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EICMA Tante versioni speciali: Racing Sixties, Primavera 125 RED e Primavera Sean Wotherspoon. Più Vespa Elettrica 70 km/h




Una nota di colore ha attraversato la cupa Milano novembrina grazie alla Vespa Primavera Sean Wotherspoon. Esposta in via Broletto e poi alla Fiera che ospita Eicma, quest’edizione speciale e limitata esprime tutta l’energia creativa di uno degli stilisti più in voga oggi negli Stati Uniti. La livrea in stile anni 80 mischia splendidamente i toni del giallo, del rosso, del verde scuro e verde acqua, con inserti bianchi sul cravattino frontale e la pedana poggiapiedi rossa. Le finiture cromate sulla cornice faro, il portapacchi e il maniglione passeggero completano il look di Vespa Primavera Sean Wotherspoon. Questo modello sarà disponibile nel 2020 nelle cilindrate 50, 125 e 150.

Vespa Elettrica 70 km/h

Prestazioni superiori e maggior versatilità dʼuso. È questo il binario su cui lavorano in Piaggio per migliorare la gamma di veicoli elettrici, e Vespa Elettrica è il campione di questa filosofia. A Eicma 2019 debutta la nuova versione da 70 km/h, che affianca la versione originale da 45 km/h, ma se questa è omologata come ciclomotore, la 70 km/h è omologata invece come motociclo. Le maggiori prestazioni della Power Unit e delle batterie agli ioni di litio permettono a questo modello un’autonomia di marcia fino a 100 km, in modalità ECO, e di 70 km circa in modalità Power.

tgcom24

Federterme, 100 anni di turismo, industria e salute

Terme di Saturnia © ANSA
SATURNIA - Un complesso sistema che coniuga salute e bellezza, risorse naturali, industria, tecnologia e turismo, crescita dell'occupazione e valorizzazione del territorio: sono le terme italiane, un patrimonio millenario che il mondo ci invidia e che è rappresentato da Federterme (Federazione Italiana delle Industrie Termali delle Acque Minerali e del Benessere Termale) nel 2019 giunta al primo secolo di vita. Un compleanno importante, che la Federazione ha scelto di festeggiare a Roma insieme a Forst (Fondazione per la ricerca scientifica termale) presentando il libro curato da Annunziata Berrino "Federterme. Un secolo di industria e cultura termale 1919-2019", volume che racconta anche attraverso un importante corredo di grafiche e fotografie d'epoca la storia delle terme italiane lungo 100 anni.
L'incontro è stato anche l'occasione per illustrare i numeri relativi al sistema termale, centrale per il turismo ma anche per la Sanità pubblica: nel 2018 i ricavi totali del settore si sono avvicinati ai 760 milioni di euro (dati provvisori Federterme), divisi tra i 118.9 milioni delle cure termali convenzionate e i 639.5 milioni dei "servizi complementari" erogati dagli stabilimenti (come ricezione alberghiera, medicina estetica, fitness, etc.). Secondo i dati, sono 323 gli stabilimenti in attività alla fine del 2018, per la quasi totalità (90ö) operanti in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale: più della metà di essi si trova concentrata in Veneto (28.2ö) e Campania (23.8ö), a seguire Emilia Romagna (7.1ö), Toscana (6.2%), Lazio (4ö) e Lombardia (3.7ö).
Negli stabilimenti termali sono impiegati circa 11.500 lavoratori (per il 62ö donne), ma questi numeri potrebbero aumentare sensibilmente, secondo il presidente uscente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci, che afferma: "Possiamo diventare importanti per far ripartire tutto il Paese: se il Governo ci aiuta, in 3 anni siamo in grado di creare almeno 15 mila posti di lavoro, superando anche il problema della stagionalità". Del resto il sistema termale sta iniziando ad avere successo non solo tra gli anziani ma anche tra le persone con una età compresa tra i 30 e i 50 anni, ormai parte integrante dei clienti dei 1241 esercizi alberghieri (che offrono 95 mila posti letto) presenti nelle 62 località termali italiane.
Dal 2015 tutto il settore ha visto una moderata ripresa dell'attività produttiva, che tuttavia non ha ancora permesso di riassorbire perdite occupazionali accumulate durante la crisi economica: per questo nel suo intervento il presidente Jannotti Pecci ribadisce la necessità di una maggiore attenzione e vicinanza da parte delle istituzioni "nei confronti del sistema termale più importante al mondo: oggi che si parla di turismo sanitario noi possiamo diventare un punto di riferimento in Europa".
E aggiunge: "Poggiamo la nostra vicenda imprenditoriale sulla salute delle persone, per questo abbiamo voluto fare questo evento con Forst, per dare una risposta a chi ha ancora dubbi sull'efficacia delle terapie termali". Positive le risposte del viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, "pronto ad ascoltare le richieste e a fare qualcosa di attivo", e del sottosegretario al Ministero dell'Economia Pier Paolo Baretta, che parla dell'urgenza di un "percorso fiscale a sostegno delle terme e della loro diffusione accanto a investimenti in sinergia tra pubblico e privato per uno sviluppo sostenibile", entrambi presenti all'incontro. "Non c'è competenza che non venga coinvolta nella cultura termale, tra medicina, architettura, lavoro e tecnologia", spiega la curatrice del volume Annunziata Berrino, "il libro presenta in 5 capitoli una visione realistica, non celebrativa di 100 anni di storia vissuta tra alti e bassi". (ANSA).

Alpi dell'Arte



(ANSA) - AOSTA, 8 NOV - Tre mostre personali dedicate agli scultori valdostani, una mostra collettiva dell'artigianato di eccellenza della Valle d'Aosta e una fiera dell'artigianato valdostano di tradizione: è quanto prevede l'accordo di collaborazione tra la Regione Valle d'Aosta e il comune di Sanremo (Imperia) per la realizzazione dell'iniziativa 'Alpi dell'Arte 2019-Racines, radici', in programma nella cittadina ligure dal 7 dicembre 2019 al 7 gennaio 2020. 

La manifestazione prevede: le mostre personali dedicate a Dorino Ouvrier (sala espositiva del Forte Santa Tecla), Giovanni Thoux (Casinò) e Guido Diemoz (Confraternita di Santa Brigida); l'esposizione collettiva dell'artigianato "E la materia prese forma..." nel Museo civico; la fiera dell'artigianato di tradizione "Scopri la Pigna" dal 7 al 24 dicembre nel centro storico con esposizione e vendita di opere realizzate da oltre 20 artigiani della Valle d'Aosta e dimostrazioni di antichi saperi.

Roma, concluso un grande studio sull'edilizia antica

Statua di Vestale 

PERCHÉ SE NE PARLA
I romani furono tra i più abili costruttori del mondo antico. Le loro tecniche sono state spesso pionieristiche, e ogni epoca ha superato la precedente in quanto ad affinazione delle stesse. È da poco stato pubblicato un grande studio condotto da un team di ricercatori italiani che hanno indagato le varie stratificazioni della Casa delle Vestali, che si trova presso il Foro Romano. Grazie a nuove tecnologie hanno potuto analizzare con maggiore accuratezza rispetto agli studi precedenti i materiali edili e gli utilizzi degli stessi in varie fasi. Per la precisione, la Casa delle Vestali porta le tracce di almeno 5 fasi costruttive. 

PERCHÉ ANDARE
La Casa delle Vestali era la sede del collegio delle sacerdotesse devote alla dea Vesta, custodi del fuoco sacro, adiacente al tempio dedicato alla stessa. Si trova alle pendici del Palatino, e le rovine oggi visibili risalgono alla ricostruzione che se ne fece dopo l’incendio del 64 d.C. (al tempo dell’imperatore Nerone): il restauro diede un diverso orientamento all’edificio, e lo collocò su un livello più alto rispetto all'originale. Anche in seguito l’edificio venne ritoccato e modificato, e l’ultimo restauro risale al 191 d.C. Oggi è possibile ammirare il grande cortile attorno a cui sorgeva l’edificio, circondato da porticati e i bacini idrici al suo centro. Sotto i portici erano allineate le statue delle vestali, oggi visibili solo parzialmente (molte si trovano in musei) e ricollocate in modo non aderente all’originale (sono state ritrovate ammassate).

DA NON PERDERE
L’intero Foro Romano, ça va sans dire, è da non perdere. Passeggiare tra le rovine di quello che era il cuore della Roma antica è un’esperienza impagabile, e se capitate nella stagione giusta non mancate di acquistare il biglietto per uno degli interessanti spettacoli di realtà aumentata che permettono di immergersi nelle ricostruzioni virtuali dei fori al momento del loro massimo splendore. Inoltre, se volete godere di una vista impagabile sui fori imperiali, percorrete la salita che porta al Campidoglio e affacciatevi dalla terrazza, magari al tramonto. Ammirerete una scena da cartolina.

PERCHÉ NON ANDARE
In alcuni momenti dell’anno la quantità di comitive di turisti che affollano il sito può essere esasperante. Fare i biglietti per tutto il circuito, includendo Fori, Palatino e Colosseo può richiedere ore, e in particolare l’ingresso all’anfiteatro mette alla prova i più volenterosi. Se potete, scegliete di visitare la Roma antica in bassa stagione, evitando i ponti e le festività.

COSA NON COMPRARE
Le ‘fregature’ per turisti in questa zona di Roma sono sempre dietro l’angolo. Dalle guide abusive al costo esagerato di una bottiglia d’acqua acquistato nei chioschetti, occorre stare particolarmente attenti o si rischia di sborsare ben più del semplice costo del biglietto.