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Tempo di Europei, guida pratica dall'hotel allo stadio 51 partite, 24 squadre, 10 stadi, 1 vincitore, l'attesa è finita!



Ben 51 partite, 24 squadre, 10 stadi, 1 vincitore. Sono passati 4 anni e l’attesa è finita: per la terza volta nella storia il Campionato europeo torna in Francia. Non sorprende che al momento i francesi siano i più attivi su Booking.com per le prenotazioni per giugno e luglio, seguiti da inglesi e tedeschi, tutti impazienti di riuscire ad assistere alle prodezze dei propri calciatori preferiti. Hotel eB&Bsono le tipologie di struttura più prenotate durante il periodo dell’evento, dato che i tifosi cercano un posto tranquillo per riposarsi dopo le fatiche della partita.
Se non riuscite ad andare in Francia quest’estate, niente paura. Agli appassionati di calcio farà piacere sapere che gli utenti consigliano anche altri Paesi per vivere al meglio la combinazione di sport e vacanza. Sulla base di oltre 26 milioni di raccomandazioni, Booking.com ha scoperto che la regione tedesca della Renania Settentrionale-Vestfalia vince la classifica dei posti più ambiti dai tifosi di calcio, grazie al suo buon numero di squadre di calcio che includono il Borussia Dortmund, lo Schalke e il Leverkusen. Valencia, in Spagna e le Midlands, Regno Unito, sono le altre 2 destinazioni più consigliate per il calcio.

Le Terrass Hôtel, Monmartre
>>>PRENOTA ORA HOTEL 
Le Terrass Hôtel, ideale per tutti gli appassionati di calcio,è ospitato in un palazzo dell’Ottocento, nel cuore di Montmartre. Si trova a soli 15 minuti di auto dallo Stade de France, dove si terrà la finale, e a 24 minuti, sempre in auto, dalParc de Princes. In camera troverete una TV satellitare a schermo piatto e il WiFi gratuito, e sarete sempre aggiornati sugli ultimi risultati delle partite mentre ammirate la vista sulla Torre Eiffel dal bar in terrazza.

Grand Hotel Beauvau, Marsiglia
PRENOTA ORA Il Grand Hotel Beauvau è un elegante 4 stelle nel centro di Marsiglia. Con l’indispensabile WiFi gratuito e l’ampia offerta di cibo a disposizione con il servizio in camera 24 ore su 24, non perderete mai un gol. E se avete avuto la fortuna di trovare un biglietto per una partita allo Stade Velodrome, potrete raggiungere il campo di gioco in soli 12 minuti di viaggio.

Kryiad Prestige, Lyon Est
PRENOTA ORASituato a qualche km di distanza dallo Stade de Lyon, che ospiterà una delle semifinali del campionato, questo hotel offre la connessione WiFi ad alta velocità, utile per tutti gli aggiornamenti minuto per minuto, una piscina, una sauna e una sala fitness. La TV a schermo piatto trasmette anche canali internazionali, per garantirvi di trovare le telecronache delle partite nella vostra lingua preferita.

Hôtel Barrière, Lille
PRENOTA ORAQuesto fantastico hotel a 5 stelle si trova a 400 metri dalla stazione dei treni di Lille-Europe e a soli 14 minuti di auto dallo Stade Pierre Mauroy, sede di uno dei quarti di finale. Sulle ali dei successi della squadra del cuore, potete anche decidere di sfidare la sorte al casinò dell’hotel. Se invece preferite focalizzare tutta la fortuna sul calcio, almeno esplorate un po’ i dintorni tra una partita e l’altra!

Le Clos d’Emilie, Bordeaux
PRENOTA ORAQuesto elegante bed and breakfast si trova nel cuore di Bordeaux, a pochi km dallo stadioMatmut Atlantique. Vi sentirete dei veri vincitori tra il WiFi gratuito, la TV a schermo piatto e la possibilità di assaggiare il meglio del vino locale.

Le Mas de la Talaudière, Saint-Etienne
PRENOTA ORA
Se avete voglia di un po’ di relax prima di immergervi nell’atmosfera frenetica di una partita allo Stade Geoffroy-Guichard, quello che fa per voi è Le Mas de la Talaudière.Grazie alla tranquillità della piscina all’aperto e al WiFi gratuito, questa guesthouse da campioni vi aiuterà a tenere a bada l’eccitazione pre-partita.

Mgallery: nuovo hotel nel cuore di Parigi

La collection di Sofitel apre una struttura vicino all’Opéra
Nuovo indirizzo parigino per Mgallery Collection By Sofitel. Si tratta dell’Échiquier Opéra Paris, situato in zona centrale, nella zona dei Grands Boulevards.
La struttura propone 88 camere, pensate come degli appartamenti. Presenti 6 sale riunioni, per un totale di oltre 200 mq di spazi modulabili interamente rinnovati ed equipaggiati con le più moderne tecnologie.

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A maggio Parigi come non l’avete mai vista

di Eugenia Romanelli

Parigi in primavera è un’altra Parigi. E’ un po’ come immaginare Marrakech con la neve: un’acrobazia dell’immaginario. Sì, perché quel chè che fa di Parigi, Parigi, non ha niente di primaverile (tranne forse per il filo di nostalgia, tipica invece di ogni primavera). Comunque è difficile spiegare: viaggiare per credere. Quindi: lasciate perdere i soliti itinerari, e con loro le idee preconcette sulla capitale del romanticismo europeo, lasciatevi alle spalle eventuali ricordi o immagini, spogliatevi di tutti i pre-giudizi, e, se non avete mai visto Parigi in primavera, andate e basta: nudi.

Tanto per cominciare, adesso, il clima è perfetto: né troppo caldo, né troppo fresco. E le giornate sono lunghe quanto basta per godersi la luce in tutte le angolazioni possibili dei tramonti. Per non parlare della città in fiore, ovunque profumata (esperienza indimenticabile, a tal proposito, è la Promenade Plantèe, passeggiata sospesa in alto sulla città - trattandosi di ex linea ferroviaria, tra fiori di tutti i tipi). Per chi volesse improvvisare un week end a maggio, la scelta è vasta, perché gli eventi cittadini sono tanti e tutti molto interessanti.

Si comincia con due cult assoluti: Tintin e David Bowie. Strano ma vero, il pubblico che ama l’uno pare ami anche l’altro. Il primo è in mostra al Musée en Herbe fino a tutto agosto, mentre Bowie è esposto alla Filarmonica di Parigi fino al 31 maggio. A Le Lucernaire c’è il mitico Obey, writer simbolo della campagna presidenziale di Obama, esposto fino a giugno, mentre, fino al 19 luglio, la Fondazione Piere Bergè ospita la collezione “dello scandalo” del 1971: stiamo parlando naturalmente di Ives Saint Laurent.

Ma le date di maggio non finiscono qui. L’8, 9, e 10 il Pere Lacaise, il famossissimo cimitero monumentale, traboccherà letteralmente di artisti e pittori che aderiscono all’edizione “Portes Ouvertes”. Qualche giorno dopo, invece, partirà il Grand Steeple all’ippodromo Auteuil: è una leggendaria competizione tra cavalli che si sfidano in sei chilometri di mirabolanti salti ad ostacoli.

Il 16 e 17, poi, va in scena il Festival des Arts de la Rue, ossia una maratona di arte e artisti che si esibiscono per le vie più belle della città. L’occasione, inutile dirlo, è strepitosa per scoprire ed esplorare angoli sconosciuti e intimi di Parigi. Alcuni esempi? Mediatheque Francoise Sagan e Canal St. Martin (10 arrondissment), Autour du Jardin d’Eole (18 arrondissment). Tra l’altro, il 16 sera c’è anche un altro evento da non perdere, visto che cade la Notte Europea dei Musei.

Il 19 maggio è una data topica per i fanatici del tennis: il torneo del Roland Garros alzerà ancora la coppa dei moschettieri e la coppa Suzanne Lenglen. Anche i jazzemani hanno pane per i loro denti, e se bazzicheranno il fantastico quartiere di Saint-Germaine-des-Près (che da solo vale una visita) tra il 21 maggio e il primo giugno, non resteranno delusi: in calendario c’è la 15/a edizione del Festival del Jazz, con la partecipazione niente meno che dell’organista Rhoda Scott, del batterista Aldo Romano, del pianista Vijay Iyer e dell’attrice Lisa Simone.

Difficile trovare le parole anche per Taste of Paris: dal 21 al 24 maggio riunisce bel 15 chef francesi che interpreteranno il meglio della cucina del territorio, in un tour enogastronomico da capogiro. Per finire, la mostra su Harry Potter, che non è male soprattutto se si ama il genere, e qualche bel concerto tra i tanti in programma. Si va da Roxette all’Olympia Hall (26) a Toto allo Zenith (29). Per chi ama mangiare pollo arrosto e pizza all’estero, perfetto è invece un live nostrano: Fiorella Mannoia canterà al Le Cigale il 29 (a giugno invece, il 28, arriveranno niente meno che gli Who).
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Weekend d’arte a Parigi Appuntamenti, mostre, inaugurazioni per vivere la capitale francese prima del Natale

di Ida Bini

La Ville Lumière, così viene chiamata Parigi, è una continua sorpresa e, ancor prima di gettarsi nel vortice delle feste natalizie, offre numerose occasioni di viaggio, soprattutto legate all’arte e alla cultura. Pullulano le mostre nei principali musei cittadini e si inaugurano due nuovi spazi culturali, la fondazione Louis Vuitton e la Monnaie de Paris, mentre la fondazione Cartier e la Maison Rouge festeggiano con eventi di grande richiamo rispettivamente i 30 e i 60 anni d’attività.

Nel sedicesimo arrondissement, all’interno del piccolo giardino di piante esotiche d’Acclimatation del Bois de Boulogne, è stata da poco inaugurata la fondazione Louis Vuitton, enorme edificio di vetro, legno e acciaio simile a una nuvola o a un veliero con terrazze panoramiche, progettata dall’archistar Frank Gehry e voluta dal magnate Bernard Arnault. Il nuovo centro artistico, che ha lo scopo di sostenere e di promuovere la creatività di artisti contemporanei, ospita un auditorium e undici gallerie che espongono mostre temporanee di giovani talenti e una collezione permanente di opere e installazioni che appartengono alla fondazione e allo stesso Arnault. In queste settimane il centro ospita una mostra sul progetto architettonico di Frank Gehry, in contemporanea con la prima retrospettiva europea che il Centre Pompidou dedica all’opera del grande architetto canadese. Nel celebre centro d’arte parigino è anche possibile ammirare un centinaio di dipinti di Marcel Duchamp, in mostra fino al 5 gennaio, e scoprire il nuovo allestimento della collezione permanente del Pompidou con un’attesa, prima retrospettiva europea dedicata a Jeff Koons, Modernités Plurielles.

Dopo 5 anni di lavori di ristrutturazione e protetta da ingenti misure di sicurezza è stata aperta al pubblico per la prima volta la Monnaie de Paris, la Zecca dello Stato, che sorge proprio davanti al Louvre. La “cassaforte del Re” ospita anche nuovi spazi culturali e un ristorante gourmet dello chef stellato Guy Savoy. Dopo anni di lavori e di polemiche per i ritardi riapre al pubblico anche il museo Picasso con la più grande collezione di opere del maestro andaluso: oltre quattrocento tra dipinti, sculture e disegni. Adesso lo spazio espositivo del quartiere Marais misura mille metri quadrati ed espone in 37 sale disposte su tre livelli, compresa la collezione privata dell’artista con capolavori che vanno da Matisse a Cézanne, da Degas a Braque.

Il museo ospita anche una boutique e un caffè che si affaccia su una grande terrazza. Si sta rifacendo il look anche la scenografica piramide di vetro che da 25 anni funge da ingresso al museo più famoso della città, il Louvre: il “progetto Pyramide” prevede un rinnovamento delle strutture e degli spazi più funzionali per accogliere meglio i numerosissimi visitatori. I lavori dureranno tre anni continuando nel frattempo a visitare uno dei musei più conosciuti e ammirati del mondo, che raccoglie oltre 35mila opere, dall’antichità alla metà dell’Ottocento, e capolavori assoluti. Tra le mostre temporanee aperte in questi giorni ci sono fino al 5 gennaio le opere di Mark Lewis - Invention au Louvre - che unisce pittura, fotografia e immagine cinematografica; l’installazione di Claude Lévêque, Sous le plus grand chapiteau du monde; e, fino al 19 gennaio, la grande esposizione Le Maroc médiéval. 

Un empire de l’Afrique à l’Espagne, che invita a rileggere l’Occidente islamico dal XI al XV secolo attraverso 300 capolavori di architettura, di oggetti di culto, mobili, ceramiche e tessuti. In queste settimane Parigi offre anche importanti eventi che celebrano la nascita di due importanti realtà artistiche e culturali private. La Fondation Cartier, pioniere del mecenatismo in Francia, compie 30 anni di attività con la mostra Mémoires Vives di artisti-simbolo della collezione, da Ron Mueck a Chéri Samba, nel bellissimo palazzo di vetro e acciaio di boulevard Raspail, disegnato nel 1984 da Jean Nouvel.

Festeggia 60 anni di attività la Maison Rouge, nel quartiere Bastille, importante e vivace spazio espositivo privato, che il collezionista Antoine Galbert ha trasformato in un punto di riferimento artistico della capitale, in particolare per l’arte povera, a cui è dedicata la mostra Art Brut. Collection ABCD di Bruno Decharme. Gli appuntamenti con l’arte non si esauriscono qui: tantissime sono le gallerie e molto più numerosi i musei che espongono mirabili mostre, come la grande esposizione Saint Louis nella Conciergerie, monumento nazionale tutelato dall’Unesco, per celebrare gli 800 anni della nascita di san Luigi, aperta fino all’11 gennaio con 130 opere d’arte raramente esposte. Oppure quella del musée du quai Branly, situato lungo la Senna a pochi metri dalla Tour Eiffel, che espone 3.500 opere d’arte provenienti dall’Africa, dall’America, dall’Asia e dall’Oceania.


Il museo si trova in un edificio dall’architettura sorprendente e imponente, concepita da Jean Nouvel; ospita un negozio, una sala da lettura, una sala per spettacoli e un giardino rigoglioso, opera del paesaggista Gilles Clément e del botanico Patrick Blanc, che rendono questo luogo unico e piacevole anche solo per una passeggiata. Ma d’altronde Parigi si presta un po’ ovunque a lunghe e romantiche passeggiate, anche senza una meta precisa: si cammina lungo la Senna, che in questi giorni comincia a brillare con le luminarie natalizie, e dove ci si imbarca per le classiche escursioni in battello che consentono di passare accanto ai monumenti più belli della città, da Notre-Dame al Louvre, dalla Tour Eiffel al Musée d’Orsay, o dove si cena a lume di candela nei tanti bistrot che si affacciano sul fiume con viste magnifiche su Parigi.


Il lungosenna seduce da sempre con la sua bellezza e il suo fascino malinconico, così come le scalinate di Montmartre che portano fino alla maestosa basilica del Sacré-Cœur, luogo sacro per eccellenza, o le stradine e le piazze medievali del Marais, persino i monumentali Champs-Elysées, già illuminati per il Natale. Si passeggia anche lungo le tradizionali strade dello shopping, nei centri commerciali Gallerie Lafayette e Printemps del famoso Boulevard Haussmann, o nei mercatini di Natale che già spuntano in questi giorni e che regalano molte idee per fare acquisti. Sono tanti e disseminati per la città: a Montparnasse c’è il mercatino di place Raoul-Dautry, specializzato in prodotti gastronomici; ai giardini del Trocadéro, accanto alla Tour Eiffel; tra le casette di legno degli Champs-Élysées; a place St-Germain e nel futuristico spazio sotto il Grand Arche a La Defénse, che ospita il mercatino più grande e amato dai parigini. Per chi, invece, preferisce andare a teatro o negli storici cabaret oppure ascoltare ottima musica, può consultare il ricco programma della 43esima edizione del Festival d’Automne, in scena fino ai primi di gennaio.

Per maggiori informazioni: http://it.parisinfo.com e www.rendezvousenfrance.com
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A Parigi paghi quanto vuoi in 5 hotel. Si prenota online ecco il link, i posti sono limitati

Ecco il link al sito per prenotare
http://www.payezcequevousvoulez.net/



(ANSA) - PARIGI, 21 LUG - Trascorrere una notte d'albergo nel cuore di Parigi e pagare quanto si vuole: è l'operazione-fedeltà lanciata da cinque hotel di lusso della capitale francese. Per approfittarne, da oggi fino al 10 agosto, basta prenotare sul sito 'payezcequevousvoulez.net' e scegliere una data.
    L'iniziativa si basa sul 'giusto prezzo': il cliente dovrebbe infatti pagare il costo che ritiene appropriato in base a servizio, accoglienza e comfort. Ogni hotel ha messo a disposizione due camere 'paghi quanto vuoi'.
   
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Parigi golosa, Salone Cioccolato last minute. Nella città del romanticismo dal 31 ottobre al 4 novembre, tappa perfetta per il Ponte di Ognissanti

(di Stefania Passarella - ansa)


Parigi romantica? Non solo, per tutti i golosi che ancora non hanno idee su come trascorrere il ponte di Ognissanti ecco un'occasione da non perdere: dal 31 ottobre al 4 novembre la capitale del romanticismo diventa anche la città del "Salon du Chocolat". Attese per l'occasione circa 130 mila persone, ma non è mai troppo tardi per tentare un last minute.

La kermesse riunisce oltre 200 "maitres-chocolatiers" europei e internazionali e dà l'occasione ai visitatori di scoprire le nuove tendenze in fatto di cioccolato e di acquistare i prodotti più raffinati. Il Salone è ospitato dall'exhibition centre a Porte de Versailles e propone un'edizione dedicata ai "nuovi mondi" del cioccolato: dai Maya a quelli odierni, non senza qualche ironia sulla presunta "fine del mondo" indicata dal calendario della civiltà precolombiana. Tra gli eventi più attesi anche una sfilata di moda.

E se è vero che ci sono più negozi di cioccolata a Parigi (oltre 300) che in nessun'altra città del mondo, allora fuori dal Salone perché non approfittare del lungo fine settimana per un itinerario "goloso". Il sito web Chocoparis oltre a proporre diverse sezioni a tema (le migliori pasticcerie, tea room, negozi di gelato e corsi per neofiti) offre anche spunti per percorsi mirati nella Ville Lumière. E diverse sono le agenzie, come Esprit Chocolat, che propongono tour con degustazioni personalizzate. A spasso a Saint-Germain des Prés, nel quartiere di Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, si fa un tuffo goloso fra tradizione (è anche l'area storica del cioccolato) e nuove tendenze, alla scoperta di giovani cioccolatai in ascesa. Insieme a una guida si entra nei piccoli negozi storici con gli scaffali pieni di miniature e sculture di cioccolato, imparando a degustare praline, truffles e cioccolatini ripieni. Oppure si può andare alla scoperta di una delle zone più alla moda di Parigi, quella vicino all'Opera, inseguendo il profumo dei maestri cioccolatai stranieri: belgi, russi e non solo.
Ecco qualche indirizzo da appuntarsi fra quelli consigliati da siti specializzati: Michel Cluizel (201, rue Saint-Honoré); Jean-Paul Hévin (231, rue Saint-Honoré) per una delle migliori cioccolate calde di Parigi; Pierre Hermé (4, rue Cambon) conosciuto come il "Picasso" dei dolci; Ladurée (25, rue Royale); Patrick Roger (199, rue du Faubourg Saint-Honoré); la prima vera Maison du Chocolat (225, rue du Faubourg Saint-Honoré). E ancora Gerard Mulot (76, rue de Seine), Pierre Marcolini (89 rue de Seine), Chocolat de Neuville (29, rue de Buci).

Informazioni: www.salonduchocolat.fr, www.chocoparis.com e www.espritchocolat.com.



Pista ciclabile Parigi-Londra 'Avenue verde' da Notre-Dame a Westminster Bridge

(ANSA) - PARIGI - Parigi e Londra sempre piu' unite: dopo l'Eurostar, domenica sara' inaugurata l''Avenue verde', una pista ciclabile tra la cattedrale di Notre-Dame e Westminster Bridge. Il percorso e' di 408 chilometri, piu' 4 ore di traghetto sulla Manica. I ciclisti piu' allenati potranno arrivare a destinazione in tre giorni. La pista in Francia si serve di strade di campagna e ferrovie abbandonate. In Inghilterra utilizza la rete gia' esistente del National Cycle Network.
ansa 21 Giugno 2012 07:05

Parigi come in un film

a Tour Eiffel domina sul panorama della Ville Lumiere (Foto: Maison de la France/Thierry)  
(di Stefania Passarella - ansa)

Si saprà fra pochi giorni se l'ultima 'fatica' di Woody Allen, Midnight in Paris, si aggiudicherà una delle statuette agli Oscar, in cui gareggia sia come miglior film sia per la miglior sceneggiatura – quest'ultima già premiata a gennaio ai Golden Globe Awards –; quello che è certo è che guardare il film, piaccia o meno l'ultimo registro stilistico del regista newyorchese, fa venir voglia di visitare o perché no di tornare nella Ville Lumière. È Parigi l'indiscussa protagonista della pellicola, oltre alla coppia Gil e Inez, uno sceneggiatore hollywoodiano aspirante scrittore e la sua fidanzata, alias Owen Wilson e Rachel McAdams.

Se trasferirsi nei tempi descritti dal film – la Parigi degli anni '20 e della Belle Epoque – resta però un'operazione onirica e al più cinematografica, passeggiare e sorseggiare un caffè, perfino soggiornare, nei luoghi di Midnight in Paris è più a portata di mano. Per cominciare si può scaricare gratuitamente da internet e stampare la mappa turistica redatta ad hoc dal portale City of Paris che propone, fra gli altri, proprio itinerari legati ai luoghi dei tantissimi film girati e ambientati nella capitale francese (sul sito si legge che ogni anno almeno 900 scene sono girate in città e oltre 5mila sono le location utilizzate).

Cartina in tasca e Let's do it di Cole Porter in cuffia, ma anche Si tu vois ma mère Sidney Bechet e La Conga Blicoti Josephine Baker (su YouTube la playlist della colonna sonora): il viaggio ha inizio.

Si può partire da Pont Alexandre III, uno dei ponti più famosi di Parigi – collega Grand Palais e Petit Palais all'Hôtel des Invalides – e nel film fa da cornice a un incontro inaspettato. Concepita dagli ingegneri Résal e Alby per l'Esposizione Universale del 1900, occasione in cui fu inaugurata, l'imponente struttura d'acciaio in stile Art Nouveau stupisce per le sue decorazioni. Di qui, passeggiando lungo la Senna in direzione Place de la Concorde si può far tappa al Musée de l'Orangerie per osservare, fra gli altri, i capolavori di Monet. Entrambe le rive della Senna sono invece perfette per soste romantiche.

Proseguendo sul lungosenna, superando il Louvre e arrivando a Pont Marie si scoprono i Bouquinistes, i protagonisti di quella che si può definire un'enorme libreria a cielo aperto, in pratica il regno dei venditori di libri antichi e usati, con veri e propri pezzi d'antiquariato per chi sa dove cercare. Quasi mille piccoli stand, vere e proprie scatole di metallo di colore verde che si susseguono sulle rive della Senna, da Pont Marie a Quai du Louvre e da Quai de la Tournelle a Quai Voltaire. Oltre duecento sono i rivenditori e 300 mila i titoli che si possono trovare. Dal 1922 i bouquinistes – imitati anche a Tokyo, Montreal e Pechino – sono patrimonio dell'Unesco. Gli stand sono aperti tutti i giorni dalle 11 fino al tramonto.

A proposito di libri, un luogo che compare nelle peregrinazioni di Gil è la libreria Shakespeare & Company. Quella storica fu fondata a Parigi nel 1919 dall'americana Sylvia Beach, la prima a stampare l'Ulisse di Joyce. La sua libreria nel V arrondissement di Parigi, sulla Rive gauche, fu un vero e proprio santuario letterario, punto di riferimento di scrittori come lo stesso Joyce, Gertrude Stein, Ezra Pound, Ernest Hemingway, F. Scott Fitzgerald. La libreria in rue de l'Odeon venne chiusa nel dicembre 1941 per l'occupazione subita dai francesi nella Seconda guerra mondiale e non fu più riaperta. La libreria odierna che porta lo stesso nome è quella aperta nel '51 da George Whitman – oggi gestita da sua figlia – al 37 di rue de la Bûcherie, vicino Place St.Michel (www.shakespeareandcompany.com). A pochi chilometri si può raggiungere invece piazza Jean XXIII, dietro la cattedrale di Notre-Dame. È qui che nel film Gil incontra per la seconda volta una insolita guida turistica.

Non distante, si arriva facilmente all'Église Saint-Étienne-du-Mont, in rue Montagne Sainte-Geneviève, vicino al Panthéon, luogo clou della pellicola perché è in questo scorcio pittoresco che a mezzanotte Gil comincia il suo “viaggio” speciale. È descritta in En Route di Huysmans (1895) come una delle più belle chiese di Parigi e al suo interno si possono ammirare la più antica cassa d'organo della capitale francese e la tribuna pensile di marmo bianco scolpito da Biart Padre (unica a Parigi). L'edificio è custode anche della tomba di Blaise Pascal e Racine. Non si incontreranno di sicuro i personaggi che letteralmente rapiscono Gil, ma perdersi nel Quartiere Latino è un'esperienza da fare.

Una visita diurna perfetta – lo è anche per Gil in cerca di ispirazione – è invece quella al mercatino delle pulci all'aperto di Saint-Ouen ogni sabato, domenica e lunedì, che ogni settimana è preso d'assalto da circa 150 mila visitatori e appassionati di antiquariato. Oltre 2.500 gli stand e 15 i settori, divisi per tipologia di oggetti in vendita. Gil visita il Marché Paul Bert (http://paulbert.french-antique-dealers.com e www.marcheauxpuces-saintouen.com/1.aspx).

Le riprese del film di Allen sono durate circa tre mesi e sono state effettuate per la maggior parte dentro Parigi. Poche le eccezioni, che comunque offrono lo spunto per delle interessanti gite fuori porta. La prima, immancabile in ogni tour che si rispetti, è quella alla Reggia di Versailles (http://en.chateauversailles.fr/homepage) dove anche i personaggi del film trascorrono un'intera giornata. E un'altra può essere nel luogo in cui esordiscono Gil e Inez. Li si osserva passeggiare nei giardini di Giverny, a circa 80 chilometri da Parigi, dove il pittore Claude Monet visse e lavorò per 43 anni. È una gita incantevole da fare se si trascorre più di qualche giorno nella capitale francese. Una passeggiata equivale a un tuffo in panorami resi celebri in tutto il mondo dal pennello dell'artista (http://giverny.org/).

Ecco alcuni link utili: http://bonjourparis.com/, www.parisinfo.com, www.paris.fr, http://it.franceguide.com. Il portale specializzato nella ricerca di case in affitto nella capitale francese Paris Perfect ha invece messo insieme una vera e propria mappa digitale di tutti i luoghi del film, di quelli immortalati da Allen e di quelli anche soltanto evocati dai personaggi. Il sito Movie Location è specializzato nei 'viaggi' nei luoghi dei film.