Formentera, tra spiagge favolose e locali alla moda

di Ida Bini


Lunghe spiagge dorate dalla sabbia impalpabile si succedono a falesie rocciose e a prati gialli, ondulati, dove le case in pietra bianca si nascondono tra il verde dei pini e dei fichi secolari a ombrello. E’ Formentera, la più piccola e modaiola isola spagnola delle Baleari che accoglie viaggiatori da tutto il mondo nei suoi piccoli, deliziosi borghi - La Savina, San Ferran, Sant Francesc, Es Calò, El Pilar, Es Pujols – e nei suoi tantissimi locali con terrazze o pergolati coperti da buganvillee, dove godersi il tramonto o il fresco della notte, dove sorseggiare un buon bicchiere di vino o un cocktail ghiacciato, ascoltando ogni genere di musica, sempre in compagnia di gente ospitale.

Ovunque ci si incontra nei coloratissimi chiringuitos sulla sabbia, nei piccoli ristoranti terrazzati davanti al mare e nei localini che affollano i centri abitati. Ogni spiaggia e ogni caletta hanno un locale di riferimento, un bar o un chiosco preferito dove trascorrere serate divertenti o momenti di puro relax. Il locale più famoso dell’isola è lo storico Piratabus, chiosco tra mare e dune, ricavato da un vecchio autobus sgangherato dove da 40 anni si bevono birra e mojitos e si gioca a bocce fino al tramonto. Lo stravagante locale si trova sulla sabbia di Migjorn, la spiaggia più lunga di Formentera, con dune, ginepri e una passerella di legno che corre parallela al mare, sempre increspato dal vento. L’idea di trasformare un vecchio autobus di linea in un bar venne a Pascual e Pablo, due giovani hippy che negli anni Settanta si trasferirono sull’isola in cerca di avventure e che dal 1983 gestiscono, assieme all’amica tedesca Edith, il chiringuito che negli anni si è modificato in una vera struttura in legno.

L’atmosfera di libertà e di leggerezza che si respirava – come oggi d’altronde – sull’isola, attirò numerosi stranieri, inglesi e americani in particolar modo, che negli anni Sessanta e Settanta popolarono le sue case, ancora prive di comodità. Formentera divenne presto, come la vicina Ibiza, un centro hippy di grande richiamo, un buen retiro per artisti, musicisti e scrittori. Gruppi rock storici come i Pink Floyd, i Led Zeppelin e i King Crimson (quest’ultimi composero il brano Formentera lady), ma anche musicisti come Bob Dylan, Jimi Hendrix e Chris Rea scelsero la piccola e selvaggia isola per scrivere brani musicali e trascorrere del tempo in totale isolamento.

Il francese Babet Schroeder girò il cult movie More sul tema di droghe e sesso negli anni Settanta dopo aver passato molti mesi sull’isola. In quegli anni gli artisti avevano il loro quartier generale in un piccolo bar, Fonda Pepe, nel centro della cittadina di Sant Ferran, poco illuminato e senza servizi. L’unica attrattiva erano le buone birre che si servivano senza tanti fronzoli; eppure quel bar divenne il locale più cool del momento, un luogo strapieno di artisti e di giovani in cerca di creatività, dove al bancone ci si spingeva tra l’autore di Blowin’ in the wind e il geniale chitarrista nero, reduce da Woodstock. Il locale esiste ancora ed è frequentato da hippies nostalgici non più giovanissimi, che di giorno vendono oggetti artigianali al mercatino de El Pilar de La Mola e la sera si riuniscono nel locale per rivivere le emozioni di un tempo.

Anche il Blue Bar, sulla spiaggia di Migjorn, nacque in quegli anni: stessa atmosfera e stessa genuinità ma adesso il locale offre un tocco di new age in più. Tra gli storici chioschi avviati nei primi anni Settanta c’è anche il divertente Bartolo, a Calò des Mort, colorato e accogliente. La mancanza di un aeroporto e la scarsa attività alberghiera hanno reso la piccola isola spagnola una terra ancora poco sfruttata dal turismo di massa. Certo è che la bellezza delle sue spiagge - platja de ses Illetes, Levant, S’Espalmador, Cala Saona e platja de s’Alga, solo per citarne alcune - e la trasparenza del mare attirano ogni estate tantissimi viaggiatori in cerca di quella stessa atmosfera di libertà e di accoglienza. Molti preferiscono vivere nelle case prese in affitto e sono ancora tanti gli artisti, gli architetti o gli attori che amano soggiornarvi tutto l’anno in incognito. Il designer francese Philippe Starck non nasconde il suo amore per l’isola e passa da un locale all’altro e da una spiaggia all’altra in motorino, come tutti i turisti qui a Formentera; alloggia in alberghi immersi nel verde o direttamente sulla spiaggia, come l’Hostal Rafalet, a Es Caló, o Es Pas, agriturismo di lusso recuperato da una vecchia casa colonica.

Per la notte ci sono tante soluzioni anche per chi vuole spendere poco, come l’hostal Centro a Sant Francesc, l’hostal Sa Volta, davanti alla spiaggia di Es Calò, o l’hostal Can Rafalet, con poche camere, semplici ma proprio sulla sabbia. Se di notte c’è solo l’imbarazzo della scelta, di giorno ci si ritrova da Real Playa, a Migjorn, per mangiare la paella migliore e a buon mercato di Formentera; oppure, spendendo un po’ di più, da Es Molí de Sal per le ottime aragoste fritte o alla piastra. Sempre sulla spiaggia di Migjorn si può mangiare da Sa Platgeta, ristorante immerso nella pineta con vista mare e, poco più avanti, l’elegante ma ottimo Vogamari. In realtà, per stuzzichini, insalate e assaggi tipici spagnoli (tapeo) ogni chiringuito, possibilmente a due passi dall’acqua, è perfetto. Due ottimi indirizzi per fare uno spuntino in città, a San Francesc, sono Ca na Pepa, bar e ristorante a pochi passi dalla piazza centrale, o Es Mares, l’elegante bar dell’omonimo albergo, per frullati e succhi di frutta a la carte.

Un appuntamento imperdibile sull’isola è il momento del tramonto, da trascorrere al faro di cabo de Barbaria, o da Big Sur, locale trendy sulla strada che porta da Es Pujols a La Savina, a ridosso della spiaggia di Ses Illetes. Tanti sono i locali dove godersi il tramonto, come Flipper & Chiller, a Migjorn, per cocktail, musica chill out e massaggi; o Chezz Gerdi, a Es Pujols, beach club da cui si può accedere direttamente dal mare. Qui, a Es Pujols, parte la vera notte di Formentera in una miriade di localini, discoteche e bar dove bere e ascoltare musica dal vivo. Non prima, però, di essersi rifocillati da Pinatar, ristorante specializzato in piatti locali, o da Avaradero, per una cena romantica, indimenticabile come la piccola isola delle Baleari.
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Termini Imerese e la Sicilia... La bellezza come risorsa

Antonio Presti ha i modi bruschi e affettuosi, provocatori e sofferenti, scanzonati e scandalosi dell'artista. L'hanno definito un mecenate ma forse lo è diventato solo perché non sapeva dipingere o musicare. Dalla fine degli anni Ottanta ha costellato questa fetta di Trinacria brulla, in cui le Madonie accarezzano i Nebrodi, di sculture monumentali ed abusive. Pagate di tasca sua ma installate su terreni demaniali perché «la bellezza è di tutti». O forse per educare prima di tutto lo Stato. Oggi il Parco scultoreo di Fiumara d'arte, riconosciuto dalla Regione, attira cultori dell'arte contemporanea da tutto il mondo. Da "La materia poteva non esserci" di Consagra, posizionata sotto i piloni dell'autostrada, a Monumento per un Poeta Morto di Tano Festa, che tutti chiamano la finestra sul mare perché incornicia la vista delle Eolie; dal Labirinto d'Arianna di Italo Lanfredini ad Arethusa, di Piero d'Orazio e Graziano Marini. Fino ad arrivare all'Atelier sul mare, il museo-albergo dove ogni camera è creata da un artista.
In questo viaggio da rabdomanti alla ricerca di un'Italia ancora bella inizi a comprendere la forza rivoluzionaria della bellezza siciliana solo quando avverti di esserne deprivato. Dopo aver sfiorato con lo sguardo i cantieri aperti di Bagheria e i capannoni chiusi di Termini Imerese ed esserti chiesto cosa fosse di troppo - se le gru e le fabbriche, oppure il mare color del cobalto -  ecco Cefalù, che è la Sicilia stessa: la sua bellezza non è solo greca né solo araba, né bizantina né normanna, ma tutte quante insieme. Chi la conosce, come Michele Canzonieri, che ha fatto rivivere la sensibilità medievale per la luce nelle vetrate del suo Duomo, mi aveva avvertito: «la Sicilia è un sistema di bellezze che non tuteliamo. La speculazione entra in tutte le nostre scelte, i nostri comportamenti, ispira i politici e contagia gli altri. E pur tuttavia, non riescono a conculcare tutta la bellezza che la natura e l'uomo hanno prodotto in secoli e secoli…». Pochi istanti di bellezza e ti infili sotto le Madonie. Ne riemergi che sei arrivato.


Ha ragione Canzonieri. La bellezza si alimenta di conflitti, come questo continuo contrapporsi della macchia mediterranea al azzurro del Tirreno, con le loro diverse profondità. Come la vita di Presti. «Mio padre mi ha lasciato una fortuna che dovevo restituire alla mia terra. Perché? Perché mio padre era mafioso, perché tutto il sistema degli appalti era mafioso, perché volevano che anch'io fossi mafioso». L'arte come un tronchese che spezza le catene di famiglia. E la bellezza come follia che ti salva la pelle. Questo è un uomo che divide: ha rotto anche con Crocetta, troppi i compromessi dell'amico governatore. La politica della bellezza, cui Presti si offre con devozione, riflette il suo senso religioso, per quanto la sua religiosità sia incircoscrivibile. «Sono cristiano» mi rassicura. Ostenta la lettera con cui Benedetto XVI invitò a pregare per il muro del Librino, opera creata con e per i ragazzi del quartiere popolare di Catania, dove ha vissuto negli anni scorsi, quando trattenersi a così breve distanza dalle "famiglie" di Castelvetrano pareva imprudente. «Li educo alla bellezza, a sentirsi belli per coltivare l'autostima che è il presupposto della cittadinanza» racconta. A Castel di Tusa, invece, "pensa" la sua "politica". Non riesce a staccarsi dal Parco della Fiumara, chilometri di opere d'arte esposte nel nulla - in un prato, nel greto di un fiume… - regalate a pescatori che non hanno ancora capito perché si commissioni una barca d'oro ad un giapponese e poi la si sigilli dentro una montagna, affinché viva «nell'energia mentale della memoria». Ma se stai viaggiando attraverso la Sicilia e cerchi un segno di sfida alla crisi e dopo le gallerie vedi spuntare sulla montagna una piramide - è una delle opere del parco, il 38° parallelo - non puoi non fermarti.
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Termini Imerese... Manifestazione cestistica“Summer Basket”

Manifestazione cestistica

Terza Edizione - 18, 19 e 20 luglio 2014
 
In occasione degli eventi organizzati in occasione dell’ottenimento della Città del Titolo “European City of Sport 2014”, giorno 18, 19 e 20 luglio  2014 dalle ore 19.00 alle ore 24.00 si svolgerà presso Piazza Duomo la 3^ edizione della manifestazione cestistica“Summer Basket” organizzata dall’A.S.D. Skippy Basket e riconosciuta dalla Federazione Italiana Pallacanestro.
Per Informazioni contattare:
  • il Sig. Folayan Desmond al 328.6510612
  • l’Ufficio Sport al 091.8128506

Estate: turismo parla straniero, aumento arrivi oltreoceano

di Cinzia Conti

Il turismo dell'estate appena cominciata 'parla straniero' e secondo la maggior parte dei grandi tour operator mondiali sono in aumento gli arrivi in Italia dai mercati oltreoceano. La ventata di ottimismo sul secondo semestre del 2014 emerge da un monitoraggio che l'Enit ha svolto analizzando le previsioni di vendita dei 166 più grandi tour operator mondiali, leader di mercato della destinazione Italia. I dati in crescita arrivano soprattutto da oltreoceano dove il 74,5% dei tour operator contattati dichiara ampia soddisfazione nelle vendite, mentre il trend delle prenotazioni 'stabili' e 'in diminuzione' appartiene più ai mercati europei dove però, data la prossimità geografica, maggiore è la possibilità di recupero attraverso le vendite dell'ultim'ora. Proprio per quanto riguarda le formule di prenotazione è ampio il ricorso sia al last minute (Spagna, Belgio, Repubblica Ceca) che al suo contrario, cioè l'advanced booking (Germania, Svizzera, Paesi Bassi). A favore della destinazione Italia anche l'attivazione dei nuovi collegamenti diretti verso località prima tagliate fuori. Grande attesa per l'ingresso in Alitalia di Etihad che dovrebbe avere un impatto positivo soprattutto sulle rotte a lungo raggio.

STRANIERI CERCANO LE CITTA' D'ARTE MA NON SOLO - Le città d'arte, anche nei mesi estivi, confermano la loro inossidabile capacità attrattiva e su tutte si impone Roma anche per il forte appeal di Papa Francesco. Le località balneari sono gettonatissime, pur con andamenti diversi a seconda del mercato, ma c'è anche una forte domanda per un turismo naturalistico, wellness e vacanze attive e tradizioni enogastronomiche.

L'EUROPA - Tutti gli operatori europei (a partire dalla Germania, principale mercato incoming europeo per il nostro Paese) sono convinti di aumentare le vendite rispetto al 2013. Solo per il Belgio alcuni operatori indicano diminuzioni. Per quanto riguarda la Russia, prosegue con segno positivo l'attività del rilascio dei visti, le mete più gettonate sono l'Emilia Romagna (grazie a numerosi collegamenti aerei), la riviera del Veneto e la riviera d'Ulisse, Sicilia, Sardegna, Ischia e Costiera Amalfitana, Liguria. Per la Polonia c'è un aumento tra gli operatori specializzati nel turismo religioso, mentre per la Repubblica Ceca e l'Ungheria le prenotazioni maggiori sono per le Regioni del Nord Italia, facilmente raggiungibili in auto.

OLTREOCEANO - Complice la stabilizzazione di molte monete rispetto all'euro, la stagione estiva evidenzia un buon andamento. Negli Usa e nel Canada i tour operator indicano un indice di gradimento tra il 10-20% circa in favore di prodotti turistici apprezzati e ricercati, come città d'arte, centri minori e natura. Toscana, Lazio, Veneto e Campania fra le più richieste. Il turismo religioso caratterizza l'incoming dal Brasile e dall'Argentina. Per quanto riguarda il Medio Oriente, gli Emirati Arabi Uniti dimostrano un interesse in fase di alta crescita. Tra gli operatori indiani, 8 su 10 hanno dichiarato vendite in aumento, con incrementi compresi tra l'8 e il 35%.

CINA INARRESTABILE - Proseguirà l'inarrestabile movimento turistico dalla Cina verso l'Italia con stime di crescita importanti comprese tra il 20 e il 30%: privilegiate le grandi città d'arte, Milano per lo shopping, ma anche località meno note tra i cinesi quali Bologna, Piacenza, Padova, Pompei, Sorrento, Siena, Verona, Cinque Terre. Molto variegato il trend delle vendite dei principali operatori giapponesi, anche se per i più risulta in crescita. "Avranno effetto positivo sia le azioni di marketing - spiega il direttore generale Enit, Andrea Babbi - che la campagna pubblicitaria messa in campo a partire dal mese di marzo su 8 mercati europei, in collaborazione con le Regioni, che proseguirà, si spera rinforzata, nei prossimi mesi anche per promuovere l'evento di Expo 2015".
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Mandela: Sudafrica ricorda la sua icona con una mappa

di Cinzia Conti

Dall'isola-prigione di Robben Island alla casa in Vilakazi Street: l'eredità del padre della lotta all'apartheid Nelson Mandela, morto nel 2013, è fatta di parole, gesti e testimonianze fortissime ma anche di luoghi simbolo. Per questo nel giorno in cui avrebbe compiuto 96 anni le città e i paesi legati alla vita di quest'uomo straordinario simbolo del Sudafrica sono racchiusi all'interno della mappa 'Sulle orme di Mandela', scaricabile sul sito dell'Ente del Turismo Sudafricano www.southafrica.net.

Dedicata a tutti coloro che vogliono partire per una vacanza nella Nazione Arcobaleno e dedicarsi non solo alla natura e ai safari, ma anche alla cultura e alla storia, la mappa segnala una serie di tappe da non perdere. Un viaggio emozionale e culturale che si snoda in diverse province del Paese, dal KwaZulu Natal all'Eastern Cape, dal Gauteng al Western Cape, per scoprire alcuni importanti capitoli della storia del Sudafrica.

CAPE TOWN - Nella vicina isola-prigione di Robben Island, oggi Patrimonio Mondiale dell'Umanità e aperta al pubblico, visibile sia dalla cima della Table Mountain sia dal Waterfront, Mandela ha trascorso 18 anni di reclusione. Appena fuori da Cape Town si trova il carcere di Drakenstein Correctional Center di fronte al quale sorge una statua in bronzo di Madiba, ritratto nel giorno della sua liberazione.

JOHANNESBURG - Tappa fondamentale nella vita di Madiba e nella lotta all'apartheid è la città di Johannesburg. In particolare, a Soweto si trovano alcuni luoghi significativi come la casa in cui Mandela ha vissuto con la sua famiglia, oggi Mandela House Museum, che sorge in Vilakazi Street, l'unica strada al mondo che ha avuto tra i propri residenti due premi Nobel per la pace: Nelson Mandela e l'arcivescovo Desmond Tutu. A testimonianza della lotta contro l'apartheid l'Hector Pieterson Museum, sempre a Soweto, e Liliesleaf Farm nel centro di Johannesburg, che negli anni Sessanta fu teatro di una storica retata da parte della polizia. In città si trova anche la Chancellor House, studio legale di Mandela e Tambo, di fronte al quale sorge la The Shadow Boxer Statue.

IL RESTO DEL SUDAFRICA - Sono molte le opere dedicate a Mandela in tutto il Sudafrica, come il Nelson Mandela Capture Site, nel Kwa-Zulu Natal. Proprio qui Mandela venne arrestato nel 1962 e nel punto esatto in cui è avvenuto l'arresto è stata posizionata una scultura composta da 50 sbarre di acciaio che delineano il suo volto. Nell'Eastern Cape da non perdere la Nelson Mandela Voting Line Sculpture, un'imponente scultura che raffigura il popolo sudafricano per mano e in fila in occasione delle prime votazioni democratiche e che sorge sul lungomare di Port Elizabeth.
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Cani-bagnino, esercito di 350 'eroi' a 4 zampe

di Enrica Di Battista

Capaci di imprese spettacolari che attraggono adulti e bambini, senza timore si tuffano anche in condizioni di mare avverse, guidati esclusivamente da una determinazione di ferro, ossia riportare a riva, sani e salvi, i bagnanti in difficoltà: sono gli oltre 350 cani-bagnino della Scuola Italiana Cani Salvataggio (Sics), impiegati anche quest'estate con i loro conduttori sulle spiagge italiane, in affiancamento alla Guardia Costiera e anche a bordo delle loro motovedette.

   Già nella stagione balneare in corso le unità cinofile della Sics si sono distinte in varie operazioni e in 20 anni di attività hanno salvato la vita a centinaia di persone, tra cui molti bambini e ragazzi, soprattutto in zone di spiagge libere. Ormai famosi 'veterani' della scuola sono Ariel e Flipper, i labrador di Francesco Totti, regalati al capitano della Roma e alla moglie Ilary Blasi per la nascita del loro primogenito Christian, dall'allora sponsor della Roma. Il calciatore decise di destinarli ad attività sociali e di farli addestrare come cani da salvataggio in acqua. Negli anni sono diventati famosi, conquistando anche le prime pagine dei quotidiani.

   Ma sono tantissimi gli 'eroi' a quattro zampe. Quest'anno, in particolare, i cani della Sics si trovano stabilmente sulle seguenti spiagge, partendo da sud: Isola Delle Femmine (Sicilia), Roccella Ionica (Calabria), Bari, Cagliari, Palinuro (Campania), Pescara, Torvajanica, Ostia, Tarquinia, Pescia Romana (Lazio), Marina di Massa (Toscana), Albissola (Liguria), Caorle (Veneto), Idroscalo di Milano, Toscolano Maderno - lago di Garda, Lecco - lago di Como (Lombardia), Verbania - lago Maggiore, Chiaverano - lago Sirio (Piemonte).

   La Scuola Italiana Cani Salvataggio prepara durante tutto l'anno 'cani-baywatch' e conduttori ed è una associazione di volontariato di Protezione Civile. Il brevetto fornito è riconosciuto dalle Capitanerie di Porto e dà la possibilità di agire sulle spiagge come operatori di Protezione Civile.
ansa

In ricordo dei giudici Falcone e Borsellino. Fabrizio Moro: Pensa (anti mafia song)


 

Termini Imerese: Guida Breve Himera

Pubblicazione a cura di
http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/musei/guide_brevi/Himera/Guida%20breve%20-%20Himera.html

>>> Consulta la guida online


“Addio Malaria”. Il libro di Maria Cerami al Castello di Roccella

Dopo il successo di Magarìa, continua il programma di “Roccamaris. Incontri d’estate al Castello” con la presentazione-dialogo del libro Addio Malaria di Maria Cerami.
La Malaria, protagonista della vita sociale delle nostre popolazioni e la sua presenza endemica in molte regioni italiane, ha certamente avuto un peso determinante nel loro sviluppo economico, costringendo gli abitanti ad abbandonare le pianure che meglio si prestavano all’agricoltura, lasciandole in balìa dei disordinati corsi d’acqua, che sondavano al sopraggiungere delle piene Una storia che non è lontana dal nostro territorio. Il centro antimalarico nato nella Piana di Lascari ne è testimonianza.
Di tutto questo parleranno con il pubblico presente, l’autrice Maria Cerami, il sindaco di Lascari Giuseppe Abbate e il presidente dell’Ospedaletto di Lascari Aldo Arrigo.
Maria Cerami è laureata in D.A.M.S. presso l’Università degli Studi di Palermo SI è diplomata al Master di II livello in Mediazione culturale e didattica museale all’Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Scienze dell’educazione ed è abilitata all’insegnamento per le classi di concorso in “Arte e Immagine” e “disegno e storia dell’arte”. Ha partecipato a diversi convegni, stage e corsi sulla didattica museale in diverse città del nord Italia.
È Presidente dell’Associazione culturale “Amici dell’Archivio di Stato di Termini Imerese”, fa parte dell’Associazione Culturale SiciliAntica e collabora con la rivista Espero.
cefaluweb.com

100 anni Burri, il mondo lo ricorda

A confronto con Piero della Francesca. Rivive Grande Cretto

(ANSA) - ROMA, 18 LUG - Burri a tu per tu con i maestri del Quattrocento e poi Burri negli Stati Uniti dopo 38 anni di assenza. Burri e quel ''sudario'' del Grande Cretto di Gibellina terminato, ma anche Burri protagonista nei giorni dell'Expo 2015. Da San Sepolcro al Guggenheim Museum di New York oltre un anno di appuntamenti e mostre per celebrare i 100 anni dalla nascita di Alberto Burri (Città di Castello 1915 - Nizza 1995), genio tra i più eclettici del Novecento e maestro dell'arte informale italiana. Pittore, architetto, scenografo, Burri sarà ricordato già dal 19 settembre, a San Sepolcro, con la mostra ''Rivisitazione: Burri incontra Piero della Francesca'', primo confronto diretto con i maestri, come lui, dell'alta Valle del Tevere, seguito a marzo a Morra dall'incontro-studio sulla pittura di Luca Signorelli (alla quale era tanto attento e interessato). Nella Milano dell'Expo risorgerà invece il Teatro Continuo, piattaforma scenica nel Parco Sempione che Burri realizzò nel '73, demolita nell'89 e ora ricostruita a partire dai disegni originali.
Rivivrà il Grande Cretto di Gibellina, realizzato sulle rovine del sisma del '68 e che ora la Regione Sicilia completerà nei 20 mila metri quadri mancanti (sui 90 previsti). Ma momento clou del centenario sarà il ritorno di Burri a New York, ospite del Guggenheim Museum nella antologica curata da Emily Braun, che con oltre cento opere (in arrivo anche da istituzioni e privati americani ed europei) sarà la più ampia ed esauriente mai realizzata negli USA da un museo di arte contemporanea.
Dopo New York, l'esposizione sarà in Germania, per arrivare nel 2016 a Città di Castello. E ancora, un convegno internazionale, con oltre 50 artisti, a Città di Castello discuterà dello stato dell'arte contemporanea. Nel giorno esatto dell'anniversario, il 15 marzo 2015, la Fondazione Burri presenterà il nuovo Catalogo generale delle opere del maestro. Un nuovo film documentario racconterà invece Burri artista e uomo, a partire dal 1943, quando durante la prigionia ad Hereford abbandonò la professione di medico per una decisa svolta verso la pittura. 
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“Per le antiche strade”: Venerdì 18 Luglio 2014 a Termini Imerese tra storia ed emozioni

Venerdì 18 luglio alle ore 19 nello spazio di via Spucches 3 presso la Casa Museo Filippo Sgarlata a Termini Imerese sarà presentato il libro “Per le antiche strade. Da Idrisi a Carlo V, da Goethe alla Targa Florio. Guida storica alla “Palermo-Messina Montagne” di Salvatore Dalia (editore De Ferrari), prefazione di Sergio Buonadonna, foto dell'autore e di Lucio Paolo Ferrara. Condurrà l'incontro la giornalista Claudia Mirto, che intervisterà Salvatore Dalia. 
www.ibs.it/code/9788864055541/dalia-salvatore/per-antiche-strade.html?shop=4533
Documentata e ricca di immagini la nuova opera dello studioso palermitano ricostruisce la storia e la topografia della via “Palermo-Messina per le montagne”, la strada “reale” che dal Medio Evo alla fine del Settecento collegò la capitale con la città dello Stretto attraverso un percorso che va da Termini Imerese alle Madonie, ai Nebrodi, alla Valle dell'Alcàntara, a Randazzo, a Taormina, trasformando così intense pagine di storia in un viaggio modernissimo con gli occhi aperti alle bellezze naturali, alle peculiarità d'arte e agli appuntamenti della memoria come la Targa Florio. Termini Imerese è stata per secoli la città più importante della costa tirrenica tra Palermo e Messina. Possedeva un buon porto naturale ed era una tappa obbligata di mercanti, pellegrini, re ed eserciti lungo le grandi strade che collegavano le due principali città dell’Isola: la “Palermo - Messina Marine” e la “Palermo - Messina Montagne”. Ingiustamente trascurata dal turismo di massa ed oppressa da una crisi dell’industria che le è stata imposta e che certamente non ha meritato, sorprende per la ricchezza dei suoi valori artistici e ambientali; con le sue dimensioni ridotte e l’atmosfera piacevole e rilassata, sembra quasi mediare tra la congestione delle affollate “marine” della costa e la quieta realtà delle Madonìe, fatte di piccoli centri urbani e di solenni e solitari scenari naturali. Le acque termali, i ruderi romani e la bella posizione a dominio del golfo omonimo ne caratterizzano ancora oggi, malgrado le tante trasformazioni, l’immagine; il grandioso ponte sul San Leonardo testimonia e quello, più piccolo e quasi nascosto sul Barratina documentano la sua importanza come nodo stradale della Sicilia che fu.
fonte: http://www.comuneterminiimerese.pa.it/comunicato.asp?id=1355

Descrizione Libro
Dopo "Scoprire Palermo: Guida alla città moderna Ottocento-Novecento" del 1999, Salvatore Dalia si cimenta in un'altra guida storica esplorando una Sicilia inedita. "Per le antiche strade" è il nuovo viaggio dello studioso palermitano, frutto di una ricerca minuziosa condotta lungo la "strada reale", la "Palermo-Messina Montagne" alternativa alla via del mare. É quella di Dalia un'avventura storica e geografica lungo un asse rimasto sempre in disparte rispetto alle grandi correnti culturali e turistiche dell'Isola. La lettura di questo libro-guida restituisce storie, luoghi, curiosità e protagonisti di una vicenda che mette insieme gli arabi, i normanni, gli svevi, gli angioini, gli spagnoli fino ai più moderni esploratori come in qualche modo appaiono i Florio lungo i tornanti della famosa e amatissima Targa automobilistica. Passato e presente si rincorrono nelle pagine del libro attraversando territori carichi di storia, arte e natura. L'autore accompagna il lettore a scoprirli, ne attizza la curiosità, lo trasferisce a riguardare la meraviglia di Madonie, Nebrodi, valle dell'Alcàntara con l'occhio ammirato e stupito di chi non sapeva che la Sicilia possedesse così tanti tesori. Tutto ciò mantenendo inalterato l'obiettivo di ricostruire la storia e la topografia della via "Palermo-Messina per le montagne", l'evoluzione del tracciato e la sua importanza nelle diverse epoche storiche...  
per arrivare in Via Spucches 3 a termini Imerese (Mappa)
 
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
turismoculturale@yahoo.it

V EDIZIONE DEL SALONE DEL CAMPER Camper e bicicletta: un binomio perfetto per il turismo in libertà


V EDIZIONE DEL SALONE DEL CAMPER

Camper e bicicletta: un binomio perfetto per il turismo in libertà

Ufficio Stampa Salone del Camper c/o extra comunicazione
Serena Ferretti 346 4182567 - Daniela Pierpaoli 346 6096602
ufficiostampa@extracomunicazione.it



 
(segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone e Albana Ruci) 

Il Salone del Camper, che si terrà a Parma dal 13 al 21 settembre, dedicherà alla bicicletta un’area dedicata nel padiglione 2 del quartiere fieristico per rispondere al sempre maggior numero di camperisti che scelgono di portare con sé questo mezzo per le proprie vacanze. Oltre ad acrobazie spettacolari con i testimonial del bike trial, sarà dato ampio spazio al ciclismo e al cicloturismo. Saranno organizzati circuiti di sperimentazione dinamica per i più piccoli e forniti suggerimenti e informazioni su itinerari particolarmente adatti alla bicicletta.

È stata, inoltre, siglata una partnership con Bike Channel, il canale tematico di SKY, che presiederà tutta la manifestazione e organizzerà attività di animazione per adulti e bambini, in collaborazione con i principali espositori del mondo delle bike. Altra importante collaborazione è stata sottoscritta con Parma Bike che, dopo l’orario di chiusura del Salone, guiderà in città i visitatori interessati a conoscere e visitare, con la proprio bicicletta, Parma, il suo centro storico e i suoi scorci suggestivi.

Gli organizzatori della manifestazione fieristica di riferimento in Italia e seconda in Europa hanno deciso di dare ampio spazio a questo settore perché il mondo del camper risulta particolarmente legato a quello delle bike. Secondo i dati ACI, infatti, a fine 2013 in Italia circolavano 209.012 autocaravan, a cui si aggiungono milioni di veicoli stranieri che visitano ogni anno il nostro Paese. Ciascuna di queste autocaravan viaggia in media con due biciclette.

Questo mezzo viene scelto dagli amanti del plein air perché, una volta parcheggiata l’autocaravan nelle aree di sosta dedicate, viene utilizzato per scoprire le bellezze della nostra penisola, dai parchi naturali alle città d’arte, godendo appieno delle opportunità che solo il turismo all’aria aperta può offrire.

Secondo i dati ANCMA-Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, rispetto alle vendite totali delle bici a conquistare il primo posto sono le trekking o city bike (32%), seguite dalle mountainbike (31%), dalle bici da bambino (18%), dai prodotti da corsa (6%), dalle classiche (9%), dalle elettriche (4%). In aumento le vendite di bici pieghevoli, circa 25.000 pezzi anno, un mercato di nicchia ma con grandi potenzialità.

I produttori di autocaravan - ha detto Gianni Brogini, Direttore Marketing APC-Associazione Produttori Caravan e Camper - offrono soluzioni tecniche adeguate alle richieste dei camperisti che utilizzano la bici per fruire delle particolarità dei territori raggiunti con il camper godendo appieno delle bellezze del nostro paese. Per questo le aziende del caravanning hanno ideato accessori e dedicato alle bike, sui veicoli ricreazionali, ampi spazi attrezzati per trasportarle in assoluta comodità”.

Abbiamo deciso di dedicare, in questo quinta edizione del Salone del Camper - ha dichiarato Gloria Oppici, Relazioni Esterne Fiere di Parma - un'area al mondo bike, per arricchire la proposta di turismo esperienziale e dinamico, così importante per i nostri visitatori. Saranno presenti stand presso i quali sarà possibile ricevere informazioni sui percorsi per il cicloturismo, associati ad aree di sosta camper attrezzate. L’opportunità di parcheggiare il proprio veicolo e godere di tutte le comodità di cui il camper è dotato, per partire in bici, con i bambini al seguito, alla scoperta di luoghi nuovi, è un’opportunità che solo questo binomio può offrire”.

Parma, 11 luglio 2014





TripAdvisor, la rete promuove i chiostri della Cattolica

I giudizi positivi di turisti, visitatori e frequentatori, tra cui quasi 3000 studenti provenienti dall’estero, sono valsi alla sede milanese dell’Ateneoil Certificato di eccellenza 2014

Milano, 9 luglio 2014 – Questa volta a dare i voti in Università Cattolica non sono i professori ma viaggiatori e turisti o, semplicemente, gli studenti stranieri che l’hanno frequentata apprezzando i luoghi visitati e le strutture di accoglienza.
E i voti per la sede milanese dell’Ateneo sono stati estremamente positivi: i giudizi postati sul sito di TripAdvisor, sono valsi, per la sede storica dell’Università Cattolica di largo Gemelli 1 a Milano, il 
Certificato di eccellenza 2014.
I chiostri bramanteschi rappresentano una attrazione storico-artistica come attesta la reazione di docenti e studenti di tutto il mondo quando si affacciano affascinati nel complesso monastico di Sant’Ambrogio, con l’incanto delle ore di luce o la quieta penombra della sera.
Per la prima volta, questa certezza è diventata una piacevole sorpresa sancita dal giudizio di chi inserisce nel tour della città di Milano anche la visita all’ateneo adiacente alla Basilica dedicata al santo patrono.
Nella lettera inviata all’ateneo, il presidente della società, Marc Charron, spiega che l’attestato «dimostra il costante feedback positivo espresso dai viaggiatori di TripAdvisor». Un riconoscimento che, aggiunge Charron, «viene attribuito in base alla qualità delle opinioni e delle recensioni pubblicate nel corso dell’anno passato».
Nei chiostri di Largo Gemelli passano non solo molti turisti stranieri, ma anche ben 2919 studenti provenienti da paesi esteri, soprattutto da Stati Uniti, Cina, Spagna, Francia, Germania, Messico e Colombia grazie ai programmi Exchange & Study Abroad, che stabilmente frequentano i chiostri e ne apprezzano la bellezza.
Insomma, il campus milanese si rivela una meta culturale apprezzata. E il riconoscimento di TripAdvisor non fa altro che certificare le caratteristiche di una sede universitaria straordinaria: collocata nel cuore della città, nell'antico monastero cistercense adiacente alla Basilica di Sant’Ambrogio, uno dei più prestigiosi complessi architettonici del capoluogo lombardo.  I due chiostri realizzati secondo il progetto rinascimentale di Donato Bramante, e l'annessa facciata di inizio Novecento progettata dall’architetto Giovanni Muzio, sono divenuti il simbolo dell’Università. Insieme a tante altre pregevoli patrimoni culturali, come l’aula magna, antico refettorio del convento, con gli affreschi cinquecenteschi di Callisto Piazza, l'atrio dello Zodiaco del diciassettesimo secolo, o la ghiacciaia dove i monaci conservavano le vivande. 


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Perché veg è meglio? I vantaggi nutrizionali di una dieta vegetariana e vegana

I vantaggi nutrizionali di una dieta vegetariana o vegana non saranno forse la prima ragione per intraprendere questa strada, ma avvalorano indubbiamente la bontà della scelta veg. È di questo parere il dott. Riccardo Trespidi, medico vegano da 15 anni e vegetariano da 30 anni.
Alla V edizione del Festival Vegetariano di Gorizia il dottor Trespidi ha illustrato gli aspetti nutrizionali dell'alimentazione priva di cibi di origine animale «anche se la scelta vegetariana o vegana va ben oltre la questione nutrizionale e ambientale», com'egli ha premesso. In particolare, ha illustrato quali patologie possono essere efficacemente contrastate passando da una dieta «cannibale», come la definisce Trespidi, a una a base vegetale.
Le prime malattie interessate sono naturalmente i disturbi cardiovascolari. L'eliminazione della carne dalla dieta può portare a risultati straordinari: uno studio condotto negli Stati Uniti su 76mila soggetti ha mostrato una riduzione della mortalità per cardiopatia ischemica del 20% tra le donne vegetariane e del 31% tra gli uomini vegetariani, rispetto ai carnivori.
 
È importante ricordare, in questo caso, che i vegetariani sono mediamente più attenti allo loro salute sotto molteplici aspetti: spesso non fumano, non bevono e fanno attività fisica. Questo però non pregiudica lo studio, anzi: è un ulteriore stimolo a intraprendere la strada vegetariana come stile di vita.
Altre patologie sulle quali la dieta veg ha effetti benefici sono l'ipertensione, il diabete mellito e la diverticolite, malattia che affligge l'apparato digerente. La probabilità di contrarre quest'ultima, è stato notato, è addirittura dimezzata per i soggetti vegetariani. I quali, secondo molti studi, sarebbero colpiti con minore incidenza anche dallo sviluppo di tumori.
Una di queste ricerche è molto nota. Infatti nel 2012 è stato pubblicato anche in Italia il volume The China Study, opera di Colin Campbell e del figlio Thomas Campbell che affronta anche i temi legati ad alimentazione e tumori.

Un'alimentazione priva di cibi di origine animale aiuta a combattere anche l'artrite reumatoide e gli alti livelli di colesterolo. Questi ultimi possono essere ridotti quasi del 30% grazie alla dieta vegetariana. Molti pazienti potrebbero così fare a meno delle controverse statine per curarsi.
Uno dei maggiori problemi derivanti da un'alimentazione carnivora, comunque, rimane l'obesità, causata anche dal consumo smodato di bibite dolcificate e olio di semi. Il dato più impressionante è che oggi gli obesi sono più degli affamati, ma non solo nei paesi ricchi, bensì anche in quelli in via di sviluppo. Come in Messico, dove il numero di «grandi obesi» (indice di massa corporea superiore a quello degli «obesi») ha superato il numero delle persone sottonutrite.
Nella nostra quotidiana ricerca di informazioni, è fondamentale verificare ciò che ci viene servito come verità. Parlando di nutrizione e salute, la certezza e la scientificità dell'informazione sono essenziali. Gli studi sugli effetti benefici della dieta vegetariana sono in aumento e anche le più importanti istituzioni preposte alla corretta alimentazione ormai affermano che eliminare i cibi di origine animale è una pratica salutare. Tuttavia ricordiamoci sempre che non c'è niente di più importante della nostra salute: è bene calibrare le nostre scelte e basarci sempre su fonti affidabili.
Lorenzo Alberini
greenme.it 

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