Musei Vaticani gratis nella Giornata del turismo

In occasione della trentunesima Giornata mondiale del turismo che si svolgerà lunedì 27 settembre i Musei Vaticani saranno aperti gratuitamente al pubblico. Le sale espositive, la Cappella Sistina e il Museo storico Vaticano (nel Palazzo Apostolico Lateranense) potranno essere visitate dalle ore 9 alle ore 18 (con ultimo ingresso alle 16).
Quest'anno il tema sul quale la Giornata mondiale invita a riflettere è "Turismo e biodiversità". Come sottolinea il messaggio diffuso per l'occasione dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, è fondamentale cercare un equilibrio che porti a conciliare le esigenze dello sviluppo economico e quelle della protezione dell'ambiente. Di conseguenza i turisti devono essere informati sui benefici reali che comporta la conservazione del patrimonio naturale e storico-culturale delle varie mete turistiche ed educati a scoprire la traccia di Dio nella grande ricchezza della biodiversità.


(©L'Osservatore Romano - 25 settembre 2010)

Nel 2010 l'Italia resta la meta ideale del turismo, grazie alla sua storia, alla bellezza delle sue coste ed al clima invidiabile

Lo confermano i dati arrivati dall'Organizzazione mondiale del turismo (OMT), dal cui rapporto emerge una crescita delle presenze in Italia del 5,3% alla fine dle primo semestre del 2010.
Si tratta di un dato di tutto rilievo se paragonato ad una crescita del turismo internazionale del 7% e di quello europeo del 2%. Ma anche guardando agli altri Paesi europeo il Bel Paese regna sovrano il settore turistico, battendo anche la Francia (+2,2%). Contrazioni si sono registrate per Spagna, Grecia e Regno Unito.
Anche l'ENIT conferma il buon andamento del settore turistico, come emerso anche dal sondaggio condotto sul turismo estivo presso i maggiori tour operators del Paese.

repubblica.it

Fra un mese al via il Salone del Gusto

Daniela Traverso, 24 settembre 2010, 15:37

Aprirà nella seconda metà del mese prossimo il Salone del Gusto a Torino. Dal 21 al 25 ottobre al Lingotto Fiere lo storico evento organizzato da Slow Food, che sempre più racconta del rapporto fra alimentazione e contemporaneità, unita al tema della sostenibilità.

Paneacqua


Se dovessi spiegare che cosa è il Salone del Gusto a qualcuno che non lo sa, direi che è uno dei migliori prodotti culturali di questi ultimi e tristi 20 anni d'Italia. Un progetto nato dalle ceneri di una cultura sopita, latente, ma che non poteva nascere e crescere in nessun altro luogo che non fosse l'Italia.

Il salone del Gusto non è un semplice mercato, ma un manifesto di intenti che ogni 2 anni viene celebrato al Lingotto Fiere di Torino.

Produttori da ogni parte del mondo portano in degustazione e presentano i loro prodotti, tutti di eccellenza e di altissimo livello enogastronomico, fattori che non sempre combaciano e convivono serenamente con le stra-citate norme CEE, anzi, spesso vi cozzano in maniera eclatante. Ma al Salone del Gusto si assaggia di tutto e si mangia veramente bene, e proprio grazie al piacere di gustare buon cibo si impara. Si impara a conoscere l'origine di un prodotto, che a sua volta racconta le abitudini di un popolo e la storia di un territorio.

Questa Biennale del Gusto è una vittoria del movimento Slow Food, un'associazione nata nel 1986 da Arcigola e da un'idea di Carlo Petrini, con la finalità di un modello di consumo che voleva opporsi in maniera decisa e importante al consumismo estremo e sregolato, che in quegli anni ha iniziato la sua ascesa.

Proprio contro l'idea di Fast Food è nato Slow Food, che in questi oltre 20 anni di attività ha sempre più assunto un'importanza fondamentale nel mondo dell'enogastronomia, e non solo, indirizzando a un nuovo tipo di consumo, che coniuga l'idea un ritorno al passato, ai suoi ritmi e alle sue modalità , con una nuova consapevolezza; in parole povere: mangio "lentamente" cose prodotte a basso impatto ambientale, perchè innanzitutto me le godo di più e so anche che è giusto per il bene comune e la collettività (parola ormai in disuso) ne sarà tutta avvantaggiata.

Il motto del movimento "Buono, pulito e giusto" è un concetto difficile da non condividere. Buono perchè il cibo deve essere innanzitutto un piacere, Pulito perchè deve essere prodotto violentando e sporcando il meno possible il nostro pianeta e Giusto perchè Mangiare diventa appunto un "atto agricolo", e selezionando cibi di buona qualità, prodotti con criteri di rispetto per l'ambiente e le tradizioni locali, possiamo favorire la biodiversità e un'agricoltura equa e sostenibile. Il risultato finale non è forse una qualità della vita migliore per tutti?

Quest'anno il Salone del Gusto svolgerà la sua ottava edizione, dedicata a "Cibo e Territori", alle loro relazioni e implicazioni. Dalla prima edizione del 1996 l'affluenza e di conseguenza l'ampiezza e la complessità dell'evento sono aumentate esponenzialmente, coinvolgendo sempre più paesi e sempre più realtà, anche dal Terzo Mondo, Slow Food infatti si impegna anche nel sostegno di piccole comunità produttive, un esempio tra i tantissimi è la comunità delle Donne Imraguen, produttrici di Bottarga di Muggine di una zona della Mauritania.

Una novità delle ultime edizioni del salone, che sancisce in maniera chiara e definitiva appunto l'impegno etico del movimento a livello mondiale, è il congresso di Terra Madre, evento collaterale al salone, quest'anno alla sua quarta edizione. Terra madre è una rete delle comunità del cibo, che in occasione del Salone del Gusto portano i loro esponenti a incontrarsi e confrontarsi sulle modalità agricole di produzione e di consumo.

Anche in questa edizione 2010 quindi si prospetta interessante l'idea di avventurarsi tra i mercati del salone, le degustazioni guidate da massimi esperti nel settore ai laboratori del gusto, gli stand dei presidi, il congresso di Terra Madre e le tantissime altre attività e iniziative proposte in nome sì del buon cibo ma anche di un nuovo concetto di cultura globale e una nuova consapevolezza etica, che vede in questo approccio alternativo al cibo e al consumo un vero e proprio metodo educativo, che mi auguro sarà esempio concreto per la crescita delle nuove generazioni. E se fosse la via giusta?

Ogni viaggio inizia davanti al PC

23 Settembre 2010 - Un utente che è diventato agente di viaggio di sè stesso, che acquista online non guardando solo al prezzo, ma cerca diverse informazioni per costruirsi da solo la propria vacanza, organizzandola in tutte le parti ancora prima di partire (non solo il viaggio, ma la scelta dei ristoranti, delle escursioni da fare in loco, persino l’acquisto dei biglietti dei musei), e che non esaurisce l'esperienza di viaggio una volta tornato a casa, ma usa il Web per condividere la vacanza pubblicando foto e recensioni.

È questo il ritratto del vacanziere online che emerge dal Consumer Behaviour Report 2010: Web, viaggi e vacanze, una ricerca sui comportamenti degli utenti rispetto al settore del turismo online realizzata in collaborazione da Netcomm, Consorzio italiano del Commercio Elettronico, e ContactLab.

La ricerca ha coinvolto 12 operatori del settore ed è stata realizzata a settembre 2010 sulla base di oltre 24.000 questionari compilati via Web dagli utenti. Si stima che a fine 2010, secondo l’Osservatorio Netcomm - Politecnico di Milano, il fatturato del comparto turismo online aumenterà del 19% rispetto al 2009 (anno in cui si era registrata una flessione del 7%).

Oltre all’acquisto si osserv a però una tendenza sempre più marcata alla condivisione delle proprie esperienze. La vacanza in primis viene decisa, costruita, organizzata online e, sempre sulla rete, viene poi raccontata ad amici e conoscenti con commenti e immagini.

Tutti i siti in cui le persone entrano per informarsi e recensire i propri viaggi consentono una dimestichezza tale da superare il divario tecnologico e quindi anche la sfiducia nel mezzo. Il caso del Turismo è emblematico perché dimostra come la ricerca di informazioni legate al viaggio costituisca un vero e proprio “grimaldello” nella consuetudine al Web e quindi agli acquisti online.

Fra gli elementi più significativi emersi dalla ricerca emerge inoltre un ormai generalizzato e intensivo utilizzo del Web in chiave di info-commerce, anche fra chi non acquista online, per soddisfare una forte esigenza di informazione di qualità. Colpisce proprio l’intenzione di utilizzare Internet per organizzare future vacanze anche da parte di chi non le ha fatte quest’anno o da chi non è un attualmente un acquirente online.

Gli utenti intervistati mostrano una decisa propensione alla multicanalità (ovvero per l’utilizzo complementare di Web e agenzia di viaggio), per esempio per prenotare online con un piccolo acconto e poi saldare il conto in agenzia. La rilevazione mostra poi come il prezzo alto non sia più una barriera per chi acquista online. Mentre fra quanti non completano la transazione via Web si osserva la richiesta di sicurezza nei pagamenti, formulata in particolare dalle donne, con gli uomini invece che ricercano maggiore semplicità nelle procedure d’acquisto.

Anche la riduzione della ‘booking window’, ovvero della finestra temporale fra l’acquisto/prenotazione di una vacanza e la partenza, si evidenzia per la metà degli intervistati, che dichiarano di prenotare con non più di un mese di anticipo.

valleolona.com



“Come proteggere i minori dallo sfruttamento sessuale nei viaggi e nel turismo”

Il 27 settembre, in occasione della giornata internazionale del turismo, ECPAT presenta il corso on line per la protezione dei bambini dallo sfruttamento sessuale nei viaggi. Il corso è rivolto agli operatori e studenti del turismo. Alla presentazione del corso prenderanno parte diverse personalità di settore e delle Istituzioni. L’inizio è previsto per le 11.30 presso il Centro Studi del CTS in via Albalonga 3, Roma (Metro Re di Roma) specializzato in formazione turistica e ambientale e da anni sostenitore di ECPAT.

Secondo stime dell’OMT ogni anno almeno 3 milioni di persone partono per viaggi a scopo “sessuale”. Un sesto di loro, tra quelli che arrivano in America Latina e nei Caraibi, è a caccia di bambini o adolescenti. Nell’amara classifica degli stranieri in cerca di sesso da minori gli italiani hanno scalato i primi posti in alcuni paesi come il Kenya, la Repubblica Dominicana, la Colombia, il Brasile. Questa violazione dei diritti umani non solo ha gravi effetti psicologici e fisici sulle sue giovani vittime, ma ha anche un effetto negativo sulle qualità delle località turistiche

Il turismo non causa lo sfruttamento sessuale dei bambini, ma chi commette questi reati si serve dei servizi e di strutture turistiche, sia nei loro Paesi d'origine sia nelle località turistiche. Questa è la ragione per cui ECPAT ha pensato di rivolgersi agli operatori del turismo, che svolgono un ruolo fondamentale nel prevenire lo sfruttamento sessuale dei bambini.

Il corso, interamente in italiano, è interattivo, pieno di domande e giochi di ruolo attraverso i quali capire chi è il turista sessuale, quali sono i Paesi verso cui si muove e molto altro. Ci sono diversi video e numerose "situazioni tipo" per gli albergatori, le guide turistiche, le agenzie di viaggi e i tour operator, che potrebbero venire a contatto col turista sessuale e il minore sfruttato.

Lanciato contemporaneamente da altre quattro ECPAT d'Europa, il corso sarà attivo dal giorno stesso della presentazione. Ogni operatore potrà svolgerlo individualmente, quando riterrà opportuno, in qualsiasi sede (lavoro, casa..), in un tempo di 20-30 minuti. Al termine del corso on line verrà rilasciato un attestato, attraverso la stessa piattaforma formativa caricata su web. La formazione è gratuita.

In occasione della presentazione del corso saranno diffusi i dati dell’ Osservatorio Nazionale per l’applicazione della Legge 269/98 e del Codice di Condotta nel settore turistico per la protezione dei bambini dallo sfruttamento sessuale. A margine della presentazione, ECPAT realizzerà una breve formazione per gli operatori intervenuti, che si svolgerà presso la stessa sede, alle ore 14.00.
politicamentecorretto.com


TURISMO: AL MINISTERO 50 MLN PER REALIZZARE INTERVENTI AL SUD

(ASCA) - Roma, 22 set - Sara' il ministero del Turismo a coordinare l'attuazione del piano di interventi da 50 milioni di euro in quattro Regioni del Sud: Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Lo ha stabilito oggi il comitato tecnico congiunto per l'attuazione che ha individuato nel ministero guidato da Michela Vittoria Brambilla il soggetto per la gestione delle linee di intervento di qualificazione e promozione dell'offerta turistica nell'ambito del programma europeo POIN (''Attrattori naturali, culturali e turismo'').

Le azioni riguarderanno la definizione di standard qualitativi per l'offerta turistica, campagne di promo-commercializzazione dei principali attrattori turistici e iniziative di sensibilizzazione della popolazione residente sui valori dell'accoglienza e dell' ospitalita'.

''Il turismo - osserva il ministro - rappresenta un settore strategico per il rilancio delle regioni del Sud che possiedono un enorme potenziale in termini di attrattori culturali, paesaggistici e storici, un potenziale ancora parzialmente inespresso. Sono certa che la condivisione di obiettivi e di strategie tra Governo e Regioni, emersa anche oggi nel corso della riunione del comitato permanente in materia di turismo, permettera' di delineare politiche incisive per la crescita dell'industria turistica del Paese''.

TURISMO Lazio: Etruschi, ville imperiali, vie sacre, ecco il piano triennale della Regione



E anche il Terminillo, le stazioni termali e i luoghi legati alla presenza ebraica nel territorio laziale e le ville imperiali. L'assessore Zappalà ha consegnato alla Giunta il documento che contiene le linee di azione e di rilancio turistico del territorio. Si attendono le indicazioni da parte delle organizzazioni di categoria


Nei giorni scorsi l'assessore ha inviato agli enti locali e agli operatori del settore 4.000 copie del documento di programmazione dell'offerta turistica laziale, ora attende le indicazioni da parte delle organizzazioni di categoria dopo la lettura del testo. Due i punti forti da cui parte il documento: la valorizzazione di alcune parti del patrimonio culturale e naturalistico regionale attualmente sottoutilizzate ai fini turistici e la crescita del numero delle presenze

Scuola di alta formazione del turismo, distretto del golf, registro del "made in Lazio", carta del turista ed il progetto di avviare a Roma la fiera mondiale del turismo. Sono queste alcune delle novità contenute nel piano turistico regionale triennale, che l'assessore Stefano Zappalà ha già consegnato alla giunta di Renata Polverini e che probabilmente sarà discusso entro i primi di ottobre. Il documento, che contiene le linee di azione da realizzare sul territorio nell'arco del triennio 2011-2013, dovrà poi seguire il classico iter, prima in Commissione e poi in Consiglio Regionale.

Nei giorni scorsi l'assessore ha inviato agli enti locali e agli operatori del settore 4.000 copie del documento di programmazione dell'offerta turistica laziale, ora attende le indicazioni da parte delle organizzazioni di categoria dopo la lettura del testo. Due i punti forti da cui parte il documento: la valorizzazione di alcune parti del patrimonio culturale e naturalistico regionale attualmente sottoutilizzate ai fini turistici e la crescita del numero delle presenze. "Il piano prende in esame i flussi turistici che interessano le principali località turistiche europee ed italiane - spiega Zappalà - quanto ad arrivi il Lazio è terzo in Europa dopo Londra e la regione dell'Ile de France, ma se con i britannici ce la giochiamo con i francesi non c'è partita, abbiamo un terzo dei loro arrivi. In Italia invece la nostra regione è terza, dopo Toscana e Veneto".

Diversi i poli tematici che il piano stilato dall'assessore regionale al Turismo intende valorizzare sono: il mondo etrusco, i percorsi delle vie sacre, il Terminillo, le stazioni termali, i luoghi legati alla presenza ebraica nel territorio laziale e le ville imperiali. "Sono tutti luoghi che meritano una visita - prosegue - ma fino ad ora sono stati poco sfruttati". Poi aggiunge: "Lette le osservazioni delle categorie vorrei portare il piano in giunta entro la settimana prossima".

Tra le novità che introduce il piano, oltre all'organizzazione di un Conventional Bureau a Roma, c'è anche quello di realizzare una scuola di alta formazione per il turismo "il progetto sarà avviato entro Natale" ha assicurato Zappalà. Per i viaggiatori che sceglieranno il Lazio come meta arriverà inoltre un vero e proprio vademecum per orientarsi: buoni consigli, raccomandazioni, informazioni su servizi ricettivi, siti artistici e ambientali ma soprattutto con una sezione dedicata ai "doveri del turista". "Realizzeremo un portale del turismo e del made in Lazio, - ha spiegato Zappalà - un sito indipendente che sarà collegato a quello istituzionale". "Made in Lazio" è anche il nome della proposta di legge già presentata in giunta "per il riconoscimento di tutto quello che si pensa e si produce in questa regione" ha sottolineato Zappalà precisando che il testo prevede anche l'istituzione di un registro dove le aziende del territorio potranno iscriversi.

E se il rilancio del turismo passerà anche per l'avvio di "un progetto tematico" ha detto l'assessore, "lo sport" sarà uno degli assi su cui si punterà anche per diversificare l'offerta e prolungare la stagione. A questo proposito e' prevista la creazione di un "golf district", il rilancio del turismo del "wellness" con il sistema termale ed il turismo "acquatico". "Uno dei nostri progetti - ha spiegato Zappalà - è quello per la navigazione dei corsi d'acqua, principalmente del Tevere: vogliamo creare degli itinerari che, partendo dal fiume, colleghino il territorio, anche sfruttando ciclovie ed ippovie". Quanto alla partecipazione del Lazio alle fiere regionali "fino ad oggi la Regione ha partecipato ad una marea di eventi internazionali, - ha detto Zappalà - noi vogliamo selezione i più significativi dal punto di vista della visibilità ma soprattutto vogliamo realizzare, molto probabilmente a Roma, la fiera mondiale del turismo".

Il turismo è una delle poche materie prime di cui dispone l'Italia

Roma, 22 set. (Apcom) - "Il turismo è una delle poche materie prime di cui dispone questo paese - ha sottolineato la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia - un settore strategico che però genera meno ricchezza e occupazione di quanto accade in altri paesi, che non hanno il nostro patrimonio di risorse culturali e paesaggistiche. È uno spreco inaccettabile - continua - che non possiamo permetterci. C'è stata di recente una presa di coscienza da parte delle istituzioni dell'importanza del settore e si sono fatti alcuni passi avanti, ma occorre fare di più".

Si tratta di un piano che "il nostro paese non ha mai avuto - continua la numero uno di viale dell'Astronomia - identifica obiettivi chiari e raggiungibili, primo fra tutti il target del 20% del Pil. Raddoppiare il contributo che il turismo dà al Pil nazionale non è una chimera. Abbiamo - conclude - gli strumenti per agire: facciamolo, subito, in maniera decisa e coordinata".