Fonte: comunicato stampa
Cibus, edizione da record con oltre 75mila presenze
Nerd, millennials e green: chi sono i nuovi camperisti
In vista della prossima edizione del Salone del Camper, in programma dal 14 al 22 settembre 2024 presso le Fiere di Parma, Studio Eidos ha condotto un’indagine sui nuovi tipi di camperisti: accanto ai camperisti ‘Boomer’, con la loro esperienza e la visione consolidata del viaggio, si affiancano i ‘Millennials’, con un approccio diverso e flessibile e non solo.
Camperista boomer: l’esperienza al servizio del comfort
Nel mondo dei viaggi su strada, c’è una categoria di esploratori che porta con sé una vasta esperienza e una profonda comprensione del turismo open air. Sono i camperisti boomer, una generazione di viaggiatori che abbracciano questo stile coniugando comfort e saggezza.
Uno dei tratti distintivi del camperista ‘maturo’ è la sua predilezione per la comodità e il benessere perché sa quanto sia importante viaggiare in modo rilassato e senza stress: il camper è una seconda casa e il viaggio un’esperienza da vivere con serenità e con i giusti accessori come ad esempio tende da sole, tavolini e sedie da esterno, barbecue – che contribuiscono a creare un ambiente accogliente e confortevole. Il camperista “veterano” non è estraneo alla tecnologia. Utilizza strumenti digitali principalmente per la pianificazione del viaggio e le app di navigazione per tracciare rotte efficienti, consultano siti web e forum per scoprire nuovi luoghi da visitare.
Millennials on the road: viaggiando tra innovazione e flessibilità
Sono una generazione che unisce la passione per l’avventura con un’aderenza nelle innovazioni, portando con sé un mix di curiosità, flessibilità e sostenibilità. Il viaggio per il camperista millennial rappresenta un’esperienza che abbraccia la ricerca di nuove emozioni, la connessione con la libertà e la scoperta di altre culture. Ogni viaggio è un’opportunità per allontanarsi dalla routine quotidiana.A differenza dei loro predecessori, i camperisti millennial adottano un approccio più spontaneo e flessibile al viaggio. Grazie alla tecnologia, sono in grado di organizzare i loro viaggi in tempo reale, sfruttando app e piattaforme online per trovare le sistemazioni più trendy e rimangono connessi con i social per condividere istantaneamente i loro viaggi.
Nonostante la loro predilezione per l’innovazione, i camperisti millennial mantengono un profondo rispetto per la natura e l’ambiente e cercano attivamente modi per ridurre l’impatto ambientale durante i viaggi.
Viaggiare green: la filosofia del camperista responsabile
Il camperista green ha un’anima da esploratore e l’esperienza di viaggio è vissuta come un’occasione per imparare e crescere nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali. L’autosufficienza e l’utilizzo di risorse energetiche rinnovabili sono principi chiave del suo stile di viaggio. Inoltre predilige un approccio responsabile e il suo itinerario è pianificato con cura, privilegiando destinazioni naturalistiche e borghi. Il ritmo del suo viaggio è slow, concedendosi soste prolungate per godersi la natura e la tranquillità. Il campeggio libero e in aree attrezzate ecosostenibili sono le scelte preferite. Evita il turismo di massa e l’affollamento, si impegna attivamente nella tutela del territorio e sostiene l’economia locale acquistando prodotti tipici.
La tecnologia è integrata al viaggio in modo consapevole e attento, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale. Grazie all’uso di pannelli solari e sistemi di illuminazione a Led, ad esempio, è in grado di garantire un’autosufficienza energetica durante il viaggio e le soste.
Tra le attività ideali, cicloturismo e trekking assumono un ruolo primario. Attraverso questi mezzi ecosostenibili, il camperista green esplora il territorio in modo rispettoso e immersivo, percependo appieno la bellezza del paesaggio e l’armonia della natura.
Camperisti nerd: pionieri 3.0 tra viaggio e lavoro
Il camperista nerd è un viaggiatore ‘early adopter’ di tecnologie innovative e utilizza il suo camper non solo come un mezzo per esplorare il mondo, ma anche come un laboratorio mobile per sperimentare le ultime novità e utilizzarle per migliorare la propria esperienza di viaggio.
È capace d sfruttare il camper come un vero e proprio ufficio mobile per lavorare a distanza con connessione internet ad alta velocità, partecipare a videoconferenze, operando ovunque e in qualsiasi momento, con la stessa efficienza che si ha in ufficio.
Il camperista nerd è un viaggiatore sempre connesso col mondo e i social media sono una parte integrante dell’esperienza di viaggio: attraverso queste piattaforme, infatti, può condividere le sue esperienze con amici e familiari, creando una sorta di diario digitale “in diretta” del suo viaggio.
travelnostop.com
Fiere di Parma, tra i poli fieristici più “in salute” d’Europa: nel 2023 EBITDA oltre i 13 milioni di euro
Ricavi oltre 41 milioni di euro e una posizione finanziaria netta di oltre 14 milioni di euro, con un free cash di 25, fanno del polo di Parma, l’unico con risultati migliori al pre-covid già nel 2023, un caso pressoché unico a livello europeo
Dal 7 al 10 maggio torna Cibus, con un'edizione da record: oltre 3.000 brand e una lista di attesa di 600 aziende
Franco Mosconi, Presidente di Fiere di Parma: “Le manifestazioni fieristiche sono sempre di più un volano del Made in Italy”
- Più di quattordici milioni di euro. A tanto ammonta nel 2023 la posizione finanziaria netta di Fiere di Parma. Un dato che la rende un caso quasi unico nel sistema fieristico, non solo nazionale, ma europeo, considerando anche la disponibilità di free cash pari a 25 milioni di euro. Numeri più che positivi che si sommano al fatturato, che lo scorso anno ha sorpassato i 41 milioni di euro, con un incremento del 14% rispetto al 2022, e Ebitda di oltre 13 milioni.
Un 2023 che ha visto inoltre il consolidamento di Fiere di Parma nell’agroalimentare grazie all’accordo con Fiera Milano, con il passaggio della gestione di Tuttofood in capo a Parma. Una strategia che si rafforza anche a livello internazionale con il recente patto siglato con Koelnmesse, in virtù del quale il gruppo tedesco, uno dei principali attori del mercato fieristico nel mondo, porterà visitatori internazionali a Cibus ed espositori dall’estero per Tuttofood.
Dati dell’ultimo bilancio di Fiere di Parma che accompagnano la 22esima edizione di Cibus (7 - 10 maggio), la manifestazione di riferimento per il settore agroalimentare Made in Italy, frutto della consolidata collaborazione tra Fiere di Parma e Federalimentare. Fiera che si annuncia da record, battendo ogni altra edizione per numero di espositori (oltre 3.000 brand e una lista di attesa di 600 aziende) e per la presenza di buyer della grande distribuzione italiana e internazionale - ad oggi quasi 2.000 già registrati - provenienti da mercati come Stati Uniti, Germania, Spagna, Francia, Regno Unito e Medio Oriente. Il 2024 sarà inoltre l’anno dei Paesi dell’area Asean, con il ritorno della Cina, la grande assente durante la pandemia, e un’importante delegazione dal Giappone.
“A nome di tutto il Consiglio di Amministrazione - afferma il Presidente di Fiere di Parma Franco Mosconi - non posso che ribadire tutta la nostra profonda soddisfazione per i risultati conseguiti col bilancio 2023. Sono numeri migliori anche del pre-Covid e dimostrano come le manifestazioni fieristiche, se ben progettate e gestite, continuino ad attirare l’attenzione degli operatori e dei visitatori. E confermano come sempre di più possano esercitare quel ruolo di volano per i comparti industriali del Made in Italy, a cominciare dall’agroalimentare”.
“Un risultato - continua Mosconi - che è frutto del lavoro di squadra di tutto il team di Fiere di Parma, che può contare su persone di grande valore e competenza. Questo è il primo bilancio del nuovo Consiglio, in carica dalla metà del 2023: grazie alla fiducia accordataci dai Soci pubblici e dai Soci privati abbiamo raccolto, da un lato, una positiva eredità e, dall’altro abbiamo subito iniziato a lavorare per consolidare e migliorare ulteriormente i risultati. In questo senso, le recenti alleanze societarie rappresentano, per noi tutti, uno stimolo continuo: ci aspettano anni molto impegnativi e, al tempo stesso, ricchi di opportunità”.
Fonte: comunicato stampa
Cibus (Fiere di Parma, 7 -10 maggio)
Cibus 2024 Agroalimentare, l’export continua a sostenere il settore
Nel 2023 è aumentato il valore dell’export, che supera i 52 miliardi di euro, ma calano leggermente i volumi. I dati presentati in occasione del lancio della 22esima edizione di Cibus, al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Il Ministro Francesco Lollobrigida: "Cibus rappresenta senz'altro un momento per affermare il nostro modello alimentare come riferimento globale"
(Roma,19.03.2024) – Per continuare a crescere l’agroalimentare made in Italy deve guardare all’estero e al futuro. Sta emergendo infatti un mix di fattori che possono rappresentare un rischio ma anche una opportunità per le nostre imprese: volatilità materie prime, costi energetici, polarizzazione dei canali distributivi. Un made in Italy sempre più presente sulle tavole di tutto il mondo e consapevole di un ruolo guida sul piano della qualità e sostenibilità si presenterà al gran completo in occasione della 22esima edizione di Cibus (Fiere di Parma, 7 -10 maggio), come illustrato oggi al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, alla presenza del Ministro Francesco Lollobrigida.
"Il made in Italy è l'insieme delle migliori qualità che possiamo offrire. Dobbiamo raccontare al resto del mondo l'eccellenza del sistema agroalimentare italiano facendo conoscere sempre di più i nostri prodotti. L'export rappresenta un asset primario per l'economia della Nazione, per questo è fondamentale creare occasioni, in cui incontrarsi e discutere dei nuovi scenari e delle nuove strategie per il settore. Cibus, che ho avuto modo di presentare a inizio marzo in Giappone insieme al presidente dell’Agenzia ICE Matteo Zoppas e all’ambasciatore Gianluigi Benedetti, rappresenta senz'altro un momento per affermare il nostro modello alimentare come riferimento globale", dichiara il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.
Nel 2023 l’export, secondo i dati Istat, nonostante un leggero calo dei volumi ha registrato un valore pari a oltre 52 miliardi di euro, con un aumento del +6,6% rispetto al 2022.
L’orizzonte del settore è molto incerto a livello globale per l’incertezza degli scenari internazionali, ma anche delle normative intra ed extra UE. Nonostante la riduzione dei margini e del reddito disponibile, il rischio di nuovi dazi e di legislazioni iper restrittive, le aziende del settore continuano ad investire e innovare guardando con crescente attenzione alle esigenze del consumatore e del pianeta, come dimostrano le migliaia di prodotti che saranno esposti a Cibus 2024 per ridare valore a categorie messe a dura prova dalle guerre e dalla crisi climatica.
"Federalimentare è onorata di contribuire, insieme a Fiere di Parma, alla realizzazione di Cibus 2024. Un’edizione che si preannuncia da record, come dimostra il numero dei partecipanti. Per la Federazione si tratta di un’importante occasione in quanto l’industria alimentare, oltre a generare prodotti e occupazione, con le sue attività contribuisce alla sicurezza alimentare e al benessere degli italiani, a dimostrazione del suo elevato valore sociale. L’industria alimentare italiana, inoltre, si presenta a Cibus 2024 come un comparto sano, in costante crescita e che gode di grande fiducia da parte dei consumatori. Tale fiducia si riflette anche all’estero, dove l’industria alimentare italiana sta conquistando sempre più mercati, contribuendo ad esportare il Made in Italy e lo stile di vita italiano nel mondo", dichiara il Presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino.
I prezzi alimentari al consumo purtroppo per fattori esogeni alle imprese - secondo i dati di Federalimentare - corrono così più dell’inflazione: una tendenza che contraddice le antiche doti calmieratrici del settore e che si evidenzia anche nei primi mesi del 2024. Nel 2023, a fronte di un’inflazione media del 5,7%, i prezzi al consumo del comparto si sono attestati al +9,8% e questi aumenti non riusciranno a coprire l’impennata dei costi di produzione.
Segnali ulteriori di vulnerabilità emergono guardando anche le macro quotazioni internazionali delle materie prime agricole, che nel decennio 2014 - 2024 sono tutte cresciute a doppia cifra (Fonte Banca Mondiale).
Elementi che si sommano, secondo Federalimentare, alle tensioni delle importazioni cerealicole che – anche a causa del conflitto Ucraino – sono ad alto rischio con evidenti conseguenze sulla volatilità dei prezzi dei prodotti che sono alla base della dieta mediterranea.
Un caso emblematico per esempio è rappresentato dall’olio extravergine di oliva, dove il raddoppio dei costi della materia prima, e quindi l’aumento esponenziale dei prezzi del prodotto finito, ha costretto un consumatore italiano su 3 ha ridurne il consumo, come ha rilevato una recente ricerca presentata in occasione del Cibus Lab a Bitonto lo scorso 8 marzo.
Esempi che evidenziano nel complesso come l'Industria alimentare nazionale, nonostante sia strutturalmente “ostaggio” dei trader internazionali per circa un terzo delle materie prime, continua a competere e a crescere grazie ad una straordinaria flessibilità e creatività che ha consentito ai consumatori italiani di non impoverire troppo il proprio carrello della spesa e ai distributori internazionali adattare rapidamente i propri assortimenti per non perdere troppi volumi.
“Il futuro del Made in Italy Alimentare - afferma Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma - dipenderà dalla sua capacità di continuare ad innovare e investire restando fedele a tradizioni e territori. Dall’osservatorio privilegiato di Cibus siamo molto fiduciosi rispetto alla consistenza delle nostre imprese e dei nostri prodotti. Negli ultimi anni abbiamo ulteriormente incrementato il value for money della nostra offerta che diventa sempre più interessante per le principali geografie del nostro export a tutto vantaggio della bilancia commerciale e delle varie filiere”.
In questa chiave Cibus ha promosso e realizzato un Osservatorio sul settore food, che Fiere di Parma svilupperà in collaborazione con il CERSI, Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Un Monitor per offrire a imprenditori, manager e policy-makers un quadro costantemente aggiornato sull’andamento internazionale del settore food, fornendo indicazioni utili ai fini della ricerca di opportunità di sviluppo commerciale nei mercati esteri attraverso una metodologia comparata e costantemente aggiornata.
Già in occasione del salone verrà presentato in anteprima un primo nucleo di dati della ricerca volta ad analizzare i trend della competitività delle principali regioni del mondo (Europa, America, Asia). Uno studio che vedrà la sua piena realizzazione in autunno, con l’analisi dei dati sulle esportazioni di 11 Paesi chiave: Italia, Germania, Spagna, Portogallo, Polonia Belgio, Paesi Bassi, USA, Cina, Brasile e Thailandia. L’obiettivo è fare un assessment sulla competitività internazionale di ciascun paese, attraverso l’analisi dell’evoluzione della posizione competitiva negli ultimi cinque anni e dei principali mercati di destinazione dei prodotti alimentari.
CIBUS 2024. IL FORMAT
La manifestazione di riferimento per il settore agroalimentare Made in Italy, frutto della consolidata collaborazione tra Fiere di Parma e Federalimentare, presenta una 22esima edizione che quest’anno supererà ogni altra per numero di espositori (oltre 3.000 brand e una lista di attesa di 600 aziende) e per la presenza di buyer della grande distribuzione italiana e internazionale - ad oggi quasi 2.000 già registrati - provenienti da mercati come Stati Uniti, Germania, Spagna, Francia, Regno Unito e Medio Oriente. Il 2024 sarà inoltre l’anno dei Paesi dell’area Asean, con il ritorno della Cina, la grande assente durante la pandemia, e un’importante delegazione dal Giappone.
Cibus - 120mila mq di superficie espositiva distribuita su 8 padiglioni - offrirà uno spaccato completo del settore alimentare italiano, presentando in fiera tutto il meglio dei principali settori dell’Agroalimentare Made in Italy: formaggi e derivati del latte, carni e salumi, gastronomia e prodotti surgelati, oltre alla sezione grocery, con pasta, dolci, conserve e condimenti, pilastro del nostro export agroalimentare.
Una nutrita presenza internazionale, risultato del roadshow che Cibus ha sviluppato nell’ultimo anno nei principali mercati insieme ad Agenzia ICE. Un tour globale che ha già toccato Colonia, Shanghai, Las Vegas e che vedrà tra le prossime tappe Dubai e Tokyo, per concludersi tra giugno e ottobre a New York (USA) e Parigi.
Lo spazio, collocato strategicamente all’ingresso del padiglione 7 (ingresso Ovest), ospiterà alcune aree di successo di Cibus, come l’Innovation Corner – la vetrina espositiva delle novità di prodotto presentate in fiera dagli espositori – e la Startup Area nata in collaborazione con Le Village di Crédit Agricole.
Tra le anticipazioni, anche un ricco programma di convegni e iniziative dedicato all’Authentic Italian Food&Beverage. Il focus interesserà tre grandi filoni tematici: i nuovi equilibri tra distribuzione e industria di marca, esplorando le ricadute sulla filiera dopo i recenti patti anti-inflazione; la protezione e valorizzazione del patrimonio gastronomico tradizionale attraverso il confronto delle diverse esperienze e best practice dei consorzi nazionali ed esteri; i percorsi tematici negli spazi di Cibus dedicati agli operatori dell’Ho.Re.Ca.
Fonte: Ufficio stampa Cibus I Mirandola Comunicazione
(Post a cura di Giuseppe Serrone - turismoculturale@yahoo.it)
Fiere di Parma. Dal Salone del Camper suggerimenti per la scoperta di alcune destinazioni italiane
Salone del Camper 2023 Fiere di Parma. Dal 9 al 17 settembre 2023, su 100.000 metri quadrati, tutte le novità della vacanza outdoor
Il camper si conferma vacanza sostenibile e rigenerante, perché predilige il contatto con la natura e l’ambiente, l’esplorazione dei luoghi, l’attività fisica all’aria aperta, il relax e l’autonomia. Secondo le ultime indagini realizzate da Faita-Federcamping, il settore del turismo open air ha registrato nei primi tre mesi del 2023 un aumento di prenotazioni del 10-15%. Da non dimenticare che il 2022 ha chiuso con ben 10,7 milioni di arrivi, 73 milioni di presenze e un fatturato complessivo, indotto compreso, di 5,5 miliardi di euro. I dati definitivi del 2022, analizzati insieme a quelli parziali del primo trimestre 2023, fanno capire come il trend di questo comparto turistico sia in continua e inarrestabile crescita. Per alcuni ambiti, come quello balneare, il lago e la montagna, i numeri ipotizzati segnano prospettive di crescita particolarmente incoraggianti. Del resto, il turismo open air segue il boom turistico registrato dall’Italia in occasione della Pasqua, vera apertura della stagione. Secondo uno studio realizzato da Magda Antonioli e Marianna di Salle del MET, Master in Economia e Management del Turismo dell’Università Bocconi di Milano, nei primi 4 mesi del 2022 (ultimo dato disponibile ma indicativo) le ricerche per vacanze outdoor hanno registrato un +150%.
In questo contesto estremamente positivo per il settore, torna dal 9 al 17 settembre 2023 il Salone del Camper. Organizzato da Fiere di Parma con la collaborazione di APC, Associazione Produttori Caravan e Camper, è uno dei principali eventi internazionali di settore. Prova è che i maggiori produttori di veicoli ricreazionali e componentistica hanno già confermato la propria presenza.
Prima e più importante fiera dedicata al caravanning in Italia, seconda in Europa, il Salone del Camper di Parma è diventato punto di riferimento per gli appassionati dell’abitar viaggiando e per chi sceglie le vacanze all’aria aperta. Un pubblico trasversale, che vive la libertà con stile, come recita il nuovo slogan della campagna pubblicitaria APC, Associazione Produttori Camper. Oltre 300 espositori, 110 mila visitatori, 100.000 metri quadrati di superficie espositiva per 5 padiglioni che ospitano 4 aree merceologiche: Caravan e Camper, dove sono presenti le più importanti aziende europee del settore; Accessori per i veicoli e complementi utili a rendere ancora più confortevole la vacanza; Shopping, grande area dove è possibile acquistare prodotti per la vacanza outdoor e utili accessori, anche per i piccoli spazi; Percorsi e mete, per il proprio camper e sezione di promozione turistica per conoscere luoghi e destinazioni ideali per il turismo in libertà. Partendo dai dati positivi del turismo open air, ciò che si prospetta è un’edizione del Salone del Camper davvero eccezionale.
Parola d’ordine, rigenerarsi nella natura. La maggior parte dei camperisti sceglie il mare, ma molti guardano anche alla montagna, al lago e ai borghi. Viaggiano con tre occhi: uno rivolto al relax, un altro alla possibilità di fare sport e attività all’aria aperta, il terzo attento al cibo e alla scoperta delle tradizioni enogastronomiche dei territori visitati. Secondo lo studio sul turismo open air realizzato da Magda Antonioli e Marianna de Salle dell’Università Bocconi di Milano, che riprende anche le indagini realizzate da CISET e ENIT, il principale bacino di provenienza di turisti open air stranieri resta quello storico di Germania, Francia e Olanda. Ma l’Italia sta molto crescendo, sia in termini di domanda che di offerta ricettiva. Il 25% delle persone che sceglie questo tipo di vacanza preferisce utilizzare sistemazioni proprie e tra questi il 21% sceglie il camper o caravan. La maggior parte predilige una vacanza al mare (86%) per le diverse attività a cui questo tipo di vacanza viene associata. Scegliere una vacanza open air significa rilassarsi per il 71% del panel, ma anche fare attività (47%), esplorare i dintorni (46%) e provare la gastronomia locale (56%).
A fronte dell’aumento del fenomeno del camperismo, è incrementata in Italia l’offerta ricettiva, che in 7 anni, dal 2015 al 2021, ha segnato un +25,5%. Oggi i posti letto complessivi nei camping e villaggi turistici sono ben 1.31 milioni! Di questi, il 60% è distribuito in 6 regioni: Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige, Puglia. L’Italia può ancora fare tanto, tantissimo, per organizzarsi ad accogliere questo tipo di domanda turistica, che crea ricchezza e partecipa in larga parte alla creazione del 13% di PIL turistico nazionale. Soprattutto, può organizzarsi per la realizzazione e riqualificazione di attrezzate aree di sosta camper in tutte le regioni.
Nonostante lo scenario macroeconomico instabile, il caravanning è un settore in crescita, dal punto di vista della domanda turistica e del sentiment. L’Italia si classifica come il terzo produttore di camper in Europa e la politica si è già mossa per sostenere le Regioni italiane nello sviluppo di infrastrutture turistiche dedicate ai viaggiatori itineranti.
“Il turismo outdoor ha un enorme potenziale di sviluppo e il Salone del Camper di Fiere di Parma si conferma come il punto di riferimento internazionale per il turismo open air - sottolinea Antonio Cellie, amministratore delegato Fiere di Parma -. L'ultima edizione ha chiuso con l’affluenza di oltre 110.000 visitatori, di cui molti per la prima volta al Salone, e quest’anno tutti i più importanti produttori di veicoli ricreazionali hanno già confermato la presenza a Parma. L’edizione 2023 sarà come sempre un appuntamento imperdibile, per i produttori di mezzi e per i fruitori della vacanza open air. Il perfetto matching tra offerta e domanda, tra automotive e turismo, tra sogno e concretezza. Un’esposizione internazionale in linea con le tendenze del turismo outdoor ed esperienziale”.
“I primi dati del 2023 - sostiene Simone Niccolai presidente APC, Associazione Produttori Camper – registrano un aumento di produzione di camper in Italia del 9% rispetto al primo trimestre 2022. Un dato incoraggiante, se paragonato a quello del 2022, che ha visto grande difficoltà di approvvigionamento di chassis e materiali per la costruzione dei camper. Una criticità produttiva che ha accompagnato il settore per oltre 16 mesi, già a partire dall’ultimo quadrimestre 2021 e per tutto il 2022. Se questi dati saranno confermati nel secondo trimestre 2023 – conclude Niccolai – potremo dire che il settore si è lasciato alle spalle la crisi. Non della domanda, che è sempre stata alta, ma di produzione”.
Accessibile e sostenibile: il turismo open air ridisegna, anche grazie alla produzione di mezzi sempre più attrezzati per tale scopo, la fruizione delle vacanze in camper e caravan da parte di persone con disabilità. Che in tutta Europa sono circa 127 milioni di persone, in Italia 10 milioni. Dati non trascurabili, se sommati alla media dei pernottamenti, che supera i 10 giorni. Vacanze lunghe e destagionalizzate, di cui tutti gli operatori del settore hanno bisogno. Anche il fattore età non è trascurabile. Il declino demografico e l’invecchiamento della popolazione, che è però diventata sempre più attiva e desiderosa di viaggiare, segna il cambio di prospettiva di sviluppo del settore, che si presta perfettamente alle esigenze di un turismo che abbraccia più generazioni. Dai boomers alla generazione X, dai millenials alla generazione Z. Ciascuno può trovare nell’accoglienza open air, in campeggio o villaggio o area di sosta camper, la propria dimensione di vacanza e di tempo libero.
Tutte le novità sul mondo del camper, caravan, componentistica e accessori si troveranno al Salone del Camper di Parma, dal 9 al 17 settembre 2023.
Tra le principali aziende produttrici di camper e caravan che hanno già confermato la loro presenza al Salone: Adria, Allcar, Arca Camper, Atlantis, Autoroen.it, Autostar, Benimar, Blucamp, Bürstner, Camper Green, CI, Caravelair, Carthago, Challenger, Chausson, Concorde, Dethleffs, Dreamer, Elnagh, Etrusco, Eura Mobil, Fendt, Font Vendome, Ford, Frankia, Giottiline, Gulliver's, Hymer, Hobby, Itineo, Karmann, Knaus, Laika, LMC, Malibu, McLouis, Mobilvetta, Niesmann+Bischoff, Panama, Pilote, Pössl, Rapido, Rimor, Robeta, Roller Team, Top Group, VANTourer, XGO.
Tra le aziende produttrici di accessori e componentistica hanno confermato tra gli altri la loro partecipazione: Acquatravel, Al-ko, Amplo, Autohome, Aygersan, Brunner, Cablofil, CBE Nordelettronica, Coverbox, Dimatec, Eberspaecher, Edi.Car, Euro Accessoires, F.C.E., Fiamma, Garmin, Gemini Technologies, Ges International, Kes Klima, Lampa, MAK, Membrapol, Midland, Moscatelli, NDS Energy, Off Indel B, O.M.A., ORAP, Otalcool, Panorama Diffusion, Reimo, Sela Cars, SFC Energy, Sr Mecatronic, Teleco, Tesa, T.I.T. Europe, Trigano MDC, Truma, Vb-Airsospension, Vecamplast, Vitrifrigo, Webasto e molti altri.
Il Salone del Camper di Fiere di Parma negli anni si è trasformato. Non una semplice esposizione di mezzi, dove ognuno può trovare il veicolo ricreazionale più adatto alle proprie esigenze all’interno di una vasta gamma proposta dai principali produttori internazionali, ma anche giacimento di idee di viaggio, destinazioni, esperienze. Un’occasione per curiosare tra le novità del settore e allo stesso tempo addentrarsi nel meraviglioso e sempre più amato mondo delle vacanze nella natura, attraverso attività esperienziali. Lo sport e il camper sono un binomio ormai consolidato, che quest’anno vedrà nascere al Salone del Camper una liaison particolare con il mondo del rugby, ma anche consolidare gli spazi dedicati alle 2 ruote e agli itinerari escursionistici. Il Salone del Camper si rivelerà nella sua 14^ edizione ancor di più un momento in cui passare una giornata spensierata, in famiglia o con gli amici, un punto di ritrovo per gli appassionati di viaggio, che cercano idee nuove per il tempo libero e che troveranno nella manifestazione spunti di ogni tipo grazie agli incontri, attività, show cooking, musica, laboratori.
Il Salone del Camper di Parma è la più importante fiera dedicata al caravanning e al turismo en plein air in Italia.
Vi partecipano ogni anno i principali produttori europei di veicoli ricreazionali, i più famosi marchi della componentistica e dell’accessoristica e attrezzature per il campeggio. Appuntamento imperdibile per gli appassionati delle vacanze outdoor e del camper live-style è il secondo per importanza a livello europeo, con oltre 100.000 visitatori e un numero sempre crescente di mq espositivi e aziende presenti.
Fiere di Parma è un quartiere fieristico di quattrocentomila metri quadrati, al centro dei poli della grande attività produttiva del Nord e del Centro Italia.Fiere di Parma è un quartiere fieristico di quattrocentomila metri quadrati, al centro dei poli della grande attività produttiva del Nord e del Centro Italia.
Info: Salone del Camper di Parma, Fiere di Parma, Viale delle Esposizioni 393 A, Parma tel. 0521 9961, www.salonedelcamper.it
Fonte: Comunicato Stampa - segnalazione web a cura di https://viagginews.blogspot.com/
Salone del camper punta sulla sostenibilità e firma il rinnovo: a Parma altri cinque anni
SALONE DEL CAMPER 2019: SETTORE IN FORMA TRAINA LA MANIFESTAZIONE, CONFERMATI TUTTI I MAGGIORI PRODUTTORI
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci - Tuirsmo Culturale