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Mirror mirror on the wall, Travagli e l'arte dei riflessi 'L'artista italiano nell'ambasciata italiana a Washington

Travagli © ANSA
WASHINGTON - Sono rosa con le cornici d'oro. Oppure giallo zabaione ed incoronati di rosa? Sono incorniciati di verde smeraldo per far riflettere le superfici liquide turchine. Oppure le superfici sono di un rosso liquido striato che si trasforma in cornici fucsia? Eccoli: sono questi i 'labirinti' di luci e riflessi degli 'Specchi' di Patrizio Travagli. Sono i 'Mirror mirror on the wall' - proprio come il nome della esibizione stessa - che l'artista fiorentino della 'luce', ha portato nella suggestiva 'piazza' dell'ambasciata d'Italia a Washington.
Opere uniche e colorate, giocose e inquietanti,ospitate prima dalla nostra rappresentanza diplomatica nella capitale americana in collaborazione con l'Istituto di cultura italiano:"'E' una esibizione che ci proietta in una dimensione surreale e gioiosa ,che cattura un panorama dinamico in continua evoluzione, per cui ogni esperienza risulta personale e unica", ha scritto l'ambasciatore Armando Varricchio nella introduzione al catalogo della mostra.
Sono specchi di colori che si incrociano in sfere perfette o triangoli, nei riflessi dell'ambiente, nelle figure e nei volti dei visitatori. In una serie infinita di possibilita'.Per la prima volta 'uniti' in un allestimento complessivo, e mostrati al pubblico. Opere che 'raccolgono anni di lavoro', ha detto lo stesso Travagli all'ANSA.
Artista con un curriculum di prestigio - che ha contato esibizioni alla Biennale di Venezia, a Mosca, a New York, a Varsavia, Dubai e tante sedi in Italia - Travagli ricorda come ,da buon 'artigiano' fiorentino, diplomato all'Accademia delle Belle arti della citta', "il mio lavoro sono i balocchi. E' cosi' che ho cominciato a giocare con gli specchi, gli unici oggetti che non si possono rappresentare".
Con una singolare passione per la fisica e la scienza, per Travagli, "la luce e' il mezzo che coincide con lo spazio,la luce e' il messaggio".
Percorrere la mostra e' inseguire il proprio sguardo che si perde riconcorrendo riflessi che ingannano e irretiscono lungo le pareti: "I miei Mirror sono il frutto di una riflessione sulla 'Luce' - spiega ancora l'artista - sul suo comportamento. Uno studio iniziato dalle ricerche sul 'fotone', un piccolo raggio di luce, 'bloccato' per un attimo dai ricercatori, per la prima volta anni fa". Il fotone e' una minima particella di luce elementare, che scienziati di Princeton riuscirono per la prima volta a rallentare. Quasi solidificare.
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Vola a NY l'angelo ritrovato di Canova

LaRedoute

(ANSA) - NEW YORK, 23 OTT - Vola a New York l'angelo senza ali di Antonio Canova. Il "Genio Rezzonico" creato dallo scultore neoclassico nel 1793 per il suo mecenate, Girolamo Zulian, ambasciatore della Serenissima a Roma, sarà la star nello stand del gallerista Carlo Orsi alla prossima Tefaf New York (28 ottobre-1 novembre), la grande fiera dell'arte gemella di Maastricht che apre venerdì nella Grande Mela.
    Il "Genio", che potrebbe essere l'unico gesso di Canova rimasto sul mercato privato dell'arte, fu realizzato nello studio dell'artista direttamente da un originale in marmo: il Genio Alato, una delle tre figure destinate al monumento funerario di Papa Clemente XIII Rezzonico nella Basilica di San Pietro. Le copie in gesso di Canova sono rarissime. Questa, dimenticata per secoli in una villa vicina a Firenze, verrà esposta per la prima volta al pubblico alla Park Avenue Armory con una stima di 4 milioni di dollari.

Lo storico terminal Twa al Jfk di New York diventa hotel di lusso

NEW YORK - Lo storico terminal della Twa (Trans World America) avra' nuova vita e rinascera' nelle sembianze di un hotel di lusso. Una struttura da 550 stanze che preserverà l'architettura curvilinea del capolavoro di Eero Saarinen e che fu il simbolo della 'Jet Age' (era del jet) a New York.
Un capolavoro che purtroppo l'architetto e designer di origini finlandesi non vide mai realizzato perché morì prematuramente di cancro a 51 anni nel 1961, un anno prima appunto dell'inaugurazione. Il terminal, a forma di una fascio d'ali in volo posato a terra, chiuso nel 2001 e nel 2005 inserito nel registro Nazionale dei luoghi storici di New York nel 2005, diventerà la reception e foyer piu' grande al mondo di un albergo che si eleva su due torri laterali e alle quali e' connesso attraverso due corridoi sopraelevati come quelli che trasportano i passeggeri dal terminal agli imbarchi.
La struttura avra' anche un tocco italiano perché sara' riprodotto il display a palette di Solari, esattamente come 54 anni fa quando fu progettato dall'architetto Gino Valle. Quella tecnologia fu sviluppata da Remigio Solari negli anni 50. La Solari di Udine Spa è una società che opera prevalentemente nel settore dei sistemi a orologeria d'informazione al pubblico. Un volta aperto il Twa Hotel, situato accanto al Terminal 5 della Jet Blue e raggiungibile anche attraverso l'airtrain, contribuira' a fare dell'aeroporto Kennedy una destinazione in se stessa oltre che uno spazio business con sale conferenza e eventi, ristoranti e una piattaforma di osservazione.
L'hotel, un progetto da 260 milioni di dollari, come ha spiegato Tyler Morse, presidente di Mcr, societa' leader negli Stati Uniti nella proprieta' e gestione di alberghi, sara' anche connesso ad un Lockheed L-049 Constellation, affettuosamente soprannominato 'Connie', il quadrimotore di linea prodotto dall'azienda statunitense Lockheed Corporation a partire dal 1943. L'aereo sara' trasformato in ristorante e bar. In attesa dell'inaugurazione, una riproduzione in scala del Twa Hotel e' stata aperta all'interno di 1 World Trade Center e ribattezzata 'Twa lounge at 1WTC'. Si tratta di un ufficio commerciale, aperto al pubblico solo su appuntamento che fara' anche da museo per quella che era la 'Jet Era'. 
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Charleston, la più bella città da visitare?

PERCHE’ SE NE PARLA
Mettete da parte Firenze, Roma, Parigi, Kyoto, Istanbul. Le città ‘banalmente’ considerate le più belle da visitare nel mondo hanno lasciato il posto a cittadine meno note, più raccolte, ma che dal punto di vista della bellezza storico-architettonico-artistica non hanno nulla da invidiare alle più gettonate mete del turismo. O almeno è quello che pensano i lettori di Travel + Leisure, che nel 2016 hanno votato CharlestonCarolina del Sud, la città più piacevole da visitare. Salire sul podio della lista, sbaragliando le più note città d’arte, ha fatto guadagnare a Charleston migliaia di turisti. Si calcolano 4,3 milioni di visitatori all’anno, secondo Lonely Planet. Dati destinati ad aumentare.
PERCHE’ ANDARE
Charleston si trova sulla costa orientale degli Stati Uniti del sud. E’ un luogo pittoresco, la cui architettura risale al periodo delle colonie del 18esimo secolo, quando era un importante porto per il commercio del cotone. Fondata dai coloni inglesi nel 1670, è stata sede di scontri durante la guerra civile americana, schierata con la Carolina del Sud tra le forze sudiste. Venne duramente bombardata, quindi ricostruita (colpita da un terremoto, la ricostruzione fu lunga e difficile). Charleston è una cittadina ricca di storia, che gli edifici, le strade acciottolate, i giardini in fiore rievocano quasi come in una scenografia cinematografica.
DA NON PERDERE
Sono diversi i tour a tema storico che vale la pena di seguire con una guida locale, alla scoperta dei palazzi, delle strade, delle piazze dove si sono svolte alcune delle vicende più salienti della storia americana. Per calarsi perfettamente nel ruolo, alcuni si possono far a bordo di calessi ottocenteschi.
PERCHE’ NON ANDARE
Charleston è una città piuttosto piccola, quindi forse non vale da sola il viaggio fin qui. Includerla in un tour degli Stati Uniti del sud è un’ottima idea, altrimenti volare fino a New York e poi prendere un volo interno di altre 2 ore e mezzo per visitare solo questa città potrebbe essere piuttosto impegnativo.
COSA NON COMPRARE
Sono molti i souvenir artigianali locali. Forse quelli che rievocano i tempi dello schiavismo sono un tantino di cattivo gusto. 
turismo.it

Stati Uniti, tutte le novità dal gossip immobiliare

C'è chi va e chi viene, chi scappa dai ricordi e chi, invece, cerca un nuovo nido d'amore in quanto è pronto ad allargare la famiglia. Il gossip immobiliare non ha segreti, ecco i vip pronti a fare la valigia e mettere in vendita le proprie, molto poco umili, dimore.

Si vola negli Stati Uniti e la prima tappa di questo viaggio che porta a fare la spola tra una casa e l'altra è New York: qui vive Adam Levine, il frontman dei Maroon 5 che, essendo prossimo alla paternità in quanto il suo angelo biondo, la top model Behati Prinsloo è incinta, ha deciso di traslocare in una casa più a misura di famiglia. Nonostante i suoi 250 metri quadri di spazio, ad aprile Adam aveva messo in vendita il bellissimo loft di Soho per 5.5 milioni di dollari et voilà, non ha dovuto attendere molto in quanto è stato venduto senza nemmeno trattare sul prezzo.

Nessuna difficoltà invece per Bruce Willis: l’attore, infatti, sembra essere divenuto un mago del real estate e, in un brevissimo arco di tempo, è riuscito a piazzare il suo appartamento nell'Upper West Side, sito nel condominio El Dorado, per 13 milioni di dollari. Chi è il facoltoso acquirente? Si tratta di Armen Avanessians di Goldman Sachs Asset Management.

Dopo diversi anni che era sul mercato, nonché innumerevoli ribassi, Richard Gere ha "svenduto" a 36.5 milioni di dollari, Strongheart Manor, la magnifica villa di North Haven, sulla East Coast, composta da 12 camere da letto, 12 bagni, saloni, sala da pranzo e cucina, il tutto circondato da 6 ettari di parco privato con laghetto, piscina, campo da basket e molo privato.
La vita è bella a Bel Air, il quartiere più esclusivo del Westside di Los Angeles: qui basta guardarsi intorno per rendersi conto di essere in un paradiso a cinque stelle data la ricca presenza di dimore vistose. Proprio qui, infatti, si trova la magnifica villa d’infanzia di Paris Hilton costruita da Richard Hilton, nipote del fondatore della catena alberghiera Hilton, Conrad. Ebbene sì, la dimora è in vendita e, ovviamente, non si tratta di una qualsiasi casa: basta pensare ai proprietari per capire cosa si prospetta all'orizzonte. La villa, articolata su due piani di meraviglie, è inserita in un polmone verde che conta oltre mezzo acro di terreno e vanta una superficie totale di 700 mq e si divide tra grandi zone living, una sala da pranzo, una cucina, cinque camere e sette bagni oltre ad una piscina con tanto di spa e una palestra.

Nessun compratore per la villa californiana di La Quinta di Sylvester Stallone, sita all’interno del Golf Club Madison: due piani di paradiso sono caratterizzati da grandi zone living, una cucina con sala da pranzo, quattro camere e cinque bagni ma non è tutto, ad aggiungersi alla lista una biblioteca, uno studio e un giardino con tanto di piscina, idromassaggio, una cucina all’aperto con zona pranzo sotto il porticato e una piccola cascata. Se la richiesta iniziale era di 4.9 milioni di dollari, il prezzo è stato ribassato a 3.625 milioni di dollari ma, a quanto pare, non è proprio alla portata di tutti.
Tempi duri anche per la villa di Las Vegas di Michael Jackson ribattezzata "Villa Thriller": parliamo di una meravigliosa abitazione che, in realtà, non è mai stata di proprietà del cantante visto che la prese in affitto, dal 2007, fino a pochi mesi prima della sua morte. Si parla di 2.255 metri quadrati di superficie, con tanto di 7 camere da letto, 12 bagni, varie zone living e, a completare la proprietà, una cappella medievale a due piani e un caveau privato. La villa è in vendita a 9.500.000 di dollari.
turismo.it

Italia Travel Awards, premiati Italia, Puglia e Usa

L'Italia come migliore meta culturale, la Puglia come regione più amata, gli Stati Uniti e l'Oman come migliori destinazioni, Maldive come destinazione mare, Mykonos come miglior destinazione Lgbt. Sono solo alcuni dei ben 43 riconoscimenti assegnati ieri sera all'Acquario Romano, nel cuore della Capitale, della prima edizione degli Italia Travel Awards, un po' gli "Oscar" del settore, alla presenza di quasi tutto il mondo del turismo italiano, dalle istituzioni rappresentate dal sottosegretario del Mibact Dorina Bianchi alle agenzie di viaggio, ai tour operator, alle associazioni di categoria e ai principali enti ed uffici del turismo straniero che operano in Italia.
E proprio il sottosegretario Bianchi ha invitato tutti gli operatori del mondo del turismo italiano a non fermarsi e a continuare a lavorare. "Il premio all'Italia come migliore destinazione culturale - ha spiegato - conferma che l'intuizione del governo di mettere insieme turismo e cultura va nella direzione giusta, ma il nostro Paese potrebbe concorrere con onore in tutte le altre categorie. Questo è il primo governo che torna a investire in cultura e che considera il turismo un vero e proprio volano di sviluppo economico e sociale del Paese".
    All'origine di questo premio, nato per celebrare l'impegno e la competenza nel settore turistico italiano, la passione di due imprenditrici, Roberta D'Amato e Danielle Di Gianvito. "Siamo molte emozionate e felici, alla fine di un anno e mezzo di lavoro i tantissimi voti attestano un'ottima risposta sia del trade che del consumer - dicono - e mandano un chiaro messaggio di apprezzamento per il lavoro, la passione e la forza di reinventarsi delle aziende in nomination, in un momento particolarmente difficile per il turismo".
    Tra i tantissimi premiati anche la migliore compagnia crocieristica (Costa scelta dagli agenti di viaggio, Msc dai viaggiatori), la migliore compagnia di traghetti (Gnv Grandi navi veloci per gli agenti e Moby Lines per i viaggiatori), la migliore compagnia aerea (Alitalia per i voli nazionali, Emirates per gli internazionali e migliore in assoluto per i viaggiatori, easyJet per i low cost), la migliore compagnia ferroviaria (Trenitalia), la migliore associazione di categoria (Astoi), il miglior tour operator (Alpitour per gli agenti e Eden Viaggi dai viaggiatori, Press Tours per viaggi specializzati, Veratour per i villaggi), la migliore Olta - On line Travel Agency (Albatravel), il miglior Gds - Global Distribution System (Amadeus), il miglior sito di prenotazioni on line (Booking.com), la miglior compagnia assicurativa (Allianz), il miglior autonoleggio (Hertz), il miglior parco a tema (Disneyland Paris). 
ansa

Ecco Dallas, la patria di J.R. nuova capitale turismo

Per molti e' solo la città testimone di uno dei capitoli più' tristi e bui della storia americana, l'assassinio del presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. Correva l'anno 1963 quando da una finestra del sesto piano del Texas School Book Depository, Lee Harvey Oswald presumibilmente sparava uccidendo Kennedy mentre la sua auto presidenziale attraversava Elm Street. Ma da allora la città di J.R. Ewing ne ha fatta di strada e oggi quella che fino a pochi anni fa era conosciuta come uno dei principali poli petroliferi degli Stati Uniti ha visto un'espansione con pochi precedenti e può' vantare di essere la quarta area metropolitana più' popolosa del paese.
I grattacieli in vetro che facevano da sfondo alla sigla di 'Dallas' restano ma la città' non e' più' solo 'business' e da tempo ha cominciato a trasformarsi anche in un'area residenziale dove e' 'cool' vivere. Ma anche da visitare e sempre più' turisti sia nazionali che internazionali scelgono Dallas come meta. Non a caso la città' e' stata scelta per ospitare lo scorso 6 aprile la 15/a edizione del World Travel and Tourism Council Global Summit, dopo aver battuto Lisbona e Bangkok. Grazie, inoltre, anche a un clima che quasi non conosce inverni, Dallas si presta particolarmente alla vita all'aperto, il che ha favorito la creazione di parchi che sono diventati dei veri e proprio punti di riferimento per i residenti.
Uno fra tutti 'Klyde Warren Park', aperto nel 2012 e costruito in parte sopra una superstrada che in passato tagliava letteralmente in due la città'. Il parco, che tra le altre cose e' anche una biblioteca a cielo aperto, un centro ricreativo, culturale nonché' gastronomico con la presenza di food truck lungo il suo perimetro, ha tolto quindi le barriere tra quello che e' considerato il distretto artistico e il 'downtown'. Dallas e' anche una delle capitali del bar-b-que, della cucina messicana e Tex-Mex e c'e' solo l'imbarazzo della scelta tra bistro, pub e ristoranti che offrono varietà' di ogni genere. Ma e' anche patria dello shopping con il NorthPark Center, un centro con oltre 235 negozi, tra cui anche Gucci, Bulgari, Valentino, Bottega Veneta, Versace, Cartier, Louis Vuitton, oltre che department store come Neiman Marcus, Nordstrom, Macy's. Anche NorhPark Center e' un punto di riferimento per residenti e turisti per una vasta gamma di attività' offerte e ristoranti di alta qualità'.
    Infine, ma non ultimi, restano i luoghi culto della città' come il memoriale a John Fitzgerald Kennedy, Dealey Plaza dove fu ucciso il presidente americano. Di fronte c'e' il Sixth Floor Museum (museo del sesto piano) all'interno dell'edificio del Texas Book Depository, il deposito di libri scolastici, e da dove si presume che Oswald esplose tre colpi verso l'auto presidenziale con a bordo Kennedy e la moglie Jacqueline. Il museo offre un percorso guidato che inizia dalla campagna elettorale del presidente Kennedy e ripercorre tutte le tappe della sua carriera politica, concludendosi con l'omicidio.
   ansa

Sud Carolina, terra di bar-b-que. A Greenville trionfo di palati con Festival Euphoria

di Gina Di Meo

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Sapore di sud, sapore di #bar-b-que e il sud Carolina e' tra gli stati americani dove impera il culto della carne sul fuoco. Che sia di maiale, vitello e pollo, la scelta e' varia ma il comandamento fondamentale e' uno: la cottura lenta attraverso una fonte indiretta di calore, ossia quello proveniente dal fuoco della legna.

"Mai confondere - come ha detto all'ANSA #JohnNolan, di '#Grenville History #Tours' e organizzatore del 'Bbq Trail Tour' - il Bbq con il Grilling (carne alla griglia). Con il '#grilling' la carne viene cotta su una fonte diretta di calore".

Ma un bar-b-que come si deve richiede pazienza e come ha spiegato all'ANSA, Tiger O'Rourke, co-proprietario della 'Henry's Smokehouse' a Greenville, occorrono quasi venti ore per una cottura perfetta. "Ci vogliono dalle 15 alle 18 ore - ha detto - per il Bbq di maiale, 15 ore per un brisket (punta di petto) e circa tre ore per il pollo. Tuttavia molto dipende anche dalla densità' della carne".

O'Rourke ha anche precisato che il calore deve venire solo dalla legna (meglio se di castagno), vietato l'uso del gas. E ha dato inoltre suggerimenti su cosa mettere nel piatto per un #Bbq 'Southern Style'. "Prima di tutto la carne (pulled pork, (maiale affumicato cotto al punto da venire sfilacciato con le dita) - ha detto - poi l'insalata di patate, il brisket, un paio di costine e infine fagioli".

Ma il Sud Carolina non e' solo Bbq e' anche terra che offre una ricchezza di sapori e novità' culinarie al punto da farne una tappa d'obbligo per i buongustai. In particolare, ogni anno in autunno per una settimana la città' di Greenville si trasforma in un enorme palcoscenico culinario con 'Euphoria' dove trionfano celebrity chef, sommelier, esperti di vino, artisti di vario genere. "#Euphoria - ha detto all'ANSA il governatore del sud Carolina Nikki Haley - significa ottimo cibo, buon vino, persone incredibili e grazie a questo festival Greenville e' diventata una destinazione di viaggio".

E non a caso proprio nei dieci anni di vita di Euphoria, la città', situata ai piedi delle Blue Ridge Mountains, dopo aver sperimentato un declino a causa della crisi dell'industria tessile, si e' trasformata diventando destinazione per numerose opportunità' di svago e vacanza. Nel cosiddetto 'downtown', lungo una sola strada 'Main Street' ci sono circa 80 ristoranti che offrono solo l'imbarazzo della scelta su come deliziare il proprio palato.

Basta invece percorrere pochi km per ritrovarsi immersi nella natura con una passeggiata all'interno del 'Caesars Head State Park'. Per chi ama l'azione, invece, e' tappa d'obbligo il 'Bmw Performance Driving Experience', un percorso dove non solo si può' imparare a guidare in modo spericolato ma si può' stare anche dietro il volante dei modelli più' sofisticati dii vetture #Bmw.
ansa

Usa: da oggi viaggiare a Cuba è più facile

Dalle parole ai fatti. Dopo lo storico riavvicinamento di Stati Uniti e Cuba annunciato il mese scorso, Obama vara ora il primo pacchetto di misure concrete per allentare l'embargo imposto oltre mezzo secolo fa all'isola di Fidel Castro: da oggi, per gli americani sara' molto piu' facile volare all'Avana, dove potranno anche usare le loro carte di credito per acquistare rum e sigari, mentre le aziende Usa potranno iniziare ad esportare alcuni tipi di tecnologie.

    "Cuba ha un vero potenziale per la crescita economica", ma innanzi tutto si tratta di una mossa che ha lo scopo di aiutare i cubani a "determinare il loro futuro", e anche a fare un passo avanti nel ripristino di piene relazioni diplomatiche tra i due Paesi, sottolinea l'amministrazione Usa. "Questi cambiamenti avranno un impatto diretto nell'impegnare e rafforzare ulteriormente il popolo cubano", ha affermato il segretario al Tesoro Jack Lew, il cui ministero supervisiona l'applicazione delle sanzioni.

    Molte fonti sottolineano inoltre che la decisione di realizzare un primo allentamento dell'embargo e' stata resa operativa non a caso solo tre giorni dopo che e' stato confermato il rilascio di 53 detenuti politici che era stato richiesto dagli Usa alle autorita' cubane. E ora, in un ulteriore passo avanti, la settimana prossima la vice segretario di stato Usa Roberta Jacobson andra' a l'Avana a parlare direttamente con le autorita' locali.

    Certo le nuove misure non rappresentano un aperto via al turismo americano sull'isola caraibica, e neanche un semaforo verde per gli imprenditori ad entrare in affari con cubani. La revoca dell'embargo imposto dal presidente Dwight Eisenhower deve del resto essere approvata dal Congresso, dove e' ancora molto forte l'opposizione di molti repubblicani ad ogni contatto col regime del presidente Raul Castro, specialmente da parte dei repubblicani, tra cui in prima fila c'e' il senatore d'origine cubana Marco Rubio che molti danno tra i candidati alla Casa Bianca per il 2016.

    Resta pero' il fatto che gli americani potranno vendere a Cuba telefoni cellulari, televisori, computer e software. E potranno fare rimesse in denaro quattro volte piu' ampie di quanto consentito finora, mentre per andare a Cuba non dovranno piu' chiedere una specifica autorizzazione al governo americano, sara' sufficiente che abbiano una delle dodici motivazioni previste, mentre le agenzie di viaggio e le linee aeree non dovranno piu' avere una specifica licenza.

"La decisione di oggi rappresenta un grande passo in avanti nella direzione indicata dal presidente Obama con i cambiamenti storici annunciati lo scorso mese", ha affermato la Casa Bianca, sottolineando ancora una volta che politiche degli ultimi 50 anni verso Cuba "non hanno funzionato" e quindi "crediamo che la via migliore per sostenere gli interessi e i valori degli Usa sia quella dell'apertura, e non quella dell'isolamento". 
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Filadelfia, alla scoperta dei suoi tesori

(di Gina Di Meo)
     E' famosa per la Dichiarazione d'Indipendenza, la Philly Cheesesteak e perché no anche Rocky Balboa ma Filadelfia in realta' è anche molto altro. La città dell'amore fraterno infatti possiede un patrimonio artistico con pochi eguali negli Stati Uniti. Filadelfia è un'opera d'arte in se' con i suoi spaziosi stradoni e i suoi parchi pubblici e su tutto domina City Hall, che con i suoi 167 metri è il palazzo di città più alto degli Stati Uniti. Sulla cima poggia imponente la statua di William Penn, il papa' di Filadelfia, alta oltre 11 metri (più del doppio del 'Davide' di Michelangelo) e dal peso di 27 tonnellate. City Hall offre un panorama mozzafiato per chi non lasciandosi intimorire dall'altezza decide di salire sull'osservatorio situato proprio al di sotto della statua di Penn.
   Il viaggio 'artistico' alla scoperta dei tesori della città può iniziare dalla 'Rosenbach of the Free Library of Philadelphia', una suggestiva dimora del 1860 che al suo interno custodisce la più grande collezione al mondo di manoscritti, opere letterarie e libri rari. Qui hanno trovato casa una rarissima prima edizione del Robinson Crusoe di Daniel Defoe, un'altrettanto rarissima prima edizione di Alice nel Paese delle Meraviglia, nonché copia personale dello scrittore Lewis Carroll, ancora il manoscritto dell'Ulisse di James Joyce e bozze e note scritte da Bram Stoker per il suo romanzo Dracula. Anche se deve parte della sua fama alla famosa scalinata di Rocky Balboa con annessa statua del pugile ai piedi, il Museo d'Arte di Filadelfia è invece uno dei più grandi ed importanti musei degli Stati Uniti e conserva nei suoi ambienti oltre 225/mila opere d'arte dislocate in circa 200 gallerie che coprono oltre duemila anni di storia. Visto il massiccio afflusso di visitatori, oltre 800/mila all'anno, nel 2006 la direzione del Museo ha annunciato un progetto di espansione che lasciando intatta la parte esterna prevede la costruzione di una nuova galleria sotterranea proprio dietro la scalinata di Rocky. Per far questo di e' affidata ad un architetto di fama mondiale come Frank Gehry, tra le altre cose autore del Museo Guggenheim di Bilbao in Spagna. Ciò che diventerà il museo una volta completato l'ampliamento e' il tema della mostra 'Making a Classic Modern: Frank Gehry's Master Plan for the Philadelphia Museum of Art, e che resterà aperta al pubblico fino al prossimo settembre. Per gli appassionati di anatomia il posto ideale è il Mütter Museum che tra scheletri, embrioni custoditi in vasi, esemplari anatomici porta alla comprensione dei misteri e la bellezza del corpo umano. Offre inoltre uno spaccato sulla storia delle diagnosi e del trattamento delle malattie.
   Ma il gioiello per antonomasia di Filadelfia è la Barnes Foundation con una collezione di oltre 2500 capolavori stimata circa 25 miliardi di dollari. Inizialmente le opere erano esposte a Merion, alla periferia di Filadelfia, in una una dimora dal carattere molto intimo, dal 2012 invece e' stata trasferita nel centro della citta', nella zona dei musei. Qui ci si puo' rifare gli occhi ammirando opere di Pierre-Auguste Renoir, Paul Cézanne, Henri Matisse, Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, Edgar Degas, Vincent van Gogh, Giorgio de Chirico, Tiziano, Paul Gauguin, solo per citarne alcuni. Non è propriamente un museo ma a giusta ragione può essere considerato un capolavoro architettonico a Filadelfia, ossia l'Eastern State Penitentiary, una volta la prigione più famosa al mondo e che alla fine del 19/mo secolo esporto' il concetto della detenzione separata come forma di riabilitazione. All'esterno come una fortezza inespugnabile, all'interno il penitenziario è disposto su un sistema a raggiera. Qui nel 1929 è arrivato Al Capone arrestato a Filadelfia con la sua guardia del corpo per possesso di armi illegali. Nonostante il regime 'austero' degli altri detenuti, il famoso criminale riuscì ad avere un trattamento d'eccezione e la sua cella balza subito agli occhi perché sembra una lussuosa stanza d'albergo, anche con musica classica in sottofondo, di cui Capone era un appassionato. Dopo il 'bagno' di cultura tra musei e luoghi di interesse storico, il meritato relax e divertimento sono concentrati a 'Spruce Street Harbor Park' lungo la Penn's Landing Marina sul fiume Delaware. Aperto solo nei mesi estivi il parco, con il suo boardwalk (una passeggiata lungofiume) offre stand con cibo e bevande, un ristorante, il Moshulu, all'interno di un antico veliero, spiagge artificiali, giardini e attrazioni varie, tra cui concerti. Info: http://www.visitphilly.com/(ANSA)
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Nord America, inverno di Festival. Appuntamenti nati per esorcizzare i rigori dell'inverno, tra sculture di ghiaccio e attività su neve

Attività sulla neve, sculture di ghiaccio, tuffi sotto lo zero o sugli sci trainati da cavalli. Nel Nord America l'inverno ha in serbo decine di eventi per esorcizzare le rigide temperature di stagione e divertirsi in attesa dei rassicuranti colori primaverili. Da fine gennaio agli inizi di marzo i festival invernali di Canada e Usa, i Winter Carnivals della regione, sono un'idea affascinante per un viaggio fuori stagione.

Fra gli appuntamenti segnalati da
National Geographic Traveler c'è quello che da settantasette anni si organizza ad Anchorage, città che si trova sull'insenatura di Cook in Alaska (mappa) e che per anni è stata nominata fra le città più vivibili degli Usa: l'evento, quest'anno dal 24 febbraio al 4 marzo, si chiama Fur Rendezvous o Rondy ed è oggi l'occasione per una dieci giorni di divertimento e sport sulla neve. Le sue origini risalgono agli anni Trenta, quando la città non contava che tremila abitanti e non aveva a disposizione gli oggetti e i luoghi di svago e raccoglimento di oggi, non c'erano i televisori, computer, cinema, centri commerciali o simili e i lunghi inverni erano un macigno per cui l'unica preoccupazione era sopravvivere agli elementi della natura. Fu allora che un cittadino di nome Vern Johnson, padre del Fur Rendezvous, pensò con alcuni compagni di organizzare un festival di tre giorni, con sport e attività sulla neve, in occasione del ritorno in città di minatori e cacciatori. La popolazione accolse l'iniziativa con entusiasmo e l'appuntamento crebbe negli anni fino a richiamare l'attenzione del turismo non solo nazionale (www.furrondy.net).

Nasce per le stesse ragioni il Winter Carnival di
Saranac Lake, nello Stato di New York (mappa), dal 3 al 12 febbraio, tra competizioni sportive come il curling e lo sci nordico e concerti, fuochi d'artificio e una parata a tema. Quest'anno l'evento è intitolato agli alieni. Pezzo forte il palazzo di ghiaccio realizzato da volontari con migliaia di blocchi di ghiaccio presi dal Lake Flower (www.saranaclakewintercarnival.com).

Sua maestà l'inverno protagonista anche a Sault Sainte Marie, nell'
Ontario (mappa), con il Bon Soo Winter Carnival (3-12 febbraio). L'appuntamento clou è il tuffo nelle acque gelide del Lake Superior (www.bonsoo.on.ca). Ottawa, la capitale canadese, si trasforma nello stesso periodo con Winterlude e le meraviglie delle sculture di ghiaccio e dei chioschi in cui rifocillarsi con cioccolata calda (www.canadascapital.gc.ca/celebrate/winterlude). Quest'anno ricorre il bicentenario della festa. In Canada da non tralasciare il maggior festival del genere, il Quebec Winter Carnival, dal 27 gennaio al 12 febbraio, richiamo per artisti e visitatori provenienti da tutto il mondo (www.carnaval.qc.ca/en).

A St. Paul, in
Minnesota, dal 26 gennaio al 5 febbraio il Winter Carnival è una due settimane all'insegna di attività su neve, maratone, parate e sculture di ghiaccio (www.winter-carnival.com). Un must del New England è invece la partecipazione al Dartmouth Winter Carnival nel New Hampshire, nato all'inizio del Novecento (www.dartmouth.edu/~sao/events/carnival/index.html). Altre due segnalazioni sono lo Steamboat Springs Winter Carnival in Colorado (8-12 febbraio - www.steamboat-chamber.com/index.asp) e il Whitefish Winter Carnival nel Montana, dal 3 al 5 febbraio, anche conosciuto come la Fiesta Pescado Blanco (www.whitefishwintercarnival.com).

ansa

Viaggi: formalità USA, ecco cosa si fa

La procedura d'entrata per il territorio americano ha subito un'evoluzione. Le persone che viaggiano con un passaporto italiano devono pensare a convalidare la totalità delle formalità richieste.

Riprendendo una reunione organizzata in Francia dalla autorità americana, ecco un riassunto dei procedementi da fare.

ESTA (Electronic System for Travel Authorization): Visa Waiver Program
Si tratta di un documento da compilare on-line per tutti i cittadini italiani che prevedono un viaggio negli Stati Uniti. Permette di disporre prima della partenza di un'autorizzazione d'entrata negli USA, sotto la normativa VWP (Visa Waver Program, che rimpiazza il tradizionale "foglio verde"). L'autorizzazione costa 14 dollari ed è valida per 2 anni, o fine alla scandenza del passaporto.

Al fine della convalida del Visa Waiver, le autorità americane richiedono ai cittadini italiani di utilizzare esattamente il nome che figura sul loro passaporto. Per le donne sposate precisare il proprio nome da celibe non è obbligatorio anche se le autorità statunitensi raccomandano, nell'interesse del cliente, di dare il nome più completo possibile, indicando quindi i due cognomi: «in the client's best interest to put as much of their complete name as possible (to include using both names) ».

La procedura per l'ottenimento del documento (ESTA) deve essere effettuata dal passeggero stesso, prima del suo viaggio negli Stati Uniti. In questo modo, le informazioni fornite dal cliente sono per le autorità americane dissociate dagli altri due formulari che sono invece compilati dai professionisti del turismo. L'informazione comunicata dal cliente via gli ESTA è convalidata grazie al suo passaporto e non ha nessun legame al suo biglietto aereo.

La Redazione.
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