Il mercato dei camping car sta vivendo un periodo d’oro, come sottolineato dallacrescita registrata in Europa, capace di segnare un +4% di immatricolazioni a fine giugno 2019, rispetto allo stesso semestre dello scorso anno. Questo successo ha sviluppato negli appassionati un forte interesse nei confronti del Salone del Camper 2019, kermesse che si svolge nella città di Parma dal 14 al 22 settembre e in cui si respira una maggiore consapevolezza ambientale e la crescente voglia di libertà di movimento. In questo contesto, il brand Citroën ha contribuito in maniera attiva all’espansione del mercato dei camping car, toccando nel 2018 una crescita delle immatricolazioni pari al 71%, relativa ai veicoli appartenenti alla gamma della Casa francese studiati per il tempo libero.
SpaceTourer The Citroënist Concept

In occasione del Salone del Camper 2019, Citroën ha esposto nel suo stand tre differenti soluzioni per assaporare la vita all’aria aperta in maniera originale e confortevole. La prima di queste soluzioni prende il nome di SpaceTourer The Citroënist Concept che si presenta come un van moderno e dalla forte personalità. Questo particolare veicolo permette di lavorare e vivere il proprio svago, restando sempre connessi grazie alla presenza di sofisticate tecnologie.

Forte di dimensioni compatte, pari ad una lunghezza di 4,95 m, una larghezza di1,92 m e una altezza 1,99 m, SpaceTourer The Citroënist Concept offre una maneggevolezza ai vertici della categoria, inoltre permette a due persone di dormire a bordo, di caricare due bici e come se non bastasse mette a disposizione un mobile ad uso ufficio, connesso. Non mancano nella dotazione sofisticate tecnologie come ad esempio l’Head up Display a colori, l’Active Safety Brake, il sistema di navigazione Citroën Connect Nav, il Mirror Screen, mentre dal punto di vista meccanico troviamo il noto propulsore BlueHDi 150 S&S, potente e parco nei consumi di carburante.
Adria Matrix Axess 670 SC

La seconda proposta targata Citroen presente alla manifestazione parmense prende il nome di Adria Matrix Axess 670 SC, realizzata in partnership con Adria-Mobil e basata sul modello Citroën Jumper Furgone 36.5 L3, equipaggiato con motore BlueHDi 140 S&S.

Forte di misure importanti, pari a 7,503 metri di lunghezza, 2,299 metri di larghezza e 2,810 metri di altezza esterna, questo camper offre tanto spazio per ospitare 5 persone e altrettanti posti letto. Non manca un’ampia zona letto in posizione posteriore e una confortevole zona living arredata con materiali di elevata qualità. Il camper Adria Matrix Axess 670 SC viene proposto ad un prezzo che parte da 53.500 euro.

Giottiline Siena 397

Al Salone del Camper di Parma è stato inoltre presentato il nuovo Giottiline Siena 397, realizzato sulla base del Jumper Autotelaio 35 L3 con motore BlueHDi 140 S&S. Questo camper si distingue per la zona giorno ben separata dalla zona notte, dinette face to face, letto centrale con bagno e doccia separati. Questo camper risulta omologato per quattro persone, inoltre offre 5 posti a tavola e ben 4 posti letto. Il prezzo di listino del Giottiline Siena 397 parte da 47.800 euro.

Al via il nuovo salone Homi Outdoor a Milano


Nuovo lancio in casa Homi per completare l'offerta sugli stili di vita e i trend anche per quanto concerne l'allestimento dello spazio esterno.
Si chiama Homi Outdoor, l’appuntamento a Milano con le nuove tendenze del vivere all'esterno. Il nuovo progetto espositivo dedicato all’abitare indoor e outdoor è in programma dal 13 al 16 settembre negli spazi di Fiera Milano. Arredamento d’interni e da giardino saranno posti all’attenzione di esperti del settore e di tutti coloro che sono appassionati di design e arredo e che vogliono vivere la casa in perfetta armonia.

Sotto i riflettori vi saranno tutte le novità del momento, gli stili di tendenza per gli amanti del comfort e della vita all’aria aperta. 
Si potranno ammirare complementi d’arredo, lampade, accessori per allestire il proprio giardino oppure balconi e terrazzi, creando atmosfere gradevoli e rilassanti, il tutto all’insegna della cura dei particolari. Un connubio tra design, raffinatezza e funzionalità.

Senza dimenticare lo stile classico ma strizzando l'occhio alle tendenze contemporanee, Homi Outdoor cavalca l'onda di una rinnovata esigenza di vita all'aria aperta, sempre più green e sostenibile, alla ricerca di un ambiente rilassante. Facendo leva sulla voglia di vivere all’aria aperta e su una concezione di benessere sempre più legata a tutto ciò che è naturale e olistico, ampio spazio a luci, colori, atmosfere e profumi.

Homi Outdoor dedica alla profumazione un’area all’ingresso dove si potranno apprezzare fragranze di ogni tipo, diffusori, candele che daranno il ben venuto al visitatore pronto a intraprendere il suo percorso.

Homi Outdoor non è solo questo. Si potranno approfondire le proprie conoscenze in materia di arredo, grazie ai numerosi incontri che sono previsti in programma con architetti e professionisti del settore.
lavorincasa.it

ENIT al Budapest Sziget Fesztival 2019


ENIT al Sziget Fesztival 2019. la kermesse, tenutasi ad agosto, nasce nel 1993 ed è considerato uno dei più grandi dell’Europa centrale. Oltre 530mila visitatori da tutto il mondo, 3100 giornalisti e 220 influencer, blogger ungheresei e 850 giornalisti, 440 influencers da 32 Paesi. Una buona vetrina per l'Italia che con una campagna ENIT ha ottenuto grande visibilità.

Brasile ENIT promuove il Taste of Sao Paulo



Tutta l’italianità nel Taste of São Paulo, tradizionale evento gastronomico agostano patrocinato da Enit. Tante le ricette tradizionali delle 20 regioni italiane presentate al pubblico durante l'evento da rinomati chef.

Enit Leonardo 500 in Australia



Enit continua la promozione di Leonardo da Vinci in Australia attraverso una nuova campagna social media. Terminate le 14 settimane di programmazione dello spot "Leonardo 500" di 30 secondi sul canale TV nazionale australiano SBS realizzato con la collaborazione del Comune di Milano, Enit Sydney ha appena avviato una campagna social media su facebook e twitter per la durata di 5 mesi attraverso post-focus con i luoghi e le destinazioni che hanno influenzato la vita di Leonardo.

Mini Guida Enit 
Pubblicata la nuova mini guida di 16 pagine titolata "A Beauty to Treasure" con contenuti creati ad hoc per il mercato dell' Oceania. La rivista fa parte di un inserto speciale all'interno della rivista specializzata nel lusso "Luxury Travel Magazine" (40mila lettori) e contiene approfondimenti speciali dedicati al cinquecentenario di Leonardo, ai principali eventi in Italia, alle regioni ed una cartina dell’Italia unica nel suo genere con tutti i siti Unesco. Oltre che nelle edicole, "A Beauty to Treasure" e’ disponibile nelle lounge di Qantas, Etihad, Emirates e Cathay, in 25.134 newsletter settimanali ed è a disposizione degli agenti di viaggi Virtuoso e in 2.700 hotel 5 stelle nelle capitali australiane. La rivista verrà distribuita anche durante World Routes Adelaide, l'evento di settore che riunisce compagnie aeree, aeroporti, i principali attori dell'industria dell'aviazione e del turismo e durante il New Zeland Italian Festival, l’evento Italiano più importante in Nuova Zelanda. “A beauty to treasure” è disponibile sia in versione cartacea che digitale.



Nell’Astigiano la Chiesa di legno fra le più belle d’Europa

Chiesa in legno

Parlare di assi, chiodi, incastri ci fa pensare spesso a dei nerboruti boscaioli intenti a far legna per il camino, ma dagli alberi possono scaturire meravigliose opere edilizie finemente decorate.

Da qualche tonnellata di assi di legno e la grande maestria di esperti carpentieri nascono chiese meravigliose, che muovono milioni di viaggiatori per devozione e anche per curiosità verso la Norvegia, la Polonia, la Russia e la Romania.

L’illustre Professore universitario Nocifera, grande esperto di sociologia del turismo, accosta turismo e pellegrinaggio come fenomeni con alcuni elementi comuni:

“Il turismo religioso è quella pratica turistica che ha come meta luoghi che hanno una forte connotazione religiosa ma la cui motivazione è eminentemente culturale e/o spirituale, quando non direttamente etnica, o naturalistica, o a carattere etico/sociale, ma non religiosa in senso stretto.”

Come viene scritto nell’ultimo report sul turismo religioso curato da Vaticano.com e ISNART S.c.p.A. (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), in occasione della Borsa del Turismo Religioso Internazionale del 2019, si stima solo sul nostro territorio nazionale un numero di presenze superiore a 5 milioni e mezzo annuali.

L’aumento dei turisti religiosi decollato negli anni ‘90 ha spinto la UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo) a creare degli studi su questa fetta di mercato, arrivando a quantificare in circa 350 milioni di turisti, per un fatturato di circa 18 miliardi di dollari annui, il comparto a livello mondiale.

Se da una parte non si spegne l’entusiasmo per i continui progressi dei dati turistici in Piemonte, dall’altra si riscontra che ancora pochi sanno dell’esistenza di due maestosi esempi di chiese lignee proprio in questa regione. Si tratta della Basilica di Don Bosco e la Chiesa Maramures.

Il Colle Don Bosco
La Basilica di Colle Don Bosco, ubicata in località Monaldo (AT), fu eretta dove sorgeva la “cascina Biglione” in cui il padre di Don Giovanni Bosco lavorava come mezzadro. La famiglia abitò qui fino al 1815, per poi trasferirsi a vivere al di sotto in una tettoia resa abitazione.

La Basilica è composta di una chiesa superiore ed una inferiore. La prima pietra è stata benedetta nel giugno del 1961 e fu aperta al culto la sola chiesa inferiore nel 1965.

Mentre nel 1999 fu ultimata la basilica superiore, con il suo meraviglioso ed imponente rivestimento interno totalmente realizzato in legno. La soluzione architettonica scelta è un caso davvero esemplare, poiché ricorda ai fedeli l’arca di Noè e, al contempo, offre la soluzione ottimale ai problemi di acustica e bilanciamento della temperatura interna.

La chiesa Maramures a Torino
Questa sorprendente chiesa cristiano ortodosso romena inaugurata nel 2016 si trova a Moncalieri (TO), nominata Chiesa Maramures per ricordare l’omonima regione prossima alla Transilvania. La costruzione, fortemente voluta dalla cospicua comunità romena del torinese, è stata letteralmente assemblata solo grazie agli incastri in quella regione per poi essere trasferita pezzo per pezzo in Italia.

Difatti è lo stile architettonico proprio di quella specifica parte di Romania, dove se ne può trovare una del tutto simile che è stata inserita nel Patrimonio Unesco. Le pochissime altre di questo genere si trovano in Venezuela, Francia, Svezia, Cipro e Svizzera.

Le chiese in legno della Polonia
Sono ben 8 le antiche chiese costruite di solo legno nelle regioni polacche Podkarpackie e Malopolskie, che sono entrate a far parte del Patrimonio Unesco. Ne facevano già parte 6 dislocate nella regione Malopolska.
Sono tutte risalenti al periodo compreso fra il XV ed il XVII secolo, alcune delle quali finemente dipinte nelle pareti interne.

Le 28 chiese vichinghe in legno
Il particolare interesse vichingo per la lavorazione del legno nella nautica ha spinto quei popoli ad affinare l’uso del legno anche nell’architettura religiosa. Giustappunto la professionalità del Maestro d’ascia di tradizione plurisecolare, che in origine si doveva affidare alla lama rudimentale di un’ascia mentre oggi può contare anche sulla potenza meccanica di una robusta motosega.

Così abbiamo ancora 28 esempi originali perfettamente conservati, a spasso per la Norvegia. Per la maggior parte nelle regioni più interne della Norvegia orientale e nella Norvegia dei fiordi.

Le porte e i pinnacoli delle chiese sono finemente intagliati. Le decorazioni combinano motivi cristiani e soggetti vichinghi pre-cristiani raffiguranti animali e draghi.


Foto: tomekferenc / Pixabay