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A Verona torna risplendere l'antica Cripta

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VERONA - E' tornata a risplendere e sarà nuovamente visitabile l'antica cripta della Chiesa di San Benedetto al Monte, a Verona. Si sono infatti conclusi gli scavi archeologici, iniziati nel febbraio 2011, e l'intervento di recupero, finanziati dalla Cassa Padana Bcc di Leno, istituto di credito cooperativo della bassa bresciana. La scoperta dell'esistenza della cripta risale al 2010, quando la bassa bresciana si stava preparando ad aprire una filiale nel capoluogo scaligero, negli spazi della chiesa sconsacrata di San Silvestro, a pochi passi da una cripta benedettina. Il cantiere di scavo archeologico si era già concluso nel maggio 2011; il restauro architettonico della cripta è terminato invece nel dicembre 2017. Oggi la storia della cripta e i lavori di restauro sono racchiusi nel libro "La cripta di San Benedetto al Monte in Verona", che sarà presentato il 10 maggio prossimo (ore 11) nella piazzetta di San Benedetto al Monte a Verona. (ANSA).

Sacro e moda in mostra al Met 150 capi griffati, quando la moda avvicina a Dio



A ottobre Thom Browne chiude la sua prima sfilata a Parigi con un coup de theatre. Accompagnato da un abito nuziale, un unicorno in tulle a grandezza naturale sfila in passerella e il mondo della moda si chiede: perché? La risposta è ai Cloisters del Met, un vero e proprio monastero ricostruito a Manhattan, dove dal 10 maggio apre una sezione di "Heavenly Bodies: moda e immaginazione cattolica".
    L'abito di nozze unisex, centinaia di nastri di tulle bianco con l'unicorno ricamato in filo d'oro, è esposto accanto alla sua ispirazione, l'Unicorno in Cattività, simbolo cristologico per i credenti, per i laici immagine del matrimonio. "Ci ricorda che, nel mondo medievale, sacro e profano erano collegati e niente era mai lontano da Dio", dice il catalogo. Browne è il compagno di Andrew Bolton, direttore del Constume Institute, che ha messo assieme la "mostra dell'anno" del Met. Fino all'8 ottobre, propone 150 capi di alta moda e 40 paramenti sacri mai usciti finora dalla Sacrestia della Cappella Sistina.
   
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Le 10 serie che fanno venire voglia di viaggiare

Breaking Bad – Albuquerque (New Mexico) © Ansa

ALBUQUERQUE (NEW MEXICO) - La primavera è arrivata, si ha voglia di uscire e stare all'aria aperta e sono molti coloro che in questo periodo decidono di regalarsi un viaggio nella meta sognata per tutto l'inverno. C'è chi pero' continua a preferire il proprio divano, confortevole rifugio del proprio tempo libero, dove passare ore a divorare le serie tv preferite. Oggi anche chi alla valigia e al biglietto aereo preferisce il binge-watching compulsivo ha la possibilità di conoscere città incantevoli e luoghi naturali straordinari. Basta scegliere la serie giusta. In questo senso Netflix è una sorta di miniera d'oro, grazie alla sua sterminata offerta di serie e documentari. Mettetevi comodi, allora, scegliete la vostra 'meta' preferita tra quelle che vi segnaliamo, e premete play: buon viaggio!
Midnight Diner: Tokio Stories 
Questa 'dramedy' ci porta in Giappone per seguire le vicende degli avventori di una tavola calda, aperta soltanto da mezzanotte alle sei del mattino, in un vicolo di Shinjuku, un famoso quartiere di Tokyo. I clienti che conosciamo in 'Midnight Diner' sono accomunati da storie e situazioni ma soprattutto dai piatti preferiti, che danno il nome ad ogni episodio e che vengono preparati dal cuoco, chiamato il Maestro. 'Midnight Diner' vi farà conoscere la vera Tokio e l'autentico cibo del Sol Levante, e tra un ramen ed una frittata di riso, chissà che non vi verrà voglia di volare in quella metropoli per gustare dal vivo qualcuno dei piatti deliziosi mostrati nella serie.

El Chapo - Messico 
Due stagioni ed una terza che sarà trasmessa nel 2018 per un crime drama ispirato a fatti realmente accaduti. 'El Chapo' racconta la vita del narcotrafficante messicano Joaquín Guzmán Loera, dall'ascesa alla presa del potere sugli altri cartelli messicani fino alla sensazionale evasione dal carcere, con una narrazione basata su inchieste giornalistiche ed elementi di fiction. In 'El Chapo' la trama storica è illustrata dai paesaggi e delle caratteristiche tipiche del Messico, quello meno turistico, selvaggio e molto pericoloso, nel quale il protagonista tesse la sua rete di traffici illeciti.

Breaking Bad – Albuquerque (New Mexico)
Tutto ha inizio a bordo di un camper, dove il professore di chimica Walter White e il suo alunno Jesse Pinkman decidono di dedicarsi alla creazione e allo spaccio di metanfetamina, viaggiando su di un camper-laboratorio nei paesaggi deserti del New Mexico. Grazie alle cinque stagione della serie, una delle migliori mai prodotte, Albuquerque è diventata meta di veri e propri tour, dove i fan possono seguire gli itinerari di 'Heisenberg' e scoprire l'affascinante asprezza dei territori intorno alla città.

Love - Los Angeles 
Dal New Mexico spostatevi in California, a Los Angeles, con 'Love', serie originale Netflix arrivata alla terza stagione che racconta la storia d'amore tra la ribelle Mickey e il giovane Gus. Il protagonista lavora negli studi di Hollywood, dove sono ambientate moltissime scene della serie, che mostra una miriade di luoghi visitabili: da Venice Beach all’Highland Theater, dal Magic Castle a tutta una serie di ristoranti, dove i due innamorati si incontrano, e dove voi potrete andare a mangiare, come i celebri 'Home' e 'Soot Bull Jeep', entrambi situati a Central L.A.
Planet Earth: The Complete Collection 
Questa serie di rivoluzionari documentari, premiati con quattro Emmy Awards, raccontano la bellezza della natura in 11 puntate, viaggiando dalle montagne dell’Himalaya alla profondità degli oceani, passando per la vastità dei deserti e delle savane fino alle giungle più remote del pianeta. 'Planet Earth', la cui seconda stagione è girata in uno splendido Hd e gode della colonna sonora del premio Oscar Hans Zimmer, è una vera e propria immersione nella natura più inesplorata.

Ozark – Chicago / Missouri
Un consulente finanziario (Jason Bateman) trascina la famiglia da Chicago in una località turistica del Missouri, il lago di Ozark: per salvarsi la vita deve riciclare 500 milioni di dollari in cinque anni per un boss della droga. Questa serie avvincente la cui dimensione familiare rievoca quella di 'Breaking Bad' vi fara' scoprire la Contea di Ozark, nello Stato del Missouri, e i suoi stupendi paesaggi: laghi, boschi, fiumi una vegetazione tipica del Midwest americano.

Marseille – Marsiglia (Francia) 
Gerard Depardieu, protagonista della serie 'Marseille', ci porta nella città più grande della Francia Meridionale, situata tra due delle regioni più belle d'oltralpe: la Provenza e la Costa Azzurra. Le due stagioni della serie mostrano solo gli intrighi politici della città e le ville splendide dove vivono i personaggi, ma anche tutti quei luoghi che rendono così affascinante Marsiglia: i caffè storici, le passeggiate lungo fiume, le viste panoramiche mozzafiato e i vicoli del Vieux Port. Il periodo migliore per visitare la Provenza è la primavera: dopo qualche puntata di questa serie non vedrete l'ora di prenotare il vostro weekend a Marsiglia!

The Crown - Inghilterra 
Serie drammatica che segue le rivalità politiche e la storia d’amore della regina Elisabetta II, 'The Crown' è uno dei prodotti di maggior successo di Netflix ed un 'must' per gli amanti del genere. Gli intrighi di corte, i cambiamenti della societa' inglese e la vita della regina lontano dai riflettori fanno scoprire la storia recente di Londra, da Buckingham Palace ai luoghi simbolo della Corona, fino all'elegante bellezza dei molti parchi cittadini.

The world’s most extraordinary homes 
Ecco una serie meno convenzionale che vi offrira' uno sguardo sul mondo del tutto particolare: in 'The world’s most extraordinary homes' l'architetto Piers Taylor e l'attrice ed agente immobiliare Caroline Quentin girano il mondo alla scoperta di abitazioni insolite, in zone impervie e poco conosciute, divise per location: si va dalle montagne della Nuova Zelanda alla costa di Santa Monica passando per delle lussuose abitazioni costruite sottoterra in Grecia.

Racconti di luce
Dietro ogni fotografia c’è una storia e quanto più lo scatto riesce a coglierla, tanto grande sarà l’emozione negli occhi di chi la guarda. Attraverso le immagini di 5 famosi fotografi naturalisti questa eccezionale serie Netflix permette di esplorare luoghi incontaminati, come la Nuova Guinea e l'isola di Tonga, e conoscere eventi straordinari, tra cui il colorato festival Holi in Nepal, comodamente seduti sul divano di casa, da dove potrete prendere ispirazione per il vostro prossimo viaggio.
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I ghiacciai della Patagonia scompaiono più in fretta del previsto

Il satellite europeo Cryosat-2, che misura lo spessore dei ghiacci (fonte: ESA/AOES Medialab) © Ansa

ghiacciai della Patagonia, i più grandi dell'emisfero australe, si stanno riducendopiù velocemente del previsto. Lo indicano i dati del satellite CryoSat-2 dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), rielaborati e pubblicati sulla rivista Remote Sensing of Environment dall'università di Edimburgo.
Grazie alle nuove tecniche di elaborazione dei  dati di CryoSat, il cui compito è misurare lo spessore dei ghiacci del pianeta, gli studiosi sono riusciti ad avere dei dati molto più precisi. "Con CryoSat abbiamo scoperto che tra il 2011 e 2017 c'è stato unassottigliamento diffuso dei ghiacciai, soprattutto nella parte settentrionale", spiega all'ANSA Luca Foresta, uno degli autori della ricerca.
"Ad esempio il ghiacciaio Jorge Montt si è ritirato di 2,5 chilometri e ha perso circa2,2 miliardi di tonnellate di ghiaccio l'anno, mentre il ghiacciaio Upsala, che finisce in un lago, ha perso 2,68 miliardi di tonnellate l'anno", aggiunge Foresta. Il ghiacciaioPio XI, il più grande del Sud America, è invece avanzato e ha guadagnato massa ad un ritmo di 0,67 gigatonnellate l'anno.

Nell'arco di 6 anni, i ghiacciai della Patagonia hanno perso massa al ritmo di 21 miliardi di tonnellate l'anno, pari ad un innalzamento generale dei mari di 0,06 millimetri. "La perdita di massa dei ghiacciai, nel periodo da noi studiato, è aumentata del 24% rispetto all'arco di tempo compreso tra il 2000 e 2014. Purtroppo - conclude Foresta - sta succedendo in tutto il mondo: i ghiacciai si stanno sciogliendo più velocementeadesso rispetto alla prima decade degli anni 2000".
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Moda / METEO CAPRICCIOSO, MAI SENZA L'IMPERMEABILE VERSIONE FASHION

I capricci del meteo, con acquazzoni improvvisi, costringono a munirsi d'impermeabile, un capo amato-odiato dalle donne che oggi può diventare invece un 'sopra' molto fashion, adatto ad ogni momento della giornata e occasione, dal lavoro al pomeriggio più elegante. Intanto per ripararsi dalla pioggia la tendenza è quella di utilizzare la plastica trasparente, come propone Karl Lagerfeld per Chanel, con i suoi stivali ed i suoi spolverini in pvc. Il Kaiser, come recita il titolo del film di Guillermo del Toro, ha trovato La forma dell'acqua, che veste con stile anche con il temporale. E lo fa attraverso modelli e accessori che creano giochi di luci e trasparenze birichine sulle gambe e sui famosi tailleur. Anche Benetton punta sul parka in plastica trasparente. Da Escada invece il trench è un po' anche sahariana e parka. O meglio è un po' di tutti e tre, ma soprattutto è un coat, un antipioggia straordinario, capace di mixare con glamour e astuzia, dettagli casual e ricami che sanno di couture. Realizzato in nylon resistente, in una sfumatura di beige che non stanca mai e foderato con una leggera imbottitura matelassé ideale nelle stagioni di transizione, il trench di Escada ha grandi tasche applicate e coulisse in vita. Ogni dettaglio è curato, dalla chiusura a zip nascosta al cordoncino regolabile dall'interno. Il tocco fashion è nel colletto e nei polsi, ricamati con manciate di strass nella stessa calda sfumatura beige del capo. Maison Margiela ha collaborato con il marchio Mackintosh per creare un esclusivo trench. Per John Galliano, direttore artistico di Maison Margiela, l'iconico "Mac" è quasi un accessorio a sé stante, interpretato in due colori che riflettono i codici della maison così come l'arte di Mackintosh. Presentato durante la sfilata il classico trench è adattato per la donna con una silhouette allungata, è a doppio petto ed è dotato di cintura. Questa edizione speciale è realizzata in due colori ispirati al patrimonio Artisanal di Maison Margiela, beige e bianco. Con Maison Margiela Mackintosh ogni trench è realizzato a mano seguendo la tecnica Mackintosh, sviluppata dal fondatore Charles Mackintosh nel 1823 per creare l'iconico tessuto gommato. L'uso della gomma conferisce la qualità dell'impermeabilità. Tutte le cuciture sono incollate per creare un effetto senza cuciture.
Stile classico anche per Save the duck che reinventa l'impermeabile in un giallo papera molto ironico. I creative director del marchio Mackage, Elisa Dahan ed Eran Elfassy, per questa nuova collezione si sono concentrati sui dettagli tecnici di ogni singolo capo al fine di creare una collezione in cui ogni modello è speciale, esclusivo ma anche funzionale. Grazie ad una palette di colori vivaci che spazia dal blu oceano, al pesca fino all'azzurro cielo la nuova collezione porterà nel guardaroba un tocco di freschezza. Infatti per la collezione il brand Mackage trae ispirazioni dall'emozione che abitualmente regala la visione di un tramonto. Novità di questa stagione è anche l'introduzione di pattern ispirati alla bellezza dei paesaggi costieri, che daranno un'immagine del tutto nuova alle collezioni, donna, uomo ed accessori. Una collezione quella di Mackage che utilizza nuovi tessuti e materiali versatili e adatti ad essere utilizzati tutta la stagione. Per la donna il brand introduce nuovi fit, più ampi e casual, mentre per l'uomo, pur mantenendo le caratteristiche tecniche ormai rappresentative del brand, lo styling è tutto nuovo grazie alle tonalità della nuova palette cromatica.
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Vigezzo, l’appello ai turisti: “La valle è raggiungibile, non abbandonateci”


Continuano i lavori sulla frana di Re, ma ancora nessuna certezza sulla riapertura della strada. Le operazioni di messa in sicurezza del fronte franato a Pasqua proseguiranno fino alla terza settimana di maggio, poi si potrà intervenire sullo sgombero della strada. A quel punto Anas procederà con le verifiche e nel caso prevederà altri lavori, allungando inevitabilmente i tempi per riaprire il collegamento tra Italia e Svizzera. 

Una situazione che sta mettendo in difficoltà i frontalieri, il commercio e il turismo.«La speranza è che la strada colpita dalla frana sia integra tanto da permettere il passaggio a senso alternato», a questo si aggrappa il sindaco di Re Oreste Pastore supportato dai colleghi amministratori della valle. «Non è solo un problema di Re, ma riguarda tutta la valle e per questo noi sindaci siamo a disposizione per seguire l’andamento dei lavori» afferma il primo cittadino di Malesco Enrico Barbazza. 

Il sindaco di Santa Maria Maggiore Claudio Cottini lancia un appello perché i turisti non si dimentichino della val Vigezzo: «Non è isolata. Si può raggiungere dall’Italia. La Vigezzina circola fino a Re, è importante farlo presente perché sembra che ci si stia dimenticando di questa valle dove tutto è funzionante». Confcommercio aspetta di incontrare i sindaci. «In una lettera aperta avevamo dato disponibilità a ragionare insieme su possibili soluzioni, ma ancora non è stato organizzato nulla, spero avvenga in tempi rapidi» dice il presidente Massimo Sartoretti.
lastampa.it

Vino biologico, al via il progetto Organic Value

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ROMA- Prende il via Organic Value, progetto finalizzato a dare visibilità e relazioni internazionali ai produttori biologici italiani. Lo strumento di supporto al settore nasce - si legge in una nota - dalla collaborazione tra Elisa Spada (esperta nell'organizzazione di eventi promozionali e b2b sui mercati internazionali), Debora Bonora (coordinatore di Diwinexport Consorzio per l'internazionalizzazione prodotti enologici) e Wine Meridian (portale online specializzato nell'analisi dei mercati e dei processi di internazionalizzazione delle imprese del vino italiane).

Obiettivo dell' iniziativa - spiegano i promotori in una nota - è raggruppare i produttori italiani biologici certificati e fornire loro dei servizi specifici per l'internazionalizzazione atti a valorizzare, promuovere e commercializzare i loro vini all'estero in un contesto in cui l'export di vino biologico italiano nel 2016 ha pesato per il 3,4% sul totale delle esportazioni di vino dall'Italia. Il progetto, in concreto, prevede la creazione di un cluster di produttori certificati bio italiani, che saranno inseriti all'interno di un volume in inglese realizzato ad hoc per gli operatori del settore esteri e che sarà presentato attraverso un tour di workshop/eventi di promo-commercializzazione b2b e b2c all'interno delle piazze e mercati.

La prima tappa del tour sarà a Copenhagen il 9 novembre presso la Scuola di Cucina - Hotel-og Restaurantskolen.

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Farmer mania, oltre 6 italiani su 10 in orti e giardini

Oltre 6 italiani su 10 in orto e in giardino, farmer mania © ANSA

 Mini orti da mettere sui davanzali, in spazi ristretti nei balconi o sulla scrivania in ufficio, ma anche orti portatili, verticali ed ecologici sono diventati in Italia una passione diffusa. Sei italiani su dieci, secondo Coldiretti, si dedicano ormai alla coltivazione dell'orto per hobby o per avere un piccolo reddito integrativo, prendendosi cura nel tempo libero di verdure, ortaggi, piante e fiori. Il dato è emerso oggi nel primo 'Open Day dell'agricoltura' italiana, organizzato dalla Coldiretti sul lungomare di Bari.
    "La passione si sta diffondendo - ha spiegato il presidente della Confederazione agricola, Roberto Moncalvo - anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno di tecniche di coltivazione". E' un interesse con una diffusione trasversale tra uomini e donne, fasce di età e territori di residenza, anche se dall'analisi emerge una percentuale più alta tra i giovani rispetto agli anziani e tra le donne rispetto agli uomini. In tanti esprimono poi la propria passione anche in orti e giardini, ad iniziare da quelli pubblici che - sottolinea Coldiretti - in Italia sono cresciuti del 36,4% in cinque anni occupando nelle città capoluogo 1,9 milioni di metri quadri di terreno di proprietà comunale. La crescita degli orti urbani ha riguardato soprattutto il Nord con l'Emilia Romagna che guida la classifica delle regioni 'urban farmers' con il 37% di tutti gli orti pubblici a livello nazionale per oltre 704mila metri quadrati, seguita dalla Lombardia con il 10,2% e più di 193mila metri quadrati e dalla Toscana con il 9% e oltre 170mila metri quadrati. Nella 'top five' regionale anche il Veneto con l'8,5% e 160mila metri quadrati e il Piemonte con il 7,6% e quasi 144mila metri quadrati. Fra le regioni del Centro la leadership è delle Marche con più di 104mila metri quadrati, seguita da Umbria e Lazio. Mentre al Sud la classifica è guidata dalla Campania, rappresentata dagli oltre 116mila metri quadrati di Napoli, seguita da Sicilia, Sardegna e Calabria. Dall'open day pugliese è emerso inoltre che lo spazio giusto per coltivare può essere anche privato, con un investimento, stimato da Coldiretti per realizzare un orto tradizionale in giardino, intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati. A sostegno c'è poi il bonus verde che prevede detrazioni ai fini Irpef del 36% delle spese per lavori, come ha ricordato la Confederazione sottolineando che la voglia green degli italiani coinvolge anche 1 milione e 200mila italiani che coltivano almeno un ettaro di terreno a uso familiare come veri e propri agricoltori hobbisti. Per tutti gli appassionati la Coldiretti ha diffuso il 'decalogo per un orto (quasi) perfetto'. 
   
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Nuovo marchio per Bisol, riferimento del Prosecco Superiore

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- Nuova immagine per Bisol, marchio storico del Prosecco Superiore di Valdobbiadene per interpretare al meglio i suoi tre valori cardine: unicità, autenticità e tradizione. Il progetto nasce per sottolineare il grande legame con il territorio e la continuità con la storia del marchio e al tempo stesso guarda al futuro per cogliere le opportunità del mercato. Dopo quattro anni dall'acquisizione, l'azienda è stata integrata con il Gruppo Lunelli grazie ad investimenti in campagna e in cantina, volti alla continua ricerca dell'eccellenza produttiva. 

Cambia innanzitutto il logo dove viene evidenziata la data del 1542, anno in cui un documento storico testimonia la presenza della famiglia Bisol come viticoltori nella zona e si sottolinea il legame con il territorio attraverso l'indicazione di Valdobbiadene e la rappresentazione stilizzata di una ripida collina coltivata che ricorda il Cartizze. La nuova immagine coordinata ha un tocco di verde che richiama il paesaggio coltivato a vite che contraddistingue da secoli queste colline.

"Oggi celebriamo una tappa importante del nostro percorso - spiega Gianluca Bisol, presidente della Bisol Desiderio & Figli - confermiamo la volontà di diventare sempre di più ambasciatori di questo territorio".

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Vinitaly, nel 2019 dal 7 al 10 aprile A settembre in Brasile con Wine South America

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La 53/a edizione di Vinitaly si terrà alla Fiera di Verona dal 7 al 10 aprile 2019. Lo annuncia Veronafiere, a chiusura della quattro giorni di Salone internazionale del Vino. Ma già a settembre, sottolinea il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, le imprese vitivinicole italiane potranno incontrare il mercato sudamericano, e carioca in particolare, attraverso la nuova iniziativa Wine South America, in programma a settembre di quest'anno nello stato di Rio Grande do Sul, in Brasile.(ANSA).
   
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