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Alpe Cimbra Folgaria, Lavarone, Lusérn (Trentino) IL 31 GENNAIO ARRIVANO AL CENTRO FONDO MILLEGROBBE I CAMPIONATI ITALIANI DI SLEDDOG


Sarà la splendida cornice di Millegrobbe ad accogliere per la prima volta sull’Alpe Cimbra questa importante manifestazione sportiva.

Lo sleddog, letteralmente cane da slitta, è la pratica sportiva delle slitte trainate sulla neve da cani ed è nata nel mitico periodo della corsa all'oro nei territori del Canada e dell'Alaska ad inizio del secolo scorso. La pratica nei decenni successivi venne esportata anche in Europa e approda in Italia nei primi anni '80. Lo sport vide un picco negli anni novanta vantando tanti appassionati e musher (i conducenti delle slitte); eventi agonistici e non sparsi su tutto il territorio nazionale.

Dopo una flessione, negli ultimi anni assistiamo ad un incremento di nuovi partecipanti ed un rinnovato entusiasmo per lo sport dei cani da traino, complice il fatto che nuove discipline dello sleddog si sono affermate a livello mondiale nell'ultimo decennio. Le cosiddette discipline su terra dove i cani trainano una persona che corre (canicross) oppure la bicicletta o un monopattino da corsa (scooter) o ancora un carrello con tre o quattro ruote.

Negli ultimi anni grazie alle medaglie mondiali ed europee dei giovani cugini Guadagnini (Giacomo, Helena e Filippo) in Trentino si è notato un nuovo entusiasmo per lo sleddog e la rinascita dell'Associazione Musher Trentini (AMT). L'associazione fa parte della Federazione Italiano Musher Sleddog Sport (Fimss) la quale posside gli accrediti della Federazione Internazionale per l'organizzazione dei Campionati Nazionali e per le convocazione degli atleti ai Campionati Europei e Mondiali. Recentemente la FIMSS ha accettato la candidatura di Millegrobbe (Lavarone-Lusèrn) quale località per disputare i Campionati Italiani Assoluti su Neve proposta dall'Associazione Musher Trentini.

Da oltre vent'anni una località trentina non veniva scelta come sede per una corsa così importante. La motivazione principale della scelta della federazione sta nel fatto che la località di Millegrobbe si presta benissimo alla pratica dello sleddog. Grazie anche alla fattiva collaborazione della località nell'organizzazione dell'evento, la gara è stata candidata anche come località di back up per l'europeo, qualora la settima prima in Tirolo non vi fosse sufficiente neve per disputare il campionato continentale.

La notizia si è sparsa già anche oltre i confini nazionali e molti saranno gli stranieri che parteciperanno a quella che si preannuncia una delle più importante manifestazioni della stagione dello sleddog su neve. Ai Campionati Italiani sono previsti una settantina di team che aumenteranno a 120 se si dovesse disputare anche la gara europea con un numero di cani che sfiorerebbe il migliaio.


L’Alpe Cimbra da un paio d’anni ha una proposta turistica molto interessante e strutturata per i neofiti e i turisti che vogliano provare questa emozionante esperienza: a Folgaria in località Alpe di Folgaria Coe e a a Lavarone al centro fondo Millegrobbe vi è la possibilità di guidare la slitta trainata da una muta di cani sotto la guida esperta dell’istruttore e addirittura la slitta può essere guidata dai bambini a partire dagli 8 anni di età


Per informazioni:

E-mail: press@alpecimbra.it Sito web: www.alpecimbra.it
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@yahoo.it

WORKSHOP #TOURISMRELOAD Lunedì 1 febbraio 2016. Appuntamento organizzato da Teamwork e promosso da Expo Riva Hotel

Evento itinerante dedicato alla riqualificazione dell'impresa alberghiera e al rilancio del turismo italiano.

#TourismReload


Il workshop sarà rivolto a titolari e gestori di strutture ricettive ed extraricettive, consorzi, catene e gruppi alberghieri, villaggi, associazioni albergatori, costruttori, investitori, sviluppatori di nuovi progetti, agenzie immobiliari, architetti e designer.
VISITA IL SITO www.tourismreload.it



Programma

14.00 Registrazione partecipanti

14.15 Saluto iniziale
14.30 La realtà alberghiera italiana: fattori critici e di successo – Mauro Santinato, presidente Teamwork
15.00 L’hotel che piace ai millennials: le nuove tendenze dell’ospitalità – Nicola Delvecchio, consultant Teamwork
15.30 Planning e budgeting per un progetto efficace – Marco Pignocchi, amministratore Hospitality Project

16.00 Coffee break con gli sponsor

16.30 Analizzare la propria reputation per capire cosa migliorare – Mirko Lalli, fondatore & CEO Travel Appeal
17.00 Come reperire le risorse finanziarie – Sara Scurati, country development plans Unicredit banca
17.30 Spazio alle domande
18.00 Aperitivo e chiusura dei lavori


Appuntamento organizzato da Teamwork e promosso da Expo Riva Hotel.
Teamwork
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@yahoo.it 

Crociere: Msc, quota mercato italiano cresciuta nel 2015

 Con un aumento del +15% di passeggeri nel 2015 l'Italia è il primo mercato per Msc Crociere. A livello globale i passeggeri del gruppo sono invece cresciuti del +10%, mentre nel 2016 è previsto un aumento del +6%. Lo ha spiegato il country manager per l'Italia di Msc Crociere, Leonardo Massa, a margine della presentazione della nuova campagna di posizionamento del brand per il 2016 a Milano.
    La quota di mercato in Italia "è cresciuta in modo importante nel 2015 - ha spiegato - secondo rilevazioni di Gfk". La stagione invernale, che va da novembre 2015 a marzo del 2016, "ha dato buoni risultati, con il 90% dei posti già venduto". Con un piano di investimento di oltre 5 miliardi, che prevede il varo di sette nuove navi tra il 2017 e il 2022, la capacità di passeggeri di Msc passerà da 1 milione e 700 mila clienti a 3 milioni e 400 mila. Il fatturato del 2015 di Msc Crociere "si è chiuso sostanzialmente con una cifra di 1 miliardo e 700 milioni di euro" ha spiegato il ceo, Gianni Onorato.
   
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Foraging urbano, alla (ri)scoperta del cibo selvatico. Dal rosmarino delle spiagge di Cape Town all'aglio selvatico di New York

Dal rosmarino delle spiagge di Cape Town al "meatfruit" basato su una ricetta del XVI secolo di Londra. Dai granchi di San Francisco all'aglio selvatico di New York. Il foraging (dall’inglese “forage”, traducibile come “andare alla ricerca di cibo”), tornato alla ribalta circa dieci anni fa nelle cucine dello chef René Redzepial Noma di Copenhagen, è ormai una tendenza diffusa in tutto il mondo e promuove la raccolta e la preparazione del cibo che cresce spontaneamente in natura o prodotto localmente.
Nonostante sia un’idea facilmente associabile alla “caccia” al tartufo in Istria o alla raccolta di bacche nelle campagne inglesi, il foraging si svolge in scenari urbani, sulle rive dei fiumi che scorrono tra i quartieri cittadini, tra i marciapiedi e lungo i binari ferroviari, che diventano terreno fertile per i moderni raccoglitori. Per aiutare gli appassionati a vivere l’esperienza culinaria (selvatica) definitiva, Booking.com ha selezionato alcune città in tutto il mondo, che sostengono e promuovono questa tendenza. E a tutte queste mete ha abbinato una struttura.
Cape Town e The Table Bay HotelGrazie all’essenza stessa della città, in contatto costante con la natura e il territorio, il foraging sta velocemente diventando un vero e proprio stile di vita a Cape Town. Le sue spiagge offrono diverse piante commestibili selvatiche, come rosmarino, spinaci e bacche simili a mirtilli, chiamate num-num dai locali. Ad esempio, la Sea Point Promenade è un luogo noto agli appassionati di foraging, che la apprezzano per la sua ricchissima biodiversità marina e per la possibilità di raccogliere ricci e lattuga di mare (un tipo di alga) dalle pozze d’acqua tra le rocce.
Diversi hotel di Cape Town organizzano sessioni di foraging, ma il TableBay Hotel è la scelta perfetta per il moderno raccoglitore urbano, grazie alla sua posizione proprio al centro di una delle aree più ricche di varietà selvatiche. Se preferite avere a disposizione un occhio competente nel determinare quali erbe siano sicure e commestibili, non fatevi scappare il tour di foraging organizzato in primavera: sarete invitati a passare una giornata alla ricerca di prelibatezze esotiche con gli esperti Charles Standing e l’executive chef Jocelyn Myers-Adams, e nel frattempo godretedello spettacolo mozzafiato dell’oceano. E dopo una dura giornata di raccolta, le atmosfere rilassate di questo hotel di lusso, le viste spettacolari sulla costa e la Table Mountain sullo sfondo,saranno la giusta ricompensa.
Londra e The Mandarin OrientalLa comunità di appassionati di foraging di Londra è una delle più attive al mondo, sempre pronta a guidare i neofiti alla scoperta di questa pratica.Abundance, HackneyHarvest e Urban Harvest sono solo alcuni dei gruppi che organizzano iniziative come passeggiate alla scoperta, con cartina alla mano, dei fiori commestibili e delle piante da frutto presenti in città. Gli spazi verdi di Londra comeWimbledon Common, Hampstead Heath edEppingForest sono inoltre ottime scelte per la raccolta di funghi e quindi vengono spesso organizzate escursioni guidate, per ridurre il rischio di incappare in specie velenose. In generale, la capitale inglese offre un’incredibile varietà di prelibatezze spontanee, da fiori di sambuco e ortica in estate,a more e mele selvatiche in autunno.
Il Dinner di Londra, ristorante di HestonBlumenthal, si trova proprio nell’incantevole MandarinOriental, a Knightsbridge; il menu è ispirato alla tradizione gastronomica inglese, ma è ricco di geniali varianti come il “meatfruit”, basato su una ricetta del 16° secolo; l’interpretazione di HestonBlumenthal lo trasforma in una soffice mousse di fegato di pollo racchiusa in una gelatina di mandarino che ricostruisce perfettamente la forma del frutto. Il ristorante ha come fornitore l’impresa Forager e sostiene con orgoglio la scelta di ispirarsi a ricette e ingredienti locali per i suoi piatti. Inoltre,il retro di questo splendido hotel si affaccia su Hyde Park, nel caso vogliate avventurarvi in prima persona in un’impresa di foraging.
Melbourne e Healesville HotelIn Australia dedicarsi alla ricerca di ingredienti selvatici può dare più risultati del previsto, e non solo come conseguenza della sua ricca vegetazione. Il foraging urbano sta avendo un incredibile successosia a Sidney che a Melbourne, dove i ristoranti che adottano questa praticastanno acquisendo sempre più popolarità. Un esempio perfetto è l’Attica, con il suo executive chef (e proprietario dal luglio del 2015) Ben Shewry, sostenitore di questo approccio, che ha vinto numerosi premi per i suoi menu originali e insoliti. Molte sono le iniziative legate al foraging, come le EdibleWeedsWalks (passeggiate alla scoperta delle erbe commestibili), e non mancano aree note per la ricca biodiversità, come Merri Creek (da North Fitzroy a Northcote), North Fitzroy stesso (lungo i binari della vecchia linea ferroviaria) e l’università La Trobe.
Nonostante la città sia ricca di aree ideali per il foraging e ottimi ristoranti che basano la propria cucina su questa pratica, EdibleWeeds organizza escursioni nella Yarra Valley, appena fuori Melbourne, per vivere appieno una genuina esperienza di raccolta. Luogo perfetto da cui muoversi per iniziare l’avventura, l’Healesville Hoteloffre un menu ricercato con ricette stagionali, tra cui le linguine al pesto con cavolo riccio della Yarra Valley, da gustare con un buon bicchiere di vino locale.
San Francisco e Hotel VitaleSan Francisco è così attenta alla tematica foraging da avere una propria organizzazione no profit, ForageSF, avviata nel 2008 a supporto della comunità locale, con diversi progetti come l’Underground Market e The Wild Kitchen, una sorta di “supper club” itinerante, dove anche fino a cento commensali si ritrovano in case galleggianti a Sausalito o sui tetti del MissionDistrict per condividere una cena a base di cibo locale e sostenibile, raccolto secondo le tecniche del foraging. Se invece preferite darvi da fare e trovare la cena con le vostre mani, le escursioni organizzate da Sea Forager sono un’ottima occasione per imparare a raccogliere cibo commestibile sulla battigia. Imparerete a intrecciare reti da pesca, a stanare granchi e ad applicare le regole fondamentali per raccogliere molluschi, senza brutte sorprese.
Affacciato sulla splendida costa di San Francisco e su molte aree chiave per il foraging, l’Hotel Vitalesi trova a cinque minuti a piedi dal Ferry Building Marketplace, mercato di prodotti locali dove si rifornisce l’Americano, il ristorante di cucina italiana dell’hotel. I menu sono particolarmente curati per offrire ricette stagionali e succulente, come il piatto di salmone locale arrostito in padella con mais fresco e pasticcio di chorizo e polenta. Il ristorante Americano è inoltrerinomato per le sue cene-evento, organizzate due volte all’anno, a base di porcini, morchella e fiori di sambuco, rigorosamente selvatici e raccolti dagli stessi chef.
New York e The Peninsula HotelIl Central Park o il Prospect Park di Brooklyn sono veri e propri scrigni del tesoro per i raccoglitori urbani nella Grande Mela. Steve Brill, naturalista e amante del “selvaggio”, organizza escursioni di foragingper trovare ingredienti come l’aglio selvatico e il tarassaco, che cucinato diventa un ottimo piatto di contorno. Leda Meredith è un’altra personalità illustre nel panorama del foraging newyorchese, autrice ed esperta raccoglitrice che accompagna gli appassionati in tour per la città, con diverse aree di interesse a seconda della stagione (e visto che la stessa Leda ha basato la sua dieta interamente su ingredienti selvatici o coltivati a non più di 400 chilometri da Brooklyn, può sicuramente essere considerata un’autorità in materia).
Il Peninsula Hotel, con la sua posizione privilegiata a downtown Manhattan, offre agli ospiti spettacolari viste sulla città dal suo ristorante sul tetto eorganizza passeggiate di foraging e picnic come parte del suo programma chiamato Peninsula Academy; le uscite sono solitamente di circa due ore e potrete scoprire le aree meno conosciute di Central Park, ricche di erbe e vegetali selvatici. Rispettando la politica del parco del “guardare ma non raccogliere”, potrete imparare a distinguere i cibi commestibili da quelli pericolosi e partecipare al picnic finale a base di piatti preparati con ingredienti locali.
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Musei: 43 mln visite nel 2015, è record

Con 43 milioni di visite e incassi per 155 milioni di euro, il 2015 si conferma un "anno d'oro" per i musei italiani. Lo annuncia al Comitato permanente del turismo il ministro della cultura Dario Franceschini, che sottolinea: "Per la storia del nostro Paese è il miglior risultato di sempre, un record assoluto per i musei italiani".
La crescita, nota il ministro, è stata significativa anche rispetto al già molto positivo 2014, con un +6% di visite, pari a 2 milioni e mezzo di visitatori in più, e +14% di incassi. In 2 anni 5 mln di visite in più.
Dal Colosseo (+6%) a Pompei (+12%), dalla Reggia di Caserta (+16%) a Castel Sant'Angelo (+2,5%) quasi tutti i principali musei vantano una crescita. Persino gli Uffizi, che a dispetto del numero chiuso nel 2015 hanno accolto quasi 36 mila visitatori in più (+2%) rispetto all'anno precedente. Nell'anno appena trascorso, fa notare Franceschini, aumentano del 4% (circa 900 mila persone in più) anche gli ingressi gratuiti.
"Per la storia del nostro Paese è il miglior risultato di sempre, un record assoluto per i musei italiani, - ribadisce il ministro -. E non siamo in presenza di una tendenza internazionale, anzi siamo in controtendenza se si guarda ai dati usciti sulla stampa estera oggi. In Italia - conclude - grazie anche alle nuove politiche di valorizzazione, prime fra tutte le domeniche gratuite, gli italiani sono tornati a vivere i propri musei. Un riavvicinamento al patrimonio culturale - che educa, arricchisce e rende consapevoli i cittadini della magnifica storia dei propri territori".
I big sono sempre loro, Colosseo, Pompei e Uffizi, che si confermano saldamente in cima alla top ten, anche nel 2015. Ma in generale quasi tutti i musei o siti archeologici di punta del sistema statale possono vantare un incremento di visitatori o di introiti nell'anno che si è appena concluso.
Spicca in particolare il + 33% di visitatori dell'Egizio di Torino, che però a marzo ha riaperto tutte le sue sale dopo quasi cinque anni di lavori.
Ecco i dieci luoghi della cultura più visitati nel 2015, secondo i dati forniti oggi dal Mibact:
1) Colosseo (6.551.046 visitatori, +6% rispetto al 2014, pari a 
+369.344 ingressi); 
2) Scavi di Pompei (2.934.010, +12% pari a +312.207 ingressi); 
3) Uffizi (1.971.596, +2% pari a +35.678 ingressi); 
4) Gallerie dell'Accademia di Firenze (1.415.397, +6% pari a 
+79.656 ingressi) 
5) Castel S.Angelo (1.047.326, +2,5% pari a +26.007 ingressi); 
6) Circuito Museale Boboli e Argenti(863.535, +5% pari a +40685 
ingressi); 
7) Museo Egizio di Torino (757.961 +33% pari +190.273 ingressi); 
8) Venaria Reale (555.307 visitatori e una crescita del +6,5% 
degli introiti) 
9) Galleria Borghese (506.442, invariato rispetto al 2014) 
10)Reggia Caserta (497.158, +16% pari a +69.019 ingressi). 
A seguire ci sono Villa D'Este (439.468), la Galleria Palatina di Firenze (423.482), il Cenacolo Vinciano (420.333), il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (364.297), il Museo Nazionale Romano 356.345), gli Scavi di Ercolano (352.365), le Cappelle Medicee (321.043), gli Scavi di Ostia Antica (320.696), il Polo Reale di Torino (307.357), Paestum (300.347) e il Museo Archeologico di Venezia (298.380).

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Neve, ecco gli chalet più belli sulle piste da sci

Alpina Dolomites Gardena Health Lodge & Spa

Nel punto più panoramico dell’Alpe di Siusi, direttamente sulle piste di Compatsch, il lussuoso hotel Alpina Dolomites offre soggiorni rilassanti e rigenerativi a stretto contatto con la natura. Ideale per gli sportivi che amano la neve, l’albergo è famoso per la sua Spa innovativa negli arredi con le radici essiccate che fungono da tavoli e per i suoi trattamenti a base di prodotti naturali dell’Alto Adige. L’area benessere offre anche una sauna e due piscine panoramiche, di cui una riscaldata all’aperto con vista sulle cime dolomitiche. Informazioni: www.alpinadolomites.it

Hotel 12 Art of Life
Affacciato sul lago di Ossiach, a Bodensdorf, il creativo e originale albergo austriaco deve il nome alla sua posizione sulle piste della Carinzia: sorge infatti al dodicesimo tornante della strada della Gerlitzen. L’hotel, inoltre, offre 12 camere, una diversa dall’altra, progettate e arredate da 12 artisti internazionali, e ciascuna porta il nome di uno dei 12 segni zodiacali cinesi. L’accoglienza è unica, anche nelle proposte enogastronomiche, e l’atmosfera artistica interna ben si armonizza con la bellezza delle montagne circostanti a 1.750 metri d’altezza, sempre completamente innevate. 
Informazioni: www.hotel12.at

Hotel Alpaga 
In Alta Savoia, ad appena 5 minuti dalla mondana Megève e a due passi dalle piste del Monte Bianco, l’hotel Alpaga accoglie gli ospiti in uno chalet interamente costruito in legno, lussuoso e con interni di design curati in ogni dettaglio. Oltre a un’invidiabile vista panoramica, che si gode sia dalle zone comuni con grandi vetrate sia dalle terrazze delle camere, l’hotel vanta una cucina stellata: La Table de l’Alpaga, ristorante dell’hotel con una stella Michelin e uno dei ritrovi gourmand preferiti di Megève. Piacevole e di ottimo livello è anche la Spa interna. 
Informazioni: www.alpaga.com

Romantik Wellness Hotel Santer 
A Dobbiaco, immerso nel cuore dell’Alta Val Pusteria, tra le tre Cime di Lavaredo, Plan de Corones e Cortina d’Ampezzo, il Romantik Hotel Santer è un accogliente chalet altoatesino che sorge proprio sulle piste per lo sci di fondo. Ad appena duecento metri c’è la nuova stazione ferroviaria Versiaco/Dolomiti di Sesto, con la fermata dello Sci Pustertal Express che ogni mezz’ora porta gli sciatori agli impianti di Monte Elmo e della Croda Rossa, a Perca al Plan del Corones, allo Snow Tubing e al tracciato di Kids-Ski-cross sul Monte Baranci, per il divertimento dei più piccoli. Il Romantik hotel vanta anche una pluripremiata Spa panoramica e un’area benessere di alto livello. E’ ottima anche la proposta enogastronomica: il ristorante interno con caminetto e in stile rustico accoglie in un’atmosfera romantica e offre piatti innovativi della tradizione di agricoltura biologica locale. Informazioni: www.romantikhotels.com

Alpenschlössl & Linderhof Wellnessresort 
Nel cuore della Valle Aurina, in Alto Adige, il nuovo Wellnessresort Alpenschlössl & Linderhof del gruppo Belvita accoglie gli ospiti in un ambiente elegante, panoramico e con un design moderno, caldo e ricco di atmosfera. Ispirato alla forza delle montagne che lo circondano, il resort ha nell’area benessere il suo punto di forza: 3 piani con 7 piscine e 7 saune, tutte panoramiche, più di 100 trattamenti beauty e una sky lounge con vista sulla Valle Aurina. Il resort sorge proprio di fronte al comprensorio sciistico Skiarena Klausberg ed è quindi ideale per chi ama sciare in totale tranquillità. Informazioni: www.belvita.it

Das Mooser
Costruito sulla roccia dell’Arlberg, nel Tirolo austriaco, a 1.400 metri d’altezza, l’hotel Das Mooser ha un fascino unico: se i materiali utilizzati sono antichi come la pietra e il legno, l’anima e gli arredi dell’hotel sono invece modernissimi. L’elegante chalet offre 17 camere, lussuose e accoglienti, arredate con elementi di design contemporaneo, tutte con vista panoramica e un terrazzino, da dove ci si gode la bellezza delle Alpi innevate. La Spa è al piano terra e vanta una sauna, un bagno turco e una sorprendente piscina esterna jacuzzi. L’hotel è a un passo dal punto di partenza delle piste di sci di St. Anton am Arlberg, una delle località più apprezzate delle alpi austriache. Informazioni: www.mooserhotel.at

Hotel Cré Forné 
Nel cuore del comprensorio sciistico Monterosa Ski, su un balcone naturale di Champoluc, a 2.200 metri d’altezza sorge l’hotel Cré Forné, raggiungibile solo con la telecabina Crest. Gli interni dell’albergo, un elegante rifugio di montagna, sono un mix di tradizione con oggetti rustici in legno e modernità con un design all’avanguardia. Imperdibile è il ristorante con vista panoramica sul ghiacciaio del Monte Rosa e sulla Val d’Ayas, dove si degustano prelibatezze valdostane. Ottimo è anche il nuovo centro benessere panoramico con sauna finlandese, bagni di vapore, vasche Kneipp e zona relax. Le piste sono appena fuori dalla porta del resort. Informazioni:www.champoluc.it

Excelsior Mountain Style Spa Resort
Sorge nel cuore del parco naturale di Fanes-Senes-Braies, direttamente sulle piste da sci di San Vigilio di Marebbe. L’accogliente albergo, incorniciato dalle cime dolomitiche dell’Alto Adige, offre 49 tra camere e suite a tema, arredate con eleganza in ogni dettaglio, un ottimo ristorante e la possibilità di fare ogni tipo di sport sulla neve, dallo sci alpinismo alle escursioni, dal fondo alle passeggiate con le ciaspole. Punto di forza del resort, che fa parte del gruppo Belvita, è il centro benessere con 17 saune, piscine e aree relax per trattamenti di ogni tipo. 
Informazioni: www.myexcelsior.it

Alpen Wellness Resort Hotel Hochfirst
A 2mila metri di quota, nel comprensorio sciistico tirolese di Obergurgl, il “diamante” delle Alpi della Ötztal, il lussuoso hotel Hochfirst è il sogno di ogni sciatore per l’invidiabile posizione a ridosso delle piste e della scuola di sci. Recentemente ristrutturato, l’hotel vanta camere eleganti e accoglienti in moderno stile tirolese e dal design contemporaneo, con pavimenti e pareti in legno e tessuti ricercati. Le suite dell’ultimo piano hanno una vista mozzafiato sulle Alpi, così come il raffinato ristorante interno. Informazioni: www.hochfirst.com

Nira Alpina 
Costruito ai piedi del monte Corvatsch, nell’Engadina svizzera, l’albergo Nira Alpina è un raffinato resort con camere eleganti e con una vista esclusiva sul lago Silvaplana. Il panoramico albergo sorge a pochi chilometri dall’esclusiva St. Moritz e vanta un accesso diretto sulle piste da sci della valle Engadina tramite la funivia del Corvatsch, che si trova proprio accanto all’hotel. Imperdibile è l’area benessere e relax, anch’essa raffinata e panoramica. Informazioni: niraalpina.com

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