Restano aperte e in totale sicurezza le terme dell’Emilia Romagna

 

Le 24 stazioni termale dell’Emilia Romagna continuano ad operare e ad erogare i propri servizi in totale sicurezza, insieme per proteggere la salute dei propri clienti. Cosi come l’intero sistema termale italiano, che dopo il nuovo DPCM resta aperto ed attivo, in quando presidio sanitario.
“Conte, Speranza e Bonaccini hanno compreso, in un momento drammatico per il Paese, l’importanza del sistema termale italiano. Nel nuovo DPCM si autorizza espressamente il mantenimento in attività dei centri termali e i loro alberghi dotati di presidio sanitario. Le terme italiane, autorizzate dal Ministero della Salute e dalle Regioni, sono punto di eccellenza e sicurezza al servizio della comunità è ancora più necessarie in epoca Covid e post Covid. Il protocollo ‘Terme Sicure’ ha garantito assenza di contagio”, ha detto Massimo Caputi, presidente di Federterme/Confindustria.
“Le Terme dell’Emilia Romagna sono da sempre presidi sanitari a difesa della salute in virtù della qualità delle acque termali, della qualificazione del personale e dell’assetto organizzativo che vede nella presenza continua dei medici un punto di forza delle proprie attività. Il DPCM riconferma e rafforza, pur in questa difficile situazione, l’attività di tutti i nostri centri termali. Terme aperte e in sicurezza”, ha aggiunto Lino Gilioli, presidente del Circuito Termale dell’Emilia Romagna.

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Al via il Primo Concorso nazionale Turismo dell’Olio



Valorizzare e dare impulso al Turismo dell’Olio. È questo l’obiettivo della 1^ edizione del Concorso nazionale Turismo dell’Olio che celebra questo settore del turismo made in Italy, raccogliendo e mettendo in competizione tra loro, le migliori esperienze turistiche e best practice legate al mondo dell’extravergine. Un progetto promosso dall’Associazione nazionale Città dell’Olio e affidato alla direzione scientifica di Roberta Garibaldi, tra i massimi esperti italiani del settore, autrice del Rapporto annuale sul Turismo Enogastronomico Italiano.

L’idea del Concorso è nata a seguito dell’entrata in vigore della legge sull’oleoturismo che di fatto ha equiparato le attività che si realizzano nell’ambito del turismo dell’olio a quelle che si realizzano nel settore enoturistico.
“Le esperienze a tema olio sono attrattive per i turisti – afferma Roberta Garibaldi – Il 69% dei turisti italiani dichiara di voler visitare un frantoio in uno dei prossimi viaggi. Fondamentale sarà costruire proposte ampie, segmentate e che sappiano stimolare la curiosità e la partecipazione attiva del visitatore. Il turista è curioso della visita al frantoio, ma apprezza anche attività negli uliveti, così come una carta dell’olio ed una degustazione tematica di un ristorante, le nuove oleoteche, oltre ai luoghi che richiamano il nostro passato, come i frantoi ipogei, i musei dell’olio o le dimore storiche con le orciaie. Ma anche una spa o un albergo tematico. Abbiamo quindi progettato il concorso suddiviso in diverse categorie per valorizzare tutte le migliori esperienze e best practice turistiche legate all’olio e stimolare lo sviluppo del settore”.
“Per le Città dell’Olio il Turismo dell’olio è la scommessa del futuro – ha sottolineato Michele Sonnessa, presidente Associazione nazionale Città dell’Olio – un’opportunità di promozione dei mille territori che caratterizzano la produzione olivicola del nostro Paese. Qualità, sostenibilità, innovazione sono gli ingredienti essenziali di un’offerta turistica mirata e curata nei minimi dettagli, che si rivolge al viaggiatore attento, al consumatore consapevole, al turista appassionato di olio extravergine. Noi siamo convinti che i produttori ma anche gli amministratori dei territori delle Città dell’Olio, sono i migliori ambasciatori del nostro olio nel mondo, perché sono gli unici in grado di raccontarci la ricchezza e la biodiversità del paesaggio, la bontà dei nostri oli, ma soprattutto la passione delle donne e degli uomini che ogni giorno con il loro lavoro prezioso tengono in vita questa coltura millenaria”.
Sei le categorie in gara: Frantoi/ Aziende Olivicole; Oleoteche; Musei dedicati all’olio/Frantoi Ipogei/Uliveti Storici; Ristoranti/Osterie; Dimore Storiche/Hotel/B&B/Agriturismi; Tour operator/Agenzie di viaggio/Altri organizzatori di esperienze (ProLoco/Associazioni). Tutte le esperienze in gara saranno valutate in base a criteri di creatività e innovazione, sostenibilità e paesaggio, orientamento del turista, comunicativi e promozione, valorizzazione del territorio e integrazione con le attività delle Città dell’Olio.

Previsto un premio speciale assegnato tramite voto online dal pubblico di internauti che si collegheranno al sito delle Città dell’Olio www.cittadellolio.it. La premiazione dei vincitori si svolgerà, a fine novembre-inizio dicembre 2020, con un evento nazionale in occasione dell’Assemblea nazionale delle Città dell’Olio.

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Tutto di Raffaello celebre ritratto di Leone X

 

FIRENZE - Le figure dei cardinali Giulio de' Medici e Luigi de' Rossi, che affiancano Leone X nel celebre dipinto del 1518 di Raffaello Sanzio, non furono aggiunte in un secondo momento ma sono opera della mano dell'Urbinate: è quanto emerso dalle analisi analisi diagnostiche effettuate all'Opificio delle Pietre Dure durante il restauro dell'opera protagonista della mostra 'Raffaello e il ritorno del Papa Medici - restauri e scoperte' a Palazzo Pitti (27 ottobre-31 gennaio 2021), curata dal soprintendente dell'Opificio Marco Ciatti e dal direttore degli Uffizi Eike Schmidt.
    Il restauro, iniziato nell'autunno 2017, si era reso necessario per la presenza di numerosi piccoli, pericolosi sollevamenti degli strati pittorici originari. Anche il supporto ligneo, che iniziava a mostrare alcune rigidità, è stato restaurato. Grazie alle tecniche radiografiche, fotografiche, di imaging, di microscopia ottica, a scansione microprofilimetrica, è stato possibile rintracciare integralmente la 'trama' disegnata in origine da Raffaello, e stabilire che tutta l'opera è integralmente dovuta alla sua mano.
    La mostra, presentata oggi a Firenze, sarà aperta al pubblico da domani nella sala delle Nicchie della Galleria Palatina di Palazzo Pitti. L'opera torna a Firenze dopo più di due anni di restauro all'Opificio, e la trasferta a Roma per la grande esposizione alle Scuderie del Quirinale. Al termine dell'esposizione il dipinto troverà collocazione nella sala di Saturno della Galleria Palatina, in compagnia di una serie di capolavori di Raffaello. (ANSA).

Ecco la collana di manuali pratici per vivere di turismo (in attesa che riparta)


Come reazione al crollo delle prenotazioni innescato dalla pandemia, sono molti gli esperti del comparto turismo ad aver individuato nel ricorso al digitale e all’innovazione nel suo complesso così come nella capacità di prendersi cura del viaggiatore, sempre e comunque, uno degli antidoti necessari per la ripartenza. Agli occhi di chi già opera nel settore extralberghiero nelle sue varie accezioni (case vacanza e agriturismi), è oggi più chiara che mai la necessità di accrescere le proprie competenze e professionalizzarsi per sopravvivere al momento di crisi che la pandemia ha imposto ed essere pronti ad intercettare la ripresa, parzialmente già in atto.

Per rispondere a queste esigenze è nato un progetto editoriale inedito e ambizioso, articolato in ben 40 volumi pubblicati dalla casa editrice siciliana Dario Flaccovio: due uscite mensili previste a partire dal prossimo 5 novembre, con l’obiettivo di trasferire, attraverso un linguaggio semplice e fruibile anche per una platea di non addetti ai lavori in senso stretto, strategie concrete e di immediata applicazione.

Il progetto, che si rivolge a tutte le persone che a vario titolo sono operative nel settore della cosiddetta ricettività alternativa e che vogliano accrescere le proprie competenze, vede la luce con la collana “Bed & Business” (parole chiave scelte non a caso per indicare la necessità di coniugare sempre e comunque l’accoglienza alla professionalità), diretta da Danilo Beltrante, già autore per Dario Flaccovio del manuale “Vivere di turismo – Guadagna affittando immobili anche se non ne possiedi e non hai capitali”, uscito nel 2018.

“Con la pandemia e la stretta sugli spostamenti – sottolinea Beltrante – è cambiato il modo di viaggiare degli italiani, sono cambiate le mete prescelte e le motivazioni del viaggio, e gestire case vacanza o B&B nei posti ameni della nostra bella Italia non basta più: bisogna essere bravi e professionali per riuscire ad intercettare chi sta viaggiando in questo momento ed essere in grado di soddisfare le sue aspettative per mantenere in salute le proprie aziende se già si opera nel settore o crearne di nuove e cambiare vita. In questa fase difficile in cui necessariamente il turismo è pressochè fermo è necessario un upgrade in termini di competenze personali perché prima o poi le persone torneranno a viaggiare ma con modalità diverse ed esigenze diverse dal pre Covid. Farsi trovare pronti è un imperativo”.

I primi due volumi in uscita sono “Self check-in” di Patrizio Donnini Gallo e “I segreti del customer care” di Gwendoline Brieux, entrambi con focus sull’ospitalità.

Il primo è un manuale pratico per gestire e ottimizzare la libera gestione dell’accoglienza degli ospiti con tanti esempi e consigli da mettere in pratica. Il volume racconta come il self check-in, che unisce digitale e tecnologie di automazione, possa davvero rivoluzionare il mondo dell’ospitalità̀ visto che il gestore ottimizza tempi e costi, mentre l’ospite può scegliere il momento migliore per accedere alla struttura, senza vincoli di orario, in tutta libertà e autonomia.

Nel secondo testo, si mostra come il customer care sia fondamentale per ogni struttura extralberghiera per riuscire a creare una relazione duratura e positiva con qualsiasi ospite. Il testo offre numerosi suggerimenti pratici: dalle email preimpostate con schedulazione automatica al metodo per convertire i preventivi in prenotazioni dirette, passando per la gestione delle recensioni.

Alcuni dei titoli in uscita per i prossimi mesi, con i relativi autori:

Paola Gheis, “Posizionare con successo case di lusso nel mercato extra alberghiero”

Golia Pezzulla, “Il carisma dell’host nel mercato extralberghiero”

Giuseppe Murina, “Come fare Revenue Management nel mercato extralberghiero”

Federico Mantuano, “Visual Brand identity nel mercato extralberghiero”

Antonella Brugnola e Silvia Ghezzi, “Mettere a reddito la propria casa nel mercato extra alberghiero”

Federica Benatti, “Borghi e dimore storiche nel mercato extralberghiero”

Carmela Lerede, “Come aprire le tue porte agli Smart Worker”

Alessio Venturi, “Prenotazioni dirette nel mercato extralberghiero”

Cristina Baldi, “Ingrediente segreto: l’Italianità”

Luca Sini, “Servizi ancillari: l’arma segreta dell’host”

Gianluca Murgia, “Il manuale degli adempimenti”

Davide Scarantino e Marco Celani “L’avventura Italianway”

Patrizia Menchiari, “Customer experience per fare innamorare i tuoi ospiti”

Alfredo Barbarisi, “La fiscalità nel settore extra alberghiero”

Fosca de Luca, “Home staging per il turismo”

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A Firenze diminuiscono i visitatori stranieri ma è boom di italiani

 Nell'anno nero per il settore turistico a causa della pandemia di Covid-19, Firenze registra un trend positivo che lascia ben sperare. I dati raccolti dal Comune a settembre 2020 attestano infatti che, rispetto allo stesso mese nel 2019, i flussi turistici internazionali nella città sono drasticamente crollati, com'era prevedibile, ma la domanda interna ha avuto un'impennata, ottenendo un incremento del 20%. Insomma, molti più visitatori italiani, in confronto allo scorso anno, hanno deciso di fare tappa nel capoluogo toscano nelle giornate a cavallo tra l'estate e l'autunno.

I turisti italiani sono stati protagonisti di un ritorno a Firenze che ha acceso un piccolo faro in un periodo davvero buio per l'economia cittadina legata al settore turistico”, afferma l'assessore al turismo Cecilia del Re. Nel dettaglio, a settembre 2020 il turismo italiano ha fatto registrare un record di arrivi, con 80.319 unità rispetto alle 66.841 di settembre 2019 (+20,2%). Gli arrivi e le presenze a livello generale, però, sempre con riferimento al periodo temporale finora preso in considerazione, hanno subìto una flessione rispettivamente del 61% e del 62%. Per riuscire a migliorare questi trend negativi, il Comune di Firenze - spiega l'assessore del Re - sta ora puntando sul turismo congressuale, con l'intenzione di rendere il capoluogo toscano un punto di riferimento, a livello nazionale e internazionale, per l'organizzazione di incontri e lo scambio di saperi.

Altri dati che danno una misura dei flussi turistici a Firenze quest'anno sono quelli che riguardano la Firenze Welcome Card, la card di sconti gratuita rivolta a turisti e visitatori residenti al di fuori dell’area metropolitana fiorentina. Sono attualmente 150 le offerte pubblicate sul sito dall'avvio del progetto a giugno scorso. La distribuzione delle aree di attività vede in testa il settore degli acquisti con il 35% delle offerte, seguito da enogastronomia (25%), strutture ricettive (21%), spettacolo e divertimento (7%) e sport e benessere (2%). Tra i punti di attivazione, 56 in totale tra Firenze città e area metropolitana, al primo posto per numero di attivazioni si colloca l'Infopoint turistico della Stazione con il 28% sul totale di tessere rilasciate. Da segnalare anche il 22,3% di tessere rilasciate dallo Student Hotel, che a settembre ha avviato le attivazioni di card per utenti singoli provenienti da tutte le zone del mondo, segno di una ripresa dei corsi e delle attività per stranieri in città.

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La musica classica come non l’avete mai sentita : al via ‘Arezzo Youth Music Festival’

 

Ad Arezzo, dal 24 ottobre al 13 novembre, si svolge la 1^ edizione dell’Arezzo Youth Music Festival, progetto innovativo che nasce nella volontà di attrarre i ragazzi alla bellezza del repertorio classico. La direzione artistica della rassegna è affidata al violinista Giovanni Andrea Zanon, classe 1998 e curriculum impressionante; un testimonial ideale capace di raccontare ai suoi coetanei che la musica classica è “cool”. Zanon ha invitato ad Arezzo straordinari musicisti ‘under30’ a dar vita ad un intenso programma concertistico che sarà accompagnato da una serie di incontri pensati per coinvolgere i suoi coetanei.

“Spesso la musica classica viene catalogata dai ragazzi come ‘noiosa’ – dice il direttore artistico Giovanni Andrea Zanon – ma è mia convinzione che questo distacco sia dovuto ad un errato coinvolgimento; non è sufficiente un semplice invito ai concerti, è necessario far sentire i giovani coinvolti. Per questo motivo, prima di ogni concerto, tutti i musicisti invitati all’Arezzo Youth Music Festival parteciperanno con i propri strumenti ad incontri organizzati con le scuole discutendo con i ragazzi. La giovane età dei musicisti faciliterà il dialogo. Inoltre l’idea di organizzare un festival musicale per i giovani musicisti proprio nella città dove la scrittura musicale nacque per essere insegnata ai ragazzi è assolutamente affascinante”.

“Questo che presentiamo – dichiara Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo e presidente della Fondazione Guido d’Arezzo – è un progetto internazionale, non solo per l’importanza degli artisti che vi parteciperanno, che provengono da varie parti del mondo e che vantano curricula di assoluto prestigio, ma anche per la stessa esportabilità dell’idea. Chi ne usufruisce sono i ragazzi di Arezzo ai quali è interamente dedicato, che potranno partecipare con entusiasmo ad un’esperienza unica. Già in occasione dell’Arezzo Youth Festival Contest, tenutosi in anteprima lo scorso maggio, i giovani della nostra città hanno dimostrato una spiccata sensibilità artistica, legata all’ascolto della musica; mi aspetto pertanto che non rimarranno indifferenti a questa idea e, soprattutto, sono certo che non ne rimarranno delusi”.

Quattro i concerti che saranno proposti al Teatro Petrarca: fil rouge del festival, Ludwig van Beethoven le cui partiture saranno presenti nei programmi eseguiti nelle varie serate, nella volontà di rendere omaggio al genio tedesco nell’anniversario della nascita. Inoltre saranno eseguiti alcuni dei più grandi capolavori della letteratura musicale.

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Addio allo scultore Nena, la grazia nel bronzo e nel ferro

 

Dalla Crocifissione in bronzo, unica opera contemporanea nella basilica romana di Santa Maria del Popolo, fino al monumento di speranza della "Mucca che allatta il vitellino" al Campo Zero di Amatrice distrutta dal terremoto. Si è spento nella notte nella Capitale lo scultore Alfiero Nena.

    Era nato a Treviso nel 1933 ma ha vissuto e lavorato a Roma fin dal 1959. Allievo di Emilio Greco si era diplomato all'Accademia delle Belle Arti e fino al 1995 ha accompagnato la sua intensa attività artistica con l'insegnamento nei Licei Artistici e Istituti d'Arte della capitale. Nella sua arte ha saggiato tutti i materiali con la predilezione massima per il ferro, di cui è stato un vero maestro.
    Il suo capolavoro è il bronzo "Cristo Lux mundi" , ospitato dal 1990 a Santa Maria del Popolo, ma opere di Nena sono esposte alle Sacre Grotte Vaticane, al Museo Tesoro di S.
    Pietro, all'ente Enpaia all'Eur, in molte piazze di Roma, sul Monte Tiberio a Capri tra i resti della Villa Jovis con la grande statua della Madonna del Soccorso, poi in Sicilia, a Piacenza, a Terni, a Sorrento, al Lago d'Orta e in molti Paesi tra i quali Francia, Svizzera, Stati Uniti e Argentina. L'amata Treviso, sua città natale, conserva al Museo di S.
    Caterina il grande cavallo in ferro "Libero", i due atleti della Biennale e sculture in terracotta, tra le quali anche un busto dell'ex sindaco Giancarlo Gentilini. Sue anche le medaglie ricordo per gli atleti in varie edizioni della Maratona di Roma. Nel 1992 ha fondato l'Associazione culturale Fidia, che ogni anno assegna un premio a studenti che si sono distinti nel campo dell'arte. Nel 1995 ha partecipato alla Biennale di Venezia con due sculture in ferro esponendo a Villa Pisani di Strà. Dal 1997 è stato presidente onorario dell'Associazione nazionale scultori d'Italia (Ansi).
    La sua passione per l'arte lo ha accompagnato fino agli ultimi anni. Nel 2018 ha voluto dare un messaggio di speranza e solidarietà donando ad Amatrice il monumento della mucca con il vitellino, dedicato in particolare agli agricoltori e agli allevatori del centro distrutto dal terremoto dell'agosto 2016.
    Il basamento è stato simbolicamente realizzato con le pietre degli edifici crollati.
    I funerali di Alfiero Nena si terranno domani, 26 ottobre, alle 16 nella parrocchia di S. Bernadette a Colli Aniene dove è collocata la statua della Beata Vergine dell'Accoglienza. E' previsto l'ottavario presso la Basilica romana di S. Maria del Popolo. (ANSA).

Sale di Sicilia IGP, presidio Slow Food




E’ un ingrediente naturale che da millenni viene utilizzato per diversi usi: come conservante, per insaporire i cibi, per la cura della pelle. E’ il sale, uno dei minerali più antichi formatosi sulla Terra nonché elemento importante anche per il nostro benessere. In natura esistono diverse tipologie di sale, che si caratterizzano con diverse peculiarità a seconda del luogo in cui si formano e vengono raccolti, ognuno quindi con particolari benefici. Il Sale Rosa dell’Himalaya, ad esempio, viene estratto direttamente dalle cime della catena montuosa e vanta oltre 250 milioni di anni: si tratta di un sale fossile, integrale, ricco di minerali ed è ideale per uso alimentare e in tutti gli impieghi con soluzione salina; il Sale Marino di Cervia è un sale marino integrale ricco di oligoelementi che mantiene il possesso della sua naturale umidità, mentre il Sale Nero, prodotto alle Hawaii e nell’isola di Cipro, ha tra i suoi componenti il carbone vegetale e viene utilizzato in cucina come colorante naturale e grazie alle sue proprietà assorbenti aiuta per la funzionalità intestinale, possiede anche proprietà disintossicanti e facilita l’eliminazione di scorie tossiche. C’è poi il Sale di Sicilia, ovvero cristalli di salgemma purissimi, dono di un mare antico, incontaminato, depositati strato su strato e racchiusi nel cuore dell’isola da oltre sei milioni di anni. Turismo.it ha individuato per voi alcuni alcune confezioni acquistabili on line, come il Fior di Sale Marino Artigianale di Sicilia. Li trovate nel paragrafo qui sotto dedicato all'argomento. Inoltre, potrete individuare altri prodotti tipici nella sezione di Amazon dedicata al Made in Italy

Uno dei più celebri è il Sale di Mothia, un esempio di sale che rientra nella categoria del sale marino integrale, che viene estratta e conservata senza l’utilizzo di prodotti sbiancanti o chimici. Viene raccolto a circa 20 chilometri da Trapani, nel mare attorno alla Sicilia, dove sorge San Pantaleo, un’isola che anticamente veniva chiamata Mothia, da cui il sale prende il nome. Le saline si trovano all’interno di una Riserva Naturale, nella laguna dello Stagnone, e da secoli questo sale marino conserva inalterate tutte le sue antiche proprietà che lo rendono piuttosto saporito. È particolarmente ricco di magnesio ed è un ottimo rimineralizzante per le ossa. Il processo di estrazione e lavorazione è molto semplice ed è grazie a questo che mantiene inalterate le sue proprietà: viene estratto e poi lasciato essiccare al sole, in modo che evapori l’acqua presente. Il sale raffinato contiene al suo interno residui dei prodotti chimici utilizzati per eliminare la parte grezza. Quando si sceglie un sale, è importante che sia allo stato grezzo, così come in natura viene estratto. A differenza del sale raffinato, quello di Mothia non contiene additivi chimici o sbiancanti e non viene trattato, conservando così le sue proprietà inalterate.

Il Sale Marino di Trapani, delle omonime saline, viene prodotto con il tradizionale procedimento artigianale ed ha ottenuto il riconoscimento IGP da parte dell’Unione Europea oltre ad essere presidio Slow Food. Non subisce processi di raffinazione o lavaggi che ne alterino le proprietà: si compone di cristalli consistenti di colore bianco e si contraddistingue per essere molto solubile e dal sapore intenso. Il Sale Marino Integrale di Trapani contiene meno cloruro di sodio ma più potassio e magnesio e, grazie al suo metodo di lavorazione, conserva gli oligoalimenti contenuti nell’acqua del mare. Quello di Trapani è un sale marino ottenuto lasciando evaporare l’acqua del mare all’interno delle grandi vasche presenti nelle saline che da sempre sono parte integrante del panorama della costa trapanese, lungo la Via del Sale che da Trapani arriva a Marsala passando per Paceco. Grazie all’azione naturale del sole e del vento si ottiene il sale marino apprezzato in tutto il mondo.

Tutto ha avuto inizio circa sei milioni di anni fa, quando il Mediterraneo era isolato dall’Atlantico e della Sicilia erano emersi solo i Peloritani, i Nebrodi, i Sicani, le Madonie, i monti di Palermo e Trapani e l'altopiano Ibleo. L'area circondata da queste catene montuose si presentava come una vasta laguna salmastra nella quale gli apporti di acqua, marina e piovana, erano inferiori rispetto a quanto veniva allontanato per evaporazione dall'azione combinata del sole e del vento. Ecco perché c’è stato un continuo aumento della concentrazione dei sali fino a provocarne la precipitazione, quando cominciarono a sedimentare, strato su strato, i sali disciolti nell'acqua del mare.

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Roero, gusto di... vino Il 13 novembre prende il via la Roero Wine Week in contemporanea con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba due bicchieri di vino rosso su botte Vino rosso

 Il 13 novembre prende il via la Roero Wine Week in contemporanea con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba

due bicchieri di vino rosso su botte

Vino e tartufo a braccetto durante la Roero Wine Week
Sono ben 57 i produttori di Roero DOCG Bianco e Rosso coinvolti nelle iniziative della Roero Wine Week. Tutti assieme si sono uniti come in un grande team che ha come scopo comune quello di promuovere un territorio splendido come quello del Roero ed i suoi vini di qualità. Nel corso della manifestazione i clienti delle enoteche e dei ristoranti aderenti su tutto il territorio nazionale avranno l'opportunità di prendere parte ad inebrianti degustazioni al calice di Roero DOCG Bianco e Rosso scoprendo, così, in maniera coinvolgente e gustosa la ricca e variegata proposta di questo magnifico territorio collinare Patrimonio UNESCO. Alcuni locali, inoltre, proporranno interessanti serate a tema con il produttore che accompagnerà i clienti durante l'assaggio dei propri prodotti svelando tantissime curiosità, segreti ed informazioni legate al territorio del Roero, alla cantina ed alla loro storia, rendendo la degustazione una vera e propria esperienza a 360°. Ma non è finita. Perchè ogni incontro ed evento legato alla manifestazione sarà accompagnato da un gustoso piatto a base di Tartufo Bianco di Alba, nell'ottica di una stretta collaborazione enogastromica locale. Leggi qui per scoprire tutti i segreti del Tartufo Bianco di Alba e su come servirlo in tavola per esaltarne l'aroma inconfondibile.
Le colline Patrimonio UNESCO che non deludono
Ma la Roero Wine Week non è soltanto un'occasione per deliziare il palato con prodotti di grande eccellenza e raffinatezza. L'iniziativa è anche, e soprattutto, un modo interessante per scoprire un territorio ricco di attrattive di interesse storico, culturale e paesaggistico. In questa splendida area collinare della provincia di Cuneo uomo e natura vivono in un rapporto di perfetta armonia, equilibrio e reciprocità in cui l'uno valorizza l'altra senza mai prevaricarsi. Proprio in questa cornice di grande fascino, durante i weekend della manifestazione si potranno trascorrere interessanti giornate alla scoperta delle 57 cantine partecipanti che apriranno le proprie porte ai visitatori per effettuare visite e degustazioni dal produttore al consumatore. Ma c'è di più. I locali che aderiscono all'iniziativa, infatti, nel periodo di durata della Roero Wine Week potranno offrire ai loro clienti l'opportunità di usufruire di un ingresso scontato per la visita al Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna d’Asti, alla Mostra Outside-Inside che si tiene all’interno del Castello di Monticello d’Alba e al Museo Wine Experience di Mondodelvino a Priocca, un suggestivo borgo adagiato sulle colline del Roero e racchiuso tra due fiumi, il Borbore e il Tanaro, dominato dal bel campanile neogotico della chiesa di Santo Stefano. In questo modo si potranno scoprire alcuni interessanti luoghi legati al mondo del vino, alla cultura ed alle tradizioni di uno dei territori più affascinanti della regione e dell'intero Stivale.

Franceschini, dolore stop cinema-teatri ma prima salute

 "Un dolore la chiusura di teatri e cinema. Ma oggi la priorità assoluta è tutelare la vita e la salute di tutti, con ogni misura possibile. Lavoreremo perché la chiusura sia più breve possibile e come e più dei mesi passati sosterremo le imprese e i lavoratori della cultura". Così su Twitter il ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini. (ANSA).